Angeli della Croce Rossa: una bandiera sventola -in loro onore- dal Palazzo comunale di Aci Sant’Antonio

Esposta la bandiera in Municipio.

BANDERA DE CRUZ ROJA 150x100CM


Caruso: “Lieto di poter mettere in evidenza la loro presenza”

In occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa, che si celebra l’8 maggio, alcuni volontari del Comitato di Acireale della Croce Rossa Italiana hanno consegnato, come ogni anno, la bandiera da esporre dal balcone del Palazzo Comunale di Aci Sant’Antonio: fino a domenica 9 il simbolo della Croce Rossa sventolerà al centro della Città del Carretto Siciliano per mostrare simbolicamente la presenza sul territorio, fatta di assistenza, supporto, aiuto alla popolazione come è stato per i due eventi che hanno caratterizzato questi ultimi anni, cioè il sisma del 26 dicembre del 2018 e l’emergenza, ancora in atto, per la pandemia da Covid-19.
Alla presenza del Sindaco, Santo Caruso, nel rispetto delle norme anticontagio è stata consegnata la bandiera ed è stata letta la lettera, a firma del Presidente del Comitato di Acireale, Concetta Epifania Di Mauro, che ricorda come l’anno trascorso e quello presente sono ‘Il tempo della Gentilezza’ e dell’azione, e questo è dimostrato dall’impegno dei 17 milioni di volontari sparsi per il mondo (di cui 160 mila in Italia) uniti sotto i Sette Principi base quali umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità.
Come ho avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, la presenza della Croce Rossa nel nostro territorio è tangibile – ha dichiarato il primo cittadino santantonese – e per questo ringrazio ancora una volta i volontari, a nome di tutta la comunità, per il preziosissimo lavoro che svolgono. Loro, come anche i volontari di altre associazioni del territorio, in questi mesi sono stati determinanti per l’assistenza alla comunità santantonese, affiancandoci nelle iniziative e offrendo tutto l’apporto necessario. Questa di oggi, con la bandiera che rimarrà esposta per diversi giorni, è un’occasione per promuovere la cultura della solidarietà, quella ‘meritoria azione’ citata nella lettera che gli stessi volontari hanno letto oggi, con orgoglio e abnegazione. Sono davvero lieto di poter mettere in evidenza la loro presenza”.

Aci Sant’Antonio, contagi Covid 19 in salita. Il Sindaco Caruso si appella al buon senso dei cittadini ed adotta provvedimenti

business people greeting during covid-19 pandemic, elbow bump - coronavirus foto e immagini stock

Foto Archivio Sud Libertà

 Caruso: “Stiamo adottando provvedimenti per scongiurare la zona rossa, ma faccio appello al buon senso dei cittadini”

Sono 121 oggi i soggetti positivi al Covid-19 residenti sul territorio di Aci Sant’Antonio, e alla luce della costante crescita degli ultimi sette giorni e del numero di abitanti, che sono di qualche centinaio superiori ai 18.000, sono sorte diverse voci che nelle ultime ore si sono rincorse circa l’istituzione della zona rossa.

I parametri stabiliti per le decisioni da adottare in questi casi, che dovrebbero sorgere a fronte dello sforamento di un tetto di 2,5 soggetti positivi ogni 1.000 abitanti da registrare nell’arco di una settimana, hanno portato il Commissario ad Acta Giuseppe Liberti ad inviare una comunicazione al Sindaco, Santo Caruso, facendo presente che alla giornata di ieri si era raggiunto il numero limite di 49 casi per il territorio, ma alla luce della lieve flessione registrata oggi, e di una serie di considerazioni legate proprio al territorio e alla distribuzione degli abitanti e degli attuali casi, il primo cittadino ha deciso di non richiedere l’istituzione della zona rossa, predisponendo però, al contempo, una serie di provvedimenti atti ad arginare la crescita di quest’ultimo periodo.
Ho deciso di non avanzare la richiesta della zona rossa per diversi motivi – ha dichiarato Caruso – Al di là del calo che abbiamo registrato già oggi, che chiaramente va considerato un dato da contestualizzare, ho potuto appurare da una verifica accurata che la maggior parte dei soggetti positivi si trovano all’interno di specifici nuclei familiari,
e che non c’è una omogeneità di casi sul territorio, che è molto vasto.
“Il fatto che non venga richiesto di adottare i provvedimenti restrittivi da zona rossa, però, non significa che prendiamo sottogamba la questione: già da giorni avevamo posto i numeri sotto la lente d’ingrandimento, e questo ci ha portato a valutare, adesso, la possibilità di attuare una serie di provvedimenti alternativi. Al fine di evitare la zona rossa, ora, cercheremo di limitare gli assembramenti nelle zone di maggior concentrazione, quelle più votate agli incontri e
alle soste: chiuderemo il mercato settimanale e la villa comunale.
“Inoltre sono state date disposizioni al Comando dei Vigili Urbani per intensificare i controlli, ed ho provveduto a contattare anche la Stazione locale dei Carabinieri per far presente la situazione.
“La cosa più importante, però, al di là dei dettami e dei modi per provare ad arginare la crescita è il buon senso dei cittadini: i santantonesi si sono già mostrati molto responsabili, permettendo di contenere la diffusione del virus, e faccio adesso un appello affinché in questa fase mostrino la massima collaborazione, dimostrando la stessa
maturità che nei mesi scorsi è stata determinante. Noi, da par nostro,monitoreremo costantemente l’andamento dei contagi, nella speranza che i numeri rientrino”.

Operazione “Sotto scacco”: quaranta arresti, dieci ai domiciliari e tre gruppi criminali disarticolati. Ma il “pizzo” diventa una cancrena

CATANIA 

Operazione ‘Sotto scacco’ dei carabinieri del comando provinciale di Catania Quaranta persone arrestate, dieci delle quali poste ai domiciliari, e tre gruppi criminali legati a Cosa nostra di Catania disarticolati.

Le attività tanto note, a Paternò e Belpasso,sin dal 2017 sotto i riflettori dell’Antimafia,  degli storici clan mafiosi Alleruzzo, Assinnata e Amantea e dei loro vertici legati alla ‘famiglia’ Santapaola-Ercolano che gestivano in esclusiva il traffico di droga e le estorsioni nella ‘zona di appartenenza’. Secondo diversi ‘pentiti’, ad esempio, gli spacciatori a Paternò non potevano ‘lavorare’ senza pagare una ‘tassa’ alla cosca Assinnata per potere esercitare la loro attività in una ‘piazza di spaccio’.

Militari dell’Arma hanno anche scoperto un piano per fare arrivare ingenti carichi di cocaina dall’Ecuador, nascosta in container contenenti banane. Non è stato scoperto se è stato poi realizzato, ma è stato invece accertato che la cosca utilizzava anche come nascondiglio per la marijuana il cimitero monumentale di Paternò, dove sono stati eseguiti dei sequestri di sostanza stupefacente.

Ricostruito anche il tentativo di estorsione aggravata all’industria dolciaria ‘Condorelli’ di Belpasso, dove fu fatta trovare una bottiglia con liquido infiammabile e un biglietto intimidatorio con la minaccia sgrammatica: “Mettiti a posto ho ti faccimo saltare in aria cercati un amico”.

 

La richiesta di tangente non andò a buon fine per il clan per il deciso rifiuto della vittima a pagare. Dalle indagini dei carabinieri, ha spiegato il comandante provinciale di Catania, il colonnello Rino Coppola, è emerso “un rilevante condizionamento da parte dei clan del tessuto economico locale” con “imprenditori che favorivano consapevolmente le illecite attività del clan”. Per la Dda di Catania è “emblematica la posizione di Salvatore Tortomasi, titolare di una ditta per la commercializzazione di prodotti agricoli ed ortofrutticoli” che “versava denaro anche in percentuale sugli utili dell’attività di impresa che, grazie alla mafia, aveva una posizione dominante nelle attività economiche esercitate”.

Altre figure imprenditoriali di Paternò in rapporti con il clan sono indicate dalla Dda in Angelo Nicotra proprietario di importanti gioiellerie, e Enrico Maria Corsaro, che, secondo l’accusa, avrebbero “nascosto la provenienza illecita di beni e denaro”. Scoperto anche un sodalizio specializzato, con l’aiuto di consulenti del lavoro compiacenti, nella truffa all’Inps per fare ottenere indebitamente l’indennità di disoccupazione agricola a falsi braccianti che ricevevano 20 euro al giorno per la loro complicità.

Il danno all’Ente previdenziale è stimato in oltre 85.000 euro. Dalle indagini è emerso anche che il boss Santo Alleruzzo, che sta scontando una condanna all’ergastolo per duplice omicidio, mafia e traffico di droga a Rossano (Cosenza), approfittava dei permessi premio per ritornare nel paese d’origine, Paternò, dove durante di summit mafiosi continuava ad impartire ordini e direttive per la gestione degli affari del clan.

La droga interessava anche gruppi criminali di Messina dove la polizia ha sgominato due organizzazioni di trafficanti attive nel rione Giostra gestite su base familiare con interi nuclei coinvolti. L’inchiesta della Procura dello Stretto ha accertato oltre 1.000 consegne di dosi e scoperto una ‘centrale dello spaccio’ realizzata in edifici di case popolari. Un’altra operazione antidroga è stata messa a segno dai carabinieri di Roma che hanno arrestato 21 persone accusate di spacciare cocaina nel quartiere di Tor Bella Monaca, alla periferia della Capitale. Ad altre 14 indagati è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

 

Arresti in carcere:
1)  ALLERUZZO Francesco, nato a Palermo il 22/12/1982
2) ALLERUZZO Santo, nato a Paternò il 21/03/1954;
3) AMANTEA Salvatore Vito, nato a Paternò il 19/10/1995;
4) ASSINNATA Domenico Filippo, nato a Agira il 29/04/1952;
5) BEATO Giuseppe, nato a Paternò il 30/11/1979;
6) BEFUMO Davide Alessandro nato a Paternò il 08/05/1980;
7) BORZI’ Omar Francesco, nato a Augusta il 18/09/1989;
8) DI LEO Lorenzo, nato a Paternò 10/11/1991;
9) DI LEO Marco, nato a Paternò il 10/11/1991;
10) DI MAURO Sebastiano, nato a Catania il 13/04/1994;
11) FAZIO Alessandro, nato a Paternò il 06/07/1977;
12) FONTANAROSA Michele, nato a Catania il 13.4.1957;
13) FRENI Giorgio, nato a Catania il 27/10/1965;
14) GATTARELLO Vincenzo, nato a Catania il 03/02/1982;
15) LICCIARDELLO Daniele, nato a Catania il 07/08/1973;
16) MENDOLARO Alfio, nato a Catania il 28/06/1981;
17) MOBILIA Francesco, nato a Paternò il 19/05/1980;
18) MOBILIA Giuseppe, nato a Paternò il 19/11/1977;
19) PARISI Carmelo, nato a Paternò (CT) il 08/04/1975;
20) PUGLISI Pietro, nato a Paternò il 11/08/1974;
21) RECCA Giuseppe, nato a Catania il 05/09/1963;
22) SCHILLACI Lorenzo Michele, nato a Troina (EN) il 25/04/1968;
23) SCUDERI Ivan Gianfranco, nato a Catania il 10/10/1992;
24) SINATRA Orazio, nato a Paternò il 22/01/1971;
25) SINATRA Giuseppe, nato a Paternò il 27/12/1993;
26) STIMOLI Barbaro, nato a Paternò il 01/07/1978;
27) STIMOLI Salvatore, nato a Paternò 02/12/1981;
28) STIMOLI Vincenzo junior, nato a Paternò il 30/09/1994;
29) TERRANOVA Cristian, nato a Paternò il 24/09/1992;
30) TORTOMASI Salvatore, nato a Paternò il 16/03/1958.

Agli arresti domiciliari:
1)  CORSARO Enrico Maria nato a Catania il 15/12/1972;
2) COSENTINO Barbaro Luca Maria, nato a Paternò il 06/07/1995;
3) GIANGRECO Giovanni Battista, nato a Paternò il 15/08/1995;
4) LA DELFA Andrea, nato a Paternò il 25/10/1980;
5) MALANDRINO Pasqualino, nato a Siracusa il 27/06/1981;
6) NICOTRA Angelo nato a Catania il 12.12.1974;
7) ORTO Giuseppe, nato a Paternò il 03/06/1962;
8) PIRRO Alfio, nato a Catania il 26/09/1975;
9) SARACENO Sebastiano, nato a Siracusa il 06/12/1965;
10) SINATRA Maurizio, nato a Paternò 08/05/1988.

Tutela animali, il Comune di Catania presenta la “Dog Card” per favorire l’adozione degli amici a quattro zampe

 

logo

 

Una Catania Dog Card per favorire l’adozione degli amici a quattro zampe, ospitati nei canili, con agevolazioni economiche per i servizi assicurativi, l’assistenza veterinaria e l’alimentazione. E’ l’iniziativa che il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore alla Tutela e benessere degli animali, Michele Cristaldi, intendono realizzare per incentivare i proprietari che decidono di adottare un animale temporaneamente affidato al Comune. A questo scopo l’assessorato agli animali, ha avviato due manifestazioni di interesse rivolte agli operatori dei settori alimentazione e servizi pubblicate nella sezione avvisi del sito istituzionale, al fine di promuovere sconti nelle spese necessarie per questi due essenziali servizi.

Un ulteriore passo in avanti – hanno sottolineato il sindaco Pogliese e l’assessore Cristaldi– per rafforzare la rete collaborativa tra l’amministrazione, i cittadini e le aziende, finalizzata al benessere degli animali con la graduale eliminazione della necessità dei canili, e sostenere la generosità dei cittadini verso gli animali che non hanno padrone. Si parte da un fattivo contributo in termini di agevolazioni economiche, in un periodo gravato dalle difficoltà economiche della pandemia, rivolto a chi decida di adottare animali ospitati da almeno tre mesi nelle strutture convenzionate. In questo modo -hanno aggiunto il primo cittadino e l’assessore al ramo – i cani strappati alla strada, e ricoverati nei canili, troverebbero una famiglia e cure amorevoli e il Comune risparmierebbe sui costi del mantenimento nei canili, che finora hanno gravato per diversi milioni di euro sul bilancio comunale. Un meccanismo che rivendichiamo come ulteriore gesto di attenzione verso i fidati amici dell’uomo, che in poche settimane diverrà realtà“.

Gli avvisi, messi a punto dalla direzione politiche per l’ambiente, con scadenza 14 maggio, sono rivolti da un lato alla ricerca di operatori commerciali del settore dell’alimentazione animale disposti a offrire concrete agevolazioni per l’acquisto di prodotti destinati alle necessità dei cani adottati. Dall’altro, alle compagnie assicurative per la stipula di polizze che garantiscano servizi per l’assistenza veterinaria in caso di infortuni o malattie del cane con costi ridotti, per chi preleva un animale dalle strutture convenzionate con il Comune.

Il Comune di Catania provvederà a redigere l’elenco degli operatori e delle società assicuratrici che avranno condiviso l’iniziativa unitamente alle prestazioni offerte.

Quanti potranno fruire della particolare agevolazione dei costi, saranno muniti di un documento, Catania Dog Card, che sarà rilasciato all’atto dell’adozione, contenente i dati identificativi del cane.

Questa ulteriore iniziativa di sostenere i nuovi padroni degli animali, si coniuga con la facilitazione che l’Amministrazione comunale ha promosso nei mesi scorsi per adottare un cane scegliendolo on line. Adottare un cane randagio a Catania, infatti, è sempre più facile, potendo scegliere il fido dalla carrellata fotografica disponibile on line sul portale del Comune

Dopo le positive esperienze degli ultimi mesi e il concorso fattivo delle associazioni di volontariato che ha già permesso di ridurre di gran lunga il fenomeno del randagismo a Catania, ora è anche possibile individuare il cane, sceglierlo in foto e adottarlo in tempi brevissimi, con una semplice procedura digitale ..

CATEGORIE SVANTAGGIATE IN SICILIA: NUOVE OPPORTUNITA’ DI FORMAZIONE E LAVORO

Protocollo d’intesa tra Ance Catania, Ente Scuola edile e Comunità di Sant’Egidio

CATANIA

Promuovere la formazione di operatori specializzati con l’obiettivo finale di consentire l’ingresso di nuove risorse nei cantieri della provincia etnea. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato questa mattina tra Ance CataniaEnte Scuola Edile e l’Associazione Sant’Egidio.

«Oggi più che mai le nostre imprese edili hanno difficoltà nel reperire manodopera qualificata come carpentieri, ferraioli, stuccatori, mastri muratori – ha sottolineato il presidente dei Costruttori catanesi Rosario Fresta – i motivi sono da ricercarsi soprattutto nella mancanza di ricambio generazionale, acutizzata con l’avvio dei lavori incentivati da Superbonus, Ecobonus, Sismabonus 110%. Grazie a questo accordo Ance Catania s’impegna a individuare, tra le imprese associate, strutture disponibili ad assumere alcuni degli allievi formati e ad inserirli tutti nella banca dati lavoratori edili nazionale».

Le risorse selezionate dalla Comunità di Sant’Egidio, tra le fasce più deboli e vulnerabili, avranno l’opportunità di partecipare ai corsi – organizzati ad hoc – da Esec: «Ci impegneremo a erogare la formazione alle persone che verranno individuate e segnalate dagli operatori della Comunità che sostiene i più bisognosi sul territorio – ha spiegato il presidente di Ente Scuola Edile Catania Giuseppe Alì – Partiremo con il Corso di primo ingresso in cantiere, dove verranno illustrati i concetti base inerenti la salute, la sicurezza e l’igiene sui luoghi di lavoro, soprattutto nei cantieri edili mobili; poi proseguiremo con percorsi maggiormente professionalizzanti. Un’iniziativa che mira, come da finalità statutarie del nostro ente, anche alla crescita di tutti gli operatori della filiera».

«Ancora una volta Ance Catania è vicina alla nostra comunità – ha concluso Emiliano Abramo, presidente di Sant’Egidio a Catania – e questa volta con Esec abbiamo trovato una porta aperta per reinserire, in un momento di disperazione lavorativa ed economica, tante persone che non hanno opportunità lavorative. Un’occasione di formazione gratuita e, speriamo, di inserimento professionale nel settore delle costruzioni, per tanti che oggi non possono guardare al futuro con speranza e ottimismo».

Il 6 maggio una delegazione composta da più di 100 sindaci sarà ricevuta dal Ministro per il SUD Carfagna, per chiedere la fiscalità di sviluppo

 

Il ministro per il Sud, Mara Carfagna, riceverà i sindaci delle Zone Franche Montane Sicilia, a Roma il 6 maggio, per la fiscalità di sviluppo Una delegazione composta da più di 100 sindaci sarà ricevuta da varie rappresentanze istituzionali e politiche, per chiedere la fiscalità di sviluppo

Anche il ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, riceverà giovedì 6 maggio i sindaci delle “Terre alte” di Sicilia, coordinate dall’Associazione Zone Franche Montane Sicilia, che si raduneranno in piazza di Montecitorio a Roma, dalle ore 9,00 alle 13,00 per sensibilizzare la deputazione di Camera e Senato ad esitare la Legge obiettivo approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana il 17 dicembre 2019, per il riconoscimento delle Zone Franche Montane che è in attesa da più di 2200 giorni.

Il Ministro per il Sud  Mara Carfagna
L’Associazione Zone Franche Montane Sicilia e i sindaci saranno ricevuti da varie rappresentanze istituzionali e politiche tra cui: i capigruppo di Senato e Camera, del Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Lega, Pd, Fratelli d’Italia e Italia Viva; alle 12.30, dallo staff tecnico del presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico; quindi da Claudio Maria Galoppi, consulente giuridico della presidente del Senato,Elisabetta Casellati; dal presidente della commissione Finanza e Tesoro, Luciano Alfonso.

Nel pomeriggio, i sindaci sono stati invitati da una rappresentanza del Senato del Movimento Cinque Stelle, nella sala Nassiria di Palazzo Madama.

Nella foto (Press) Vincenzo Lapunzina, Coordinatore del Comitato regionale

In cosa consiste la Legge sulle Zone Franche Montane «La legge del Parlamento regionale siciliano sulle Zone Franche Montane –commenta Vincenzo Lapunzina, coordinatore del comitato regionale -, in atto all’esame del Parlamento nazionale per la definitiva emanazione, intende costituire un incentivo alle attività imprenditoriali già sul territorio e a quelle che vi si vorranno insediare, con agevolazioni fiscali e previdenziali temporanee, per compensare l’oggettivo e complessivo degrado economico subito dai territori montani siciliani».

«Il supporto finanziario, – prosegue Lapunzina – nella fase di avvio della iniziativa, avverrà con risorse che lo Stato metterà nella disponibilità della Regione Siciliana, a regime, con le risorse proprie della Regione, rinvenienti dalla corretta emanazione delle norme di attuazione dello Statuto in materia finanziaria. La legge, inoltre, è compatibile con le disposizioni europee sul regime degli aiuti di stato ed è attivabile,ai sensi dell’art. 349 del TFUE, senza previa notifica alla Commissione Europea.

È scritta nel solco delle Next Generation EU, privilegiando l’iniziativa privata quale volano per una effettiva ripresa economica».
L’associazione Zone Franche Montane Sicilia ; – Essa riunisce 133 Comuni delle nove province siciliane, che insistono al di sopra dei 500 metri sul livello del mare e con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. Costituita formalmente nel 2021, è impegnata già dal 2015 nella promozione dello sviluppo dell ‘economia e per la cultura ;impresa delle Terre alte di Sicilia. Si batte per l ‘attuazione della Fiscalità di sviluppo, una norma di politica economica a difesa del diritto di residenza nelle aree di montagna per scongiurare il declino umano e sociale che interessa le “terre alte” dell’Isola.“Non siamo nati per errore sulle montagne siciliane. La fiscalità di sviluppo è essenziale per frenare la desertificazione imprenditoriale e umana”

Originale esposizione d’arte a Messina su alcuni stili di combattimento

 

Esposta da oggi a Messina – Palazzo Zanca- la “Via della Verità”

Alla presenza dell’Assessore alla Cultura Enzo Caruso, dell’Esperto comunale di Arte Contemporanea Alex Caminiti e del Direttore Tecnico e Presidente nazionale dell’A.I.K.K. (Associazione Italiana Karate Kyokushinkai) Shihan Tsutomu Wakluchi, è esposta da oggi nel Transatlantico di Palazzo Zanca “Via della Verità”, nuova creazione del gruppo Gas collettivo d’arte indipendente con il contributo di una nuova artista, la messinese Aurora Previti.

Questa mostra – sottolinea l’Assessore Caruso – è un segnale di ripresa, di apertura e di riconquista di uno spazio ed, insieme a ciò che oggi offre Palazzo Zanca, speriamo presto di poter affiancare altri spazi presenti al PalaCultura e a Santa Maria Alemanna. Luoghi non soltanto di aggregazione, ma per vivere e respirare cultura, potendosi confrontare con artisti che oggi più che mai hanno desiderio di ritrovare luoghi e spazi”. L’esposizione, aperta al pubblico secondo le norme anti Covid 19, si basa sulle forme animali che hanno contraddistinto alcuni stili di combattimento. Ogni atleta del Kyokushinkai infatti ha una struttura sia fisica che mentale e gli viene conferito un alter ego animale; si gioca su dieci immagini fantastiche che rappresentano in maniera pop lo stile del Kyokushin Karate  (“Via della verità” o “Verità assoluta” – Kyokushinkai significa letteralmente “Associazione per l’estrema verità”). 

Si tratta di uno stile di karate fondato dal maestro Masutatsu Ōyama ufficialmente nel 1961 in occasione dell’apertura di un dojo a Los Angeles, sebbene Oyama fosse noto anche fuori dei confini del Giappone, e in particolare negli Stati Uniti, già dagli anni cinquanta. Ispirato al Confucianesimo e alla filosofia Zen, questo stile di Karate rappresenta la sintesi delle esperienze del maestro Oyama, che sin da giovanissimo si è dedicato alle arti marziali praticando il Judo e il pugilato. Determinante per la sua formazione la frequentazione del dojo di Gichin Funakoshi, futuro fondatore del Karate Shotokan, presso l’Università Takushoku, dove inizia a studiare con dedizione il Karate di Okinawa.

Tra le esperienze del fondatore del Kyokushinkai il biennio nella Butokukai, l’accademia formativa dell’Arma Imperiale Giapponese specializzata in guerriglia, spionaggio e combattimento a mani nude. Lo stile Kyokushin si basa su una severa disciplina e un allenamento particolarmente rigoroso anche perché in gara si prevede il contatto pieno e nessuna protezione, pur essendo vietati i pugni al volto. I gradi di abilità sono distinti con vari colori delle cinture che gli allievi indossando su una divisa, rigorosamente bianca, e sono nell’ordine bianco, arancione, blu, giallo, verde, marrone e nero.

L’Associazione IKO (IKO1) “International Karate Organization” ha sede a Tokyo; al vertice dell’organizzazione Kancho Shokei Matsui, che ha sostituito Sosai Mas Oyama dopo la sua morte. L’organizzazione risulta comunque divisa perché altri illustri allievi ritengono di essere i veri eredi dello stile di Oyama. Al Presidente nazionale dell’A.I.K.K. (Associazione Italiana Karate Kyokushinkai) Shihan Tsutomu Wakluchi è stato consegnato dall’Assessore Caruso il crest della città di Messina. L’esposizione è visitabile sino a settembre 2021.

BANKING AWARDS 2021: PREMIO NAZIONALE A CREDITO ETNEO

 

Il direttore generale Sena: «Una realtà mutualistica che in questi 20 anni ha reso possibili i sogni di migliaia di famiglie, artigiani, piccoli imprenditori, garantendo dignità bancaria e accesso al credito anche a fasce svantaggiate»

CATANIA –

Una piccola grande realtà in un sistema bancario che, mai come oggi, deve guardare oltre i numeri, cercando di contraddistinguersi per quei “valori” che tengono unita la rete territoriale di riferimento.

Credito Etneo è “local”, opera esclusivamente in una limitata area geografica, ma proprio quest’aspetto è diventato il punto di forza, grazie alla creazione di un legame stretto con la comunità, testimoniato dal costante impegno per lo sviluppo del capoluogo etneo. Grazie a questa vision innovativa e oggi consolidata attraverso un percorso di crescita, la banca catanese ieri sera (29 aprile), durante i Banking Awards 2021, organizzati da MF-Milano Finanza e Class Cnbc, si è aggiudicata il primo premio quale “Creatore di valore: numero #1 tra gli istituti di minore dimensione”.

Un riconoscimento che nasce dopo un’attenta valutazione dell’asset quality, del coefficiente di solidità patrimoniale e delle performance di efficienza. Una classifica che coniuga dimensioni e redditività, individuando le banche che nell’ultimo triennio hanno saputo combinare sviluppo e capacità di generare profitti sulla base dei parametri di bilancio. In questa direzione, Credito etneo ha registrato tassi di crescita altissimi (anno di riferimento 2019): +283% per il risultato di gestione, +10,5% di crescita dei mezzi amministrati e +172% di utile netto (tra il 2018 e il 2019).

Una società cooperativa – con oltre 2000 soci – che fa della mutualità il principio su cui vertono tutte le scelte e le azioni volte a generare sviluppo: «Un prestigioso riconoscimento – sottolinea il direttore generale Antonio Massimo Sena – che è per noi motivo di grande orgoglio e stimolo per fare sempre meglio. Questo premio, che condivido con tutto il consiglio di amministrazione e il team di lavoro, è la testimonianza di come una piccolissima realtà dell’industria italiana bancaria possa ancora oggi, nonostante tutto, continuare a esprimere trend reddituali e patrimoniali positivi, sostenibili e compatibili con la permanenza sul mercato. Siamo di fronte a un paradosso, siamo “piccoli” da un lato, ma dall’altro siamo destinatari di una pletora di norme, regole e adempimenti, a dispetto dei principi di proporzionalità declinati dalle norme, ma mai di fatto attuati».

«La banca è nata solo 20 anni fa – conclude Sena – appunto perché è banca mutualistica, in questi anni ha reso possibili i sogni di migliaia di famiglie, artigiani, piccoli imprenditori, garantendo dignità bancaria e accesso al credito anche a fasce economicamente e socialmente svantaggiate. Anche durante la pandemia Credito Etneo è stato molto vicino al territorio, aderendo in maniera massiva alle moratorie ed erogando credito collegato alle normative emergenziali. Chiudo con un auspicio: seppur in un contesto economico e giuridico profondamente complesso, spero che le piccole banche possano continuare ad avere un ruolo all’interno della società in cui operano, fornendo supporto concreto al territorio».

BIGLIETTI GRATUITI PER LA NAVETTA CHE TRASPORTA GLI UTENTI ALL’HUB VACCINALE DI S. GIUSEPPE LA RENA

Ance e Confindustria Catania a fianco di Amministrazione e AMT

 

 

Nella foto da sx: Agata Parisi (cda AMT) Bellavia (presidente AMT), Fresta (presidente Ance Catania) e Biriaco (presidente Confindustria Catania)

 

CATANIA –

Contribuire alla crescita e allo sviluppo della nostra città, incidendo non solo sul tessuto economico, ma supportando le politiche sociali del territorio: è questa, da sempre, la vision di Confindustria e Ance Catania, che hanno deciso di dare un contributo alla campagna vaccinale della città etnea, affiancando in modo deciso l’Amministrazione comunale e l’Azienda Metropolitana Trasporti, che da qualche settimana hanno avviato insieme il servizio navetta per raggiungere l’hub vaccinale di San Giuseppe La Rena.

«Si tratta di un’iniziativa nobile – ha sottolineato il sindaco di Catania Salvo Pogliese – che mette in risalto l’unione di intenti di questa Amministrazione e delle realtà che operano sul territorio. Ringraziamo Ance e Confindustria per essersi resi parte attiva nella campagna vaccinale, consapevoli dell’importanza che quest’ultima assume per la salute dei cittadini, per il ritorno alla normalità e per la ripresa economica». Un contributo all’azione antiCovid presentato questa mattina dai presidenti di Confindustria Catania, Ance Catania e AMT in piazza Borsellino, area di sosta e di partenza delle navette.

«Il mondo delle imprese dimostra ancora una volta di essere vicino alle esigenze del territorio e all’impegno delle istituzioni – ha dichiarato il presidente dei Costruttori etnei Rosario Fresta – Abbiamo messo a disposizione 2mila biglietti gratuiti per dare a tutti la possibilità di vaccinarsi: un percorso necessario e importante, perché la ripresa del nostro vivere quotidiano passa dal piano vaccinale e dal suo completamento».

«Noi crediamo fermamente che vaccinarsi sia un atto di responsabilità verso la collettività, ma soprattutto l’unico strumento che abbiamo in mano per salvare il nostro tessuto economico, che dopo un anno rischia l’asfissia», ha aggiunto il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco. «Ognuno deve fare la sua parte e oggi Confindustria Catania, Ance Catania, AMT e Comune di Catania hanno unito le loro forze per dare un piccolo contributo alla campagna di vaccinazione – ha proseguito – dando l’opportunità di vaccinarsi a tutti, anche alle fasce più deboli che non hanno la possibilità di raggiungere l’hub più importante della città. Nessuno può rimanere indietro, è fondamentale comprendere che la vaccinazione per essere efficace deve essere capillare».

«Da qualche settimana abbiamo avviato il servizio che trasporta gli utenti direttamente all’hub vaccinale dal capolinea di piazza Borsellino, con una frequenza di trenta minuti, salvo la possibilità di accorciare i tempi a seconda della capienza raggiunta – ha spiegato il presidente di AMT Giacomo Bellavia – La navetta è un contributo di Amt e Comune di Catania alla campagna vaccinale che oggi si arricchisce dell’iniziativa di Confindustria e Ance che gentilmente offrono un sostegno a chi utilizzerà il servizio. Questa convergenza delle forze economiche e sociali della città ci fa piacere perché è necessario lo sforzo corale di tutte le energie positive della città per poter uscire dall’emergenza non solo sanitaria, ma purtroppo anche economica».