Maxirissa ad Aci Sant’Antonio: denunciati 13 giovani dai Carabinieri

 

Rissa al Cas di Sant'Antonio: 17enne in codice rosso

 

Maxirissa ad Aci Sant’Antonio in piazza Europa, Caruso: “Una sconfitta per tutti, ma auspico che i responsabili paghino per il bene della collettività non abituata a questo”

A seguito dalla rissa occorsa in piazza Europa lo scorso 29 marzo, rissa
che ha portato alla denuncia, da parte dei Carabinieri, di 13 persone
originarie prevalentemente di Aci Sant’Antonio, Aci Catena e Acireale,
in maggioranza molto giovani, e in merito al quale si è registrato
l’intervento del Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
del Comune santantonese, Sebi Barbagallo, che ha spiegato come
nell’attuale società “tre adolescenti su dieci prendono parte a risse o
liti violente con l’intento di ledere l’altro” e che “il profilo di chi
mette in atto comportamenti aggressivi ha a che fare con chi usa la
tecnologia in maniera distorta, gioca d’azzardo, scommette online, fa
uso di sostanze psicotrope e alcol”, il Sindaco, Santo Caruso, ha
dichiarato: “Prima di ogni cosa mi preme fare presente che speriamo vivamente che il ragazzo che in questo momento si trova in ospedale si riprenda presto: come amministrazione ci stringiamo attorno all’apprensione di questa famiglia santantonese, a nome di tutta la comunità.
“In merito ai fatti dico solo che saranno gli inquirenti a fare
chiarezza, e credo che ci siano tutti gli elementi affinché questo possa
avvenire e affinché i veri responsabili non la facciano franca, per il
bene di questa collettività composta da persone oneste, lavoratrici e
lavoratori, una comunità non abituata ad assistere ad esempi di degrado
antropologico e culturale simile.
“Sono molto dispiaciuto per il fatto di cronaca in sé, al di là del
territorio, che in un caso simile ha un’importanza parecchio relativa.
Sapere che ci sono giovani che usano violenza, probabilmente dietro
banali pretesti, rappresenta una sconfitta per la società, a tutti i
livelli, una sconfitta che si annida nella povertà educativa. È una
sconfitta per la politica e per noi cittadini tutti: significa che non
si è riusciti a trasmettere a questa parte fragile delle nuove
generazioni i valori del dialogo, del confronto, del rispetto. È un
errore che ricade sulle generazioni come la mia, al quale però possiamo
ancora porre rimedio con politiche mirate, capaci di aggregare ed
educare”.
“Al netto di come si evolverà questa vicenda e quali saranno i suoi
sviluppi, quindi, una riflessione politica ben al di là del territorio
possiamo farla riguardo tanto l’esigenza di riaffermare valori che
spesso diamo per scontati quali il dialogo, il confronto e il rispetto,
quanto quella di avviare politiche che puntino all’aggregazione e al
civismo.
“Nel 2021 non è ammissibile leggere ancora certe notizie”.

 

 

Mattarella firma il decreto, Italia in zona rossa- Sicilia sotto i riflettori giudiziari

 

Aperto il reparto Covid dell'Ospedale di Altamura: attivati 20 posti letto,  ampliabili sino a 60 | Panorama della Sanità

L’Italia arriva all’appuntamento del venerdì dopo una giornata con 23.649 nuovi positivi e 501 morti. L’indice di positività si attesta al 6,6%. Ieri sera Mattarella ha firmato intanto il decreto che proroga al 30 Aprile la retrocessione di tutta Italia in zona rossa. Ma i cambiamenti sono possibili se cambiano i dati negativi.

Tra le regioni che attendono il monitoraggio e puntano a lasciare la zona rossa c’è la Campania. La regione governata da Vincenzo De Luca ha archiviato il primo aprile con 2.258 contagi e 55 morti inseriti nel bollettino. Vuole la promozione anche il Veneto di Luca Zaia.

I dati in nostro possesso dicono che l’indice Rt è 1.12. L’incidenza è a 226,8, quindi sotto la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti. Abbiamo il 29% di ricoveri in terapia intensiva, sotto la soglia del 30%. I ricoveri in area non critica sono al 27%, la soglia è al 40%. Se la nostra proiezione sarà confermata, noi domani speriamo che ci sia un passaggio di colore“, ha diffuso il governatore”Stiamo parlando di variazioni di decimali”.

Anche il ministro Speranza avverte di “non soffiare sull’inquietudine”

I dati più recenti per la regione fanno riferimento a 1.633 i contagi e 28 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 42.612 tamponi, il tasso di positività è del 3,83%.

Il Lazio spera nella permanenza in zona arancione. “Aumentano i casi, mentre sono stabili i ricoveri e diminuiscono i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale è al 4%. I casi a Roma città sono a quota 900. Timidi segnali positivi sono la diminuzione dei decessi e delle terapie intensive, ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione nelle festività di Pasqua. Il valore RT è stabile a 0.98”, informa l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato

Il ‘caso Sicilia’,la regione sotto i riflettori giudiziari per i dati falsi comunicati.. Qui si  rischia di essere retrocessi. Il quadro più recente comprende 1.282 contagi su 10.305 tamponi con un’incidenza del 12%. Negli ospedali i ricoverati sono 1039.

Conte, leader del M5S,e personaggio più apprezzato in Italia ed Europa, oltre ai valori umani richiederà specifiche competenze

 

L’ex premier all’assemblea dei gruppi parlamentari grillini: “Non sarà un’operazione di marketing”. E annuncia: “Proporrò un nuovo statuto”

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Rifonderemo il Movimento 5 Stelle“. E’ quanto ha detto Giuseppe Conte, durante l’assemblea dei gruppi parlamentari grillini via Zoom. “Oggi sono qui con voi anche perché dietro sollecitazione di tantissimi di voi, a partire da Beppe Grillo, ho raccolto una sfida che voglio racchiudere qui in un concetto forte ben preciso: rifondare il Movimento 5 Stelle”. “Non sarà una operazione di restyling, né di marketing politico“, sottolinea l’ex premier, aggiungendo che la rigenerazione avverrà “senza negare i valori del passato che vi hanno portati sin qui”. “Proporrò nuovo statuto” che non rinneghi i punti di forza di una organizzazione “leggera”, ma che allo stesso tempo definisca un “chiaro assetto interno” con una chiara ripartizione dei ruoli, “una struttura che ci aiuti a definire con chiarezza la linea politica”.

“Favoriremo dei Forum permanenti, delle ‘piazze delle idee’, per sollecitare iniziative di cittadinanza attiva” senza chiedere “tessere o iscrizioni”, ha detto Conte ai parlamentari M5S riuniti in assemblea, sottolineando l’importanza di “favorire il dialogo con la società civile”. “Potranno partecipare singoli o associazioni anche senza iscriversi al neo Movimento”, ha sottolineato l’ex premier illustrando le linee guida del suo progetto rifondativo.

“In passato il Movimento ha fatto ricorso a a espressioni giudicate spesso aggressive, ma ogni fase ha la sua storia” e ora serve “un nuovo linguaggio”. “La politica – ha proseguito l’ex premier – non deve lasciarsi accecare dalla polemica, deve cercare profondità di pensiero e riconoscere anche la bontà delle idee altrui”.

“Faremo in modo, tutti insieme, di non disperdere gli sforzi, gli slanci, anche gli entusiasmi che il cammino sin qui percorso ha suscitato. Faremo in modo di valorizzare le tante buone intuizioni di Beppe Grillo e di Gianroberto Casaleggio, in tema di transizione ecologica e di democrazia digitale. Il nostro futuro avrà salde radici“. “Chiedo a tutti voi, a tutti gli iscritti, a tutti coloro che partecipano a questa nuova stimolante impresa di continuare a fare ricorso, ieri come oggi, come sempre, a due fondamentali qualità: onestà e coraggio. Onestà perché qualsiasi iniziativa politica è credibile e sostenibile solo se portata avanti con trasparenza, con rettitudine, con correttezza. E poi coraggio perché le sfide che attendono il Paese, le urgenze dei cittadini richiedono coraggio, che è una qualità che non solo invoca determinazione di intenti, ma anche generosità d’animo”.

L’incontro è stato trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Movimento, alla luce “della grande richiesta di partecipazione e coinvolgimento”. Oltre ai deputati e ai senatori 5 Stelle, all’incontro hanno partecipato europarlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali: tutti collegati per ascoltare le idee dell’ex premier e leader ‘in pectore’ sul M5S che verrà.

Il progetto

“Dopo la pausa pasquale avvierò una serie di incontri per raccogliere i vostri suggerimenti. Voglio ascoltare le vostre proposte per poi condividere con voi il progetto finale”, dice Conte, che avrà come punto fermo “la democrazia digitale con gli iscritti chiamati a esprimersi sui passaggi politici più rilevanti”. “La democrazia diretta va promossa, continuamente perseguita e realizzata. Le nostre scelte continueranno a essere prese attraverso una piattaforma di voto”. “La democrazia rappresentativa, per quanto in crisi, non appare eliminabile: va anzi rafforzata. La democrazia digitale è frutto di una tecnologia, che non è neutra”. “Serve massima trasparenza e massima chiarezza” sul processo dei dati, sottolinea l’ex premier. “La regola dell’uno vale uno è il fondamento della democrazia, tutti devono poter contribuire alla vita democratica del Paese” ma quando “si tratta di assumere funzioni istituzionali di responsabilità, occorrono persone oneste, capaci e con specifiche competenze”.

“Il nuovo M5S dovrà essere accogliente, ma intransigente” precisa. “Chiedo – ha proseguito l’ex premier rivolgendosi agli eletti – di lanciare il cuore avanti, di non cedere all’istinto di sopravvivenza, di non pensare di perdere la propria piccola sfera di influenza”. “Proporrò una Carta dei principi e dei valori” affinché “chi vorrà aderire al Movimento non abbia dubbi sulla chiara identità del progetto politico”, oltre a “una rivisitazione delle 5 Stelle, quelle nate dalla Carta di Firenze del 2009”.

Valori morali ed onestà

“Il Movimento 5 Stelle ha riportato in auge i valori morali e l’onestà in politica”, ha detto l’ex premier. “Il M5S ha scritto alcune delle pagine più importanti della recente storia politica italiana. Volgendo lo sguardo indietro potete essere orgogliosi. Alcuni errori commessi, alcune ingenuità… non valgono a oscurare le tante battaglie”. “La vostra forza d’urto è stata così potente che sta contaminando anche altre forze politiche”.

“Alcuni dei pilastri che ritroveremo nella Carta dei principi e dei valori” saranno: “il rispetto della persona”; “una ecologia integrale, perché occorre una cultura integralmente ecologica e non bastano più interventi mirati per contrastare l’inquinamento, il degrado ambientale, la dissipazione di risorse naturali”; la “giustizia sociale”; il “principio democratico”; il “rispetto della legalità”; “l’importanza dell’etica pubblica”; l’importanza della “cittadinanza attiva”.

“Oltre agli organi attuali, avremo peraltro articolazioni interne con tantissime posizioni in cui ciascuno di voi e, confido, anche tante nuove amiche e nuovi amici, secondo i propri talenti, le proprie inclinazioni e le proprie sensibilità potrete dare il proprio contributo alla vita associativa. Ad esempio ci sarà un dipartimento che si occuperà a tempo pieno dei rapporti con partiti e forze politiche stranieri, che curerà scambi e condivisione di progetti con movimenti e forze culturali che sono in Europa e in giro per il mondo”.

“Avremo un Centro di formazione permanente, molto articolato al suo interno, dove ci sarà un settore che curerà il coinvolgimento e lo scambio di idee e progetti con personalità scientifiche e culturali, italiane e straniere, che possono contribuire ad allargare i nostri orizzonti di azione e di progettazione. Un altro settore del Centro sarà dedicato a Gruppi di lavoro permanenti che abbracceranno tutte le aree tematiche, in modo che alimenteremo la nostra azione politica sulla base di iniziative meditate, senza nessuna improvvisazione. I Forum, le ‘Piazze delle Idee’ – ha proseguito Conte – che saranno i nostri polmoni permanenti con la società civile, faranno riferimento a questi Gruppi di lavoro, divisi per settori di attività. Avremo inoltre un altro settore del Centro dedicato alla condivisione delle migliori pratiche per gli amministratori locali, in modo che i progetti di riforma e le iniziative più fruttuose possano circolare ed essere riprodotte, senza ripartire ogni volta da zero”.

“Nel Centro di formazione permanente potremo lavorare e interagire tutti e godremo della costante presenza di personalità e consulenti scientifici di primario livello. E su questo ho ricevuto già le prime entusiastiche adesioni”..

Il nuovo Movimento avrà “una struttura organizzata anche sul piano territoriale, con un chiaro raccordo tra l’organizzazione centrale e le articolazioni territoriali, attraverso referenti regionali e territoriali, perché abbracciare il principio della democrazia digitale non significa necessariamente sposare anche il dogma della assenza di riferimenti territoriali. Non possiamo concepire una forza politica come poggiata ‘su rami sospesi sul vuoto’, per usare una espressione di Italo Calvino”.

divieto di posizioni di potere

Le correnti interne finiscono per cristallizzare posizioni di potere”, ha ammonito Giuseppe Conte. “Dobbiamo evitare di cadere nei limiti della forma partito tradizionale”. Il nuovo Movimento, ha proseguito l’ex premier, avrà “regole rigorose” per contrastare la formazione di “correnti interne”: “Non abbiamo bisogno di associazioni varie, il nostro impegno politico viviamolo appieno nel Movimento”.

Nuovo statuto e votazione trasparente

“Dai vostri interventi traggo entusiasmo e sostegno, mi sento coinvolto” dice Conte nella replica agli interventi dei ‘portavoce’ M5S, al termine dell’assemblea dei gruppi. “Sto lavorando e sono d’accordo con Vito per altri confronti per accogliere i vostri commenti per la sintesi finale. Il mio è un lavoro che, quando si completerà nei passaggi con voi, sarà sempre preordinato a una verifica finale. E la verifica finale non potrà che essere rimessa alla democrazia digitale. Lo statuto dovrà passare per una votazione trasparente sulla piattaforma digitale”.

L’ex ministro Spadafora

E’ importante dare chiarezza sul progetto, l’unità si costruisce e non si impone.  Ti devo mettere in guardia, ha proseguito Spadafora rivolgendosi a Conte, sul fatto che “questo del leader non è un percorso semplice e scontato”. “Le correnti” dimostrano “voglia di testimoniare la partecipazione” e non “garanzie di potere”, ha obiettato Spadafora.

Rifondare,non smantellare

Intervento polemico di Francesca De Vito, consigliera M5S in Regione Lazio, durante l’assemblea 5 Stelle con Giuseppe Conte. “Presidente, rifondare non significa smantellare il M5S”…

Sondaggi politici, Lega primo partito. Meloni e Conte i leader più amati
Lega al 23,5%, Pd 18,8%, Fdi 16,8%, M5s 16%: queste le intenzioni di voto secondo un sondaggio di Index Research per ‘Piazza Pulita’ aggiornato ad oggi. A seguire, Forza Italia al 6,5%, Azione 3,7%, Sinistra Italiana 3,6% e Italia Viva 2,7%. La fiducia in Draghi è al 60% (in calo del 2,7% rispetto alla rilevazione del 25 marzo), mentre il gradimento verso il governo è al 44,5% (-1,6%).

Per quanto riguarda la fiducia nei singoli leader politici, secondo il sondaggio di Index Research per il programma di La7 sono in testa Giorgia Meloni e Giuseppe Conte con il 36%, poi Enrico Letta 33%, Matteo Salvini 29%, Luigi Di Maio 19%, Carlo Calenda 18%, Silvio Berlusconi 17% e Matteo Renzi all’11%.

Tra i ministri del governo Draghi è Marta Cartabia ad ottenere il maggiore gradimento con il 41%. A seguire, nelle prime posizioni i ministri Speranza (37%), Franceschini (36%), Giorgetti (35%) e Colao (32%). Alla domanda tra chi abbia gestito meglio le chiusure e le aperture, per il 50,6% non ci sono differenze rilevanti tra il governo Draghi e il governo Conte. Per il 23,8% è stato meglio l’attuale esecutivo, per il 21,5% il precedente governo.

OLTRE 70 GLI INCONTRI NELL’ANNO DELLA PANDEMIA «OBIETTIVI: FUTURO ECOSOSTENIBILE E NUOVE OPPORTUNITÀ LAVORATIVE»

 

Superbonus 110%,grande opportunità di rilancio e ripartenza

Il commento del presidente Mauro Scaccianoce durante l’ultimo Cda

 

CATANIA –

Una formazione costante per garantire qualità e farsi trovare preparati nel momento della ripresa economica. Nonostante l’anno difficile – segnato dalla pandemia – il bilancio del 2020 (e di tutto il mandato, a partire dal 2018) della Fondazione degli Ingegneri di Catania, è davvero positivo. «Sono circa 70 gli incontri organizzati nell’ultimo anno solare con l’Ordine (presidente Giuseppe Platania) e con gli altri enti con cui collaboriamo da tempo – ha spiegato il presidente Mauro Scaccianoce, durante l’incontro per l’approvazione del bilancio consuntivo – Tra questi, gli altri ordini professionali del territorio, aziende nazionali e internazionali e l’Università di Catania, nello specifico il Dipartimento di Ingegneria Elettrica, Elettronica e Informatica (DIEEI) e quello di Ingegneria Civile e Architettura (DCAR)». Numeri che danno idea del grande impegno profuso dalla Fondazione, che «ha fin da subito trovato la soluzione per non fermarsi e affrontare al meglio la crisi e i diversi periodi di lockdown, attraverso l’organizzazione dei seminari a distanza. I webinar sono stati importanti per garantire la formazione agli iscritti e riteniamo siano stati anche un valore aggiunto sotto molteplici aspetti: abbiamo avuto la possibilità di avere come relatori esperti di varie materie, che hanno trattato specifici argomenti e che difficilmente avrebbero potuto presenziare in loco».

«Non possiamo certamente dimenticare come, anche in questo ultimo anno, siamo riusciti a lavorare sul fronte delle relazioni e dei rapporti con le istituzioni, concretizzatisi in numerosi protocolli d’intesa – prosegue Scaccianoce – Siamo consapevoli del ruolo degli ingegneri, centrale nella società, e di come la nostra professionalità potrà essere utile alla comunità nel momento in cui cominceremo a vedere la luce in fondo al tunnel. Ed è lì che dovremo dare slancio, in maniera proattiva, per migliorare la qualità della vita e contribuire alla costruzione di un futuro migliore ed ecosostenibile». In quest’ottica, sono stati tanti i seminari dedicati agli aspetti normativi di grande rilevanza, legati ai decreti e alle iniziative del Governo, «non ultima quella del Superbonus 110%, grande opportunità di ripartenza e rilancio. Il settore delle costruzioni rappresenta un base solida della nostra economia e sarà fondamentale per rispondere agli obiettivi del Recovery Plan e Green Deal».

«La conferma del buon operato del mandato e degli ultimi 365 giorni non si riscontra solo nella mole di seminari, convegni e corsi di formazione organizzati, ma anche dalla partecipazione di migliaia di colleghi a questi eventi», aggiunge Scaccianoce. Che punta ancora una volta i riflettori sul futuro: «Nell’ultimo consiglio di amministrazione – in cui è stato approvato all’unanimità il bilancio – abbiamo già pianificato degli incontri che verteranno sulla sicurezza nella Pubblica Amministrazione, sul project management, sulla progettazione e l’edilizia – affinché si possa stare al passo con i tempi e dar luogo a nuove figure professionali in un mondo del lavoro in continua evoluzione, dove alcune scompaio e altre si insediano prepotentemente».

Operazione Wedding planner – Esecuzione di 3 misure cautelari per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e corruzione

Operazione Wedding planner - Esecuzione di 3 misure cautelari per favoreggiamento all’immigrazione clandestina e corruzione

RAGUSA

Militari del Comando Provinciale di Ragusa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa su richiesta del Sost. Proc. Dott. Santo Fornasier nei confronti di 3 soggetti, tutti cittadini italiani, tra cui un pubblico ufficiale appartenente alla polizia locale di Comiso, ritenuti responsabili per aver favorito la permanenza sul territorio nazionale di immigrati clandestini.

Si tratta di: D.G. (classe 1969) di Comiso (RG) – obbligo di dimora ;D.M. (classe 1971) di Comiso (RG) – obbligo di dimora;P.F. (classe 1968) di Ragusa – sospensione dai pubblici uffici mediante interdizione per mesi 6.

Il provvedimento trae origine dallo sviluppo di elementi investigativi emersi nel corso di indagini svolte dal Nucleo di Polizia Economico –Finanziaria di Ragusa nell’ambito della op.ne “Smart Truck”, nel settore degli stupefacenti, conclusasi nel novembre scorso con l’arresto complessivo di 8 persone ed il sequestro di 105 Kg di marijuana e 15 Kg di hashish

In particolare, la disamina dei tabulati telefonici delle utenze intestate ai due cittadini extracomunitari individuati in due episodi di minuto spaccio consentiva l’individuazione di una utenza riconducibile ad una donna di Comiso precedentemente arrestata in provincia di Cosenza dall’Arma dei Carabinieri perché trovata in possesso di circa 5 Kg. di marijuana destinata al mercato clandestino vittoriese.

Gli accertamenti avviati permettevano di riscostruire i contatti della donna che da un lato risultava essersi volontariamente addossata la responsabilità del trasporto dello stupefacente per conto di un noto pregiudicato vittoriese e dall’altro aveva messo su una vera e propria “agenzia matrimoniale” e di disbrigo pratiche per consentire ai cittadini extracomunitari l’indebito ottenimento del permesso di soggiorno.

La donna, D.G. (classe 1969) originaria di Pomezia e disoccupata era riuscita a inventarsi un business particolarmente redditizio potendo contare su una fittissima rete di conoscenze sul territorio a fronte di una domanda sempre più incessante. Le modalità erano sempre le stesse: venivano contattate donne single e bisognose di denaro – anche di altre province – con le quali, dopo aver ottenuto la disponibilità a contrarre matrimonio con cittadini extra-comunitari sconosciuti, pattuiva il compenso che mediamente si aggirava attorno ai 5.000 euro e che veniva elargito in più tranches in parallelo con gli adempimenti burocratici.

Ma il momento nel quale la messa in scena raggiungeva l’apice era quello del giorno del fatidico “si”: il trucco e l’abito, i testimoni, la “solita torta” per il festeggiamento presso la Casa Comunale tutto veniva orchestrato nei minimi dettagli per non destare sospetti dinnanzi ad un “amore” che sarebbe durato il tempo strettamente necessario per poter sfruttare lo strumento dei termini previsti dal c.d. divorzio breve introdotto dalla legge 55/2015.

Come se non bastasse, D.G. aveva avviato anche un altro fiorente giro d’affari, mettendo a disposizione la propria abitazione, con falsi contratti di locazione per consentire a suoi conoscenti extra-comunitari di ottenere una fittizia residenza e conseguentemente avviare le pratiche per l’ottenimento in maniera indebita del permesso di soggiorno.

Tra i servizi offerti ai propri “clienti”, la donna si rendeva disponibile a fornire la propria presenza, in sostituzione dei soggetti extracomunitari, per attestare l’effettiva residenza al momento della visita del personale della polizia locale incaricato dei controlli. Stesso tipo di attività veniva svolta anche da D.M. (classe 1971), che oltre a collaborare con la donna, aveva avviato da tempo una lucrosa attività da vero e proprio professionista del settore.

L’uomo, infatti, potendo contare su una fitta rete di conoscenze nell’ambito di uffici comunali e di polizia locale, utilizzava un immobile nella propria disponibilità, diroccato ed inagibile, indicato in decine di richieste di residenza, mentre in altri casi veniva indicato un altro indirizzo ancora più inverosimile in quanto riferibile ad un supermercato. Le richieste invece andavano tutte a buon fine grazie alla esibizione di falsi contratti di locazione registrati all’Agenzia delle Entrate ed al fondamentale illecito contributo di un appartenente alla Polizia Locale di Comiso, P.F., che nell’esercizio delle funzioni di organo accertatore, confermava la presenza dei cittadini extra-comunitari, “chiudendo un occhio” in cambio di 100 euro per ogni residenza falsamente attestata.

Infatti il citato pubblico ufficiale compariva in tutti i verbali di accertamento nei quali veniva sistematicamente confermata e certificata la presenza dei richiedenti, “clienti” del D.M.. Come se non bastasse, quest’ultimo è risultato beneficiario di reddito di cittadinanza che percepisce da oltre un anno.

Al riguardo sono in corso ulteriori accertamenti volti a verificare la titolarità ai fini dell’eventuale decadenza della misura assistenziale. Nel complesso, l’attività ha permesso di individuare:n. 28 casi di falsi contratti di locazione

  • n. 5 episodi di matrimoni combinati, messi in atto al solo scopo di ottenere i descritti benefici di legge per la permanenza sul territorio nazionale.

L’attività in esame costituisce un esempio dell’impegno che la Guardia di Finanza sviluppa quotidianamente per contrastare ogni forma di illecito incluso il favoreggiamento all’immigrazione clandestina e l’insorgere dei numerosi fenomeni illeciti che vi ruotano attorno. Le investigazioni hanno dimostrato infatti come persone senza scrupoli siano riuscite ad individuare delle vere e proprie opportunità di indebito arricchimento dietro un fenomeno, che interessa fortemente la provincia iblea.

Tutti in zona rossa od arancione fino al 30 Aprile. Forse la Sicilia mantiene il colore arancione

Medici ospedalieri: 'La situazione è gravissima' - Sanità - ANSA.it

Massime restrizioni ,zona rossa e arancione per tutto aprile dopo la Pasqua blindata, con regole e divieti -per spostamenti, scuola, visite a parenti e amici, bar e ristoranti- dal 7 al 30 aprile previste dal nuovo decreto covid.

 Dopo le vacanze, previsto il rientro a scuola, asilo, elementari e media. Nella zona arancione, si può raggiungere una volta al giorno un’abitazione privata diversa dalla propria rimanendo nello stesso comune.

Il provvedimento, varato dal Consiglio dei ministri, non prevede la zona gialla. Le misure potranno essere allentate, con restrizioni più soft, sulla base dei dati dei contagi e dei progressi della campagna di vaccinazione. In ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini di cui all’articolo 1, comma 457, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili –   afferma il nuovo  testo legislativo – con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento di cui al comma 1 nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, del decreto-legge n. 19 del 2020″.

Meno casi e più dosi, quindi, potrebbero portare all’adozione di misure e regole meno rigide