Messina: rilevazione territoriale dei prezzi al consumo

Messina

Gli indici dei prezzi al consumo di marzo 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.
Nella città di Messina nel mese di marzo 2021 si registra un incremento congiunturale del 0,4% e tendenziale del 0,9% dell’indice dei prezzi al consumo.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,2%), bevande alcoliche e tabacchi (+1%), abbigliamento e calzature (+0,3%), abitazione, acqua, elettricità, e combustibili (0,4), mobili, articoli e servizi per la casa (+1,2%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%), trasporti (3%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,3%), servizi ricettivi e ristorazione (+0,7%).
Decrescono: comunicazioni (-1,9%), istruzione (-3%), altri beni e servizi (-0,1%)
La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di marzo 2021.
Prodotti per fumatori: si registra un leggero aumento congiunturale delle sigarette (+0,2%; +1,0% il tendenziale), e dei sigari e sigaretti (0,2%; 4,8% il tendenziale), e un aumento più marcato degli articoli per fumatori (+1,4%).
Energia elettrica: nel mercato dell’energia elettrica si rileva un aumento congiunturale delle tariffe nel mercato libero (+1,1%; +0,7% il tendenziale).
Servizi di telefonia: si registra un aumento congiunturale dei servizi di telecomunicazione bundle (+1,4%; +4,6% il tendenziale), a seguito dell’aumento delle tariffe di un operatore.
Servizi di trasporto: nel mese di marzo si registra un aumento marcato dei prezzi congiunturali dei voli. A registrare il maggiore incremento sono i voli nazionali (+36,0%; +25,6% il tendenziale), che presentano un aumento dei voli low cost a fronte di un decremento dei voli tradizionali, seguiti dai voli europei (28,4%; +11,2% il tendenziale), e dai voli intercontinentali (+5,4%; +24,7% il tendenziale), che presentano un aumento principalmente nei voli low cost. Aumentano, sebbene in modo più contenuto, anche i prezzi congiunturali del trasporto marittimo (+0,4%; -1,7% il tendenziale), che registra un aumento del cabotaggio, principalmente in direzione delle isole maggiori, e una diminuzione dell’estero. Viceversa i trasporti ferroviari nazionali registrano un decremento congiunturale (-4,2%: +17,8% il tendenziale), dovuto a tutte le tipologie di servizio.
Cultura: si rileva l’aumento del prezzo congiunturale dei periodici (+1,9%; +0,2% il tendenziale), a causa della differente offerta di allegati. Tra i giornali quotidiani, quelli a diffusione locale registrano un leggero aumento (+0,1%; +1,4% il tendenziale) mentre quelli a diffusione nazionale registrano un leggero decremento (-0,1%; +1,1% il tendenziale), per una diversa distribuzione di allegati.
Attività turistiche e ricreative: questo mese gli indici relativi ai pacchetti vacanza nazionali e internazionali e quelli relativi agli agriturismo, ai parchi di divertimento, agli impianti di risalita, agli stabilimenti balneari e ai parchi nazionali, giardini zoologici e giardini botanici sono stati imputati, essendo l’erogazione di questi servizi limitata a causa delle misure restrittive di lockdown.

Disco rosso della Finanza alle autocertificazioni false per fruire delle agevolazioni Covid-19

 

 Messina,

Finanzieri del Comando Provinciale di Messina, nell’ambito dell’attività di polizia economica e finanziaria tesa alla vigilanza ed alla tutela del bilancio dello Stato, della Regione e degli Enti pubblici, hanno rilevato una serie di irregolarità nelle istanze presentate da parte di 260 richiedenti il c.d. “Buono Spesa” e altri benefici economici, quali “Sostegno alle locazioni” e “Buono baby sitting”, residenti a Messina e in tutta la provincia.

L’attività ispettiva ha evidenziato come i responsabili, sulla scorta dei modelli di autocertificazione redatti dallo Stato o dai Comuni, avessero sottoscritto l’istanza di accesso all’intervento socio-assistenziale e le relative dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, sostenendo di trovarsi nelle condizioni previste ed elencate negli appositi avvisi pubblici.

Di contro, gli accertamenti posti in essere dalle Fiamme Gialle in tutta la provincia, che hanno preso in esame i dati autocertificati nelle richieste di erogazione dei contributi economici presentate e che, allo stato, ha riguardato circa 3.000 istanze da inizio pandemia, hanno evidenziato che diversi nuclei familiari percepivano forme di sostegno economico tra loro incompatibili, ovvero avessero indicato dati falsi o omesso informazioni dovute.

Sulla scorta delle informazioni acquisite, pertanto, numerose autocertificazioni risultavano prive dei requisiti previsti nei relativi avvisi pubblici.

Di qui l’emersione dei 260 indebiti percettori, di cui 40 venivano segnalati alle Procure della Repubblica di Messina, Barcellona Pozzo di Gotto e Patti, per il reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato e falso in atto pubblico, mentre i rimanenti 220 soggetti venivano segnalati alle competenti Autorità per l’irrogazione delle previste sanzioni amministrative.

In tale contesto, veniva parallelamente avviata anche l’azione amministrativa per il recupero delle somme già erogate, per oltre € 37.000,00, su un totale di contributi allo stato controllati pari a circa € 150.000,00, nonché inviata apposita segnalazione agli Enti erogatori per la decadenza dall’ammissione ai benefici richiesti.

L’attività di servizio odierna conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto delle condotte tenute da coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato, sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.

“CASSETTO DELLE IMPRESE”, WEBINAR SU NUOVO ALBO ISTITUITO DALLA REGIONE SICILIANA

Edilizia, venerdì 16 aprile, ore 11.00: disposizioni attuative e modalità operative

Snellire le procedure – velocizzando l’assegnazione dei lavori – per agevolare le forze produttive nella partecipazione agli appalti pubblici. Questo lo scopo del “Cassetto delle imprese”, un vero e proprio Albo degli operatori economici, istituito lo scorso 1 aprile dalla Regione Siciliana. Un nuovo strumento a disposizione degli addetti ai lavori del comparto edile, al centro del webinar che si terrà venerdì prossimo 16 aprile 2021, a partire dalle ore 11 (su piattaforma Zoom): un appuntamento per approfondire le linee-guida, i metodi attuativi e la gestione telematica del nuovo albo. L’evento, promosso dall’assessorato delle Infrastrutture e delle Mobilità della Regione Siciliana e da Ance Sicilia, vedrà la partecipazione delle Associazioni provinciali dei Costruttori edili di Catania, Enna, Messina, Ragusa e Siracusa, con la collaborazione del Dipartimento regionale tecnico dell’assessorato.

Il cassetto consentirà di semplificare l’iter afferente la presentazione della documentazione di gara nelle singole procedure ad evidenza pubblica avviate dalla Regione e dagli Urega, evitando così inutili duplicazioni.

Ad aprire i lavori saranno l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Marco Falcone e il presidente di Ance Sicilia Santo Cutrone, a cui seguiranno gli interventi del dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico Salvo Lizzio e del funzionario responsabile piattaforme telematiche del Dipartimento Mario Parlavecchio.

TERMOVALORIZZATORI, POSSIBILE SOLUZIONE PER UNA SVOLTA GREEN»

CATANIA, EMERGENZA RIFIUTI: INTERVIENE “AMICI DELLA TERRA”
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Appello del rappresentante regionale Ettore Barbagallo al presidente della Regione Siciliana e al sindaco del capoluogo etneo: «Servono impianti di ultima generazione a impatto ridotto»

«Sul tema dei rifiuti in Sicilia purtroppo non c’è più tempo da perdere: la situazione è giunta al dramma della chiusura delle discariche più importanti e del trasferimento di migliaia di tonnellate di rifiuti al Nord Italia, con spese enormi a carico dei contribuenti, ulteriore inquinamento a causa dei trasporti e una pesante ricaduta negativa sulla fiducia di migliaia di cittadini onesti, che differenziano con grande attenzione e senso civico». Queste le parole del presidente dell’associazione Amici della Terra Sicilia Ettore Barbagallo, (nella Foto Press, sopra)che questa mattina ha inviato una lettera al presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci e al sindaco di Catania Salvo Pogliese, sull’emergenza rifiuti.

«Ci preme sottolineare anche lo “schiaffo” ai tanti amministratori, sindaci e assessori in prima linea, che con fatica e orgoglio sono riusciti a ottenere risultati assolutamente insperati in una regione troppo spesso additata come incapace di gestire i servizi pubblici. Questi esempi virtuosi non meritano di essere mortificati da ostacoli che sembrano legati a pregiudizi ormai antistorici. Ci si sta rendendo conto, con colpevole ritardo, che non basta realizzare una seppur considerevole raccolta differenziata per chiudere il cerchio dei rifiuti e perseguire la cosiddetta economia circolare, ma occorre prevedere un passaggio ulteriore che, allo stato delle attuali conoscenze scientifiche e tecnologiche, deve considerare l’utilizzo di Termovalorizzatori di nuova generazione, caratterizzati da alta efficienza e impatto ambientale minimo».

Una battaglia che “Amici della Terra” conduce da tempo «e chi ci conosce – continua Barbagallo – sa che abbiamo sempre avuto un approccio concreto, scientifico e basato su dati certi, senza demagogia né preconcetti. I recenti studi scientifici dei Politecnici di Torino e Milano, nel rapporto noto come “Libro Bianco “dei rifiuti, evidenziano l’enorme differenza di impatto ambientale, sociale ed economico delle discariche rispetto ai termovalorizzatori; e la Relazione 2021 dell’Autorità Nazionale Antitrust invita a realizzare nuovi impianti di termovalorizzazione nel Centro Sud, citando come causa dei ritardi la cosiddetta “Sindrome Nimby”.

A Catania, dove l’emergenza di questi giorni è divenuta particolarmente grave, il progetto di un impianto di trattamento sembra subire ulteriori rallentamenti. Invitiamo, pertanto, tutti gli attori istituzionali a fare più in fretta possibile, ricordando che i termovalorizzatori devono rispettare limiti normativi molto stringenti rispetto alle emissioni, che non hanno eguali nel panorama delle installazioni industriali. I pregiudizi o gli approcci ideologici devono lasciare spazio alle soluzioni più utili e meno impattanti. Ci piace ricordare – conclude il rappresentante dell’associazione ambientalista – che oltre agli evidenti vantaggi economici, ambientali e sociali, le recenti tecnologie di termovalorizzazione consentono la produzione di idrogeno utile anche per la mobilità sostenibile».

 

Salgono ancora i contagi e i decessi diventano una costante: oggi altri 476

A Napoli reparto ospedaliero chiude per la festa del primario. Scattano  provvedimenti - Secolo d'Italia

Sono 13.447 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 13 aprile, secondo i dati  della Protezione Civile. Da ieri, nella tabella sul sito del ministero della Salute, inseriti altri 476 morti, che portano il totale a 115.088 dall’inizio dell’epidemia di covid-19. Eseguiti 304.990 tamponi, l’indice positività scende al 4,4%.

In Sicilia sono stati  1.384 i nuovi casi di covid in Sicilia registrati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 1.110. I morti sono stati invece 10 (ieri 20) e così il totale delle vittime siciliane del virus sale a 5.068.

tamponi processati in Sicilia sono stati 27.618 e la il tasso di positività sale al 5%. Sale anche la pressione sulle strutture ospedaliere: i ricoverati sono 1.390 (ieri 1.365), dei quali in rianimazione 176 (ieri 174) e 1.214 in area medica (ieri 1.191).

A Palermo si aggiungono Catania e Agrigento come province con la crescita dei casi più marcata. Vediamo la situazione.

Palermo: 58.485 casi complessivi dall’inizio della pandemia
Catania: 48.292 (321)
Messina: 22.827 (113)
Siracusa: 13.190 (43)
Trapani: 12.015 (52)
Ragusa: 10.245 (54)
Caltanissetta: 9.349 (81)
Agrigento: 9.155 (141)
Enna: 5.423 (65).

Nelle Regioni del SUD:

BASILICATA – In Basilicata sono 184 i casi di coronavirus registrati oggi 13 aprile (179 sono residenti), su un totale di 1.460 tamponi molecolari, e sono 3 i decessi. Lo rende noto la task force regionale con il bollettino quotidiano. Le persone decedute sono cittadini di Potenza (2) e Genzano di Lucania. I lucani guariti o negativizzati sono 80. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi salgono a 5.003 (+96), di cui 4.822 in isolamento domiciliare.

CALABRIA – Sono 577 i nuovi contagi da Coronavirus in Calabria secondo il bollettino di oggi, 13 aprile. Nella tabella si fa riferimento ad altri 4 morti. Cresce l’occupazione delle terapie intensive nella Regione, dove si registrano 3 ingressi in più. I guariti sono stati 236 nelle ultime 24 ore. In Calabria sono sta, secondo i dati del bollettino della regione. Nelle ultime 24 ore sono stati registratiti fatti in tutto 708.566 tamponi da inizio pandemia.

CAMPANIA – Sono 1.627 i nuovi contagi da Coronavirus in Campania secondo il bollettino di oggi, 13 aprile. Nella tabella si fa riferimento ad altri 7 morti, 5 dei quali nelle ultime 48 ore e gli altri nei giorni precedenti, ma registrati solo oggi. I guariti sono stati 1.848 nelle ultime 24 ore. I tamponi molecolari sono stati 14.571, mentre quelli antigenici sono stati 6.882.

Il totale dei decessi in Campania da inizio pandemia è 5.824. Nella Regione sono 133 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 3 in meno rispetto a ieri, e 1.592 quelli ricoverati in reparti di degenza, 2 in meno rispetto al dato diffuso ieri.

Giovedì 15 Protocollo d’intesa per il ” Patto di Giustizia della Città di Catania”

municipio

Giovedì 15 aprile 2021 alle 10:30 nella sala giunta di palazzo degli elefanti il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore all’informatizzazione Alessandro Porto, insieme al presidente del Tribunale di Catania Francesco Mannino e al presidente della sezione Civile fallimentare del tribunale etneo Mariano Sciacca, sottoscriveranno il protocollo d’intesa per l’attuazione del progetto “Patto per la Giustizia della Città di Catania.

L’iniziativa risponde alla necessità di favorire l’innovazione organizzativa della Pubblica Amministrazione locale, in termini di maggiore efficienza di funzionamento del sistema Giustizia e assicurare una offerta più tempestiva e di qualità, dei servizi offerti agli enti e ai cittadini.

Si tratta di un percorso condiviso, fondato sul concetto di cooperazione fra enti pubblici e soggetti sociali organizzati del territorio, che ha come finalità principale la semplificazione delle procedure di informazione, accesso e fruizione dei servizi della Giustizia con riduzione dei relativi costi economici e organizzativi per le strutture e gli utenti.

Richiesta ai cittadini di Aci Sant’Antonio una preferenza sulla scelta degli alberi sul social più noto

Via Regina Margherita, un sondaggio social per decidere quali alberi arricchiranno la strada.

 

Caruso: “Vogliamo coinvolgere i santantonesi

Il ligustrum, cioè una pianta molto comune, sempreverde, già presente ad
Aci Sant’Antonio sulla via Vittorio Emanuele, oppure il prunus, un
albero generalmente meno presente nelle strade dei centri abitati ma
dall’aspetto accattivante grazie alla fioritura: questa la scelta di
fronte la quale i cittadini santantonesi potranno esprimere una
preferenza sul social più famoso fra quelli che affollano il web, cioè
Facebook.
Nella pagina ufficiale del Comune di Aci Sant’Antonio, infatti, sul post
nel quale è presente l’immagine che pubblicizza l’iniziativa e nella
quale sono raffigurati i due alberi in lizza, sarà possibile cliccare
utilizzando una delle due emoticon assegnate a ciascuna delle piante
(nello specifico: il cuore e l’abbraccio).
Entro domenica 18 aprile sarà possibile votare, e alla fine il risultato
verrà reso pubblico e la scelta sarà ufficializzata.
L’iniziativa rientra nella scelta di arricchire il territorio in merito
al verde pubblico, come sottolineato dall’Assessore al Verde Pubblico,
Quintino Rocca: “Abbiamo voluto fortemente che all’interno di questo rifacimento della via Regina Margherita ci fosse la piantumazione di nuovi alberi, perché crediamo che sia tanto semplice quanto rivoluzionario mettere in centro venti nuove piante. Dovunque l’orientamento dei nuovi centri urbanistici è quello di recuperare sì l’assetto antico, originario, ma contemporaneamente di non tralasciare il verde. Questa è la nostra scommessa, per la quale abbiamo ritenuto che fosse giusto chiamare in causa l’intera cittadinanza”.
Il Sindaco, Santo Caruso, evidenzia l’importanza dell’iniziativa: “I
lavori in via Regina Margherita determineranno una morfologia nuova e probabilmente definitiva al nostro territorio, e per questo riguardo gli alberi non abbiamo voluto arrogarci il diritto di compiere una scelta autonoma. Ci siamo detti: perché non provare a lanciare un’idea innovativa, cioè far esprimere una preferenza ai cittadini? Quindi, dopo la consultazione con agronomi ed esperti del settore, abbiamo individuato queste due piante: il prunus, cioè un albero che fiorisce, e il ligusturm, cioè un sempreverde, quindi da un lato un albero che rappresenta una novità, non presente nelle nostre strade, e dall’altro uno che i cittadini conoscono già.
“Lanciamo quest’esperimento – ha concluso – affinché siano i
santantonesi a scegliere su quello che è il salotto del nostro paese e,in definitiva, su quello che è il loro salotto”.

Sabato 17 aprile inaugurazione a Pozzallo della mostra “Dikotomica”

Sabato 17 aprile alla galleria SACCA di Pozzallo verrà inaugurata la mostra Dikotomica”, bipersonale degli artisti Simone Stuto e Giuseppe Vassallocurata da Giovanni Scucces e Mariateresa Zagone e accompagnata da un testo critico di quest’ultima (in allegato).

L’opening sarà spalmato nel corso di tutta la giornata, dalle ore 10 alle 20 (con una pausa fra le 13 e le 15). In ogni caso la galleria d’arte dispone anche di un ampio spazio esterno in cui poter sostare. Eventuali cambiamenti verranno comunicati nei giorni a ridosso dell’apertura.

 

Dikotomica è un progetto che ha i suoi cardini nella ricerca figurativa e nella condizione esistenziale dell’uomo. I due artisti in dialogo affrontano il tema della relazione con l’alterità, cioè con il mondo esterno e con l’estraneità, attraverso due modalità contrapposte nel rapporto fra soggetto e oggetto. Da un lato l’introspezione e lo scavo psichico rivelatori delle profondità dell’io, dall’altro la melanconia estatica ed estetica che scaturisce dall’incontro/scontro col reale. A rendere manifeste queste polarità concorrono due linguaggi differenti: da una parte la distorsione di un disegno nervoso e spezzato come quello di Stuto, dall’altra la sequenza di frames dalla controllata struttura formale che si dipanano in un’incredibile varietà di grigi in Vassallo.

Espressionistico, grafico e pittorico il primo, impressionistico foto-grafico e cinemato-grafico il secondo, entrambi però procedono seguendo un moto bidirezionale che va dall’interno all’esterno e dall’io al mondo.

Al cospetto di queste opere, scrive la Zagone, sono rintracciabili dei richiami alla tradizione visiva e alla Storia dell’Arte, da Bosh ad Hammershøi, da Bacon ad Hopper, da Pontormo a Casorati.

 

Simone Stuto (Caltanissetta, 1991) vive e lavora tra Biella (BI) e Racalmuto (AG). Termina gli studi nel 2016 dopo una laurea in Pittura e una specializzazione in Grafica d’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha all’attivo già diverse collaborazioni e mostre in gallerie e spazi pubblici in Italia.

Giuseppe Vassallo (Palermo, 1990), dopo una laurea in Progettazione Allestimenti presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, termina gli studi nel 2018 specializzandosi in Grafica d’Arte presso la stessa istituzione. Collabora con diverse gallerie e partecipa a varie mostre in Italia e all’estero. È stato selezionato dalla giura presieduta da Philippe Daverio per la mostra finale del “Premio Mestre di Pittura 2020”. Nel 2018 ottiene una residenza d’artista, con mostra personale finale, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Budapest.

Sarà possibile visitare la mostra fino al 29 maggio secondo i consueti orari di apertura della galleria o su appuntamento.

“LIBERTA’,LIBERTA’ : RIAPRIRE SUBITO”-TROPPE TENSIONI

Marcia su Roma", manifestazione di protesta: "Abbiamo fame" - Foto Tgcom24

Troppe tensioni, adesso si organizzano manifestazioni non autorizzate ,per sicurezza, dalla Prefettura.Scontri, fumogeni e bombe carta alla manifestazione  del movimento dei ristoratori ‘Io Apro’  Ci sono state alcune cariche di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine per respingere il tentativo di alcuni manifestanti di forzare il blocco per raggiungere Montecitorio

Manifestazione contro il coprifuoco a Roma, bombe carta e lacrimogeni:  diversi i fermi

Poichè i manifestanti forzavano il blocco delle forze dell’ordine per arrivare a Montecitorio.venivano chiusi dai militari tutti gli ingressi che conducevano a piazza di Montecitorio…  Tafferugli e scontri con la Polizia
La richiesta è gridata , riaprire subito bar, ristoranti, dare ristori adeguati, partite Iva eccetera
Al punto che  i manifestanti si  raggruppavano  a piazza San Lorenzo in Lucina e poi a piazza San Silvestro al grido di “libertà, libertà”. “Ci stanno negando il diritto a manifestare – grida una signora proprietaria di un ristorante a Firenze – sarebbe questa la vostra democrazia?”.

“Fateci passare, fateci passare” grida Mohamed ‘Momi’ El Hawi, 34 anni, ristoratore di Firenze, leader del movimento ‘Io Apro’, che si è ammanettato in piazza San Silvestro chiedendo alle forze dell’ordine di far passare i manifestanti.

“Riaperture subito”, gridano i manifestanti. “Noi dobbiamo riaprire per i nostri figli. Perché alcune attività posso aprire e altre no?

In piazza San Silvestro circa 500 persone. .

Corruzione: fermato ex funzionario Policlinico ed imprenditore, sequestrate 260 mila euro

 

Palermo

Su delega della Procura della Repubblica di Palermo, i Finanzieri del locale Comando Provinciale, in collaborazione con i Carabinieri del NAS, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo con la quale sono stati applicati gli arresti domiciliari nei confronti di n. 2 soggetti: – un ex segretario del Dipartimento dei servizi centrali dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo; – un ex rappresentante legale di una Cooperativa Sociale, con sede a Messina, indagati per corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio unitamente ad altri n.3 soggetti.

Con il medesimo provvedimento, il G.I.P. ha disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per 260.000 euro quale prezzo e profitto della corruzione.

L’indagine avviata su segnalazione dell’azienda ospedaliera, ha evidenziato gravi anomalie nella gestione del servizio di trasporto ammalati all’interno del nosocomio, appaltato ad una cooperativa sociale nel 2012 e svoltosi sino al 2018, con una spesa preventivata pari a 4,5 milioni di euro.

Il pubblico funzionario aveva, infatti, attestato la conformità delle fatture rilasciate dalla società nonostante fossero prive dei documenti e delle informazioni previste dal capitolato speciale d’appalto con particolare riguardo all’indicazione specifica dei servizi resi e nonostante fossero stati addebitati all’ente pubblico costi inerenti al personale già compresi nelle prestazioni remunerate.

Per effetto di tali atti contrari ai doveri d’ufficio l’azienda ospedaliera ha sostenuto un maggiore costo pari a euro 3.367.800.

I successivi approfondimenti delegati agli specialisti del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, svolti attraverso complesse indagini finanziarie e riscontri documentali, hanno consentito di contestare un patto corruttivo fra il legale rappresentante della cooperativa e il pubblico funzionario, remunerato per la sua infedeltà con 130.000 euro, corrisposti attraverso sofisticati stratagemmi per “schermare” gli illeciti flussi finanziari.

In un caso la cooperativa ha corrisposto su un conto corrente cointestato con la figliastra del dipendente pubblico e al coniuge, la somma di € 80.000, poi pervenuta nella diretta disponibilità dello stesso dipendente pubblico, artificiosamente giustificata dalla volontà di risolvere bonariamente una potenziale controversia di lavoro a fronte di una prestazione irregolare svolta dalla medesima nei confronti della cooperativa, rapporto che si ritiene non sia in realtà mai avvenuto.

In un’altra circostanza, una società immobiliare di fatto collegata alla citata cooperativa, ha bonificato su un conto corrente, cointestato al pubblico funzionario e a un’anziana signora, ulteriori 50.000 euro.

Per giustificare il pagamento la società ha acquistato dalla donna un’immobile fatiscente, contestualmente concesso in locazione alla suddetta cooperativa che, al di fuori da ogni logica commerciale, versava immediatamente proprio la somma di 50.000 euro come pagamento anticipato dei canoni di locazione per un periodo di sei anni, somma poi entrata definitivamente nella disponibilità del pubblico funzionario.

L’odierna attività evidenzia, ulteriormente, il perdurante impegno della Procura della Repubblica di Palermo, per il contrasto della corruzione e delle più gravi forme di reato contro la Pubblica Amministrazione che sottraggono alla collettività risorse pubbliche, incidendo pesantemente anche sulla qualità dei servizi forniti ai cittadini, soprattutto in un settore delicato come quello della sanità.