Mimose e “Maggiu sicilianu”: un progetto del comune di Aci S.Antonio che ha valore di contrasto alla criminalità e di supporto alle vittime

Aspettando l'Otto marzo, festa di tutte le donne | SOS Donna - Centro  antiviolenza di Faenza (RA)

 

Caruso: “Obiettivo importantissimo: giustizia, libertà e futuro”

Tre alberi di mimosa donati da un ditta locale e piantati nei plessi delle scuole ‘Fabrizio De André’ e ‘Alcide De Gasperi’, e la consegna dei lavori del progetto ‘Maggiu Sicilianu’: questo è il modo scelto dal Comune di Aci Sant’Antonio per celebrare la Giornata internazionale dei diritti della donna, fra gesti simbolici e azioni concrete.
Da un lato tre momenti di riflessione fra i giovani studenti attorno al fiore scelto come simbolo da Teresa Mattei, la partigiana che partecipò alla stesura della Costituzione e fu poi dirigente dell’‘Unione delle Donne Italiane’ scomparsa nel 2013 e che quest’anno avrebbe compiuto cento anni: “Scegliamo un fiore povero, facile da trovare nelle campagne”, suggerì all’allora segretario del Partito Comunista Italiano, Luigi Longo, considerandolo più opportuno delle violette con le quali in
Francia celebravano quella giornata, e attorno a questo pensiero i ragazzi delle scuole santantonesi rinverdiranno la memoria dell’otto marzo.
Dall’altro lato la consegna dei lavori del progetto ‘Maggiu sicilianu’,cioè il modo forse più concreto per cerchiare di rosso questo giorno.
Realizzato dal Comune di Aci Sant’Antonio con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Programma Operativo Nazionale ‘Legalità’ 2014-2020, Fondo Sociale europeo e Fondo europeo di Sviluppo Regionale, si tratta di un progetto volto alla riqualificazione di un bene confiscato alla mafia per la creazione di una Casa Rifugio destinata alle donne vittime
di violenza e ai loro figli. Il nome ‘Maggiu sicilianu’ richiama un verso della canzone ‘Duminica matina’ del cantautore siciliano Mario Incudine, brano dedicato a chi trova la forza di denunciare i crimini della mafia, provando a cambiare le cose e ricominciare, ed è al contempo legato al mese di maggio, inteso come esplosione dei colori, del ritorno alla vita e del sole, mese della Madonna e delle mamme: un nome, quindi, che accoglie i due aspetti del progetto, cioè la lotta alla violenza di genere e mafiosa.
La consegna dei lavori avverrà non sul luogo della struttura, che rimarrà protetta e ad indirizzo segreto, ma nel Palazzo Municipale, alla presenza del Sindaco, Santo Caruso, dell’Assessore con delega alla Gestione beni confiscati alla mafia, Quintino Rocca, del Responsabile unico del procedimento, Rosa Mammino, del Responsabile del III Settore – Ufficio Tecnico Comunale, Eugenio Ciancio, e del Geom. Salvatore Vassallo in rappresentanza della ditta ‘I&T Società Cooperativa’ di Balestrate, che si è aggiudicata l’appalto per i lavori di recupero e rifunzionalizzazione del bene confiscato per un importo complessivo di
circa 615.000 euro.
L’assessore Rocca, che in occasione delle celebrazioni dell’otto marzo ha voluto ringraziare la ditta locale che ha deciso di sposare l’iniziativa degli alberi di mimose, sottolineando come “anche in questi piccoli gesti si evidenzia la capacità di trovarsi in sinergia col territorio e con iniziative sociali”, ha dichiarato, in riferimento alla Casa rifugio: “In questo modo si intende dare una prima risposta al bisogno di accoglienza, di protezione, di legalità, e si intende dare supporto ai minori nel territorio e alle donne coinvolte. ‘Maggiu sicilianu’ ha una fortissima valenza simbolica, ma è anche una straordinaria risposta da parte di un ente pubblico, tanto nel contrasto alla criminalità quanto nell’aiuto alle vittime di violenza, anche nell’ottica della sensibilizzazione, e per questo possiamo dirci orgogliosi come comunità”.
Il primo cittadino evidenzia l’importanza del risultato: “Si tratta di un nuovo importantissimo obiettivo raggiunto da questa Amministrazione,forse uno dei più importanti fra quelli che questo territorio ha visto e vede in quest’ultimo periodo, un risultato fatto di 400 metri quadri di spazi interni e quasi 1.800 di spazi esterni, capace di ospitare un massimo di 10 persone fra donne e minori, offrendo loro giustizia, libertà e futuro. Un risultato che permette, tra le altre cose, anche il coinvolgimento del tessuto sociale locale, e questo di certo ci aiuterà a coltivare una maggiore coscienza civica, in simbiosi fra istituzioni e
cittadinanza. Per questo ringrazio tutti quelli che hanno permesso il raggiungimento di tutto questo in questa giornata così carica di significato.”

SANREMO 2021 HA PERDUTO LA CLASSE E LA VERA VOCE MUSICALE – DIRIGENTI RAI “SENZA CONTROLLO” E COMPENSI ANCORA TROPPO ALTI ED OFFENSIVI

Sanremo 2021 la scaletta della quarta serata: ecco i cantanti e gli ospiti

 

Questa edizione del Festival di Sanremo è stata vinta dal gruppo musicale I Maneskin .Sanremo senza classe e troppe banalità.  La carta Fiorello si rivela scolastica , buona per l’animazione di gruppi di studenti di una scuola. Non per un palco come Sanremo  dove l’attenzione è internazionale.  Amedeus lo segue ma rivela i suoi limiti.  Fiorello gli serve probabilmente come “ombrello” E la signora della canzone italiana, Ornella Vanoni, ospite fuoriclasse in studio,anche se reperto archeologico, non manca di sottolineare (un pò polemicamente) che Fiorello non sa proprio cantare.  “Ma tu hai la passione per il canto? ironizza la Vanoni tra la sorpresa di Fiorello e di Amadeus.     Susseguono battute fuor di luogo e di cattivo gusto professionale

“Chiunque ci sarà si becca il malocchio di Fiorello: «Vi auguro una platea piena. Milioni di persone fuori dall’Ariston, ospiti internazionali. Vi diamo il pubblico ma spero che vada male, che faccia 5 milioni. Se c’è il pubblico vuol dire che le cose sono andate benissimo. Voglio vedere chi si prende questa patata bollente. Ma male, male, male deve andare».

Neppure la solitaria Orchestra accenna ad un applauso . Non sappiamo come il direttore Rai 1,   Stefano Coletta, possa definire«epico»questo festival nonostante gli ascolti siano stati ampiamente scarsissimi e deficitari (anche la quarta serata si ferma a 8.014.000 spettatori, 44,7% di share).  Lo avevamo previsto   -un fiasco pieno –    anche noi di Sud Libertà. E Stefano Coletta farebbe bene a nascondersi oppure a dimettersi da quell’incarico “pubblico”.  Ancora Vergogna….

Per queste stupidaggini, scelte deliberatamente dai dirigenti RAI, senza alcun c0ntrollo professionale da parte di chicchessia, abbiamo consentito che questi  “presentatori” Sanremo  si presentassero in Cassa a fine serata per un prelievo pur sempre milionario e, comunque esoso ed offensivo, aggiungiamo in questo periodo di pandemia. Vergogna!    

 

Sanremo 2021, vincono i Maneskin: il gran finale e il piacere della  normalità - L'Espresso

Al secondo posto Fedez e Francesca Michielin, al terzo posto il cantante che molti davano per favorito assoluto, Ermal Meta. Il gruppo ha trionfato con il brano ‘Zitti e buoni’.

Willie Peyote con il brano ‘Mai dire mai (la locura)’ ha vinto il Premio della Critica – Sezione Campioni intitolato a Mia Martini attribuito dalla Sala Stampa del Festival. Ha ottenuto 21 voti su 64 testate chiamate a esprimersi. Secondi Colapesce e Dimartino con 13 preferenze, terzi Extraliscio feat. Davide Toffolo con 6.

Il Premio Lucio Dalla aggiudicato a Colapesce Dimartino con il brano ‘Musica Leggerissima’ , assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web, con 21 preferenze su 98 votanti. Secondo Ermal Meta con 12 voti, terza Annalisa con 8.

La classifica finale del Festival: 1 – Maneskin;2 – Fedez e Francesca Michielin 3 – Ermal Meta 4 – Colapesce Dimartino; 5 – Irama;6 – Wille Peyote;7 – Annalisa; 8 – Madame;9 – Orietta Berti;10 – Arisa; 11 – La Rappresentate di Lista;12 – Extraliscio feat Davide Toffolo; 13 – Lo Stato Sociale; 14 -Noemi;15 – Malika Ayane; 16 – Fulminacci; 17 – Max Gazzè;18 – Fasma;19 – Gaia;20 – Coma_Cose;21 – Ghemon 22 – Francesco Renga;23 – Gio Evan;24 – Bugo; 25 – Aiello; 26 – Random.

 

Territorio sotto controllo dei Carabinieri: due arresti, quattro denunce e “segnalazioni” di assuntori di sostanze stupefacenti

 

MESSINA
I Carabinieri della Compagnia Messina Centro, supportati dalle pattuglie del Nucleo Radiomobile di Messina, intensificano in questo periodo i controlli lungo le principali arterie stradali del capoluogo peloritano ed in particolare sono stati predisposti controlli allo scopo di contrastare lo smercio di sostanze stupefacenti e reati predatori in generale, con una particolare attenzione al rispetto della normativa anti-covid.
Nel corso dei servizi, in applicazione di ordine di esecuzione della misura di sicurezza detentiva emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica del Tribunale di Messina, i militari dell’Arma hanno arrestato il 51enne messinese R.D., già noto alle forze dell’ordine, che è stato rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Messina Giostra e condotto alla REMS (Residenza Esterna Misure di Sicurezza) di Naso (ME). Il provvedimento è scaturito a seguito della condanna inflitta all’uomo, ad oltre quattro anni di reclusione, per reati contro la persona.
I Carabinieri della Stazione Arcivescovado hanno arrestato, in flagranza di reato, il 47enne M.D., ritenuto responsabile di avere violato le prescrizioni imposte dalla misura della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno applicata a suo carico. L’uomo, nonostante avesse l’obbligo di permanere a casa in determinate fasce orarie imposto dalla misura di prevenzione cui è sottoposto, veniva individuato dai militari sulla pubblica via, mentre attendeva di ricevere una consegna tramite servizio di delivery. All’esito delle formalità di rito su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Nel corso dell’attività di controllo, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno altresì proceduto, segnalandoli alla Procura della Repubblica di Messina, nei confronti di:
 un 37enne ed un 18enne, entrambi messinesi, poiché sorpresi nella recidiva del reato di guida senza patente perché mai conseguita; un 31enne messinese, poiché ritenuto responsabile del reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere. L’uomo, fermato e controllato alla guida di un’autovettura, è stato trovato in possesso, senza giustificato motivo, di un coltello con lama della lunghezza di oltre 20 centimetri, custodito all’interno del vano bagagli. In Procura finito anche un 45enne del capoluogo che, fermato alla guida della sua vettura durante un posto di controllo in stato di apparente alterazione, si è di rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari inerenti lo stato psicofisico.
Infine, nel corso dei servizi, in cui sono state controllate complessivamente 70 autovetture ed oltre 80 persone, i Carabinieri hanno accertato violazioni alla normativa prevista per il contenimento della diffusione del virus covid-19, con conseguenti sanzioni amministrative elevate nei confronti di 4 persone ed hanno segnalato alla locale Prefettura quali “assuntori di sostanze stupefacenti” sei giovani, di età compresa tra i 18 e 25 anni, trovati in possesso di modici quantitativi di stupefacenti, che sono stati sottoposti a sequestro.

 

 

I PONTI CHE CADONO A PEZZI IN SICILIA- LA PROCURA SEQUESTRA 22 VIADOTTI E INDAGA SUL DIRETTORE DEL CAS, DIRIGENTI E LA REGIONE SICILIANA

Ponti, strade, gallerie: ecco la Sicilia che cade a pezzi - la Repubblica

Sono 22 i cavalcavia dell’autostrada A20 Palermo-Messina citati nel provvedimento giudiziario / decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina)ed eseguito dalla locale sezione di polizia stradale.

Tutti i ponti interessati sono in uno stato pressochè pietoso e sono a notevole rischio per l’utenza automobilistica L’omissione e il disinteresse di chi aveva il dovere di provvedere è piuttosto evidente, inequivocabile.

Il ponte che collega Ragusa a Modica è ideato da Morandi, progettista del ponte crollato a Genova. Ecco la mappa di tutti i ponti in Sicilia da controllare - Ragusa Oggi

I cavalcavia sono stati affidati in custodia agli enti fruitori del piano viabile “e sottoposti a limitazioni di traffico al fine di limitarne la capacità portante in attesa dei necessari interventi funzionali e delle operazioni di ripristino”.

Quattro le persone denunciate in stato di libertà per il reato di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina: il direttore del Cas Salvatore Minaldi, il suo predecessore Salvatore Pirrone, un ex dirigente, Giovanni Raffa, e Alessia Trombino, capo della segreteria tecnica del presidente della Regione.

“Com’è ormai noto, teniamo in grande considerazione il tema della sicurezza infrastrutturale di ponti, viadotti e cavalcavia; tanto è vero che tutte le strutture indicate nel sequestro, nessuna esclusa, sono interessate già da tempo o da interventi di manutenzione seguiti da esperti ingegneri strutturisti, o ancora da rilievi e indagini scientifiche, condotte tenendo in considerazione anche le linee guida fornite dal Ministero”, scrive in una nota Salvatore Minaldi. “L’indagine a tappeto avviata, che in verità interessa la totalità della nostra rete autostradale, ha già fornito i primi esiti a seguito dei quali, com’è noto, siamo intervenuti dove era necessario in modo celere e deciso”.

“Nel dettaglio sono 21 le strutture oggetto di indagine, tutte attraversate da strade non di nostra competenza. Di queste 21, 17 sono attualmente oggetto di interventi di manutenzione ordinaria, progettati da ingegneri e approvati secondo le normative vigenti. Per 3 sono in corso indagini strutturali approfondite sulla scorta delle segnalazioni rilasciate dai progettisti. Infine, su l’ultimo rimanente si è già intervenuto sulle selle di appoggio alle travi

Resta da chiedersi allora: perchè non pensarci prima? Negli anni passati? Perchè il cammino dei tecnici-politici deve essere sempre quello della tartaruga?                   Domande che dovranno avere una risposta esauriente  , documentata chetutti gli indagati dovranno fornire adesso alla Magistratura competente

 

Covid, prelevamento e assistenza gratuita per animali d’affezione per ricovero ospedaliero dei proprietari

Cane Corso: Razza - Descrizione - Carattere - Cuccioli - Foto - Prezzo

Durante il periodo di ospedalizzazione per Covid dei proprietari, i cani rimasti senza custodia saranno assistiti a titolo gratuito, da due strutture specializzate, convenzionate con l’Amministrazione Comunale in esecuzione di un atto di indirizzo della giunta promosso dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore alla tutela degli animali Michele Cristaldi.

L’iniziativa, tra le poche sviluppate nel Sud Italia, ha trovato la disponibilità delle società “Il Rifugio di Concetta Srls”e “Arca di Noè Srl” che operano da tempo nel territorio per il ricovero e l’assistenza di animali randagi e feriti. Le due strutture si faranno carico, a titolo del tutto gratuito, di prelevare, accogliere e assistere in appositi locali gli animali domestici, in particolare cani e gatti, durante il ricovero dei rispettivi padroni che non dovessero avere nessuno disponibile a provvedere alla salute e al benessere degli animali.

L’emergenza sanitaria – hanno spiegato il sindaco Pogliese e l’assessore Cristaldi – ha anche determinato giornalmente l’ospedalizzazione di decine di persone con degenze che talvolta si protraggono anche per settimane. Abbiamo messo a punto questo protocollo, che si aggiunge alle altre iniziative realizzate dall’Amministrazione per migliorare l’affidamento degli animali, per venire incontro ai proprietari costretti a lasciare incustoditi e senza assistenza i loro amici a quattro zampe per cause connesse all’epidemia. Il che genererebbe un ulteriore stato d’ansia e di preoccupazione, considerato il ruolo che gli animali d’affezione svolgono all’interno del nucleo familiare e a maggior ragione per chi vive da solo. Un piccolo segnale di attenzione che rivolgiamo sia nell’interesse dei cittadini e sia degli stessi animali che rischiano di essere abbandonati per cause connesse all’emergenza sanitaria”.

Le attività previste dalla giunta si svolgeranno con il coordinamento dell’Ufficio “Tutela Animali” del Comune di Catania, raggiungibile telefonicamente ai numeri 095 7422738-095 7422764, al quale saranno comunicate le operazioni di prelevamento, trasporto, ricovero e restituzione dell’animale al legittimo proprietario.

Le richieste per la custodia, in caso di emergenza nei giorni festivi, andranno inoltrate alla centrale operativa della Polizia Municipale di Catania 095 531333 che informerà le strutture incaricate dal Comune. All’atto del prelevamento verrà compilato, a cura dell’operatore, un modulo con i dati identificativi dell’animale e del suo proprietario, da inoltrare all’Ufficio “Tutela Animali”. La società “Il Rifugio di Concetta Srls”, effettuerà, in tutta sicurezza, il servizio, a titolo gratuito, del recupero dell’animale e trasporto presso il canile rifugio “Arca di Noè”, dove verrà consegnato al personale incaricato e collocato all’interno degli appositi box. Per tutto il periodo della permanenza nella struttura, verrà garantito il benessere e la salute dell’animale e assicurata la piena espressione delle attitudini, e dei comportamenti, riferite alle caratteristiche tipiche della specie e della razza. Il proprietario o persona a lui vicina avrà diritto di ricevere ogni utile informazione sullo stato del proprio cane o gatto. L’Ufficio “Tutela Animali” monitorerà costantemente lo stato di salute dell’animale ricoverato nella struttura.

Al rientro del proprietario nella propria abitazione per fine degenza, il Comune attiverà tutte le procedure per garantire una rapida riammissione al domicilio di origine dell’animale affidato all’esterno. L’accordo pubblico-privato ha la durata di un anno e cesserà comunque con il venir meno dello stato di emergenza e necessità legato al contagio da Covid 19.

Festa della donna: lunedì 8 il convegno “Messina e le Ipab. Palazzo delle Donne, identità e solidarietà”

Comune di Specchia - 8 MARZO FESTA DELLE DONNE

Lunedì otto marzo, il Cir, Comitato italiano di reinserimento sociale, nella giornata dedicata alla festa delle donne ha promosso un webinar “Messina e le Ipab. Palazzo delle Donne, identità e solidarietà”, che si terrà dalle ore 17 alle ore 20 sulla piattaforma Zoom.

Nel corso del convegno- comunica l’Ente comunale di Messina – saranno illustrate le tematiche relative alla storia delle I.P.A.B., i lasciti ereditari, l’utilizzo potenziale del patrimonio I.P.A.B., l’educazione alla solidarietà in età pre-scolare e scolare, e donne famose di Messina. Il programma dei lavori prevede, dopo i saluti dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Messina Alessandra Calafiore e del Presidente dell’Ordine degli Avvocati Domenico Santoro, gli interventi del giornalista Sergio Di Giacomo che relazionerà su “IPAB asili riuniti ex Asili Ponti: una storia di benefattori per le donne e i bambini disagiati di Messina”; il notaio Rosa Torre illustrerà “Cosa sono le IPAB: obbligo a rispettarne le finalità”; la neuropsichiatra infantile Mirella Deodato su “La promozione della solidarietà in età prescolare e scolare”; il dott. Giuseppe Ruggeri “La solidarietà: elemento identificativo dei Messinesi, radici e aspetti etici”; l’avv. Cinzia Fresina “Le donne di Messina: risorsa culturale ed economica della città”; ed infine la presidente del Cirs nazionale Maria Celeste Celi con “Il Palazzo Internazionale Municipale delle Donne: realizzazione di un centro di accoglienza e avviamento sociale con cultura e artigianato”.

“Una panchina rossa”a Catania contro ogni forma di violenza

 

Catania, 8 marzo ore 10.00: l’iniziativa di Confindustria e Ance Catania, col patrocinio del Comune

IMPRESE AL FIANCO DELLE DONNE CONTRO OGNI FORMA DI VIOLENZA

In Viale Vittorio Veneto una panchina rossa per non dimenticare le vittime dei femminicidi

 

 

 

CATANIA –

Una panchina rossa dedicata a tutte le vittime di violenza. Così Confindustria – con il suo Comitato imprenditoria femminile – e Ance Catania, hanno deciso di celebrare la “Giornata internazionale per i diritti delle donne”.

L’8 marzo sarà dunque un giorno dedicato alla sensibilizzazione della collettività sul fenomeno del femminicidio e della violenza di genere, che continua purtroppo a occupare le pagine delle cronache, ancor più alla luce dei recenti e preoccupanti dati registrati durante la pandemia.

Lunedì alle ore 10.00, davanti la sede degli industriali e dei costruttori di Catania – viale Vittorio Veneto 109 – si terrà l’iniziativa patrocinata dal Comune di Catania, a cui parteciperanno il sindaco di Catania Salvo Pogliese, l’assessore comunale alla Cultura e Pari Opportunità Barbara Mirabella, il presidente di Confindustria Antonello Biriaco, quello di Ance Rosario Fresta e la giornalista Flaminia Belfiore. Dopo i saluti verrà svelata la panchina tinta di rosso, ormai simbolo della lotta alla violenza sulle donne.

Concluderà gli interventi la presidente del Centro Antiviolenza Thamaia Anna Agosta, che insieme ai volontari della onlus offre ogni giorno supporto a donne maltrattate, vittime di abusi fisici e psicologici.

Sarà possibile partecipare all’evento anche seguendo la diretta Facebook, che verrà trasmessa sulle pagine ufficiali di Confindustria Catania e Ance Catania a partire dalle ore 10.00.

Francesco è in Iraq, pellegrino di pace nella terra di Abramo

 

 

Nel momento di lasciare il territorio italiano, il Papa ha fatto pervenire al presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, il consueto telegramma di sorvolo con l’auspicio di prosperità e serenità esteso a tutta la popolazione. In un messaggio inviato al Pontefice, il capo di Stato italiano sottolinea dal canto suo che il viaggio apostolico in Iraq “rappresenta per le martoriate comunità cristiane di quel Paese e dell’intera regione, una concreta testimonianza di vicinanza e di paterna sollecitudine”.

Il Pontefice oggi è giunto in una terra massacrata da violenze e terrorismo dove si auspica che il futuro, come espresso anche dal Santo Padre, possa essere ricco di vie di speranza e di fraternità. L’aereo con a bordo il Papa è atterrato alle 11.58 sulla pista dell’aeroporto internazionale di Baghdad

 Al suo arrivo, all’aeroporto internazionale di Baghdad, il Pontefice viene accolto dal primo ministro Mustafa al-Kadhimi. L’ultimo incontro tra un premier iracheno e un Pontefice- ricorderemo-  risale al 25 luglio 2008, quando Benedetto XVI aveva ricevuto a Castel Gandolfo l’allora premier Nouri al Maliki, che in quella occasione aveva anche invitato il Papa in Iraq.

Poi Papa Francesco si è trasferito  al Palazzo Presidenziale per la cerimonia ufficiale di benvenuto.     Adesso, al momento in cui scriviamo, Papa Francesco incontrerà  il presidente della Repubblica dell’Iraq, Barham Ahmed Salih Qassim.

Successivamente, nel pomeriggio,Bergoglio incontrerà  i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i catechisti.

 Il Pontefice proseguirà domani con la partenza per Najaf e la visita di cortesia, in questa città, al Grand Ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani. Un incontro previsto nella residenza del religioso sciita che si trova all’interno del Santuario dell’Imam ‘Ali, considerato dagli sciiti terzo luogo santo dell’islam. La tappa successiva è Nassiriya, sulle rive dell’Eufrate, per un incontro interreligioso presso la Piana di Ur. Nel pomeriggio, dopo il rientro a Baghdad, l’ultimo evento della giornata è celebrazione della Messa nella cattedrale caldea di San Giuseppe.

Nella  giornata di domenica 7 prevista  la partenza per Erbil dove il Papa incontrerà il presidente e il primo ministro della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Il programma della giornata di domenica prosegue con la partenza in elicottero per Mosul e la preghiera di suffragio per le vittime della guerra in questa martoriata città sconvolta, negli anni scorsi, dall’occupazione dei miliziani del sedicente Stato islamico.

Il successivo trasferimento a Qaraqosh per la visita alla comunità locale, nella Chiesa dell’“Immacolata Concezione”, precede un altro evento in programma ad Erbil: la Santa Messa nello stadio “Franso Hariri”. La giornata del 7 marzo si conclude con il rientro a Baghdad. Lunedì 8 marzo, infine, la cerimonia di congedo e la partenza per Roma.

Papa Francesco accolto a Baghdad

 

 

Consegnati i lavori della palestra di Santa Maria La Stella,per il rilancio dell’attività sportiva dell’hinterland.

 

Caruso, “Importante passo avanti nell’ottica di una crescita generale”


A meno di un anno dall’annuncio del bando di gara, che ha visto la scadenza per le offerte lo scorso 23 marzo, e con un iter che ha faticosamente attraversato i mesi in cui è esplosa la pandemia e ciò che ne è conseguito, questa mattina sotto un cielo luminoso e in parte minaccioso per una nuova esplosione di materiale piroclastico dall’Etna sono stati consegnati i lavori per la palestra che sorgerà nell’area della scuola media ‘Fabrizio De Andrè’ della frazione di Santa Maria La
Stella.

 


Per un  importo complessivo di 1.213.000 euro coperti da un finanziamento del MIUR e, in piccola parte – cioè 150.000 euro – dalle casse comunali, i lavori si protrarranno per un tempo massimo di 360 giorni, il che significa che all’alba del 2022, dopo numerosi anni che l’hanno vista al centro dei dibattiti politici, la palestra dovrebbe vedere la luce. Per questo la vicepreside, Marinella Battiato, e le docenti presenti oggi hanno ringraziato il Sindaco, Santo Caruso, sul
posto insieme a parte della giunta e ai tecnici, con in testa il responsabile del terzo Settore, ingegner Ciancio, oltre che con alcuni rappresentanti della ditta esecutrice dei lavori che hanno dato diverse informazioni su quanto verrà realizzato.


Sono orgoglioso di far parte di questa Amministrazione – ha dichiarato l’Assessore allo Sport, Giuseppe Santamaria – orgoglioso per aver visto arrivare al termine questo progetto che permetterà non solo agli studenti della ‘De Andrè’, ma a tutti i santantonesi di usufruire di uno spazio così importante per l’attività sportiva. Posso dire che in qualche modo è il coronamento di un sogno”.
L’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Scuderi, ha sottolineato l’importanza di questi lavori: “Dal sogno si passa alla realtà:finalmente questa frazione così popolosa avrà una palestra idonea,frutto del lavoro di un’Amministrazione che ha portato avanti una programmazione mirata e ottenuto questo finanziamento, partecipando in parte alle spese. Sarà il fiore all’occhiello del nostro territorio, ma anche dell’hinterland: una struttura all’avanguardia che di certo diventerà meta ambita degli sportivi e dei cittadini in generale”.
Questa palestra sarà un punto di riferimento per tutte le attività sportive, perché purtroppo Aci Sant’Antonio langue di strutture sportive adeguate – ha dichiarato il primo cittadino Caruso– per questo quello di oggi è un momento importante, un momento di crescita per la comunità in generale e, soprattutto, per la comunità scolastica. Spero di vederla al più presto realizzata, e che se ne possa fruire come da tempo sogniamo,sia dagli studenti che da tutti i nostri concittadini: questa consegna dei lavori, infatti, rappresenta è un importante passo avanti nell’ottica di una crescita generale del nostro territorio, che è fatto
in misura eguale dalle frazioni e dal centro”.

VIRLINZI S.P.A. COMPIE 100 ANNI E FESTEGGIA CON LA NUOVA AZIENDA “TENUTA FERRATA”

 

Castiglione di Sicilia nasce la cantina che celebra il centenario della famiglia

CATANIA 

È una realtà storica per il territorio siciliano: un’azienda che ha segnato lo sviluppo nel settore dell’edilizia. La Virlinzi S.p.A. – impresa catanese – compie cento anni e festeggia questo traguardo con un nuovo progetto fortemente legato al territorio e ai sapori della nostra terra.

All’ombra del Vulcano, a Castiglione di Sicilia, tra colate laviche millenarie, oggi attraversate dai binari della Circumetnea, nasce la nuova etichetta “Tenuta Ferrata”. Un progetto che racchiude la passione per la terra, per il lavoro, per la Sicilia, di chi ha attraversato un intero secolo tra investimenti, obiettivi, sogni e mete raggiunte. «La storia della nostra famiglia ha avuto origine a Enna nel lontano 1920 – spiega Oreste Virlinzi, amministratore dell’azienda e “anima” della nuova cantina – dove nostro padre Francesco, il capostipite, diede vita a un’attività incentrata sul commercio di legname e ferramenta, che in breve tempo crebbe e venne trasferita nel 1944 a Catania, città di adozione. Nel capoluogo etneo, insieme ai miei fratelli Carmelo, Ennio e Giuseppe, capitanati da Giuseppina, la nostra indimenticabile mamma, abbiamo ampliato presto l’attività dando vita nel 1959 alla F.lli Virlinzi, oggi Virlinzi S.p.A., leader in Sicilia nel commercio di prodotti per edilizia, ferramenta, termoidraulica e acquedottistica, seguita nel 1960 dall’apertura di Virauto, prima concessionaria Ford in Sicilia; cui seguirà l’acquisizione di importanti marchi automotive nazionali ed esteri».

Nel corso del tempo si sono aggiunte ulteriori iniziative nel settore siderurgico, farmaceutico, edile e in quello del mercato immobiliare: «Nel frattempo gli scaffali della Virlinzi S.p.A. sono diventati complesse piattaforme logistiche, capaci di gestire distribuzione in tutto il Sud Italia ed import/export dai volumi importanti – continua Oreste Virlinzi – l’Azienda negli anni Settanta, insieme ad altri operatori del settore presenti in tutto il territorio nazionale, ha partecipato alla creazione di un consorzio di acquisto, Ferritalia, al fine di gestire in comune prodotti sia nazionali che esteri, formando una massa critica importante per ottimizzare costi di acquisto e importazione. Oggi festeggiamo i 100 anni dall’inizio della nostra storia e lo spirito della famiglia non è cambiato. Sono felice di celebrare il nostro anniversario con un nuovo progetto legato alla natura, che simboleggia questo lungo percorso».

Un brindisi alla lunga attività imprenditoriale, con il nuovo vino prodotto alle pendici del Vulcano: «Siamo presenti nella zona Etna D.o.c. con 25 ettari vitati. Produciamo due vini a cui se ne aggiungerà presto un terzo, al momento in quantità limitata, che sarà distribuito in Italia ed all’estero – conclude Virlinzi – il richiamo ai binari non è casuale, ma vuole rappresentare l’anima della famiglia che è e sarà sempre in movimento: viva, oggi più che mai, con il nostro ultimo e più sofisticato prodotto, alla ricerca di nuove strade da percorrere e nuove mete da raggiungere“.