Fiamme gialle: sequestrati patrimoni illecitamente accumulati

MESSINA

 Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione a due decreti di sequestro di beni, per un valore complessivo di stima pari a 1 milione di euro circa, emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Messina, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia peloritana, nei confronti di due soggetti socialmente pericolosi, O.D. cl. 71 e S.S.P. cl. 56. L’operazione costituisce l’esito di pregresse attività investigative di tipo economico-patrimoniale poste in essere dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, con specifico riferimento all’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati nella provincia messinese, nei settori delle infiltrazioni mafiose nel tessuto dell’economia legale e dell’usura.

In particolare, l’attività svolta dalle Fiamme Gialle è consistita nella meticolosa ricostruzione del profilo soggettivo criminale dei due target investigati, nonché nella puntuale individuazione del patrimonio, mobiliare e immobiliare, ai medesimi riconducibile, direttamente e/o indirettamente, nel tempo accumulato in assenza di lecite fonti di reddito: un patrimonio costituito da n. 2 unità immobiliari ubicate nella zona residenziale dell’area balneare di Barcellona Pozzo di Gotto, n. 1 fabbricato in Giardini Naxos, nonché nei saldi dei conti correnti bancari ai medesimi intestati. In tale ambito, si acquisiva come i citati soggetti risultassero già ampiamente noti alle cronache giudiziarie, in quanto coinvolti in diverse e rilevanti operazioni di polizia che avevano interessato la provincia messinese.

Nel dettaglio: – il pregiudicato mafioso O.D. cl. 71, di origini barcellonesi, emergeva nella nota operazione “MARE NOSTRUM” nel cui contesto, grazie anche al contributo offerto dai numerosi collaboratori di giustizia, veniva ritenuto elemento di spicco del sodalizio mafioso più noto come “clan dei barcellonesi”. Sul punto, gli accertamenti svolti dai militari del G.I.C.O. permettevano di riqualificare quali illeciti i redditi da lavoro “apparentemente leciti” dallo stesso dichiarati, poiché rispondenti alla necessità di redistribuzione dei profitti derivanti da un’impresa individuale (intestata a prestanome) di fatto riconducibile al fratello O.S. cl. 64, anch’egli inserito nel medesimo sodalizio barcellonese, seppur con maggiore autorità criminale. Proprio le indagini all’epoca svolte permisero di ritenere tale attività imprenditoriale come inquinata in radice: una classica impresa mafiosa che si è avvalsa “della forza di intimidazione derivante dall’appartenenza mafiosa del suo effettivo titolare”, in grado di “sbaragliare la concorrenza, inserendosi in settori economici particolarmente proficui, quali quello dello smaltimento dei rifiuti”, nonché luogo in cui intervenivano “gli incontri tra i vertici del gruppo, propedeutici all’assunzione di decisioni strategiche per la sopravvivenza dell’associazione” La riqualificazione dei redditi percepiti così operata consentiva, quindi, di dimostrare una significativa sproporzione tra il tenore di vita mantenuto ed i redditi dichiarati, attribuendo tale differenza, secondo ipotesi investigativa, proprio ai profitti del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.

Lo schema criminoso realizzato dai fratelli O. costituisce, nella letteratura criminale, uno degli stratagemmi più diffusi per schermare i proventi illeciti dell’impresa criminale, fornendo una parvenza di liceità alla relativa fonte di reddito, che solo approfondite indagini di natura economico-finanziaria, core business della Guardia di Finanza, possono consentire di neutralizzare; – parimenti, il pregiudicato naxiota S.S.P cl. 56 veniva ritenuto abitualmente dedito allo svolgimento di attività illecite e socialmente pericoloso, in virtù di pregresse condanne per reati di usura e, da ultimo, soprattutto, per concorso in concussione aggravata dal metodo mafioso.

Con riferimento alla prima tipologia di reati, i precedenti giudiziari ne descrivono un elemento aduso a compiere condotte perturbatrici dell’ordine sociale costituzionale e, soprattutto, dell’ordine economico, fortemente minato dagli odiosi reati di natura usuraia dal medesimo concretizzati. Parimenti, la più recente condanna del soggetto per concussione aggravata dal metodo mafioso consentono di evidenziare una marcata propensione all’accumulazione illecita di ricchezza, lì dove non esitava a farsi consegnare una tangente da un imprenditore edile “per accelerare le procedure burocratiche relative al pagamento degli stati di avanzamento lavori in relazione a delle opere che stava realizzando presso il cimitero di Giardini di Naxos”. Più in particolare, l’imprenditore edile naxiota risultava essere stato avvicinato dall’allora politico S.S.P cl. 56 e da un presunto esponente della mafia catanese, B.C. cl. 76, presentatosi alla vittima quale referente del blasonato clan Laudani di Catania, anche noti come “Mussi di Ficurinnia”, venendo obbligato alla consegna di una tangente di 2.000 euro, per l’ottenimento di quanto di sua spettanza per i lavori svolti.

Le investigazioni complessivamente svolte, a testimonianza del grande impegno dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza messinese nel delicato settore del contrasto alle organizzazioni criminali, vieppiù di matrice mafiosa, con conseguente aggressione degli illeciti patrimoni accumulati, sono il frutto della sinergia operativa realizzata dal neocostituito Ufficio Misure di Prevenzione della Procura della Repubblica di Messina e dalla Guardia di Finanza peloritana, così restituendo alla collettività e all’imprenditoria onesta importanti spazi di legalità.

 

Catania, Biblioteca Casa di quartiere : diffondere Cultura ed innovazione per una economia circolare

 

Biblioteca

 

Sono in scadenza i termini per inscriversi a tre corsi, gratuiti, di dizione, fotografia e scenografia, proposti nell’ambito del progetto “Biblioteca Casa di Quartiere. Cultura, Innovazione e Inclusione per una Economia Circolare”, finanziato con fondi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’accordo operativo per la realizzazione dei percorsi progettuali, messi a punto dalla direzione Cultura e dall’ufficio Sistema Bibliotecario- Film Commission, ha avviato l’iter dei corsi. Tutti i cittadini maggiorenni possono aderire, entro il 12 gennaio, per i moduli di fotografia e scenografia, il 18 gennaio, per il percorso di dizione, con richieste via email  nel sito del comune di Catania

Le modalità di svolgimento delle attività, con presenza in aula (nei locali della biblioteca Bellini di via Antonino di Sangiuliano 307), e online, saranno soggette alle misure e ai decreti riguardanti il contenimento del contagio da Covid 19. Il percorso formativo di dizione “L’Arte di dire con Arte”, affidato all’associazione Retablo, ha l’obiettivo di fornire una serie di strumenti, competenze e conoscenze esperienziali finalizzati allo sviluppo della potenzialità espressiva all’interno di contesti sociali e privati. La proposta è articolata in 2 moduli di 35 ore, sviluppati in 14 giornate ciascuno. Le lezioni avranno la durata di 2,5 ore. Il corso di fotografia, affidato all’Accademia di Belle Arti, ha una durata di 50 ore e si prefigge l’obiettivo di sviluppare nei partecipanti competenze sugli aspetti più significativi della fotografia digitale, attraverso percorsi di approfondimento di generi e autori di riferimento, aspetti tecnici e grammatica visiva. Le lezioni si terranno due giorni a settimana, per un totale di 6 ore settimanali, a partire da sabato 16 gennaio 2021, dalle ore 15 alle ore 18, e in un secondo giorno da concordare

. Il workshop sulla scenografia sostenibile, affidato anche questo all’Accademia di Belle Arti, è articolato in 90 ore complessive e ha l’obiettivo di sviluppare competenze in tema di scenografia quale strumento integrativo di rigenerazione urbana delle realtà territoriali del quartiere. Le lezioni si svolgeranno due giorni a settimana, per un totale di 6 ore settimanali, a partire da sabato 16 gennaio 2021, dalle ore 15 alle ore 18, e in un altro giorno da concordare. Il tema guida delle attività riguardanti i corsi di fotografia e scenografia sarà, in linea con la mission del progetto Mibact, il romanzo di Italo Calvino “Le città invisibili”.

“Caos conferimento umido in Sicilia per assenza di programmazione”- Denuncia dei Cinquestelle

Rifiuti Covid-19: come procedere con smaltimento e raccolta differenziata?  | Ingegneri.cc

Crisi rifiuti al collasso in Sicilia.  I deputati regionali del Movimento cinque stelle scrivono un appunto-comunicato sull’operato della Regione spiegando che vi sono ancora inadempienze che non si possono tollerare. Ecco la motivazione: “Il ritardo con il quale si sta provvedendo a costruire nuovi centri di compostaggio pubblici in tutta l’isola, ha generato e continuerà a generare enormi disagi. Il nuovo caos dei rifiuti in Sicilia a causa della temporanea chiusura dell’impianto della Raco di Belpasso è il risultato della mancata programmazione del governo regionale”. 

“Musumeci – spiegano i deputati – parla di gestione pubblica, quando invece anche questa volta i paesi del Catanese colpiti da questo disservizio, saranno costretti a chiedere aiuto a ditte private che imporranno il loro prezzo di conferimento. La chiusura di un impianto determina il caos e testimonia la fragilità del sistema messo su in questi anni a suon di emergenze e non certo a seguito di adeguata programmazione. A ciò si aggiunga la beffa che in una regione con una differenziata che supera a stento il 38%, ci si riduca nelle condizioni di dover mischiare l’umido con la frazione indifferenziata, vanificando lo sforzo dei cittadini”.

“Siamo in contatto con l’assessore Pierobon – concludono i Cinquestelle all’Ars  – per trovare una soluzione e individuare siti alternativi. Ma il problema va risolto una volta per tutte, è intollerabile che ad ogni piccolo intoppo collassi l’intero sistema regionale. Musumeci, prima di pensare a leggi di riforma come panacea di tutti i mali, pensi piuttosto ad applicare le leggi esistenti e a velocizzare più possibile la costruzione di impianti che il territorio necessita da anni” – concludono i deputati.

 

 

 

Quasi ventimila i contagi Covid in Italia. Decessi: 483 di cui 31 in Sicilia

 

Sono 19.978 i contagi da coronavirus in Italia resi noti oggi, 9 gennaio, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile . Da ieri sono stati registrati altri 483 morti che portano il totale a 78.394 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di Covid-19.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 172.119 tamponi. Il tasso di positività è all’11,6%. Diminuiscono i ricoverati con sintomi: oggi nei reparti ospedalieri ci sono 53 pazienti in meno di ieri, in totale sono 23.260. I ricoverati in terapia intensiva sono 6 in più di ieri. In totale i pazienti in rianimazione sono 2.593.

 

SICILIA – Sono 1.839 i nuovi casi di Covid-19 registrati oggi in Sicilia, secondo l’ultimo bollettino, a fronte di 10.427 tamponi effettuati. Si registrano altri 31 decessi. Sono invece 1.082 i pazienti dimessi e guariti e 40.398 gli attuali positivi. Di questi 1.256 sono ricoverati in regime ordinario, 205 in terapia intensiva e 38.937 in isolamento domiciliare.

Peggioramento generale della situazione epidemiologica: misure più strette e vietati gli spostamenti al di fuori del comune

 

Zona arancione oggi e domani: regole e misure più rigide in tutta Italia per spostamenti, bar, ristoranti nel weekend del 9 e del 10 gennaio secondo le previsioni del  nuovo decreto Covid. Più rigidità perchè i dati finora forniti dal Ministero Salute non sono per niente favorevoli. Il coprifuoco scatta alle 22 e dura fino alle 5. Se non per motivi di lavoro, di necessità e di salute sono vietati gli spostamenti al di fuori del comune e tra le regioni. “Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”, prevede il decreto. Bar e ristoranti devono limitarsi all’asporto e alla consegna a domicilio, chiusura per centri commerciali. Restano aperti alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole, anche all’interno degli stessi centri commerciali.

 

Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto non cambieranno colore lunedì, come stabilisce l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che entra in vigore oggi”Dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione perché il virus circola molto e l’indice del contagio è in crescita”, ha twittato il ministro annunciando la firma. L’ordinanza, siglata in una giornata caratterizzata da 17.533 contagi e 620 morti, è il frutto dell’analisi condotta sui dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero Salute, relativo al periodo 28 dicembre 2020-3 gennaio 2021: Calabria, Emilia Romagna e Lombardia hanno un Rt puntuale significativamente maggiore di 1″ altre 6 lo superano nel valore medio (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta), altre 4 hanno un valore uguale, la Puglia, o che lo sfiora, Lazio, Piemonte, Veneto”.

Il Veneto, infine, “mostra un tasso di incidenza particolarmente elevato, rispetto al contesto nazionale”. Tra il 15 e il 28 dicembre, evidenzia il documento, “l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1.03 in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno”. Nel report “si osserva un peggioramento generale della situazione epidemiologica nel Paese. L’incidenza nazionale a 14 giorni torna a crescere dopo alcune settimane di decrescita, aumenta anche l’impatto della pandemia sui servizi assistenziali e questo si traduce in un aumento generale del rischio”. “C’è nel Paese un peggioramento della situazione epidemiologica generale e aumenta l’impatto sui servizi assistenziali.

Mega- Yacht di lusso sequestrato ad imprenditore: “sproporzione tra i redditi dichiarati e i costi della lussuosa imbarcazione”

 

L’intuito dei finanzieri del Comando Provinciale di Milano ha consentito di procedere all’esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Milano – Sost. Proc. dott. Ernesto Giordano BAGGIO e dott. Paolo STORARI – e avente ad oggetto uno yacht di lusso, ormeggiato al porto di Genova e battente bandiera britannica, oltre a 1,5 milioni di euro circa depositati sui conti correnti societari e personali, nei confronti di imprenditori, a capo di un gruppo attivo nel settore della produzione di materiali edili.

Le indagini di polizia giudiziaria delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano, nel cui ambito sono confluite anche risultanze acquisite nel corso di attività ispettive condotte dall’Agenzia delle Entrate, hanno consentito di far emergere un complesso meccanismo di frode fiscale posto in essere mediante il ricorso sistematico a false fatturazioni di prestazioni pubblicitarie e funzionale alla commissione di condotte di auto-riciclaggio, attraverso l’interposizione di società straniere.

Nel corso delle attività è emerso che gli indagati, grazie alla complicità di un sodalizio criminale composto da professionisti ed altri imprenditori, italiani ed esteri, hanno impiegato somme di denaro, provento di frode fiscale, veicolandole verso società off-shore con sede in Croazia, Svizzera, Principato di Monaco e Panama, funzionali all’acquisito e alla gestione della predetta imbarcazione.

Le indagini di natura finanziaria e documentale hanno consentito di accertare la titolarità effettiva del mega-yacht in capo ad uno degli imprenditori indagati, opportunamente “schermata” nel tempo da veicoli societari con sede nel Regno Unito, con conti in Svizzera e a Malta, nonché di dimostrare la sproporzione tra i redditi dichiarati dal medesimo negli ultimi 15 anni e i costi sostenuti per l’acquisto e la gestione dell’imbarcazione nello stesso arco temporale, pari ad oltre 30 milioni di euro.

Napoli, sequestrate pistole e munizioni e denunciata una donna per maltrattamenti ad un cane

NAPOLI

Napoli sotto continuo controllo dei militari .   Un’operazione di controllo è stata infatti svolta  dai  Carabinieri della Compagnia del Vomero nel quartiere della periferia nord, nell’ambito di un servizio disposto dal Comando Provinciale di Napoli. In Via Labriola rinvenute e sequestrate 2 pistole a salve modificata senza tappo rosso complete di serbatoio, 1 pistola ad aria compressa priva del tappo rosso e 32 munizioni a salve inesplose GFL 9 mm.

Armi e munizioni erano nascoste in un borsello occultato in un vano finestra condominiale del lotto G. Non è finita. Denunciata una 43enne per maltrattamenti ad animali. La donna, dopo aver ostacolato l’ingresso dei militari nello stabile per i controlli, è stata individuata come proprietaria di un cane di taglia media tenuto in pessime condizioni igieniche e sanitarie.

Per cure idonee il cane è stato sequestrato ed affidato al servizio veterinario dell’ASL Napoli 1. Nel corso del servizio sono state controllate decine di persone e altrettanti veicoli. Elevate contravvenzioni al codice della strada, diverse per guida senza copertura assicurativa e senza il casco.

Catania: oggi e domani chiusi tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado

 

Scuole

 

Oggi, venerdì 8 e domani,sabato 9 gennaio ,chiusi  i plessi scolastici di ogni ordine e grado del territorio comunale etneo, incluse le scuole  dell’infanzia e gli asili nido, per prevenire la diffusione del contagio da Covid-19. L’ordinanza del sindaco Pogliese, firmata ieri, prevede infatti una chiusura temporanea.

Il provvedimento-ricorderemo – è nato  in attesa che vengano emanati  gli atti con le decisioni del governo nazionale e regionale che diano indirizzi univoci per l’intera isola. “In questa condizione di perdurante incertezza  -ha spiegato il sindaco Pogliese- è doveroso per quelle che sono le nostre competenze intervenire con misure di prevenzione che siano tempestive e idonee a contrastare il propagarsi anche potenziale del virus. Per questo chiudiamo le scuole di ogni ordine e grado domani e sabato. Auspico ancora una volta -ha continuato  il sindaco di Catania- che entro lunedì venga fatta chiarezza e si provveda a chiudere tutte le scuole di ogni ordine e grado almeno per tutto il mese di Gennaio, in modo che si possa tornare in aula in presenza con maggiore serenità con dati migliori di quella attuali relativi alla diffusione del contagio in Sicilia e in Italia. Dobbiamo a tutti i costi evitare una nuova ondata e per questo sollecito gli organi preposti a intervenire con la necessaria risolutezza”.

 

Mattarella: «Il Tricolore ha saputo rappresentare la nostra identità, il sentimento di coesione di un popolo che vuole guardare avanti»

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato oggi  la seguente dichiarazione:

Il Tricolore

Roma, 07/01/2021

«Ricorre oggi il 224° anniversario della Giornata nazionale della Bandiera, il simbolo patrio più caro agli italiani. Durante questi lunghi mesi, così difficili per l’Italia e per il mondo intero, abbiamo provato una grande emozione nel vedere tanti tricolori esposti alle finestre, sulle terrazze e sulle case lungo tutta la Penisola. Una emozione rinnovata quando la Pattuglia acrobatica nazionale ha disegnato la nostra bandiera nei cieli delle nostre città, così come quando abbiamo visto il Tricolore illuminare gli edifici e i monumenti della Repubblica.

Il Tricolore, come forse mai accaduto di recente in maniera così intensa, ha saputo rappresentare la nostra identità, il sentimento di coesione di un popolo che vuole guardare avanti, senza dimenticare le sofferenze provocate dalla pandemia, ma con la volontà di ripartire.

La Bandiera, espressione della nostra storia, incarna oggi gli alti valori indicati dalla Carta costituzionale: unità, libertà, democrazia, solidarietà.

Dal Risorgimento ai momenti più tragici e a quelli più entusiasmanti del nostro percorso nazionale, il Tricolore ha sempre ispirato speranza e fiducia e spinto gli italiani a trovare la forza necessaria a risollevarsi, insieme ai popoli che hanno scelto di dar vita all’Unione Europea e alla comunità internazionale a cui apparteniamo, perché solo uniti riusciremo a superare le avversità.

Viva il Tricolore, viva la Repubblica».

 

 Roma, 07/01/2021

Parte sabato 9 a Messina  la campagna di screening dell’Azienda Sanitaria Provinciale

 

Esecuzione del test alla cittadinanza esclusivamente in modalità drive-in: necessaria la prenotazione a partire da domani

Al via in Piemonte i test rapidi per il Coronavirus | Regione Piemonte |  Piemonteinforma | Regione Piemonte

Messina,

Partirà  sabato 9, nell’area ex Gasometro, la campagna di screening Covid-19 rivolta ai cittadini residenti a Messina.
L’iniziativa, promossa dalla Regione Siciliana, prevede l’effettuazione di uno screening tramite l’esecuzione di tamponi rapidi – rinofaringei finalizzata all’individuazione di soggetti positivi asintomatici per impedire quanto più possibile, la circolazione del virus sul territorio.
L’adesione, gratuita e su base volontaria, è rivolta a tutta la popolazione cittadina che effettuerà la prenotazione. Pertanto, soltanto i cittadini che hanno richiesto la prenotazione potranno effettuare il tampone esclusivamente in modalità drive-in, presso l’area ex Gasometro, tutti i giorni, dalle ore 8 alle 20.
Il servizio sarà curato dall’ASP locale in sinergia con l’Assessorato regionale alla Salute e l’Amministrazione comunale di Messina.
Nel drive-in allestito sarà previsto un percorso dedicato, dove si procederà al prelievo del campione che, in caso di positività, sarà immediatamente ripetuto attraverso il tampone molecolare per la necessaria conferma, così come previsto dai protocolli sanitari vigenti.
Il Dipartimento regionale della Protezione civile metterà in campo i propri operatori e volontari per predisporre e disciplinare la logistica su tutta l’area interessata, distribuire la modulistica necessaria, assistere alla compilazione e al ritiro degli esiti al momento del test, in collaborazione con il personale medico sanitario, impiegato nella campagna di monitoraggio e nelle attività di assistenza alla popolazione.
La Polizia Municipale fornirà il proprio supporto per il controllo degli accessi alla zona interessata, al fine di evitare code di auto e saranno adottati i necessari provvedimenti viari per non creare intralci alla viabilità cittadina.

Modalità di prenotazione

Per sottoporsi al tampone rapido e rendere ancora più rapida la procedura di accesso al drive-in è necessario prenotare chiamando il numero del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile 090 22866 – 800300303 – 0909485242 a partire dalle ore 9 di domani, venerdì 8.
Durante la chiamata dovranno essere comunicati agli operatori: nome, cognome, data e luogo di nascita, recapito telefonico ed indirizzo mail. Acquisita la prenotazione, verrà comunicato l’orario di presentazione ed il relativo codice di prenotazione, allo scopo di non creare assembramenti ed attese prolungate.
I cittadini prenotati dovranno recarsi nel drive-in allestito all’orario loro indicato (si raccomanda la puntualità), portando con sé la scheda dei dati richiesti debitamente compilata, datata e firmata, per ottimizzare la tempistica ASP, o una penna per la compilazione dei moduli in distribuzione direttamente alle auto in fila.

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