Bilancio e congedo, in una volta per Mattarella. Il mandato di Sergio Mattarella scadrà il 3 febbraio, ma già tra poco più di tre settimane (la data la conosceremo martedì) inizieranno le votazioni del Parlamento in seduta comune per eleggere il successore.
Finisce la Repubblica di Mattarella, il dodicesimo presidente. Proprio mentre la sua popolarità è schizzata nei sondaggi a livelli record.
Ha già affittato un appartamento per il dopo, discretamente ha iniziato il trasloco nell’ufficio dei senatori a vita, a palazzo Giustiniani.
Nell’ambito degli estesi servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, i militari dei reparti dipendenti hanno effettuato numerosi servizi antidroga conseguendo i seguenti risultati: a Collesano, i Carabinieri della Stazione hanno tratto in arresto un 50enne che, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di circa 350 grammi di marijuana, nonché di attrezzatura atta alla coltivazione della predetta sostanza; a Partinico, i militari della locale Compagnia hanno rinvenuto quasi 900 grammi di cocaina suddivisa in involucri. La perquisizione domiciliare ha portato all’arresto di due giovani nella disponibilità dei quali si trovava lo stupefacente. Nel cuore di Palermo sono stati, invece, i Carabinieri della Stazione Centro ad arrestare un 60enne intento a cedere hashish ad un giovane. A suo carico sono state sequestrate 12 “stecchette” di fumo, mentre l’acquirente è stato segnalato alla Prefettura del Capoluogo come assuntore di sostanze stupefacenti. Gli arresti sono stati convalidati e la droga rinvenuta è stata trasmessa al Laboratorio Analisi del Comando Provinciale di Palermo per le analisi tecniche.
ANNO 2022: CON LA SPERANZA DI UN INTERLOCUTORE NEI COMUNI E NELLA REGIONE SICILIANA
DI RAFFAELE LANZA
Anche quest’anno sembra la riedizione quasi integrale del 2020 I servizi pubblici funzionano sempre peggio, in prima posizione le necessità pubbliche di strade e servizi annessi come l’illuminazione. Quando un lampione si guasta non si sa più chi sia il suo gestore. Una volta si telefonava al numero verde dell’Enel e, con qualche giorno di ritardo ,il problema si chiudeva lì. Oggi passano invece diversi giorni per indagare a chi il Comune – nel caso quello di Nicolosi – abbia affidato l’incarico di procedere alla sostituzione delle lampade. Una volta scoperto neppure inefficienti vigili urbani rappresentano l’emergenza od informano l’utente.
Chi se ne frega delle proteste e lamentele pubbliche? Importante è conservare intatto lo “stipendio” e non finire nei guai come i famosi vigili sanremesi che timbravano”in mutande”. Nei comuni, specie quelli più piccoli, ogni cosa invecchia entro gli scaffali municipali.
Chi vuol risolvere i problemi di una strada o di un piano tecnico non fluido, “ha l’obbligo” di parlare con il Sindaco del Paese. Insomma la richiesta si traduce in altre parole in un”favore” da parte del primo cittadino Puntigliosamente inapplicate le norme sulla trasparenza anche negli Uffici Tari/rifiuti/Imu di Comuni come quello -per documentarne uno chiarissimo ma indisciplinato- di Paternò , terra ancora del malaffare della burocrazia e degli uffici comunali.
Avviene che tasse cioè inviate da un ufficio malfunzionante e, in palese malafede, a soggetti diversi da quelli dovuti non vengono mai corretti dall inadeguato personale in servizio(due unità) nè da una dirigente nominata dalla Giunta comunale che preferisce non disturbare i propri “amici”, nè si pensa di eliminare l’illegalità dagli uffici che essa dirige per l’incompatibilità di funzionari che di mattina lavorano nella stanza accanto alla dirigente comunale ed il pomeriggio in Caf di natura pubblica In sostanza, l’atmosfera è quella biblica di una Torre di Babele quantunque la classe politica si sforzi di comunicare che tutto funziona a meraviglia nel loro ente.
Ed un altro cimitero dei bisogni inappagati è la Soprintendenza ai beni culturali con il Polo e strutture affini – specie a Catania e provincia – dove ,causa i pensionamenti anticipati e una inefficiente classe dirigenziale “invisibile” negli enti culturali e musei vari, ha ammainato per fallimento- da tempo oramai francamente – la bandiera. Non una idea nuova ma solo ambizioni personali di dirigenti alla ricerca di incarichi remunerativi ed indennità di servizio e coordinamento. Marciume che andrebbe spazzato via da amministratori attenti e sensibili ma ,purtroppo, conniventi .
Anche la legge Antimafia, che prevedeva l’occupazione di un posto pubblico non più di cinque anni, è stata messa nella muffa. Così posti strategici come la segreteria della Soprintendenza-di Catania occupata dalla dipendente funzionario D signora Marletta Elvira da oltre quindici anni, che riesce a leggere,e ad “usare” il misterioso protocollo riservato,” segreto”, valgono una vita intera da dipendente al riparo dai problemi d’ufficio con la complicità di una dirigente Soprintendente Donatella Aprilia appartenente – si sa già- al partito “Fratelli d’Italia” (ex candidata al Senato del partito) del governatore Musumeci. Viva il potere. Viva il malaffare. Che volete?
Questa è la Sicilia, questo è il Sud
Uffici della Regione ancora. Il rilancio del Genio civile di Catania è ancora in mente dei . Questo ente ha un organico di professionalità ridottissimo Mancano progetti di opere pubbliche, il nuovo dirigente alla guida della struttura eredita una burocrazia micidiale che aveva messo in ginocchio per oltre quindici anni, allorchè la reggenza era tenuta dal dirigente Ragusa, l’intera popolazione della città di Catania soffocata nei suoi bisogni di un semplice certificato di avvio lavori. Il rilascio cioè del più semplice certificato che nelle altre città d’Italia è una bazzecola risolta a vista, in Sicilia e a Catania in particolare è un vero affare di Stato.Non parliamo della sicurezza del Genio civile ,ben mimetizzata da un suo funzionario incaricato- Domenico Contarino_ con le pratiche d’archivio riservate per anni sui pavimenti e mai messi in luce da “ispettori Asp compiacenti” contrari ovviamente a denunciare un collega ingegnere pur inadempiente e favorevoli invece – coro unanime dei testimoni presenti -a chiaccherare con la tazzina del caffè in mano con l’ex capo del Genio civile Ragusa. Gli unici segni di vitalità negli uffici regionali sono rappresentati dalla ricerca di progetti per aumentare le risorse economiche del personale regionale anzichè migliorare i servizi pubblici.
Dimissioni dei dirigenti incapaci come nel preriferito esempio del Genio civile di Catania? A parole gli amministratori della Regione hanno comunicato di cacciare via i dirigenti che non assolvono ai loro doveri. Poi nei fatti , i dirigenti “cacciati”, per un meccanismo perverso sempre presente nella Regione siciliana, vuoi anche per le amicizia consolidate in un decennio di insolito potere di guida, dove vanno a finire? Non ci crederete ma quelli più criticati e presi a calci dal governatore, riescono a farsi trasferire all’ Urega, l’ente che in Sicilia paga più di tutti gli altri, funzionari e dirigenti. Buste paga qui molto pesanti. Anche per arrivarci, si dice, occorre la misericordia di Dio. Un “premio” dunque, sorrideva un “sindacalista fallito o fuori causa ormai della Uil” nel riferire ingenuamente questi movimenti a chi scrive
I disoccupati, i licenziamenti illegittimi e fantasiosi della Regione SIcilia all’Istituto autonomo Incremento ippico, le “sentenze” singolari di giudici amministrativi che sull’Istituto Incremento ippico hanno il sapore dell’inettitudine e della “stretta di mano con la Regione”, l’attesa per sei lavoratori, qualificati dal 2000 istruttori direttivi come una “condanna” anzichè come promozione generale eguale ad altra topica regionale dei custodi, operatori A rilanciati a istruttori con tanto di diritto di scrivania ornamentale, libreria e telefono con computer d’avanguardia.
Potere arrogante che cancella anche la fierezza degli uomini migliori al servizio di Istituzioni mummificate.
Disoccupati. Tante chiacchiere dicono sull’occupazione giovanile al Sud . Ma non è mai cambiato nulla. Tutto il mondo si foggia sull’esempio dei capi” sentenziò Claudi o, poeta latino . E mai la Sicilia, il Sud è l’esempio vivente di così pernicioso contagio. I giovani ci lasciano, la Sicilia non piace a nessuno con questo modus vivendi, con questa politica e classe dirigente che privilegia soltanto i propri favoriti. Che Dio li possa punire severamente là dove saranno destinati ad andare (Inferno)
La distanza del Sud in termini economici e anche “demografici” rispetto al resto del Paese ricorre spesso quando si affronta la discussione sulla crisi causata dalla pandemia e sugli scenari di ripresa. La Sicilia ,il Sud, restano sempre più penalizzate insieme alla burocrazia, micro-illegalità diffusa, accessibilità insufficiente e comparativamente minore qualità del capitale umano …
Un fattore è essenziale : l tema della produttività, quello delle condizioni economiche e sociali di vita e, infine, quello della scelta di risiedere o piuttosto di emigrare, sono strettamente collegati. Negli ultimi 25 anni, la riduzione degli occupati, come conseguenza dello spopolamento (soprattutto giovanile, -1,6 milioni), e i deficit di lungo corso dei quelli abbiamo detto, hanno, di fatto, determinato un continuo e progressivo calo del Pil prodotto dal Sud ampliando ulteriormente i divari con le altre aree del Paese.
Secondo alcuni studi approfonditi t a il 1995 e il 2020,, il peso percentuale della ricchezza prodotta da quest’area sul totale Italia è passato da poco più del 24% al 22%, mentre il Pil pro capite è sempre rimasto intorno alla metà di quello del Nord; tuttavia, nel 2020, l’impatto della crisi da Covid-19 al Sud è stato più contenuto rispetto alle altre aree del Paese che hanno patito maggiormente il blocco delle attività produttive durante la pandemia (Pil -8,4% contro il -9,1% al Nord rispetto al 2019).
PIL: peso percentuale del Sud rispetto al totale Italia
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat.
Tutta la fragilità dell’economia del Sud emerge anche dall’andamento del mercato del lavoro con un tasso di variazione degli occupati cresciuto quattro volte meno rispetto alla media nazionale (4,1% contro il 16,4% tra il 1995 e il 2019), con distanze ancora maggiori rispetto alle regioni del Centro e del Nord; nemmeno la particolare vocazione turistica delle regioni meridionali o la spinta di vedere i beni culturali , sembrerebbe essere di maggior peso a spingere l’economia di quest’area, visto che in un anno “normale” come il 2019 i consumi dei turisti stranieri al Sud sono risultati inferiori di quasi un terzo rispetto a quanto speso nelle regioni del Centro e del Nord-Est.
Napoli non cambia mai. Ogni anno puntuale la notizia della scoperta di botti illegali non autorizzati.Scoperte infatti nelle ultime ore dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, tra il capoluogo e l’area metropolitana, nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio in vista dell’approssimarsi del Capodanno, le ennesime attività di commercio di botti pirotecnici illegali.
Nel corso di un primo intervento, i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Napoli hanno sottoposto a sequestro 200 kg di fuochi illegali individuando nel capoluogo, in Piazza Mercato, all’interno di un locale abusivo, un ingente carico, 32100 pezzi classificati “F1” e “F2”, con massa attiva pari a 26 kg., detenuti senza licenza e autorizzazione. Il responsabile è stato denunciato per detenzione ed omessa denuncia di materiale esplodente.
Nel corso di un secondo intervento, gli stessi “Baschi Verdi”, sempre nel capoluogo, in via Argine, hanno denunciato il titolare di un negozio di giocattoli sequestrando 290 kg. di articoli pirotecnici, sempre “F1” e “F2”, 157.000 pezzi, tra batterie, petardi e candele romane, con massa attiva totale del peso di 33 kg., anche in questo caso detenuti senza alcuna autorizzazione.
A Casalnuovo la locale Compagnia ha sequestrato, presso un deposito adiacente ad un’abitazione privata, 59 mortai utilizzati per l’accensione di fuochi d’artificio e 2 ordigni artigianali, altamente esplodenti del peso di 100 grammi ciascuno.
Denunciati due responsabili per commercio abusivo ed omessa denuncia di materiale esplodente; uno di essi è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria anche per oltraggio a pubblico ufficiale. A Palma Campania, il Gruppo di Frattamaggiore, al termine di un prolungato pedinamento, ha fermato sulla Statale del Vesuvio, il conducente di un autoveicolo che trasportava senza alcuna autorizzazione 19 colli di articoli pirotecnici, fra batterie e petardi. Anche in questo caso, i finanzieri, dopo aver catalogato e quantificato in 227 kg i pezzi sequestrati, hanno denunciato il responsabile per trasporto e detenzione illecita di materiale esplodente.
Le operazioni odierne si inquadrano nell’ambito del dispositivo di prevenzione e repressione del commercio illecito di prodotti pericolosi, predisposto dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli in vista del Capodanno, e che ha già portato nel corso del mese di dicembre all’arresto di 3 responsabili, alla denuncia di altri 2, oltre al sequestro di una fabbrica clandestina, di 16.300 manufatti, 490 kg di polvere da sparo e 6000 tra detonatori e capsule innescanti.
TERZA DOSE, SONO ANCORA NUMEROSI I MEDICI- IRRIDUCIBILI – CHE MANCANO ALL’APPELLO.
L’ORDINE ETNEO: «ADEGUIAMOCI O RISCHIAMO LA PARALISI»
CATANIA –
La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri – a seguito del Dpcm 17 dicembre 2021 – nei giorni scorsi ha inviato all’Ordine etneo una lista con i nominativi dei camici bianchi catanesi che risulterebbero non in regola con l’obbligo vaccinale, chiedendo di sollecitare a mezzo pec l’invio della certificazione di avvenuta vaccinazione (compresa la terza dose), con riscontro entro 5 giorni.
«Stiamo lavorando senza sosta – sottolinea Igo La Mantia, presidente dell’Ordine catanese – per sollecitare i colleghi che non hanno ancora adempiuto agli obblighi vaccinali.La lista automatizzata inviata dalla Federazione – estrapolata dalla piattaforma Nazionale del Digital Green Certificate (DGC) – contiene infatti i nominativi dei colleghi che per svariati motivi – logistici, familiari, di salute – non hanno ancora completato la vaccinazione come da disposizioni di legge (leggasi terza dose). Tra questi, certamente, troveremo anche una minima percentuale di irriducibili che, malgrado tutte le sollecitazioni istituzionali, rifiutano le indicazioni della scienza, della statistica, dei dati che confermano giornalmente gli effetti benefici della vaccinazione COVID19 e indicano nella somministrazione del vaccino l’unica strada per uscire dalla pandemia. In considerazione dei giorni di festività, dei tempi ristretti di risposta richiesti dal provvedimento e di alcune imprecisioni riscontrate nella lista inviata all’OMCeO, stiamo avvisando – anche informalmente – i colleghi, invitandoli ad effettuare tempestivamente la dose di richiamo, per evitare situazioni di confusione, dietro-front dei provvedimenti e allarmismi generalizzati. In questo momento, rischiare di dover sospendere medici solo per banali errori informatici significherebbe, infatti, arrecare un danno sia all’immagine della categoria, che a tutto il sistema sanitario».
«Certamente continueremo con la linea dura nei confronti dei colleghi che irresponsabilmente non vogliono vaccinarsi – continua La Mantia – in un momento in cui la curva di contagi è ai livelli di allerta, non è davvero possibile concepire ancora posizioni contrarie al vaccino e alla sua utilità. La vaccinazione, ilrispetto delle regole, la prudenza, la prevenzione, sono le uniche armi che abbiamo per vincere questa guerra».
Il controllo sul rispetto dell’obbligatorietà (per gli operatori sanitari il completamento della terza dose entro il 15 dicembre) prima in capo all’Asp, è adesso demandato agli Ordini professionali.
Ecco come procederà l’OMCeO: «Invieremo nuovi avvisi a tutti i Medici segnalati dalla Federazione – continua La Mantia – con l’invito a rispondere entro 5 giorni con la documentazione comprovante l’effettiva vaccinazione, la presentazione della prenotazione o il deferimento dalla stessa per motivi di salute, monitorando caso per caso e facendo molta attenzione. A conclusione dell’iter procederemo con la valutazione e l’eventuale sospensione degli inadempienti. Mi sento ancora una volta di fare un appello accorato a tutti i colleghi affinché si vaccinino: in una situazione critica come questa non possiamo andare ulteriormente in sofferenza. Serve il supporto e il buon senso di tutti».
Presieduta da Flavia Sorrentino e poi da Vincenza Amato, l’Aula Comunale napoletana ha approvato le altre sette delibere all’ordine dei lavori. Approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari che impegna l’Amministrazione a prevedere l’istituzione sul territorio, in sinergia con la Regione Campania e le Asl territoriali, di punti sanitari per l’effettuazione di tamponi molecolari gratuiti. Questo il Comunicato con il commento connesso che Sud Libertà pubblica:
L’assessore Baretta ha illustrato la deliberazione 562 relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio connessi alla gestione del patrimonio comunale, manifestatisi dal 1° gennaio al 31 ottobre 2021. Debiti, ha spiegato l’assessore, causati da una insufficiente dotazione finanziaria attribuita negli anni precedenti ai Servizi competenti e da una confusione organizzativa che è intenzione dell’Amministrazione contrastare con l’approvazione di un nuovo piano di recupero del disavanzo, con il riordino organizzativo degli uffici e una più efficiente gestione del personale. Sul tema è intervenuto Catello Maresca per evidenziare ancora che i debiti fuori bilancio sono il segnale più evidente della incapacità organizzativa di una Amministrazione.
Ha annunciato il voto contrario del suo gruppo alla delibera, un gesto simbolico per segnalare che il patrimonio è un’altra emergenza da affrontare, a partire dalla necessità di avere contezza della situazione delle occupazioni, in particolare di quelle senza titolo. Per queste ragioni, ha aggiunto, occorre rifare le graduatorie, ferme ormai al 1995, per rispondere in maniera adeguata alle attese dei cittadini e alle richieste di razionalizzazione del Governo. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza con il voto contrario del gruppo Maresca e dei consiglieri Longobardi e Palumbo e con l’astensione di Bassolino e Clemente. Baretta ha poi illustrato la deliberazione 566, relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 1° settembre al 31 ottobre 2021. Si tratta di debiti per sentenze, ha chiarito, per un ammontare di oltre tre milioni di euro. Particolari criticità provengono dal contenzioso connesso alle contravvenzioni al Codice della strada e al risarcimento dei danni causati dalla mancata manutenzione stradale, che rappresentano il 78 per cento dei debiti oggetto del riconoscimento.
Nel dibattito il consigliere Sergio D’Angelo ha formulato una raccomandazione sul tema dei debiti fuori bilancio, chiedendo di avvalersi del Servizio Ispettivo e del suo parere per valutare le responsabilità dei dirigenti che attestano debiti fuori bilancio. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario del gruppo Maresca e dei consiglieri Longobardi e Palumbo e con l’astensione di Bassolino e Clemente.
L’assessore Baretta ha poi illustrato la deliberazione 567, riguardante la relazione sullo stato di attuazione del piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dal Comune di Napoli alla data del 31 dicembre 2020. Si tratta di vari provvedimenti dei quali l’attuale Amministrazione ha preso atto, ha chiarito, annunciando per il futuro la volontà di approvare un nuovo piano di razionalizzazione ed efficientamento delle società partecipate. Catello Maresca ha annunciato l’astensione del suo gruppo in virtù dell’impegno dell’Amministrazione di voler riformare la governance delle partecipate. È auspicabile, ha detto, il coinvolgimento di tutte le forze politiche in questo processo di riforma. Nino Simeone è intervenuto sulla vicenda dell’alienazione delle quote della società Citysightseeing Napoli da parte della Azienda Napoletana Mobilità, la cui procedura – si legge nel testo della delibera – risulta allo stato sospesa in quanto l’Anm asserisce che l’avvento della pandemia ha alterato gli scenari del mercato in cui CitySightseeing Napoli opera, rendendo di fatto superate le conclusioni della perizia di stima del valore della partecipazione, che erano fondate su presupposti di redditività del business oggi non più realistici per un’azienda che opera nel campo della mobilità di matrice turistica.
Qual è la mission del Comune e dell’Anm in questa azienda – ha chiesto – e di chi è la responsabilità di questa perdita di valore? Al di là delle valutazioni politiche che portarono, tra 2017 e 2018, alla scelta di alienare queste quote, è necessario riflettere sulle corresponsabilità gestionali in questa vicenda. Sergio D’Angelo ha ricordato che l’Amministrazione ha l’obbligo di dismettere tutte le partecipazioni non strategiche per razionalizzare i costi; bisogna capire se la stima dell’Anm e le sue argomentazioni sul valore dell’azienda siano sufficientemente solide per rinviarne l’alienazione e se non sia il caso di tener conto, in questa ricognizione, anche dell’incidenza della liquidazione dell’Arin, certamente non neutra da questo punto di vista. Dopo una breve replica dell’assessore Baretta, Simeone ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera ma ha chiesto agli assessori competenti di verificare quanto da lui evidenziato. Quale beneficio ottengono il Comune e l’Anm da una partecipazione societaria che non dà nessun riscontro? C’è il dovere politico, ha affermato, di risolvere il problema, che pone anche temi di concorrenza sleale nei confronti di altri operatori. La delibera è stata approvata a maggioranza con l’astensione di Lange, Bassolino, Clemente e Cecere e il voto contrario del gruppo Maresca e di Palumbo. L’assessore Mancuso ha illustrato la deliberazione 561, relativa alla variazione di bilancio per la realizzazione, finanziata dalla Regione Campania, di un impianto di compostaggio con recupero di biometano nell’area del depuratore di Napoli Est in via De Roberto. Mancuso ha spiegato che, essendo aumentato del 30 per cento il costo delle materie prime per la realizzazione del progetto definitivo, è necessaria una variazione per l’appostamento delle somme, per poi procedere con il bando di gara per la realizzazione del progetto. Rosario Palumbo ha annunciato il suo voto contrario alla delibera, sottolineando che è necessario coinvolgere maggiormente i territori per le scelte che andranno fatte e vigilare sulla salubrità e sulla vivibilità dell’area, anche scegliendo quali forme compensative saranno riconosciute alla comunità. Luigi Carbone ha ribadito che non bisogna perdere di vista le economie di gara per il ristoro ai territori, prevedendo aree di svago e progetti di bioedilizia per restituire bellezza a un territorio già troppo compromesso. Sono urgenti, poi, azioni di mediazione culturale, coinvolgendo le scuole e i comitati per innescare processi virtuosi per lo smaltimento dei rifiuti e la tenuta sociale del territorio. Nella replica, l’assessore Mancuso ha chiarito il progetto prevede l’apertura di una sede per il comitato civico di controllo sul funzionamento e sull’impatto dell’impianto, nonché misure di ristoro come un parco pubblico. Rosario Palumbo ha confermato il suo voto contrario alla delibera ma ha apprezzato l’impegno dell’Amministrazione per assicurare forme di ristoro alla comunità. Messa in votazione, la delibera è stata approvata a maggioranza con la contrarietà del gruppo Maresca e dei consiglieri Palumbo e Guangi. Emanuela Ferrante, assessora allo Sport, ha illustrato la deliberazione 571, relativa a una variazione al Bilancio di Previsione 2021/2023 per l’utilizzo dei fondi stanziati dalla Città Metropolitana – pari a 244mila euro – per l’organizzazione della tappa napoletana del Giro d’Italia 2022, in programma il 14 maggio.
Il percorso partirà da Napoli per poi proseguire nell’area flegrea e ritornare a Napoli, che sarà capofila delle città coinvolte nella convenzione con gli organizzatori della manifestazione. Si tratta di un’occasione importante per promuovere l’immagine del territorio cittadino nel mondo, ha precisato l’assessora. Gennaro Acampora ha sottolineato la grande visibilità mondiale che in tale occasione avrà Napoli e l’urgenza di concentrarsi prevalentemente sulla manutenzione delle strade e sulla logistica, per garantire la sicurezza e la viabilità. Nei prossimi anni, ha aggiunto, lo sport deve essere centrale per la città; sarà necessario restituire dignità alle strutture sportive, soprattutto quelle in cui si svolgono attività “di prossimità”. Per Ciro Borriello la tappa sarà un’occasione fantastica per rendere visibili luoghi meravigliosi della città e dell’area metropolitana. Ha proposto per il futuro una tappa fissa del Giro a Napoli, ritenendo una buona prassi proporre l’immagine della città attraverso gli eventi sportivi.
Alessandra Clemente ha annunciato il suo voto favorevole alla delibera, aggiungendo che far vivere lo sport all’interno della nostra comunità è un grande asse strategico per l’immagine, per la promozione e lo sviluppo economico delle attività produttive della città. Catello Maresca ha auspicato un voto unanime alla delibera e ha chiesto all’assessora di vigilare sulla correttezza della spesa dei fondi destinati alla realizzazione della tappa, soprattutto per la manutenzione delle strade. È necessario, ha aggiunto, investire nella cura degli impianti sportivi e dei circoli sportivi cittadini, suggerendo di coinvolgere il Coni per riorganizzare il settore sportivo in città. Ha concluso evidenziando l’importanza di restituire dignità alle palestre delle scuole, per consentirne l’uso non solo agli studenti ma anche agli esterni. Su questo punto l’assessora Ferrante ha annunciato l’intenzione di procedere a protocolli d’intesa con i dirigenti scolastici per l’uso pomeridiano delle strutture. Dopo la replica dell’assessora, la delibera è stata approvata all’unanimità.
La deliberazione 543, concernente il riconoscimento e il finanziamento del debito fuori bilancio per i lavori di somma urgenza eseguiti in via Cassano è stata illustrata dall’assessore Cosenza e approvata a maggioranza con l’astensione dei consiglieri Lange, Bassolino, Guangi e Bianca Maria D’Angelo. Cosenza ha illustrato anche l’ultima deliberazione all’ordine dei lavori, la 576, riguardante una variazione al Bilancio di Previsione 2021/2023 per l’acquisizione delle risorse erogate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per iniziative di Mobility Management.
Si tratta, ha spiegato l’assessore, di 1.400.000 euro per la realizzazione di una progettazione già operativa per incentivare piani e soluzioni per gli spostamenti casa-lavoro, al fine di migliore l’impatto sull’ambiente e sulla mobilità. Sull’argomento è intervenuto il consigliere Luigi Carbone, il quale ha chiesto che i fondi siano in parte destinati al ristoro alle aziende che hanno sviluppato piani di efficientamento della mobilità e ha evidenziato l’importanza di impiegare eventuali economie residue per forme di co-progettazione nel bike sharing o nel car sharing. La delibera è stata approvata all’unanimità. Prima di terminare, l’assemblea ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a firma di tutti i gruppi consiliari. Il documento, ha spiegato Alessandra Clemente, prima firmataria dell’atto, intende impegnare l’Amministrazione a richiedere agli organi competenti l’istituzione sul territorio cittadino di punti per la somministrazione gratuita di tamponi molecolari: si tratterebbe di una risposta ai disagi anche economici che tanti cittadini stanno vivendo in questo momento.
Super green pass, il Consiglio dei ministri mette nel mirino il settore trasporti. Cambiano anche le regole della quarantena covid, che ora sarà eliminata per chi è vaccinato con la terza dose. Il giro di vite è arrivato nella serata di ieri con un nuovo decreto, che sarà in vigore a partire dal prossimo 10 gennaio 2022 e fino alla fine dello stato d’emergenza.
Sostanziali le novità sul pass rafforzato – che riguarda inoltre alberghi e ristoranti all’aperto – ma mella prossima riunione scatteranno altre misure, quelle sul ‘super documento verde’ obbligatorio anche sul lavoro . Dimezzate le capienze degli impianti all’aperto, stadi compresi, e il via libera ai prezzi calmierati per le mascherine Ffp2.
Super green pass necessario per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico locale e regionale. Dal 10 gennaio il certificato verde rafforzato sarà esteso anche per alberghi e ristoranti all’aperto. Fino alla cessazione dello stato di emergenza si amplia l’uso ad un serie di altre attività: alberghi e strutture ricettive; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; servizi di ristorazione all’aperto; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici; piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto. Il Super green pass verrà applicato anche a centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto.
Nessuna decisione per ora sull’estensione del Super green pass al lavoro.
No alla la quarantena covid dopo un contatto con positivi per i soggetti vaccinati con 3 dosi o con seconda dose entro 4 mesi. Quarantena a 5 giorni e obbligo di tampone, invece, per chi – vaccinato da oltre 4 mesi con la seconda dose – entri in contatto con un positivo.
In particolare, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, questi soggetti sono obbligati a indossare le mascherine Ffp2 e a fare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultimo contatto con il positivo.
Infine, il decreto prevede che la cessazione della quarantena o dell’auto-sorveglianza avvenga dopo il risultato negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati. In quest’ultimo caso, la trasmissione all’Asl del referto, anche con modalità elettroniche, determina la cessazione di quarantena o del periodo di auto-sorveglianza.
Per i non vaccinati la quarantena rimane di 10 giorni, più il tampone, o di 14 giorni senza tampone.
Dopo una lunga seduta, stanotte, poco dopo le ore 2,00, a conclusione di un lungo dibattito sui documenti contabili e le aziende partecipate, il consiglio comunale presieduto da Giuseppe Castiglione, riunito in presenza a palazzo degli elefanti e da remoto, ha adottato il bilancio di previsione 2021/2023 proposta dalla giunta Pogliese, che allinea gli strumenti finanziari al vigente esercizio, esattamente tre anni dopo la dichiarazione dello stato di dissesto.
Il preventivo delle finanze comunali, insieme al Documento Unico di Programmazione, anch’esso licenziato dal consiglio, è stato illustrato in aula dal vicesindaco e assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi che ha ribadito come “questo bilancio rappresenti la prosecuzione del rigoroso lavoro di razionalizzazione contenuto nell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato approvato dal Ministero dell’Interno, con cui l’Amministrazione Comunale si è impegnata ad attuare stringenti misure di risanamento nella spesa e nella programmazione finanziaria, con la correzione dei documenti contabili preesistenti al dissesto, con una prospettiva quinquennale quanto la durata della procedura stabilita dalla legge per gli enti in default”
“Un fatto di straordinario rilevanza sociale e amministrativa –ha detto il sindaco Salvo Pogliese, che ha partecipato alla due giorni dei lavori dell’assemblea cittadina- che ci consente di proseguire nella nostra azione di rimettere ordine nell’impalcatura finanziaria del Comune, superando i vincoli di un dissesto che grazie a un certosino lavoro fondato su rigore e prudenza, dell’assessore Bonaccorsi, della ragioneria generale diretta da Clara Leonardi con il suo gruppo di lavori di impiegati e funzionari, della commissione consiliare presieduta da Santi Bosco e tanti altri che hanno accompagnato questo serio lavoro di ricucitura che da tre anni e mezzo portiamo avanti con serietà e determinazione. Un risultato –ha proseguito il sindaco- che consente al Comune di guardare con più fiducia al domani. A cominciare dalla rigenerazione dell’apparato burocratico che ha bisogno di nuove energie con un migliaio di unità di personale da assumere a tempo indeterminato in ogni settore, tecnico e amministrativo, visto che l’attuale dotazione organica contare su appena duemila impiegati e un numero ridottissimo di dirigenti, molto meno della metà di quelli previsti dalla pianta organica, dando così la possibilità a tanti giovani di potersi esprimere con le proprie competenze nel servizio alla Città”.
Il bilancio di previsione del prossimo triennio, è stato adottato congiuntamente a un emendamento tecnico dell’amministrazione comunale, predisposto alla luce delle sopravvenute iniziative legislative del governo e del parlamento nazionale e regionale, norme per finanziare il disavanzo, che consentono al Comune di sbloccare finalmente i fondi comunitari di cui l’Amministrazione è beneficiaria, variando alcune delle previsioni di spesa che correvano il rischio di rimanere inutilizzate.
“Posso annunciare con certezza –ha aggiunto il sindaco Pogliese- che il 2022 sarà l’anno delle realizzazioni con interventi nel settore delle opere pubbliche, delle infrastrutture e della mobilità di grandissima portata, a cui lavorano gli assessori Parisi, Trantino e Arcidiacono con le rispettive Direzioni comunali, con interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana senza precedenti per Catania e che nei prossimi giorni illustreremo in dettaglio”.
Una lunga parte della seduta di ieri sera del consiglio comunale è stata impiegata per il dibattito sull’autorizzazione alla Sidra ad acquisire quote di partecipazione azionarie della “Catania acque” società pubblica costituita in vista dell’affidamento del servizio idrico integrato. Il presidente del consiglio comunale ha infatti reso nota una missiva dell’Ad di Sie e del socio industriale Hydro, arrivata poche ore prima della riunione del civico consesso, con sui si <> il consiglio comunale a deliberare l’ingresso della società partecipata Sidra spa nella società Catania acque, di una sentenza del Cga del 13 dicembre scorso. Dopo un serrato confronto e una conferenza dei capigruppo consiliari, riunita intorno a mezzanotte alla presenza del sindaco Pogliese e della segretaria generale Rossana Manno, il consiglio ha deciso di proseguire i lavori e adottare, senza voti contrari dei presenti, l’atto di autorizzazione a partecipare alla società di gestione unica delle attività del Servizio idrico Integrato in tutti i Comuni dell’Ato Catania, che permettono di realizzare economie di scala e diminuire i costi per ciascun utente.
Stasera, mercoledì 29 dicembre, alle 19,30 nuova seduta del consiglio comunale per esaminare quattro decreti ingiuntivi emessi dal tribunale per somme dovute ad associazioni per il servizio di custodia e mantenimento dei cani randagi.
Nella foto di “Medici senza frontiere”, inizia lo sbarco dei migranti ad Augusta
Scelto il porto di Augusta per lo sbarco dei migranti a bordo della Geo Barents. La nave di Msf ha raggiunto ieri pomeriggio la cittadina del Siracusano, assegnata dal Viminale come Pos (Place of safety). Dopo l’attracco sono iniziate le procedure sanitarie con l’esecuzione dei primi tamponi ai 174 minori, di cui 143 non accompagnati, risultati tutti negativi.
Cinque persone, casi medici urgenti, sono state evacuate e condotte in ospedale per controlli. Si tratta di due donne incinte e tre ragazze che presentavano alcune fratture e che, dopo la visita sono rientrate sulla nave e trasferite di nuovo stamani in ospedale. Gli altri, dopo l’ennesima notte a bordo, stamani hanno iniziato a lasciare la Geo Barents. Dopo lo screening anti-Covid e le procedure di identificazione saranno trasferiti sulla nave quarantena, mentre i minori non accompagnati (143 su 174 complessivi) nei centri di accoglienza. Le critiche per i ritardi delle decisioni politiche provengono dai medici visto che i migranti sono tutti in attesa di essere valutati in maniera più approfondita, sotto il profilo sanitario. E’ un rituale disperato ,ormai conosciuto ma sempre irrisolto.
Tante le nazionalità presenti a bordo. La maggior parte dei migranti proviene dal Sudan, dalla Nigeria, dall’Eritrea e dall’Egitto, seguiti da Costa d’Avorio, Gambia, Etiopia, Libia, Mali, Guinea Conakry, Senegal, Sierra Leone, Chad, Siria, Camerun, Sud Sudan. Molti hanno ustioni da carburante, infezioni respiratorie e ferite legate alle violenze subite
Caruso: “Il 2021 è stato, come annunciato, un anno di crescita”
Continua il percorso di arricchimento delle professionalità all’interno del Comune di Aci Sant’Antonio. Il 2021 si chiude con cinque nuove firme e una sostituzione all’interno dell’Ufficio Sisma. Due sono i nomi che vanno a rafforzare il corpo dei Vigili Urbani, che ha già visto importanti innesti: si tratta di Giancristian Patanè e Maurizio Costanzo Zammataro. Tre, invece, sono i tecnici, due esterni e uno interno: Danilo Parmigiano e Fabrizio D’Agata gli interni, Giovanni Oliveri l’esterno. Alessandra Barbagallo, infine, per la sostituzione nell’Ufficio Sisma.
Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea l’importanza di questo passaggio: “Lo abbiamo ribadito più volte: quello del rafforzamento della macchina amministrativa era uno degli obiettivi principali della mia sindacatura, perché migliorare gli uffici significa migliorare i risultati per l’intera comunità e in questo senso possiamo serenamente dire che gli effetti sono sotto gli occhi di tutti, a partire dai numerosi finanziamenti ottenuti che hanno permesso e permetteranno di realizzare straordinari progetti. “Il 2021 è stato, come annunciato, un anno di crescita: dopo l’aumento delle ore del personale part-time e lo sfruttamento delle progressioni verticali si è passati ai concorsi, per un efficientamento della macchina amministrativa che andrà avanti ancora con assunzioni programmate per il 2022 e continuerà a portare frutti”.
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