Napoli, ritorna la faida con l’esecuzione del “boss” Riso

Colpito in auto con tre colpi di pistola: omicidio di camorra a Miano -  IlGiornale.it

Napoli

Napoli ritorna come città dal  chiaro stampo camorristico ed  inquieto, e mette in mostra singolari esecuzioni – nella zona di Miano.

Un commando di sicari  ha freddato il pregiudicato  Alessandro Riso, 28 anni con  un turbolento passato già scandito da precedenti penali. Il giovane è stato scaricato – come si vede nei film di questo genere -da un’auto in corsa sul piazzale esterno dell’ospedale Cardarelli intorno alle 21,30 di mercoledì, quando era già morto.

Alcuni anni fa Alessandro Riso sfuggì miracolosamente ad un vero e proprio attentato: gli furono inferte 12-13 coltellate, ma riuscì a sopravvivere. . Non si esclude che l’agguato mortale possa essere scattato davanti al negozio di detersivi di via Vittorio Veneto, sempre nel quartiere Miano, sulla cui saracinesca gli investigatori avrebbero anche trovato due fori. A terra, invece, c’erano sei bossoli. Le segnalazioni del raid in via Vittorio Veneto sono giunte alle forze dell’ordine circa 15 minuti prima dell’arrivo al Cardarelli del corpo esanime di Alessandro Riso. 
 Secondo quanto si è appreso il negozio di detersivi del quale si diceva poco sopra apparterebbe allo zio dei fratelli Cifrone, dell’omonimo clan camorristico di Miano. Anche Alessandro Riso è ritenuto dalla Direzione Distrettuale Antimafia appartenente allo stesso clan. 

Gli investigatori ritengono che  Riso potrebbe essere stato ucciso dai suoi ex amici di gruppo. Forse perché sospettato di aver  tradito qualche elemento dei Cifrone.  Oppure ucciso dal clan  dei Balzano –  perché considerato  ancora un fedelissimo della famiglia che dopo la capitolazione dei Lo Russo avrebbe avuto ambizioni di riscossa. Vedremo in seguito gli sviluppi.

 

BLITZ DELLA FINANZA NELLE SEDE DELL’AST TRASPORTI “PRESIEDUTA” DA GAETANO TAFURI E SOCIETA’ DEI “MISTERI”

 

di     R.LANZA

Blitz della guardia di finanza nella sede dell’Ast, l’azienda regionale che si occupa del trasporto extraurbano. Le ipotesi di reato sono corruzione e abuso d’ufficio.

L’AST   oggi è Società per Azioni – circa 900 dipendenti -per  garantire servizi migliori ai cittadini utenti.Il processo di riorganizzazione che ha interessato negli anni la struttura aziendale non ha erogato tuttavia servizi di qualità.  Orari non controllati, assenze degli autisti incaricati, corse che saltano frequentemente, sporcizia sui sedili e posti a sedere, degli autobus,linguaggio spesso scurrile degli operatori, indifferenza verticistica e delle direzioni cittadine.

AST SpA opera in un territorio di 11.891 kmq di superficie, pari al 47% della superficie regionale fornendo i propri servizi ad una popolazione di 3.456.649 di abitanti, 69% della popolazione regionale residente in 128 comuni.

Rete Urbana
Comuni Serviti 14
Popolazione Servita 666.267
Km Percorsi 2.956.937
Rete ExtraUrbana
Numero di Linee 114
Popolazione Servita 3.456.649
Km Percorsi 14.763.0

Recentemente l’assessore regionale Falcone, aveva respinto l’idea di una presunta compagnia aerea controllata dalla Regione Siciliana. “Apprendiamo da indiscrezioni di un progetto – dichiarò Falcone alla Stampa tramite il portavoce Stampa Fabio De Pasquale -per la costituzione di una compagnia aerea, annunciato dal presidente dell’Ast, azienda partecipata della Regione. Si ritiene opportuno precisare che si tratta di una iniziativa personale del presidente, avvocato Gaetano Tafuri, mai concordata con il governo Musumeci e della quale non conosciamo, neppure informalmente, i contenuti”. 

Resta un mistero l’operato pure di Gaetano Tafuri e sui motivi che lo spingerebbero a pensare ad una compagnia di bandiera regionale con la controllata Ast – senza una intesa con l’attuale Giunta regionale e il Presidente Musumeci così come resta un mistero la sua autonomina ed occupazione della poltrona presidenziale. E perchè non è intervenuto finora il Presidente della Regione Musumeci?    E’ per caso soddisfatto il governatore della qualità dei servizi erogati dall’AST nelle varie città siciliane?  Perchè non attua un sondaggio nelle varie fermate degli autobus?     Perchè alla guida di questa azienda non si promuove
Nello Musumeci - Wikipedia?
un personaggio di rispetto lontano da interessi particolari, politici ed economici.Ad esempio un generale in pensione dei Carabinieri ?             Quelli attuali, caro Presidente Musumeci, – sembrano al pubblico personaggi dubbi, titolari di troppi incarichi politici anche nel periodo della Mafia dei governatori,  che non hanno eliminato i disagi e il malessere della popolazione -utenza siciliana    Occorrerebbe mandarli subito a casa. 

Tafuri : dopo l’esperienza di Commissario della Metro -CircumEtnea- il 5 settembre del 2018 si è autonominato amministratore unico dell’azienda Ast Aeroservizi  che gestisce in toto l’Aeroporto di Lampedusa. L’ autonomina di Presidente è avvenuta in seno ad un’assemblea dei soci, in quell’occasione presieduta da Giovanni Amico. Amico, dirigente Ast distaccato parzialmente presso AST Aeroservizi con la qualifica di “DG – Accoutable Manager”. Ex amministratore unico della società che gestisce l’aeroporto di Lampedusa  dal 2006.  Tafuri sa bene di aver a che fare con una Società molto amata a Bruxelles e che può contare su un contributo Ue di parecchi miliardi di euro.

I suoi poteri si ampliano a tal punto che, forse non si rende conto , che così  controlla se stesso, perchè  le due società sono in rapporto diretto. Ma Tafuri trova l’espediente singolare nel testo unico in materia di società a partecipazione pubblica) che stabilisce quanto segue: “non è consentito nominare, nei consigli di amministrazione o di gestione, amministratori della società controllante a meno che la nomina risponda all’esigenza di rendere disponibili alla società controllata particolari e comprovate competenze tecniche degli amministratori della Società controllante o di favorire l’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento.

 

All'Ast Tafuri, il "fedelissimo" - Live Sicilia
Gaetano   Tafuri
Apprendiamo adesso che nei giorni scorsi    la Guardia  di finanza ha perquisito la sede dell’Ast in via Caduti Senza Croce di Palermo ascoltando tra gli altri presidente, vice presidente e direttore generale.
 L’incarico era quello  di acquisire alcuni atti amministrativi relativi ad incarichi e appalti aggiudicati o ancora in corso di aggiudicazione.

Sulle indagini Fiamme gialle e inquirenti mantengono provvisoriamente il silenzio. L’unica certezza sembra essere che gli indagati in questa prima fase sarebbero almeno cinque. Al momento dell’accesso i finanzieri hanno chiesto ai vertici dell’Ast di essere presenti e consegnare, fra le altre cose, anche i loro smartphone.   Vedremo appresso gli sviluppi.

Ballottaggi in diversi comuni siciliani, già le certezze

 

In via di definizione elettorale le operazioni di scrutinio nelle varie sezioni comunali interessate.  Vi sono alcune certezze. Apprendiamo ad es. che Franco Miccichè, autonomista a capo di liste civiche che ha incassato il sostegno di Lega, FI e Diventerà Bellissima, è il nuovo sindaco di Agrigento. Il verdetto arriva al termine di in uno dei 4 ballottaggi che coinvolgono altrettanti comuni siciliani (al voto anche a Carini, Augusta e Floridia): ha raggiunto oltre il 60% delle preferenze e i numeri non lasciano dubbi sulla vittoria finale.

Marco Carianni è, invece, il nuovo sindaco di Floridia: il 24enne, al secondo turno, ha battuto Salvo Burgio con 4.540 voti; è il più giovane sindaco che la città abbia mai avuto.

A Carini Monteleone esprime pubblicamente felicità per il risultato a suo favore:   ma  “c’è Lo spoglio delle schede e non c’è ancora un risultato ufficiale nella sfida con Salvatore Totò Sgroi (centrodestra).

Ad Augusta il vincitore del ballottaggio è  Giuseppe Di Mare con  “Benvenuto futuro”. L’altro candidato al ballottaggio è Giuseppe Gulino. Non ci sono ancora risultati ufficiali dello scrutinio in corso.

L’affluenza definitiva per i ballottaggi di ieri e oggi nei quattro comuni coinvolti, si è attestata al 40,13%, in forte calo rispetto al 58,04% del primo turno: un contrazione del 17,91%. Il numero degli elettori ad Agrigento si è fermato al 42,62%, con un -20,37% circa rispetto al 2012, l’ultima volta che si era verificato un ballottaggio (in quel caso a votare si recò oltre il 60% degli aventi diritto). Affluenza minore rispetto alle precedenti elezioni anche a Carini dove ha votato il 32,05% (-14,53%), ad Augusta dove si è recato alle urne il 42,95% (-18,84%) ed infine a Floridia il 43,68% (17,80).

 

Ballottaggi, oggi alle 14 si chiudono le operazioni di voto

elezioni comunali reggio calabria 2020

 

Urne aperte anche oggi  dalle 7 in Sicilia fino alle 14  per i ballottaggi. Si prosegue con il voto in quattro comuni: Agrigento, unico capoluogo di provincia; Carini, nel Palermitano; Augusta e Floridia nel Siracusano.Le operazioni di scrutinio avranno inizio oggi dopo il completamento delle operazioni di voto.
Ricorderemo che nella città dei Templi – dove si concentrano le attenzioni degli osservatori politici -a contendersi la poltrona di primo cittadino sono il sindaco uscente Lillo Firetto, sostenuto da liste di centro, che al primo turno ha ottenuto il 27,8% dei consensi, e Franco Miccichè, appoggiato da Vox e liste civiche, che ha ottenuto il 36,6% dei voti.

 

Elezioni amministrative Agrigento, Firetto non si apparenta, Miccichè  invece sì | SICILIATV.ORG

Franco Miccichè                                                                    Lillo Firetto

A Carini la sfida è tra l’uscente Giovì Monteleone del centrosinistra, che ha ricevuto il 37,5% delle preferenze, e Totò Sgroi del centrodestra, che ha ottenuto il 33,5% dei consensi.
Ad Augusta la contesa è tra l’ex sindaco Pippo Gulino che ha conquistato il 31,4% delle preferenze e Giuseppe Di Mare che si è fermato al 27,1%.
A Floridia il duello sarà tra Marco Carianni che ha ottenuto il 26,1% dei voti, sostenuto da liste civiche, e Salvo Burgio, che ha conquistato il 17,2% dei consensi, sostenuto da FdI e lista civica.

LA REGIONE DICHIARA ZONA ROSSA ANCHE RANDAZZO

 

Randazzo - Cittadina sui fianchi settentrionali del vulcano Etna

Randazzo, la cittadina ai fianchi dell’Etna, da stamane è zona rossa.

Da stamane Randazzo è considerata zona rossa.  Novantasette casi positivi al Covid accertati attraverso il tampone molecolare e altri sessanta con quello rapido: un vero cluster territorializzato è stato individuato a Randazzo, in provincia di Catania. .     Randazzo diventa la quarta zona rossa nell’isola.

Con apposita ordinanza il  presidente della Regione Nello Musumeci, d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, per contrastare la diffusione del coronavirus, ha disposto restrizioni fino alle 24 del 26 Ottobre.Salvo poi ad attenzionare i nuovi dati sulla cittadina randazzese.

. Si aggiunge a Sambuca di Sicilia (fino al 7 novembre), a Mezzojuso (24 ottobre) e a Galati Mamertino (24 ottobre).

Ai posti di blocco gli automobilisti dovranno informare i militari sui motivi dell’ingresso od uscita dal paese. Sono, comunque, consentiti l’asporto e la vendita al domicilio, sempre all’interno del territorio comunale. Sarà possibile transitare per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali. Inoltre, è consentita la circolazione dei residenti o domiciliati (anche di fatto) nel Comune esclusivamente per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonchè per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante, purchè condotti a titolo individuale.

La Sicilia la settimana scorsa  ha fatto registrare il più alto numero di nuovi positivi mai registrato (2.998) e un tasso di positività (i positivi in rapporto ai tamponi) quasi doppio rispetto alla settimana scorsa (6,44% contro il 3,77%). La percentuale dei positivi rispetto ai tamponi nell’ultima settimana è di circa tre volte superiore alla media l’aumento di oltre un terzo in una sola settimana del totale dei positivi (da 4401 a 6790).

Papa Francesco: “Pagare le tasse è doveroso ma è necessario affermare il primato di Dio”

Papa Francesco sorridente in papamobile in piazza San Pietro - Esteri -  quotidiano.net

LA DOMANDA TRAPPOLA A GESU’ PER SCREDITARLO: E’ LECITO PAGARE IL TRIBUTO A CESARE’? “RENDETE A CESARER QUELLO CHE E’ DI CESARE E A DIO QUELLO CHE  E’ DI DIO”

Pagare le tasse. Il Papa oggi all’Angelus si sofferma su questo  drammatico e delicato argomento per gli italiani vessati dalle tasse di ogni tipo.   Il “trabocchetto” che fanno gli avversari di Gesù ponendogli “una domanda insidiosa” per screditarlo – “E’ lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?” – è il centro della riflessione del Pontefice. Proprio partendo dalla risposta di Gesù – “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” – il Pontefice distingue i piani, richiamando ai doveri di ognuno quelli di essere buoni cittadini e buoni cristiani.

Pagare le tasse è un dovere dei cittadini, come anche l’osservanza delle leggi giuste dello Stato. Al tempo stesso, è necessario affermare il primato di Dio nella vita umana e nella storia, rispettando il diritto di Dio su ciò che gli appartiene.     E’ questa  la missione della Chiesa e dei cristiani: parlare di Dio e testimoniarlo agli uomini e alle donne del proprio tempo.

Pagare le tasse è un dovere ma è necessario affermare il primato di Dio

Francesco ricorda che la domanda scomoda nasceva dal considerare offensiva l’immagine dell’imperatore romano impressa sulle monete, “era un’ingiuria al Dio d’Israele”. Gesù, con la sua risposta, si pone al di sopra delle polemiche:

Da una parte, riconosce che il tributo a Cesare va pagato – e anche a tutti noi: le tasse vanno pagate -, perché l’immagine sulla moneta è la sua; ma soprattutto ricorda che ogni persona porta in sé un’altra immagine – la portiamo nel cuore, nell’anima -, quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza, della propria vita. 

Si tratta di impegnarsi con umiltà, e al tempo stesso con coraggio, portando il proprio contributo all’edificazione della civiltà dell’amore, dove regnano la giustizia e la fraternità.

Il Santo Padre infine ha ricordato la triste vicenda dei pescatori trattenuti e sequestrati in Libia. “Desidero rivolgere- ha detto Papa Francesco- una parola di incoraggiamento e sostegno ai pescatori fermati da più di un mese in Libia e ai loro familiari. Affidandosi a Maria, stella del mare, mantengano viva la speranza di poter riabbracciare presto i loro cari”. 

 

FAI: IL CIMITERO DI CATANIA DIVENTA LUOGO DI RIFLESSIONE: LA STORIA DELLA CITTÀ TRA LE VIE DELLA MEMORIA

 

Dalla tomba di Verga ai sepolcri delle famiglie nobili, lungo il percorso promosso dal capo delegazione catanese del Fondo Ambiente Italiano Maria Licata

Foto Press

 

Foto Press

CATANIA – 

Non solo un luogo di dolore, ma uno spazio che invita alla riflessione: il cimitero monumentale di Catania diventa protagonista delle Giornate d’Autunno del Fondo Ambiente Italiano. Un percorso alla scoperta delle proprie origini e della storia, ideato e voluto dal capo delegazione FAI della città etnea Maria Licata e dal gruppo giovani FAI (Silvia Majorana). Questa mattina (sabato 17 ottobre) – con il supporto dell’associazione Guide Turistiche – via alle visite aperte al pubblico.

All’ingresso de “I tre cancelli” si percorrono le scalinate che portano alla tomba di colui che è stato il sindaco etneo per antonomasia: Giuseppe De Felice. Dalla storia di un grande politico a quella di una giovane suicida, Angelina Mioccio: promessa sposa di un uomo per cui non provava alcun sentimento. Così la decisione di togliersi la vita lanciandosi dalla torre del castello di Leucatia, commissionato proprio per lei e per il futuro coniuge. Nella cappella di famiglia la ragazza era stata sepolta imbalsamata con l’abito nuziale: la tecnica utilizzata per la tumulazione è stata oggetto di analisi di molti studiosi.

 

 

 

Tra i viali alberati e le cappelle gentilizie si trovano poi i sepolcri di altri personaggi che hanno fatto grande Catania. Al “Viale degli uomini illustri” si resta incantanti al riecheggiare dei nomi di Masi Marcellini, Angelo Musco e Giovanni Grasso: grandi attori del teatro dialettale e non. Così come viene subito in mente la “Provvidenza” nel vedere la tomba di Giovanni Verga: umile e spoglia per suo volere, ma lasciata all’abbandono per tanto tempo e per l’occasione omaggiata e arricchita dai fiori di Radicepura. E ancora: il pittore Antonino Gandolfo, il giurista autore del libro sulla redenzione del reo confesso Vincenzo Lanza, l’archeologo Vincenzo Casagrandi, il fisico Enrico Boggio Lera. Da un pezzo di storia a un altro: così si legge il nome del musicista Francesco Paolo Frontini (autore della melodia del brano “Ciuri ciuri”), del giurista Pietro Delogu, dello scrittore Federico De Roberto e del poeta e docente universitario Mario Rapisardi. Al cimitero, che sorge su una collina non spianata per volere dell’architetto Filadelfo Fichera, tra lo scorcio dell’Etna che giganteggia alle sue spalle e le vie e i monumenti che ricordano i quartieri di Parigi, si resta ammaliati dalla bellezza dello stile romano, arabo, normanno, bizantino e greco. Architetture che sono carattere distintivo di una commistione di culture che hanno influenzato nei secoli la città dell’Elefante. Le cappelle raccontano e dicono tanto del suo passato. Tra le tante spicca quella del XV secolo della confraternita dei Bianchi, laici dediti all’assistenza dei malati e dei condannati a morte.

 

Tutt’intorno archi e colonne, e alcune linee che spezzano e creano una frattura: è il caso della cappella del professore Cavallaro Freni, in stile egizio e con sfingi a guardia del portone. Così come quella della famiglia Di Mattei e la sua struttura che invita a guardare verso l’alto, dove spicca l’”Angelo della morte”. Una parte del passato è racchiuso nelle cappelle delle Benedettine e delle famiglie facoltose come i Feo, proprietari di un cotonificio, dei Moncada, dei Cruyllas e dei Sollima. Quest’ultima saccheggiata in tempi recenti di molte ricchezze presenti al suo interno. Altro spazio è riservato alla comunità elvetica, che ha investito economicamente nella città etnea: così si scoprono (e riscoprono) i gioiellieri Ritter, i Caflisch e gli Engwiller.

 

Dalla storia e dalle grandi famiglie ai portatori di valori e di chi ha lottato per la propria terra. Monumenti e sepolcri sono in onore delle Piccole Sorelle dei Poveri, degli indipendentisti, delle vittime dei moti del 1837, dei caduti di Nassiriya e dei vigili del fuoco che hanno perso la vita durante l’esplosione di via Garibaldi nel 2018. Come una biblioteca ricca di libri da sfogliare e da leggere, il cimitero racchiude la nostra storia e permette di far capire chi eravamo, chi siamo e in che direzione andare.

Le giornate FAI proseguiranno il prossimo fine settimana con “Le antiche vie dei castelli”.

Nuove misure del Governo in arrivo- Congelate le cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2020 -Nulla per l’occupazione giovanile

 

Il premier Conte firmerà il nuovo dpcm nelle prossime ore per mandarlo in Gazzetta entro domenica sera perché entri in vigore da lunedì. 

Domenica sera, tornando a parlare agli italiani come nei giorni drammatici del lockdown, il premier illustrerà nuove regole, elencherà altri blocchi, dallo sport alla movida. Su cosa in concreto fare, il confronto si infiamma in maggioranza: Iv si dice pronto a dire tanti «no» a nuove chiusure, convinta di trovare una sponda nel premier, il M5s si mostra prudente, Pd e Leu spingono per agire con nettezza, subito.

Due punti fermi nell’azione di Conte: non chiudere le scuole, non fermare le attività produttive. Sul primo punto tutto il governo concorda: va bene aumentare la didattica a distanza, non chiudere le aule. Sul secondo punto invece si discute. C’è chi ritiene che alcune attività non essenziali siano “sacrificabili” per far abbassare la curva, garantendo i necessari ristori a tutte le categorie interessate con un decreto legge da approvare insieme alla manovra. C’è chi pensa al contrario – e Teresa Bellanova per Italia viva si sta intestando questa battaglia – che non si possa «esagerare», si debba evitare ogni chiusura. A far discutere è il «coprifuoco» ipotizzato da più d’uno nel governo e proposto alle Regioni: far chiudere ristoranti, locali, negozi alle 22 o alle 23.

Il solo termine «coprifuoco» fa paura, tanto che Palazzo Chigi invita la stampa a non «alimentare confusione con fughe in avanti» e attendere le «comunicazioni ufficiali» sulle nuove misure, che arriveranno dopo un confronto con Regioni ed enti locali, scienziati, «per tutelare nel modo più efficace gli interessi sanitari e socio-economici di tutti i cittadini». Quali saranno dunque i provvedimenti?

Proroga della cassa integrazione, aiuti ai settori più colpiti durante l’emergenza Covid, stop alle cartelle esattoriali e assegno unico per i figli a partire da luglio 2021. Sono alcune delle misure annunciate dal governo dopo il disco verde nella notte alla manovra da 40 miliardi, con la formula ‘salvo intese’, e al decreto sulle riscossioni.

DL BILANCIO 2021 E DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO (DPB) – Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (disegno di legge) Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e il bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Il provvedimento trova la sua traduzione sul piano contabile nel Documento programmatico di bilancio per il 2021 che viene quindi trasmesso alla Commissione europea.      Un documento che prevede una significativa espansione fiscale e contiene importanti provvedimenti che rappresentano la prosecuzione delle misure intraprese sinora per proteggere la salute dei cittadini e garantire la sicurezza e la stabilità economica del Paese.       Garantite  le risorse necessarie per garantire il rilancio del sistema economico, attraverso interventi su fisco, investimenti, occupazione, scuola, università e cultura.

SCADENZE FISCALI-Proroga – Niente condono fiscale come chiedono la maggioranza degli italiani in questo periodo particolare ma proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione. Allo stesso tempo, si proroga al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5. Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, è inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.

SANITÀ vengono stanziati circa 4 miliardi di euro. Le diverse misure riguardano in particolare il sostegno del personale medico e infermieristico, fra queste la conferma anche per l’anno 2021 di 30.000 fra medici e infermieri assunti a tempo determinato per il periodo emergenziale e il sostegno delle indennità contrattuali per queste categorie, e l’introduzione di un fondo per l’acquisto di vaccini e per altre esigenze correlate all’emergenza

COVID-19 Viene inoltre aumentata di un miliardo di euro la dotazione del Fondo Sanitario Nazionale.

FAMIGLIE Viene finanziata a partire da luglio 2021 una grande riforma per le famiglie, con l’introduzione dell’assegno unico che viene esteso anche agli autonomi e agli incapienti. Viene inoltre prolungata la durata del congedo di paternità.

MEZZOGIORNO viene portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Sud con uno stanziamento di 13,4 miliardi nel triennio 2021-2023 e prorogato per il 2021 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni del Meridione.

CUNEO FISCALE Con circa 1,8 miliardi di euro aggiuntivi, per uno stanziamento annuale complessivo di 7 miliardi, viene portato a regime il taglio del cuneo per i redditi sopra i 28.000 euro.

RIFORMA FISCALE – vengono stanziati 8 miliardi di euro annui a regime per la riforma fiscale, che comprende l’assegno unico, ai quali si aggiungeranno le risorse derivanti dalle maggiori entrate fiscali che confluiranno nell’apposito fondo “per la fedeltà fiscale”.

GIOVANI Vengono azzerati per tre anni i contributi per le assunzioni degli under-35 a carico delle imprese operanti su tutto il territorio nazionale.

MISURE DI SOSTEGNO ALL’ECONOMIA viene istituito un fondo da 4 miliardi di euro a sostegno dei settori maggiormente colpiti durante l’emergenza COVID. Viene prorogata la moratoria sui mutui e la possibilità di accedere alle garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia PMI e da SACE. Viene fornito un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro. Vengono prorogate le misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.

LAVORO E PREVIDENZA Vengono finanziate ulteriori settimane di Cig COVID, con lo stesso meccanismo che prevede la gratuità della Cassa per chi ha registrato perdite oltre una certa soglia. Vengono prorogate le misure Ape Social e Opzione Donna.

TRASPORTI PUBBLICI – Con fondi aggiuntivi da utilizzare nei primi mesi del 2021, vengono incrementate le risorse per il trasporto pubblico locale, in particolare modo quello scolastico.

SCUOLA, UNIVERSITÀ E CULTURA Viene finanziata con 1,2 miliardi di euro a regime l’assunzione di 25.000 insegnanti di sostegno e vengono stanziati 1,5 miliardi di euro per l’edilizia scolastica. È previsto un contributo di 500 milioni di euro l’anno per il diritto allo studio e sono stanziati 500 milioni di euro l’anno per il settore universitario. Sono destinati 2,4 miliardi all’edilizia universitaria e ai progetti di ricerca. Vengono inoltre destinati 600 milioni di euro all’anno per sostenere l’occupazione nei settori del cinema e della cultura.

 

Decoro urbano, bambinopoli a Lavina e Santa Maria La Stella.

Caruso: “Arricchiamo ulteriormente il territorio di spazi di aggregazione”

Dopo le bambinopoli realizzate a Lavinaio, alla Villa Comunale e nel quartiere Madonna delle Grazie realizzate negli anni passati, arrivano due nuove aree per bambini e famiglie, una ubicata nella frazione di Lavina, esattamente nello slargo che si apre su via Paolo Vasta, in merito alla quale i lavori hanno preso il via ieri, e l’altra nella frazione di Santa Maria La Stella, in via Sac. Messina, nell’area che contiene l’edificio scolastico nuovo, in una zona che verrà riqualificata, nella quale si potrà accedere liberamente e per la quale l’intervento partirà a giorni.

Foto Ambra

L’obiettivo è quello di privare la città dei non luoghi, quegli spazi vuoti che possono risultare veri e propri buchi neri – ha dichiarato l’Assessore al Decoro Urbano, Quintino Rocca, sul luogo dei lavori di via Paolo Vasta – Abbiamo iniziato da questa parte del territorio, e questo rappresenta un ulteriore passo avanti per la frazione di Lavina,che diventa sempre più fiore all’occhiello. L’obiettivo, adesso, è realizzare un censimento delle aree a verde e capire come possano essere rese fruibili, evitando che cadano preda del degrado e trasformandole in occasioni di ritrovo, di bellezza, di intrattenimento e socialità”.

 

  Foto  Ambra
Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea l’impegno in questo senso per il territorio: “Dopo aver dotato di aree simili, nella scorsa sindacatura,Lavinaio, la Villa e il quartiere Madonna delle Grazie, e dopo aver affiancato la parrocchia di Santa Maria La Stella per la bambinopoli che ha realizzato, abbiamo adesso ulteriormente arricchito di spazi di aggregazione la nostra comunità, con queste due aree di Lavina e Santa Maria La Stella. L’auspicio è che le famiglie possano svagarsi, puntando al divertimento dei bambini, chiaramente compatibilmente con le difficoltà che stiamo affrontando adesso, che speriamo diventino presto un ricordo”

Emergenza Covid: oggi 47 decessi due in Sicilia (finora 362)

Il premio alla sanità veneta. Un bonus di 1200 euro a 10 mila tra medici  infermieri e tecnici - Il Mattino di Padova Padova

 

Ancora più grave la situazione odierna secondo i dati forniti dal Ministero della Salute ..Sono 10.925 i nuovi casi di coronavirus in Italia, in aumento rispetto ai 10.010 comunicati ieri.  Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 47 decessi, che portano il totale a 36.474 dall’inizio dell’emergenza. Da ieri sono stati eseguiti oltre 165.837 tamponi. I pazienti ricoverati sono 7.322, con un incremento di 506 unità. In terapia intensiva, 705 malati (+67).

In Sicilia  sono  475 i nuovi casi di positività al coronavirus in Sicilia con due morti. . Crescono anche se di poco i ricoverati in terapia intensiva che resta uno degli indici più importanti da seguire: oggi sono 61 (+3 rispetto a ieri). In totale le persone che hanno avuto bisogno di un ricovero in ospedale sono 540 (ieri erano 529). Con i due morti delle ultime 24 ore il bilancio delle vittime siciliane sale a quota 362. Il numero delle persone attualmente positive in Sicilia è ora di 6281, 5741 delle quali è comunque pressoché asintomatica e che è in isolamento domiciliare.

. Dall’inizio della pandemia in Sicilia si sono registrati 11.744 casi. Il numero di tamponi è stato non particolarmente elevato: 5.739. La percentuale di tamponi positivi su quelli effettuati però sale: ora siamo all’8,2%.

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