REGIONE SICILIA: ALLA RICERCA DEI VERI SPRECHI E DEI “FURBETTI”

 

NECESSARIO UN INTERVENTO DEL PROCURATORE DELLA CORTE DEI CONTI DELLA SICILIA

  QUATTRO MESI DI STIPENDIO AI DUE GIORNALISTI UFFICIO STAMPA ERSU DI PALERMO E CATANIA,  D.MATRANGA (CAPO DEL COBAS-CODIR SICILIA) E GIAMPIERO PANVINI (COMMISSARIO DELL’IST.CIECHI -ARDIZZONE-DI CT) PRONTI IN “LIQUIDAZIONE”  LA STRATOSFERICA SOMMA DI ”  Euro 70.915.70

DI   RAFFAELE   LANZA

Pubblichiamo il decreto di impegno spesa aI due giornalisti dell’Ersu di Palermo e Catania.  Poi, alla fine della lettura, i nostri spunti e proposte

”                                                                                                                          

Visto lo Statuto della Regione siciliana,

Vista la legge  23.3 1971 N.7  “Ordinamento degli Uffici e dell’Amministrazione regionale;

Visto il D.P.R. 28.2.1979 n.70 “Approvazione Testo Unico delle leggi sul Governo italiano e della Regione Siciliana;

Vista la legge n. 15.5.2008 n.10 “Norme sulla dirigenza e sui rapporti di lavoro nella Regione siciliana;

Vista la legge n. 16.12.2008 n.19  ” Norme per la riorganizzazione dei Dipartimenti regionali e del Governo e dell’Amministrazione regionale;

Visto il Dlgs      23.6.2011  n. 118 ” Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, degli schemi di bilancio della Regione,degli Enti locali e dei loro organismi a norma degli art. 1 e 2        della legge 5 Maggio 2009 n.42 e successive modificazioni ed integrazioni , in particolare l’art. 43 e l’allegato 4/2 al punto 5/2 nella parte in cui prevede che per la spesa corrente , l’imputazione  dell’impegno per la legge  regionale  16.12.2008  n.19 Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali ai sensi  dell’art. 13, comma 3 della legge regionale 17. 3.2016  Modifica del decreto del Presidente della Regione 18.1.2013 n.6 e succ. modificazioni ed integrazioni; 

Visto il DDG 3845 DEL 3.9.2020 con il quale il Dirigente generale del Dipartimento della Funzione pubblica (Madonia n.d.r.) ha conferito al dott. Giovanni Stimolo l’incarico ad interim del Servizio 8 Trattamento economico del personale a tempo determinato a decorrere dal 31.8.2020;

Visto il vigente CCRL;

Vista la L.R. n.9 del 12 maggio 2020 Legge di Stabilità regionale n. 2020-2022;

Vista la Legge .n.10 del 12 maggio 2010 sul Bilancio di previsione della Regione siciliana   triennio 2020-2022;

Vista la Delibera di Giunta n.172 del 14.5.2020   -Approvazione del Documento Tecnico di accompagnamento e del Bilancio gestionale triennio 2o2o-2o22;

Visto il paragrafo 8/3 punto 2 dell’Allegato 4/2 del Dlgs 118/2011 e s.m.int.;

Visto il DP DEL 27:6.2019 N.12   Regolamento di attuazione del Titolo  II della Legge regionale; 

Visto il Capitolo 190001 “Stipendi ed altri assegni fissi da erogare al personale a tempo  determinato con qualifica diversa da quella dirigenziale in servizio negli uffici   dell’Amministrazione regionale (Spese obbligatorie) -l’art 14 Gestione stipendiale accentrata presenta una disponibilità pari a 8.00.00.25;

Considerato che l’impegno per il pagamento degli emolumenti stipendiali  dei giornalisti dell’Ersu di Catania e Palermo deve essere assunto   nei limiti degli stanziamenti di spesa previsti per l’esercizio 2019 nel Bilancio di previsione 2019    – 2012 approvato con legge regionale 22 febbraio 2019 n.2 “Bilancio di previsione della Regione siciliana nel trienno 2019-2021”;

Ritenuto di dover impegnare per il pagamento degli emolumenti stipendiali    per il periodo da settembre a dicembre e Tredicesima mensilità 2020 in favore dei giornalisti dell’Ersu di Catania e Palermo sul capitolo 190001- art 14   la somma di   Euro 70.915.70;   sul capitolo 10901 la somma di Euro 602800 per Irap; sul capitolo 108006 la somma di 402900

per il pagamento degli oneri per l’Amministrazione e sul capitolo 108171 la somma di Euro 19. 217.00 per il pagamento degli oneri a carico dell’Amministrazione (Casagit e Inpgi)riportati dettagliatamente negli allegati prospetti che fanno parte integrante del presente provvedimento.

                                                                                                                                  DECRETA

ai sensi del Dls 118/2011 e s.mod.e int.

ART.1- E’ impegnata sul bilancio della Regione siciliana-esercizio finanziario  2020 la somma complessiva di Euro 70.915.70 necessaria per il pagamento degli emolumenti stipendiali per il periodo da settembre a dicembre e Tredicesima mensilità 2020 in favore dei giornalisti  dell’ERSU di Palermo e Catania: sig. Dario Matranga e Giampiero Panvini, gravante sul Capitolo 19001- Art 14 –  Codice gestionale U.O.I. OI.OI.OI.OO2; 

ART2- E’ impegnata per il periodo da settembre a dicembre e Tredicesima mensilità 2020 sul Bilancio della Regione siciliana  2020: sul Capitolo 108006 la somma di euro 6.02800            per il pagamento degli oneri per l’Amministrazione,Codice gestionale U.O.I. OI.OI.OI.OO2; SUL CAPITOLO 108171 -Codice gestionale U.O.I. OI.OI.OI.OO2 LA SOMMA DI EURO 19.217.00 per il pagamento degli oneri a carico dell’amministrazione ( Casagit e Inpgi)

ART 3- E’ impegnata sul bilancio della Regione siciliana la somma di euro 6.02.800 necessaria per il pagamento dell’IRAP ai giornalisti dell’Ersu di Palermo e Catania per il periodo da settembre e dicembre e Tredicesima mensilità 2020 sul capitolo 109001 (Imposta regionale sulle attività produttive..)

Firmato dal dirigente regionale –direttore dr Giovanni Stimolo _con firma digitale- e dall’istruttore direttivo S.Ocello il 15 Settembre 2020

Acireale/ Il neo-commissario Panvini incontra il personale dell'Oasi Cristo Re: “La situazione è grave, ma restiamo uniti!” - La Voce dell'Jonio

Il “Commissario” dell’Istituto Ciechi G.Panvini -Da circa due decenni percepisce  una elevata somma-
per “l’attività di Ufficio  Stampa all’Ersu” di “Caporedattore”- anche in assenza di redattori giornalisti

SUD LIBERTA‘ – L’abbiamo pubblicata così come ci è stata consegnata ed appare oggi- per la norma sulla Trasparenza- sul sito Internet della Regione siciliana    (Aggiornamento: la pagina dei due decreti ai giornalisti Pamvini e Dario Matranga ”  successivamente è scomparsa. “Non è stata più trovata)

CHE INDECENZA ALLA REGIONE, SIGRA MADONIA, DIRIGENTE GENERALE, ANCHE LA PAGINA SUL SITO DELLA REGIONE SICILIANA , HA FATTO TOGLIERE O NON HA PIU’ GARANTITA.   VERGOGNA, VERGOGNA. E ,FORSE MUSUMECI NON SA NULLA, AVREBBE  CORRETTO LA QUESTIONE.

I due giornalisti interessati sono per l’Ersu di Palermo Sig. Dario Matranga – Segretario generale del Cobas-Codir comparto regionale siciliano. Per l’Ersu di Catania Giampiero Pamvini, commissario  dell’Ist.Ciechi “Ardizzone Gioeni”di Catania. Ambedue per soli quattro mesi – vedi il decreto sopra -fruiranno di una somma complessiva di oltre settantamila euro -comprensiva dei relativi oneri.               Ambedue da circa vent’anni  sono riusciti a formalizzare una “delibera” al proprio Consiglio di amministrazione dell’Ersu di Palermo e Catania , enti  autonomi di sottogoverno tenebroso-“controllati” (si fa per dire) dal Dipartimento alla Formazione, dove la Procura di Palermo ha notificato-ricorderemo- provvedimenti di arresto ed altro ad impiegati corrotti ed arraffoni,  presieduti da un governante -presidente con il quale hanno dichiarato di avere la qualifica di “Caporedattore” per la presenza di personale agli Uffici Stampa.

La differenza sul piano economico è sostanziale: una cosa è dichiarare  “di essere coordinatore o capoufficio stampa(personale amm/vo o precario nell’ufficio), una cosa è dichiarare di essere caporedattore che dà diritto (ma qui è-inequivocabilmente -calpestato ed inosservato) ad un’altra ed elevata indennità stipendiale riconducibile all’apice del contratto giornalistico. Una apparente mistificazione lessicale insomma.       Caro Matranga, caro Panvini , non siamo stupidi e nemmeno i siciliani-appena aperti gli occhi- lo saranno.

In realtà gli atti di organizzazione degli uffici stampa di Catania e Palermo -Ersu- non sono per nulla conformi alle disposizioni vigenti in materia stampa e di pubblica amministrazione perchè il personale che coadiuva il  “capo redattore Dario Matranga” dell’Ersu di Palermo nonchè quello di Catania – visibile sui siti delle due strutture-è del tutto privo del requisito dell’iscrizione all’albo nazionale dei giornalisti e nell’esercizio delle funzioni istituzionali non può – salvo che ambedue gli uffici, in assenza temporanea dei due giornalisti, abbiano operato così abusivamente per vent’anni o meno- e  “afferma la legge: ” non possono i dipendenti intrattenere rapporti diretti con la stampa, e in generale con i media”.  Il personale di questi due uffici stampa devono avere dall’Ersu cioè altre mansioni che non rientrano nelle previsioni delle norme sulla stampa.   Sappiamo ad esempio che la Procura della Corte di conti ha recentemente obiettato sulla qualifica dei 24 giornalisti “caporedattori”dell’Ufficio stampa centrale-documantazione  della Presidenza regionale poi “mandati a casa”- è notorio – dal governatore di turno   

Ersu Catania, assegnate borse di studio al 100% degli studenti idonei – LiveUnictNuova Isola delle Femmine: Piano Regione Sicilia Tutela Qualità Aria: Finisce al Csm il caso del processo sull'inquiname...

 

E’ anche logico -che l’Ufficio stampa, sostanziandosi essenzialmente nella funzione di comunicazione all’esterno dell’attività istituzionale dell’ente pubblico, risponde ad esigenze di carattere continuativo.     “Che ci azzecca” allora un giornalista “caporedattore ” all’Ersu di Catania o all’Ersu di Palermo per l’invenzione di una delibera interna sottomano con la penna in prestito al Presidente dell’Ersu protempore, se nessuno dei componenti l’ufficio stampa è tale da definirsi “redattore”?

I redattori sono solo quelli che entrano nelle previsioni legislative di operare solo come giornalisti iscritti all’Albo  . Affermare il contrario realizza un falso e l’ipotesi investigativa da parte dell’Autorità giudiziaria di Palermo e Catania ed in particolare l’attento Procuratore della Corte dei conti  sarà o dovrebbe essere-   di accertare la peculiarità del lavoro giornalistico del personale degli Uffici Stampa di Catania e Palermo

Motivi di giustizia – e di disparità- con l’ufficio Stampa centrale ricostituito in parte sorprendentemente con il risorto Contratto dei dipendenti regionali anzichè quello giornalistico-  ci hanno indotto a richiedere chiarimenti sul decreto confezionato dalla Regione siciliana per dare i superstipendi/emolumenti al Matranga,capo sindacale dei dipendenti regionali della Sicilia, e al Panvini in perenne veste di Commissario Ist. Ciechi di Catania, e quindi “assente” dal proprio Ufficio Stampa.

Il dott Giovanni Stimolo, Direttore del Servizio regionale economico,da noi interpellato, ha risposto alla nostre domande pacatamente. “Sono vent’anni – spiega il dirigente che cerchiamo di scoprire e capire questa matassa , vorremmo capire meglio la posizione giuridica di questi due giornalisti. Io tuttavia- tengo a precisare dr. Lanza – mi sono occupato della parte economica. Loro cioè hanno consegnato i contratti-registrati- e io ho solo preso atto della loro regolarità. Eventuali modifiche giuridiche sulla loro posizione di “redattore” anzichè di caporedattore” , -come Lei sostiene- in coerenza con la Corte dei conti,    devono essere suggerite dal dirigente generale della Funzione pubblica del Personale della Regione siciliana.Tale qualifica di “caporedattore”comunque io non l’ho trascritta nel decreto di impegno spesa. E’ lì che deve richiedere specifiche domande, al la dott.ssa  Carmen Madonia.”    Invìi una denuncia e/o segnalazione alla drssa.Madonia”

In data 30 Novembre SUD LIBERTA’ ha inviato un’e-mail al direttore generale della Funzione Pubblica. Eccola: Richiesta informazioni -e risposte- per intervista sul Quotidiano “Sud Liberta”    Pubblichiamo il testo integrale

Carmen Madonia, dirigente generale Funzione Pubblica Pers.
“Buongiorno Dott.ssa Carmen Madonia
…. desidero rivolgerLe alcune domande sull’Ufficio stampa dell’Ersu di Catania ed impegno spesa con  Vs decreto n.4161(a firma del dirigente
Giovanni Stimolo ed istr.dir.Ocello) comprensivo stipendi D.Matranga (per l’Ersu di Palermo) e Pamvini (per l’Ersu di Catania)
da settembre a dicembre 2020 più tredicesima mens.   Euro  70.915.60    art14  Cap190001  eccetera
Domanda:  Si apprende dal Vs dirigente Settore Economia con il quale lo scrivente ha avuto breve colloquio che ambedue i giornalisti precitati “rivestono la qualifica di “CAPOREDATTORE” in coerenza con un Contratto registrato regolarmente e presentato alla Regione.  Alzando il velo sull’Ufficio stampa dell’Ersu di Catania, Lei dottssa Madonia, dirigente generale della funzione pubblica della Regione Sicilia, è a conoscenza che da tanti anni – il drStimolo precisa- “saranno almeno vent’anni che cerchiamo di capire questa cosa, faccia una segnalazione-denuncia al dirigente generale”-  il giornalista Pamvini, ex funzionario dell’Ersu, afferma di essere “Caporedattore” senza che vi siano giornalisti all’interno della struttura etnea?        Il personale collocato nell’Ufficio stampa dell’Ersu -così anche all’Ersu di Palermo-  è quasi tutto amministrativo non risulta cioè iscritto all’Albo Giornalisti ed è pertanto arbitrario -oltre che illecito – dichiarare di rivestire la qualifica di “CAPOREDATTORE” in assenza di tale requisito  perchè le persone che collaborano con i giornalisti dell’Ersu di Catania e Palermo non possono definirsi “Redattori”, qualifica che spetta solo agli iscritti all’Albo prof. Elenco Prof/Pubblic.
Si desidera sapere quindi se in questi venti anni è stata solo una svista della Regione oppure intenzionalmente si vuole proseguire – come prova il Vs decreto -su un percorso che già la Corte dei conti ha censurato con gli ex 24 giornalisti degli ex Presidenti della Regione sicilia.
2)  Perchè il decreto in oggetto non cita la qualifica dei giornalisti (uno dei quali fra l’altro perennemente nelle vesti di Commissario dell’Ist.Ciechi Catania)?  Un’altra svista?
3)  Ricordo  alla dirigente generale che queste circostanze delineate fanno molta ombra alla Regione impegnata nella ricostituzione dell’Ufficio stampa centrale con altre modalità e, comunque ,più economiche, ricondotte alla qualifica contrattuale di “funz.direttivo”.        Vi è una vergognosa disparità che mette in cattiva luce anche il Presidente della Regione siciliana On Dr.Nello Musumeci che, con la Sua onestà  dovrebbe comunque intervenire soprattutto sotto il profilo economico dei due giornalisti da segnalare alla Corte dei conti
La Sua opinione a riguardo Dottssa Madonia e quali correttivi- se intenderà attuarli- porrà in essere?
Si richiede gentilmente una risposta – possibilmente in tempi brevi – alle domande sopra formulate.
           Cordiali    Saluti
30 Nov. 2020                                      Dr. Raffaele   Lanza                                       Direttore di Sud  Libertà

Un sollecito telefonico ed una risposta che dal 30 Novembre non è mai arrivata al Quotidiano “SUD LIBERTA”   nè al suo direttore  .  I lettori potranno farsi una idea di come funzionano le cose in Sicilia, come viene praticata alla Regione ed enti “padronali” che ruotano nell’ambito regionale quali l’Ersu, la norma -burletta sulla Trasparenza  e come viene “distribuito il denaro pubblico”     

 

 

 


Bisogna sempre avere il coraggio delle proprie idee e non temere le conseguenze perché l’uomo è libero solo quando può esprimere il proprio pensiero senza piegarsi ai condizionamenti “ (Charlie Chaplin).

Deteneva mezzo chilo di marijuana. Arrestato

 

PERQUISIZIONE DOMICILIARE CON I CANI ANTIDROGA DEL NUCLEO CINOFILI CARABINIERI DI NICOLOSI

Spaccio di droga e furti in appartamenti, 3 arresti e 10 denunce dei  carabinieri nella provincia di Torino - Torino Oggi
TAORMINA-
Nel primo pomeriggio di venerdì, i Carabinieri della Compagnia di Taormina (ME)-informano – hanno arrestato, in flagranza di reato, D.B.S. 45enne, domiciliato in Giardini Naxos (ME), già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei servizi di controllo del territorio i militari della Stazione di Giardini Naxos avevano notato dei movimenti sospetti nei pressi dell’abitazione di D.B. S., pertanto sono stati avviati specifici servizi di osservazione del luogo da parte dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Taormina che hanno notato un manufatto anomalo, una sorta di ripostiglio, realizzato sul balcone dell’abitazione dell’uomo. 
Il servizio di osservazione effettuato ha fatto ritenere che all’interno dell’appartamento potesse essere detenuta della sostanza stupefacente, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno effettuato pertanto una perquisizione domiciliare con l’ausilio dei cani antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi (CT).
L’ipotesi investigativa dei Carabinieri si è dimostrata fondata e nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti proprio all’interno del ripostiglio ubicato sul balcone dell’abitazione circa 150 grammi di marijuana ancora verde, constatando che il manufatto sospetto era un essiccatoio per la marijuana, in cui erano state installate sei lampade termiche per riscaldare l’ambiente, dei ventilatori per diffondere uniformemente il calore ed un termometro elettrico per misurare la temperatura e mantenerla costante. Inoltre, nel corso della perquisizione, estesa anche alle pertinenze dell’abitazione i Carabinieri hanno rinvenuto, nel garage in uso all’uomo, ulteriori 300 grammi di marijuana già essiccata, un bilancino elettronico di precisione ed il materiale per il confezionamento dello stupefacente in dosi ed una pistola a salve, riproduzione di un revolver.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato, la sostanza stupefacente è stata sottoposta ad accertamenti di laboratorio e D.B.S. è stato arrestato in flagranza per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 
L’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Messina, è stato sottoposto agli arresti domiciliari e, nella mattinata di ieri, all’esito dell’udienza davanti al Giudice del Tribunale di Messina l’arresto operato dai Carabinieri è stato convalidato ed a D.B.S. è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Papa Francesco: “Più Gesù è vicino a noi, più siamo nella gioia; più Lui è lontano, più siamo nella tristezza

Il paradosso di Papa Francesco | Il Foglio

ROMA – Papa Francesco ricorda all’Angelus di oggi . “Il tempo scorre inesorabile, si dice, ma durante l’Avvento – per chi crede – si fa gioioso, poichè “il Signore è vicino” come afferma San Paolo. E l’attesa, “un po’ come quando aspettiamo la visita di una persona che amiamo molto” si tramuta in gioia. 

Questa dimensione della gioia emerge specialmente oggi, la terza domenica, che si apre con l’esortazione di San Paolo «Rallegratevi sempre nel Signore». Rallegratevi, la gioia cristiana. E quale è il motivo ? Che «il Signore è vicino». Più il Signore è vicino a noi, più siamo nella gioia; più Lui è lontano, più siamo nella tristezza. Questa è una regola per i cristiani. Cristo ti ama e tu non hai gioia? Pensiamo: io ho gioia perchè il Signore mi ama?

Il Battista e’ il primo testimone di Gesù

Commentando il Vangelo odierno, il Papa si sofferma su Giovanni il Battista, il “personaggio biblico che – eccettuando la Madonna e San Giuseppe – per primo e maggiormente ha vissuto l’attesa del Messia e la gioia di vederlo arrivare”a:

Il Battista è il primo testimone di Gesù, con la parola e con il dono della vita. Tutti i Vangeli concordano nel mostrare come lui abbia realizzato la sua missione indicando Gesù come il Cristo. 

Uomo di fama, prosegue il Pontefice, “un leader nel suo tempo”, conosciuto in tutta la Giudea e oltre ma che “nemmeno per un istante cedette alla tentazione di attirare l’attenzione su di sé”. “Sempre il Signore al centro, come la Madonna”.

Ed è attraverso l’esempio del Battista che Francesco indica la prima condizione della gioia cristiana: 

Decentrarsi da sé e mettere al centro GesùQuesta non è alienazione, perché Gesù è effettivamente il centro, è la luce che dà senso pieno alla vita di ogni uomo e donna che viene a questo mondo. È lo stesso dinamismo dell’amore, che mi porta a uscire da me stesso non per perdermi, ma per ritrovarmi mentre mi dono, mentre cerco il bene dell’altro.

Ma c’è un ma e Francesco lo chiarisce senza fraintendimenti. Per arrivare a testimoniare Gesù, Giovanni ha affrontato “un lungo cammino” costellato di scelte radicali e rinunce. Mettere al centro Cristo e andare verso la vera gioia “non è una passeggiata”:

Ha lasciato tutto, fin da giovane, per mettere al primo posto Dio, per ascoltare con tutto il cuore e tutte le forze la sua Parola. 

Il Battista, ha lasciato tutto per mettere al primo posto Dio

Per quanto alcuni tratti della personalità di Giovanni siano unici, “irripetibili, non proponibili a tutti”, la sua testimonianza, spiega  il Pontefice, “è paradigmatica per chiunque voglia cercare il senso della propria vita e trovare la vera gioia:

In particolare, il Battista è modello per quanti nella Chiesa sono chiamati ad annunciare Cristo agli altri: possono farlo solo nel distacco da sé stessi e dalla mondanità, non attirando le persone a sé ma orientandole a Gesù”. La gioia è questo, e la gioia deve essere la caratteristica della nostra fede, anche nei giorni bui. Sapere che il Signore è con me. Il Signore, il Signore è al centro”. Chiediamoci: sono sempre come quelli tristi che sembrano di essere in una veglia funebre?

E se il Battista orientava a Colui che doveva venire, diventando oggi modello per chi nella Chiesa annuncia il Cristo, c’è una figura che attraversa i tempi e nella quale Dio “si è fatto vicino” trasformandola nella “Causa della nostra letizia”. E’ la Vergine Maria, immagine con la quale il Papa conclude la catechesi della terza domenica di Avvento, giorno in cui quest’anno cadeil 51mo anniversario della sua ordinazione sacerdotale.

 

La Benedizione dei Bambinelli

Dopo la preghiera mariana, Papa Francesco ha salutato romani e pellegrini e in modo speciale il gruppo venuto in rappresentanza delle famiglie e dei bambini di Roma in occasione della tradizione benedizione dei Bambinelli del presepe in questa terza domenica di Avvento. Il Papa ha ricordato che si tratta di un appuntamento organizzato dal Centro Oratori Romani e ha sottolineato che in Piazza San Pietro quest’anno però si sono potuti radunare in pochi per via delle misure anti-pandemia.

 

 

IN QUELL’AULA BUNKER A CATANIA : SANSONE CONTRO I FILISTEI

 

 

L'importanza di un capello sano | Microfue

 

DI   RAFFAELE .LANZA

 

CATANIA   – Apparentemente tranquillo  l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per la nave Gregoretti, vuol provare che la condivisione governativa era pressochè totale.    E non vi sono “perdite di memoria” che tengano, i fatti avvenuti su quella nave e i disperati erano sotto gli occhi di tutti.   Nessuno potrà negarlo.  Nemmeno alla propria coscienza.  Fra l’altro il Giudice Nunzio Sarpietro non si lascia condizionare nè influenzare dalla “furbizia” di alcuni

Certamente il processo si rivela un’occasione politica per far dire agli avversari di Salvini che “lui sbagliava, non era umanitario”.    Le sue azioni -è innegabile- erano condivise per solidarietà di partito e movimento.  Se dovesse esserci una condanna – tutti i naufraghi morti in mare  lo meriterebbero- non ci sarebbe nulla di ridire di fronte alle sofferenze atroci patite dal movimento della disperazione..   Il premier Conte , pur essendo contrario  a quella irriducibile lotta all’immigrazione clandestina , di marca esclusivamente salviniana, lasciava tuttavia correre, lasciava perdere come si fa spesso on un bambino incorreggibile e vivace.  Consigliava solo Salvini di non “andare oltre” perchè il problema era da risolvere all’UE”     

  Il leader leghista è di altra convinzione e il ritornello noto a tutti si può sentire anche nell’aula bunker del Tribunale di Catania: “Abbiamo dimezzato il numero dei morti, dei dispersi, dei feriti, abbiamo salvato vite e protetto un Paese, a differenza di quanto accaduto dopo”.     

 Conte pensava dunque di non perdere l’equilibrio in mezzo ai “giganti” della politica italiana, Matteo Salvini, inquisito dai giudici -in una Repubblica dove i processi durano un’eternità e non si sa mai con certezza chi è davvero l’innocente o il colpevole-  assume un comportamento identico a Sansone, il personaggio della leggenda,eroe biblico dalla forza erculea,  che perduti i capelli, fa cadere da solo le colonne del Tempio  per far morire i Filistei, nemici di Israele..   La forza di Sansone era nei capelli, quella di Salvini nel propagandare di chiudere i porti per rasserenare i siciliani e il resto d’Italia.     

I Filistei rasarono Sansone, lo incatenarono, lo accecarono e lo portarono nel loro tempio per bullarsi. Poi siccome erano i cattivi di un libro della Bibbia – e quindi sostanzialmente stupidi – si dimenticarono di rasarlo con regolarità e ovviamente il risultato fu che Sansone riacquistò le sue forze e durante una festa, sollevando l’architrave del tempio, ne schiacciò più di quella volta che ne aveva fatti fuori un migliaio a mascellate d’asino. Ma soprattutto in quell’occasione ebbe modo di dire: “Muoia Sansone con tutti i Filistei”.

Oggi si dovrebbe dire: “Muoia Salvini con tutto il governo Conte n.1”

Non sappiamo se ci sarà il consenso dei giudici catanesi. Molto difficile ed improbabile. Potrebbero avere un ritorsione dalla politica del potere.a si dice che nella vita i conti tornano.  Conte, pur essendo un manager fuoriclasse, per non aver impedito a Salvini di fare ciò che non doveva essere fatto,di riflesso ha assorbito- e , forse meritato a nostro avviso- anche lui critiche e guai giudiziari di non poco conto     Un video per la difesa di Salvini rappresenta un  estratto della conferenza stampa di fine anno del 2019 in cui il premier Conte dice che “da una prima ricognizione emerge il coinvolgimento della presidenza del Consiglio, come sempre, d’intesa con il ministero degli Esteri, nel richiedere i ricollocamenti per consentire poi lo sbarco”.

Ascoltati dal gup Nunzio Sarpietro gli ex ministri Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli. Salvini  accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, arrivata con un  valigia/trolley piena di documenti “Il video in cui il premier Giuseppe Conte parla del governo e del ruolo dell’esecutivo nella decisione sugli sbarchi in Italia di migranti come idea condivisa è nella memoria difensiva già depositata agli atti del procedimento”, spiegava  il legale di Salvini  . Il 28 gennaio prossimo a Palazzo Chigi  saranno interrogati  anche il premier Giuseppe Conte e i ministri Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese.

Video Y.T-(L.S)-Riprodotto Int.

Registrati oggi 649 decessi Covid, l’Italia ha il triste primato in Europa con 64.036 decessi totali

Coronavirus, a Wuhan c'è un reparto ospedaliero interamente gestito dai  robot - la Repubblica

 

 

L’Italia ha il triste primato in fatto di  decessi in Europa da Covid. Secondo i dati dell’osservatorio della Johns Hopkins University il numero di decessi da coronavirus nel mondo ha superato quota 1,6 milioni. A livello globale i morti da Covid-19 accertati sono stati 1.600.219, a fronte di 71.349.508 casi accertati.

L’Italia risulta il Paese più colpito in Europa, con 64.036 decessi totali, superando così il Regno Unito, le cui autorità sanitarie al momento dichiarano 64.026 decessi (+519 nella giornata di oggi), sebbene nel computo totale i certificati di morte sui quali compare l’attestazione di positività siano 73.125.

Oggi  i nuovi contagi da coronavirus in Italia sono 19.903 resi noti dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 649 morti, che portano il totale a 64.036 dall’inizio dell’emergenza legata alla pandemia. Sono 28.066 le persone ricoverate con sintomi (-496 da ieri), 3.199 quelle in terapia intensiva (-66), 1.076.891 i guariti (+24.728) e 684.848 gli attualmente positivi (-5.475).

SICILIA    –     Sono 1016 i nuovi casi di Coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore, a fronte di 9.059 tamponi effettuati. 23 i morti e 1642 le persone dimesse o guarite. Sono invece 35.761, 649 in meno di ieri, gli attuali positivi di cui 1243 ricoverati in regime ordinario, 196 in terapia intensiva e 34.322 in isolamento domiciliare.

Messina: controlli straordinari antiCovid e antidroga dei Carabinieri che, nel corso dei servizi hanno effettuato arresti e denunce

Le foto di Messina: galleria fotografica - ItalyGuides.it - ItalyGuides.it

(Foto I.G.-Archivi Sud Libertà)
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia Messina Centro, supportati dalle pattuglie del Nucleo Radiomobile, hanno intensificato i controlli lungo le principali arterie stradali del capoluogo peloritano ed in particolare sono stati predisposti controlli allo scopo di contrastare lo smercio di sostanze stupefacenti e reati predatori in generale, con una particolare attenzione al rispetto della normativa anti-covid.
Nel corso dei servizi, i militari dell’Arma hanno arrestato, in esecuzione di distinti provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria:
 S.F., 56enne messinese, arrestato in esecuzione di provvedimento di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto in quanto condannato alla pena residua di anni 5, mesi 8 e giorni 5 di reclusione ritenuto responsabile dei reati di truffa, calunnia e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, al termine delle formalità di rito è stato ristretto in detenzione domiciliare presso la propria abitazione;
 C.C., 68enne messinese, arrestato in esecuzione di provvedimento di pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina in quanto condannato alla pena residua di anni 4 e mesi 6 di reclusione poiché ritenuto responsabile del reato di truffa. L’uomo, al termine delle formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi;
 I.V., 44enne messinese, arrestato in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria e condannato alla pena residua di anni 4 e giorni 12 di reclusione poiché ritenuto colpevole del reato di favoreggiamento della prostituzione. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi.
Nel corso delle attività di controllo, inoltre, i Carabinieri della Stazione di Messina Principale hanno deferito, in stato di libertà, per furto e danneggiamento, un 28enne, già noto alle forze dell’ordine, sorpreso da un equipaggio mentre forzava un distributore automatico di sigarette collocato in via Cesare Battisti. Il giovane, bloccato dai Carabinieri, a seguito di perquisizione personale è stato trovato in possesso di alcuni pacchetti di sigarette, provento di furto, che sono stati restituiti al proprietario.
Si apprende anche c he i Carabinieri della Stazione Messina Arcivescovado hanno altresì deferito, in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, un uomo, che, controllato in Piazza Stazione, è risultato sprovvisto del permesso di soggiorno.
Nel corso dei medesimi servizi i Carabinieri delle Stazioni e del Nucleo Operativo sono riusciti ad intercettare, in più zone del centro cittadino, 9 giovani, che sono stati tutti segnalati alla locale Prefettura quali assuntori di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di modiche quantità di marijuana detenute per uso personale, con il sequestro, in totale, di oltre 20 grammi di droga.
I servizi hanno permesso anche di accertare violazioni alla normativa prevista per il contenimento della diffusione del virus covid-19, con conseguenti sanzioni amministrative elevate nei confronti di 4 persone.
Infine sono state controllate oltre 70 persone e 39 autovetture, elevando 4 sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada.

«5G, IPERCONNESSI E ULTRAVELOCI: RIVOLUZIONE NEL BUSINESS E NEL MONDO PROFESSIONALE»

Catania, Ingegneri a confronto su nuove tecnologie

 

 

Intervento del segretario dell’Ordine Giuseppe Marano e del presidente della Fondazione etnea Mauro Scaccianoce

CATANIA –

 Un mondo in evoluzione, tra entusiasmo per il futuro, nuove opportunità di sviluppo e dubbi sulla sicurezza e sull’affidabilità. Tutto questo è racchiuso dentro la sfida del 5G, la nuova rete mobile attualmente in fase di sperimentazione a livello globale. Quali saranno i reali vantaggi? Come approcciarsi agli standard di nuova generazione?  «Non potevamo esimerci dall’analizzare un tema come il 5G, importante dal punto di vista professionale e sociale per l’impatto rilevante che potrà avere nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni», hanno commentato il segretario dell’Ordine Giuseppe Marano e il presidente della Fondazione degli Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce.

«Ancora pervasa da luci e ombre, si tratta di una tecnologia in fase di installazione che cambierà il modo di vivere – ha esordito Marano durante il seminario tecnico “5G: aspetti tecnici e normativi” – Insieme all’intelligenza artificiale, all’internet delle cose (IoT) e alla stampa 3D rivoluzionerà i settori produttivi e la società». Come? «La sua capacità di trasferire i dati in modo rapido porterà molteplici vantaggi alle aziende e non solo – prosegue – perché sarà in grado di collegare tutto e tutti, offrendo maggiori opportunità di value creation. In 5 anni è prevista una crescita di dispositivi collegati a internet del 145%, per un numero complessivo di circa 75 miliardi. Di fatto, si darà il via a una nuova era, quella del Massive IoT». Trasferimento massiccio di dati e interconnessione «apriranno la strada a nuove opportunità di business, che porteranno a un cambiamento positivo in molti settori – ha aggiunto Marano – Il controllo da remoto di infrastrutture critiche, droni, robot e veicoli a guida autonoma saranno protagonisti nei prossimi anni grazie al 5G, che permetterà non solo un trasferimento più veloce rispetto alle attuali connessioni, ma anche una maggiore stabilità con bassa latenza».

«Diamo ampio spazio a un tema che riguarda tutti indistintamente e che vedrà mercati verticali e telecomunicazioni sempre più integrati. La rete mobile di quinta generazione avvierà una rivoluzione tecnologica che toccherà, settore dopo settore, tutti i segmenti dell’economia – ha commentato il presidente della Fondazione Mauro Scaccianoce – Nostro obiettivo è quello di abbracciare trasversalmente le tre macroaree dell’ingegneria, garantendo formazione e aggiornamento a tutti gli iscritti. Un dialogo e un’azione sinergica che consente di stare sempre sul pezzo, con focus e riflettori puntati sulle tematiche più attuali e rilevanti. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione: vede sì scomparire alcune figure, ma offre anche nuovi varchi legati al cambiamento e alle nuove competenze. La formazione deve dare l’opportunità di rimanere competitivi, garantire qualità e anticipare i tempi, così da aprire nuove prospettive occupazionali». 

ARCHITETTI: CAMBIARE ROTTA PER SALVARE L’ECONOMIA

 

Pandemia e digitalizzazione, le criticità degli uffici pubblici

 

Nuove costruzioni: quando si può avere il bonus 50% - Guida per Casa

 

 

ARCHITETTI: «DIFFICILE ACCEDERE AI SERVIZI DELLA P.A.
GRAVI RITARDI PER IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI»

CATANIA –

 Non è un problema solo catanese, è una criticità rilevata in tutto il territorio nazionale: «La nostra categoria e, più in generale, i professionisti che operano nel settore dell’edilizia, stanno riscontrato serie difficoltà a dialogare con gli Enti Pubblici, in particolare con i Comuni del territorio provinciale, a causa della riduzione della presenza fisica dei dipendenti – nella maggior parte dei casi in smartworking – e della mancata informatizzazione dei servizi.  Una situazione che di fatto sta ingessando, rallentando e bloccando numerosi interventi, proprio in un momento di grande opportunità dato dalle agevolazioni governative». Questa l’osservazione del presidente dell’Ordine degli Architetti di Catania Alessandro Amaro, alla luce degli ostacoli riscontrati dalla categoria sul fronte dell’accesso agli atti pubblici.

«La riduzione del personale nella P.A. e le limitazioni per il contenimento della diffusione del Covid stanno causando ritardi e danni all’economia, specie nel settore delle costruzioni – ha precisato il massimo esponente dell’Ordine degli Architetti di Catania – Basti pensare alle difficoltà di consultazione degli archivi (ancora cartacei e non digitalizzati) per gli atti di conformità urbanistica e strutturale degli edifici». Una brusca frenata per un intero comparto che invece, allo stato attuale, ha «mezzi e strumenti per risollevarsi dopo tanti anni di stallo e di crisi. Su tutti il Superbonus 110%, ma anche Ecobonus, Sismabonus e Bonus Facciate», ha evidenziato Amaro. Che ha poi aggiunto: «È auspicabile e necessario un cambio di rotta per non perdere questa grande occasione economica e di rigenerazione urbana».

Come riuscire a ottenere risultati in tempi brevi? «Credo sia necessario potenziare il personale e impiegare quello esistente lì dove sono state riscontrate le maggiori difficoltà. Mi riferisco agli uffici e agli sportelli per il reperimento di informazioni sui piani urbanistici, agli archivi e alla fruizione di alcuni servizi rivolti ai cittadini. Chiediamo di poter interloquire tramite appuntamento telefonico o video call, perché spesso è impossibile fissare appuntamenti e le risposte via mail rimangono disattese. Del resto, il lavoro dei dipendenti pubblici e dei professionisti converge verso lo stesso obiettivo: l’interesse del cittadino e lo sviluppo del territorio – ha concluso il presidente degli Architetti – Contemporaneamente, bisognerà proseguire nel processo di digitalizzazione e migliorare sistemi obsoleti. La pandemia ha fatto emergere tutte le criticità del sistema: è il momento di trasformare tutto questo in opportunità».

Ordine degli architetti di Catania: Alessandro Amaro nuovo presidente -

SUD  LIBERTA’:  MA DOV’ERA L’ARCH. A. AMARO DEL GENIO CIVILE , NEL DECENNIO PRECEDENTE?

Fin qui il Comunicato dell’Ordine. Ma ci chiediamo noi di Sud Libertà: nei decenni precedenti il presidente dell’Ordine, A.Amaro, funzionario direttivo del Genio civile di Catania e rappresentante sindacale del “Cobas-Codir”

Alessandro Amaro Archivi -

L’Arch. Alessandro Amaro 

perchè , nella qualità, non ha dato l’esempio, non ha cioè segnalato al suo (ex) Capoufficio, ing.Ragusa –   “dimessosi” dopo oltre dieci anni(!!!) dal Genio civile per storture varie della struttura,archivi e pratiche utenti seppellite negli scantinati pieni di polvere, omessa trasparenza,pressioni di “dubbia natura” oltre che “inerzia ed incapacità” comunicata persino -è noto tutto questo ora – dal Governatore Nello Musumeci, – questo cambio di rotta della P. amministrazione?     

    

“Oblivion” ,nuovo video della band partenopea Rossometile

LA MORTE PUNTO D’INCONTRO DOVE INCONTRARSI E RICONOSCERSI

 

DI  L. CORIONI
Il lockdown e il Covid 19 sembrano non fermare la musica, soprattutto quella che fa capo alla canzone d’arte con tinte dure e di metallo. È dunque tempo di un nuovo videoclip per i Rossometile, band partenopea riconosciuta ormai come punto di riferimento dell’oltrerock italiano.
Arriva “Oblivion”, il quarto video estratto dall’album “Desdemona”, carico di emozione, mistero e incredibile energia. Ambientato tra la terra e il mare, è un mare agitato come l’anima gotica del gruppo, è un mare nel quale lasciarsi andare perché dove tutto finisce rimane solo la morte, quale luogo oscuro dove ancora incontrarsi e riconoscersi. Nella profondità dell’acqua la separazione e l’addio trovano ancora un senso.
Un altro capolavoro.
Biografia
I Rossometile nascono a Salerno nel 1996, dal connubio tra il chitarrista Rosario Runes Reina e il batterista Gennaro Rino Balletta, con l’intenzione di realizzare brani inediti con sonorità metal “contaminate”.
Nel 2004 vede la luce Ultimaria, tra rock alternativo e metal, ma – negli anni successivi – si verificano molti cambi di formazione che influenzano la discografia della band.
Infatti, il secondo album (Terrenica) accede ad una sorta di progressive metal (ma con influenze pop); nel 2012 arriva Plusvalenze, dove prevale l’anima pop rock, mentre nel 2015 la band pubblica Alchemica che si affaccia al gothic metal.
Nel 2020 esce Desdemona che consacra, grazie anche all’uso dell’orchestra sinfonica, il genere “rossometile”.

Scritto, arrangiato e prodotto da Rossometile
Ilaria Hela Bernardini: voce
Rosario Runes Reina: chitarra
Pasquale Pat Murino: basso
Gennaro Rino Balletta: batteria
Riprese, foto e montaggio: Kinorama
Makeup: Margherita Palladino
Additionals: Greta Di Iacovo
Drone Operator: Davide Talamo
Il costume di Hela è stato realizzato da Giovanna Sacchi Designer di moda
Le scene sono state girate presso:                                                                                              – il borgo di Sermoneta (LT)-
 il castello e la spiaggia di Santa Severa Comune di Santa Marinella (RM)
Si ringrazia il condominio “Villaggio del Sole” per la gentile concessione della piscina condominiale
Il brano Oblivion è stato registrato, missato e masterizzato da Francesco Tedesco presso IMRecording Studio in Nocera Inferiore (SA)
Copyright © 2020 Rossometile

Operazione “SHIELD” : vasto intervento internazionale dei Carabinieri -NAS- che scoprono farmaci contraffatti e traffici illeciti di sostanze dopanti

Coronavirus, Carabinieri dei Nas in azione per controlli in 232 strutture di  accoglienza degli anziani | www.linchiestaquotidiano.it

Successo dei Nas :132 siti web oscurati, 13 arresti, 485 denunce e migliaia di medicinali, sostanze dopanti e dispositivi covid-19 sequestrati, per un valore di oltre 6 milioni di euro.

Carabinieri del NAS hanno concluso una vasta operazione internazionale finalizzata alla tutela della salute e al contrasto del cd. pharma crime, che ha visto la partecipazione di 19 Paesi Membri dell’Unione Europea, nonché di Albania, Bosnia Erzegovina, Colombia, Moldavia, Norvegia, Serbia, Repubblica della Macedonia del Nord, Ucraina e dell’Ufficio Europeo Antifrode (OLAF), sotto la direzione e il coordinamento di EUROPOL. L’Operazione “SHIELD”, nata dall’esperienza delle precedenti operazioni europee VIRIBUS e MISMED e lanciata ai primi del 2020 durante il kick-off meeting tenutosi ad Alicante (Spagna) presso la sede dell’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), rappresenta la più grande attività condotta a tutela della salute e per la lotta alla “criminalità farmaceutica”, fenomeno ormai di rilievo transazionale rispetto al quale sono state sviluppate, nell’ambito delle linee guida fissate da EUROPOL, specifiche attività di contrasto a livello nazionale secondo un efficace modello organizzativo di coordinamento, cooperazione e scambio informativo tra gli Stati coinvolti, finalizzato a perseguire i traffici illeciti di sostanze dopanti e il loro uso nelle competizioni sportive, nonché la produzione e la distribuzione di farmaci contraffatti o provento di attività illegali. L’esplosione della pandemia da COVID-19 ha inoltre comportato lo sviluppo di una mirata azione di contrasto, in uno sforzo sinergico tra i Paesi partecipanti che hanno orientato le indagini e gli accertamenti anche nel delicato settore emergenziale.

Si apprende che il  ruolo svolto dall’Italia, è stato di assoluto rilievo, e in particolare dai militari del NAS, nell’ambito di “SHIELD”. Al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è stato, infatti, affidato il delicato ruolo di co-leader di EUROPOL: questa posizione di responsabilità ha consentito al NAS di prendere posto nella “cabina di regia” (composta anche dalla Gendarmeria Nazionale Francese, dalla Polizia Greca e dalle Dogane Finlandesi) che ha pianificato, diretto e coordinato i Paesi aderenti nei vari settori d’intervento. I risultati conseguiti dalle varie articolazioni del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute nel corso dell’Operazione “SHIELD”, svoltasi nell’arco del 2020, hanno visto l’esecuzione di 220 attività ispettive e di controllo sul territorio nazionale, con l’apertura di 166 tra procedimenti giudiziari e amministrativi, per un totale di 13 arresti e 485 segnalazioni alle competenti Autorità. Ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti, nonché di dispositivi medici e di prodotti di vario genere collegati all’emergenza COVID-19: oltre 62.000 confezioni e circa 1.500.000 unità di medicinali a uso umano in diverse forme farmaceutiche (compresse, fiale, iniettabili, polveri), contenenti principi attivi a varia indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e vantanti proprietà per il trattamento del COVID-19.

Gli investigatori informano anche che il Comando Carabinieri ha proceduto al  sequestro di circa quintali di varie sostanze in polveri e cristalli, tra materiale da taglio e altre presumibilmente stupefacenti, in corso di analisi, rinvenute nel corso di un’operazione che, nell’ottobre scorso, ha portato alla scoperta di una stamperia clandestina di banconote in euro. Ammontano, inoltre, a circa 2 milioni i dispositivi e presidi medici sequestrati in relazione all’emergenza COVID-19 poiché non conformi o illegalmente importati, tra mascherine, guanti, kit protettivi e DPI, test diagnostici e liquidi igienizzanti, per un quantitativo di 15 tonnellate. Il valore commerciale di tutti i sequestri supera la cifra di 6.500.000 euro.

Parallelamente è stato condotto un mirato controllo sull’offerta in vendita e la pubblicità illecite di medicinali on line. Lo specifico ambito del contrasto al cd. cybercrime farmaceutico è stato, infatti, ritenuto particolarmente sensibile atteso che i timori del cittadino soprattutto rispetto alla diffusione del COVID-19, alimentando una verosimile frenetica ricerca di rimedi “fai da te” in rete, avrebbero potuto essere sfruttati da criminali che alimentano il mercato dei farmaci di provenienza illecita e i canali paralleli di approvvigionamento.

OSCURATI 132 SITI INTERNET CON DATI FITTIZI DEI GESTORI

In tale contesto, i militari del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute hanno quindi condotto mirate analisi del web che hanno consentito di individuare e “oscurare”, su provvedimenti del Ministero della Salute ben 132 siti internet tutti con server ubicati all’estero e con dati fittizi dei relativi gestori. Di questi siti, 112 erano riferiti a medicinali a base di principi attivi (idrossiclorochina, clorochina, lopinavir/ritonavir, azitromicina) per i quali è stato autorizzato l’utilizzo off label nel solo ambito di ricerche e studi clinici connessi con il COVID-19, mentre 20 proponevano in vendita e pubblicizzavano medicinali a varia indicazione terapeutica, prevalentemente dopanti, contro la disfunzione erettile, antinfiammatori e antibiotici, tutti soggetti a obbligo di prescrizione. Nonostante le limitazioni delle attività sportive connesse con l’emergenza pandemica, sono state condotte 42 verifiche antidoping “in” (36) e “out” (6) competition da parte dagli Ispettori Investigativi Antidoping del NAS, che hanno consentito di sottoporre a controllo 154 atleti (135 a margine di gare e 21 fuori gara), 13 dei quali sono risultati positivi (tutti “in” competition). In tale ambito, i militari si sono avvalsi a livello nazionale della consolidata collaborazione di NADO ITALIA, sotto la cui egida hanno anche contribuito ai controlli condotti dalla UCI nel corso del Giro d’Italia 2020, e della Sezione Vigilanza sul Doping del Ministero della Salute.

SCOPERTO PURE UN LABORATORIO CLANDESTINO PER SOSTANZE DOPANTI

L’occasione operativa è, inoltre, stata proficua per favorire i rapporti di cooperazione istituzionale tra i Carabinieri del NAS e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nelle aree di rispettiva competenza, peraltro rinsaldata dalla recente sigla di uno specifico protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e la medesima Agenzia. Al riguardo, va citata l’attività congiunta che in Trentino Alto Adige ha portato alla scoperta, qualche giorno fa, di un laboratorio clandestino per la produzione e la commercializzazione di sostanze dopanti destinate a essere assunte in maniera pericolosa per la salute, in assenza di qualsiasi prescrizione medica e in carenza di esigenze terapeutiche, con il sequestro di ingenti quantitativi di prodotti di vario genere e materiale per il confezionamento. L’Operazione “SHIELD”, condotta nei territori dei vari Paesi aderenti, ha permesso di smantellare 25 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 25 milioni di unità e un valore commerciale di quasi 73 milioni di euro, individuare e sequestrare 10 laboratori clandestini, avviare 95 indagini, arrestare 667 persone e denunciarne ulteriori 1.282, nonché di monitorare 4.009 siti web oscurandone 453. L’attività antidoping si è, invece, concretizzata in 536 verifiche “in” (148) e “out (388) competition controllando 650 atleti (247 a margine di gare e 403 fuori gara), 17 dei quali risultati positivi (13 a seguito di controlli “in” competition e 4 in occasione di verifiche “out” competition). La sola azione mirata sul COVID-19, infine, ha portato al sequestro di oltre 32 milioni tra mascherine, test, kit diagnostici e dispositivi medici, 8 tonnellate tra sostanze chimiche e principi attivi e 70 tonnellate di liquido igienizzante per le mani.