Governo del territorio e Concorsi: intesa tra Comune di Acireale ed Ordini

 

Acireale, protocollo d’intesa tra ordini professionali e Comune

ACIREALE –

 Ridurre i tempi di realizzazione delle opere e fare un balzo in avanti per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio. È stato firmato ieri (mercoledì 30 settembre) un protocollo d’intesa tra il Comune di Acireale, gli Ordini di Ingegneri e Architetti e il Collegio dei Geometri di Catania. Ad aprire l’incontro è stato il sindaco del comune etneo Stefano Alì: «Continua il nostro lavoro in sinergia con i professionisti, che garantisce ottimi risultati per la nostra Amministrazione e per la crescita del territorio nel segno dell’etica e della trasparenza. Ci siamo prefissati obiettivi importanti, tra cui la realizzazione di opere pubbliche strategiche da affidare attraverso il concorso di progettazione a due fasi».

Su quest’ultimo punto si è soffermato il vicesindaco di Acireale Carmelo Maria Grasso, certo che «questo accordo contribuirà ad elevare la qualità dei progetti di cui si doterà la città di Acireale. Attraverso i concorsi di progettazione vogliamo garantire infatti ampia partecipazione ai professionisti locali creando sinergia con i migliori studi di progettazione nazionali e internazionali, riuscendo a realizzare opere di qualità in tempi certi. Questo protocollo rappresenta un incubatore di idee volto a migliorare e potenziare le azioni sul nostro territorio: Acireale merita questo».

«Quella di oggi rappresenta una tappa fondamentale nel percorso avviato con il Comune di Acireale in passato con due atti propedeutici – spiega il presidente degli Ingegneri etnei Giuseppe Platania – il primo circa un anno fa con i tirocini formativi, attraverso i quali l’Ordine ha messo a disposizione dell’Amministrazione due professionisti che svolgono la propria attività all’interno dell’Ufficio Tecnico. La seconda, in sinergia con gli Architetti e i Geometri, per redigere un regolamento edilizio di nuova generazione basato sul Regolamento Tipo nazionale, adattandolo alle esigenze e alle caratteristiche del territorio acese. Attraverso il protocollo, saremo presenti per dare supporto per quanto concerne le problematiche di natura urbanistica, pianificatoria e di interpretazione delle norme in continua evoluzione, con l’intento di ottenere qualità e correttezza degli interventi, chiarezza, tempestività, efficienza di rapporti e di procedure, a beneficio della Comunità. Inoltre, daremo il nostro contributo concreto per quanto riguarda i concorsi di progettazione, per cui ci siamo battuti anche a Catania ottenendo risultati significativi».

 

Foto Press

«Oggi abbiamo una conferma: Acireale guarda avanti e al futuro – hanno concluso  Alessandro Amaro per l’Ordine degli Architetti , poi Agatino Spoto, presidente del Collegio dei Geometri – applicando concretamente il concetto di trasparenza e puntando a quella ripartenza che tutti auspichiamo».

I progetti voluti e scelti dall’amministrazione per la procedura concorsuale, come spiegato dai responsabili dell’Ufficio Tecnico e dell’Urbanistica, Santi Domina e Andrea Giudice, riguarderanno inizialmente la realizzazione di un parcheggio di interscambio su più livelli nell’area dei Cappuccini e una pista ciclabile di circa 7 km che collegherà tutti i poli strategici di Acireale. Due opere che miglioreranno decisamente la mobilità di uno dei luoghi siciliani patrimonio artistico, culturale e paesaggistico.

Aci Sant’Antonio: deliberati finalmente due interventi urgenti legati al sisma del 2018

Foto Ambra

IL  SINDACO CARUSO: “SONO INTERVENTI NECESSARI PER PORRE RIPARO A UNA SITUAZIONE DIFFICILE …”

Il rifacimento del tetto presso il plesso scolastico della scuola ‘Alcide De Gasperi’ di via Leonardo da Vinci, nella frazione di
Monterosso, e la realizzazione di una nuova fossa IMOHFF con pozzo assorbente presso la ‘Fabrizio De Andrè’ di via Veronica, in centro: questi i due interventi deliberati mercoledì dalla Giunta Caruso per le scuole, interventi legati ai danni provocati dal sisma del 28 dicembre 2018 che si andranno a sommare a quello deliberato in merito a via Tropea, dove verrà rifatto il manto stradale dall’incrocio con via Antonio Maugeri all’incrocio con via Giuseppe Ungaretti.
Si tratta di lavori dal carattere chiaramente urgente visto l’evento calamitoso che ne ha richiesto gli interventi, e sono lavori per i quali in questi giorni verranno bandite le gare d’appalto, considerando che per tutti e tre i casi si farà leva su un Decreto Regionale, il DDG n.215 del 13 luglio scorso, al quale si è riusciti ad accedere: nel primo caso, cioè quello relativo a Monterosso, l’importo complessivo dei lavori parte da un base d’asta di 54.678,88 euro; nel secondo caso,quello relativo alla scuola di via Veronica, su una base di 42.530,55 euro; mentre il terzo, quello di via Tropea, partirà da 95.381,05 euro.
Stiamo lavorando molto in questo periodo per dare il via a numerosi interventi sul territorio – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – e nel caso specifico questi andranno a porre riparo a una situazione difficile, situazione alla quale riusciamo a far fronte anche grazie al residuo di un finanziamento regionale legato ai danni occorsi da calamità naturali, una cifra alla quale siamo riusciti ad accedere per coprire i costi di questi importanti lavori. Le date di gara verranno pubblicate a breve, e ci aspettiamo di vedere finiti i lavori in tempi ragionevoli”.

 

I 60 anni della Sibeg-Coca Cola, azienda in crescita legata alla Sicilia

 

CATANIA –

 Sibeg, l’azienda che produce e commercializza in Sicilia le bevande a marchio The Coca-Cola Company, celebra 60 anni di attività: un traguardo importante che sottolinea il successo di una realtà imprenditoriale profondamente radicata nel territorio ed evidenzia il legame di Coca-Cola con la Sicilia. Un percorso comune di continua crescita fatto di investimenti produttivi, attenzione all’ambiente, alla sostenibilità, al territorio e alla sua comunità.

Da quando Coca-Cola è stata imbottigliata per la prima volta in Italia nel 1927, l’azienda ha continuato a investire sul legame con il Paese, entrando nei cuori e nelle case degli italiani. Tra gli ingredienti speciali di Coca-Cola in Italia c’è lo storico stabilimento siciliano di Sibeg.

La  storia di Sibeg prende avvio il 28 maggio 1960 con l’inaugurazione dello stabilimento di Catania. Nel 1976 Sibeg viene rilevata dal Gruppo Busi, già imbottigliatore Coca-Cola nelle Marche e in Romagna. Nel 1991 Maria Cristina Elmi Busi diventa amministratore delegato dell’Azienda e dieci anni più tardi, nel 2001, avviene il cambio generazionale: Maria Cristina diventa presidente, lasciando il ruolo di Ad al figlio Luca Busi. Oggi l’Azienda conta 350 dipendenti, produce e consegna quotidianamente bevande a oltre 30.000 punti vendita nella Regione e detiene il 62% a valore del mercato delle bevande gassate in Sicilia.

 

Nella foto Press  Luca Busi

Come evidenzia lo studio realizzato da SDA Bocconi School of Management sull’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italia, nel 2018 Coca-Cola ha distribuito in Sicilia risorse per 48,2 milioni di euro (pari allo 0,05% del PIL regionale): 14,1 milioni di euro alle famiglie, 34,1 milioni di euro alle imprese e 0,04 milioni di euro allo Stato.

In termini di impatto economico, Coca-Cola è il primo soggetto nell’industria delle bibite, mentre occupa il secondo posto in quella delle bevande e il quarto nel settore del food and beverage*.

L’impatto occupazionale complessivo di Coca-Cola in Sicilia nel 2018 è pari a 995 occupati (lo 0,06% degli occupati totali nella regione), di cui 349 dipendenti diretti e 525 occupati indiretti: dati che collocano Coca-Cola al primo posto per impatto occupazionale sia nell’industria delle bibite, sia nell’industria delle bevande, sia nel settore del food and beverage*.

 «Sibeg è una delle principali protagoniste del panorama produttivo della Regione, in grado di fare impresa creando valore, generando reddito e sostenendo concretamente l’economia e l’occupazione. Lavoriamo con dedizione e passione, coniugando il nostro radicamento nel territorio siciliano con un marchio globale come Coca-Cola – afferma Luca Busi, amministratore delegato Sibeg – Desideriamo continuare così per almeno altri sessant’anni, difendendo la permanenza dell’azienda a Catania. Nonostante il momento di difficoltà che sta attraversando il settore delle bevande analcoliche e la doppia tassazione che dal 1° gennaio 2021 il comparto si troverà ad affrontare, l’azienda è pronta a impegnare l’energia che da sempre la contraddistingue rinnovando il legame e le affinità con la Sicilia, auspicando un supporto e un dialogo con le Istituzioni, per garantire così la tenuta della nostra filiera produttiva, oggi messa seriamente in discussione».

È forte anche l’impegno di Sibeg a favore dell’ambiente con numerosi progetti, tra cui:

  • l’innovativo Green Mobility Project, con cui ha dotato tutta la forza vendita di auto full electric, contribuendo all’installazione sul territorio di 68 colonnine di ricarica a disposizione di tutti i cittadini;
  • l’utilizzo di energia 100% proveniente da fonti rinnovabili;
  • l’inaugurazione di un impianto di trigenerazione con l’obiettivo di ridurre il consumo di energia elettrica del 45%;
  • una riduzione dei consumi idrici: nel corso del 2009 il rapporto tra acqua utilizzata dallo stabilimento e prodotto imbottigliato era 2,9 L, mentre nel 2018 questo indice è sceso sino a 2,5 L ottenendo una riduzione di consumi pari a 54.372.800 L di acqua.

L’impegno dell’azienda in Sicilia lo si vede anche nei progetti a supporto della filiera agrumicola. Dal 2014 attraverso The Coca-Cola Foundation ed in collaborazione con il Distretto Agrumi di Sicilia, l’Università di Catania e l’Alta Scuola Arces, oltre 1,3 milioni di euro sono stati destinati a sostenere progetti dedicati alla formazione e all’innovazione tecnologica, volti a valorizzare e dare nuovo impulso all’agrumicultura. Tra questi “Social Farming: Agricoltura sociale per la filiera agrumicola siciliana” – giunto ormai alla sua terza edizione – un progetto di agricoltura sociale che offre percorsi formativi a soggetti lavorativamente svantaggiati, per creare figure specializzate per la filiera agrumicola

Coca-Cola è quindi molto più siciliana di quanto si pensi, e lo ha dimostrato anche lanciando prodotti realizzati con ingredienti tipicamente siciliani: l’anno scorso è stata lanciata Fanta Aranciata Rossa, con succo di “Arancia Rossa di Sicilia IGP”, mentre da pochi mesi è disponibile la nuova Fanta Limonata, realizzata con succo di “Limone di Siracusa IGP”.

Il Comune di Aci Sant’Antonio rilancia la pianta organica: nuove professionalità

Caruso : “Si rafforza ancora la professionalità dell’Ente”: 

Cresce, si irrobustisce e migliora la pianta organica del Comune di Aci  Sant’Antonio: sono cinque le novità  che si aggiungono a quelle annunciate nei mesi scorsi, in linea con il programma di efficienza per l’organizzazione della macchina amministrativa al fine di dare sempre più valore alle competenze della pianta organica (nei limiti previsti dalla legge) con la stabilizzazione dei

precari, con le  ore del personale part-time (in vista dell’obiettivo di portare entro il 2021 l’intero personale a tempo pieno) e lo sfruttamento delle progressioni verticali.
Si arricchisce soprattutto il Comando dei Vigili Urbani, con i due agenti Maria Grazia Magrì e Carmelo La Spina che, dopo la
stabilizzazione con contratto part-time dello scorso anno, hanno firmato questa mattina il Contratto che porta a 36 le ore di lavoro settimanali, con una mobilità a firma dell’agente Carmelo Migliastro e con un Contratto di Comando per Stefano Emanuele Parisi, agente proveniente dal Comando di Brescia.

È stata posta firma, poi, di Anna Maria Elisabetta Ferro,(nella foto sopra) vincitrice del concorso pubblico per Categoria D, col ruolo di Istruttore Direttivo Psicopedagogico, per un contratto a tempo determinato.
Sono lieto di vedere crescere questa che considero quasi una famiglia, con i pro e contro che questo comporta – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – Stiamo proseguendo sulla strada annunciata del rafforzamento,del miglioramento. Migliora il paese, con le strutture che si rinnovano, diventano più efficienti, migliorano i servizi, con un’offerta che cerca di essere adeguata a questa fase storica, e migliora numericamente e professionalmente il personale. È la strada giusta.”

Frode di contributi pubblici, fatture false e “gonfiate”: la G.d.F denuncia otto persone

Como, emissione di fatture false: 34 indagati - La Notizia

MONTALBANO ELICONA

Otto persone sono state denunciate dalla Guardia di Finanza accusate, a vario titolo, di  reati quali la truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, autoriciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

 SequestratI beni e somme di denaro per un valore di oltre 1,2 milioni di euro. Provvedimenti emessi dal Tribunale di Pozzo di Gotto.    L’operazione ha messo in luce la complessa frode sui fondi destinati all’ammodernamento di un capannone aziendale, nel territorio di Montalbano Elicona (Me) rispetto al quale gli organizzatori della truffa avrebbero richiesto e ottenuto indebitamente importanti risorse finanziarie pubbliche.

Le fatture presentate all’Ispettorato dell’Agricoltura di Messina ed all’Agea sarebbero risultate, in realtà, emesse da fornitori compiacenti, per importi «gonfiati», ovvero per costi in realtà mai sostenuti o sostenuti solo in parte. Individuata anche una società cosiddetta «cartiera», con sede legale in Albania, del tutto priva di personale dipendente e di struttura operativa. La Regione Sicilia ha infine bloccato l’erogazione dell’ultima tranche del contributo, pari a 40 mila euro.

NAPOLI: ATTRAZIONE FATALE PER UN FOLLE GIOCO SOCIAL CHE ISTIGA AL SUICIDIO. INCHIESTA DELLA PROCURA

Si impone una regolamentazione urgente su questo social        non solo dal punta di vista dei contenuti inseriti ma anche per l’identificazione immediata ed autentica di chi si registra su Facebook in particolare.  Omessa la propria identità-quella vera-dovrebbe scattare il divieto per chiunque di registrarsi su Facebook in particolare, social incontrollato e di dubbia credibilità

Attrazione fatale di uno sciocco gioco sul massimo sociale per un bambino di undici anni a Napoli «Vuoi giocare con me?». Una richiesta di amicizia su Instagram, Facebook o Tik Tok. La faccia di un uomo che sembra mascherato da Pippo, il cartone della Disney. Ma quello che “Jonathan Galindo” (questo il nome del profilo da cui arriva il contatto) propone di fare sui social è tutto fuorché un gioco.

Una gara fatta di piccoli step con difficoltà sempre più elevate e che potrebbe aver spinto il ragazzino di 11 anni a Napoli a lanciarsi nel vuoto dal balcone perché così era stato deciso «dall’uomo col cappuccio».

Jonathan Galindo è un fenomeno molto conosciuto negli Usa, arrivato in Europa prima in Spagna e Germania e poi approdato in Italia. Il gioco è semplice: se accetti la richiesta di amicizia, solitamente fatta a giovanissimi, ti viene inviato, tramite messaggistica, un link che ti propone di entrare in un gioco nel quale vengono proposte delle sfide e prove di coraggio fino ad arrivare all’autolesionismo.

I profili sono tanti: differenziati magari da un punto o da un trattino tra le parole Jonathan e Galindo. La nuova challenge mira a sfruttare l’impatto mediatico che acquisì alcuni anni fa la Blue      Whale che solo in Russia contò oltre cento vittime. E sul web, quest’estate, sono anche cominciati a spuntare video inquietanti di persone mascherate – generalmente di “fantasmi neri” – che entrano nelle  case di notte.     Si impone una regolamentazione urgente su questo social        non solo dal punta di vista dei contenuti inseriti ma anche per l’identificazione immediata ed autentica di chi si registra su Facebook in particolare.

Tra le prove -si apprende – quella” di incidere con una lama sulla pelle dell’addome le lettere iniziali del proprio nome ma anche il numero del diavolo 666″.