Nobel Fisica 2020 assegnato a Roger Penrose, Reinhard Genzel, Andrea Ghez

L'antica attività del buco nero al centro della Via Lattea - Le Scienze

 

Andrea Ghez
2020
Roger Penrose
2020
Reinhard Genzel
2020

 

Il Nobel per la Fisica 2020 è stato assegnato a Roger Penrose, Reinhard Genzel, Andrea Ghez.

IL centro della nostra galassia è nascosto alla nostra vista da una densa coltre di polveri interstellari.    Gli scienziati dunque  si sono affidati all’infrarosso. Ma un buco nero, per definizione, non emette alcun tipo di radiazione. Molti giganti al centro delle galassie producono potenti eruzioni, accelerando il gas del loro disco di accrescimento con la loro immensa forza gravitazionale. Non è il caso di Sagittarius A*, piuttosto tranquillo. Genzel e Ghez si sono affidati alla prova indiretta di questo campo gravitazionale: hanno osservato come si muovono le stelle in quella zona. La più vicina danza in circa 18 anni attorno a una massa gigantesca e invisibile.

Visionando per oltre due decadi  essi hanno calcolato che la massa necessaria per muovere quell’astro a quella velocità doveva essere quattro milioni più grande di quella solare.o ha annunciato l’Accademia reale svedese delle Scienze. Il Premio Nobel per la Fisica 2020 è stato diviso, una metà a Roger Penrose “per la scoperta che la formazione dei buchi neri è una robusta previsione della teoria generale della relatività“, l’altra metà congiuntamente a Reinhard Genzel e Andrea Ghez “per la scoperta di un oggetto compatto supermassiccio al centro della nostra galassia“.

Il Nobel per la Fisica di quest’anno premia la scoperta degli oggetti più oscuri e misteriosi dell’universo, i buchi neri. L’inglese Roger Penrose, cui è andato metà del Nobel per la Fisica 2020, è nato nel 1931 a Colchester, nel Regno Unito, e lavora all’Università di Oxford. Il tedesco Reinhard Genzel, è nato il 24 March 1952, a Bad Homburg vor der Höhe, in Germania, ed è affiliato all’University di Berkeley in California (Usa) e al Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics, Garching, in Germania. La statunitense Andrea Ghez, è nata a New York nel 1965 ed è affiliata all’University della California a Los Angeles, negli Usa.

 

 

 

Intesa Croce Rossa e Comune Aci Sant’Antonio: nasce il “Taxi sociale”, un servizio importante per la comunità,in particolare quella anziana

 

Foto Ambra

Caruso: “Con i volontari c’è sinergia continua, doveroso contribuire”

Una interessante iniziativa del Comune di Aci Sant’Antonio – che pubblichiamo volentieri -dovrebbe essere presa ad esempio dalle Giunte comunali dell’hinterland etneo e siciliane.  E’ infatti sempre più  fruttuosa  la collaborazione fra il Comune di Aci Sant’Antonio e la Croce Rossa italiana: tra le collaborazioni portate avanti nel tempo spicca quella coltivata da diversi anni, cioè quella legata al cosiddetto ‘Taxi Sociale’, collaborazione attiva anche nel 2020 (con un servizio offerto dal lunedì al sabato, dalle 08:00 alle 20:00) e su base della quale la Giunta Caruso ha deliberato un contributo economico che ammonta a cinquemila euro.
Il servizio in oggetto è pensato in favore delle fasce più deboli della popolazione, particolarmente utile per le persone anziane e disabili con supporto familiare assente o carente, come risposta alle esigenze di mobilità (e non è legato a esigenze di natura prettamente sanitaria): sono numerose le richieste che giungono ai Servizi Sociali (nell’Ufficio dei quali vanno fatte pervenire le richieste), e a queste i volontari locali del Comitato di Acireale fanno fronte con mezzi propri, avviando viaggi individuali o collettivi e accompagnando i richiedenti nel disbrigo di svariate esigenze quotidiane, quali visite ambulatoriali o
semplici commissioni giornaliere.
Da un’analisi del servizio svolto nel corso del 2019 è emerso che statisticamente si percorrono circa millesettecento chilometri annui, con un costo totale per unità chilometrica stimato in 3,00 euro tenendo in considerazione le spese proporzionali legate all’utilizzo del mezzo (costo del carburante, di manutenzione e riparazione, costo degli pneumatici ecc), le spese non proporzionali (assicurazione, bollo auto) e le spese logistiche e amministrative (autoparco, segreteria e centrale
operativa, sistemi informatici e telefonici).
L’assessore ai Servizi Sociali, Antonio Scuderi, sottolinea l’importanza della collaborazione: “Grazie alla Croce Rossa da tempo possiamo garantire un servizio molto importante alla comunità, considerando le numerose richieste che ogni anno arrivano presso gli uffici dei Servizi Sociali da parte dell’utenza interessata, cioè anziani e disabili, che necessitano di spostarsi per visite ambulatoriali, per sbrigare pratiche o per semplici commissioni. Poter contare sulla collaborazione dei volontari è un valore aggiunto”.
Quello del ‘Taxi Sociale’ è solo uno dei servizi che i volontari offrono al territorio: dare loro un contributo è doveroso – ha
dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – Con la Croce Rossa c’è sinergia continua: ad ogni emergenza, come quella che tuttora stiamo vivendo,sono stati sempre presenti. Loro, come anche i volontari appartenenti ad altre associazioni. Il nostro Comune negli ultimi anni ha rafforzato le collaborazioni fianco a fianco di chi si offre per gli altri senza chiedere nulla in cambio, e per questo quando possibile si cerca di dare concretezza alla gratitudine”.

Mafia catanese  “Santapaola-Ercolano”, 18 arresti dei Carabinieri

 

VARI REATI  TRA CUI “PIZZO ED ESTORSIONI”

Blitz antimafia nel Catanese disarticola il Clan Santapaola-Ercolano attiva nel capoluogo e in tutta la provincia etnea. Sono 18 gli arresti eseguiti Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania su delega della Dda, in esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania. Scattato anche un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero a carico di ulteriori 2 persone.

Anche il Clan di S Giovanni Galermo e  Assinnata di Paternò che fanno riferimento alla famiglia “Santapaola- Ercolano”sono nei guai. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di “concorso in estorsione continuata, commessa con l’aggravante del metodo mafioso”.
E’ bastata la denuncia di un commerciante vessato dal racket delle estorsioni nel quartiere San Giovanni Galermo per far partire le indagini. Le vittime, inizialmente titolari di un punto vendita aperto nel 2001 ad Aci Sant’Antonio (CT), vennero avvicinate dai criminali che offrirono la loro “protezione” in cambio di denaro minacciando che, in mancanza, avrebbero fatto saltare in aria il supermercato.
Gli imprenditori iniziarono così a pagare mensilmente dapprima la somma di euro 350, quindi lievitata prima a 700, poi a 1.000 ed infine a 1.500 euro, in funzione dell’apertura di ulteriori altri due punti vendita situati a Valcorrente (Belpasso) e Misterbianco e di un Bar Tabacchi nel quartiere di San Giorgio a Catania, oltre al versamento di periodiche somme di denaro oscillanti tra i 500 ed i 1.500 euro versati agli esattori nelle giornate di festa in particolare quelle di spicco natalizia e pasquale

Le donne dei boss svolgevano ruolo di supplente  nelle richieste estorsive e nella riscossione delle rate mensili. Alcune si occupavano di ritirare il pizzo, mentre altre ricevevano a casa le rate estorsive.

Dicono gli inquirenti: “Dopo la pausa imposta dall’emergenza sanitaria una delle indagate, subito dopo ferragosto, si è presentata in un supermercato per chiedere gli arretrati del pizzo, avvisando il titolare dell’esercizio commerciale che da quel momento non era più protetto da rapine e danneggiamenti. Il giorno successivo lo stesso supermercato aveva subito una rapina da parte di tre soggetti con il volto coperto ed armati di pistola”.

I nomi delle persone fermate

Condotti in carcere salvo richieste legali degli avvocati difensori

1. Salvatore Basile, nato a Catania il 7.7.1971;
2. Carmelo Basile , nato a Catania il 13.8.1949;
3. Salvatore Fiore, nato a Catania il 24.12.1967;
4. Salvatore Gurreri, nato a Catania il 2.10.1973;
5. Giovanni La Mattina, nato a Catania il 12.6.1960;
6. Luca Marino, nato a Catania il 27.10.1982;
7. Roberto Marino, nato a Catania il 22.5.1959;
8. Vincenzo Mirenda, nato a Catania il 27.12.1973;
9. Francesco Lucio Motta, nato a Catania il 13.12.1986;
10. Cristian Paterno’, nato a Catania il 21.2.1981;
11. Rita Spartà, nata a Catania l’1.2.1976;

Ai domiciliari

12. Domenico Filippo Assinnata, nato ad Agira il 29.4.1952;
13. Domenico Assinnata, nato a Paternò il 16.11.1990;
14. Angelo Mirenda, nato a Bronte il 3.9.1964;
15. Arturo Mirenda, nato a Bronte il 29.6.1961;
16. Alfio Emanuele Longo, nato a Paternò il 20.12.1985;

Stato di  fermo

17. Gaetano Riolo, nato a Catania il 28.11.1968
18. Francesca Spartà, nata a Catania il 6.12.1982

Covid, ancora tanta preoccupazione e nuove vittime Oltre 35.157.350 casi di contagio accertati nel mondo

Chiude uno dei reparti Covid dell'ospedale di Saronno - SaronnoNews

 

Sono 2257 i nuovi casi di coronavirus in Italia.  Rispetto a ieri -secondo i dati forniti dal Ministero della Salute -sono stati registrati altri 16 morti, che portano il totale a 36.002 dall’inizio dell’emergenza. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 323, con un incremento di 20 unità. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 60.241 tamponi. 

La Sicilia si mantiene sempre sopra i 100 casi positivi al Covid. i positivi rilevati nelle ultime 24 ore, sono esattamente 128 a fronte di 2.656 tamponi. Salgono così a 3.358 gli attuali positivi e passano a 361 i ricoverati in ospedale. Di questi 28 si trovano in terapia intensiva, 2.969 sono i pazienti in regime di isolamento domiciliare.

Nuove vittime, in questo caso sono due, che portano il totale a 321. Le vittime sono una donna di 65 anni e un uomo di 71 anni entrambi morti a Palermo. I guariti nelle ultime ore sono 15. Sul fronte della distribuzione territoriale Palermo  registra 63 nuovi positivi, mentre Catania annota 31 casi, 15 sono i nuovi positivi a Ragusa, 10 a Messina, 5 casi a Caltanissetta, 3 a Trapani e 1 a Siracusa.

La situazione nel mondo.  Preoccupante davvero Sono oltre 35 milioni i casi accertati di coronavirus nel pianeta.   Secondo  l’osservatorio della Johns Hopkins University,  stamani fissa a 35.157.350 i casi di contagio accertati a livello globale, con 1.037.075 decessi. Il Paese più colpito sono sempre gli Stati Uniti, con 7.417.845 di casi e 209.721 morti, seguiti dall’India, con 6.623.815 e 102.685 decessi e dal Brasile, con 4.915.289 contagi e 146.352 decessi.

Raccolta rifiuti Aci Sant’Antonio, nuovi disagi: la ditta Senesi non effettua il servizio svuotamento e non “risponde” –

Caruso: “Ci chiediamo se la ditta lavori per offrire un servizio o per screditare l’Amministrazione”

Cestini stracolmi e rifiuti in strada: questo lo scenario che ha caratterizzato il weekend in diversi punti di Aci Sant’Antonio,
sollevando le lamentele della cittadinanza nei confronti dell’Amministrazione comunale, che però non sta a guardare.


Siamo di fronte all’ennesimo disservizio da parte della ditta Senesi – ha dichiarato l’Assessore all’Ecologia, Quintino Rocca –  è
inammissibile che i cestini restino colmi per tutto il fine-settimana.
Com’è possibile non riuscire ad organizzare un servizio che preveda il loro svuotamento? Abbiamo già segnalato più volte agli uffici quest’inefficienza,la ditta non risponde, speriamo prendano presto provvedimenti perché così non si può continuare”.


Il Sindaco, Santo Caruso, evidenzia lo stato di forte disagio: “Non è possibile assistere ad una situazione simile. Il fatto che i cestini siano pieni evidenzia la correttezza dell’utenza, che li usa e non abbandona i rifiuti nelle vicinanze, ed è un’utenza che è poi costretta a vederli colmarsi oltre l’inverosimile, fino a riversare i rifiuti per strada, e questo per causa di chi non riesce a prevedere un servizio di svuotamento preciso e puntuale come la cittadinanza merita. È inammissibile! Ci chiediamo se la ditta senta o meno l’attaccamento a questo paese per cui lavora, e se lavori per offrire un servizio ai cittadini o invece per screditare quest’Amministrazione

 

Napoli: ucciso dai “Falchi” un rapinatore, arrestato l’altro..Avevano una pistola “replica”

 

Arrestato 38enne responsabile di rapina a mano armata | Riviera Web

Immagine d’Archivio Sud Libertà

NAPOLI

Tensione a Napoli.Un rapinatore è morto e un altro è stato arrestato dalla Polizia..

La Polizia è intervenuta ieri notte per sventare un tentativo di rapina con una pistola, poi risultata una replica, in via Duomo, nei pressi della zona portuale, ai danni di tre automobilisti. Ci ha rimesso la vita uno dei due rapinatori, un 17enne, morto sul posto, mentre l’altro – il 18enne  incensurato – è stato arrestato per rapina e denunciato per ricettazione. Il giovane è stato trasferito nel carcere di Poggioreale. Secondo quanto si è appreso i due avevano una pistola replica.

Gli inquirenti informano che  i due giovani a bordo di uno scooter hanno bloccato un’auto e stavano rapinando le tre persone a bordo. Sul posto è quindi intervento un equipaggio dei ” Falchi “della polizia. Poi il conflitto a fuoco e la morte del 17enne. L’arma utilizzata per la rapina è stata sequestrata e lo scooter utilizzato per la rapina è risultato rubato.

Il 18enne arresto è il figlio di Gennaro De Tommaso, detto “La Carogna” degli Ultras del Napoli noto per i fatti avvenuti nello stadio Olimpico di Roma in occasione della finale di Coppa Italia il 3 maggio 2014, dopo il ferimento di Ciro Esposito da parte dell’ultras romanista Daniele De Santis. Gennaro De Tommaso, ritenuto vicino al clan camorristico Misso, è stato in seguito condannato per traffico di droga e ha scelto di collaborare con la giustizia.

La Polizia ha acquisito un filmato di un impianto di videosorveglianza collocato da un centro revisioni auto e  conferma la circostanza secondo la quale l 17enne con precedenti di polizia e il 18enne , hanno affiancato un’auto ferma all’angolo con a bordo tre giovani con l’intenzione di rapinarli.

 

PAPA FRANCESCO: L’AUTORITA’ E’ UN SERVIZIO PER IL BENE DEGLI ALTRI, NON DOBBIAMO CERCARE IL PROPRIO INTERESSE

Papa Francesco lancia una riflessione sulla gestione dell’autorità e della raccolta frutti. “Anche oggi-afferma il Pontefice – Dio aspetta i frutti della sua vigna da coloro che ha inviato a lavorare in essa”, cioè da “tutti noi”. In una domenica di attesa per la nuova enciclica dedicata alla fraternità e all’amicizia sociale, firmata ieri ad Assisi,  Lo fa a partire dal Vangelo di oggi, in cui Gesù narra la parabola dei vignaioli omicidi, ai quali il padrone aveva affidato la sua vigna.

 

La vigna è di Dio, non nostra  – L’autorità è servizio non interesse proprio

Al tempo del raccolto arrivano i servi per ritirare i frutti ma i vignaioli li respingono a bastonate e addirittura ne uccidono alcuni e, alla fine, persino il figlio del padrone. E quando Gesù chiede cosa farà il padrone della vigna, al ritorno, a quei contadini, i capi del popolo che cercavano di eliminare Gesù, rispondono pronunciando “da sé stessi la propria condanna”: li punirà e affiderà la sua vigna ad altri. Una “parabola molto dura”, con cui “Gesù mette i suoi interlocutori di fronte alla loro responsabilità”. Si tratta di un ammonimento di Gesù che “vale per ogni tempo, anche per il nostro”:

In ogni epoca, coloro che hanno un’autorità, qualsiasi autorità, anche nella Chiesa, nel popolo di Dio, possono essere tentati di fare i propri interessi, invece di quelli di Dio stesso. E Gesù dice che la vera autorità è quando si fa il servizio, è nel servire, non sfruttare gli altri. La vigna è del Signore, non nostra. L’autorità è un servizio, e come tale va esercitata, per il bene di tutti e per la diffusione del Vangelo. È brutto vedere quando nella Chiesa le persone che hanno autorità cercano i propri interessi.

Entrando profondamente in questa parabola, Papa Francesco ricorda che l’immagine della vigna rappresenta “il popolo che il Signore si è scelto” mentre i servi sono i profeti, e il figlio è figura di Gesù. Anche lui viene respinto e ucciso.

Nella Seconda Lettura, poi, ricorda il Papa, San Paolo dice che per essere buoni operai, deve essere oggetto di impegno quotidiano “ciò che è virtù e merita lode”, quello che è “vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato”. “È l’atteggiamento dell’autorità e anche di ognuno di noi – dice – perché ognuno di noi, nel suo piccolo, ha una certa autorità”.

“Diventeremo così una Chiesa sempre più ricca di frutti di santità”, conclude Francesco esortando a rivolgersi a Maria, “spiritualmente uniti ai fedeli radunati nel Santuario di Pompei per la Supplica” e rinnovando, nel mese di ottobre, l’impegno a pregare il Rosario.

 

La Giunta di Aci Sant’Antonio delibera sulla Sicurezza stradale per ridurre l’inquinamento

 

IL SINDACO CARUSO: “IL SERVIZIO SARA’ TRA BREVE ATTIVO ED ERA NECESSARIO PER LA SALUTE E PER CHI LAVORA IN CENTRO

Disciplinare la sosta nel centro storico e nelle aree ad esso immediatamente adiacenti, nonché nelle zone ad alta intensità di
traffico del centro urbano, per risolvere gli effetti del traffico, sia in ordine alla sicurezza stradale che al patrimonio ambientale,
consentendo inoltre una maggiore rotazione nell’uso delle aree pubbliche di sosta, con conseguente maggiore disponibilità di spazi per la sosta breve e regolare, nonché una maggiore facilità di utilizzo di determinati spazi da parte dei cittadini, prima avvezzi ad una sosta lunga, con conseguente riduzione dei tempi di circolazione passiva finalizzata all’esclusiva ricerca di posteggio.   Un effetto positivo  è costituito dalla  riduzione dei livelli di inquinamento, sia atmosferico che acustico”: questo riporta la delibera che la Giunta Caruso ha firmato in merito all’istituzione delle strisce blu ad Aci Sant’Antonio.

 

Roghi ad Aci Sant'Antonio, il sindaco Caruso: "Allarmante ipotesi di dolo" - Giornale di Sicilia

Nella foto il Sindaco Caruso

L’attuazione del progetto, che riguarderà il perimetro del centro urbano in cui la densità di traffico è prevalentemente correlata alla presenza di attività commerciali e artigianali, oltre che uffici pubblici e privati, e nel quale sussistono esigenze e condizioni particolari di traffico che determinano influssi negativi sulla circolazione e sul patrimonio ambientale, con possibili problematiche di ordine pubblico e salute, sarà posta in relazione all’installazione e alla messa in opera della segnaletica orizzontale e verticale e di quanto propedeutico al pagamento della sosta, preso atto della presenza di tratti di strada nei
quali le fasce di sosta laterali sono fruibili senza utilizzo di dispositivi di controllo di durata della sosta (in ottemperanza a quanto disposto dall’art. 7, comma 8, del Codice della Strada).
Le fasce orarie di pagamento saranno antimeridiane e pomeridiane, dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00, fatta eccezione per il periodo dal 15 luglio al 15 settembre di ogni anno, quando la sosta a pagamento sarà dalle 09:00 alle 13:00. Il costo sarà di 0,70 euro l’ora,con possibilità di stipulare abbonamenti di 15,00 euro per un periodo di 30 giorni per i soli residenti nei tratti di strada interessati dalla sosta a pagamento nel Centro Urbano, e per un solo autoveicolo per nucleo familiare.
Saranno esenti dal pagamento i veicoli per il trasporto pubblico, quelli appartenenti a forze armate e di polizia statali, quelli dei vigili del fuoco e dei servizi di soccorso in stato di emergenza, quelli in dotazione ai Corpi di Polizia Municipale o in dotazione alla Protezione Civile, quelli di proprietà del Comune di Aci Sant’Antonio, quelli di servizio degli Enti e delle Aziende Pubbliche (quando sia evidente la funzione e la destinazione del mezzo e del conducente all’espletamento di un pubblico servizio) e quelli in dotazione al servizio dei medici in visita domiciliare (purché muniti di apposito contrassegno identificativo appositamente esposto nella parte anteriore del veicolo, all’interno dello stesso, sul cruscotto).
Negli stalli blu la sosta sarà vietata ai mezzi non a motore o a ciclomotori e motoveicoli (tranne con cabina chiusa), rimorchi o
macchine agricole.
Per l’eventuale mancata esposizione del tagliando di parcheggio sarà applicata una sanzione di 5,00 euro per l’intero turno di riferimento (mattina o pomeriggio), e il mancato pagamento della sanzione entro cinque giorni comporterà l’applicazione dell’art. 7 comma 15 del Codice della Strada, con una multa di 26,00 euro (con possibile riduzione 18,20 euro).
Era un provvedimento atteso e sarà di grande utilità, tanto per il traffico quanto per la salute e per chi lavora in centro – ha dichiarato il Sindaco, Santo Caruso – Il servizio sarà attivo a breve, e va rilevato che i proventi, come previsto dal Codice della Strada, saranno destinati a servizi legati alla circolazione e alla sosta, e gli eventuali provvedimenti eccedenti saranno utilizzati per interventi per migliorare la mobilità urbana”.

Processo Salvini: rinvio al 20 novembre e dimostrazione del Potere giudiziario (Nunzio Sarpietro) di “inginocchiare il massimo potere del Governo”

Il giudice Sarpietro vince il ricorso al TAR sulla nomina del Presidente  della Corte d'Appello di TorinoGLOBUS Magazine

Nella foto il magistrato catanese dr. Nunzio Sarpietro c he ha accolto nel processo le richieste delle parti

Aggiornamento  processo a Salvini.    Abbiamo detto che il procedimento penale a carico dell’ex ministro si avvia verso l’archiviazione appena saranno ascoltati gli altri componenti del governo citati in udienza da Salvini. Compreso il presidente Conte.   Rinviata dunque  al prossimo 20 novembre, al carcere di Bicocca di Catania, l’udienza preliminare      Decisione del Gup dr. Nunzio Sarpietro alla fine della Camera di Consiglio.

 

Processo Salvini va avanti: saranno sentiti Conte, Di Maio e Toninelli
Salvini in Udienza con l’Avv. Giulia Bongiorno che ha sollecitato in Udienza di ascoltare i testi  ( in primis G.Conte premier)

COINVOLGIMENTO DEL PREMIER GIUSEPPE CONTE ,MINISTRI ED EX DELLA PRIMA COMPAGINE GOVERNATIVA

Quindi riceveranno un avviso giudiziario per  il prossimo 20 novembre il premier Giuseppe Conte e l’ex ministro Toninelli. il 4 dicembre sarà la volta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Il Gup Nunzio Sarpietro, ha così accolto le richieste delle parti, al termine della camera di Consiglio.

La difesa dell’ex ministro aveva chiesto sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste, in subordine approfondimento probatorio da parte del giudice al fine di accertare se le procedure di sbarco indicate nel capo di imputazione sono tutt’ora seguite dal governo Conte 2, anche procedendo all’audizione del ministro Lamorgese.

La difesa di Salvini  aveva chiesto inoltre al Gup di ascoltare dei testi a favore dell’ex ministro dell’interno. L’avvocato Giulia Bongiorno aveva sollecitato di sentire dei testi prima di decidere se rinviare a giudizio o il non luogo a procedere per il leader della Lega.

Un pò di fibrillazione , proteste e momenti di tensione si sono verificati davanti al tribunale tra fan di Salvini e manifestanti contro l’ex ministro.

Ricorderemo ancora  che la vicenda processuale sorge da un manifesto contrasto di giudizi tra la Procura distrettuale e il Tribunale dei ministri di Catania…”   compito di questo organo giudicante vista la complessità e l’impegno per la valutazione del fascicolo di assumere prove per la decisione di merito” scrive il Gup Nunzio Sarpietro nel provvedimento con cui dispone nuovi atti istruttori sul caso della nave Gregoretti. Sono due le ‘direzioni’ indicate nell’ordinanza dal Giudice dell’udienza preliminare: “Una di acquisizioni documentali e l’altra di assunzione testimoniale di soggetti qualificati e informati sui fatti di causa”.

Tra i primi “accertare quanti e quali episodi di sbarchi di migranti simili sotto il profilo degli accadimenti quello della nave Gregoretti si siano verificati nel periodo in cui l’inquisito rivestiva la carica di ministro dell’interno estendo l’accertamento anche ad altri sbarchi, avvenuti successivamente anche quando e’ cambiata la compagine di Governo (Conte 2)”. “Sugli sbarchi devono essere accertati dalla polizia giudiziaria: la data dell’evento, la narrazione degli accadimenti che hanno preceduto lo sbarco, la data di indicazione del pos (porto sicuro) e l’accertamento di quale organo lo ha adottato, verifica degli eventuali procedimenti penali instaurati in relazione ai diversi eventi di sbarco”.

Per fare fare un’adeguata verifica adottata a livello governativo, in materia di immigrazione all’epoca dei fatti e ai rapporti con l’Ue anche con riferimento al cosiddetto ‘Patto di governo’- spiega  infine il Gup Sarpietro – occorre assumere a verbale il premier Giuseppe Conte, l’allora vicepremier Luigi Di Maio, l’ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, l’ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, l’ambasciatore Maurizio Massari e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese”.

 

 

 

Verso l’archiviazione il procedimento penale (francamente inutile e strumentale) di Catania a carico dell’ex Ministro Salvini

MANCA IL DOLO SPECIFICO  E L’AZIONE HA VISTO IL PIENO COINVOLGIMENTO DEL GOVERNO ITALIANO”

Vertici Sac in visita ufficiale al palazzo di giustizia

 

L’udienza è cominciata. In piazza Giovanni Verga a Catania sono numerosi i fedelissimi del leader della Lega affiancato nell’occasione dai papaveri del centro destra  . Tutti in coro reclamano un procedimento rapido e positivo all’ex ministro.  Spieghiamo dunque la contestazione giudiziaria:Salvini è accusato di avere abuso dei suoi poteri per privare della libertà  personale i 131 migranti bloccati a bordo della Gregoretti dalle 00:35 del 27 luglio 2019 fino al pomeriggio del 31 luglio» successivo, quando la nave della Guardia costiera italiana è giunta l’autorizzazione allo sbarco nel porto di Augusta, nel Siracusano.

 

Foto di Matteo Salvini

 

Accuse che l’ex ministro ha – come si sa-sempre respinto con forza, come ha ribadito nella sua memoria difensiva di 50 pagine depositata alla segreteria del Gip di Catania spiegando che «non si è verificata alcuna illecita privazione della libertà personale, in attesa dell’organizzazione del trasferimento» dei migranti alla destinazione finale». L’ex ministro, che ribadisce di essere in attesa di un “Grazie” anche da parte della Magistratura etnea, spiegando di avere agito per interesse della Nazione, sintetizza così la sua linea: A bordo della Gregoretti c’erano due scafisti fermati dopo lo sbarco, i 100 migranti sono rimasti sulla nave senza pericoli e con la massima assistenza, solo il tempo necessario per concordare con il governo italiano i tempi del trasferimento in altri Paesi europei.  Salvini ha rimarcato c he le sue azioni, d’interesse generale, hanno avuto il pieno coinvolgimento del governo Conte…”

Probabile l’archiviazione da parte della Procura di Catania perchè nel procedimento manca l’elemento essenziale del “dolo specifico”

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