Covid, oltre 5546 nuovi casi, un deceduto a Caltanissetta

Sono 297 casi di Covid -19 diagnosticati in Sicilia nelle ultime 24 ore a fronte di 4.059 tamponi processati dal sistema sanitario regionale contro i 7.741 del giorno precedente che avevano più o meno intercettato lo stesso numero di casi. Segno che il virus sta aumentando la sua contagiosità come certifica l’incremento dell’indice Rt

Oltre 700 gli infermieri nei reparti Covid del Maggiore | Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

I nuovi 297 casi registrati- secondo i dati  forniti dal Ministero della Salute accrescono  il numero degli attuali positivi a 4.401 (ieri erano 4.143), di cui 3.975 in isolamento domiciliare (ieri erano 3.721), 388 ricoverati in ospedale con sintomi (1 in più di ieri) e 38 gravi ricoverati in Terapia intensiva (3 in più di ieri).

I casi totali di coronavirus dall’inizio della pandemia in Sicilia sono invece 9.294, le guarigioni sono 4.557 (+38 rispetto a ieri), mentre i decessi salgono a 336 (+1 rispetto a ieri).  La vittima è un uomo di Trapani di 85 anni morto in ospedale a Palermo, mentre non risulta registrata a statistica ancora la vittima di questa mattina di Caltanissetta.

Centinaia i focolai attivi in Sicilia e a livello provinciale sono le tre grandi città dell’Isola quelle che fanno registrare il maggior incremento di casi. Delle nuove 259 infezioni, infatti, 87 sono state diagnosticate a Palermo, 85 invece le infezioni registrate a Catania. Poi ci sono 63 casi a Messina, 24 a Ragusa, 18 a Caltanissetta, 6 a Trapani, 6 a Enna, 5 ad Agrigento, e 3 a Siracusa.

Nel Paese complessivamente sono 5.456 i nuovi casi di coronavirus e oltre 104mila i tamponi.   Scendono  i test molecolari, di cui ieri si era raggiunto il record, con circa 133mila. I dati, forniti dal Ministero della Salute, sono pubblicati sul sito della Protezione Civile. In totale le persone contagiate dall’inizio dell’emergenza sono 354.950 mentre le vittime sono 36.166. Gli attualmente positivi sono 79.075, 4.246 in più di ieri.

Aumentano anche i guariti che in totale sono 239.709, con un incremento nelle ultime 24 ore di 1.184 persone. Salgono anche i ricoverati negli ospedali 4.519 (+183) e nelle terapie intensive 420 (30 in più di ieri). Quanto ai dati regionali, resta in testa per numero di nuovi casi la Lombardia con 1.032, seguita dalla Campania con 633.

 

Papa Francesco ” Dio apparecchia per tutti, nessuno è escluso”

Papa Francesco stupisce con l'enciclica verde Laudato si'

Oggi all’Angelus Papa Francesco ricorda che  per due volte i servi del re vengono mandati a chiamare gli invitati “ma questi rifiutano, non vogliono andare alla festa, perché hanno altro a cui pensare: i campi e gli affari”. Francesco commenta:

Tante volte anche noi anteponiamo i nostri interessi e le cose materiali al Signore che ci chiama. Ma il re della parabola non vuole che la sala resti vuota, perché desidera donare i tesori del suo regno.

Nella casa di Dio “nessuno è escluso”

Il Signore non si arrende al rifiuto e anzi allarga l’invito anche ai più lontani, “senza escludere nessuno”, perchè “nessuno è escluso dalla casa di Dio”. I servi escono dalla città e raggiungono le strade di campagna, i luoghi “dove la vita è precaria”. Ad accettare l’invito sono dunque gli “esclusi”, “coloro che non erano mai sembrati degni di partecipare a una festa”.

Anzi: il padrone, il re, dice ai messaggeri: “Chiamate tutti, buoni e cattivi. Tutti!”. Dio chiama i cattivi, pure. “No, io sono cattivo, ne ho fatte tante …”. Ti chiama: “Vieni, vieni, vieni!”. E Gesù andava a pranzo con i pubblicani, che erano i peccatori pubblici, lì, erano i cattivi … Gesù, Dio non ha paura della nostra anima ferita da tante cattiverie, perché ci ama, ci invita.

Il  Vangelo non è riservato a pochi

Come il Signore anche la Chiesa, afferma Papa Francesco, “è chiamata a raggiungere i crocicchi odierni, cioè le periferie geografiche ed esistenziali dell’umanità”, tutti quei luoghi dove vivono “brandelli di umanità senza speranza”. E prosegue.

Si tratta di non adagiarsi sui comodi e abituali modi di evangelizzazione e di testimonianza della carità, ma di aprire le porte del nostro cuore e delle nostre comunità a tutti, perché il Vangelo non è riservato a pochi eletti. Anche quanti stanno ai margini, perfino coloro che sono respinti e disprezzati dalla società, sono considerati da Dio degni del suo amore.   

Il Pontefice confida che ieri sera è riuscito a parlare al telefono con un anziano sacerdote italiano, da anni missionario in Brasile accanto agli esclusi e ai poveri e che ora vive nella pace la sua vecchiaia. “Ha bruciato la sua vita con i poveri – dice il Papa-. Questa è la nostra Madre Chiesa, questo è il messaggero di Dio che va agli incroci dei cammini”.

Dio dunque apparecchia per tutti, ma pone ai suoi invitati una condizione, quella di indossare l’abito nuziale, ai tempi di Gesù una specie di mantellina che ogni invitato riceveva in dono all’entrata. Tra i seduti al banchetto della parabola uno non la indossa: rifiutando il dono si è escluso da solo e il re non può che gettarlo fuori.

Quest’uomo ha accolto l’invito, ma poi ha deciso che esso non significava nulla per lui: era una persona autosufficiente, non aveva alcun desiderio di cambiare o di lasciare che il Signore lo aiutasse. Questa mantellina, l’abito nuziale simboleggia la misericordia che Dio ci dona gratuitamente. La grazia. L’invito di Dio, anche che ti porti Dio alla festa, è una grazia. Senza grazia tu non puoi fare un passo nella vita cristiana. Tutto è grazia. Non basta accettare l’invito a seguire il Signore, occorre essere disponibili a un cammino di conversione, che cambia il cuore.

Occorre avere vedute larghe, non ristrette

La misericordia di Dio è un dono del suo amore, afferma Francesco, è la grazia che va accolta “con stupore e con gioia”. Il Papa conclude rivolgendo una preghiera a Maria Santissima perché aiuti tutti noi a fare come i servi della parabola, ad “uscire dai nostri schemi e dalle nostre vedute ristrette” per annunciare a tutti l’amore gratuito del Signore.

PREMIER CONTE: SVENTOLA IN ALTO LA BANDIERA ITALIANA, FUORI I “CACCIA”F-35 A LIBERARE IN LIBIA I PESCATORI RAPITI

 

Cosa sono i caccia F-35: quanto costano e in cosa consiste il contratto firmato dall'Italia - Open

Drammatico appello al governo italiano di Mazara del Vallo, per intervenire e riportare a casa i 18 pescatori rapiti da oltre un mese in Libia  Non è possibile che tante famiglie vivano in apprensione e nella disperazione per una impunita condotta dei militari libici violenti ed identici ai veri terroristi  partoriti dalle dittature infernali .. 

 

F-35, la scheda tecnica: quanto costano, cosa fanno, a cosa servono – Libero Quotidiano

Premier Conte, i poteri li hai: insieme al ministro della difesa e ad Alfonzo Bonafede ,fai gli onori alla Bandiera italiana inviando gli aerei Caccia F-35 in Libia. Comunica tale azione al Presidente Mattarella e al Parlamento e disponi in fretta..   Non è possibile ancora  lasciare impunita   tale azione vergognosa di questo Paese disgraziato.   La diplomazia politica con i dittatori è difficile, se non impossibile, attuarla. Haftar ha una doppia personalità :  certamente non è persona perbene ed affidabile .Addirittura siamo arrivati alla proposta di uno scambio con “gli scafisti”.      Che aspetta Conte?  Non puoi dialogare con i demoni.   Fuori questi aerei, fuori il personale specializzato antiterrorismo e porti in salvo i pescatori      L’Italia libera lo chiede vibratamente e ad alta voce.        Dimostri l’Italia qui di essere un grande Paese, svincolato da Bruxelles indifferente all’evento del rapimento.

Striscioni affissi dappertutto a Mazara del Vallo sostenuta da alcuni da alcuni consiglieri comunali e regionali..

La marina militare del generale Haftar ormai più di un mese fa, ha sequestrato e trasferito a Bengasi due pescherecci di Mazara del Vallo, con 16 pescatori a bordo, mentre altre due imbarcazioni sono riuscite a fuggire, senza riuscire ad evitare però il sequestro del primo ufficiale e del comandante.

 

ADDESTRAMENTO CONGIUNTO PER GLI F-35 USA, UK E ITALIANI » Spazio-News Magazine

 

 

Nella disperazione Mazara del Vallo
Dal 1 settembre scorso – – 18 pescatori italiani sono stati sequestrati da dei predoni libici mentre pescavano in acque internazionali. In un incredibile silenzio mediatico ed istituzionale, sono tenuti prigionieri non si sa dove, dalla fazione libica del generale Haftar, il pretendente governatore non riconosciuto dalla comunità internazionale, che in cambio dei nostri pescatori chiede la liberazione di quattro scafisti libici accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio plurimo per la morte di una cinquantina di immigrati lasciati soffocare nella stiva della barca che stavano conducendo presso le nostre coste”.

Salvatore Quinci

Il primo cittadino, Salvatore Quinci, di Mazara del Vallo- solidale con le famiglie dei pescatori

Le famiglie e in tanti richiedono un intervento militare in Libia ritenendo che la diplomazia politica e delle ambasciate difficilmente potrà convincere il generale Haftar al rilascio degli italiani   La situazione è delicatissima anche perchè il premier italiano Conte e la sua compagine governativa cercano di ricucire alla meglio i rapporti con il generale Haftar, personalità dispotica e di difficile comprensione.  Ma il sopruso libico non può passare inosservato . I servizi segreti italiani hanno il dovere di segnalare alla Ministero della Difesa e all’Arma Aeronautica il luogo dove sono tenuti prigionieri i  pescatori italiani ed inviare gli aerei Caccia con squadre di specialisti        La bandiera italiana deve sventolare in alto, e non può-non deve in alcun modo- essere calpestata dalla prepotenza e violenza del Paese libico che non piace a nessuno.

Una Catania più smart e vivibile: deliberate tre opere che potenzieranno pure “la mobilità dolce”

foto Press

Il confronto tra Amministrazione comunale e categorie professionali (Architetti, Ingegneri, Geometri e Ance)

CATANIA –

Una Catania più smart e vivibile: questa la mission dell’Amministrazione comunale e degli Ordini professionali etnei. E’ stato firmato a palazzo Tezzano,  il protocollo per dare un nuovo volto alla città attraverso l’utilizzo della piattaforma del Consiglio Nazionale degli Architetti per i concorsi di progettazione a due fasi: presenti l’assessore alle Politiche Comunitarie Sergio Parisi, il direttore della direzione Politiche Comunitarie Fabio Finocchiaro e gli ordini degli Architetti , Ingegneri  e Geometri .

I progetti di rigenerazione urbana – discussi al tavolo #CataniaSicura e che hanno avuto uno slancio grazie al potenziamento della direzione Politiche Comunitarie – diventano così sempre più concreti grazie ai fondi del PON Metro, del Patto per Catania e dell’Agenda Urbana: «Questa è la dimostrazione che quando c’è sinergia e si fa rete sul territorio, si ottengono grandi risultati – spiega Parisi – Sin dal nostro insediamento abbiamo dovuto fare i conti con il dissesto finanziario, con la conseguente carenza di dirigenti e con idee presenti solo sulla carta. Una situazione allarmante, superabile solo con il prezioso intervento degli ordini professionali e di Ance e la collaborazione di tutte le parti interessate. Così è nata una nuova programmazione, quella che porterà alla realizzazione di tre importanti opere attraverso i bandi di progettazione già deliberati. Procederemo alla riqualificazione del Palanesima (circa 9,5 milioni di euro), alla messa in sicurezza della “Strada del mare”, che collega via Messina a piazza Giovanni XXIII (circa 11,5 milioni), e alla realizzazione di piste ciclabili (8,2 milioni), che potenzieranno la mobilità dolce per la sostenibilità urbana».

«A queste iniziative – aggiunge l’ingegnere Finocchiaro – se ne aggiungeranno altre due inerenti alla mobilità urbana e che porteranno gli investimenti a poco più di 40 milioni di euro con grande beneficio per la città di Catania. Si tratta infatti di realizzazioni che fanno parte di una strategia integrata: tutti gli interventi sono tra loro collegati e interconnessi».

«. Il punto di arrivo, come definito dal presidente Platania, di un processo che parte da lontano e che «ci vede impegnati sin dal primo giorno di insediamento dell’Amministrazione. Una collaborazione portata avanti anche in periodo di lockdown al fine di dare il nostro contributo per la gestione di problematiche di natura urbanistica, pianificatoria e di interpretazione delle norme. L’obiettivo è quello di sostenere i processi di sviluppo attraverso un contributo disinteressato, e di dare risposte concrete alla collettività. Sono certo, così com’è stato con Acireale e con diversi comuni siciliani, che altre Amministrazioni seguiranno questa politica che segue un modello sinergico innovativo. Non ci sono altre strade se vogliamo puntare alla qualità e avere un confronto costruttivo».

«Finalmente – continua Spoto – diamo una marcia in più a Catania, rendendola una delle città più all’avanguardia dal punto di vista procedurale e progettuale. La firma di oggi è sinonimo di abbattimento della burocrazia e di equità. Anche i giovani avranno più spazio e più opportunità, potendo finalmente partecipare ai bandi pubblici per la realizzazione di opere strategiche».

«Soddisfatti per questo importante risultato raggiunto – conclude il presidente di Ance Catania Giuseppe Piana – che dà slancio e nuovo ossigeno alla ripresa del comparto edile attraverso gli strumenti amministrativi già disponibili e facilmente attivabili. Di fronte alla fragilità economica e sociale in cui versa la Città di Catania, servono azioni concrete…”

Nobel per la Letteratura: assegnato alla poetessa Louise Glùck. Vince 950 mila euro

Il Premio Nobel 2020 per la Letteratura va a Louise Gluck - Cultura & Spettacoli - ANSA

Altro annuncio dell’Accademia Reale svedese.Il premio Nobel per la Letteratura 2020 è stato assegnato alla poetessa americana Louise Glück.  Il prestigioso riconoscimento è stato conferito “per la sua inconfondibile voce poetica, che con l’austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”

Gli altri favoriti, secondo le indiscrezioni erano Maryse Condè, la scrittrice della Guadalupa che nel 2018 è stata insignita del New Academy Prize in Literature, e anche la scrittrice canadese Margaret Atwood e un’altra canadese, la poetessa Anne Carson. 

La cerimonia di consegna alla Concert Hall, prevista per il 10 dicembre, giorno dell’anniversario della morte di Alfred Nobel, non avrà i festeggiamenti di sempre e dovrebbe essere sostituita da una trasmissione televisiva a causa della pandemia. Il montepremi è stato invece aumentato dalla Fondazione a 10 milioni di corone, più o meno 950mila euro.

 

Louise Glück, nata a New York il 22 aprile 1943, nata da genitori immigrati ebrei ungheresi, Louise Glück è cresciuta a Long Island. con la sua poesia evoca schegge memoriali rielaborando temi come l’isolamento e la solitudine, in un tono insieme colloquiale e meditativo. Vincitrice del Premio Pulitzer nel 1994 con la raccolta “L’iris selvatico” (“The Wild Iris”, 1993), ha convinto i critici per lo stile controllato ed elegante con cui assorbe lunghe sequenze narrative di tratto confessionale che ricordano la poesia di Robert Lowell, Sylvia Plath e Anne Sexton.

 

Nella raccolta “Meadowlands” (1997) rievoca figure mitiche come Ulisse e Penelope all’interno di una scrittura molto moderna, che racconta di un matrimonio che sta per finire. Tra le altre sue raccolte di poesie, “Vita Nova”, “The Seven Ages” e “Averno”. Ha vinto il Book Review’s Bingham Poetry Prize e The New Yorker’s Book Award in Poetry.

 Durante la sua adolescenza Glùck ha sofferto di anoressia (vicenda oggetto anche di alcune sue poesie), tanto da costringerla ad abbandonare gli studi superiori alla George W. Hewlett High School e poi quelli universitari al Sarah Lawrence College e alla Columbia University di New York. Pur non ottenendo la laurea, la scrittrice si formò sotto la supervisione della poetessa statunitense Leonie Adams (1899-1988).

La neo Nobel ha pubblicato una dozzina di antologie di poesie. Il Premio Pulitzer per la poesia per la sua collezione “The Wild Iris” è stato il primo di una lunga serie di riconoscimenti. Nel 2014 ha vinto il National Book Award per la poesia. Nel 2003 era stata insignita del prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti. Fa parte dell’American Academy of Arts and Letters e insegna poesia all’Università di Yale.

Esce il 9 Ottobre la compilation dedicata ai “cantautori del terzo millennio”

 

 

Milano Guitars & Beyond, appunti di creatività musicale italiana - Blogfoolk

 

di    L.Corioni

 

Esce il 9 ottobre la compilation dedicata ai “cantautori del terzo millennio” prodotta, ideata e progettata dallo staff della label milanese LONG DIGITAL PLAYING SRLS in collaborazione con LS STUDIO e il portale nuovaclassica.it.
La playlist, scelta dalla direzione artistica, contiene le 10 canzoni che hanno partecipato alla prima edizione de “LA SETTIMA NOTA (www.lasettimanota.it), rassegna di musica e di arti convergenti ” che si è tenuta l’estate scorsa, trasmessa in sei puntate da Globus Television (dal 23 settembre al 9 ottobre, appunto, data di uscita dell’album).
All’interno della raccolta ci sono artisti ispirati alla figura del songwriter tradizionale del folk americano e altri vicini al teatro canzone degli chansonnier francesi ma, come ha dichiarato Luca Bonaffini (deus ex machina della gara), “Si tratta di una panoramica, una visione forse incompleta ma saliente, della musica d’autore contemporanea che si ispira a quella del passato. Ci sono cantautori non giovanissimi, alternati a ragazzi che – negli anni Settanta e Ottanta – avrebbero spopolato”.
Farinato, Francis(Q), Marsciani, Centolanza, Fogliati, Aram & Sona, Cardullo, Negro e Morelli, The Uncles, Prato sono dunque i protagonisti del primo viaggio unplugged che, sinceramente, ci fa un po’ rimpiangere il vinile, perchè – provando a immaginare di passare come un tempo davanti a un negozio di dischi – non avremmo resistito al fascino evocativo della musica che, negli anni delle radio libere, avrebbe fatto da colonna sonora alle nostre quotidiane emozioni.

 

 

 

CODICE ROSSO: FERMATO AD ENNA DIPENDENTE DELL’OASI PER VIOLENZA SESSUALE SU UNA DISABILE

Violenza sessuale a Marina di Ragusa ai danni di una ragazza - Ragusa -  Corriere di Ragusa

Immagine d’archivio -Sud Libertà

Codice Rosso.  Il reato contestato è di violenza sessuale nei confronti di una disabile, in pieno periodo di lockdown. Presso l’Oasi di Troina, la ​Polizia di Stato – Squadra Mobile di Enna – ha eseguito, la notte scorsa,presso l’Oasi di Troina, il fermo di indiziato di delitto disposto dalla Procura della Repubblica di Enna diretta da Massimo Palmeri.  I pm Stefania Leonte e Orazio Longo, al termine dell’interrogatorio, hanno disposto il fermo di indiziato di delitto dell’indagato L.A. di 39 anni nato in provincia di Enna, per il reato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto ai danni di una donna disabile e nel momento in cui la stessa era a lui affidata.

La Squadra Mobile della Questura di Enna in data 11.09.2020 ha ricevuto dal legale, nominato dalla famiglia della vittima, una formale denuncia con la quale si poneva in luce che la congiunta era in stato di gravidanza, ed era già sofferente di gravissime patologie connesse ad una rara malattia genetica.     Il reato denunciato rientrava tra i nuovi delitti del Codice Rosso. Cioè quelli in cui è urgente l’immediatezza delle indagini e dei procedimenti giudiziari. Il Pubblico Ministero titolare del procedimento ha coordinato “l’avvio tempestivo delle indagini, convocando presso gli uffici della Procura della Repubblica i genitori della vittima“.

Gli investigatori della Polizia di Stato ed i Pubblici Ministeri hanno raccolto le dichiarazioni dei familiari, “tracciando sin da subito una prima ipotesi investigativa poi confermata dalle successive indagini”.            L’interrogatorio ha posto in luce elementi gravi,  “emergeva che la vittima della violenza sessuale era ospite da diverso tempo della Struttura Sanitaria I.R.C.C.S. Associazione “Oasi Maria SS” di Troina.  Qualche giorno prima del deposito della denuncia, i genitori erano stati avvisati da personale della struttura che la figlia era in stato di gravidanza-dicono gli inquirenti- Considerate le condizioni di salute particolarmente gravi non era possibile in alcun modo che la stessa avesse prestato il proprio consenso. Si è subito delineata l’ipotesi delittuosa che si potesse trattare di un grave caso di violenza sessuale”.

I primi accertamenti sanitari effettuati  con l’assistenza del reparto di ginecologia dell’Ospedale di Enna e del Policlinico di Palermo hanno consentito”di focalizzare l’attenzione degli investigatori su un gruppo di persone presenti in struttura al momento del presunto periodo di concepimento”. La donna, nel momento in cui è stato accertato lo stato di gravidanza, aveva superato la 25ma settimana di gestazione e, pertanto, alcune indagini di tipo sanitario non potevano essere effettuate per non mettere a rischio tanto la vita della donna quanto quella del feto.

. Presso la Squadra Mobile della Questura di Enna, guidata dal vicequestore aggiunto Antonino dr. Ciavola, sotto il continuo e costante coordinamento investigativo della Procura della Repubblica, sono stati  convocati i vertici aziendali della struttura sanitaria e successivamente tutti gli addetti ai vari servizi, dai medici agli operatori socio sanitari.

Dalle indagini è emerso che “nessuno della struttura sanitaria si è accorto dello stato di gravidanza, ipotizzando che l’aumento di peso della ragazza potesse dipendere dal fatto che durante il lockdown ai degenti era stato permesso di mangiare di più o che i farmaci somministrati a volte erano causa di una irregolarità del ciclo”. Dalle prime persone ascoltate dalla Squadra Mobile emergeva “solo un dato di fatto che rendeva la vicenda ancora più grave, ovvero che nessuno aveva accesso alla struttura senza autorizzazione e che altri ospiti disabili non avrebbero potuto commettere il reato“.

Le indagini- informano gli investigatori -si restringevano e sono state concentrate così sulle persone che vi prestavano l’attività lavorativa,” tanto da iniziare a procedere con il prelievo di un campione salivare per l’estrazione del profilo genetico (DNA) da parte degli operatori della Polizia Scientifica”. Dopo aver ascoltato decine di persone e prelevato diversi campioni di liquido biologico per l’estrazione del DNA, ieri mattina è stato convocato, tra gli altri, l’uomo fermato, operatore socio sanitario dipendente della struttura di Troina da due anni.

L’indagato faceva particolare confusione nel raccontare quanto accaduto negli scorsi mesi ed in particolar modo il periodo in cui la struttura di Troina era stata dichiarata zona rossa per il focolaio sviluppatosi all’interno con decine di positivi al covid-19- dicono- Gli investigatori intuendo  che l’uomo stesse nascondendo qualcosa e che non fosse del tutto sincero continuavano ad incalzare l’indagato concentrando i suoi sforzi di memoria al mese di aprile, in particolar modo alla presunta data del concepimento“.

Gli inquirenti spiegano pure che l’indagato  a fine marzo aveva  chiesto alla direzione sanitaria di poter fare accesso alla struttura per poter dare aiuto ai suoi colleghi in difficoltà ed alle persone degenti visto che era stata dichiarata la zona rossa con impossibilità di accesso o di dimissioni dall’Oasi. Dopo qualche giorno, stante la carenza di personale, veniva autorizzato ad accedere per prestare la propria attività di operatore socio sanitario.

Nei primi giorni di aprile, proprio nel periodo di massima emergenza sanitaria affrontato dalla struttura di Troina, il sospettato  era stato assegnato al reparto dove erano stati trasferiti tutti i soggetti risultati positivi al COVID-19. Nel corso di  una delle tante notti consecutive prestate in struttura, “approfittando dell’assenza temporanea dell’infermiere professionale, non curante neanche della positività al COVID -19, raggiungeva la vittima che conosceva da tempo e consumava un rapporto sessuale privandosi di ogni sistema di protezione antivirale, tuta e mascherina“.

. Al termine dell’interrogatorio la Procura della Repubblica di Enna ha disposto il fermo di indiziato di delitto, atto immediatamente eseguito dalla Polizia di Stato che ha condotto il fermato in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La Procura della Repubblica di Enna continuerà le attività d’indagine per chiarire ogni ulteriore aspetto ed eventuali responsabilità

Disco rosso della Regione Sicilia al Click-day che apre alle imprese sul Bonus-Sicilia (a fondo perduto)

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Palermo

Disco rosso della Regione Siciliana  sul click day, che  apre a tutte le imprese che ne faranno richiesta, di accedere al Bonus Sicilia. Il comunicato è dell’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, nel corso di una conferenza stampa, dopo il flop della piattaforma digitale sulla quale aveva puntato il governo siciliano.

“La platea degli imprenditori è confermata”, ma “cambieranno le modalità del bando e prenderemo in considerazione tutte le domande, verificando soluzioni per rispondere a categorie non comprese nel bando stesso”.

Io ero pronto a dare i fondi lunedì mattina – ha ammesso -, sono cambiate le regole sul campo per fatti non imputabili a me. L’arbitro quella mattina non è venuto sto rimodellando il sistema per permettere a tutti di prendere qualcosa. Vogliamo pagare il prima possibile”.

 

La Regione Sicilia continua a pagare i debiti di una società che non esiste  più

Vediamo come si presenta la situazione in Sicilia e quali sono le criticità rilevate   La “Concessione contributi a fondo perduto a favore delle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi” presenta problematiche applicative relative alla maggior parte delle imprese colpite dalla crisi determinate dallemergenza sanitaria tuttora in corso. Si tratta di problematiche  rilevate dalle  associazioni di categoria, ordini professionali e dai tecnici, in genere, che hanno avuto modo di entrare nel dettaglio dellavviso pubblico di recente pubblicazione.

Tra i vari requisiti che devono possedere le aziende operanti in Sicilia  cè quella che devono avere sede legale e/o perativa nellisola e risultare attive alla data del 31 dicembre 2019. Ed è proprio questultima condizione che ci lascia perplessi come a dire che le aziende che hanno iniziato lattività il 31 gennaio 2020 non hanno subito le conseguenze nefaste della chiusura a causa del Covid 19. Appare, piuttosto, un modo penalizzante per i giovani imprenditori che hanno investito sul proprio futuro. Si rende indispensabile, altresì, rivedere la tabella dei Codici Ateco ammissibili al finanziamento. Alcune attività, seppur non ricomprese tra i codici del Dpcm di marzo, erano di fatto chiuse. Per rendersene conto, basta consultare i dati della Cig.Occorre dunque fare – per le associazioni di categoria, ela Confcommercio -in modo che resti in primo piano, rispetto alla valutazione delle istanze presentate, la riduzione del fatturato in maniera evidente rispetto allo stesso periodo dellanno precedente.

Altra condizione di ammissibilità prevista   riguarda lessere in possesso di Durc rilasciato da Inps-Inail. Parlando di piccole e medie imprese, già in sofferenza economica prima della pandemia, il non versare i contributi per un imprenditore rappresenta, non un atto di evasione con un intento fraudolento, ma una necessità per far fronte a esigenze vitali primarie ed aspettare tempi migliori per costruirsi la propria pensione. E una condizione in cui, allo stato attuale, si trovano migliaia di imprese siciliane. Poi, altra richiesta che sembra eccessiva, la certificazione del revisore contabile che comporterebbe un costo aggiuntivo per limpresa e che, piuttosto, si potrebbe risolvere con unautocertificazione da parte dellimpresa stessa. Vi sono  criticità relative allaccessibilità al servizio di prenotazione, compilazione e invio della stessa istanza. La presenza dello Spid, così come abbiamo già avuto modo di precisare nei giorni scorsi, sta facendo riscontrare delle criticità non da poco nei tempi di attivazione dello stesso da parte delle varie Camere di commercio dove, da un giorno allaltro, si sono riversate migliaia di domande da evadere. La burocrazia è rimasta tale, non sono state eliminate le anomalie e fornire un sostegno realmente efficace alle varie attività produttive ricadenti sul nostro territorio.

Conte: “Sì alla mascherina all’aperto ma abbiamo scongiurato quelle misure di forte impatto sul sistema economico-sociale”

Coronavirus, decreto del governo: nei comuni focolaio stop ad ingressi ed  uscite. Conte: "Non trasformeremo l'Italia in un lazzaretto" - la Repubblica

Ancora battaglia contro il Covid. La speranza vera per tutti gli  italiani è il nuovo vaccino entro la fine dell’anno.  Afferma Giuseppe Conte ,premier: “Abbiamo concluso i lavori del consiglio dei ministri, abbiamo approvato un nuovo decreto legge concepito per affrontare questa nuova fase. C’è una risalita della curva di contagio, di qui la deliberazione di prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio”.  “Abbiamo ritenuto opportuno e necessario recuperare quel rapporto tra stato e regioni che avevamo costruito anche nella fase più dura. D’ora in poi le regioni potranno adottare misure più restrittive rispetto a quelle adottate a livello nazionale. Invece, saranno limitate nell’adozione di misure di allentamento: lo potranno fare solo d’intesa con il ministro della Sanità”,.

Il nuovo provvedimento prevede l’obbligo di mascherina all’aperto, fatte salve alcune eccezioni. “Abbiamo sempre adottato una linea coerente, al primo posto c’è la linea della salute. Se tuteliamo la salute, preserviamo meglio il tessuto produttivo. Poi, trasparenza, sempre. Pubblichiamo quotidianamente tutti i dati che abbiamo. Poi ci sono criteri di adeguatezza e proporzionalità: adottiamo le misure nel segno dell’adeguatezza e proporzionalità. Oggi non vogliamo ritornare in quella fase” del lockdown “riteniamo che questa misura possa segnalare un più elevato livello di precauzione” per “scongiurare misure che possano impattare sul sistema economico e sociale”.

Per chi deve sottoporsi alla quarantena le regole sono sempre le stesse, conclude Conte  Non è cambiato nulla, continuano ad applicarsi le regole attualmente vigenti su quarantena e autoisolamento. Se nel dibattito con gli esperti ci verranno suggerite nuove misure, le adotteremo“.

Dopo lo spettacolo indecente dell’assenteismo ieri al Parlamento, oggi, alle 11, il governo prorogherà lo stato di emergenza

Foto Presidenza del Consiglio (Italia)

SANZIONI PER CHI VIOLA L’OBBLIGO DI INDOSSARE LA MASCHERINA E NUOVE REGOLE PER L’ESENZIONE

Oggi alle 11 intanto si riunirà  il Cdm per prorogare lo stato d’emergenza, rinviato dopo che ieri il Parlamento italiano ha offerto il solito spettacolo indecente dell’assenteismo e del nulla di fatto quindi sulla risoluzione della maggioranza e sulle comunicazioni del ministro Roberto Speranza.

E’ prevista la sanzione da 400 a 1000 euro per chi viola l’obbligo di mascherina e tamponi obbligatori per chi rientra da Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Repubblica Ceca. Sono queste alcune delle misure che dovrebbe prevedere il nuovo Dpcm   Ma ci sono alcune eccezioni sull’obbligo di indossare le mascherine: si è esentati se si fa attività motoria (fermo restando il distanziamento di almeno due metri), se si va in moto o in bicicletta, se si è in auto da soli o con i congiunti. Sanzioni da 400 a 1000 per i trasgressori. Inizialmente la sanzione per chi viene sorpreso senza mascherina arrivava fino a 3.000 euro, come prevedeva il decreto a marzo, ma a fine maggio quando era passata la prima emergenza è stata abbassata 1.000 euro.

I  proprietari dei locali pubblici che non osservano l’obbligo di mascherine rischiano la sanzione  da 400 a 1.000 euro ed inoltre si potrebbe subire anche la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni.

Sanzioni 400 a 1.000 euro per chi non rispetta l’obbligo della quarantena. Mentre chi ha contratto il Covid-19 ma non rispetta le restrizioni può incorrere in una sanzione penale con l’arresto da 3 a 18 mesi, oltre che in un’ammenda da 500 a 5.000 euro. Può infatti essere denunciato per epidemia colposa.

Per quanto riguarda la possibile novità sui tamponi obbligatori per Gb. Olanda, Belgio e Repubblica Ceca andrebbe ad aggiungersi a quelli già previsti per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta, Spagna, oltre che da Parigi e altre sette regioni della Francia.