Ordine architetti di Catania:”Con la legge “Semplificazioni” sono state ingessate le città ed aggirati i pareri delle Soprintendenze”

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CATANIA

Il recente decreto-legge Semplificazioni all’articolo 10 stabilisce che in tutte le zone A delle nostre città si potranno demolire e ricostruire edifici esistenti solo se inseriti in un piano particolareggiato di recupero e riqualificazione. In assenza di un dettagliato strumento di pianificazione urbanistica, la demolizione e ricostruzione sarà consentita solo e soltanto se l’edificio verrà riedificato con la stessa sagoma, sedime, volumetria, prospetti e caratteristiche tipologiche.    Assieme ad altri Ordini italiani il consiglio dell’ordine architetti etneo-si apprende – ha inviato al Senato proposta di modifica della legge “Semplificazioni” per una maggiore flessibilità.        Sarà da valutare quindi se vi siano interessi particolari da un lato o dall’altro.

«Contrarietà ha espresso  infatti –  il  consiglio dell’Ordine  Architetti di Catania e il presidente Alessandro Amaro perchè nel capoluogo etneo, come in tutte le altre città italiane, alcuni “mostri” urbani che si trovano in centro storico, verrebbero tutelati alle stessa stregua di edifici dal valore architettonico, e risorgerebbero tali e quali, senza alcuna miglioria qualitativa in chiave contemporanea». Un approccio legislativo che penalizza la rigenerazione urbana e che difende i «falsi storici», tutelando anche edifici senza alcun pregio: «Le modifiche apportate all’articolo 10 – spiega Amaro – annullano ogni possibilità di riqualificazione nelle zone A, ingessando di fatto le città, lì dove spesso è presente uno scenario edilizio del dopoguerra, che vede edificazioni frammentarie, disomogenee, dissestate, degradate e spesso legittimate da piani di recupero o condoni edilizi. In altre parole, diventeranno intoccabili anche quelle strutture di scarso o nullo valore architettonico».

L’emendamento in vigore rappresenta un ostacolo non solo all’ammodernamento e alla rigenerazione dei tessuti storici, ma anche alla prevenzione e sicurezza urbana: «Con le modifiche apportate al decreto e con l’impossibilità di lavorare sulla sagoma dell’edificio – sarà molto difficile, se non impossibile, attivare interventi di messa in sicurezza antisismica. Impensabile in una città come Catania, così come in buona parte del territorio nazionale».

Il disappunto del consiglio etneo si riferisce non solo alle modifiche dell’articolo 10, ma anche all’emendamento riguardante gli stadi: «La possibilità di aggirare i pareri delle Sovrintendenze per la riqualificazione degli stadi mi sembra un controsenso e una legge che tutela interessi specifici, piuttosto che quelli collettivi».  

PERSONAGGI SIMBOLO -GRETA ED ALESSIA BONARI -L’INFERMIERA CHE TANTO HA LOTTATO CONTRO IL COVID- ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA

 

La Biennale di Venezia

La Serenissima”, il salotto d’Italia,  è  protagonista dell’arte e della cultura italiane dal tempo dei dogi, delle Repubbliche Marinare e della nascita dell’editoria. La millenaria tradizione culturale di Venezia ha dato al mondo un grande lascito, la Biennale d’arte. Nota come Biennale di Venezia, oggi questo evento comprende varie manifestazioni. Fondata come società di cultura nel 1895 con l’organizzazione della prima Esposizione Biennale d’Arte del mondo, per stimolare la creatività artistica e il mercato dell’arte a Venezia e in Italia, la Biennale  ha tuttora il fine di promuovere le nuove tendenze artistiche e a tale scopo organizza molte manifestazioni internazionali delle arti contemporanee: l’Esposizione internazionale d’arte, il Festival internazionale di musica contemporanea, (fondato nel 1930),il  Festival internazionale del teatro (1934), la Mostra internazionale di architettura (1980), il Festival internazionale di danza contemporanea (1999) e la Mostra internazionale d’arte cinematografica (1932), in questi giorni in corso con passerella di star ed attori famosi. 

La Mostra del Cinema si tiene nello storico Palazzo del Cinema, al Lido di Venezia. Nata come manifestazione non competitiva, oggi assegna un prestigioso premio internazionale: il Leone d’Oro, simbolo della città (il leone della basilica di San Marco). La mostra del cinema di Venezia ha fatto la storia della settima arte, e spesso appare più come un evento mondano che artistico. Dopo la parentesi degli anni del Fascismo che impose i propri vincitori con film di propaganda, la mostra farà conoscere al mondo il neorealismo di Rossellini e Visconti e saluterà il ritorno dei grandi registi di fama internazionale come Orson Wells e Fritz Lang. Negli anni successivi contribuirà alla conoscenza e al successo del cinema asiatico (quello giapponese) e diventerà la vetrina di nuovi talenti.

Il nome “Biennale” deriva dalla cadenza biennale delle sue manifestazioni (con l’eccezione della Mostra del cinema che ha cadenza annuale) ed è diventato sinonimo di grande evento internazionale ricorrente.

GRETA  THUMBERG  :    LOTTA  PER IL FUTURO

La sosia di Greta Thunberg in una foto del 1898

Vi sono personaggi simbolo alla Mostra del Cinema. “La crisi del Covid ha colpito tutti, sconfiggere il virus è una priorità, non si possono gestire due crisi insieme: per questo le questioni ambientali, la lotta sul Climate change è stata messa in pausa, invece dobbiamo capire che è urgente e non si può mollare se vogliamo avere un futuro”. Parole di  Greta Thunberg in collegamento durante un intervallo delle lezione di scuola con la Sala  stampa tenutasi al Lido di Venezia per il film di Nathan Grossman “Greta”, incentrato proprio sulla storia della giovanissima attivista svedese che ha lanciato il movimento studentesco internazionale Fridays for Future

“Padrenostro” con Pierfrancesco Favino. Un film che ricorda come “la generazione dei cinquantenni sia stata messa in un angolo..”

Mostra del Cinema di Venezia 2020, ecco Padrenostro con Pierfrancesco Favino. Un film che spiazza le più banali attese
L’attore: “Noi cinquantenni di oggi siamo quella generazione che è stata come circondata da quegli eventi politici, che quella realtà l’ha subita. Siamo stati messi in un angolo, ci è stato impedito di alzare una mano. E raramente si mette l’accento su quei bambini lì, che venivano messi a letto e dopo era come se non esistessero più quando invece ci alzavamo e sbirciavamo dietro l’angolo cosa facevano i nostri genitori in salotto con gli amici”

Alessia Bonari: l’infermiera simbolo della lotta al coronavirus alla Mostra  di Venezia

La sua immagine con il volto segnato dalla mascherina durante turni massacranti nel reparto Covid aveva fatto il giro del mondo. Nella città lagunare ha ricevuto il premio di “personaggio dell’anno”
Era  il 9 marzo e il lockdown era appena iniziato. Oggi Alessia Bonari, infermiera in un ospedale di Milano diventata il simbolo della lotta contro
il coronavirus sfila alla Mostra del Cinema.
Nella città lagunare, la 23enne ha ricevuto il premio di “personaggio dell’anno”, organizzato da Tiziana Rocca.

Richiedere l’Ecobonus al 110 per cento: vediamo questa breve Guida di SUD LIBERTA’

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Con la conversione del decreto rilancio  l’ecobonus 110 per cento sappiamo è già operante . Già numerose sono le richieste degli interessati, e le imprese al lavoro.Vediamo cosa cambia, come funziona e a chi spetta l’ecobonus o bonus 110%, con le modifiche apportate in Parlamento sul tema delle seconde case e dei tetti di spesa.

Con la conversione del decreto rilancio, l’ecobonus 110 per cento è legge. Vediamo cosa cambia, come funziona e a chi spetta l’ecobonus o bonus 110%, con le modifiche apportate in Parlamento sul tema delle seconde case e dei tetti di spesa.

L’articolo 119 del decreto rilancio stabilisce i soggetti beneficiari delle detrazioni 110:

  • condomini
  • persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, su unità immobiliari – limitatamente all’ecobonus 110%, questi soggetti possono beneficiare della detrazione per gli interventi realizzati sul numero massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento delle detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio
  • istituti autonomi case popolari (IACP) per interventi realizzati su immobili, di loro proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica
  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci
  • organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazione di volontariato e associazioni di promozione sociale
  • associazioni e società sportive dilettantistiche, limitamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi

Tra le ultime novità che riguardano l’ecobonus’è anche l’estensione delle detrazioni 110% per tutte le seconde case e le villette a schiera, mentre sono escluse dalla fruizione del nuovo ecobonus le unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali:

  • A/1 abitazioni di tipo signorile
  • A/8 abitazioni in ville
  • A/9 castelli, palazzi di eminenti pregi storici o artistici

Per l’articolo 119 del dl rilancio a detrazione fiscale del 110% per “interventi di efficienza energetica, sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici”. Restano fermi i tre interventi “trainanti”:

  • Isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate (novità) che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda;
  • Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013, a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione o a collettori solari, nonché, esclusivamente per i comuni montani non interessati dalle procedure europee di infrazione n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 o n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 per l’inottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE, l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente, definiti ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lettera tt), del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102;
  • Interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo ovvero con impianti di microcogenerazione, a collettori solari o, esclusivamente per le aree non metanizzate nei comuni non interessati dalle procedure europee di infrazione n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 o n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 per l’inottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE, con caldaie a biomassa aventi prestazioni emissive con i valori previsti almeno per la classe 5 stelle individuata ai sensi del regolamento di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 7 novembre 2017, n. 186, nonché, esclusivamente per i comuni montani non interessati dalle procedure europee di infrazione n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 o n. 2015/2043 del 28 maggio 2015 per l’inottemperanza dell’Italia agli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE, l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente, definiti ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lettera tt), del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102;
  • Interventi finalizzati all’adozione di misure antisismiche. La detrazione viene prevista anche per sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici, purché realizzati congiuntamente a interventi di miglioramento o adeguamento antisismico sull’edificio.

L’installazione di pannelli solari e di colonnine di ricarica rientra nella detrazione del 110% solo se effettuata insieme a uno degli interventi trainanti. Anche gli interventi di riqualificazione energetica tradizionali possono rientrare nel 110% se fatti insieme a uno degli interventi trainanti.

Durante l’iter parlamentare sono stati definiti nuovi tetti di spesa rispetto a quelli previsti dalla prima formulazione del dl rilancio.

Entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Rilancio, dovrà essere emanato un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate e un decreto attuativo del Mise che renderanno davvero operativo l’ecobonus 110% e definiranno le modalità di cessione del credito e sconto in fattura.

Per poter optare per lo sconto in fattura e la cessione del credito sarà necessario richiedere il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta. Inoltre, la scelta delle due opzioni dovrà essere comunicata telematicamente all’Agenzia delle Entrate. Inoltre per poter accedere alle due opzioni sarà necessario che gli interventi siano asserverati da un tecnico abilitato.

L’asseverazione tecnica degli interventi può essere rilasciata:

  • al termine dei lavori;
  • per ogni stato di avanzamento dei lavori, fino a un massimo di 2 e per una percentuale minima del 30% del medesimo intervento.

Ai soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 2000 a euro 15000 per ciascuna attestazione o asseverazione infedele resa.

 

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Ecobonus 110, il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate

Pronto il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle Entrate sullEcobonus, che detta le regole per la cessione del credito alle banche o per lo sconto in fattura del bonus 110. In allegato anche il modello per la cessione e le istruzioni per permettere a cessionari e fornitori di fruire del credito d’imposta per la detrazione del 110 per cento.

Dopo i decreti attuativi del Mise sull’ecobonus 110, il decreto asseverazioni e quello tecnico sui requisiti minimi arriva anche il decreto attuativo dell’Agenzia delle Entrate che permette all’ecobonus 110 di diventare completamente operativo.

Il provvedimento dell’8 agosto 2020 dell’Agenzia delle Entrate reca le “Disposizioni di attuazione degli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, per l’esercizio delle opzioni relative alle detrazioni spettanti per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli edifici, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici

Provvedimento 8 agosto 2020

Secondo quanto stabilito dal provvedimento dell’8 agosto 2020 dell’Agenzia delle Entrate, la comunicazione per fruire della cessione del credito o dello sconto in fattura deve essere inviata in via telemativa a partire dal 15 ottobre 2020 ed entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui viene sostenuta la spesa. Bisogna utilizzare l’apposito modello di comunicazione in allegato al provvedimento denominato “Comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica”

L’opzione può essere esercitata tanto per le unità immobiliari che per quelle relative alle parti comuni degli edifici e la comunicazione può essere inviata dal beneficiario della detrazione, direttamente, o avvalendosi di un intermediario, per il primo caso, mentre quella relativa agli interventi eseguiti sulle parti comuni degli edifici è inviata dall’amministratore di condominio, direttamente o tramite intermediario.

Provvedimento attuativo Entrate bonus 110

PDF icon pdf

  • Modulo per la comunicazione dell’opzione per gli interventi di efficienza energetica

  • PDF icon comunicazione
  • Con la firma del ministro Patuanelli sul decreto requisiti minimi tecnici per l’ecobonus 110, il superbonus 2020 è pienamente attivo. Dopo la pubblicazione del decreto asseverazioni e della corrispondente modulista, entrambi i decreti attuativi Mise del bonus 110 sono a disposizione di chi vuol realizzare gli interventi di efficientamento energetico usufruendo di una detrazione del 110 per cento.

    Decreto requisiti minimi per il superbonus in pdf

    Il decreto requisiti minimi per il superbonus definisce i requisiti tecnici che devono soddifistare gli interventi che danno diritto alla detrazione delle spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica del patrimonio edilizio esistente, nonché gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti (il cosiddetto bonus facciate introdotto dalla legge di bilancio 2020) e gli inteventi che beneficiano della detrazione fiscale del 110% come previsto dal decreto rilancio.

    In sintesi, vengono quindi definiti i requisiti tecnici per usufruire delle agevolazioni dell’ecobonus, del bonus facciate e del superbonus 110%. Inoltre vengono indicati i costi massimali per ogni singola tipologia di intervento e le procedure e le modalità di esecuzione dei controlli a campione.

    È stata inoltre prevista anche la possibilità di applicare l’incentivo ai microgeneratori a celle di combustione (idrogeno) ed è stato chiarito che anche le porte d’ingresso, oltre alle finestre, sono detraibili, posto che contribuiscano a migliorare l’efficientamento energetico.

    L’allegato n1 del decreto requisiti minimi per il superbonus o ecobonus 110 riporta anche un’utile tabella in cui per ogni intervento è riportato:

    • il riferimento legislativo
    • la detrazione massima o l’importo massimo ammissibile
    • la percentuale di detrazione
    • il numero di anni su cui deve essere ripartita la detrazione

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    Gli interventi per i quali è possibile la cessione del credito o lo sconto in fattura per l’ecobonus 110

    In tema di modalità di esercizio dello sconto in fattura o della cessione del credito , vediamo per quali interventi è possibile scegliere una delle due alternative alla detrazione

    L’opzione dello sconto in fattura o cessione del credito può essere esercitata per gli interventi di:

    • Recupero del patrimonio edilizio previsto dal TUIR. Si tratta degli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento corporativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari nonché dei precedenti interventi e di quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici
    • Riqualificazione energetica rientranti nell’ecobonus. Si tratta di interventi quali la sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi, degli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici, e anche quelli finalizzati alla riduzione del rischio sismico.
    • Interventi previsti dal sismabonus. Anche se si tratta di acquisto di case antisismiche.
    • Recupero o restauro della facciata degli edifici. Sono previsti anche gli intervneti di pulitura e tinteggiatura esterna, per i quali è previsto il Bonus facciate
    • Installazione di impianti fotovoltaici, compresi quelli che danno diritto al Superbonus.
    • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, compresi quelli che danno diritto al bonus 110.

    LE   BANCHE DISPONIBILI

  • Aumenta il parterre delle banche italiane che si dichiarono disponibili alla cessione del credito dell’ecobonus 110 offrendo i propri servizi non solo ai cittadini, ma anche alle aziende che realizzano i lavori.   Dopo Unicredit, infatti, è stata la volta di Banca Intesa Sanpaolo.La pubblicazione dei decreti attuativi e del provvedimento delle Agenzie delle Entrateha fornito le modalità operative per la cessione del credito e lo sconto in fattura per le spese effettuate per l’ecobonus 110 per cento. Le offerte di Intesa Sanpaolo si rivolgono sia ai cittadini sia alle aziende. Non a caso il gruppo bancario nei giorni scorsi ha annunciato il raggiungimento di un accordo con Confapi (la Confederazione delle piccole e medie imprese italiane) per consentire alle aziende di cedere il credito d’imposta derivante dai lavori dell’ecobonus 110.

    La banca ha poi pubblicato un foglio informativo (n 497/003) con il quale ha reso noto le seguenti condizioni economiche:

    • prezzo di acquisto del credito d’imposta superbonus 110%: 90,91% del valore nominale del credito;
    • prezzo di acquisto del credito d’imposta ecobonus e sismabonus, ristrutturazione edilizia e bonus facciate: 80% del valore nominale del credito.

    Per quanto riguarda la modalità di pagamento,  il corrispettivo di cessione verrà versato dal cedente al cessionario entro 5 giorni lavorativi successivi alla data in cui:

    • il credito risulti nel cassetto fiscale della banca;
    • il cedente abbia consegnato al cessionario la documentazione prevista.

    Il corrispettivo sarà corrisposto al cedente mediante accredito sul conto corrente indicato dal cliente ed è determinato nella misura percentuale del valore nominale del credito ceduto sopra indicata.

    PDF icon foglio informativo

 UniCredit propone servizi dedicati e prodotti finanziari per usufruire in modo rapido dell’ecobonus 110%. Vediamo come.

Nel dettaglio, per i condomìni o persone fisiche (proprietarie di edifici unifamiliari o plurifamiliari autonomi e di seconde case) nonché soggetti del Terzo Settore detentori di immobili che vogliono avviare i lavori con l’ecobonus 110%, la Banca prevede la possibilità di acquisire il credito fiscale derivante dai lavori agli immobili che comportino un miglioramento della classe energetica o un miglioramento degli standard sismici degli edifici, come previsto dalla normativa vigente.

Il cliente, sia un privato che un condominio, previa valutazione del merito creditizio, riceve un’apertura di credito fino a copertura del 100% degli interventi che danno diritto ai benefici fiscali, con contestuale sottoscrizione di mandato alla cessione del credito d’imposta a stato avanzamento lavori o a fine lavori nei confronti della banca.

In questo caso il controvalore della compravendita del credito fiscale permetterà l’estinzione diretta della linea concessa. Il cliente pertanto potrà utilizzare la linea di credito ogni volta che deve pagare le fatture al fornitore (es. anticipo, SAL o saldo a fine lavori), in modo da rendere più agevole e immediato l’accesso agli incentivi governativi.

Fino al 30 settembre UniCredit ha attivato una promozione dedicata a tutti i clienti privati e condomìni: la banca prevede l’acquisto al valore di 102 euro per ogni 110 euro di credito fiscale, destinando i proventi derivanti dalla cessione di tali crediti, diventati liquidi ed esigibili, alla riduzione-estinzione del finanziamento concesso.

Il Papa: “la maldicenza contro gli altri è una peste più brutta del Covid”

Santa Pasqua. Come seguire la Messa di Papa Francesco ed i programmi  religiosi in Tv oggi - Papaboys 3.0

 

Non fare come il “diavolo” perchè lui è grande chiaccherone per allontanare i fratelli….”

Papa Francesco  stamani all’Angelus esorta a pregare per i fratelli e non a andare a raccontare difetti o scivolate. “Il grande chiacchierone è il diavolo” – dice – “che cerca di disunire la Chiesa”

  Il Papa commenta il Vangelo di oggi in cui,  Gesù suggerisce “una pedagogia del recupero” articolata in tre passaggi, perché Lui sempre cerca di recuperare, di salvare”.

Le chiacchiere chiudono il cuore dei fratelli e cercano di disunire la Chiesa

Quando un fratello che sbaglia, non ascolta né chi lo ammonisce da solo, né con due o tre testimoni, e alla fine nemmeno la comunità, cioè “la Chiesa”, Gesù dice: “sia per te come il pagano e il pubblicano”. Un’espressione “in apparenza così sprezzante”, nota il Papa, ma che “in realtà invita a rimettere il fratello nelle mani di Dio” perché “solo il Padre potrà mostrare un amore più grande di quello di tutti i fratelli messi insieme”.

Questo insegnamento di Gesù ci aiuta tanto”, perché quando “noi vediamo uno sbaglio” nei fratelli, “di solito la prima cosa che facciamo è andare a raccontare agli altri”, dice il Papa sottolineando le conseguenze di questo comportamento:

Le chiacchiere chiudono il cuore alla comunità, chiudono l’unità della Chiesa. Il grande chiacchierone è il diavolo, che sempre va dicendo le cose brutte degli altri, perché lui è il bugiardo che cerca di disunire la Chiesa, di allontanare i fratelli e non fare comunità. Per favore, fratelli e sorelle, facciamo uno sforzo per non chiacchierare. Il chiacchiericcio è una pesta più brutta del Covid! Facciamo uno sforzo: niente chiacchiere.

Solo di fronte a Dio l’uomo pone la propria coscienza e la responsabilità dei suoi atti

Non si tratta perciò di una condanna senza appello, ma del riconoscimento che a volte i nostri tentativi umani possono fallire, e che solo il trovarsi davanti a Dio può mettere il fratello di fronte alla propria coscienza e alla responsabilità dei suoi atti. Se la cosa non va, silenzio e preghiera per il fratello e per la sorella che sbagliano, ma mai chiacchiericcio.

Di fronte a un fratello che sbaglia, il primo suggerimento è appunto quello di andare da lui con discrezione, non per giudicarlo ma per aiutarlo, vincendo magari il timore che possa reagire male. Forse all’inizio ci si inquieta ma poi “ringraziamo”, dice Francesco, perché è “un gesto di fratellanza”.

Costruire relazioni fraterne nella Comunità

Se questo intervento fallisce, nonostante le buone intenzioni, l’invito è a non desistere ma a ricorrere all’appoggio di qualche altro fratello o sorella, due o tre testimoni, come prevedeva la legge mosaica in realtà per tutelare la persona da “falsi accusatori”. Quindi, non si tratta di accusare o condannare ma di aiutare perché “questo è l’atteggiamento del recupero che Gesù vuole da noi”. Ma anche l’amore di due o tre fratelli può essere insufficiente e quindi Gesù esorta a dirlo a tutta la comunità. Il forte invito del Papa è quindi a costruire “sempre nuove relazioni fraterne” all’interno della comunità.

Commento di Adriano Celentano: “De Benedetti stonato e fuor di tempo, uomo pieno di odio e rancore”

 

Festival di Sanremo 2012 - Adriano Celentano scrive a Mazzi. Solo  indiscrezioni dalla Rai

 

Caro De Benedetti, stavolta con Berlusconi non mi sei piaciuto per niente. Eri stonato e fuori tempo”. Adriano Celentano commenta così, un post su Instagram, le parole che l’Ingegnere ha rivolto ieri al leader di Forza Italia ora ricoverato in ospedale con il Covid. Dal palco della Festival della tv e dei nuovi media a Dogliani (Cuneo) l’ex editore di Repubblica aveva detto: “faccio i miei auguri a Berlusconi ma il mio giudizio su di lui rimane critico: ha abbassato il livello di civismo e moralità del Paese per poi definirlo “l’Alberto Sordi della politica italiana”.  “Ha comprato persino un giudice”

Tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta i due sono stati protagonisti di un vibrato scontro giudiziario per il possesso di Mondadori.

 

Tramonto di De Benedetti che sconfisse il capitalismo familista - Tiscali  Notizie

 

Forse non ti sei accorto – prosegue Celentano nel suo post – ma siamo nel bel mezzo di un incendio planetario. E tu cosa fai?… Anziché buttare acqua sul fuoco per spegnere un inquinamento di cui anche tu sei responsabile, come del resto lo ‘siamo’ chiunque non si abbassa a raccogliere il pezzetto di carta che sporca la strada e tu, e tu invece cosa fai?… Nel bel mezzo dello sporco, non solo non raccogli, ma approfitti per lanciare una bella dimostrazione di rancore. Miscela altamente infiammabile per qualunque tipo di odio”.

GIRO DI VITE AI PARCHEGGIATORI ABUSIVI- PROTESTE ANCHE A BELPASSO DAVANTI AL POLIAMBULATORIO

L'arresto per i parcheggiatori abusivi recidivi, Orlando invia a Roma  proposta di modifica del Codice della strada | BlogSicilia - Ultime notizie  dalla Sicilia

 

Catania –

Giro di vite ai parcheggiatori abusivi predisposta  dal Questore dr. Mario Della Cioppa.

La comunicazione: nel corso dell’ultima settimana la Polizia ha elevato 24 verbali a soggetti sorpresi ad esercitare l’attività di guardiamacchine nelle vie del centro storico, nei litorali della Playa e di Ognina dove maggiormente, ancora in questo periodo, si concentrano i flussi di bagnanti e di turisti che vengono a visitare la città etnea. Ai taglieggiatori, inoltre, sono state sequestrate le somme ottenute dall’illecita attività e gli stessi sono stati avvisati che il perdurare di tale condotta comporterà l’inasprimento dei provvedimenti.

Con l’attività svolta dalla Polizia di Stato nei giorni scorsi arrivano complessivamente a quota 4 i posteggiatori abusivi colpiti dal D.A.C.UR. (Divieto di accesso in Aree del Centro Urbano) emesso dal Questore; l’ultimo destinatario del provvedimento è un uomo che esercitava l’attività di guardiamacchine nell’area demaniale dell’aeroporto e che per 12 mesi non potrà più accedere all’aereoscalo, alla via S.Maria Goretti alla via Fontanarossa e a tutte le aree di parcheggio di pertinenza dell’area aeroportuale.

 Tra i parcheggiatori vi è anche il caso di D.N.R. classe 1961 sorpreso da un equipaggio del Commissariato Centrale in piazza Carlo Alberto,  destinatario pure del reddito di cittadinanza.

L’uomo è stato quindi denunciato per essere recidivo nella sua attività di parcheggiatore abusivo e per truffa ai danni dello Stato. Inoltre, proprio nella giornata di ieri, personale delle Volanti ha denunciato B.R. classe 1963, per non aver ottemperato al D.A.C.UR. del Questore e nei confronti del quale sono previsti ulteriori provvedimenti; sono stati inoltre notificati 2 ordini di allontanamento ad altrettanti soggetti dal luogo dove svolgevano la loro illecita attività.

Sappiamo anche di diverse proteste degli operatori ed utenti del Poliambulatorio di Belpasso, per la presenza di un parcheggiatore di nome Giuseppe nel piazzale,dove tante automobili sono state ritrovate danneggiate o con graffi evidenti sulla verniciatura, per non aver pagato “il pizzo” al “guardiamacchine” 

 

Premio Carretto Siciliano’, domenica l’ottava edizione ad Aci Sant’Antonio

Foto Ambra

Il sindaco  Caruso: “E’ una grande emozione offrire la nostra ruota di carretto a personaggi siciliani illustri”

Nel rispetto delle norme anticontagio, e con il supporto di dirette televisive e social, anche quest’anno andrà in scena il ‘Premio Carretto Siciliano’.
Presentata ancora una volta dall’ottimo Maurizio Caruso, domenica 6 settembre alle 21:00 questa ottava edizione porterà nel magnifico scenario della piazza Maggiore di Aci Sant’Antonio nomi illustri del panorama artistico e imprenditoriale siciliano: dopo il cantante Giovanni Caccamo e l’attore comico Roberto Lipari, premiati lo scorso anno in seguito al duo ‘I Soldi Spicci’, o a Nino Frassica o Lello Analfino o Pietrangelo Buttafuoco (per citare alcuni dei nomi che si sono succeduti sul palco nelle scorse edizioni), quest’anno toccherà al musicista virtuoso e cantante siciliano conosciuto in tutto il mondo Roy Paci, che sarà presente e si esibirà insieme a Massimo Minutella & The Lab Orchestra, e poi l’amatissimo Enrico Guarneri, eccezionale attore dall’anima versatile, e il  noto  conduttore televisivo Salvo La Rosa.

 

Con loro riceveranno il premio anche la pittrice Maria Pia Cristaldi e l’imprenditore santantonese Giuseppe Basile, e un riconoscimento verrà consegnato alla squadra di calcio dell’Aci Sant’Antonio, che ha trionfato in campionato la scorsa stagione, a Luca Di Stefano, giovane cantante arrivato terzo al talent di Mediaset ‘All Togheter now’, e all’artista Alosha, il danzastorie di Sicilia, cioè Giuseppe Marino, autore di uno spettacolo incentrato sulla figura del grande Domenico Di Mauro, artista del Carretto scomparso qualche anno fa che ha portato in giro per il mondo il nome di Aci Sant’Antonio.
Le attuali restrizioni dovute all’emergenza epidemiologica e sanitaria ancora in atto obbligheranno ad una riduzione dei posti a sedere, ma sarà possibile seguire l’evento in diretta televisiva su ‘Etna Espresso Channel’ (canale 115 del digitale terrestre) o sui social, in diretta Facebook, sulla pagina ufficiale del Comune di Aci Sant’Antonio.

 

Foto Ambra – Premiazione Ed.preced.

Quella di quest’anno è un’edizione chiaramente diversa delle precedenti, ma non per questo meno importante – ha dichiarato

l’assessore al Turismo e Spettacolo Antonio Scuderi (nella foto d’Archivio sotto)

 

 Antonio Scuderi - Comune di Aci Sant'Antonio

 

Anzi: essere riusciti a realizzarla le dà un grande valore, e per questo ringrazio tutti quelli che si sono spesi perché potesse ancora una volta prendere vita”.
Il Sindaco, Santo Caruso, sottolinea anche lui l’importanza dell’evento: “Ancora una volta grandi nomi metteranno in luce Aci Sant’Antonio, e di questo sono lieto. Non era facile mettere su questo evento per l’ottavo anno consecutivo, soprattutto alla luce di quanto sta accadendo: era già difficile pensarlo, qualche mese fa, ma rispettando le norme attuali i santantonesi e non solo potranno assistere nuovamente a un grande spettacolo, e sono davvero felice di potere ancora una volta partecipare alla consegna di importanti riconoscimenti a chi si è distinto nel campo dell’arte e dell’imprenditoria. La nostra piccola ruota di carretto è ricca di significato: offrirla come riconoscimento a personaggi siciliani illustri è sempre una grande emozione”.

In fuga eritreo dal centro di accoglienza viene investito e muore- Arrestato il conducente-omicida

Siculiana, migrante in fuga muore investito tre poliziotti feriti, arrestato automobilista

Il dramma dei migranti non ha fine. Sorte avversa per un  migrante in fuga dal centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana (Ag) , investito da un’auto e subito deceduto  lungo la strada statale 115. Era un eritreo di 20 anni arrivato nella struttura lo scorso primo agosto. Feriti anche tre poliziotti che stavano cercando di fermarlo,  investiti dalla  vettura, Volkswagen Touareg,, guidata dal conducente omicida: militari sono stati trasferiti all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Due hanno riportato traumi e contusioni varie, il terzo invece ha una complessa frattura e dovrà essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Arrestato – per le ipotesi di reato di omicidio stradale con l’aggravante dell’omissione di soccorso e fuga-  l’automobilista. E’ un trentaquattrenne di Realmonte.

 

Liberato Calogero Valenza Nicolas, il gelese fermato in Egitto per droga

Egitto, 27enne italiano fermato dalla polizia al Cairo: Sto bene, torno a casa

 

Calogero Nicolas Valenza, il gelese fermato in Egitto, è stato liberato oggi  per la mediazione  dell’ambasciata italiana al Cairo e alla collaborazione delle autorità egiziane. La Farnesina conferma la liberazione del siciliano.
Originario di Gela,il giovane 27 enne era stato fermato la sera del 23 agosto all’aeroporto del Cairo dalla polizia egiziana con l’accusa di traffico di stupefacenti. A tre giorni dal fermo, il ventisettenne siciliano aveva telefonato alla famiglia per far sapere che stava bene e che il suo rilascio era solo questione di tempo. Valenza era stato arrestato al suo arrivo all’aeroporto internazionale del Cairo dopo un volo proveniente da Barcellona,in Spagna, dove il giovane vive e lavora da quattro anni.

Le accuse partivano, dopo un interrogatorio condotto dalla polizia egiziana, da uno straniero, componente di un gruppo di amici arrestati alcuni giorni prima per traffico di stupefacenti

Comune di Gela - CALOGERO VALENZA TORNA A CASA. GRECO: "SIAMO SOLLEVATI. GRAZIE A CHI SI E' SPESO PER RISOLVERE IL PROBLEMA"

Il gelese Calogero Nicolas Valenza liberato per la mediazione dell’ambasciata italiana

Il giovane- si apprende -, è arrivato all’aeroporto di Roma e dovrebbe rientrare- la famiglia conferma – a casa domani. 

Ricordo del “Generalissimo” Dalla Chiesa: “Il potere è dello Stato…ma devo essere sostenuto in questa lotta..”

Strage Dalla Chiesa: i figli Rita, Nando e Simona non saranno a Palermo

Siamo contrari in linea di principio alle commemorazioni di personaggi eroi. Queste manifestazioni che servono solo per la comprensione della vita alle  nuove generazioni, in realtà hanno il segno triste del fallimento dello Stato dell’epoca   Le domande di allora le riproponiamo oggi e forse anche al prossimo anniversario.     Perchè un generale dello spessore di Dalla Chiesa è stato mandato da solo in Sicilia, terra consacrata al tempo di Mafia sanguinaria?.

LA STATURA DI DALLA CHIESA ERA TALMENTE ALTA CHE INCUTEVA TIMORI E SOGGEZIONE PERSINO AI COLONNELLI E GENERALI DELL’ARMA

Qui è morta la speranza dei palermitani onesti». Questa scritta anonima, comparsa in via Isidoro Carini all’indomani della strage in cui furono uccisi il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, apparve come l’atto di resa di un popolo in ginocchio di fronte alla Mafia.

Era la sera del 3 settembre. Dalla Chiesa e la moglie, dopo essere usciti dalla Prefettura a bordo della A112 beige e seguiti dall’agente di scorta su una Alfetta, furono affiancati da un commando. I killer usarono una tecnica quasi militare, impiegando un Kalanikov ak-47.

Il 3 settembre ricorre il 37° anniversario dell'eccidio del Generale C.A.  Carlo Alberto dalla Chiesa, della consorte Emanuela Setti Carraro e  dell'Agente Scelto della Polizia di Stato Domenico Russo - Il Moderatore.it  -

Cosa nostra intendeva dare una dimostrazione di forza allo  Stato che aveva inviato nell’Isola un generale che aveva ottenuto straordinari risultati nei confronti del terrorismo e delle Brigate rosse. Quella strage concluse nel sangue i cento giorni del generale a Palermo; giorni di solitudine in quella Prefettura diventata quasi un eremo.

Il “generalissimo”  Dalla Chiesa in quel periodo si lamentò dell’assenza di quegli strumenti promessi dal governo nella lotta alla mafia. ” Il potere-diceva- è solo dello Stato ma …..ho necessità di essere sostenuto ed aiutato..

.“Nel giorno dei funerali, la cattedrale di Palermo fu sferzata dalle dure parole del cardinale Salvatore Pappalardo che citando Tito Livio condannò duramente le istituzioni: «Mentre a Roma si pensa sul da fare, la città di Sagunto viene espugnata dai nemici, e questa volta non è Sagunto ma Palermo. Povera la nostra Palermo».

Città che a distanza di quasi 4 decenni  commemora l’anniversario della strage. Siamo specialisti nelle commemorazioni. Meno nel sostenere eroi solitari come il”generalissimo Dalla Chiesa”