Vibrato messaggio di G.Conte: “La scuola è il cuore pulsante del Paese, Vi aiuta a capire il rispetto delle persone…”

 

LA SCUOLA VI FARA’ CAPIRE ANCHE CHE LA FORZA VERA E’ QUELLA CHE COMBATTE L’INGIUSTIZIA”       – SAREMO CON VOI AL VS FIANCO “

Il premier Giuseppe Conte, in un videomessaggio trasmesso sui social, ripreso dalle emittenti,  lancia un accorato  messaggio al popolo della scuola.  Lo fa con il cuore e la spontaneità che lo contraddistingue “Lunedì si torna a scuola in gran parte d’Italia. Rivolgo un saluto a tutti voi: ragazze, ragazzi, insegnanti, dirigenti, personale scolastico, genitori. Sarà un momento di intensa emozione, così almeno è stato per me ogni primo giorno di scuola. E’ un’emozione che vivrò anche io, da capo di un governo che nei mesi scorsi ha lavorato per un ritorno in classe in sicurezza. Ma anche da padre di un figlio che si accinge a tornare a scuola”.  Ammette anche che “ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all’inizio”.

 

CONTE, VIDEO MESSAGGIO RIAPERTURA SCUOLA/ “Ci saranno disagi: sconto  carenze di anni”

 

La scuola peraltro sconta carenze strutturali che ci trasciniamo da anni, aggravate dall’attuale pandemia. Ma voi dovrete fare la vostra parte, dovrete impegnarvi a rispettare le regole di cautela” per tutelare “la vostra salute e quella delle persone che amate”, evidenzia il premier.

Quindi manda “un saluto anche agli insegnanti“. “Avete fatto uno sforzo straordinario in questi mesi di lockdown, continuando a fare lezione con la didattica a distanza. Non era affatto facile eppure avete svolto un grandissimo lavoro, e per questo vi siamo grati”. “In questi mesi estivi – afferma – non vi siete fermati un attimo, avete lavorato tantissimo per essere pronti per la riapertura. Saremo con tutti voi, al vostro fianco, e continueremo a esserlo nei prossimi mesi”.

Vibrato il messaggio di Conte sul punto laddove afferma  che “la scuola è il cuore pulsante del nostro Paese. E’ un luogo di accoglienza particolarmente prezioso, che accompagna i ragazzi nei processi di crescita. Nella scuola si concentrano tutti i progetti di un futuro migliore“. Prosegue con parole bellissime : “La scuola – continua – vi aiuta a comprendere che prima di ogni altra cosa viene il rispetto della persona, della sua dignità, anche a prescindere dalle sue idee e dalle sue convinzioni. E’ il luogo che vi fa capire che la forza vera è quella che combatte ogni forma di sopruso e di ingiustizia, non quella che si nasconde nell’indifferenza o che sfocia nella violenza”. Impegnadovi  nello studio, conclude Conte, “migliorerete voi stessi”.

 

 

 

“Willy, non ti dimenticheremo mai”

 

Giustizia per Willy», la fiaccolata per il 21enne pestato e ucciso a  Colleferro - Le immagini - Open

Funerali di Willy Monteiro nel campo sportivo di Paliano: presente il premier Giuseppe Conte,in camicia bianca per rispettare le volontà della famiglia,  alle esequie sono presenti anche l’avvocato Domenico Marzi, legale della famiglia di Willy, seduto in prima fila davanti al palco dove è adagiata la bara. Accanto ai familiari, nelle panche alla loro destra, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente del Consiglio regionale Mauro Buschini.

Conte, visibilmente commosso, dopo aver abbracciato i familiari del ragazzo: “Ci aspettiamo condanne severe e certe.

L’Omelia del vescovo Mauro Parmeggiani: “Una vita senza Dio, una vita senza la Verità con la V maiuscola che illumina scelte, stili di vita, mente, cuore, è una ‘vita non vita’ – continua – che anche se è rivestita di apparente forza in realtà è debolissima e in balia del nulla che si maschera dietro al culto del corpo, della forza, dello sballo, dell’indifferenza, della superficialità”. Invita a non dimenticare la lezione, il Vescovo. “Perché la morte barbara e ingiusta di Willy non cada nell’oblio – incalza – impegniamoci tutti, istituzioni, forze dell’ordine, uomini e donne della politica, della scuola, dello sport e del tempo libero, Chiesa, famiglie e quanti detengono le chiavi di un potere enorme: quello dei media e in particolare dei media digitali, a comprometterci insieme, al di là di ogni interesse personale e senza volgere lo sguardo fingendo di non vedere, a riallacciare un patto educativo a 360 gradi”.

 

“Affidiamo al Padre l’anima di Willy che in questi giorni tutti gli italiani e le italiane di buona volontà hanno sentito come uno di famiglia – ha continuato – Chiediamo a Dio anche la forza per saper un giorno perdonare chi ha compiuto l’irreparabile. Perdonare ma anche chiedendo che essi percorrano un cammino di rieducazione secondo quanto la giustizia vorrà disporre e in luoghi, come ad esempio le carceri, che devono essere sempre più ambienti di autentica riabilitazione dell’umano” ha concluso riferendosi ai quattro ragazzi arrestati per l’omicidio del 21enne capoverdiano.

Che Dio accolga l’anima di Willy, faccia fiorire i tanti germogli di bene che in questi giorni abbiamo visto in molti adolescenti e giovani che speriamo protagonisti di un mondo migliore del nostro, e perdoni tutti noi che davanti a questa bara ci sentiamo sconfitti – ha concluso monsignor Parmeggiani -perché non abbiamo saputo puntare, per l’ennesima volta, sull’Unico che salva e dobbiamo dolorosamente constatare che il nostro impegno per umanizzare il mondo, tanto spesso prescindendo da Dio, è fallito“.

 

LOTTA ALL’INDIFFERENZA : LETTERA DEL DIRETTORE SAC.DON A.BONAIUTO DI “INTERRIS” -“Willy, HO UN MESSAGGIO PER TE…”

Pubblichiamo questa lettera -messaggio di Don Aldo Bonaiuto , ricevuta in redazione ieri, pubblicata già da “Interris”

di    DON  ALDO  BONAIUTO

Caro Willy, non ci siamo conosciuti su questa terra ma ti sto conoscendo nei tristi giorni in cui le cronache parlano giustamente di te. Dal tuo volto si comprendere tutto. Si leggono i tuoi occhi candidi, uno sguardo pulito e luminoso che non è affatto scontato scorgere nei giovani.

Video “Interris”- Don Aldo Bonaiuto
Purtroppo capita invece di vedere i tuoi coetanei incupiti, volti tesi e spaventati, ammusati o addirittura assenti. Sempre più spesso ci ritroviamo ragazzi che vivono di luce riflessa, schiavi dell’immagine e di una parvenza di libertà che è soltanto fuga dalle responsabilità.

Tu Willy avevi invece la non comune capacità di trasmettere gioia ed entusiasmo. Sia in famiglia e accanto alla tua amatissima sorella, sia con gli amici ai quali ti legavano tante passioni condivise, inclusa quella per la Roma. Chi semina gioia è un dono per l’umanità. Spegnere il tuo sorriso non è solo stata una barbarie ma anche un furto di felicità collettiva.

Tanti martiri silenziosi ti hanno preceduto nel farsi carico del supplizio dei fratelli: testimoni religiosi e laici come padre Massimiliano Kolbe e come il giovane carabiniere Salvo D’Acquisto. Tu hai preso il posto di colui che appariva destinato all’assurdo sacrificio. Non sei riuscito a voltarti dall’altra parte. La coscienza è stata più forte della paura.

Non hai pensato alle nefaste conseguenze, sei intervenuto in aiuto dell’amico aggredito, ti sei dimostrato vero uomo di fronte a sedicenti super uomini. Ecco la differenza tra il bene e il male: soccorrere invece di scappare, mettersi in gioco invece di fregarsene, affrontare la realtà invece di nascondersi. Tutto potevi immaginare quella tragica sera fuorché di salire sul Golgota.

Come Cristo avrai provato il senso di ingiustizia e di abbandono, l’intera insensatezza del mondo scaricata sulle spalle di un innocente, la brutalità della violenza piombata sul tuo esile corpo come il peso degli assassini che hanno continuato imperterriti a infierire su te ormai esanime. Non ti è stato risparmiato nulla del crudele calvario che ti ha visto cadere sotto il macigno di una croce costruita con l’ignominia delle peggiori pulsioni.

Caro Willy, i negozi e i luoghi pubblici del tuo comune espongono ora un cartello: ”chi giustifica l’orrore, qui non è il benvenuto”. Benvenuti sono invece tutti i ragazzi che si ribelleranno, riconoscenti per la tua testimonianza, alla sopraffazione della cieca prepotenza.

Non sarai morto invano se il tuo martirio solleciterà i tuoi coetanei a scendere in strada, pacificamente e costruttivamente, contro la sottocultura dell’odio e il culto diabolico della violenza. Ho un sogno. Per l’Anno Santo del 1950 Pio XII canonizzò a sorpresa Maria Goretti i cui genitori erano emigrati proprio in quella Paliano dove tu abitavi. Un segno celeste per rinnovare il valore universale ed eterno del martirio degli indifesi.

Quanto sarebbe edificante se tu diventassi il santo protettore delle vittime di odio e bullismo, così come la tua concittadina lo è divenuta delle vittime di stupro. Invoco dal Cielo il dono che non si spenga mai più la luce attorno al tuo eroico esempio. La comunità dei credenti, la nostra preghiera e la sana mobilitazione dei giovani concorrano nel tenerti sempre sopra di noi come presenza benefica e ammonitrice. Nessuno d’ora in poi potrà rifugiarsi nell’indifferenza, mentre i tanti “Willy” delle nostre esistenze hanno bisogno di sentirsi parte di una famiglia che li protegga e di ricevere la grazia della redenzione che sola può arrivare persino ai cuori maggiormente smarriti nel peccato”

Rito funebre oggi di Willy alle 10 a Paliano – Insegna all’Italia il coraggio e la decisione di intervento quando necessario

Colleferro, omicidio di Willy Monteiro: un video inguaia i fratelli Bianchi

WILLY  a sx dell’immagine e a dx i due fratelli picchiatori arrestati accusati di omicidio volontario

Willy Monteiro Duarte : i funerali del giovane 21 enne ucciso barbaramente a Colleferro la notte tra sabato e domenica scorsi,si  terranno oggi, alle 10 presso il Campo Sportivo Comunale ‘Piergiorgio Tintisona’ di Paliano...

Il rito funebre sarà presieduto da Monsignor Mauro Parmeggiani e, -come è stato preannunziato, ci sarà anche il premier Giuseppe Conte.

Willy insegna all’Italia il coraggio e la decisione di intervenire di fronte a soprusi o a lotte impari.  Per gli arrestati cambierà ora completamente la loro vita e il loro futuro. Probabilmente saranno condannati ed in carcere avranno modo nel corso degli anni di riflettere sugli errori commessi

Nel rispetto del volere espresso dalla famiglia,- informa la cugina della giovane vittima, sarà vietato l’ingresso alle telecamere e ogni tipo di ripresa, anche attraverso smartphone, tablet e dispositivi simili: la cerimonia sarà esclusivamente un momento di raccoglimento, riflessione e preghiera comune”. Ha ricordato inoltre “l’invito della famiglia a effettuare opere di bene al posto di omaggi floreali e, per chi lo desiderasse, di partecipare al funerale indossando una maglia o una camicia bianca, come simbolo di purezza e gioventù”.

Si apprende anche che è diventata  più pesante l’accusa nei confronti dei giovani arrestati. La modifica del capo di imputazione, da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario, è l’espressione della volontà  della Procura di Velletri, dopo aver valutato alcune circostanze sull’episodio..

Martedì 15 Settembre si discute sulla riduzione della quarantena

Il governo non vuole rendere pubblici i verbali delle riunioni del Comitato  Tecnico Scientifico — +Europa

Martedì, 15 nel corso di una riunione del Comitato tecnico scientifico- che supporta le decisioni del governo- si discuterà l’ipotesi di una riduzione della quarantena da 14 a 10 giorni..

“La durata della quarantena è una valutazione che deve essere primariamente rimessa agli esperti del Comitato tecnico scientifico”, ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in alcune dichiarazioni alla stampa al termine del vertice Med7 svoltosi ad Ajaccio.

C’è un dibattito anche internazionale – ha ricordato il premier – su questo punto: l’Organizzazione mondiale della Sanità ha affermato che c’è una soluzione cautelativa di 14 giorni ma  alcuni esperti  di diversi Paesi  valutano comunque la possibilità di una riduzione. Vediamo, si potrebbe anche astrattamente ipotizzare una riduzione di qualche giorno, ma sono soluzioni che non vanno affrontate con una decisione meramente politica, devono avere la garanzia, il conforto delle valutazioni scientifiche”.

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri vede come possibile soluzione quella di considerare la quarantena dopo sette giorni con un tampone. “Così liberi le persone, perché oggi il vero problema è la quarantena dei contatti stretti di un positivo: rischiamo di chiudere troppi in un ufficio, un ristorante o qualunque altra attività, mettendo in quarantena persone che stanno bene per il dubbio che siano asintomatici e positivi.

 

Nasce oggi la figura dell'”Ingegnere 4.0″, upgrade che modifica e migliora le competenze

Catania, l’impatto del Coronavirus sul mondo del lavoro

Mauro Scaccianoce-  Presidente Fondazione Ingegneri Ct

Fondazione Catania: oltre 30 corsi e 4000 iscritti per affrontare i cambiamenti attraverso innovazione e nuove competenze

 

CATANIA –

Stare al passo con i tempi e rivoluzionare abitudini e modus operandi. Il 2020 sarà di certo ricordato come l’anno del Covid-19. Il virus e la pandemia hanno infatti rimodulato radicalmente stili di vita, nella quotidianità e soprattutto nell’ambito professionale. Molti hanno riconsiderato gli spazi degli uffici dopo il lockdown, altri hanno potenziato lo smartworking: dall’imprenditore al dipendente, passando per il libero professionista, tutti sono stati chiamati al cambiamento. «Anche la figura dell’ingegnere si è dovuta reinventare e ha fatto i conti con il Coronavirus, aggiornandosi sulle nuove misure di sicurezza, lavorando a distanza e prendendo nota di tutte le iniziative e i decreti governativi emanati sul fronte dell’edilizia», commenta il presidente della Fondazione degli Ingegneri di Catania Mauro Scaccianoce, l’Ente preposto alla formazione della categoria.

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«Inutile dire – spiega – che la pandemia ha colto tutti di sorpresa: i cambiamenti hanno portato la nostra categoria ad adeguarsi a una realtà diversa: lavorativa, privata, urbana, ambientale e sanitaria. Come Fondazione non potevamo esimerci dall’affrontare il problema e metterci in prima linea. I mezzi migliori per il cambiamento sono stati il confronto, la capacità di trovare soluzioni e ovviamente la formazione e l’aggiornamento». Tra le novità ci sono stati i molteplici provvedimenti e strumenti operativi messi a disposizione dal Governo, tra i quali il recente Superbonus. Ammodernare gli edifici e puntare sull’efficientamento energetico sono aspetti fondamentali per fronteggiare la crisi, cambiare le proprie abitudini e avere un futuro più sostenibile: «L’Ecosismabonus – prosegue Scaccianoce – rappresenta una vera rivoluzione nel settore dell’edilizia. Può fare da volano per il rilancio dell’economia e offrire nuove opportunità di lavoro per i professionisti. Bisogna saper cogliere questa opportunità, dove ognuno deve giocare il proprio ruolo, dai professionisti alle banche».

Aspetti analizzati durante gli oltre trenta corsi e seminari organizzati dalla Fondazione a partire da marzo – con la partecipazione di oltre 4mila iscritti all’Ordine etneo – che hanno trattato anche altre fondamentali tematiche: dalle agevolazioni fiscali, alla salute sul lavoro, all’ambiente: «Durante gli incontri – continua Scaccianoce – abbiamo ritagliato uno spazio al “nuovo” ingegnere e al suo ruolo determinante della sicurezza nelle aziende e nei cantieri. Quindi, abbiamo approfondito le disposizioni ministeriale e le nuove misure di prevenzione, senza tralasciare le operazioni di sanificazione».

Tra il 2020 e il 2025 il 50% dei profili professionali non saranno quelli di oggi, e la loro evoluzione dipenderà da come lo sviluppo delle tecnologie cambierà il mondo del lavoro: «L’ingegnere 4.0 è un upgrade di quello che è stato fino a oggi. Una figura che sta al passo con i tempi, integrando, migliorando e modificando le proprie competenze in base al progresso e in base alle esigenze sociali e culturali. L’ingegnere ha ricoperto un ruolo fondamentale nella società e deve continuare a farlo. E noi saremo sempre presenti per condividere e migliorare la qualità della nostra professione attraverso il continuo aggiornamento».

Trapani: sulla rotta del tonno rosso

 

 

Sabato 12 e domenica 13 settembre dalle 18,00 alle 22,30 la Tonnara di Bonagia di Valderice, in provincia di Trapani, ospiterà Sulla rotta del tonno rosso. Riti, colori & cibo di Tonnara, manifestazione culturale ed enogastronomica, organizzata dalla cooperativa Scarlatti, in partnership con il Comune di Valderice, per promuovere il tonno rosso e gli interventi di recupero delle Muciare (storiche imbarcazioni) della Tonnara di Bonagia, finanziati dalla Comunità europea. Protagonisti gli chef, Peppe Giuffrè e Rosario Matina, che proporranno le loro ricette con la preziosa carne rossa e degustazioni gratuite. L’evento è sostenuto dall’assessorato Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca della Regione siciliana, dipartimento della Pesca Mediterranea. L’area sarà contingentata, accesso previa misurazione della temperatura e obbligo di mascherina.

 

Il calendario dell’evento Sulla rotta del tonno rosso. 

La manifestazione prenderà il via alle ore 18.00 di sabato 12 settembre alla Tonnara di Bonagia con un talk show, dove si alterneranno interventi sulla storia dei luoghi che ospitano l’evento e sul tonno, al cooking show dello chef Peppe Giuffrè. Interverranno lo scrittore Ninni Ravazza, l’architetto Arianna Maggio, progettista del murales che si trova al molo di Bonagia, l’ingegnere Azzurra Tranchida, progettista della riqualificazione delle Muciare, Natale Allotta, presidente dell’associazione Tonnara nel cuore, Nino Castiglione dell’associazione Salviamo le tonnare, Giuseppe Coppola dell’associazione Tonnaroti di Bonagia, l’europarlamentare Giuseppe Milazzo, componente della commissione Pesca al Parlamento Europeo. Aprirà l’incontro il sindaco di Valderice, Francesco Stabile, modera la giornalista Milvia Averna.

 

Domenica 13 settembre, protagonista del percorso gastronomico Il tonno da viaggio e del cooking show sarà invece lo chef Rosario Matina, fino alle 22.30. Durante la manifestazione, l’amministrazione comunale ricorderà Lorenzo Carpitella, ultimo tonnaroto e capobarca, scomparso nei giorni scorsi.

La Tonnara di Bonagia cenni storici e il recupero delle Muciare

 

L’antica Tonnara di Bonagia, probabilmente di epoca normanna, è un grande baglio che comprendeva magazzini e stalle, la chiesa del SS. Crocefisso dove pregare prima della mattanza, l’alloggio del rais e della ciurma, i forni e la cucina, nonché la torre di guardia che ne segnala la presenza. In un mondo in cui le tonnare vanno progressivamente scomparendo, quella di Bonagia che si affaccia su un piccolo porticciolo, antico riparo per le barche da pesca, oggi turistico, può vantare la capacità di riuscire non soltanto a mantenere in vita la memoria storica, ma di renderla attuale.

 

 

 

La Tonnara di Bonagia è una costruzione a pianta quadrata, distrutta da un attacco barbarico nel 1624 e ristrutturata nel 1626, come riporta la data incisa sull’ingresso. Inglobata negli edifici della Tonnara, è la torre di avvistamento, una tra le più belle di Sicilia che, oggi, ospita il Museo della Tonnara, dove sono conservati, reperti archeologici rinvenuti in mare, strumenti di lavoro e un modello raffigurante una tonnara con la riproduzione di reti per la cattura dei tonni e la camera della morte. Al suo esterno ci sono numerose ancore e imbarcazioni, le cosiddette Muciare, utilizzate per la pesca del tonno, per cui l’amministrazione comunale di Valderice ha approvato in giunta, il progetto di recupero per 125 mila euro.

 

Scuola, Aci Sant’Antonio: ripresa delle lezioni il 24 settembre – Il Sindaco spiega perchè

 

Con l’Ordinanza numero 99 il Sindaco di Aci Sant’Antonio, Santo Caruso, ha stabilito di dare il via alle lezioni a partire da giovedì 24 settembre.Sarebbe stata in calendario per la prossima settimana- informa il Comune – la riapertura delle scuole, alla luce del comunicato del Presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha recentemente annunciato la decisione della Giunta di riaprire gli istituti in Sicilia il 14 settembre prossimo, ma stante “la facoltà” offerta ai Responsabili di Istituto nel caso non ci fossero le condizioni minime di sicurezza,il primo cittadino ha postcipato, nell’ambito dell’autonomia scolastica, l’avvio fino al 24 settembre pur rispettando i duecento giorni minimi di lezione”.    Il Comune ha dovuto affrontare pure la necessità di gestire ed allestire il seggio elettorale per il Referendum previsto per i giorni 20 e 21 settembre,

I lavori nei plessi ‘De André’ e ‘De Gasperi’ sono attualmente in corso, e una volta portati a termine sarà necessario un riallocamento
delle classi all’interno degli Istituti per gestire l’attività scolastica nel rispetto dei protocolli di sicurezza vigenti – ha precisato l’Assessore alla Pubblica Istruzione,Maria  Cristina Orfila (nella foto)– Bisogna necessariamente aspettare le votazioni per ultimare l’intervento considerare gli standard adeguati all’ingresso di alunni e docenti”.

Il primo cittadino evidenzia le difficoltà che sarebbero sorte nello scegliere la data del 14 settembre: “Noi dobbiamo prima di tutto pensare
ai nostri ragazzi, alla loro sicurezza:     sarebbe di fatto tecnicamente impossibile completare i lavori di sistemazione delle aule e poi gestire i seggi
per il Referendum, con le conseguenti sanificazioni dei locali. Entro il 24 settembre, chiaramente, le aule saranno agibili e potranno essere vissute senza problemi, e questo nel rispetto dei tempi dettati dalla Regione”.

REFERENDUM: FORSE SI RIDURRA’ LA DEMOCRAZIA MA NON SE NE PUO’ PIU’ DI QUESTI POLITICI CORROTTI ALLA CAMERA

Si vota tra circa una settimana :  come si schierano i partiti

Archivi -Sud Libertà
DI  RAFFAELE  LANZA

E’ il momento delle elezioni tanto attese. Taglio parlamentari. Visto che la politica è divenuta sinonimo di corruzione e ruberie diremmo:Taglio corrotti e ladri.  Con serenità di quelli onesti  e credenti della socialità     Sappiamo che il  20 e 21 settembre 2020 si voterà per un referendum costituzionale sulla riduzione di un terzo del numero dei parlamentari di Camera e Senato. È  il caso di sapere  cosa dicono i partiti e quali sono gli argomenti a favore del Sì e del No.

Un passo indietro.
La riforma costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari era stata approvata all’inizio di ottobre 2019 con il voto favorevole praticamente di tutti i partiti. La legge doveva entrare in vigore a gennaio, ma una richiesta dei senatori, di fatto, l’aveva sospesa rendendo necessario il referendum. Nonostante l’iniziale apparente unanimità nel sostenere la riforma, 71 senatori di vari partiti avevano infatti firmato per indire un referendum costituzionale.

Spieghiamo il meccanismo vigente al Senato  I senatori avevano potuto avanzare la loro richiesta perché le riforme costituzionali hanno un iter parlamentare speciale: se una riforma non ottiene una maggioranza di due terzi da ciascuna delle due camere nel voto finale si hanno tre mesi di tempo per chiedere che sia sottoposta a referendum; servono le firme di un quinto dei membri di una delle due camere – per i senatori la soglia è di 64 – 500.000 elettori o 5 consigli regionali. La proposta sul taglio dei parlamentari era stata firmata da 71 senatori, 7 in più del numero minimo richiesto.

Il referendum avrebbe dovuto svolgersi lo scorso 29 marzo, ma era stato rimandato a causa della pandemia Covid-19. A metà luglio il Consiglio dei ministri aveva stabilito le date del 20 e 21 settembre, accorpando il voto per il referendum confermativo alle regionali e alle elezioni supplettive nei collegi uninominali 3 della Regione Sardegna e 9 della Regione Veneto del Senato e con il voto amministrativo in alcuni comuni.

Il referendum sul taglio dei parlamentari sarà il quarto referendum costituzionale nella storia della Repubblica Italiana (gli altri tre sono stati il referendum sul Titolo V del 2001, quello sulla riforma costituzionale del centrodestra nel 2006 e quello sulla riforma costituzionale voluta dal PD nel 2016).

L’immagine di deputati sonnolenti alla Camera è rimasta scolpita nella mente di tanti italiani.  E se in Sicilia un governatore punta il dito contro la popolazione dei dipendenti regionali in servizio nei dipartimenti della Regione Sicilia, “si grattano la pancia” questi fannulloni,- ha affermato il Presidente della Regione Musumeci,  alla Camera la situazione non è poi tanto diversa       

Forse vedere     meno “ladri e truffatori” alla Camera  o  “persone      di carta” , prive di qualsiasi competenza ed autorevolezza,     farà bene un pò a tutti

La riforma prevede di ridurre i seggi alla Camera da 630 a 400 e quelli al Senato da 315 a 200: una riduzione di circa un terzo. In atto ci sono  un deputato ogni 96 mila abitanti e un senatore ogni 188 mila abitanti. Con il taglio ci sarebbe un deputato ogni 151 mila abitanti e un senatore ogni 302 mila. Dopo la riforma diminuirebbe dunque sensibilmente il numero di rappresentanti per abitante, ma l’Italia resterebbe comunque nella media degli altri paesi dell’Europa occidentale. Questo perché attualmente l’Italia è il paese con più rappresentanti eletti in numero assoluto (945 tra deputati e senatori) di tutta l’Europa occidentale.

Con l’approvazione della riforma saranno ridotti anche i parlamentari eletti dagli italiani all’estero: passeranno da 12 a 8 e i senatori da 6 a 4. Verrà inoltre stabilito un tetto massimo al numero dei senatori a vita nominati dai presidenti della Repubblica: mai più di 5.

Il referendum sarà confermativo, servirà cioè a confermare l’approvazione di una riforma costituzionale che non ha ottenuto almeno due terzi dei voti in ciascuna camera. Il quesito dice:

“Approvate il testo della Legge Costituzionale concernente “Modifiche degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019?”.

Chi vota “sì” sostiene il taglio, chiede che la riforma sia confermata e che entri in vigore. Chi vota “no” ne chiede invece l’abrogazione. Nei referendum costituzionali non si tiene conto del quorum, come nei normali referendum abrogativi. 

Sembra che i  sondaggi siano orientati verso  il Sì in maggioranza. 

I partiti e il PD

Il Referendum attuale è il cavallo di battaglia del M5S  che ha  sostenuto la riforma come parte della  campagna cosiddetta “anti-casta”, ma in realtà quasi tutti i grandi partiti hanno mostrato interesse o simpatia per la riduzione dei parlamentarii (le ultime due riforme costituzionali proposte, e bocciate dagli elettori, prevedevano tra le altre cose anche il taglio del numero dei parlamentari).

Sono contrari alla riforma  partiti, come i Radicali e Sinistra Italiana, e numerosi singoli parlamentari sparsi tra vari gruppi. Sono favorevoli, oltre al Movimento 5 Stelle, anche la Lega, Forza Italia- qui il leader Silvio Berlusconi, ricoverato per Covid, ha lasciato ai suoi libertà di voto – e Fratelli d’Italia: l’opposizione sosterrà dunque una riforma del governo. 

Complessa la situazione interna al  PD  che ha cambiato idea lo scorso ottobre, dopo essere andato al governo con il Movimento 5 Stelle e aver sottoscritto un’alleanza che prevedeva l’appoggio alla riforma a certe condizioni. Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico, aveva condizionato il Sì ad alcune misure di «riequilibrio» e a una modifica condivisa della legge elettorale in senso proporzionale, con sbarramento al 5 per cento.

Oggi il segretario Pd si esprime per il Sì incondizionato. A fine luglio Italia Viva aveva però votato con il centrodestra impedendo alla bozza di riforma della legge elettorale di arrivare in aula a luglio ed essere discussa in commissione (lo sbarramento al 5 per cento, allo stato attuale dei sondaggi, penalizzerebbe il movimento di Renzi).

 Altre posizioni all’interno del Pd sono diverse .Matteo Orfini, ex presidente del partito, ha detto: «Ci fu garantito che il taglio sarebbe stato preceduto da una nuova legge elettorale proporzionale e accompagnato da modifiche costituzionali che garantissero che quel taglio non sfasciasse l’impianto costituzionale». 

Gianni Cuperlo  si esprime per  il  No . La democrazia, sostiene Cuperlo, non ha prezzo: la riforma non è stata accompagnata dalle misure concordate per garantire un equilibrio a tutela della rappresentanza. Il rischio, dice, è che la rappresentanza venga «soppiantata dalla rappresentazione»: un parlamento ridotto nelle dimensioni finirebbe insomma «con l’essere “nominato” da un gruppo di capi corrente e partito».

Gli argomenti a favore del Sì hanno a che fare innanzitutto con la riduzione dei costi della politica e dunque con un risparmio economico per il bilancio dello stato che sarebbe pari a 100 milioni di euro all’anno ..

Nella presentazione della riforma si dice anche che l’obiettivo è «favorire un miglioramento del processo decisionale delle Camere per renderle più capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini». Secondo i favorevoli, il taglio renderebbe dunque il parlamento più efficiente, migliorerebbe«il rapporto tra cittadini e istituzioni» ed  eliminerebbe «la frammentazione tra svariati gruppi parlamentari, che a volte non rappresentano le principali forze politiche presenti nel paese ma gruppetti che servono solo a organizzare la sopravvivenza sulla poltrona».

Non ci sarebbe dunque alcun rischio per la democrazia, il cui principale problema non sarebbe quello della scarsa rappresentatività, ma quello di una generale inefficacia da un punto di vista di gestione. La tappa della riduzione del numero dei parlamentari sarebbe poi solo un punto di partenza, non di arrivo: ma il primo e il più significativo per procedere successivamente con altre riforme necessarie a eliminare il malfunzionamento delle istituzioni.

La verità è che la gente è stufa della politica, dei politici ladri, dei politici corrotti in collusione con la Mafia, e che i grandi problemi da oltre mezzo secolo sono rimasti irrisolti, una cancrena: La disoccupazione giovanile al SUD, il distanziamento sociale tra Nord e Sud, le risorse pubbliche orientate prevalentemente al Nord,le imprese che fuggono dalla Sicilia,i negozi che chiudono in gran numero le saracinesche,  gli eterni politici regionali burattini della Sicilia  obbedienti a “Roma”.

Sì, abbiamo sentito tante parole di onestà dal cambiamento governativo ma il denaro-linfa vitale per gli imprenditori, le famiglie – non scorre ancora nel Sud.      Abbiamo bisogno di vitalità economica.di sicurezza.. Non più di belle parole. E allora, nell’inspiegabile attesa,vadano via dalla Camera i parlamentari in eccesso.  Qui in Sicilia stiamo bruciando, gli altri giocano sulla pelle dell’isola, del Sud.  Onorevoli  fantasma che mangiano come veri maiali con la loro indennità vertiginosa.

Il rapporto tra rappresentanti e rappresentati dovrebbe dunque cambiare. Secondo alcuni giuristi  «. La riforma avrà un effetto iper-selettivo, limitando sensibilmente la voce in Parlamento delle forze minori e distorcendo la rappresentanza a vantaggio dei territori più popolosi».

Oltre al problema di rappresentanza legato alla penalizzazione di alcuni territori, si porrebbe un problema di rappresentanza in generale: aumenterebbe cioè il rapporto tra il numero degli abitanti e il numero dei parlamentari (deputati e senatori). Secondo alcuni di sinistra più è alto questo rapporto, «meno i cittadini sono rappresentati, nel senso che un parlamentare deve rappresentare una fetta maggiore di “popolo”».

I gruppi parlamentari diventerebbero più piccoli e facilmente sottomessi al controllo politico. 

 

Oggi 1370 positivi e dieci decessi-In Sicilia 84 nuovi casi di Covid

 

Salgono ancora  i casi di coronavirus in Italia. Rispetto a ieri oggi 1370 nuovi positivi. Il totale da inizio emergenza sale così a 280.153. Sono 10 i decessi  registrati nelle ultime 24 ore. che portano il totale delle vittime a 35.563. E’ quanto si legge nel bollettino del ministero della Salute e della Protezione Civile.

Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 92.403 tamponi, per un totale di 9.364.213 da inizio emergenza. Il totale dei dimessi/guariti è di 210.801 (+563), mentre il totale degli attuali positivi è di 33.789 (+796). Nelle ultime 24 ore si registra un solo paziente in più in terapia intensiva per il Covid rispetto al giorno precedente (ora sono 143 in totale). Aumento più consistente per i ricoverati con sintomi: sono 1.760 (+41); e crescono anche le persone in isolamento domiciliare (31.886, +754). Il numero dei dimessi e dei guariti è salito a 210.801 (+563).

Le regioni dove è stato registrato il maggior numero di nuovi casi, oggi, sono la Lombardia (271), la Campania (249), poi Puglia (143), Lazio (129) ed Emilia Romagna (105).

 

In Sicilia si registrano oggi  84 nuovi casi di contagio da Sars-Cov-2 (35 più di ieri) a fronte di un buon numero di tamponi processati dopo il calo del weekend, ovvero 5.214.

I nuovi 84 casi fanno salire il numero degli attuali positivi in Sicilia a 1.454, di cui 1.337 in isolamento domiciliare, 104 ricoverati in ospedale con sintomi (+3 rispetto a ieri) e 13 ricoverati gravi in Terapia intensiva (stabile rispetto a ieri).

Nell’isola i casi di Covid sono stati segnalati in questo modo:  41 sono a Trapani, 20 a Palermo, 14 a Catania, 4 a Messina, 4 a Ragusa, 1 a Siracusa, zero casi ad Agrigento, Enna e Caltanissetta.