ECCO “COME L’EX SINDACO ENZO BIANCO ” HA TRASFORMATO CATANIA IN UNA PALUDE “PER “MALA GESTIO” -ACCUSE DELLA CORTE DEI CONTI

Corte dei Conti, 50 milioni di danno erariale nel 2017 - Umbria Domani

CHE   VERGOGNA BIANCO:  RICHIESTA LA MISURA INTERDITTIVA PER ANNI  DIECI PER L’EX SINDACO

La Procura regionale della Corte dei conti chiesto alla sezione giurisdizionale Siciliana la misura interdittiva legale per anni 10 e la sanzione di 1,2 milioni di euro per l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, la sua giunta in carica tra il 2013 e il 2018 e l’allora collegio dei revisori di conti “per avere contribuito al verificarsi del dissesto finanziario” dell’Ente. L’udienza è stata fissata per il prossimo 23 luglio a Palermo.

Dall’attività istruttoria, sottolinea in una nota la Procura regionale della Corte dei Conti, è “emerso, non solo l’omissione delle iniziative necessarie a fronteggiare le gravi irregolarità contabili e la rilevante crisi finanziaria in cui versava il Comune di Catania, ma anche una perdurante ‘mala gestio’ nonché la palese e cosciente violazione dei principi di veridicità, attendibilità e universalità del bilancio, tutte cause che hanno determinato un ulteriore e progressivo aggravamento della situazione finanziaria dell’Ente”…

Sono stati ‘convenuti’ dalla Procura, oltre al sindaco Bianco, anche gli assessori Luigi Bosco, Rosario D’Agata, Fiorentino Trojano, Giuseppe Girlando, Orazio Licandro, Angela Mazzola, Salvo Di Salvo, Marco Consoli Magnano San Lio, Angelo Villari, Valentina Scialfa Chinnici, Agatino Lombardo, e Salvatore Andò. Chiamati a rispondere anche il Collegio dei revisori in carica nel quinquennio antecedente la dichiarazione di dissesto (Natale Strano, Calogero Cittadino, Fabio Sciuto, Francesco Battaglia, Massimiliano Carmelo Lo Certo).
    “L’articolata e complessa attività istruttoria – sottolinea la Procura regionale della Corte dei conti – si è connotata per una efficace interazione con la Procura di Catania che ha approfondito gli aspetti di rilevanza penale connessi al dissesto del Comune di Catania, ed è stata definita grazie anche al contributo di alta professionalità degli ufficiali e dei militari del Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Catania“.

Nega ogni evidenza l’ex sindaco di  Catania Enzo Bianco. Non ci sta a sacrificarsi sulla decisione della Procura dei conti e si difende: “Ricordo che il Comune di Catania aveva dichiarato il predissesto nel 2012 sotto l’amministrazione Stancanelli per indebitamenti della precedente amministrazione”.  “Ricordo che per cinque anni – aggiunge Bianco – abbiamo, con grandi sacrifici della comunità, evitato il dissesto, che sarebbe stato pagato dai creditori del Comune. Ricordo che , a parità di criteri contabili, il deficit del Comune non è cresciuto. Anzi. E sono false le affermazioni di segno diverso. Forniremo alla Corte prestissimo ogni utile elemento. La stessa Corte ci ha dato atto della efficacia delle azioni che abbiamo avviato in campo -per esempio- di spese del personale, di costi degli organi politici, di fitti passivi

Lite a Lentini: anziano uccide una donna di 39 anni- Arrestato dai Carabinieri

Lentina, 82enne uccide donna di 39 anni anni che era andata a vivere in casa sua

 

SIRACUSA

Lentini  protagonista di cronaca nera.Una donna di 39 anni, Giuseppina Ponte, è stata uccisa questa mattina intorno alle 11 in un appartamento di via Sicilia a Lentini, in provincia di Siracusa. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri del nucleo operativo, ad ucciderla con due colpi di pistola sarebbe stato un 82enne, Antonino Zocco, proprietario della casa dove i due da diversi giorni vivevano insieme. I vicini, che hanno avvertito gli spari, hanno avvertito le forze dell’ordine. I militari dell’Arma hanno trovato il corpo della vittima in una pozza di sangue.  

Il pensionato è stato  interrogato da parte del sostituto procuratore Marco Dragonetti che coordina le indagini dei carabinieri. 

Dopo l’interrogatorio, Zocco è stato fermato con l’accusa di omicidio. L’assassino avrebbe rivelato al giudice che era scoppiata i una lite culminata poi nella reazione dell’uomo che ha ucciso la donna

Coronavirus: decessi 65 e in 7 Regioni non si registrano nuovi casi

Chirurgo in sala operatoria si ferma per picchiare la sua infermiera  [VIDEO] - Velvet Body - VelvetBody

La Protezione civile informa che oggi i decessi registrati risultano  65 i morti in Italia  . Sale così a 33.964 il totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza. In ben 7 Regioni, però, non si registrano nuovi casi rispetto a ieri (si tratta di Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata) e in altre 5 Regioni si è registrato un solo nuovo contagio.

In tutta Italia gli attualmente positivi, in totale 34.730, sono scesi di 532 unità rispetto a ieri, mentre i guariti sono aumentati di 747 e in tutto sono 166.584.

La situazione è in costante miglioramento anche negli ospedali: i ricoverati con sintomi sono 4.729 (-135 nelle ultime 24 ore), i pazienti in terapia intensiva 283 (-4). In isolamento domiciliare si trovano ancora 29.718 persone. I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 235.278 (+280). In tutto sono stati eseguiti 4.263.647 tamponi. I casi testati sono 2.643.489.

Coronavirus: meno di 200 nuovi casi e altri 53 decessi. La triste storia ancora non si chiude

Meno di 200 nuovi casi e altri 53 morti. Sono i numeri relativi all’emergenza Coronavirus in Italia.  Nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sono stati 197, per un totale di 234.998 dall’inizio della crisi. Il numero totale delle vittime sale invece a 33.899. I guariti sono 165.837, vale a dire 759 in più.

I dati sono forniti dal Dipartimento Protezione civile. I casi attualmente positivi sono 35.262, con un calo di 615 rispetto a ieri. In isolamento domiciliare 30.111 persone, mentre 4.864 sono ricoverati con sintomi. I pazienti in terapia intensiva sono 287 (-6 rispetto a ieri).

 

PAPA FRANCESCO: ” LA FEDE IN DIO CI FA CONFIDARE IN LUI..”

 

Roma,

Un unico disegno d’amore perché Egli ama il mondo nonostante i suoi peccati. Si spandono come un balsamo sul cuore le parole di Papa Francesco all’Angelus di oggi che porta con sé le ferite e le speranze di un periodo che ha stravolto destini e sicurezze.

l Pontefice spiega subito  la necessità di continuare a seguire le regole per frenare un eventuale contagio. «Saluto tutti voi, romani e pellegrini – ha detto Bergoglio – i singoli fedeli, le famiglie e le comunità religiose. Anche la vostra piccola presenza in piazza è segno che in Italia la fase acuta dell’epidemia è superata, anche se rimane la necessità di seguire con cura le norme vigenti, sono norme che ci aiutano. Non bisogna cantare troppo presto la vittoria».       La  Piazza San Pietro diventa sempre più popolata e vitale. Citando il Vangelo di Giovanni, in cui Cristo si presenta a Nicodemo come Colui che porta a compimento il piano di salvezza del Padre in favore del mondo, Francesco afferma:

«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito» (v. 16). Queste parole stanno ad indicare che l’azione delle tre Persone divine – Padre, Figlio e Spirito Santo – è tutto un unico disegno d’amore che salva l’umanità ed il mondo. E’ un disegno di salvezza per noi.

“Noi siamo figli nel Figlio con la forza dello Spirito Santo. Noi siamo l’eredità di Dio.”

DIO AMA GLI UOMINI NONOSTANTE I LORO PECCATI

Un amore, quello di Dio, che “ama il mondo, nonostante i suoi peccati” e che ama “ciascuno di noi anche quando sbagliamo e ci allontaniamo da Lui”:

Dio Padre ama talmente il mondo che, per salvarlo, dona ciò che ha di più prezioso: il suo Figlio unigenito, che dà la sua vita per gli uomini, risorge, torna al Padre e insieme a Lui manda lo Spirito Santo. La Trinità è dunque Amore, tutta al servizio del mondo, che vuole salvare e ricreare. E oggi pensando a Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, pensiamo all’amore di Dio! E sarebbe bello che noi ci sentissimo amati: “Dio mi ama!”. Questo è il sentimento di oggi.

Ed è proprio in virtù di questo amore, che nasce l’invito e l’esortazione del Pontefice a “lasciarci affascinare dalla bellezza di Dio”, “umile” e presente nella nostra vita:

Cari fratelli e sorelle, la festa di oggi ci invita a lasciarci nuovamente affascinare dalla bellezza di Dio; bellezza, bontà e verità inesauribile. Ma anche umile, vicina, che si è fatta carne per entrare nella nostra vita, nella nostra storia, perché ogni uomo e donna possa incontrarla e avere la vita eterna. E questo è la fede: accogliere Dio-Amore che si dona in Cristo, lasciarsi incontrare da Lui e confidare in Lui.

“Questo è la fede: accogliere Dio-Amore. Accogliere questo Dio-Amore che si dona in Cristo, ci fa muovere nello Spirito Santo; lasciarsi incontrare da Lui e confidare in Lui.”

LA FEDE IN DIO CI FA CONFIDARE IN LUI

Nella viva fiducia che la Vergine Maria, dimora della Trinità, “ci aiuti ad accogliere con cuore aperto l’amore di Dio”, Papa Francesco indica il senso dell’essere cristiani:

Questo è la fede: accogliere Dio-Amore. Accogliere questo Dio-Amore che si dona in Cristo, ci fa muovere nello Spirito Santo; lasciarsi incontrare da Lui e confidare in Lui. Questa è la vita cristiana. Amore, incontrare Dio, cercare Dio e Lui ci cerca per primo. Lui ci incontra per primo.

La scuola cambia volto.Con il nuovo decreto-legge-fra l’altro- la Maturità prevede la sola prova orale

 

Bando Scuola 2018” - Fondazione di Sardegna

 

La scuola cambia volto. Parecchie le novità . Si sa intanto che il  presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato già il decreto sulla scuola approvato definitivamente dalla Camera con 245 voti a favore il decreto sulla scuola. I contrari sono stato 122.

Il decreto sulla scuola che disciplina gli Esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado.    Afferma il ministro siracusano Prof. ssa Lucia Azzolina( nella foto sotto): “È un provvedimento nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l’anno scolastico. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola in presenza e in sicurezza

 

Lucia Azzolina: chi è il nuovo ministro istruzione MIUR

Da esami III media a maturità, voti e supplenze veloci  – “È un provvedimento nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l’anno scolastico in corso. Il testo è stato migliorato durante l’iter parlamentare grazie al lavoro responsabile della maggioranza di governo con l’obiettivo di mettere al centro gli studenti e garantire qualità dell’istruzione. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola, in presenza e in sicurezza”, ha commentato la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Questi le novità salienti del decreto-legge:

Esami di Stato e valutazione finale degli alunni Il decreto contiene la cornice normativa per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo e per la valutazione finale degli studenti. In seguito dell’emergenza coronavirus sono state infatti previste misure specifiche e semplificate per questo anno scolastico. In particolare, l’Esame di Stato del I ciclo coincide con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato consegnato e discusso online dagli studenti. Mentre per la maturità è prevista la sola prova orale in presenza.

* Voti alla scuola primaria, si cambia Tornano i giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. La novità sarà reintrodotta dal prossimo anno scolastico. Una successiva Ordinanza del Ministero dell’Istruzione darà alle scuole tutte le indicazioni operative. * Più tutele per gli alunni con disabilità I dirigenti scolastici, sulla “base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità”, tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i Consigli di classe e acquisito il parere del Gruppo di lavoro per l’inclusione della loro scuola, potranno consentire “la reiscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020”. Questo consentirà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato.

Privatisti, novità per chi fa l’Esame a settembre I candidati privatisti che dovranno sostenere l’Esame del II ciclo nella sessione straordinaria di settembre, in attesa di conseguire il diploma, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle Università, o alla formazione superiore post diploma. Potranno partecipare con riserva anche a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado.

Edilizia scolastica, poteri speciali ai sindaci Velocizzata l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica: fino al 31 dicembre 2020 i sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali.

Precari, come cambia il concorso straordinario Cambia il concorso straordinario per l’ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado. I docenti che hanno i requisiti per partecipare non sosterranno più una prova a crocette, ma una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell’anzianità, dal 1° settembre 2020.

Supplenti, le graduatorie diventano provinciali e digitali Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, ma anche provincializzate e digitalizzate. Si attuerà, perciò, quanto previsto dal decreto scuola di dicembre, con una semplificazione per garantire l’attuazione delle nuove regole in tempo per il nuovo anno scolastico: il Ministero potrà emanare un’apposita Ordinanza, anziché muoversi per via regolamentare. La provincializzazione consentirà di sgravare le segreterie delle istituzioni scolastiche: saranno gli Uffici territoriali del Ministero a seguire il processo e assegnare le supplenze. La presentazione delle domande sarà informatizzata; le supplenze saranno assegnate più rapidamente.

* Si concorda sull’attivazione del ” Tavolo tecnico  sui percorsi abilitanti È prevista l’istituzione di un Tavolo di confronto per avviare “con periodicità percorsi abilitanti” e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti. Il Tavolo sarà presieduto dal Ministro.

 

GLI “ANTICORPI” DEL VATICANO

Frena il miglioramento dell'Italia nella classifica di Transparency sulla  corruzione

Il fermo del broker Gianluigi Torzi, avvenuto  in Vaticano al termine di un lungo interrogatorio segna una svolta importante nella lunga e complessa inchiesta condotta dalla magistratura vaticana e portata avanti dal Corpo della Gendarmeria, un procedimento che vede indagati cinque persone che lavoravano in Segreteria di Stato (due prelati e tre laici), più un dirigente dell’Autorità di Informazione Finanziaria (AIF). L’inchiesta si fonda su un lavoro scrupoloso sulle carte e sui documenti che attestano le complesse transazioni finanziarie poste in essere dai soggetti coinvolti e corroborano le ipotesi di reato insieme agli interrogatori e alle testimonianze raccolte.  Vediamo cosa ne pensa la Chiesa di Roma che ha aperto essa stessa l’indagine sulla grande corruzione  Le notizie ed osservazioni appresso sono fornite dal Vaticano 

“L’indagine, come si ricorderà, prende avvio da due denunce presentate dallo IOR e dal Revisore Generale (rispettivamente nel luglio e nell’agosto 2019). In particolare nella seconda denuncia, quella del Revisore, venivano ipotizzati gravissimi reati. È dunque sulla base di segnalazioni interne, e dunque agli “anticorpi” attivi nello stesso sistema vaticano che l’indagine ha inizio. La vicenda si divide in due fasi fondamentali. La prima avviene nel 2014 e riguarda la sottoscrizione da parte della Segreteria di Stato del fondo “Athena Capital Global Opportunities Fund”, gestito da una Sicav facente capo a Raffaele Mincione e proprietario del palazzo londinese in Sloan Avenue. La seconda fase avviene tra la fine del 2018 e la prima metà del 2019, quando la Segreteria di Stato cerca di ottenere la disponibilità dello stesso immobile liquidando le quote del fondo di Mincione ma finisce per subire – con il concorso degli indagati – le azioni estorsive e la truffa di Torzi, chiamato in causa come intermediario.

Il 28 febbraio di sei anni fa la Segreteria di Stato finanziava, con somme di denaro da essa possedute e vincolate al sostegno delle attività del Santo Padre, il fondo “Athena Capital Global Opportunities Fund” di Raffaele Mincione, per complessivi 200 milioni e 500mila dollari, ottenuti ricorrendo a una complessa architettura finanziaria, attraverso la concessione di linee di credito da parte di Credit Suisse e Banca svizzera italiana a fronte della costituzione in pegno di valori patrimoniali di un importo non inferiore a 454 milioni di euro posseduti dalla Segreteria di Stato e derivanti da donazioni. Gli oltre 200 milioni servono in parte per l’acquisto del 45 per cento dell’immobile, e in parte per investimenti mobiliari. Sull’immobile di Sloan Avenue gravava un mutuo molto oneroso pari a 125 milioni di sterline. Mincione ha amministrato le risorse finanziarie investite in conflitto di interesse, in quanto esse sono state impiegate per iniziative speculative, in contrasto con le istruzioni della Segreteria di Stato, per finanziare una serie di operazioni facenti capo allo stesso Mincione. Queste operazioni, condotte in concorso con gli indagati, hanno visto l’acquisizione di società, la sottoscrizione di Bond emessi da società dello stesso Mincione, l’acquisizione di quote societarie di società del settore tecnologico quotate in Borsa e anche l’acquisizione di azioni di Banca Carige e Popolare di Milano. Dagli accertamenti compiuti dalla magistratura vaticana è emerso che nel settembre 2018 le quote del fondo avevano un valore di 137 milioni di euro, con la perdita di oltre 18 milioni di euro rispetto al valore iniziale relativo all’investimento mobiliare. Nel novembre 2018 la Segreteria di Stato, per cercare di contenere le ingenti perdite dell’investimento nel fondo, decideva di risolvere i rapporti con Raffaele Mincione, attraverso un’operazione che prevedeva da un lato di rilevare l’immobile di Londra, e dall’altro la cessione delle quote del fondo.

                     “ACCORDI” DI MILIONI E MILIONI DI EURO

Uno degli indagati della Segreteria di Stato, Fabrizio Tirabassi, responsabile dell’Ufficio amministrativo, in quel periodo ha cercato qualcuno in grado di aprire una trattativa con Mincione e tramite l’avvocato Manuele Intendente è arrivato a Gianluigi Torzi. Quest’ultimo spiega di conoscere Mincione e si dice disponibile a fare da intermediario. L’accordo viene trovato senza difficoltà in poche ore, in una riunione che si svolge a Londra, anche in considerazione dell’immediata disponibilità da parte di Tirabassi di riconoscere a Mincione ben 40 milioni di euro a titolo di conguaglio. Questa fase della vicenda è ancora oggetto di indagini, perché emerge l’enorme sproporzione tra il valore dell’immobile (peraltro gravato da un mutuo oneroso di 125 milioni di sterline) e il prezzo corrisposto. L’esborso di 40 milioni fa lievitare a 350 milioni il prezzo pagato dalla Segreteria di Stato – tra investimento iniziale nel fondo, mutuo e conguaglio a Mincione – per avere la disponibilità del palazzo di Sloan Avenue. Un immobile che era stato acquistato da una società di Mincione nel dicembre 2012 ad un valore di 129 milioni di sterline.

        IL BROKER CONTINUA AD AVERE IL CONTROLLO SULL’IMMOBILE

 Infatti, per rilevare l’immobile di Londra, anziché procedere all’acquisto della “60 Sa Limited”, la società con sede in Jersey che lo deteneva attraverso una catena di ulteriori società, la Segreteria di Stato, rappresentata da Fabrizio Tirabassi ed Enrico Crasso (quest’ultimo delegato ad operare sui conti della Segreteria di Stato con la sua società “Sogenel Capital Holdig”) decideva – per ragioni ancora da chiarire – di triangolare l’acquisto attraverso la “Gutt Sa” facente capo a Torzi. Viene dunque sottoscritto un contratto quadro (framework agreement) con il quale si provvede all’acquisto da parte di “Gutt Sa” dell’intera catena societaria proprietaria dell’immobile londinese; si pagano al fondo di Mincione 40 milioni come conguaglio e si cedono al fondo tutte le quote detenute dalla Segreteria di Stato. Il 22 novembre viene sottoscritto un secondo contratto (share purchase agreement) con il quale la Segreteria di Stato acquista da Torzi 30mila azioni della “Gutt Sa” al valore simbolico di un euro. Vengono effettuati i pagamenti previsti. Ma quello stesso 22 novembre, senza che la Segreteria di Stato ne sapesse nulla, Torzi modifica il capitale della società “Gutt Sa” introducendo accanto alle 30mila azioni senza diritto di voto, le 1000 azioni con diritto di voto, che non facevano parte dell’impegno di cessione. In questo modo il broker continuava ad avere il pieno controllo sull’immobile.

          Pagamento di 15 milioni di euro….. Perchè?

Dalle indagini compiute, dalle acquisizioni documentali e da numerose fonti testimoniali, è emerso che Gianluigi Torzi, a partire dal dicembre 2018, ha cominciato ad avanzare richieste economiche del tutto ingiustificate e sproporzionate per trasferire le quote della “Gutt Sa” o comunque della catena di società che detenevano l’immobile di Londra, così da far tornare alla Segreteria di Stato la disponibilità del palazzo. Torzi pretende infatti importi ingentissimi per la cessione delle quote, nonostante l’accordo prevedesse che la Segreteria di Stato avrebbe potuto in ogni momento rilevarle al prezzo di 1 euro. Il broker oggi agli arresti in Vaticano, sfruttando le 1000 quote alle quali aveva fraudolentemente attribuito il diritto di voto, tra la fine di aprile e gli inizi di maggio 2019, alla fine di una estenuante trattativa condotta da diversi mediatori per conto della Segreteria di Stato, ha accettato di cedere le quote della società detentrice dell’immobile di Londra, a fronte del pagamento di 15 milioni di euro. Denaro effettivamente corrisposto senza alcuna giustificazione economica e giuridica. I due pagamenti avvengono l’1 e il 2 maggio 2019, a fronte di due fatture per prestazioni inesistenti emesse per 10 e per 5 milioni. Secondo la magistratura vaticana, Torzi, in concorso con altri indagati dell’inchiesta, comunicando il proprio intendimento di non cedere alla Segreteria di Stato la catena di società detentrici dell’immobile di Londra “incuteva timore di gravi danni al patrimonio della Segreteria di Stato e la costringeva a una lunga trattativa da parte di vari emissari”. Trattativa terminata con il pagamento di altri 15 milioni di euro.

Le dichiarazioni dei difensori

Sulla vicenda nel pomeriggio di sabato 6 giugno sono intervenuti i legali di Torzi. “Questo provvedimento riteniamo sia il frutto di un grosso malinteso determinato da dichiarazioni interessate che possono aver fuorviato una corretta interpretazione della vicenda da parte degli inquirenti”, hanno commentato gli avvocati Ambra Giovene e Marco Franco, legali del broker arrestato. “Non v’è dubbio infatti che Gianluigi Torzi ha consentito alla Segreteria di Stato vaticana di recuperare un prestigioso immobile londinese il cui ingente valore rischiava di essere disperso e successivamente ha evitato che lo stesso potesse prendere vie poco chiare. Torzi non ha mai avuto intenzione di agire contro gli interessi della Santa Sede e sin dall’inizio di questa inchiesta, attraverso i suoi difensori, ha manifestato costante disponibilità verso gli inquirenti per la ricostruzione dei fatti producendo decine di documenti, memorie e, infine, con l’interrogatorio di ieri, durato ben 8 ore, per eseguire il quale il nostro assistito è venuto appositamente dall’estero. Siamo sicuri che la posizione di Gianluigi Torzi verrà presto chiarita con riconoscimento della sua estraneità dagli addebiti contestati”.

 

 

Terapia intensiva: 293 casi- Decessi : 72 con un totale di 33.846

Strumentista di Sala Operatoria - Struttura del Blocco Operatorio

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 234.801, con un incremento rispetto a ieri di 270 nuovi casi.

Il numero totale di attualmente positivi è di 35.877, con una decrescita di 1.099 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 293 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 23 pazienti rispetto a ieri. 5.002 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 299 pazienti rispetto a ieri.

30.582 persone, pari all’85% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 72 e portano il totale a 33.846. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 165.078, con un incremento di 1.297 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 19.499 in Lombardia, 4.167 in Piemonte, 2.416 in Emilia-Romagna, 1.164 in Veneto, 785 in Toscana, 245 in Liguria, 2.697 nel Lazio, 1.195 nelle Marche, 738 in Campania, 758 in Puglia, 104 nella Provincia autonoma di Trento, 866 in Sicilia, 161 in Friuli Venezia Giulia, 653 in Abruzzo, 100 nella Provincia autonoma di Bolzano, 28 in Umbria, 60 in Sardegna, 12 in Valle d’Aosta, 91 in Calabria, 121 in Molise e 17 in Basilicata.

OMBRE SUL VATICANO MA ANCHE IL MERITO DI AVER SCOPERTO IL CORRUTTORE -G-TORZI-CHE RICATTAVA LA SEGRETERIA PONTEFICIA

Il mandato di cattura è stato notificato al termine dell’interrogatorio dal Promotore di Giustizia: estorsione, peculato e truffa aggravata i capi di imputazione

PAPA FRANCESCO ERA ALL’OSCURO DI TUTTO, DA SEMPRE IMPEGNATO NELLA MORALIZZAZIONE DELLA CHIESA

I veri nemici di Papa Francesco

Funzionari del Vaticano infedeli, indagini a Londra, il progetto di un bond da 30 milioni di euro con la Banca Popolare di Bari, infiniti rivoli di denaro che portano lontano, lontanissimo, dall’obolo di carità per i poverelli a cui i tanti soldi spariti erano destinati. Un Papa che ha sempre denunciato la corruzione nel mondo ma che non sapeva gli intrecci che avvolgevano la Chiesa di Roma. Era tenuto all’oscuro di tutto .Il più grande scandalo finanziario di sempre a Oltretevere, per come lo hanno ricostruito i magistrati vaticani, (si parte da 300 milioni ma le cifre dei soldi che ballano in varie operazioni sarebbero molto più alte) si è consumato negli anni all’insaputa di un Papa Francesco impegnato contro la corruzione in un’epocale e radicale opera di moralizzazione che non pochi nemici ha incontrato (e tuttora incontra) sul suo percorso evangelico.

Il Vaticano con il Comunicato stampa che appresso pubblichiamo- informa comunque di aver individuato  il marciume che gettava ombre sulla Chiesa e, tramite la Procura ponteficia, precisa essa i fatti giudiziari, che si sono svolti , conclusasi con i provvedimenti giudiziari. Una pulizia interna insomma, resa possibile con le numerose indagini dei magistrati del Vaticano.

Palazzo del Tribunale e della Gendarmeria in Vaticano

“Il broker Gianluigi Torzi, che fece da intermediario per far tornare alla Segreteria di Stato la proprietà di un immobile di Londra, è stato arrestato ieri sera in Vaticano.

“In data odierna – informa la Sala Stampa della Santa Sede – l’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale Vaticano, al termine dell’interrogatorio del sig. Gianluigi Torzi, che era assistito dai propri legali di fiducia, ha spiccato nei suoi confronti mandato di cattura”.

“Il provvedimento a firma del Promotore di Giustizia Gian Piero Milano e del suo Aggiunto Alessandro Diddi – continua il comunicato – è stato emesso in relazione alle note vicende collegate alla compravendita dell’immobile londinese di Sloane Avenue, che hanno coinvolto una rete di società in cui erano presenti alcuni funzionari della Segreteria di Stato”.

“All’imputato vengono contestati vari episodi di estorsione, peculato, truffa aggravata e autoriciclaggio, reati per i quali la legge vaticana prevede pene fino a dodici anni di reclusione”. Gianluigi Torzi è ora detenuto in appositi locali presso la caserma del Corpo della Gendarmeria”.

 

 Un sisma giudiziario che si traduce nella gestione dubbia di centinaia e centinaia di milioni di euro relativa all’acquisto da parte della Segreteria di Stato Vaticana dell’immobile di Sloane Avenue nella capitale britannica (prezzo triplicato rispetto al valore iniziale).        Il protagonista è lui, l’imprenditore Gianluigi Torzi, intervenuto nell’affare – secondo i magistrati pontifici – per risolvere l’impasse della partecipazione della Santa Sede al fondo Athena e diventato poi, secondo la procura vaticana, l’uomo in grado di tenere in pugno la segreteria di Stato fino a riuscire a estorcerle 15 milioni di euro.

Per gli inquirenti dell’Ufficio del Promotore di Giustizia Gian Piero Milano e del suo aggiunto Alessandro Diddi il quadro si fa inquietante a cominciare dagli investimenti fatti dalla Segreteria di Stato nell’Athena Capital Global Opportunities Fund del noto finanziere Raffaele Mincione, dopo un analogo tentativo di business naufragato in Angola: un’operazione, quella con Athena, nata quando a capo della sezione Affari generali della Segreteria c’era monsignor Angelo Becciu, e considerata anomala dalla magistratura vaticana già solo per il fatto che si fosse deciso di finanziare in parte il fondo con i denari dell’Obolo di San Pietro, destinando dunque somme possedute con vincolo di scopo per il sostegno delle attività caritatevoli a vere e proprie operazioni speculative.

La necessità di uscire da questa operazione scomoda che era costata milioni di euro al Vaticano porterà poi al ‘caso’ dell’acquisto dell’immobile di Sloane Avenue con l’intermediazione di Torzi e della sua Gutt Sa, scatenando uno dei più violenti scontri mai registrati Oltretevere e uno scambio al vetriolo tra il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, che ha definito “opaco” l’affare di Londra, e l’ex Sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu, che ha assicurato di aver sempre agito nell’esclusivo interesse della Santa Sede arrivando a evocare la ‘macchina del fango’.

Ma la procura pontificia avrebbe accertato ruoli e interessi dei protagonisti oltre al percorso dei “soldi dei poveri” finiti a finanziare acquisizioni – osservano gli inquirenti – di azioni per diversi milioni di dollari, la sottoscrizione di obbligazioni e perfino quella di un bond emesso da una società riconducibile ancora a Mincione per 16 milioni di dollari: tutte mosse che peraltro, lungi dal portare un guadagno alle casse del Vaticano, per gli inquirenti si sono tradotte in una perdita accertata di oltre 18 milioni di euro al settembre del 2018 e che, secondo gli investigatori, potrebbero nascondere una enorme voragine nei conti della Santa Sede.

Nuova impennata virus: aumento di 518 unità, 85 decessi concentrati in particolare in Lombardia

 

I decessi sono la storia infinita della Lombardia in particolare.Sono 85 i morti  in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale di 33.774 decessi dall’inizio dell’emergenza. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile rispetto a ieri si registra una nuova impennata dei casi totali, aumentati di 518 unità: un incremento concentrato soprattutto nella Lombardia, dove con l’aumento significativo dei tamponi effettuati (19389 contro i 3410 di ieri) sono segnalati anche 402 nuovi casi. I casi totali nel Paese dall’inizio dell’emergenza salgono così a 234.531.

I ricoverati con sintomi sono 202 in meno rispetto a ieri, per un totale di 5.301. Altre 22 persone nelle ultime 24 ore sono uscite dai reparti di terapia intensiva, dove si trovano ancora 316 pazienti, mentre sono 31.359 le persone in isolamento domiciliare. In diminuzione il numero degli attualmente positivi (36.976, -1.453). In tutto sono stati eseguiti 4.114.572 tamponi, i casi testati sono 2.565.258.