Diminuiscono i decessi, situazione sotto controllo, scende ancora il numero dei pazienti positivi

La Regione Calabria vara il piano per contenere l'emergenza ...

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi,  il totale delle persone che hanno contratto il virus è 219.070, con un incremento rispetto a ieri di 802 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 83.324, con una decrescita di 1.518 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi 1.027 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 7 pazienti rispetto a ieri.

13.618 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 216 pazienti rispetto a ieri.

68.679 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 165 e portano il totale a 30.560. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 105.186, con un incremento di 2.155 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, secondo i dati forniti dal Dipartimento Protezione civile, i casi attualmente positivi sono 30.190 in Lombardia, 13.650 in Piemonte, 7.191 in Emilia-Romagna, 5.591 in Veneto, 4.147 in Toscana, 2.900 in Liguria, 4.286 nel Lazio, 3.251 nelle Marche, 1.915 in Campania, 786 nella Provincia autonoma di Trento, 2.669 in Puglia, 2.069 in Sicilia, 851 in Friuli Venezia Giulia, 1.671 in Abruzzo, 459 nella Provincia autonoma di Bolzano, 113 in Umbria, 515 in Sardegna, 113 in Valle d’Aosta, 596 in Calabria, 143 in Basilicata e 218 in Molise.

In Sicilia, in partiolare: -scende ancora il numero degli attuali positivi che oggi sono 2.069, meno undici rispetto a ieri. Non si registrano tra l’altro decessi e diminuiscono anche i ricoveri con solo 16 pazienti in terapia intensiva.

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 102.403 (+855 rispetto a ieri), su 91.748 persone: di queste sono risultate positive 3.327 (+14), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.069 (-11), 1.002 sono guarite (+25) e 256 decedute (0).

Degli attuali 2.069 positivi, 289 pazienti (-5) sono ricoverati – di cui 16 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.780 (-6) sono in isolamento domiciliare.

“Il muro di gomma della burocrazia killer”

 

 

Immagine “Interris” e nel riquadro l’autore dell’Articolo comunicato al direttore di “Sud Libertà”

Riceviamo dal “Quotidiano Interris” un articolo di commento ,ricco di interessanti osservazioni varie , di Don Aldo Buonaiuto,direttore.

 

di Don Aldo Buonaiuto

Eccolo ”  Un’immagine, tratta dalle Sacre Scritture, simboleggia la paradossale e pericolosissima situazione nella quale l’emergenza sanitaria sta diventando tragedia sociale: la torre di Babele. In tempo di pandemia, la moltiplicazione delle task force di rinomati esperti e dei centri decisionali rende ancora più angosciosa la condizione dei cittadini, costretti a decifrare linguaggi tra loro inconciliabili che fanno sfociare la burocrazia in accanimento. Come nella Bibbia, la sovrapposizione di idiomi incomprensibili che tra loro non comunicano anzi confliggono, diventa causa ed emblema di rovina e condanna divina, così, il diluvio di carte, ordinanze, decreti, autocertificazioni ostacolano una ripresa già notevolmente difficoltosa e sempre più sofferta. Per evitare che l’intero impianto normativo crolli come la torre di Babele su un tessuto socio-economico già duramente provato da due mesi di lockdown, c’è bisogno immediatamente di un sussulto di dignità e soprattutto di concretezza. Come non smetterò mai di ripetere ovunque, il nuovo abbraccio al tempo della distanza di sicurezza deve essere un aiuto concreto da parte delle istituzioni nazionali e locali. Meno parole, più fatti. Tante persone ci descrivono il vero e proprio calvario al quale devono sottoporsi quotidianamente per richiedere i sussidi indispensabili a tenere in vita le attività e i mestieri che soli possono garantire la prosecuzione di una normale convivenza civile.

In tempi normali la burocrazia ferisce e danneggia, in questa situazione disperata la burocrazia uccide. Ne abbiamo avuto una sanguinosa testimonianza con il suicidio che a Napoli ha spezzato l’esistenza di un titolare di azienda e conseguentemente la serenità della sua famiglia e dei dipendenti. Lo sconforto culminato in un gesto così estremo e irreversibile è lo stesso che serpeggia, come il maligno nel giardino dell’Eden, tra milioni di cittadini che non sanno quanto e come potranno sopportare un’ulteriore decurtazione del proprio reddito.

All’ultima udienza generale, il Papa ha lanciato un accorato appello per richiamare l’attenzione dei governanti sulla dignità del lavoro che viene oggi sottoposto ad un inaudito declassamento a causa della pandemia. Non sono solo le inammissibili lungaggini burocratiche che costringono, senza alcuna ragione, a interminabili istruttorie prima di sapere se verranno concessi o no finanziamenti che risulteranno comunque tardivi e che imporranno, come una spada di Damocle, una restituzione gravosa che contrasta con la logica di una ripresa che nella migliore delle ipotesi sarà lenta e graduale.

Un muro di gomma contro il quale si scontrano e si disperano milioni di famiglie e di realtà economiche. Si favoleggia che nulla sarà più come prima. L’economia dovrà diventare più etica, la comunità sarà obbligata a maggior senso di condivisione, le singole libertà andranno modulate e in alcuni casi limitate per il superiore interesse comune, le religioni piegate alla ragione di Stato e alla realpolitik. In tutto questo c’è un unico universo che non sembra minimamente scalfito dalla rivoluzione in atto ed è quello della politica, con annessa amministrazione pubblica. Qui, nella casta rigenerata e intoccabile del potere, (che cambia forma per mantenere i contenuti) sembra che il Covid-19 sia una Giano Bifronte da tirare da un estremo all’altro a seconda delle convenienze. Un giorno torniamo a sentire che è una semplice influenza, il giorno dopo è un’apocalisse dalla quale non ci salveranno né il vaccino (chissà quando sarà pronto) né riaperture progressive che altra ragione non hanno se non quella di tentare una strada di cui si ignora lo sbocco.

In tre punti il mio auspicio alla classe dirigente. Abbandonare subito i balletti stucchevoli della litigiosità partitica. Azzerare i tempi necessari a mettere nelle tasche dei cittadini le risorse, senza onerose mediazioni. Regolarizzare le posizioni lavorative nei contesti (sanità, assistenza domiciliare, agricoltura) che si sono dimostrati vitali per la filiera della nostra sopravvivenza. Con una postilla finale prima di parlare di riapertura totale predisporre per aziende e scuole l’indispensabile dotazioni di sicurezza e test diagnostici. Se Parigi val bene una Messa, a Roma sarà difficile che tutto ciò accada nel breve volgere di una celebrazione concessa.

Papa Francesco: “Pregare perchè l’Europa cresca unita nella sua diversità”

Nella Messa a Santa Marta, Papa Francesco ricorda due recenti commemorazioni: la festa dell’Europa e l’anniversario della fine della seconda guerra mondiale nel vecchio continente, pregando che l’Europa cresca unita nelle sue diversità. Nell’omelia, ha affermato che la preghiera è l’accesso al Padre: bisogna avere il coraggio di pregare e di credere nell’onnipotenza della preghiera

Nelle premesse il Pontefice  ha rivolto il suo pensiero all’Europa:

In questi due giorni passati, ci sono state due commemorazioni: il 70.mo della Dichiarazione di Robert Schuman, che ha dato inizio all’Unione Europea, e anche la commemorazione della fine della guerra. Chiediamo al Signore per l’Europa, oggi, che cresca unita, in questa unità di fratellanza che fa crescere tutti i popoli nell’unità nella diversità.

Il Papa ha centrato la sua omelia sulla preghiera, commentando il passo del Vangelo in cui Gesù dice ai suoi discepoli che chi crede in Lui, anch’egli compirà le opere che Lui compie e ne compirà di più grandi di queste, perché va al Padre. Gesù afferma: “Qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio”.

Possiamo dire –  che questo passo del Vangelo di Giovanni è la dichiarazione dell’ascesa al Padre. Il Padre sempre è stato presente nella vita di Gesù, e Gesù” diceva che il Padre ha cura di noi e delle sue creature. E quando i discepoli gli chiesero di imparare a pregare, Gesù ha insegnato il “Padre nostro”. Gesù “va sempre al Padre” e “in questo passo è molto forte” perché “è come se aprisse le porte della onnipotenza della preghiera”, perché dice: “Io sono con il Padre: voi chiedete e io farò tutto. Ma perché il Padre lo farà con me”.

Questa fiducia nel Padre, fiducia nel Padre che è capace di fare tutto. Questo coraggio di pregare, perché per pregare ci vuole coraggio, ci vuole lo stesso coraggio, la stessa franchezza che per predicare: la stessa”. Il Papa ricorda il coraggio di Abramo, quando “mercanteggiava”: aveva “il coraggio della lotta nella preghiera, perché pregare è lottare: lottare con Dio”. E anche il coraggio della preghiera di Mosè che osava dire “no” al Padre. Pregare con poco coraggio “è una mancanza di rispetto. Pregare è andare con Gesù al Padre che ti darà tutto. Coraggio nella preghiera, franchezza nella preghiera. La stessa che ci vuole per la predica”.

Il Papa poi si sofferma sugli  Atti degli Apostoli,  di “quel conflitto nei primi tempi della Chiesa, perché i cristiani di origine greca mormoravano – mormoravano, già a quel tempo si faceva questo: si vede che è un’abitudine della Chiesa … – mormoravano perché le loro vedove, i loro orfani non erano ben custoditi; gli apostoli non avevano tempo”. E Pietro, insieme agli altri apostoli, “illuminato dallo Spirito Santo, ‘inventò’ i diaconi: sette persone di fede che si prendessero cura del servizio, in modo che quelle persone che avevano ragione di lamentarsi, fossero assistite nei loro bisogni”. Una decisione presa dagli apostoli perché potessero dedicarsi alla preghiera e all’annuncio della Parola.

Questo – ha detto Francesco – è il compito del vescovo: pregare e predicare. Con questa forza che abbiamo sentito nel Vangelo: il vescovo è il primo che va dal Padre, con la fiducia che ha dato Gesù, con il coraggio, con la parresìa, a lottare per il suo popolo. Il primo compito di un vescovo è pregare”.

Il Papa ricorda un sacerdote, “un santo parroco, buono”, che quando incontrava un vescovo faceva sempre la stessa domanda: “Ma eccellenza, quante ore al giorno lei prega?”, e sempre diceva: “Perché il primo compito è pregare”. “Perché è la preghiera del capo della comunità per la comunità, l’intercessione al Padre perché custodisca il popolo”.

La preghiera del vescovo, il primo compito: pregare. E il popolo, vedendo il vescovo pregare, impara a pregare. Perché lo Spirito Santo ci insegna che è Dio che ‘fa la cosa’. Noi facciamo un pochettino, ma è Lui che ‘fa le cose’ della Chiesa, e la preghiera è quella che porta avanti la Chiesa”. E per questo “i vescovi devono andare avanti con la preghiera”.

Quella parola è profetica: “Che i diaconi facciano tutto questo, così la gente è ben custodita e ha risolto i problemi e anche i suoi bisogni. Ma a noi, vescovi, la preghiera e l’annuncio della Parola”.

È triste – ha osservato Francesco – vedere bravi vescovi, bravi, gente buona, ma indaffarati in tante cose, l’economia, e questo e quell’altro e quell’altro … La preghiera al primo posto. Poi, le altre cose. Ma quando le altre cose tolgono spazio alla preghiera, qualcosa non funziona. E la preghiera è forte”. Gesù lo ha detto: “Io vado dal Padre, e qualunque cosa chiederete nel mio nome al Padre, la farò, perché il Padre sia glorificato”. “Così – ha concluso il Papa – va avanti la Chiesa, con la preghiera, il coraggio della preghiera, perché la Chiesa sa che senza questa ascesa al Padre non può sopravvivere”.

Video di Paola Siano, prodotto da Rossometile: “Il riscatto della natura contro l’umanità predatrice”

 

di L.Corioni

 

Il video, diretto da Paola Siano e ambientato nel Mar Baltico, è una favola a lieto fine che vede nella suggestiva figura metaforica delle balene, il riscatto della natura contro l’umanità predatrice.

Protagonista è infatti un cucciolo di megattera che, nuotando insieme alla madre, dopo essere stato disorientato dai sonar per la comunicazione marittima, si perde tra le acque.

Sfidando coraggiosamente il traffico marittimo, le scorie di plastica e le orche affamate, si ritrova a dover affrontare il nemico peggiore e più pericoloso: l’uomo, armato di reti e arpioni, che è un cacciatore di balene. 
Il cucciolo alla fine si salva e ritrova la madre: il branco ricomposto riconquista la libertà e il mare, mentre la colonna sonora lo accompagna, con melodie gentili e armonie raggianti impreziosite dall’utilizzo di strumenti particolari come la cornamusa medievale, la ghironda e il tin whistle, tra spume d’onda e vortici d’acqua.

  Il brano è strumentale ed è scritto, arrangiato e prodotto da Rossometile   Adesso alcune note biografiche

I Rossometile nascono a Salerno nel 1996, dal connubio tra il chitarrista Rosario Runes Reina e il batterista Gennaro Rino Balletta, con l’intenzione di realizzare brani inediti con sonorità metal “contaminate”. 

Nel 2004 vede la luce Ultimaria, tra rock alternativo e metal, ma – negli anni successivi – si verificano molti cambi di formazione che influenzano la discografia della band.

Infatti, il secondo album (Terrenica) accede ad una sorta di progressive metal (ma con influenze pop); nel 2012 arriva Plusvalenze, dove prevale l’anima pop rock, mentre nel 2015 la band pubblica Alchemica che si affaccia al gothic metal

Nel 2020 esce Desdemona che consacra, grazie anche all’uso dell’orchestra sinfonica, il genere “rossometile”.

Giornalisti e accesso ai tribunali in tempo di pandemia Covid-19

 

Una nota della dottoressa Calogera Nicastro, dirigente  della cancelleria della Corte di Appello di Palermo, informa che il Presidente della Corte di Appello di Palermo e il Procuratore Generale stanno valutando l’adozione di un provvedimento che nell’attuale contesto delle forti limitazioni dell’accesso del pubblico agli Uffici della “Cittadella” giudiziaria consenta comunque ai giornalisti l’esercizio del fondamentale diritto di informazione, sia pure compatibilmente con le restrizioni dovute alle emergenze sanitarie in atto.

Attesa alle 14 a Ciampino Silvia Romano per essere ascoltata dalla Procura di Roma sui dettagli del rapimento

 

chi e silvia romano
 –   Silvia Costanza Romano 

Attesa per le 14 di oggi all’aeroporto di Ciampino,Silvia Romano, finalmente libera a più di un anno e mezzo dal rapimento in Kenya a Chakama per mano di al-Shabaab….Sarà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad accoglierla dopo il volo dalla Somalia, dove è stata rilasciata.

Silvia Romano è milanese e ha 25 anni anni.  Come  la volontaria dell’associazione Africa Milele Onlus una piccola organizzazione. Silvia era stata sequestrata alle 20 di martedì 20 novembre nella contea di Kilifi, in Kenya

Silvia si è laureata pochi mesi prima del sequestro, nel febbraio 2018, in una scuola per mediatori linguistici per la sicurezza e la difesa sociale con una tesi sulla tratta di esseri umani.     La sua passione è anche il fitness: aveva iniziato a lavorare nella palestra ‘Pro Patria 1883’ di Milano per poi passare alla ‘Zero Gravity’, dove uno dei responsabili la ricorda come una ragazza che “ama i bambini, la ginnastica” ed è “portata ad aiutare la gente”.

Da collaboratrice-istruttrice aveva tenuto anche un campus estivo per i bambini.

Aveva lanciato una raccolta fondi per ampliare la struttura e accogliere un maggior numero di bambini che vivono attualmente nella discarica di Mombasa in condizioni estremamente pericolose per la loro salute    Subito dopo il ritorno in Italia,  e poi la ripartenza per Malindi, lì vicino.. 

Il progetto principale dell’associazione è la costruzione di una casa orfanotrofio in grado di ospitare 24 bambini orfani di entrambi i genitori.        All’interno della struttura è stato progettato un impianto fotovoltaico per sopperire alla totale mancanza di corrente elettrica.

La liberazione grazie a un’operazione congiunta dell’intelligence italiana e turca

La 24enne è anche attesa alla  Procura di Roma per essere ascoltata sulla vicenda dai pubblici ministeri che hanno aperto un fascicolo  sul sequestro della giovane  per finalità di terrorismo.
Si apprende c he il colloquio con i pm verrà effettuato nel rispetto delle normative legate all’emergenza coronavirus. Ric orderemo che la  cooperante, che collaborava con la onlus marchigiana ‘Africa Milele’, era stata rapita il 20 novembre 2018 da un commando di uomini armati nel villaggio di Chakama, a circa 80 chilometri a ovest di Malindi, in Kenya mentre seguiva un progetto di sostegno all’infanzia.

Altri dettagli sul rapimento verranno fuori dopo l’interrogatorio con la Procura..

Coronavirus: decremento di 802 pazienti rispetto a ieri e diminuizione dei decessi: 194

Sale operatorie all'avanguardia, ma l'Asrem cancella il reparto di ...

La Protezione civile ha emesso il Comunicato sulla situazione odierna  del coronavirus    Eccolo: “Continua l’impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile.

In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 9 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 218.268, con un incremento rispetto a ieri di 1.083 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 84.842, con una decrescita di 3.119 assistiti rispetto a ieri.

Tra gli attualmente positivi 1.034 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 134 pazienti rispetto a ieri.

13.834 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 802 pazienti rispetto a ieri.

69.974 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Rispetto a ieri i deceduti sono 194 e portano il totale a 30.395. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 103.031, con un incremento di 4.008 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.262 in Lombardia, 13.934 in Piemonte, 7.401 in Emilia-Romagna, 5.877 in Veneto, 4.448 in Toscana, 2.982 in Liguria, 4.345 nel Lazio, 3.230 nelle Marche, 1.965 in Campania, 830 nella Provincia autonoma di Trento, 2.729 in Puglia, 2.080 in Sicilia, 869 in Friuli Venezia Giulia, 1.676 in Abruzzo, 473 nella Provincia autonoma di Bolzano, 111 in Umbria, 550 in Sardegna, 118 in Valle d’Aosta, 612 in Calabria, 145 in Basilicata e 205 in Molise”.

Arresti domiciliari per due imprenditori per ” i reati di peculato e abusiva attività finanziaria..”

Coronavirus, stop ai controlli della Guardia di Finanza

Marsala (Trapani) –

Arresti domiciliari per  Domenico Cottone e Chiara Gulotta, marito e moglie, rispettivamente amministratore di fatto della sala giochi in via Cavour a Palermo President Gaming Hall e rappresentante legale, destinatari di un provvedimento giudiziario per i reati di  peculato e abusiva attività finanziaria nonchè riciclaggio.

Cottone è anche proprietario del Marsala Calcio. L’operazione “Washing Hall” è stata coordinata dai pm Giovanni Antoci e Vincenzo Amico e dal procuratore aggiunto Sergio Demontis. E’ stato disposto dal giudice anche il sequestro di beni e disponibilità finanziarie di un milione di euro relativo al debito complessivo con l’erario maturato nell’arco di 4 anni, nonché della sala giochi.

Secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza  marito e moglie si sarebbero appropriati degli importi dovuti per legge su tutte le giocate effettuate e quelli previsti dal canone di concessione,   . Le indagini – informano gli investigatori -si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, videoriprese e controlli patrimoniali. All’interno della sala giochi si svolgeva, secondo i finanzieri, un’attività abusiva finanziaria. I titolari concedevano dei ticket validi per giocare dietro la consegna di assegni bancari postdatati e in alcuni casi senza la data di emissione.

Mikele Buonocore, “Sempe cchiù a Sud”, difesa delle proprie radici e ritorno all’Amore eterno ed immortale

 

 

di  L.Corioni

 

“Sempe cchiù ‘a Sud” è un EP, composto da sei tracce,che si pone come obiettivo la valorizzazione artistica del sud mediterraneo. 

Il brano d’apertura è quello che da il titolo all’album (Sempe cchiù ‘a Sud) e suona come una vera e propria ribellione ai luoghi comuni e alle frasi fatte, cercando di difendere, con toni decisi ma non violenti, le proprie radici.

Segue “Io voglio sulo a te” che, evocante sonorità antiche del classico napoletano, spiega gli alti e i bassi dell’amore con i sacrifici che comporta la sua eterna resistenza. 

Napulitano”, ironica e leggera, è uno sfottò contro i luoghi comuni.

La quarta traccia (Accussi’) è il manifesto identitario dell’artista e della persona Buonocore che, senza bisogno di un’accettazione incondizionata della propria natura, ostenta sicurezza e maturità.

L’amore ritorna – questa volta eternizzato e quindi immortale – in Nannina” che, nonostante un testo romantico in dialetto napoletano, ci riporta al mondo anglofilo dei Beatles.

Chiude il concept Povera terra mia”, struggente e profondo, dedicato al Monte Somma e alla Terra Vesuviana, distrutta dall’uomo ma pronta a ribellarsi, che suona come una denuncia verso l’uomo irresponsabile che ha provocato danni alla natura.

 

Note biografiche

Michele Buonocore, in arte Mikele Buonocore, è nato a San Giorgio a Cremano nel 1977.

Cantautore, autore/attore teatrale, paroliere e compositore melodista, scrive musiche e testi ricchi di profonde riflessioni e coinvolgenti ritmi vesuviani.

Nel 1999 pubblica il primo lavoro discografico, dal titolo “Buoni&Cattivi”, edito da Ed.Topaz. 

Nel 2006 pubblica l’album “Suonno”Ed. Maffucci Music, con il quale raggiunge una notorietà inattesa e la possibilità di partecipare ad eventi significativi con alcuni dei grandi nomi della musica napoletana. 

Nel 2011 con l’opera popolare  “‘A Maronna e ll’Arco e ‘e fujenti” vince il concorso nazionale Musica 2020 (Ministero dell’Istruzione) e, nel maggio dello stesso anno, pubblica il cd omonimo.

Dal gennaio 2019 è direttore artistico del progetto “Musica senza tempo Volume 1” dell’etichetta discografica indipendente #evergreen di Ennio Mirra, con il quale scrive brani per diversi artisti napoletani.

L’8 maggio 2020 esce con l’album “Sempe cchiu’ ‘a Sud”.

 

Nel corso della sua carriera, Mikele Buonocore ha conquistato numerosi premi tra cui:

2005 “Premio Europeo Roberto Murolo” a Scafati (Sa)

2007, “Premio “Fontana d’argento” per la musica sociale (premiato da Enzo Avitabile ed il maestro Roberto de Simone)

2010 Premio Suoni&migranti Festival .

2012 Premio Terronian Festival, “eccellenza musicale del Sud”.

2013 Il CD ‘A Maronna ‘e ll’Arco e ‘e Fujenti, Mikele Buonocore viene inserito come giovane cantautore nella lista dei migliori cd dialettali per concorrere al Premio Tenco (sezione giovani).

2017 vince al Festival Di Napoli – New Generation il Premio internazionale della critica Gianni Cesarini.

Oggi 2747 pazienti guariti in più rispetto a ieri. Decessi: 243 nelle ultime 24 ore

Sono oltre trentamila i morti in Italia dall’inizio dell’emergenza Covid-19..

Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile i decessi sono in tutto 30.201: di questi, 243 sono avvenuti nelle ultime 24 ore. Si registrano però 2.747 guariti in più rispetto a ieri, per un totale di 99.023, e continua a calare anche il numero delle persone attualmente positive (in tutto 87.961, -1.663). I ricoverati con sintomi scendono sotto i 15mila: al momento sono 14.636, in calo di 538 unità nelle ultime 24 ore. I pazienti in terapia intensiva sono 1.168 (-143), mentre in isolamento domiciliare si trovano 72.157 persone.

I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 217.185 (+1.327). In tutto sono stati eseguiti 2.445.063 tamponi, i casi testati sono 1.608.985.
In Sicilia: i tamponi effettuati sono stati 98.711 (+3.016 rispetto a ieri), su 88.497 persone: di queste sono risultate positive 3.301 (+13), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.127 (0), 921 sono guarite (+11) e 253 decedute (+2). Degli attuali 2.127 positivi, 329 pazienti (-41) sono ricoverati – di cui 19 in terapia intensiva (-2) – mentre 1.798 (+41) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.