ATTENZIONE, CAMBIA ANCORA L’AUTOCERTIFICAZIONE

 

 Cambia ancora  l’autocertificazione dei cittadini che devono portare con se’ o in auto quando si spostano. Il modulo sarà in linea con l’ultimo Dpcm con le misure di contenimento per il coronavirus nell’osservanza di  una circolare inviata ai prefetti. Da ieri, come è noto, è in vigore il divieto per tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in Comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.           In atto     le lamentele e contestazioni partono dal Presidente della Regione Sicilia Musumeci e dal sindaco di Messina Cateno Luca per l’esodo- sembra essere ingiustificato- dei cittadini del Nord al Sud

Anche se a riguardo- abbiamo seri dubbi viste le carovane di auto che scendono dai traghetti- il governo nazionale ha comunicato che gli automobilisti passanti dallo Stretto di Messina “sono legittimati allo spostamento”

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La rabbia del sindaco di Messina Cateno De Luca: “Verificherò chi ha titolo per sbarcare”

Oltre alle informazioni già richieste nella vecchia autocertificazione, nel nuovo modulo va indicato l’indirizzo da cui è iniziato lo spostamento e la destinazione. Inoltre tra le esigenze concesse perché lo spostamento sia lecito oltre alle “comprovate esigenze lavorative” e ai “motivi di salute” sono contemplate “l’assoluta urgenza (per trasferimenti in comune diverso” o la “situazione di necessità” per spostamenti all’interno dello stesso comune.

Nella circolare si precisa che “rientra nello spostamento per comprovate esigenze lavorative il tragitto (anche pendolare) effettuato dal lavoratore dal proprio luogo di residenza, dimora e abitazione al luogo di lavoro”. Inoltre “rientrano nelle esigenze di assoluta urgenza, anche i casi – che si stanno ripetendo con una certa frequenza in questi giorni – in cui l’interessato si stia recando presso grandi infrastrutture del sistema dei trasporti (aeroporti, porti e stazioni ferroviarie) per trasferire propri congiunti alla propria abitazione”.

Nella nuova circolare viene specificato che il Dpcm “reca alcune restrizioni riguardanti l’accesso ai pubblici parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici e l’attività ludica e ricreativa all’aperto nonché dell’attività all’aperto” e prevede la chiusura dei negozi di alimenti e bevande situati in porti, aeroporti e stazioni a eccezione degli esercizi che si trovano sulle autostrade.

Avanza in Sicilia il Covid-19( 13 deceduti), scende nel resto del Paese

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Sono 6077 le persone morte in Italia nella crisi coronavirus. Rispetto a ieri, sono stati registrati altri 601 decessi. Lo ha reso noto Angelo Borrelli, capo dipartimento delle Protezione Civile. Il totale dei guariti è 7432 (+408), i casi attualmente positivi sono 50418 (+3780): 26522 in isolamento domiciliare, 20692 ricoverati con sintomi e 3204 in terapia intensiva.

E’ il secondo giorno consecutivo in cui il numero di contagiati scende, così come cala da 48 ore il numero delle vittime.

Coronavirus, in Sicilia i casi salgono a 638 (+85): 310 i ricoverati, 60 in terapia intensiva
In Sicilia la situazione si aggrava invece. Vi sono altri 91 casi positivi registrati in più rispetto a ieri.Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 6.375. Di questi sono risultati positivi 721 (91 più di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 681 persone (+85 rispetto a ieri).

Sono ricoverati 310 pazienti (39 a Palermo, 117 a Catania, 72 a Messina, 0 ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 22 a Enna, 7 a Ragusa, 24 a Siracusa e 14 a Trapani) di cui 60 in terapia intensiva, mentre 371 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 13 deceduti (1 a Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, 6 a Catania e 4 Enna).

 

Regione Sicilia: fiasco delle “forze sociali”,missive sindacali nell’indifferenza e “infortuni tecnici”

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di   R.L.

Una missiva con la quale i sindacati rappresentativi della Regione siciliana, con l’esclusione del Siad autore di una missiva solitaria, richiedono un confronto preventivo con le organizzazione sindacali sulle misure da adottare sul coronavirus  o confermare negli Uffici regionali .   La riportiamo anche se non risulta riscontrata dalla Regione, caduta nell’indifferenza generale.Essa riporta la firma della Cgil, Cisl, Uil, CobasCodir, Sadirs,Ugl
“Al presidente della Regione Al Segretario Generale della Regione Ai dirigenti Generali dei dipartimenti regionali
Gli ultimi DPCM dell’8 e del 9 Marzo u.s, hanno introdotto alcune norme urgenti per contenere il rischio del contagio da COVID19 che si applicano a tutto il territorio nazionale. Tra le norme previste riscontriamo nell’ambito del pubblico impiego l’utilizzo dello smartworking e della promozione alla fruizione da parte dei lavoratori, di periodi di congedo ordinario e ferie. Considerato che l’Amministrazione Regionale sta provvedendo a promuovere l’adozione delle modalità di lavoro agile e, contestualmente sta attuando un piano di fruizione forzato del congedo ordinario per alcuni dipendenti, le scriventi OO.SS., pur comprendendo l’eccezionalità gravità della situazione, ritengono che le iniziative intraprese e da intraprendere, specie quelle che sono lesive dei diritti dei lavoratori, non possono che passare attraverso un confronto preventivo con le OO.SS., affinché vi sia un quadro chiaro ed univoco, volto ad adottare provvedimenti che abbiano un quadro di applicazione chiaro e che delinei tutti gli obbiettivi che si vogliono raggiungere.

Pertanto si chiede di conoscere quali obbiettivi si pone l’Amministrazione con gli interventi messi in atto, rispetto all’obbligo di utilizzo forzato delle ferie. Le scriventi OO.SS., ritengono sia necessario ricorrere a misure di sostegno economico per la custodia e la cura dei figli minori, che prevedano la possibilità almeno per uno dei genitori, di restare a casa in congedo parentale straordinario. Si resta in attesa di urgentissimo riscontro”

 

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Riportiamo adesso l’altra lettera, del SIAD, a firma di A.Lo Curto, segretario generale, e del  suo segretario della Cisal    Essa è indirizzata al dipartimento regionale Lavoro e al dirigente generale IngAlberto Alessandra -Centro per l’impiego di Palermo      Anche questa missiva, benchè più specifica e settoriale, è rimasta lettera morta, inascoltata per il semplice motivo che non risulta finalizzata al problema globale dell’insieme degli Uffici regionali, sulle misure da adottare sulla pandemia del Covid-19.            Riteniamo sia un infortunio tecnico sindacale settorializzare un problema di così vaste proporzioni, ad un solo dipartimento regionale, del Lavoro. E anche nel caso il SIAD –siamo informati– coagulasse il maggior numero di iscritti presso i Centri per l’impiego del Dipartimento al Lavoro- aveva il dovere di  in ogni caso di soddisfare  prima delle  richieste di alcuni iscritti o rappresentanti sindacali dove lavorano,  le richiesta generali di tutta la popolazione regionale.     

Insomma sia i primi firmatari della lettera che hanno inviato i sindacati sia l’altro sindacato che con missiva propria ha sensibilizzato solo un dipartimento hanno fatto -prove alla mano – un bel fiasco.    Queste lettere servono solo a prendere in giro il personale e a far capire solo  alla Regione:”Ci siamo anche noi”

Ecco l’altra lettera pervenuta alla Redazione:

Con email del 16.3.2020, indirizzata a tutto il personale della struttura centrale e periferica del Servizio Centro per l’Impiego di Siracusa, il Dirigente Ing. Alberto Alessandra, ha comunicato al personale che: 1. nel caso volessero essere collocati in lavoro agile, dovevano presentare istanza indicando le attività che il dipendente intendeva svolgere da casa, precisando che tali attività non potevano essere indicate in forma generica (ad esempio il carico di lavoro assegnato), bensì esplicitate dettagliatamente, considerato che le stesse dovevano essere rendicontate attraverso una relazione; 2. che alcune attività riguardanti l’Agenda on-line, la Naspi e il RdC “devono/possono essere incrementate”; 3. di raccordarsi con i funzionari di riferimento in modo da organizzare una rotazione, considerando anche la possibilità di prendere le ferie 2019; 4. è necessario anche organizzarsi in modo tale che almeno un funzionario/istruttore sia sempre presente con almeno 3/4 dipendenti per poter aprire la posta, rispondere al telefono, protocollare, firmare qualche atto.

Premesso quanto sopra, la scrivente ritiene che il predetto Dirigente sta sottovalutando l’emergenza epidemiologica in atto e non solo, sembra pure che non sta neanche rispettando pedissequamente le direttive ed i decreti legge emessi con urgenza dal Governo nazionale, per contenere, contrastare e gestire nel miglior modo possibile la pandemia da COVID-19.

Infatti, l’art. 87 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, recante Misure connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per la comprensione del quale non occorrono particolari cognizioni di diritto per comprenderne la ratio, ha disposto che fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-2019, il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni e che le stesse devono adoperarsi per collocare tutto il personale, senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro, in lavoro agile, per limitare la presenza del personale negli uffici, assicurando esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza sul luogo di lavoro. Inoltre, attesa la gravità dell’epidemia in atto, il Governo ha anche disposto con lo stesso decreto legge e in ragione della gestione dell’emergenza che le amministrazioni possono motivatamente esentare il personale dipendente dal servizio, lasciandolo a casa. Le direttive emanate dal predetto Ing. Alessandra, invece, nonché il suo operato non sembra corrispondente alle indicazioni fornite dalle norme introdotte al riguardo sia per quanto riguarda lo svolgimento ordinario delle prestazioni lavorative che va fatto in smart working da remoto e non in ufficio, sia per quanto riguarda l’individuazione dei servizi essenziali, la posta, rispondere al telefono, protocollare, firmare qualche atto, l’Agenda on-line, la Naspi, che non possono ritenersi tali, sia per quanto riguarda le ferie, sia anche relativamente al numero dei soggetti che devono presenziare l’Ufficio. Conseguentemente, la scrivente, invita l’Ing. Alberto Alessandra a modificare il suo operato omissivo e lo si consiglia di attenersi scrupolosamente a tutti i dettati del D.L. 18/2020 richiamato e di procedere con la massima urgenza, attesi i gravi ritardi incautamente accumulati a collocare in lavoro agile tutto il personale, senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro, non addetto a servizi essenziali di pubblica utilità, nonché a dispensare dal servizio tutto il rimanente personale. In ultimo, atteso che la scrivente ha già più volte sollecitato codesta Amministrazione ad attivare tutte le procedure via via introdotte per il contrasto e il contenimento dell’emergenza epidemiologica di cui trattasi, vista l’intempestività e l’omessa attività riguardo le misure che dovevano già essere state adottate direttamente e senza alcuna richiesta da parte del personale relativamente all’utilizzo del lavoro agile, visto altresì che questa O.S. ha ricordato anche le sanzioni penali previste dal Decreto Legge n. 6/2020, art. 3, comma 4, per il mancato rispetto delle misure di contenimento, s’invia la presente quale esposto anche alla Procura della Repubblica di Siracusa, affinché valuti di avviare eventuali accertamenti, per individuare possibili profili d’illeceità penale da parte di soggetti responsabili. Distinti Saluti    Dr Alberto Lo Curto-Segretario Generale  e dr Giuseppe Badagliacca”

Chiarimenti dell’Inail: “Il contagio da coronavirus ,nel corso della propria attività , è valutato infortunio”

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Il dipendente ha diritto alle tutele Inail anche per il periodo di quarantena.È infatti infortunio sul lavoro il “contagio da coronavirus” avvenuto in occasione di lavoro (sul luogo di lavoro, nel tragitto casa-lavoro, in ogni altra situazione di lavoro) per i medici, infermieri e altri operatori dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale e di qualsiasi altra struttura sanitaria pubblica o privata assicurata con l’Inail .

La tutela assicurativa – secondo un chiarimento dell’Istituto al sindacato Fials-si estende anche ai casi in cui l’identificazione delle precise cause e modalità lavorative del contagio si presenti problematica.

Se l’episodio che lo ha determinato non può essere provato dal lavoratore, infatti, si presume che il contagio sia una conseguenza delle funzioni svolte.

Sono ammessi alla tutela dell’Istituto gli operatori che risultino positivi al test specifico di conferma del contagio.

La tutela Inail – che, come è noto, si estende a tutte le conseguenze dell’infortunio –, nei casi di infezione da nuovo coronavirus, copre l’assenza lavorativa dovuta a quarantena o isolamento domiciliare per l’intero periodo e quello eventualmente successivo, dovuto a prolungamento di malattia che determini una inabilità temporanea assoluta.

L’Ente o Azienda Sanitaria o struttura sanitaria privata di appartenenza del personale infortunato, in qualità di datori di lavoro pubblico o privato, debbono assolvere all’obbligo di effettuare, come per gli altri casi di infortunio, la denuncia/comunicazione di infortunio all’Inail.

Resta fermo, inoltre, l’obbligo da parte del medico certificatore di trasmettere all’Istituto il certificato medico di infortunio. Sono tutelati dall’Inail anche gli eventi infettanti accaduti durante il percorso casa-lavoro e viceversa, configurabili quindi come infortuni in itinere.

Coronavirus ed infortunio sul lavoro: è stato formalizzato, anche, dall’art.42 del recente d.l. 18 del 17.03.2020 e prevede che il lavoratore ha diritto alle tutele Inail anche per il periodo di quarantena. Il decreto prevede, inoltre, che la quarantena (non da lavoro) è equiparata a malattia, però fuori dal periodo di comporto.

Quando c’è infortunio sul lavoro. Il decreto legge stabilisce che il contagio è infortunio sul lavoro nei casi accertati di infezione da coronavirus in «occasione di lavoro» (concetto, quest’ultimo, in base al quale non basta che l’evento avvenga durante il lavoro, ma che si verifichi per il lavoro). In questi casi, il medico redige il consueto certificato d’infortunio e lo invia telematicamente all’Inail.

La novità, precisa il decreto leggesi applica ai datori di lavoro pubblici e privati.

La quarantena è  malattia non computabile al periodo fruibile dal dipendenteLa novità, che si applica esclusivamente al settore del lavoro privato, prevede che il periodo trascorso in quarantena, con sorveglianza attiva e/o in permanenza domiciliare fiduciaria, è equiparato a malattia ai fini del trattamento economico (in genere a carico del datore di lavoro per i primi tre giorni e poi a carico Inps più datore di lavoro) e non è computabile ai fini del periodo di comporto (periodo di malattia durante il quale non si può essere licenziati).

Al ricorrere di questi casi, il medico curante è tenuto a redigere il certificato di malattia per i relativi periodi indicando gli estremi del provvedimento che ha dato origine alla quarantena.

Il decreto legge prevede, poi, una sorta di «sanatoria» per i certificati trasmessi prima dell’entrata in vigore della nuova norma, ritenendoli validi anche in assenza del provvedimento. Quest’ultimo non è necessario neppure nei casi in cui il lavoratore si trovi in malattia accertata da Covid-19.

Ricoverati in Sicilia 275 pazienti coronavirus, 596 risultati positivi.La pandemia sta correndo nell’isola

Sono 5476 i morti in Italia nella crisi coronavirus. Rispetto a ieri, sono stati registrati altri 651 decessi. Sono i dati diffusi da Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione civile. Le persone guarite sono 7024 (952 in più), il totale dei casi attualmente positivi è 46638, con un incremento di 3957. In isolamento domiciliare 23.783 persone, 19846 sono ricoverate e 3009 (6%) sono in terapia intensiva.   Vediamo la situazione in Sicilia.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 5.580. Di questi sono risultati positivi 630 (140 + di ieri), mentre, attualmente, lo sono 596 persone (+138 rispetto a ieri).

Risultano ricoverati 275 pazienti (37 a Palermo, 106 a Catania, 57 a Messina, 1 ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 19 a Enna, 6 a Ragusa, 21 a Siracusa e 13 a Trapani) di cui 55 in terapia intensiva, mentre 321 sono in isolamento domiciliare, 26 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 4 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 8 deceduti.

 

Coronavirus in Sicilia, l'epidemia non si arrestaPositivi in 596 (+138) , i ricoverati sono 275

Molti si ostinano a non ammettere il miracolo: “ero cieco e ora ci vedo”-Angelus

 

 

I prodigi che Egli compie non sono gesti spettacolari, ma hanno lo scopo di condurre alla fede attraverso un cammino di trasformazione interiore.
dottori della legge si ostinano a non ammettere il miracolo, e rivolgono all’uomo risanato domande insidiose. Ma egli li spiazza con la forza della realtà: «Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo» (v. 25). Tra la diffidenza e l’ostilità di quanti lo circondano e lo interrogano increduli, egli compie un itinerario che lo porta gradualmente a scoprire l’identità di Colui che gli ha aperto gli occhi e a confessare la fede in Lui. Dapprima lo ritiene un profeta ; poi lo riconosce come uno che viene da Dio (cfr v. 33); infine lo accoglie come il Messia e si prostra davanti a Lui . Ha capito che dandogli la vista Gesù ha “manifestato le opere di Dio” ).

Che possiamo anche noi fare questa esperienza! Con la luce della fede colui che era cieco scopre la sua nuova identità. Egli ormai è una “nuova creatura”, in grado di vedere in una nuova luce la sua vita e il mondo che lo circonda, perché è entrato in comunione con Cristo, è entrato in un’altra dimensione. Non è più un mendicante emarginato dalla comunità; non è più schiavo della cecità e del pregiudizio. Il suo cammino di illuminazione è metafora del percorso di liberazione dal peccato a cui siamo chiamati. Il peccato è come un velo scuro che copre il nostro viso e ci impedisce di vedere chiaramente noi stessi e il mondo; il perdono del Signore toglie questa coltre di ombra e di tenebra e ci ridona nuova luce.
La Quaresima che stiamo vivendo sia tempo opportuno e prezioso per avvicinarci al Signore, chiedendo la sua misericordia, nelle diverse forme che la Madre Chiesa

l cieco risanato, che vede ormai sia con gli occhi del corpo sia con quelli dell’anima, è immagine di ogni battezzato, che immerso nella Grazia è stato strappato dalle tenebre e posto nella luce della fede. Ma non basta ricevere la luce, occorre diventare luce. Ognuno di noi è chiamato ad accogliere la luce divina per manifestarla con tutta la propria vita.
Ce lo ricorda oggi San Paolo: «Comportatevi perciò come figli della luce; ora il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità» (Ef 5,8-9). Il seme di vita nuova posto in noi nel Battesimo è come scintilla di un fuoco, che purifica prima di tutto noi, bruciando il male che abbiamo nel cuore, e ci permette di brillare e illuminare.
Maria Santissima ci aiuti ad imitare l’uomo cieco del Vangelo, così che possiamo essere inondati dalla luce di Cristo e incamminarci con Lui sulla via della salvezza.

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I SALUTI, LA PROPOSTA DI PREGHIERA  DI PAPA FRANCESCO DOPO L’ANGELUS DI QUESTA DOMENICA

Cari fratelli e sorelle,
in questi giorni di prova, mentre l’umanità trema per la minaccia della pandemia, vorrei proporre a tutti i cristiani di unire le loro voci verso il Cielo. Invito tutti i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani delle varie confessioni, a invocare l’Altissimo, Dio onnipotente, recitando contemporaneamente la preghiera che Gesù Nostro Signore ci ha insegnato. Invito dunque tutti a recitare il Padre Nostro mercoledì prossimo 25 marzo a mezzogiorno, tutti insieme. Nel giorno in cui molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo, possa il Signore ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto.
Con questa medesima intenzione, venerdì prossimo 27 marzo, alle ore 18, presiederò un momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro. Fin d’ora invito tutti a partecipare spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione. Ascolteremo la Parola di Dio, eleveremo la nostra supplica, adoreremo il Santissimo Sacramento, con il quale al termine darò la Benedizione Urbi et Orbi, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.

“SACCA Contenitore di sicilianità “: Arte, design, aziende e territorio a portata di click!

Comunicato

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                          ACCESSO ALL’ARTE CON LE PROPRIE FORZE E IDEE

“Ero combattuto. In fondo, per svariati motivi, chi non lo è in questi giorni di marzo del 2020. Da mesi, ininterrottamente, ero e sono al lavoro per sviluppare e lanciare il progetto “SACCA, Contenitore di sicilianità”. Ho sperato di farlo prima, ma non sempre è possibile essere padroni del proprio tempo, tantomeno di quello altrui. Infatti Sacca deve molto a tutti gli artisti, i designer, le aziende, e in primis persone, che hanno contribuito alla riuscita del progetto.

Il 20 ottobre 2019 parte la prima fase con l’inaugurazione di una galleria poliedrica a Pozzallo, una piccola cittadina nell’estremo lembo sud della Sicilia ma ben inserita nel circuito turistico del sudest e con collegamenti giornalieri con Malta. In questi primissimi mesi è stata avviata una prima programmazione con l’organizzazione di altre due mostre successive a quella inaugurale.

Giunti a febbraio, anche il sito stava per arrivare a compimento. L’euforia era tanta, un altro passo importante stava per essere compiuto. Ma ecco che nel frattempo iniziano a farsi largo le notizie della diffusione di un virus dalla Cina fino in Italia. Il resto lo conosciamo tutti.

Mi sono interrogato in questi giorni se fosse stato il caso o meno lanciare la seconda fase del progetto, il tanto atteso sito e-commerce. Alla fine ho optato per il sì. Infatti è innegabile che in questi giorni, più che mai, le distanze reali sono ritornate enormi, la nostra quotidianità ha subito uno stravolgimento e anche gli spazi culturali sono fisicamente inaccessibili. Il web quindi rimane l’unica possibilità di entrare in contatto con il mondo intero. Inoltre, mi balenava l’idea di legare questo lancio a una data ben precisa. Il 21 marzo, il giorno in cui da sempre, per tutti, inizia ufficialmente la primavera. Nella speranza che possa essere foriero di una nuova vita, di rinascita e di speranza per tutti noi.

Ma vediamo in breve cos’è Sacca  –“Sacca Contenitore di sicilianità” non è sinonimo di tipicità ma marchio di qualità e di Made in Sicily. Una visione che vuole valorizzare in ottica glocal gli artisti, i designer, le aziende e le risorse di un grande territorio.

La cultura artistica contemporanea è spesso caratterizzata da contaminazioni e influenze provenienti da diversi settori. I confini fra le varie discipline assumono contorni meno netti, talvolta giungendo a intersecarsi fra di essi.

Sacca (acronimo di Sicilia, Arte, Cultura, Cucina, Artigianato) si compone di diverse sezioni: gallery (arte contemporanea), design, excellence, experience, mentre al momento sono in divenire le categorie projects e news. In ognuna di esse è possibile trovare un mix di nomi affermati e giovani promesse.

Ma Sacca non è soltanto uno spazio polivalente votato alla promozione dell’arte e dei diversi aspetti del vivere contemporaneo. Adesso è anche un portale e-commerce in cui poter trovare l’ampia gamma delle proposte trattate: opere d’arte, oggetti di design, prodotti enogastronomici e un ventaglio di esperienze e itinerari pensati per far comprendere e vivere al meglio il genius loci siciliano. Il tutto in totale trasparenza e comodità e allo stesso tempo con l’affidabilità e la sicurezza che contraddistinguono uno spazio reale pronto ad accogliervi in ogni momento.

Sacca vuole essere uno luogo eclettico, un mix originale e imprevedibile che fa della qualità siciliana il suo punto di forza. Una fusione di opere, prodotti e servizi dall’alto contenuto artistico e culturale che si prefiggono di donare al cliente un’esperienza innovativa, emotiva e sensoriale.

                                                        Founder e direttore artistico Sacca

                                                                        Giovanni Scucces

 

TRAGEDIA ITALIA: NUOVO GIRO DI VITE –

 

Coronavirus, il Governo chiude l'Italia«Questa è la crisi più grave dal dopoguerra

  “NIENTE PIU’ COERENZA DELLE DECISIONI DEI GOVERNATORI CON LA LINEA DEL GOVERNO”

Traspare la polemica con la decisione governativa della Lombardia di chiudere tutto anche gli uffici pubblici . «In alcune zone del Nord è ormai da giorni che l’emergenza ha toccato picchi insostenibili, il tempo di reazione non può essere così lungo»,
Anche perché, i conti in rosso non  lasciano davvero dormire -semmai avesse trovato un pò di tempo per farlo-  il prudente premier  . Occorrerà a breve  un nuovo decreto da diversi miliardi che coinvolga i soggetti mento tutelati dal provvedimento «Cura Italia». Molto dipenderà dall’Europa e dal sostegno promesso con la sospensione del Patto di stabilità..

Lo stop al patto di stabilità,potrebbe spingere il M5S a forzare la mano sulle risorse. .Il momento sembra ideale pure per i governatori di agire difformente dalle linee del governo. Così il Presidente della Regione Sicilia che, di fronte alla possibilità data dal governo nazionale di tenere aperti i supermercati per evitare assemblamenti e confusione, dispone invece  la chiusura dei supermercati anche nei giorni festivi

E’ prevista la chiusura di tutte le attività produttive non strategiche almeno fino al 3 aprile. Non si era mai arrivati a 793 decessi in un giorno . “Rallentiamo motore produttivo del paese, ma non lo fermiamo è una decisione non facile ma che ci predispone ad affrontare la fase più acuta del contagio e si rende necessaria oggi in particolare per poter contenere quanto più possibile dell’epidemia”, ha detto Conte in diretta dal social specificando che “l’Italiasta vivendo “la crisi più difficile dal Secondo Dopoguerra”.

Il giro di vite partirà da lunedì e al momento sarà valido fino al 3 aprile. Continueranno a rimanere aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di alimentari e di generi di prima necessità. Non ci saranno restrizioni sui giorni d’apertura dei supermercati. Aperte farmacie e parafarmacie. Assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi, finanziari e tutti i servizi pubblici, ad esempio i trasporti. Al di fuori delle attività essenziali, sarà consentito solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e le attività produttive ritenute rilevanti per la produzione nazionale.

Secondo quanto precisano fonti di Palazzo Chigi, dalla nuova stretta decida dal governo per contrastare il Covid-19, sono esclusi giornali, tv ed edicole che resteranno aperti.

E Matteo Salvini ?  Nel frattempo diventa autore di un video appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in cui chiede interventi immediati, tra i quali la fornitura di mascherine adeguate a tutti gli operatori sanitari e le forze dell’ordine e la riapertura del Parlamento. Richiesta, condivisa da Matteo Renzi ma alla quale il presidente della Camera Roberto Fico risponde però fermamente: «chi dice che le Camere sono chiuse o è confuso o è distratto».

ORDINI PROFESSIONALI DI CATANIA: DONATI 2 VENTILATORI POLMONARI ALL’OSPEDALE “SAN MARCO”

Agronomi e Forestali, Architetti, Avvocati, Commercialisti, Consiglio Notarile, Geometri, Ingegneri e Periti Industriali insieme per un contributo fattivo a chi lavora in prima linea

 

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CATANIA –

Una cordata di solidarietà per dare un contributo fattivo al nostro territorio. Un sostegno reale per tutti coloro che sono in prima linea – personale medico, infermieristico e volontari – e che lavorano senza sosta per proteggere e salvare vite umane. Così i professionisti del capoluogo etneo hanno deciso di acquistare e donare due ventilatori polmonari (completi e accessoriati con tubazioni e maschere), che verranno consegnati lunedì 23 marzo presso l’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale “San Marco” di Catania, diretta dal dottore Salvatore Nicosia. Grazie alla loro versatilità d’uso, i dispositivi medici potranno essere utilizzati per i trasporti protetti, e impiegati nelle aree di semintensiva e terapia intensiva.

Un’iniziativa di molteplici Ordini e categorie professionali, che hanno deciso insieme di lanciare un messaggio di coraggio e di speranza alla comunità del capoluogo etneo: Agronomi e ForestaliArchitetti, Pianificatori, Paesaggisti e ConservatoriAvvocati (presidente Rosario Pizzino); Commercialisti ed Esperti Contabili (presidente Giorgio Sangiorgio); Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Catania e Caltagirone (presidente Andrea Grasso); Geometri (presidente Agatino Spoto); Ingegneri (presidente Giuseppe Platania); Periti Industriali (presidente Nicolò Marcello Vitale).

«In un momento così difficile per tutta l’umanità̀ – commentano i rappresentanti dei professionisti che hanno aderito all’iniziativa – avere la percezione di aver contribuito fattivamente ci riempie di orgoglio. Con questo piccolo gesto anche noi abbiamo partecipato per migliorare e ottimizzare, in tempi rapidi, l’attuale dotazione strutturale e impiantistica dei reparti ospedalieri della nostra città al momento maggiormente esposti. Un modo per dire un sentito “grazie” a chi sta fronteggiando con grande coraggio l’emergenza Covid-19 in corsia. Tra la gente, per la gente».

SICILIA IN ANSIA: ALTRI 79 CASI POSITIVI RISPETTO A IERI

Angelo Borrelli, commissario straordinario per l’emergenza,diffonde i nuovi dati, numeri agghiaccianti:sono 4825 i morti in Italia nella crisi coronavirus. . “L’incremento è di 793 deceduti, noi non facciamo distinzioni tra ‘per’ e ‘con’ coronavirus”, le parole di Borrelli. I guariti in totale sono 6072, con un incremento di 943 unità. I casi attualmente positivi sono 42681, con un aumento di 4821. Di questi, 22116 in isolamento domiciliare, 17708 ricoverati e 2857 in terapia intensiva.      Nella zona maggiormente colpita, la Lombardia, nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 546, per un totale di 3095. . I positivi sono 25515, in aumento di 3251 rispetto a ieri. Le persone ricoverate sono 8258 (523 in più), i pazienti in terapia intensiva 1093. Questi dati sono tutti in forte crescita.

Coronavirus, 458 casi positivi in Sicilia con una crescita di 79 unità. Sei i decessi

Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) sono 4.883. Di questi sono risultati positivi 490 (82 più di ieri), mentre, attualmente, lo sono 458 persone (+79 rispetto a ieri).