IL FAI SURCLASSA LA SOPRINTENDENZA: OLTRE TREMILA VISITATORI NEI SITI DELL’ETNA

 

I siti aperti nel Catanese fra i più visitati in Sicilia nel weekend appena trascorso

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GIORNATE FAI D’AUTUNNO, OLTRE TREMILA VISITATORI

SUI LUOGHI DELL’ETNA ALLA SCOPERTA DI STORIE POSITIVE

 

La Delegazione: «Grande riconoscimento da parte dei cittadini per l’impegno dei volontari»

CATANIA

«Seguo ogni anno qualche evento del FAI e ho piacere di dirvi che quest’anno vi siete superati. Il tema “alta quota” e i siti a disposizione sono stati uno più bello dell’altro. Inoltre, ho notato che i piccoli e giovani ciceroni accompagnatori erano ben scelti e ben formati. Insomma, ho avuto l’impressione che nulla sia stato lasciato al caso. Complimenti di cuore». Il bilancio delle Giornate FAI d’Autunno sull’Etna si legge nei commenti e nei messaggi degli oltre tremila visitatori che hanno aderito durante lo scorso weekend del 12 e 13 ottobre. Un «trionfo» per la Delegazione di Catania del Fondo Ambiente Italiano, per i suoi Gruppi Giovani di Caltagirone, che hanno fatto registrare il maggiore numero di partecipazioni a livello regionale.

La novità della “gita fuori porta” tra le bellezze paesaggistiche e architettoniche del vulcano, con la complicità del bel tempo, ha convinto adulti e bambini, coppie e famiglie, gruppi di amici e singoli viaggiatori, a mettersi in coda per ammirare i dieci luoghi aperti per l’occasione, dislocati fra Viagrande, Giarre, Bronte, Nicolosi, Linguaglossa e Caltagirone.

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Una scommessa vinta che appartiene non solo ai volontari del FAI, ma anche e soprattutto ai cittadini che credono nel valore e nella forza del territorio etneo, così ricco di storie positive. «Aprire i siti nel territorio circostante e non in città era una scelta difficile, ma anche doverosa per fare scoprire al pubblico le enormi possibilità che riserva il vulcano – afferma il capo delegazione FAI Catania Maria Licata – il racconto di produttori, scienziati, imprenditori, artisti che qui operano, ha dimostrato che scegliere di vivere in questa terra, nel rispetto del territorio e conoscendone la storia, può essere un’opportunità straordinaria».

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Una fatica ricambiata da una felice soddisfazione per i Giovani del FAI, protagonisti dell’organizzazione della “due giorni”: «La gente è rimasta appagata e questo è quello che più ci ha riempito di gioia – commenta il capo Gruppo Silvia Majorana – abbiamo impiegato tante risorse ed energie, soprattutto laddove la gestione era più complessa, e il pubblico ha risposto benissimo, con una partecipazione e con una raccolta fondi che rappresentano per noi volontari un enorme segno di riconoscimento verso il nostro impegno per la salvaguardia e le tutela dei beni culturali».

Il capo delegazione Maria Licata ha poi sottolineato la grande valenza della sinergia con le istituzioni – prima fra tutte la Regione Siciliana – con aziende pubbliche e private, e con associazioni che credono nell’impegno del Fondo Ambiente Italiano: «La riuscita delle Giornate FAI, si deve anche al sostegno dei numerosi partner che condividono con noi la responsabilità di valorizzare il patrimonio locale, ai quali va tutta la mia riconoscenza».

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Maloney: “Catania mostra la vera anima del Rotary con i progetti umanitari”

 

IL PRESIDENTE DEL ROTARY INTERNATIONAL MALONEY: «A CATANIA UN MODELLO DI AIUTO CONCRETO PER CONNETTERE IL MONDO»

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Foto Archivio Sud Libertà

La più alta carica rotariana visita l’ambulatorio etneo “Catania Salute e Solidarietà”, che offre assistenza sanitaria gratuita ai bisognosi: in due anni attivate 500 prestazioni mediche per cittadini italiani e stranieri

 

CATANIA –

Catania come modello di impegno e sostegno concreto alle fasce più deboli grazie all’attività dell’ambulatorio “Catania Salute e Solidarietà Onlus”, la realtà che dal 2017 fornisce assistenza sanitaria gratuita ai cittadini bisognosi provenienti da ogni parte del mondo. Questo il grande riconoscimento giunto tramite le parole del presidente del Rotary International Mark Daniel Maloney che – in città in occasione del “Rotary Institute 2019” – ha recentemente  visitato la struttura medica etnea che opera nella sede di Via Santa Maddalena.

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«Sono positivamente colpito – ha commentato il presidente Maloney – per la qualità dei servizi e la dedizione dei volontari che forniscono le necessarie prestazioni mediche a tutti coloro che non potrebbero averne accesso. Ho inoltre appreso che la metà dei pazienti assistiti da questa struttura sono stranieri, rifugiati e cittadini di differenti paesi dell’Africa e del Medio Oriente. Voglio sottolineare l’importanza, oggi, di connettere il mondo attraverso progetti charity portati avanti da rotariani impegnati attivamente a sostegno delle categorie sociali più fragili: questa è la vera anima del Rotary, quotidianamente impegnato a svolgere progetti umanitari con un impatto positivo e a lungo termine».

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«Una bellissima sorpresa inaspettata – ha dichiarato il presidente di “Catania Salute e Solidarietà” Salvo Sarpietroaccogliendo Maloney – Ricevere il presidente del Rotary International, accompagnato dal vicepresidente internazionale Olayinka Hakeem Babalola, dal direttore internazionale Francesco Arezzo, dal vice chairman della Fondazione Rotary Ken Schuppert e dal segretario generale R.I. John Hewko, rappresenta per noi un grande riconoscimento. Un momento importantissimo che certamente ci darà ulteriore energia e motivo di orgoglio per continuare in questa azione che stiamo portando avanti a favore di chi ha bisogno. Grazie ai nostri volontari, medici e non, che dedicano il loro tempo per aiutare gli altri, ogni giorno cerchiamo di dare risposte concrete e di testimoniare l’azione del Rotary nella nostra comunità. I principi fondamentali di equità sociale e responsabilità che ci guidano sono condivisi con il Rotary International».

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Durante la visita agli spazi della struttura – guidato dal responsabile organizzativo di Catania Salute e Solidarietà Ernesto D’Agata – Maloney ha incontrato lo staff medico e i volontari che prestano servizio presso l’ambulatorio polispecialistico garantendone l’attività quotidiana: «Siamo orgogliosi di aver attualmente fornito, da giugno 2017 a settembre 2019, circa 500 servizi medici a cittadini locali e immigrati che vivono nel nostro territorio», ha aggiunto il presidente spiegando che i pazienti che entrano in contatto con l’ambulatorio tramite le strutture caritatevoli della città, sono per il 49% italiani e per il 51% stranieri. «Ringrazio per questo impegno tutti i volontari e le importanti realtà, fra cui la Casa di Cura Morgagni, per il loro prezioso contributo».

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Catania Salute e Solidarietà, che integra i servizi delle strutture locali del Sistema sanitario nazionale, include tre ambulatori dedicati a Medicina Interna e Cardiologia, Chirurgia e Pediatria, Odontoiatria, oltre a fornire attività di orientamento socio sanitario, uno sportello di ascolto psicologico e assistenza legale.

Ad accogliere la delegazione rotariana erano presenti anche i rappresentanti delle strutture del territorio che collaborano con l’ambulatorio: Caritas Diocesana, Centro Astalli, Locanda del Samaritano, Comunità “La conchiglia”, Parrocchia Resurrezione del Signore, Comunità “Il sorriso”, C.P. “Nuova veteres” e Istituto Pio IX che accoglie nei suoi spazi “Catania Salute e Solidarietà”.

Tragedia sulla Statale Catania-Paternò: quattro morti e un ferito

RIENTRAVANO DA UNA SERATA IN DISCOTECA – UNICO SUPERSTITE L’AUTISTA,DI 40 ANNI- IPOTESI DI OMICIDIO STRADALE

Tremendo e drammatico ‘incidente è avvenuto all’alba di stamane,verso le 5, sulla statale 121 Catania-Paternò all’altezza dello svincolo per la zona industriale di Belpasso (Svincolo di PianoTavola).L’auto, una Seat Leon, distrutta nello schianto (vedasi foto Carabinieri) su cui viaggiavano 5  giovani che rientravano da una serata in discoteca, si è schiantata contro il guarddrail – spartitraffico centrale e nell’impatto si è spezzata in due. 

Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Paternò che indagano, il conducente dell’auto – un 40enne- ha perso il controllo del mezzo a causa dell’alta velocità: nell’impatto gli occupanti , che non avevano allacciato le cinture di sicurezza, sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo. Sul colpo sono morti la convivente del conducente di 28 anni, due ragazzi di 17 e 20 anni e una ragazza di 15. Tutti e cinque avevano trascorso la notte in discoteca.

Le vittime sono Lucrezia Diolosà Farinato, 28 anni, Salvatore Moschitta di 20, un ragazzo di 17 anni, Manuel Petronio, e una ragazzina di 15, Erika Germana Bozza.  Sembra dalle informazioni sommarie in possesso degli investigatori, che i giovani fossero residenti ad Adrano

La Procura di Catania, dopo avere ricevuto il verbale con la  relazione dei carabinieri di Paternò, aprirà un’inchiesta sull’incidente ipotizzando il reato di omicidio stradale. Il guidatore, che ha 40 anni è ricoverato nel reparto di ortopedia dell’ospedale Cannizzaro per la frattura di una caviglia. Nell’incidente ha riportato contusioni ed escoriazioni varie

I carabinieri, con il  capitano Angelo Accardo, hanno effettuato i rilievi sul posto insieme ai Vigili del Fuoco e attendono ora gli esiti degli esami per verificare se il 40enne avesse preso  sostanze stupefacenti o bevuto alcoolici.

 

Belpasso, tragedia al rientro dalla discotecaQuattro giovani morti, ferito il conducente

 

“Catania Salute e Solidarietà Onlus”: oggi arriva Maloney,Presidente Rotary international

 

Oggi 12 ottobre alle ore 15,30 in via Santa Maddalena 15/A

IL NEO PRESIDENTE DEL ROTARY INTERNATIONAL MALONEY 

VISITA OGGI  L’AMBULATORIO “CATANIA SALUTE E SOLIDARIETÀ”

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La realtà etnea, che offre assistenza sanitaria gratuita ai più bisognosi accoglierà la più alta carica mondiale del club service

CATANIA –

Un atteso appuntamento di rilievo internazionale per “Catania Salute e Solidarietà Onlus”: Oggi 12 ottobre 2019, alle ore 15.30, il poliambulatorio medico – che da anni si occupa di assistenza socio-sanitaria per i cittadini più bisognosi – riceverà in visita il presidente del Rotary International Mark Maloney, presso la sede di Via Santa Maddalena 15/A, a Catania.

Membro del Rotary Club di Decatur (Alabama, USA), il neo presidente Maloney è stato eletto il 1° ottobre 2019 e si trova a Catania per presenziare al “Rotary Institute 2019” che si svolge ad Aci Castello dall’11 al 13 ottobre. Un’occasione anche per conoscere le attività sostenute dai Club Rotary e i nuovi approcci regionali dell’organizzazione orientata al service.

Maloney verrà accolto dal presidente di “Catania Salute e Solidarietà” Salvo Sarpietro, già governatore Rotary del Distretto 2110 Sicilia e Malta. «La notizia della visita alla nostra struttura all’interno del fitto programma di appuntamenti del presidente – ha dichiarato Sarpietro – ci ha onorato: si tratta di un altissimo riconoscimento d’interesse per l’attività del nostro ambulatorio, che garantisce assistenza a coloro che hanno difficoltà di accesso ai servizi medici del Sistema sanitario nazionale».

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Nato con il contributo della Rotary Foundation, “Catania Salute e Solidarietà” è un ambulatorio polispecialistico che dal 2017 assiste gratuitamente qualsiasi cittadino che ne faccia richiesta attraverso strutture solidali, civili e religiose presenti sul territorio. L’attività è volta a integrare i servizi del SSN, intervenendo in particolare sui bisogni disattesi.

“Catania Salute e Solidarietà Onlus” è un organismo riconosciuto dal Distretto 2110 Sicilia e Malta del Rotary, e costantemente sostenuto dai Club della città e della provincia etnea. In occasione della visita del presidente Maloney, oltre allo staff medico e al personale parasanitario e volontario di Catania Salute e Solidarietà, saranno presenti i rappresentanti delle strutture presenti nel territorio che collaborano con l’ambulatorio: Caritas Diocesana, Centro Astalli, Locanda del Samaritano, Comunità “La conchiglia”, Parrocchia Resurrezione del Signore, Comunità “Il sorriso”, C.P. “Nuova veteres”, Istituto Pio IX.

CHI È MALONEY

Avvocato, è titolare dello studio legale di Blackburn, Maloney and Schuppert LLC. Maloney ha fatto da rappresentante per le grandi operazioni agricole del sud-est e centro-ovest degli Stati Uniti e ha presieduto la Commissione americana per l’agricoltura dell’American Bar Association nel campo fiscale. È componente delle associazioni American e Alabama State Bar e Alabama Law Institute. Membro attivo della comunità religiosa di Decatur, ha inoltre ricoperto la carica di presidente della Community Foundation of Greater Decatur, di presidente dell’associazione Meals on Wheels della Contea di Morgan, e della Camera di commercio della Contea di Decatur-Morgan. Rotariano dal 1980, il neo presidente ha ricoperto vari incarichi nel Rotary: Consigliere RI, Amministratore e vicepresidente della Fondazione Rotary, assistente del Presidente del RI Jonathan Majiyagbe 2003/2004. Ha partecipato ai Consigli di Legislazione in qualità di presidente, vicepresidente, membro e istruttore. È stato consulente della Commissione del Congresso di Osaka nel 2004 e presidente della Commissione del Congresso di Sydney nel 2016. Ha inoltre ricoperto la carica di vicepresidente della Commissione della Visione Futura, moderatore dell’Istituto di formazione della Fondazione, consulente nazionale del Fondo permanente della Fondazione, membro della Commissione sui Centri di pace e consulente della Commissione WASH in Schools della Fondazione. Maloney ha ricevuto l’Encomio per il servizio meritevole e il Premio per l’eccellenza del servizio della Fondazione Rotary. 

 

FAI: VISITE TERRITORIO CON MOSTRE D’ARTE E SPETTACOLI CULTURALI

 

Oggi e  domani, domenica 13 ottobre alla scoperta dell’Etna e dei suoi prodotti

GIORNATE FAI D’AUTUNNO A CATANIA E DINTORNI: ECCO I SITI APERTI E GLI EVENTI IN PROGRAMMA

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CATANIA

Giornate FAI d’Autunno 2019: ce n’è per tutti i gusti e per tutte le età. Per famiglie con bambini e per comitive di giovani, per appassionati del buon cibo, per gli amanti della scienza, per i “green addicted” e per i cultori della storia, per tutti. Oggi  12 e domenica 13 ottobre tutti alla scoperta di un mondo unico, quello dell’Etna, patrimonio dell’Umanità, che la delegazione catanese del Fondo Ambiente Italiano – grazie all’impegno organizzativo del suo Gruppo Giovani – racconterà attraverso le tre sfumature di colore del patrimonio vulcanico.

Il percorso “nero”, come il paesaggio lavico, è delineato da cinque tappe, cinque siti aperti per l’occasione: l’Osservatorio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, situato a 1735 metri s.l.m., che ospita i telescopi collocati all’altezza più elevata in Italia, e dove nella giornata di sabato si svolgeranno anche due conferenze scientifiche; l’ex Monastero Benedettino di San Nicolò la Rena a Nicolosi, oggi sede del Parco dell’Etna; il Relais San Giuliano a Viagrande, oggi prestigioso Boutique Hotel, costruito nel ‘700 come residenza di campagna per i marchesi omonimi; accanto la settecentesca Villa Manganelli Biscari (oggi Villa Pitanza) che conserva arredi e reperti di età greca e romana, nonché costumi, quadri, statue e pregiati oggetti afferenti alle cosiddette arti minori; a Catania la stazione della Ferrovia Circumetnea, in via Caronda 352a, dove è esposta la locomotiva storica a vapore n. 14 “Meusa”.

 

“Verde” come il pistacchio è invece il percorso che porta a Bronte: i luoghi visitabili sono il Real Collegio Capizzi, autorevole istituto scolastico dal grande valore storico-culturale, e l’azienda agricola Musa, produttrice dell’«oro verde», dove la domenica saranno allestite aree pic-nic e stand con presidi DOP e DOC del territorio. Inoltre, la Pro Loco brontese accompagnerà i visitatori nel tour guidato delle chiese del centro storico. In occasione delle Giornate Fai, per raggiungere Bronte, partiranno dalla stazione FCE-Borgo di Catania la littorina (sabato 12) e un bus gratuito (domenica 13). All’arrivo, alla stazione di Bronte sarà inoltre possibile visitare il “Museo delle Rotabili”.

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Il Vino è il denominatore comune del percorso “rosso”, definito in tre tappe: l’azienda vitivinicola Al-Cantara, dove i vigneti si estendono per 20 ettari e si producono vini DOC e IGP che privilegiano le qualità autoctone, ma senza tralasciare ricerca e sperimentazione; il Treno del Vino della FCE (Ferrovia Circumetnea) che collega Catania con Giarre, compiendo – a bordo di vagoni storici – il periplo dell’Etna e passando per diversi centri pedemontani (il treno partirà solo nella giornata di sabato, ed è riservato ai soci FAI, con la possibilità di iscriversi in loco); e il Parco Radicepura, dov’è in corso il Garden Festival internazionale dedicato al design dei giardini e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo.

In tutti i siti non mancherà la guida degli “Apprendisti Ciceroni”, ovvero degli alunni delle scuole del territorio, e la visita sarà arricchita con mostre d’arte, o con spettacoli culturali allestiti per l’occasione dai associazioni locali o con degustazioni dei prodotti enogastronomici grazie alla sinergia con Slow Food e Consorzio Etna Doc.

«Ricordiamo a tutti i visitatori – sottolineano il capo delegazione Fai Catania Maria Licata e il capo Gruppo Giovani Silvia Majorana – che ciascun sito sarà fruibile secondo giornate e orari specifici. Invitiamo dunque a consultare per tempo, sul sito FAI e sulle pagine social, il programma dei percorsi, per conoscere tutti i dettagli organizzativi e degli eventi collaterali, e anche per effettuare la prenotazione laddove necessaria».

LA DIA DECAPITA IL CLAN SANTAPAOLA-ERCOLANO: 32 ARRESTI DI “PADRINI”

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Catania –

Clan Santapaola- Ercolano in corso di decapitazione giudiziaria. Una vasta operazione dei carabinieri del comando provinciale di Catania è in corso in tutto il territorio nazionale per l’arresto di  32 soggetti malavitosi o mafiosi -padrini- accusati di appartenere al Clan  Santapaola-Ercolano.

La Direzione distrettuale antimafia della locale Procura distrettuale ha coordinato le indagini per l’accusa , a vario titolo, dei reati di  associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, traffico di stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi.        Messi a fuoco con l’indagine i vari ruoli delle figure aventi la responsabilità maggiore- cosiddetti “padrini” nel Clan..

Apre a Pozzallo la galleria d’arte e Cultura “Sacca” fondata dallo storico Scucces

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Foto Archivio Sud Libertà

 

Apriti SACCA!” è la mostra inaugurale che verrà presentata domenica 20 ottobre alle ore 18 dalla neonata galleria SACCA nel nuovissimo spazio di Pozzallo (RG), al pianterreno di un edificio dell’Ottocento interamente ristrutturato.

Fondata e diretta da Giovanni Scucces, storico dell’arte, essa vuole fare delle interrelazioni e interazioni fra diversi settori contigui il suo carattere distintivo e il proprio punto di forza.

 SACCA, acronimo di Sicilia, Arte, Cultura, Cucina e Artigianatoin analogia al nome comune, vuole porsi come un contenitore di sicilianità che esula dall’esclusiva tipicità per porsi piuttosto come marchio di qualità, di Made in Sicily. Una visione che, lungi dall’essere limitante, vuole valorizzare in ottica glocal gli artisti, i designer, le aziende e in generale le risorse di un grande territorio attraverso un attento processo di selezione e il successivo sviluppo di una programmazione e di rapporti dialogici e di scambio con i vari attori e livelli del sistema dell’arte contemporanea nazionale e internazionale.

 È ormai nota la crescente contaminazione fra arte contemporanea e design e la loro tangenza con l’architettura, l’artigianato, la moda, ma anche con il cibo, il vino e più in generale con le aziende e un certo modo di fare impresa e di comunicare. Al tempo stesso i diversi linguaggi espressivi come la pittura, la scultura, la fotografia, la performance, il teatro, il cinema, la musica, la letteratura, la computer grafica diventano con una certa frequenza delle opere d’arte totale o comunque presentano un forte legame fra di essi. Con l’arte contemporanea quindi si ha un superamento dei confini tradizionali fra le diverse discipline.

 SACCA si compone di diverse sezioni: gallery (arte contemporanea), designexcellenceexperience, mentre al momento sono ancora in fase germinale le categorie projects e news. In ognuna di esse è possibile trovare il giusto mix fra nomi affermati e giovani promesse. Gli artisti rappresentati sono Davide Bramante, Daniele Cascone, Giuseppe Costa, Emilia Faro, Loredana Grasso, Laboratorio Saccardi, Marilina Marchica, Manuele Mirabella, Ettore Pinelli, Federico Severino, Sara Vattano, Vlady (Vladyart). La sezione design è formata da Andrea Pirrone e ZoocollectionCritaDesuir, Gaetano Di Gregorio, Gloria Di Modica e Artefice Atelier, Luca Maci e ZAG, Luigi Napolitano, Danilo Randazzo, Mario Trimarchi. Tra le eccellenze è possibile trovare le cantine ArmosaDi GiovannaFrascaLe Sette AjeQuignonesTerre di Noto e le aziende food FicoLuchino e Sanapu, alcune delle quali saranno presenti durante il vernissage per far degustare e conoscere una parte dei prodotti. Le esperienze, invece, saranno rese possibili grazie alla collaborazione e alle preziose conoscenze di esperti, guide e/o associazioni operanti nel territorio.

 Ma SACCA non è soltanto uno spazio polivalente votato alla promozione dell’arte e dei diversi aspetti del vivere contemporaneo. Esso è anche un portale online e-commerce in cui poter visionare e ricevere ovunque ci si trovi l’intera gamma delle proposte trattate: opere d’arte, oggetti di design, ma anche prodotti enogastronomici e un ventaglio di esperienze e itinerari pensati per far comprendere e vivere al meglio il genius loci siciliano.

Nella crisi e perdita di fiducia delle banche si provano ora nuovi modelli di sistema finanziario

 

Banking e finance, la vera innovazione fa leva sulle risorse umane


A RAGUSA SI PROVA IL MODELLO AMERICANO CHE PUNTA ALL’ENGAGEMENT

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Nell’era fintech, in cui la banca del futuro s’interroga sul modello da seguire nel percorso di digital transformation, dalla Sicilia parte un nuovo progetto di engagement bancario che punta alla “people strategy” per valorizzare capacità e competenze. Ragusa come New York, dove il sistema finanziario cerca di coinvolgere di più e meglio le proprie risorse per affrontare la rivoluzione che investe processi e servizi, customer experience e sicurezza. Proprio in questi giorni, i temi messi sul tavolo durante il Forum Banca 2019 hanno rilevato le grandi sfide da affrontare, dove al centro di ogni tecnologia c’è il ritorno della banca intesa come vero e proprio hub di relazioni: un ecosistema che deve integrare fisico e virtuale, puntando tutto sulle connessioni interne al sistema e, di riflesso, sulle relazioni con il mondo esterno (i cosiddetti stakeholders).

Un modello circolare dove il binomio umano-digitale, nel mondo banking e finance, deve trarre spunto dall’impegno e dal coinvolgimento razionale ed emotivo delle risorse umane. Quali sono i vantaggi per chi attua questo processo di employee engagement? «Ecco i numeri secondo i più recenti studi di settore – commenta Sergio Borra, CEO e fondatore di Dale Carnegie Italia – +22% di profitti, +57% di impegno dei dipendenti nelle attività, -87% di turnover e maggiori probabilità di essere top performer con indicatori che incidono su portafoglio clienti, profittabilità, produttività, assenteismo e qualità».

 «Si tratta di uno dei più importanti progetti di engagement bancario in Italia – commenta Lorenzo Nicoletti, executive partner Dale Carnegie Italia – che mira ad accrescere le competenze trasversali delle key people nell’arco di 18 mesi: il piano è stato già avviato con una survey che ha coinvolto le 830 persone dell’istituto bancario». Il percorso di sviluppo e formazione fa parte del piano d’impresa di BAPR definito dal CdA presieduto da Arturo Schininà, volto a valorizzare le risorse umane dell’azienda in un piano strutturato di accrescimento delle competenze trasversali.

«In un mercato molto competitivo come quello finanziario – evidenzia Saverio Continella, direttore generale di BAPR – ciò che farà davvero la differenza sarà la capacità delle nostre persone di essere ogni giorno sul territorio, a fianco del cliente, comprendendone le reali esigenze. Per il management della banca puntare sulle persone ha significato aprire un confronto trasparente, raccogliendo apprezzamenti e anche critiche, ma soprattutto proposte, che abbiamo integrato nel nostro piano di sviluppo. Siamo molto soddisfatti dei risultati della survey che ci ha confermato la forte adesione ai processi d’innovazione già in atto e la voglia di mettersi in gioco per affrontare le nuove sfide competitive».

 

 

 

ARCHEOLOGIA MARINA A TAORMINA : NUOVE SCOPERTE- E NUOVE TECNICHE DI RESTAURO- DELLA SOPRINTENDENZA DEL MARE

CONVEGNO A TAORMINA: RIPERCORSO DELLA SOPRINTENDENZA DEL MARE PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO MARINO SOMMERSO

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Oltre un centinaio di studiosi, ricercatori, archeologi e tecnici subacquei da tutta Italia e da Malta; cinque sezioni di studio; circa 70 relazioni sulle ultime scoperte e sugli scavi in corso; 30 contributi da Università e centri di ricerca per la sezione poster; il focus sulla “Carta di Udine” con il decano degli archeologi subacquei, Luigi Fozzati; tre mostre destinate al grande pubblico con reperti unici e l’esperienza immersiva con visori hi-tech per sperimentare dal vivo una vera esplorazione subacquea.

Meeting  Soprintendenza del Mare

Per tre giorni, dal 10 al 12 ottobre, Taormina ospita a Palazzo Ciampoli il VI Convegno nazionale di Archeologia Subacquea insieme alla XV rassegna internazionale di Giardini Naxos. La storica manifestazione della cittadina jonica torna a distanza di ben diciotto anni dall’ultima edizione del 2001.

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La dirigente Valeria Li Vigni e a destra il compianto archeologo prof Sebastiano Tusa

Il meeting è organizzato dalla Soprintendenza del Mare, diretta da Valeria Li Vigni, e dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto da Gabriella Tigano. Giunge in Sicilia, dopo la tappa di tre anni fa a Udine, per volere di Sebastiano Tusa, l’insigne archeologo scomparso prematuramente nel marzo scorso.

Foto Soprintendenza del Mare Archivio

Obiettivo dello studioso era infatti quello di riorganizzare nella Baia di Naxos, prima colonia greca in Sicilia – e una delle aree che, insieme alle Eolie, è stata la più battuta dai pionieri dell’archeologia subacquea degli anni Sessanta – lo storico appuntamento internazionale con docenti e ricercatori universitari, tecnici subacquei, esperti delle Soprintendenze regionali, del Mibac (Ministero dei Beni Culturali), dell’INGV di Roma (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia), dirigenti di poli museali e centri di restauro e conservazione.

Cinque sezioni

I lavori di ricerca verranno esposti nell’ambito delle cinque sezioni del convegno: Ricerca, Studi, Tutela, Valorizzazione e Storia; mentre per la Rassegna internazionale di Giardini Naxos saranno esposti una trentina di poster inviati da team di ricercatori di numerose regioni italiane.

Il Comitato scientifico è  costituito da Marco Anzidei, Lorenz E. Baumer, Massimo Capulli, Luigi Fozzati, Adriana Fresina, Tim Gambin, Roberto La Rocca, Valeria Li Vigni, Domenico Marino, N. Martinelli, Giovanni Mastronuzzi, Franco Marzatico, Pier Giorgio Spanu, Gabriella Tigano, Edoardo Tortorici, Annalisa Zarattini

 L’evento ha messo in luce  il progetto pilota del comitato scientifico nato proprio per progettare l’intervento di conservazione della nave di Marausa. L’idea è nata su proposta del compianto ex assessore Regionale ai Beni culturali della Sicilia Sebastiano Tusa e del coordinatore del GruppoArte16, Giovanni Taormina, ed è stato effettuato dal restauratore Franco Fazzio e da Sabrina Zuccalà amministratore di 4ward360, azienda che ha studiato e sviluppato il formulato nanotecnologico “4wd-wood”, applicato sul relitto.

 

 

La nave romana di Marausa – si apprende – è il relitto di una nave oneraria del IV sec. d.C. recuperata dopo oltre 1700 anni a 150 mt dall’estuario del fiume Birgi. La nave rappresenta uno dei reperti navali più interessanti, in quanto il recupero ha interessato oltre 600 elementi ad opera della Sovrintendenza del Mare della Regione siciliana, che ha affidato la bonifica degli elementi ed il loro restauro alla Società “Legni e segni della memoria” di Salerno.

Oltre al restauro c’è stato il trattamento conservativo con le nanotecnologie ,l’uso cioè di  un prodotto specifico per la conservazione, protezione della superficie del relitto dai danni causati dal tempo, dai raggi UV, dagli insetti xylofagi e dalle condizioni ambientali sfavorevoli alle quali può essere sottoposto durante l’esposizione museale”.

Le nanotecnologie applicate al legno,-informano gli studiosi-  assolvono un compito indispensabile perché creano una nanostruttura di particelle schermanti, di fatto creando una separazione tra il materiale e l’ambiente

Questa moderna tecnica ha potuto dare questi ottimi risultati per merito della collaborazione scientifica con il Gruppo Arte 16 e con la Soprintendenza della Regione Sicilia. Gli esperti affermano anche che il  trattamento con i nanomateriali ha provocato nel materiale ligneo un cambiamento della tensione superficiale: ciò ha permesso al legno di non subire un eccessivo apporto di umidità (tale da compromettere la struttura) durante lo scambio di aria con l’esterno, in una situazione analoga a quella che potrebbe verificarsi in occasione di una esposizione museale.

Durante l’intervento di restauro della nave di Marausa è stata anche eseguita una scansione Tmc (scansione tomografica) a 128 strati per verificare le condizioni del legno.

E’ la prima volta in Italia – apprendiamo pure -che viene effettuata una investigazione scientifica così approfondita su reperti lignei di navi rimasti sommersi per secoli nei fondali marini, per poi giungere ad una ipotesi di intervento conservativo attraverso l’applicazione delle nanotecnologie, sviluppate in funzione di questo contesto dalla 4ward360. Gli esami eseguiti con la TCMS, basati sull’erogazione di un fascio di radiazioni ionizzanti (raggi “X”), hanno consentito di ottenere immagini particolarmente dettagliate di aree specifiche della sezione del legno. Lo studio e l’applicazione poi delle nanotecnologie ha richiesto un’indagine scientifica accurata e scrupolosa al fine di ottenere tutte le informazioni necessarie sullo stato del reperto ligneo, onde evitare che, una volta applicate, elementi biologici, sottoforma di spore, potessero attivarsi. La prima fase esplorativa ha consentito ai tecnici del GruppoArte16 e di 4ward360 di avere una conoscenza sugli elementi esaminati e di potere eseguire ed applicare un test protettivo nano tecnologico”.

 

Fra tante presenze,e prove di tanti successi lavorativi, emerge un’unica immensa e manifesta assenza: quella di Sebastiano Tusa. L’ideatore della Soprintendenza del Mare un anno fa aveva progettato questo grande appuntamento in Sicilia. L’obiettivo, naturalmente, è quello di un confronto corale con la comunità scientifica sul tema dei tesori sommersi e della loro valorizzazione. Tusa sarà tuttavia idealmente presente a Taormina con il libro postumo sulla “Battaglia delle Egadi” (editore L’Erma di Bretschneider) presentato agli ospiti e alla città mercoledì 9 ottobre, alle ore 19, a Palazzo Ciampoli; 300 pagine in inglese in cui lo studioso, nei mesi che precedettero la sua scomparsa a causa dell’incidente aereo in Etiopia, ripercorre insieme al collega Jeffrey Royal le tappe del ritrovamento del monumentale rostro al largo dell’isola di Levanzo, a 80 metri di profondità. L’indomani, alle 9.30, l’apertura del convegno.

 

Esplorazioni subacquee

Il VI Convegno nazionale di Archeologia Subacquea non si limita al serrato cronoprogramma con le sessioni di studio e dibattiti fra gli addetti ai lavori. Infatti, è l’occasione per raccontare il mondo delle esplorazioni subacquee anche al pubblico dei “profani”, grandi e piccoli curiosi del mestiere dell’archeologo “sottomarino”.

Le mostre

Le mostre sono: “I pionieri dell’archeologia subacquea”, con foto d’epoca e documenti d’archivio sulle prime esplorazioni sottomarine degli anni Sessanta in Sicilia; “Storia della Soprintendenza del Mare” per ripercorrere la best-practice siciliana di un ente che in quindici anni di attività ha contribuito in maniera significativa a definire procedure e criteri per il recupero e la valorizzazione del patrimonio sommerso del Mediterraneo, culla della civiltà europea;

Infine “Archeologia subacquea tra passato e futuro: dai pionieri alla realtà virtuale”. Con visori hi-tech si potrà sperimentare una vera immersione subacquea che rende accessibile a chiunque quello che è privilegio di pochi audaci esploratori subacquei. Un’app, infine, consentirà ai visitatori di tutte le età di seguire sul proprio smartphone un breve docuvideo. Questo, con l’ausilio di animazioni digitali che rinnovano approccio e narrazione, si racconta la storia dei tre reperti in mostra. Il micidiale rostro della Battaglia delle Egadi, potente arma da guerra che consentì alle flotte dei Romani di battere i Cartaginesi e rivoluzionare la storia del Mediterraneo nei secoli a seguire; un magnifico elmo del tipo Montefortino e un ceppo d’ancora in piombo.

Con Civita Sicilia, gestore dei servizi aggiuntivi del Parco Naxos Taormina, sono possibili  visite guidate alle tre mostre con il supporto di giovani archeologi ogni sabato pomeriggio, dal 19 ottobre (ore 17) e tutte le domeniche (ore 10.30, domenica 13 ottobre eccezionalmente alle ore 17).

Raid aerei della Turchia contro la palude del terrore mondiale: la Siria

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Offensiva militare dell’esercito turco che ha già abbattuto oltre 181 obiettivi curdi della parte nordorientale della Siria.. Il ministero della Difesa di Ankara, spiega che gli obiettivi sono stati colpiti con raid aerei e con fuoco di artiglieria. L’operazione è stata decisa dalle autorità turche per eliminare la minaccia posta dalle Unità di protezione del popolo curdo (Ypg) ai confini con la Turchia.
Agendo nell’ambito dei suoi diritti riconosciuti dal diritto internazionale e del ‘diritto all’autodifesa’ stabilito dalla Carta dell’Onu, la Turchia è determinata a drenare la palude del terrore che minaccia i nostri confini e rappresenta una minaccia per il mondo intero”,e ”la  più grande aspettativa è che l’opinione pubblica mondiale abbia la stessa determinazione a combattere contro le organizzazioni terroristiche”.

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Foto Archivio

Gli Stati Uniti controllano la situazione. il Segretario di Stato Usa Micke Pompeo  afferma che “Ankara ha motivi legittimi per temere la presenza delle forze curde ai suoi confini e ha diritto di difendersi. ”I turchi hanno preoccupazioni legittime legate alla sicurezza. Hanno una minaccia terroristica al loro confine meridionale”. “Stiamo lavorando per avere la certezza di stare facendo tutto il possibile per evitare che una minaccia terroristica colpisca la popolazione in Turchia”, ha spiegato ancora il portavoce degli Usa.

Dopo questa offensiva contro la Siria le forze armate turche dovranno ritirarsi. L’obiettivo è di sconfiggere il terrorismo     Ma nell’ipotesi in cui i militari non dovessero ritirarsi, raggiunto lo scopo, saranno previste  probabili sanzioni – disposte dal Senatocontro la Turchia e il presidente Recep Tayyip Erdogan L’iniziativa bipartisan è stata lanciata dal senatore repubblicano Lindsey Graham e dal democratico Chris Van Hollen. Previsto il congelamento dei beni di Erdogan, del suo vice presidente Oktay e del ministro della Difesa turco Hulusi Akar. Previste- si apprende pure – anche sanzioni nei confronti delle entità che hanno rapporti commerciali con le forze armate turche o con compagnie petrolifere e del gas che collaborano con l’esercito di Ankara.