Papa Francesco ai giovani:….”alle glorie passate di Roma si possa aggiungere il vostro genio con i vostri progetti…”

Immagine correlata

Il Pontefice visita il Campidoglio..Era una promessa.  Accolto dal sindaca Virginia Raggi. con la quale  Bergoglio si è affacciato- con la sua consueta umiltà-  dal balcone  del suo studioi, salutando i presenti.  che, sotto la pioggia, hanno aspettato il saluto dal palazzo Senatorio.

“La Città Eterna è come un enorme scrigno di tesori spirituali, storici, artistici e istituzionali e nel medesimo tempo è il luogo abitato da circa tre milioni di persone che qui lavorano, studiano, pregano, si incontrano e portano avanti la loro storia personale e familiare e che sono nel loro insieme l’onore e la fatica di ogni amministratore, di chiunque si impegni per il bene comune della città”. Essa è infatti “un organismo delicato, che necessita di cura umile e assidua e di coraggio creativo per mantenersi ordinato e vivibile, perché tanto splendore non si degradi, ma al cumulo delle glorie passate si possa aggiungere il contributo delle nuove generazioni, il loro specifico genio, le loro iniziative, i loro buoni progetti”.

Dopo aver affermato che “da tempo desideravo venire in Campidoglio, per incontrarvi e portarvi di persona il mio ringraziamento per la collaborazione prestata dalle autorità cittadine a quelle della Santa Sede in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia, così come per la celebrazione di altri eventi ecclesiali”, Bergoglio ha sottolineato come “Roma, lungo i suoi quasi 2.800 anni di storia, ha saputo accogliere e integrare diverse popolazioni e persone provenienti da ogni parte del mondo, appartenenti alle più varie categorie sociali ed economiche, senza annullarne le legittime differenze, senza umiliare o schiacciare le rispettive peculiari caratteristiche e identità”. E ha aggiunto: “Piuttosto ha prestato a ciascuna di esse quel terreno fertile, quell’humus adatto a far emergere il meglio di ognuna e a dar forma nel reciproco dialogo a nuove identità. Questa città ha accolto studenti e pellegrini, turisti, profughi e migranti provenienti da ogni regione d’Italia e da tanti Paesi del mondo. È diventata polo d’attrazione e cerniera tra il nord continentale e il mondo mediterraneo”. “Tutti si sentano pienamente coinvolti per raggiungere l’obiettivo di confermare con la chiarezza delle idee e la forza della testimonianza quotidiana le migliori tradizioni di Roma e la sua missione e perché questo favorisca una rinascita morale e spirituale della città”, è l’auspicio finale di Papa Francesco che ha definito – con una aggiunta a braccio nel suo discorso – “Roma città dei ponti, mai dei muri”.

Catania: Stupro di gruppo ad una turista americana. Arrestati tre giovani che hanno pure filmato la violenza

Immagine correlata

(Foto di Archivio- SUD LIBERTA’)

Ancora violenza sulle donne. Stavolta la città protagonista è Catania – La notizia è dei Carabinieri e il fatto sarebbe avvenuto giorno 21 marzo scorso  

La vittima una turista americana invitata a bere in un bar -la movida -della città poi  violentata e filmata nell’automobile di uno degli stupratori.

Tre giovani sono stati fermati dalle forze dell’ordine  di Catania per violenza sessuale di gruppo nei  confronti.della ragazza americana

Sono stati identificati per un video che la ragazza aveva girato con loro in un locale del centro  catanese ignara di quello che sarebbe poi successo.       Per i violentatori scatta adesso un procedimento penale e una sicura condanna conseguente al reato di violenza e stupro.

LIBRINO RISPLENDERA’ DI LUCE E DI BELLEZZA: PAROLA DI ANTONIO PRESTI

 

Inaugurato “Il Cantico”: oltre mille banner ispirati alla preghiera di S. Francesco Risultati immagini per IMMAGINE DI LIBRINO A CATANIA

«LIBRINO, TAPPA OBBLIGATA PER I TURISTI CHE VISITANO CATANIA»
LA RICHIESTA DI PRESTI PER RESTITUIRE CENTRALITÀ ALLA PERIFERIA 

Tantissime autorità, alunni, insegnanti, sacerdoti, volontari e famiglie

Il sindaco Pogliese «Dimostreremo insieme che è possibile rinascere dalle ceneri»

 

CATANIA –

 Dolce sentire come nel mio cuore, ora umilmente sta nascendo amore. Nel canto d’ispirazione francescana, intonato questa mattina dai giovani dell’Orchestra dell’Istituto comprensivo Angelo Musco, c’è tutto il senso dell’opera del mecenate Antonio Presti. Perché dolce è capire che non siamo soli, ma parte di una immensa vita, «e questa comunità risplenderà di luce grazie agli sguardi di chi, ogni giorno, restituirà Bellezza all’Altro attraverso questi ritratti – ha sottolineato il presidente di Fiumara D’Arte – con la potenza delle parole di una preghiera che risuona tutt’intorno, in segno di una rivelata fiducia».

Il Cantico di Librino, quale simbolo di condivisione e di rinascita, inonda il quartiere di buoni propositi, rinnovando quella cucitura spirituale – etica ed estetica – che affonda le radici non solo nel concetto di recupero, ma nel rispetto del prossimo. Durante la cerimonia d’inaugurazione, alla presenza di migliaia di bambini delle scuole, lo hanno sottolineato tutti i presenti, consapevoli che un’opera artistica, quando diventa simbolo di “bene comune”, riesce a superare ogni confine geografico, ogni barriera mentale.

«Il Cantico segna un percorso iniziato anni fa con la Porta della Bellezza – ha spiegato la dirigente dell’Istituto Musco Cristina Cascio – che ha lasciato un’impronta forte, unendo tutti nell’intento di riappropriarci di un’identità che sembrava perduta. Oggi questo cammino si riapre grazie ad Antonio Presti, con le immagini della gente che testimoniano la vivacità e la voglia di lanciare segnali forti nel nostro territorio. È un percorso di bellezza interiore su cui vogliamo scommettere, in primis attraverso le scuole, agenzie educative che devono trasferire quel senso civico di cui si nutre il mondo». Mani sul petto per cantare l’Inno di Mameli, con la consapevolezza che occorre stare uniti per superare la linea di confine dell’ombra, che a volte vela la quotidianità con problemi e criticità: «Lo Stato è vicino a Librino per sostenere i cittadini – ha dichiarato il prefetto di Catania, Sua Eccellenza Claudio Sammartino – l’opera che Presti, insieme a voi, sta consegnando alla città, rappresenta un grande incoraggiamento per continuare a lavorare; un contributo prezioso offerto con grande generosità. In questo momento difficile e delicato per il capoluogo etneo, proprio dalle periferie deve partire il cambiamento. Librino ci ha messo la faccia e questo è un contributo che ognuno di voi ha dato in maniera decisiva per il futuro».

Le percussioni di Michele La Paglia sembrano scuotere le coscienze, tra il silenzio delle pause che ritmano gli interventi istituzionali: «Proprio oggi si celebra l’Annunciazione – spiega l’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Catania Mons. Salvatore Gristina – e nella solennità di questa giornata il ringraziamento va ai tantissimi sacerdoti e diaconi che operano in questo quartiere e alle tante persone che collaborano con loro: mi fa piacere che padre Salvo e padre Fabio abbiamo messo la loro faccia per lanciare un segnale importante e per diffondere la parola del Signore tra queste strade. Grazie a Presti per avere fatto riecheggiare la preghiera di San Francesco: dobbiamo lavorare tutti insieme per il bene delle nostre comunità».

E prima di uno scambio significativo tra Antonio Presti e il primo cittadino Salvo Pogliese – presente insieme all’assessore Barbara Mirabella e rimasto dalla prima all’ultima nota che ha chiuso la grande festa di stamattina – l’applauso sentito e fragoroso a tutti i fotografi che hanno seguito Presti in questo lungo percorso che ha portato alla creazione di oltre 1000 ritratti fotografici: Arianna Arcara, Luigi Auteri, Valentina Brancaforte, Cristina Faramo, Claudio Majorana, Alessio Mamo, Orazio Ortolani, Maria Sipala, diretti da Antonio Parrinello, con la partecipazione del fotografo internazionale Reza Deghati e del fratello Manoocher, con il coordinamento di Paolo Romania.

«L’Asse dei Servizi – ha detto Presti rivolgendosi al sindaco – è un punto di passaggio obbligato per tutti i turisti: vorrei chiedere a quest’Amministrazione, con cui fino ad oggi ho lavorato sinergicamente e con grande unità d’intenti, di far diventare Librino snodo cruciale per chi viene qui a visitare le nostre bellezze. Sarebbe davvero significativo prevedere una sosta obbligata davanti all’installazione per tutti quei pullman turistici e mezzi pubblici che si recano all’aeroporto. Così come sarebbe utile far fiorire queste aiuole e illuminare queste opere del Creato».

Pronta la risposta del primo cittadino: «Prima di tutto un grazie ad Antonio Presti, da sempre attento alle dinamiche sociali della nostra città e della nostra Isola – ha concluso Pogliese – quello che vediamo oggi merita un sentimento di gratitudine da parte di tutti. Al di là del fatto estetico, celebriamo un momento pedagogico di grande valenza: è per questo motivo che ci tengo a ringraziare anche a tutti gli insegnanti che hanno condiviso il progetto. Dobbiamo superare un retaggio culturale fatto troppo spesso di pregiudizi, e credo che questa giornata abbia testimoniato appieno la volontà di far ripartire Catania attraverso l’amore che proviamo per la nostra terra. Cercherò di fare il possibile per rispondere a queste richieste, nel tentativo di valorizzare il vostro lavoro per portare qui turisti e visitatori che giungono numerosi nella nostra città. Catania è sempre stata in condizione di rinascere dalle proprie ceneri, abbiamo l’energia, le competenze, la passione per riuscirci ancora una volta. Spero con la Fondazione Fiumara d’Arte di poter costruire definitivamente il progetto del Museo Internazionale della Fotografia e della Luce per creare insieme i presupposti di un futuro carico di bellezza». E sulle note di “Nessun Dorma”, che hanno visto protagonista la cantante diversamente abile Alfina Fresta, l’ultima pennellata di questo quadro ha dipinto il cielo sopra Librino, con vibrazioni positive e lacrime cariche di speranza. «Più che mai questa emozione ha affermato con tutta la sua potenza il valore di essere creature dell’Universo», ha concluso Presti.

CENTRO ILhM A CATANIA: CAMBIAMENTO SOCIALE PER UNA CORRETTA GESTIONE DELLE RISORSE SANITARIE

 

Healthcare e nuovi modelli di governance: a Catania convegno regionale

 Immagine correlata

(foto archivio SUD LIBERTA’)

SANITÀ: CON IL POLO “ILHM” PASSA DALL’UNIVERSITÀ LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA MANAGERIALE PER LA SFIDA DIGITALE

CATANIA – «

Le nuove tecnologiche e i cambiamenti che ne derivano sono sempre più dirompenti in tutti gli ambiti della nostra vita sociale, ma è soprattutto nel settore della medicina che l’innovazione hi tech è in grado di aprire orizzonti straordinari, sotto i profili della prevenzione, della mappatura, della cura, della programmazione. Nuove visioni capaci di rivoluzionare lo sviluppo economico, e non solo, di un territorio. Il numero enorme di start up, di venture capital, di investimenti imprenditoriali in campo sanitario è il segnale che questo processo di evoluzione è in corso e che abbiamo il dovere di organizzarci per guidarlo con responsabilità». L’economista e docente universitaria Elita Schillaci spiega così lo slancio culturale da cui è nato il Centro Studi Avanzato di Innovazione, Leadership e Health Management dell’Università di Catania, definito anche con l’acronimo “ILhM”. Un’iniziativa che vede impegnati diversi Dipartimenti dell’Ateneo, sia di matrice scientifica che giuridica, a testimonianza che il tema della salute coinvolge in modo trasversale i diversi saperi.

 

Il Centro svolgerà attività di ricerca, formazione, consulenza e assistenza per determinare una corretta gestione delle risorse sanitarie che sappia dare un impatto positivo alla crescita del Pil di una regione come la Sicilia. Traducendo gli obiettivi in termini operativi: adeguata assistenza in tempi e spazi sostenibili, uso delle nuove frontiere della telemedicina, riduzione degli scarti, ottimizzazione delle risorse, migliori modelli di governance, ruolo attivo dei pazienti, incremento delle buone prassi per diagnosticare, trattare, curare. «È necessario capire come migliorare la qualità dell’erogazione della prestazione sanitaria, ma anche la qualità della gestione amministrativa» ha affermato il rettore dell’Università etnea Francesco Basile, durante la presentazione di ILhM nell’Aula Magna del Palazzo delle Scienze. «A Catania stiamo vivendo un momento positivo, e migliore rispetto ad altre parti dell’Isola – ha continuato il rettore – perché tutte le aziende sanitarie locali risultano ben governate e di alto livello. Abbiamo inaugurato diverse nuove strutture, come il pronto soccorso del Policlinico, e ci apprestiamo ad aprirne altre, come l’ospedale San Marco a Librino. Fondamentale è anche il tema della formazione del management, per dare la possibilità ai medici di esprimersi al massimo delle loro potenzialità. Su questo fronte l’analisi dei dati è estremamente utile perché rappresenta uno stimolo per migliorare il sistema».

E proprio un excursus sugli scenari che emergono dagli studi sulla disciplina è stato tracciato da Elio Borgonovi, presidente del Cergas della Bocconi e relatore dell’incontro insieme ai promotori di ILhM: Elita SchillaciGiuseppe Vecchio e Salvatore Aleo, rispettivamente direttore e docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali presso cui avrà la sede amministrativa del Centro. Hanno preso la parola il vicesindaco di Catania Roberto Bonaccorsi e la direttrice del Dipartimento di Economia e Impresa Michela Cavallaro. In sala presenti direttori e docenti dei diversi Dipartimenti universitari, che hanno ascoltato con attenzione l’intervento dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, il quale ha definito la nascita del Centro la risposta «necessaria all’esigenza della Sicilia di avere una prossima generazione di manager e medici che sia maggiormente professionalizzata sulla nuova missione dell’healthcare. Occorre – ha detto – quel cuscinetto generazionale di professionalità in grado di raccogliere le nuove sfide e di gestire il periodo di transizione dal presente al futuro. Solo formando profili professionali adeguati, potremo creare quel sistema in grado di assorbire tutte quelle risorse spesso costrette a lasciare il territorio».

FAI: I RAGAZZI INSEGNANO L’AMORE PER LA CITTA’

 

Protagonisti 1400 studenti fieri dell’esperienza da “Apprendisti Ciceroni”

 Immagine correlata

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA: «VIVO L’INTERESSE PER L’ARTE MODERNA A CATANIA»

 

Il capodelegazione Maria Licata: «La scoperta più bella? Quella del patrimonio umano che ha voglia di riscatto sociale»

CATANIA

«Quando non abbiamo più trovato le piante dell’aiuola che per l’occasione avevamo installato in Viale Moncada, insieme a Radicepura, abbiamo constatato con amarezza che qualcuno, di certo una minoranza, non ha voluto comprendere il forte segnale d’appartenenza che il Fai di Catania ha voluto dare alla periferia in queste Giornate di Primavera. Non ci siamo persi d’animo, per ogni pianta sottratta abbiamo gonfiato un palloncino, così i ragazzi delle scuole hanno potuto riprendere il sorriso e accogliere le decine di visitatori che sono giunti fino a lì per ammirare lo spettacolare murales di Blu. La migliore risposta a questi gesti sapranno darla nel tempo i giovani “Apprendisti Ciceroni”, i numerosi volontari che ci hanno supportato, e gli strepitosi musicisti di “Musica Insieme a Librino”. Tutti loro sono fiori che non si possono estirpare». Maria Licata, che guida ladelegazione catanese del Fondo Ambiente Italiano, racconta così un episodio spiacevole successo ieri mattina (sabato 23 marzo), e lo fa lontano dalle polemiche e soltanto per sottolineare l’immediata capacità di riscatto che ne è derivata da parte di coloro che credono nella forza della cultura, a partire dagli studenti delle scuole. Loro, gli “Apprendisti Ciceroni”, non hanno solo illustrato le caratteristiche delle opere e dei luoghi, ma hanno insegnato ai visitatori e ai turisti l’amore per la propria città. «Ho studiato tanto la storia di questa chiesa, non per prendere un bel voto ma per fare bella figura con le persone che ho accompagnato nella visita» racconta con sincerità il tredicenne Francesco con il sorriso sulle labbra. C’è anche Claudia, adolescente ma con la sicurezza dialettica di una guida turistica di lunga esperienza. Poi c’è Marco visibilmente fiero di aver vinto la propria timidezza per stupire i gruppi che lo seguono lungo il percorso. E poi Luca, Alessandra, Salvatore, Giulia: anche loro e tutti gli altri “Ciceroni” che hanno partecipato sono un patrimonio speciale da scoprire. «Le scuole che in questo primo weekend di primavera hanno collaborato con il Fai, anche con le modalità dell’alternanza scuola-lavoro, sono oltre venti per un totale di 1400 studenti accompagnati dai loro docenti», ha affermato la delegata Scuola del Fai Catania Marilisa Spironello.

Un’entusiasta compagine under 18 rafforzata dal Gruppo Giovani Fai Catania, guidato da Silvia Majorana, e dai musicisti di “Musica Insieme a Librino” che si sono esibiti con due concerti, uno d’archi e l’altro coro e orchestra.

L’affluenza dei visitatori negli undici siti scelti per questa edizione 2019 non si è fatta attendere, complice anche il clima clemente: «Abbiamo visto un grande interesse per l’arte moderna della nostra città – ha commentato il capodelegazione Maria Licata – era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati e siamo davvero soddisfatti che il tour sia stato molto apprezzato anche da fasce di visitatori solitamente abituati a generi più classici e tradizionali».

«Queste Giornate Fai si sono concluse ma non di certo la potenzialità dei luoghi che abbiamo voluto mettere in luce – ha concluso la Licata – Non sono più Beni culturali nascosti ma pronti a vivere tutto l’anno grazie agli enti, ai privati e ai cittadini che s’impegnano ogni giorno per la loro valorizzazione»

Il generale Vito Bardi (quattro Lauree e Grande Ufficiale ) vince le elezioni in Basilicata

Risultati immagini per immagine di elezioni

Secondo i dati del Viminale relativi a 628 sezioni su 681, Vito  Bardi  il candidato del centrodesstra nelle elezioni della Basilicata è in testa  con il 42,09%, il candidato del centrosinistra Carlo Trerotola è al 32,78%, mentre il candidato M5S Antonio Mattia è al 20,67%. Segue Valerio Tramutoli (”Basilicata possibile”) è al 4,45%. Dopo Abruzzo e Sardegna, il centrodestra ha conquistato così, dopo 24 anni la Regione Basilicata, ex roccaforte rossa. Con Bardi, scelto da Berlusconi per guidare l’asse Lega-Forza Italia-Fd, il centrodestra guida più Regioni in Italia rispetto al centrosinistra.

 

Chi è Vito Bardi

Foto Sud Libertà- Il Generale Vito Bardi, nuovo governatore della Basilicata

Il candidato del centrodestra  vittorioso Vito Bardi -nella foto- è un ex generale della Guardia di Finanza, è l’uomo su cui Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno puntato per conquistare la Basilicata. Nato a Potenza nel 1951, Bardi ha conseguito quattro lauree: Economia e Commercio, Giurisprudenza, Scienze internazionali e Diplomatiche, Scienze della sicurezza Economica e Finanziaria.    Un uomo come lui certamente lo avrebbe voluto il M5S.   Oggigiorno si sa che occorre puntare su candidati in possesso di titoli e qualifiche . Meglio ancora se delle Forze armate. Un generale nel sistema della disciplina e dell’ordine è infatti- condividiamo anche noi di SUD LIBERTA’ – garanzai di correttezza per tutta la popolazione lucana. Al generale i nostri migliori  Auguri dunque.  Non conta per noi Giornalisti la divisa politica ma l ‘uomo.   Buon Lavoro..!

Da 35 anni è sposato con Gisella, dalla quale ha avuto due figli: Andrea e Luca. Nel corso della sua lunga carriera Bardi è stato insignito di numerose onorificenze (tra cui il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana). Appassionato di calcio, Bardi è un gran tifoso azzurro: “Le uniche pause me le concedo quando gioca il mio Napoli”.

Il leader del M5S Luigi Di Maio ha così commentato: “………..A Matera – scrive ancora – siamo oltre il 30%! Ed è un risultato che conserviamo con grande senso di responsabilità verso il Paese, senza esultanze da stadio. Noi abbiamo un simbolo, una lista. E andiamo avanti così! -prosegue il vice premier-. Considerando il vero tracollo di Pd (che perde ben 16 punti rispetto al 2013) e Forza Italia, se andassimo al voto alle elezioni politiche domani potremmo anche rivincere in quella regione, visto che non esisterebbero le miriadi di liste civetta che hanno assorbito centinaia di voti soprattutto nei Comuni di provincia”. Di Maio sottolinea ancora: “Grazie ad Antonio Mattia M5S per la bellissima campagna che ha portato avanti. Auguri ai nuovi consiglieri regionali. Al lavoro sempre per l’Italia!“.

La voce del candidato del centrosinistra  è quella della delusione:  – ”Sono deluso, speravo di vincere. Abbiamo perso dignitosamente”. Così il candidato del centrosinistra Carlo Trerotola in una conferenza stampa al suo comitato presso il Park Hotel. ”Farò opposizione costruttiva in Consiglio regionale per il bene dei cittadini”, ha aggiunto. ”Penso di avere le spalle larghe. E’ come se hanno scelto un marziano della politica, vuol dire che hanno ritenuto da tutte e due le parti politiche che c’è bisogno di marziani, probabilmente per migliorare la credibilità. Non mi sono sentito strumentalizzato, ho avuto garanzie di autonomia altrimenti, d’altra parte senza queste garanzie non avrei accettato..………”

Ricordo del Geologo Fabio Lentini, autore della carta geologica siciliana: un albero a Catania, Corso Italia

Immagine correlata

Lunedì 25 marzo, ore 9.00, appuntamento di fronte Palazzo delle Scienze

CATANIA, “PER LA TERRA, CON LA TERRA RIVIVRAI NEI RICORDI”
UN PLATANO IN CORSO ITALIA PER RICORDARE IL GEOLOGO FABIO LENTINI

I volontari di Legambiente e Laboriusa piantumeranno l’albero acquistato grazie alle donazioni degli studenti e dei colleghi del prof. scomparso il 5 dicembre 2017

 

CATANIA –

Il suo lavoro più complesso e faticoso, ma anche più prestigioso è stato quello che ha visto nascere “La carta geologica della Sicilia” in scala 1:250.000, una delle pietre miliari della geologia del Mediterraneo e oggi Carta ufficiale dello Stato: strumento di base per la conoscenza fisica del territorio e presupposto fondamentale per qualsiasi intervento finalizzato alla difesa del suolo e allo studio dell’inquinamento ambientale, alla pianificazione e alla prevenzione dei rischi naturali, alla valutazione di risorse in campo minerario, nonché alla progettazione di opere ed infrastrutture.

Il Geologo Fabio Lentini, Ordinario del Dipartimento di Scienze Geologiche e socio pluriennale della Società di Geologia Italiana, la presentò insieme alla collega Serafina Carbone nel 2016, dopo ben 128 anni dalla prima e unica edizione ufficiale pubblicata dall’ingegner Baldacci nel 1886.

Ma i suoi alunni e colleghi – dopo la scomparsa avvenuta il 5 dicembre 2017 – non lo ricordano solo per le ricerche che gli hanno consentito di pubblicare oltre 45 cartografie e studi scientifici, oggi pietre miliari della Geologia contemporanea (dal progetto di attraversamento del Ponte di Messina, all’evoluzione del basamento dell’Etna); lo ricordano durante le escursioni ad alta quota, col suo altimetro al collo, le matite colorate in mano e il sorriso sempre accennato, per quel modo affabile che aveva di dialogare con i ragazzi e trasferire la sua passione con giovialità e semplicità.

 

Ricercatore eclettico, che durante la sua carriera ha spaziato dalla paleontologia alla stratigrafia, dalla geologia strutturale alla geodinamica, con i suoi insegnamenti fuori dall’aula sapeva unire amore per gli aspetti scientifici e grande umanità: la voglia di esserci, di confrontarsi, di costruire, di fare. Oggi rimane una scuola di ricercatori universitari che custodiscono e trasmettono la sua professionalità e umanità.

«Per la Terra, con la Terra» è la dedica che accompagnerà la crescita di un Platano, che verrà piantumato in suo ricordo lunedì 25 marzo, alle ore 9.00, di fronte al Dipartimento di Scienze Geologiche (Corso Italia) dai volontari di Legambiente e Laboriusa. L’albero è stato acquistato grazie alle donazioni versate da amici e colleghi del prof. Lentini a sostegno del progetto “100 Alberi per Catania”.

«Fra tutte le donazioni ricevute questa è la più significativa – dichiara Viola Sorbello, presidente del circolo Legambiente di Catania – perché non credo ci sia un modo migliore per commemorare chi ha contribuito, con la propria opera, alla salvaguardia del pianeta. Il gesto degli allievi e colleghi del prof. Lentini ci ha commosso e riempito il cuore di speranza perché è un chiaro segnale di come il professore abbia saputo lasciare loro in eredità un grande amore per la natura».

La pianta, con un gesto semplice ma carico di emozioni, diventerà simbolo dell’amore per la Terra, la nostra Terra. Perché il ricordo attraversa studi e documenti, per trasferire passione e affetti che oltrepassano i confini della Scienza. E rimangono nel tempo. Come rocce.

 

Progetti qualificati lungo la “Via della Seta” di Italia e Cina, un percorso a “doppio senso di percorrenza”

Xi Jinping a Roma, il bilaterale al Quirinale. Mattarella: "Rafforziamo cooperazione tra Italia e Cina"

(foto inviato Sud Libertà)

ROMA                               –         AL COLLE LA BANDIERA CINESE  –

L’antica Via della seta –  è una testimonianza dell’impegno dei due popoli a conseguire un futuro e uno stile di vita migliori”. Italia e Cina, ha spiegato Xi, condividono la volontà di rilanciare quel progetto secondo “il medesimo spirito di condivisione dei frutti del progresso umano

La Cina è in Italia. Vi è almeno  il suo massimo rappresentante. Prima giornata della visita di Stato del presidente cinese, Xi Jinping, ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo l’arrivo al Quirinale , Xi ha incontrato il capo dello Stato che, durante la conferenza stampa , ha parlato di una “nuova Via della Seta a doppio senso”, esprimendo l’auspicio che “le imprese concorrano a scambi proficui per i nostri due popoli”.

I rapporti tra Italia e Cina sono “eccellenti”, ha detto Mattarella, e l’intenzione è quella di “imprimergli sviluppo ulteriore” e di rafforzarli “nell’ambito del nostro partenariato strategico globale, sottoscritto dai due governi nel 2004”

 – L’antica Via della Seta – ha proseguito – fu strumento di conoscenza fra popoli e di condivisione di reciproche scoperte. Anche la Nuova deve essere una strada a doppio senso di percorrenza e lungo di essa devono transitare, oltre alle merci, anche idee, talenti, conoscenze, soluzioni lungimiranti a problemi comuni e progetti di futuro” ha detto Mattarella. “Il contributo italiano alla ‘Nuova Via della Seta della Conoscenza’ ha un significato cruciale in un percorso che ambisce al confronto su nuove idee, progetti, scambi di conoscenze, opportunità scientifiche e tecnologiche e tendenze della contemporaneità” ha ribadito il presidente della Repubblica.

In vista del 50° anniversario- afferma Mattarella – delle nostre relazioni diplomatiche, che celebreremo nel 2020, occorre favorire dinamiche che consentano di dispiegare appieno il loro straordinario potenziale. La cultura è volano di un inesauribile arricchimento. Il suo contributo alla reciproca crescita è destinato ad aumentare ulteriormente, di pari passo con un’auspicabile, equilibrata espansione degli scambi economico-commerciali“.

– Inoltre, “anche alla luce del mandato italiano nel Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni unite – ha aggiunto -, desidero auspicare che, in occasione della sessione del dialogo Ue-Cina sui diritti umani, che si svolgerà a Bruxelles, dopo quella che si è svolta a Pechino lo scorso luglio, si possa proseguire un confronto costruttivo su temi così rilevanti”

– E ancora: “La firma del Memorandum d’Intesa in materia di collaborazione tra Italia e Cina nell’ambito dell’iniziativa Belt & Road è un segno dell’attenzione da parte del governo italiano verso tale iniziativa, cornice ideale per un incremento delle collaborazioni congiunte tra imprese italiane e cinesi, per stimolare l’interesse di importanti realtà imprenditoriali cinesi ad effettuare investimenti produttivi in Italia e per realizzare concrete forme di apertura del mercato cinese in favore di operatori italiani

–   “Tra noi non c’è alcun conflitto di interesse,- spiega il Presidente cinese-  sappiamo come rispettare gli interessi della controparte”

– Sono fiducioso che le prospettive di collaborazione” tra Italia e Cina abbiano “un futuro brillante” ha aggiunto il presidente Xi al Quirinale, davanti ad una platea di rappresentanti italiani e cinesi dell’economia e della cultura. Roma e Pechino, ha sottolineato, “sono amici da lungo tempo, facendo sforzi continui per la collaborazione comune e approfondire l’amicizia tra i nostri due Paesi”. Italia e Cina debbono “rafforzare le sinergie per valorizzare la collaborazione nel settore delle infrastrutture, nei settori logistici e portuali e dei trasporti marittimi, per costruire una serie di progetti qualificati lungo la Via della Seta”.

– Nel pomeriggio, alle 16:30, per Xi è previsto il colloquio con il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e alle 17 quello con il presidente della Camera, Roberto Fico.

CATANIA SI RACCONTA -23 -24 MARZO-CON LA STREET ART: PORTO, LIBRINO E QUARTIERI ….GRAVE L’ASSENZA DELLA SOPRINTENDENZA

Le iniziative nella città etnea: sabato 23 e domenica 24 marzo, a partire dalle 9.30

Risultati immagini per IMMAGINE DI BENE ARTE 

XXVII GIORNATE FAI DI PRIMAVERA A
ASSENTE LA SOPRINTENDENZA AI BENI CULTURALI DI CATANIA

Ben 1400 gli Aspiranti Ciceroni che guideranno i visitatori in un percorso inedito

CATANIA –

Un’edizione da record quella delle “Giornate Fai di Primavera 2019” organizzate dalla Delegazione di CataniaUndici i Beni Culturali che sabato 23 e domenica 24 marzo saranno aperti al pubblico – mai così tanti finora – e ben 1400 gli “Apprendisti Ciceroni” che accompagneranno i visitatori alla scoperta delle “contaminazioni artistiche” che da secoli caratterizzano la città etnea. Un percorso insolito, un viaggio a ritroso nel tempo, che parte dai luoghi della street art contemporanea per arrivare alle bellezze barocche degli antichi quartieri popolari. Si comincia dal Porto di Catania, da una posizione privilegiata per ammirare le opere dipinte sui silos e il più grande murales del mondo, “L’uomo che guarda il mare” di Vhils; da qui, muniti di biglietto Amt, sarà possibile salire a bordo del bus “Librino Express” che porterà i visitatori in Viale Moncada per conoscere il maestoso Murales di Blu.

Ritornando al centro storico, in via Plebiscito verranno aperte le porte della Ex Rimessa Amt (oggi Parcheggio R1), un luogo trasformato dai writers che con le loro opere hanno ridisegnato spazi altrimenti destinati all’abbandono. L’arte contemporanea farà ancora mostra di sé nel complesso postindustriale della Fondazione Brodbeck, nel cuore di San Cristoforo, dove seimila metri quadrati accolgono creatività e culture locali e internazionali; ci si sposta poi in uno dei “luoghi del cuore” per cittadini e turisti, la Porta Garibaldi, a cui gli studenti partecipanti si ispireranno per creare un’opera di street art. Da qui, proseguendo in direzione del Duomo, il percorso Fai fa tappa nella Chiesa di Santa Maria dell’Aiuto e nella dimora storica di Palazzo Asmundo di Gisira, recuperato grazie a un accurato e lungimirante restauro in chiave artistica e contemporanea, e oggi fruibile come struttura ricettiva.

Passato e presente s’incontrano anche sotto la volta bizantina della Cappella Bonajuto, oggi preceduta dal murales di Gomez “L’Angelo”. Dal quartiere della Civita a quello di San Berillo, caratterizzato dai suoi vicoli colorati e dove si trova la dimora storica di Palazzo De Gaetani. Sarà fruibile dal pubblico anche il Bastione degli Infetti, per documentare l’impegno del Fai a favore del suo recupero. Infine, laChiesa di San Benedetto, indimenticabile scenografia di “Storia di una capinera” per la trasposizione cinematografica di Franco Zaffirelli, il cui ingresso è riservato ai soci Fai e a chi si iscriverà in loco.

 A MARGINE DI UNA MANIFESTAZIONE DI COSI’ ELEVATO PROFILO CULTURALE TANTI – rileva Sud Libertà- HANNO POSTO UN QUESITO: DOV’E’ LA SOPRINTENDENZA DI CATANIA?   PERCHE’ NON PARTECIPA A QUESTI EVENTI?  FORSE LA SOPRINTENDENTE IN CARICA “SNOBBA INIZIATIVE DELLA FAI” .   E’ una domanda che giriamo- sicuri dell’omissione di una doverosa risposta da parte della Soprintendenza di Catania – al Presidente della Regione on. Nello Musumeci.

«Una città non può essere un museo statico e inerte ma il bello che contiene, anche degradato, deve trarre nuova linfa attraverso il dialogo continuo con la gente che qui abita e vive, e con gli artisti capaci di ridestare e amplificare quella bellezza a volte sopita. Con le “Giornate Fai di Primavera 2019” vogliamo raccontare storie di riscatto della nostra Catania, storie antiche e recenti, di cui ammirare l’esito artistico, ma soprattutto su cui riflettere per il futuro della città e dei giovani», ha affermato il capodelegazione del Fai Catania Maria Licata,  nei locali della Nuova Dogana, all’interno del Porto, e a cui sono intervenuti i volontari del Gruppo Giovani Fai Catania e i rappresentanti delle istituzioni che supportano l’evento: il sindaco di Catania Salvo Pogliese e l’assessore comunale alla Cultura Barbara Mirabella – che hanno annunciato l’impegno per la riqualificazione della Porta Ferdinandea – il presidente dell’Azienda Metropolitana Trasporti Giacomo Bellavia – il quale ha illustrato le disposizioni speciali messe in campo per l’occasione dall’Amt – Roberto Nanfitò in rappresentanza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sicilia Orientale – che ha sottolineato la straordinaria apertura durante la “due giorni” dei Laboratori Nazionali del Sud, realtà importantissima dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Inoltre, erano presenti per la Direzione Marittima di Catania il capitano di fregata Cosimo Bonaccorso e il sottotenente di vascello Isabella De Luca, e per la Fondazione Radicepura Luca Gangemi

beni culturali, Catania, panvini, soprintendente

Dov’è la Soprintendente di Catania archeologa Pamvini- e naturalmente l’apparato tecnico-archeologico che rappresenta dell’Ente regionale – in una manifestazione  di così alto profilo culturale?

 

NASCE A CATANIA ILHM, NUOVO CENTRO UNIVERSITARIO PER LA RICERCA 

 

Convegno di presentazione lunedì 25 marzo, ore 9.00, Palazzo delle Scienze (Catania)

 Risultati immagini per immagine reparto ospedaliero


LA RICERCA SUI PROCESSI DI INNOVAZIONE, LEADERSHIP E MANAGEMENT IN SANITÀ

CATANIA

Healthcare e nuovi modelli. Sarà l’impatto delle tecnologie a guidare la trasformazione nel processo di ridefinizione degli ospedali e delle strutture sanitarie: dall’intelligenza artificiale alla robotica, dalla stampa 3D ai portable wearable device (dispositivi portabili indossabili), il volto della sanità si prepara ad assumere una nuova veste. È con l’obiettivo di condividere saperi, sviluppare partnership strategiche, trasferire know how legati ai processi di innovazione, leadership e management per le organizzazioni pubbliche e private che operano nella filiera della salute, che nasce il polo di ricerca ILHM – Centro studi avanzato in Innovazione Leadership Health Management – che verrà ufficialmente presentato lunedì 25 marzo, alle 9.00 a Palazzo delle Scienze di Catania, durante il convegno “Scenari strategici e impatti evolutivi in sanità”.

Ad aprire l’incontro saranno il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Basile, l’assessore alla Salute della Regione Siciliana Ruggero Razza, il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il direttore del Dipartimento di Economia e Impresa Unict Michela Cavallaro.

Seguiranno gli interventi del presidente Cergas-Bocconi Elio Borgonovi – che presenterà il Rapporto Oasi 2018 con un Focus sulla Sicilia – e dei proff. Giuseppe Vecchio, Elita Schillaci e Salvatore Aleo, promotori del Centro ILHM (che avrà sede nel Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catania), che punteranno l’attenzione sul profondo cambiamento che sta investendo il comparto.

«Secondo le stime, la spesa sanitaria mondiale ammonterà nel 2020 a 8,7 trilioni di dollari e quella italiana a circa 120 miliardi di euro – sottolinea la prof.ssa Schillaci – Alla base della crescita, fattori diversi tra i quali: evoluzione della domanda sanitaria, allungamento dell’aspettativa di vita, incremento delle malattie croniche, sviluppo dei mercati emergenti, trattamenti avanzati, aumento del costo delle risorse. A fronte della crescita della spesa, la contemporanea riduzione delle risorse pubbliche renderà sempre più necessari modelli di leadership antifragili ed evoluti. L’evento scientifico consentirà di riflettere sui nuovi scenari disruptive, evidenziando un corretto e responsabile rapporto tra innovazione, management e catene di produzione di valore nella filiera sanitaria».