ROMA, BLITZ STAMANE PER L’ABBATTIMENTO DI OTTO VILLE DEL CLAN CASAMONICA

 

ROMA

E’ in corso lo  sgombero e l’abbattimento di “otto villette abusive” del Clan  Casamonica  nella periferia est di Roma. “Villette che erano da 30 anni lì, -si apprende – realizzate in palese violazione di regolamenti edilizi, vincoli paesaggistici, ferroviari ed archeologici”, parlando “dell’operazione più imponente contro la criminalità mai realizzata dai caschi bianchi di Roma”.

L’area è quella adiacente a via del Quadraro, alle spalle del Parco di Torre del Fiscale e adiacente alla ferrovia Roma-Napoli, in parte proprietà del demanio delle Fs, dove i Casamonica – e le loro ramificazioni in Di Silvio, Spada e Spinelli – hanno ottenuto i diritti di superficie. Otto ville in tutto ai civici 106 e 108, tutte su due livelli, che vanno dai 150 ai 400 mq totali. Un unico vasto comprensorio di famiglia. Una di queste abitazioni risulterebbe intestata a Luciano Casamonica, pluripregiudicato del quale gli inquirenti negli anni scorsi hanno documentato anche collegamenti con la ‘ndrangheta. Le abitazioni sono tuttora abitate dalle famiglie di alcuni dei capi arrestati durante l’ultima ondata del luglio scorso, situazione che nei giorni scorsi ha creato non poche preoccupazione fra i vertici di via della Consolazione.

Questa mattina, un corteo di ruspe in dotazione al Comune di Roma è partito dal centro carni di Tor Sapienza in direzione Quadraro, con l’obiettivo di buttare giù, uno ad uno, tutti gli otto fabbricati. Proprio come mesi fa aveva promesso il ministro Matteo Salvini

L’amministrazione si è impegnata come mai è successo nella sua storia recente – sottolinea Virginia Raggi – da oltre 10 mesi abbiamo pianificato questa operazione che vede l’impegno di ben 600 uomini della Polizia Locale”. “È stata un’operazione complessa, partita molti mesi fa che ha permesso di concludere procedimenti sospesi e abbandonati in un cassetto”, ribadisce, esprimendo soddisfazione per l’abbattimento delle villette “diventate il simbolo dell’illegalità e dell’impotenza di fronte alla malavita”.

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Caserta: Conte, “vogliamo trasformare la terra dei fuochi in terra dei cuori”

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Caserta:  il protocollo d’intesa sui rifiuti è stato firmato dal governo Conte.. L’accordo “coinvolge 7 ministeri” e “sta a significare – ha detto il premier  – una particolare sensibilità e determinazione del governo” a contrastare i roghi, le discariche abusive il traffico dei rifiuti: “l’obiettivo , ben preciso, è tutelare la salute delle popolazioni che vivono su questo territorio della terra dei fuochi. Il premier ha ricordato le belle parole della piccola Aurora, incontrata poco prima: “Vogliamo trasformare la terra dei fuochi in terra dei cuori”.

Il vicepremier Luigi Di Maio, ha voluto esprimere la sua opinione “C’è un governo non legato al business dei rifiuti sul territorio ” e questo “può davvero cambiare le cose”.  Il modello al centro del protocollo siglato oggi “deve essere esportato in altre regioni: se debelliamo qui” il fenomeno dei rifiuti tossici”, “lo debelliamo anche in altre regioni italianeche presentano grandi  rischi      (Ag.)

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SOPRINTENDENZA DI CATANIA: IL GIP RICONOSCE LEGITTIMO IL DIRITTO DI CRITICA DEL GIORNALISTA RA FFAELE LANZA CHE SCORAGGIA COSI’ LE QUERELE “TEMERARIE”

Nella foto la Chiesa S.Francesco Borgia, sito della Sovrintendenza etnea

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IL  GIUDICE:  “IL LANZA HA RISPETTATO L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI CRITICA ED INFORMAZIONE EX ART.5   1 CP

Il Tribunale di Catania con il Gip dott.ssa G.Sammartino, con Sentenza art.409 dei giorni scorsi, ha riconosciute legittime le accuse e le critiche del giornalista dr.Raffaele Lanza (n.d.r. direttore responsabile del Quotidiano SUD LIBERTA’) rivolte ad un funzionario G.Falco. e ad un dirigente L.A.Messina.per lo spostamento di due dipendenti dalla stanza dalla Soprintendenza e per aver sfruttato un dipendente G.B. nel fargli fotocopiare un testo oltre il limite stabilito dalle norme vigenti.

Il Pubblico Ministero dott.ssa Agata Santonocito ha respinto la querela per diffamazione del dirigente L.A.M -reati ex art.595 e 368 cp “perchè acquisiti i documenti, riscontrava infondatezza della notizia di reato contro il Lanza. Anche il Gip in data 5 giugno 2017 accoglieva la richiesta di archiviazione del Pm”.          

Nella Sentenza – che scoraggia così le querele ” temerarie” – di chi lotta per una amministrazione più efficiente e più pulita-il GIP scrive: “..Va ricostruito che la lettera del 23.luglio 2014 a firma di Lanza Raffaele, rappresentante ( provinciale) sindacale e dipendente della Soprintendenza avente ad oggetto “Revoca Disposizione di servizio n.5757 del 22 luglio 2014 nel criticare la gestione della Sovrintendenza ai BB.CC. di Catania ad opera di diversi dirigenti e funzionari, contestava l’ordine di servizio del dirigente Messina  L.A. “per omessa informazione sindacale” perchè si era disposto unilateralmente il mutamento di mansioni e di spazi di lavoro di dipendente……..la cui collaborazione era fondamentale per la Rassegna Stampa sostituendolo con altro dipendente in contrasto sindacale con lo stesso Lanza.     Pertanto il Lanza chiedeva la revoca del provvedimento entro 3 giorni………ritenendolo illegittimo perchè adottato senza avere consultato i sindacati e perchè incideva sulla qualità del servizio (Stampa n.d.r.) tanto che veniva revocato e a prospettare ulteriori verifiche giudiziarie -anche su un ipotetico reato (del Messina) ex art. 323 cp in caso di mancato riscontro…..”

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“Quanto alla dedotta diffamazione va in contrario osservato che le aspre critiche (del Lanza) rientravano nel diritto di informazione e critica sindacale, tanto più che il Lanza motivava le sue ragioni …..e in sede di memoria del 26 ottobre c.a. documentava pure di avere segnalato in precedenza le difficoltà del dipendente G.B…….”

Il Gip infine accoglie la richiesta di archiviazione per infondatezza della notizia di reato del dirigente della Soprintendenza L.A.Messina difeso dall’avv. Radice.

Soddisfatto il giornalista Raffaele Lanza che registra oggi una altra e significativa  vittoria giudiziaria contro dirigenti della Sovrintendenza e respinge un altro tentativo di ” Querela temeraria” per una vicenda che risale agli anni scorsi quando dirigeva il “Settore Stampa ” della Soprintendenza etnea. “Ritengo nella mia esperienza di giornalista -afferma Lanza -che il diritto di critica sia ammesso e tutelato nel nostro ordinamento giuridico, così difatti criticare qualcosa, anche incisivamente non è assolutamente diffamazione o calunnia specialmente quando ogni affermazione è provata.  Non va trascurato – altro appunto che costituisce il paradigma delle azioni del dirigente della Soprintendenza arch. Messina- che l’esercizio delle attività di informazione e comunicazione necessaria per la valorizzazione dei siti culturali era precluso a tutto il personale perchè non in possesso del requisito della iscrizione nell’elenco dell’Albo professionale dei Giornalisti di cui all’art. 26 della legge n.69 del 63.

Infatti il Settore Stampa -prosegue Lanza- dell’Ufficio del Soprintendente che si sostanzia nell’incarico stampa affidato per disposizione di servizio, rispondeva ad esigenze di carattere continuativo e prevedeva tutte le funzioni tipiche dell’Ufficio Stampa di cui alla legge 150/2000. Si osserva anche che i dipendenti della Soprintendenza avrebbero potuto fornire elementi, materiale d’interesse tecnico per i comunicati ma non potevano eludere le direttive impartite dal vertice della struttura che affidava a chi vi parla-  iscritto all’Albo- il compito di curare i collegamenti con gli organi di informazione, in rete, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e tempestività delle comunicazioni.    Ogni altra attività svolta a riguardo non era lecita “apparirebbe- spiega ancora Lanza- solo come l’affermazione di un potere individuale rovinoso dei rapporti con i giornalisti dei quotidiani e configurerebbe esercizio abusivo della professione oltre a non costituire fonte di informazione privilegiata come invece devono ritenersi i Settori ed Uffici Stampa”

Il Lanza era difeso dall’avv.Davide Tutino del Foro di Catania

A POMPEI UNA SCOPERTA CURIOSA DI SCENE “A LUCI ROSSE” ,IL RAPPORTO SESSUALE TRA LA REGINA DI SPARTA E GIOVE

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POMPEI –

Altra grande e curiosa scoperta a Pompei, dove gli archeologi hanno portato alla luce un affresco che ritrae la famosa scena di Leda e il Cigno. L’opera mostra senza filtri né censure il rapporto sessuale tra la bella regina di Sparta e Giove, trasformatosi in un cigno.

Per gli autori della scoperta  si svela finalmente un aspetto sconosciuto dell’arte diffusa a Pompei. Se il riferimento alla mitologia greca era decisamente diffuso – – opere così esplicitamente sensuali sono molto rare. Nell’ abitazione nella quale è stata scoperta la rappresentazione di Leda e il Cigno, gli addetti ai lavori avevano portato alla luce un altro affresco . Si tratta del ritratto di un priapo (divinità nata dall’amore illegittimo tra Afrodite e Zeus) intento a pesare il proprio membro. 

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Secondo gli esperti la casa delle scoperte apparteneva ad  un ricco commerciante che, anche attraverso l’ostentazione e il richiamo alla mitologia greca, voleva affermare il proprio status sociale che lo aveva probabilmente portato in vetta  nella piramide sociale. L’abitazione si trova in via del Vesuvio, nel cuore del Parco Archeologico di Pompei, una delle mete turistiche più ricercate dai turisti
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Forse ritrovato “Arlecchino”,famoso quadro di Picasso, l’artista tanto disapprovato dai nazisti di Hitler

 

Romania, forse ritrovato un quadro di Picasso (Testa di Arlecchino) rubato nel 2012 dal museo di Rotterdam.

. Critici d’arte ed esperti sarebbero al lavoro sulla tela per scoprire se si tratti effettivamente dell’originale o semplicemente di una copia .Ricorderemo che nel 2013 le autorità hanno condannato quattro cittadini romeni ritenuti responsabili del furto di quattro quadri di Picasso nel museo di Rotterdam.Il valore complessivo delle famose tele  sarebbe  di  svariati milioni di euro.

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Il grande pittore Pablo Picasso

Le indagini degli inquirenti avevano condotto, secondo alcune ricostruzioni, alla tesi che i  ladri  avrebbero bruciato le tele, ricostruzione che non reggeva e non convinceva  gli stessi  inquirenti. . . Gli investigatori ritenevano improbabile che i malviventi potessero distruggere  opere così preziose sottratte con un colpo studiato al dettaglio e  rischioso  come quello messo a segno. Probabile che i  ladri ..”possano aver rivenduto o nascosto i quadri, magari per recuperarli al termine della condanna. Le analisi in corso sulla tela ritrovata faranno sapere se le indagini sono finalmente arrivate a una svolta oppure se le ricerche dovranno ripartire da zero. In atto le autorità non hanno svelato particolari  sulle modalità e sul luogo del ritrovamento del quadro di Picasso”. 

(Ag)       IL  QUADRO     “GUERNICA”    CONTRO I TEDESCHI DI HITLERRisultati immagini per immagine del quadro guernica di picasso

Ricordiamo che, durante la seconda guerra mondiale Picasso rimase nella Parigi occupata dai tedeschi. Il regime nazista disapprovava il suo stile, pertanto non gli fu permesso di esporre. Riuscì e ad evitare il divieto di realizzare sculture in bronzo, imposto dai nazisti per economizzare il metallo. Uno dei più famosi lavori di Picasso è, assieme all’Arlecchino anche  “Guernica”, tela dedicata al bombardamento della cittadina basca di Guernica ad opera dei tedeschi, in cui sono rappresentate la disumanità,la brutalità e la disperazione della guerra. Quello di Guernica fu infatti il primo bombardamento aereo contro una popolazione civile inerme che la storia ricordi. La tela ha un forte significato simbolico: il toro rappresenta la furia della guerra, il cavallo, il popolo ferito, i caduti a terra la sconfitta dell’umanità. Deformando i volti dei personaggi, le espressioni, riesce a denunciare in modo sconvolgente la guerra.

Regione Sicilia: nominati i vertici delle ASP, intesa da raggiungere per i Policlinici- Lanza guiderà l’Asp di Catania

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PALERMO

–  La  Giunta regionale presieduta dal governatore Nello Musumeci  convocata d’urgenza ha deliberato la ratifica delle  nomine dei nuovi direttori sanitari a guida  delle Asp e degli ospedali dell’isola, . L’assessore regionale alla Sanità , Ruggero Razza, comunica che la lista è in fase di completamento per l’integrazione con i nuovi manager scelti      Riportiamo di seguito la lista della Regione siciliana:

 

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AZIENDE SANITARIE

Asp di Palermo: Daniela Faraoni.

Asp di Catania: Maurizio Lanza. 

Aspe di Messina: Paolo La Paglia.

Asp di Agrigento: Giorgio Santonocito.

Asp di Caltanissetta: Alessandro Caltagirone

Asp di Enna: Francesco Iudica.

Asp di Siracusa: Lucio Salvatore Ficarra.

Asp di Ragusa: Angelo Aliquò.

Asp di Trapani: Fabio Damiani.

OSPEDALI

Arnas Civico di Palermo: Roberto Colletti

Villa Sofia-Cervello di Palermo: Walter Messina

Cannizzaro di Catania: Salvatore Giuffrida

Garibaldi di Catania: Fabio De Nicola

Papardo di Messina: Mario Paino

Irccs Bonino Pulejo di Messina: Vincenzo Barone

Non si è raggiunta ancora alcuna intesa sulle nomine dei manager  dei Policlinici di Palermo, Catania e Messina.  La designazione relativa ai vertici dei tre Policlinici universitari è stata differita alla conclusione del dibattito di comuni intenti  con i Rettori degli atenei siciliani

 

L’Asp di Catania  sarà guidata da  Maurizio Lanza. attuale direttore amministrativo dell’Asp di Enna, ma con un forte esperienza quale direttore generale del Comune di Catania durante i cinque anni di sindacatura Stancanelli.  Tra i catanesi nominati c’è anche Daniela Faraoni, nominata all’Asp di Palermo dopo essere stata fino a ieri direttore amministrativo dell’Asp di Caltanisseta e prima ancora direttore sempre amministrativo all’azienda sanitaria provinciale di Catania.

MAFIA AGENZIE DI SCOMMESSE, ARRESTATE 29 PERSONE, CLAN CAPPELLO -BONACCORSI

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Il  Gip su richiesta della Procura distrettuale,ha disposto l’esecuzione di un’ordinanza cautelare per 29 persone nell’ambito di un’indagine su mafia e il mercato della raccolta illecita delle scommesse on line. Sette persone che erano state fermate a Siracusa, Ribera (AG), Messina, Gela (CL) e Vittoria (RG),o, su richiesta delle locali Procure, hanno avuto il provvedimento della la custodia cautelare in carcere. Sequestrate agenzie di scommesse nelle province di Catania, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa.

I  reati ipotizzati sono: associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione per delinquere, esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio, l’intestazione fittizia di beni. Vi è anche il reato di  truffa allo Stato con l’aggravante di avere favorito la mafia.

Le indagini degli investigatori  di Catania e dal Servizio centrale operativo di Roma hanno messo in luce “una consolidata organizzazione criminale che, sotto l’egida del clan catanese Cappello-Bonaccorsi, era dedita alla gestione di numerose agenzie di scommesse presenti sull’intero territorio siciliano e la progressiva e pervasiva infiltrazione e la connessa espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line.”

 

Qualità della vita: le città del SUD all’ultimo posto

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Bolzano ha la medaglia d’oro in fatto di qualità della vita in Italia. Seguita, come l’anno scorso, da Trento e Belluno. Sono i risultati dell’indagineUniversità la Sapienza di Roma, che analizza anche quest’anno modelli virtuosi, criticità e cambiamenti in atto nelle province e nelle principali aree del Paese. Roma  dal 67esimo passa all’85esimo posto della classifica mentre Milano  dal 57esimo al 55esimo.

Le migliori posizioni sono delle piccole:   Siena, Pordenone, Parma, Aosta, Sondrio, Treviso e Cuneo. Treviso, in particolare, risulta la provincia più sicura d’Italia; Trento, Bolzano e Bologna le realtà più positive per affari e lavoro; Parma, Siena, Trento e Piacenza quelle con la migliore offerta finanziaria e scolastica; Isernia, Pisa, Ancona, Siena e Milano quelle con migliore Sanità ed ospedali.  Qualità della vita bassa a Trapani, addirittura sotto la sufficienza in sette dimensioni su nove (affari e lavoro; ambiente, disagio sociale e personale, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero, tenore di vita) Maglia nera alla calabrese Vibo Valentia, in coda alla classifica diverse città del Sud e della Sicilia, Catania, Napoli, Siracusa e Palermo.

Posizione Diff. pos. Provincia Punti
1
583
3
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22
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-5 
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479
51
48
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89
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52
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3
74
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-2 
474
60
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48
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-18 
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43
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17
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20
19
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54
50
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-5 
472
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67
60
38
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-34 
468
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16 
467
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462
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-3 
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16
40
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69
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460
31
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53
11
93
68
-4 
459
67
34
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69
-10 
457
80
13
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-5 
454
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103
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4
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36
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72
-23 
452
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55
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79
74
15 
448
98
81
6
65
17
97
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-4 
448
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70
26
84
76
-15 
444
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57
103
73
82
49
77
-2 
443
78
89
88
56
16
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89
88
42
45
19
99
79
-12 
438
55
109
18
33
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108
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429
95
77
79
84
39
60
81
-18 
424
84
72
37
88
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86
82
-5 
423
76
69
106
81
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44
83
423
96
87
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55
53
69
84
422
99
102
21
99
15
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85
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APOCALISSE CALIFORNIA: REGNO DELL’INFERNO CON 76 VITTIME-FINORA- E 1300 DISPERSI –

California regno dell’Inferno. Distruzione e caos  Il bilancio dei roghi che da giorni stanno devastando il Paese diventa sempre più drammatico: sono 76 le vittime e oltre 1300 i dispersi. ”

Lo sceriffo della contea di Butte, Kory Honea,  ha aggiornato il numero dei dispersi a fronte delle diverse centinaia che sono stati individuati. Le fiamme, dall’8 novembre, hanno devastato finora 600 chilometri quadrati e distrutto quasi 10.000 abitazioni. L’incendio è domato per il 55%.

Donald Trump , nel fare un sopralluogo sul territorio, si è detto “molto triste” nel vedere  California devastata dagli incendi incontrollati. “Nessuno avrebbe mai pensato che questo poteva succedere“, ha detto il presidente parlando di fronte alle strutture rase al suolo dalle fiamme a Paradise, una delle comunità della California settentrionale devastate dagli incendi.

” Trump è stato accompagnato dal governatore della California uscente, Jerry Brown, e quello appena eletto Gavin Newsom, entrambi democratici.

Papa Francesco : “La potenza del denaro non potrà essere usata in Cielo: porteremo solo quel che abbiamo donato”

PAPA FRANCESCO RICORDA LE PAROLE DI GESU’. ” IL CIELO E LA TERRA PASSERANNO MA LE MIE PAROLE NON PASSERANNO”

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Il Vangelo di oggi “non è in primo luogo un discorso sulla fine del mondo, piuttosto è l’invito a vivere bene il presente, ad essere vigilanti e sempre pronti per quando saremo chiamati a rendere conto della nostra vita”. Lo ha spiegato il Papa, durante l’Angelus recitato dopo la messa nella basilica di San Pietro per la Giornata mondiale dei poveri. “La luce che in quel giorno ultimo risplenderà sarà unica e nuova: sarà quella del Signore Gesù che verrà nella gloria con tutti i santi”

“In quell’incontro vedremo finalmente il suo Volto nella piena luce della Trinità; un Volto raggiante d’amore, di fronte al quale apparirà in totale verità anche ogni essere umano”. “La storia dell’umanità, come la storia personale di ciascuno di noi, non può essere compresa come un semplice susseguirsi di parole e di fatti che non hanno un senso”, il monito del Papa: “Non può essere neppure interpretata alla luce di una visione fatalistica, come se tutto fosse già prestabilito secondo un destino che sottrae ogni spazio di libertà, impedendo di compiere scelte che siano frutto di una vera decisione.

Nel Vangelo di oggi, piuttosto, Gesù dice che la storia dei popoli e quella dei singoli hanno un fine e una meta da raggiungere: l’incontro definitivo con il Signore”. “Non conosciamo il tempo né le modalità con cui avverrà”, ha ammesso il Papa, perché “tutto è custodito nel segreto del mistero del Padre”, ma conosciamo “un principio fondamentale con il quale dobbiamo confrontarci: ‘Il cielo e la terra passeranno – dice Gesù –, ma le mie parole non passeranno’”. “Il vero punto cruciale è questo”, ha commentato Francesco: “In quel giorno, ognuno di noi dovrà comprendere se la Parola del Figlio di Dio ha illuminato la propria esistenza personale, oppure se gli ha voltato le spalle preferendo confidare nelle proprie parole. Sarà più che mai il momento in cui abbandonarci definitivamente all’amore del Padre e affidarci alla sua misericordia”. “Nessuno di noi può sfuggire a questo momento”, il monito del Papa: “La furbizia, che spesso mettiamo nei nostri comportamenti per accreditare l’immagine che vogliamo offrire, non servirà più; alla stessa stregua, la potenza del denaro e dei mezzi economici con i quali pretendiamo con presunzione di comperare tutto e tutti, non potrà più essere usata. Avremo con noi nient’altro che quanto abbiamo realizzato in questa vita credendo alla sua Parola: il tutto e il nulla di quanto abbiamo vissuto o tralasciato di compiere”. “Con noi soltanto porteremo quello che abbiamo donato, quello che abbiamo dato”,

 

VIDEO (conc.-Vaticano)  DELL’ANGELUS  DI PAPA FRANCESCO