Il governo rettifica lo scudo fiscale e dice al mondo: “Tutto Ok”…. Chi ci crede? Il VIDEO DI CONTE

 

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Gli occhi del mondo erano puntati sulla seduta del Consiglio dei ministri. E non tanto per l’esclusione della punibilità penale – da tutti ritenuta ingiusta- quanto invece per vedere se il rapporto umano, politico si era ricucito tra i due vicepremier. Disco rosso adesso alla  non punibilità penale e lo scudo per i capitali all’estero.”Ora c’è la “stesura definitiva” e “pieno accordo”, ha detto il premier Giuseppe Conte al termine del Cdm. Niente sconti per gli evasori. Delle misure di pax fiscale “beneficeranno solo coloro che hanno fatto dichiarazione dei redditi”, ma che “per difficoltà” non sono riusciti a saldare i conti con lo Stato, ha detto Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa. “Finalmente – ha sottolineato – si chiudono due-tre giorni surreali, nessuno aveva voglia di scudare, condonare o regalare a nessuno.

Le bugie e i metodi disinvolti  dei due vicepremier (denuncia alla Procura della Repubblica l’uno, “lo scudo fiscale resta com’è”, l’ annuncio dell’assenza strategica dalla seduta del Consiglio dei ministri e il ripensamento ) non sono stati graditi.   C’è davvero qualcosa che non va e che Conte minimizza molto bene per carità di patria.   Vediamo il video inviato a SUD LIBERTA’ dopo la Conferenza Stampa

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Congresso dei Notai siciliani: “allargare lo sguardo sulle funzioni pubbliche “

 

Il notariato siciliano al centro dei programmi politici per lo sviluppo

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Al congresso regionale che si è svolto a Catania, confronto con gli Enti

sui temi di modernizzazione ed efficientamento della Pubblica Amministrazione

 

CATANIA –

Dalle imposte agevolate sulla compravendita dei terreni in Sicilia alla conformità edilizia, passando per le procedure di redazione dei piani regolatori e la consulenza gratuita ai cittadini con gli sportelli nelle circoscrizioni sui temi del diritto di famiglia, eredità, contratti immobiliari e finanziari. Il Congresso che ha visto a raccolta i notai dell‘Isola, ha allargato lo sguardo sui temi politici di grande attualità, che sul piano regionale e comunale vedono i professionisti quali garanti della legalità e delle funzioni pubbliche.

Ieri pomeriggio (venerdì 19) e oggi (20 ottobre) – presso il Mercure Hotel Excelsior – gran parte dei 370 notai della Sicilia hanno partecipato all’incontro promosso dal Comitato notarile regionale e dal Consiglio di Catania e Caltagirone – presieduti rispettivamente da Renato Caruso e Giuseppe Balestrazzi – per un confronto su temi afferenti gli organi di categoria, l’accesso e la deontologia, e per un dialogo con le istituzioni presenti, che hanno consentito d‘inquadrare il contributo che i notai offrono alla collettività. «Questo primo appuntamento regionale – spiegano i due presidenti – ha visto una grande partecipazione di colleghi: in questi giorni ci siamo interrogati sulle sfide del prossimo futuro, per elaborare risposte concrete che non riguardino solo l’esercizio della professione, ma il reale apporto che il Notariato può dare alla comunità, anche informando e promuovendo gli strumenti di tutela dei diritti».

«Il vostro ruolo è assolutamente centrale per lo sviluppo – ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, rivolgendosi alla platea – poiché i notai non sono soltanto tutori della funzione pubblica, ma rappresentano il termometro dell’andamento dello stato di salute della Sicilia, lì dove transitano tutte le operazioni-chiave dell’economia, del commercio e della finanza. La Regione Siciliana lavorerà in stretta sinergia con i professionisti per risollevare le sorti della nostra terra, rendendosi disponibile per valutare ogni azione atta a supportare le strategie di crescita».

A ribadire il valore della funzione del notariato, in un’ottica di servizio al territorio, anche il sindaco del capoluogo etneo Salvo Pogliese, che ha rilanciato alcune iniziative che si muovono nell’ottica della semplificazione degli adempimenti e della sburocratizzazione della macchina amministrativa: «Seguendo il principio di sussidiarietà – ha continuato Pogliese – lavoreremo a stretto contatto con i notai per trarre input, consigli, consulenze che possano consentire di avere un rapporto ancora più diretto e trasparente con l’Ente. Uno dei temi è il protocollo d’intesa, già siglato, per la creazione di sportelli gratuiti nei quartieri e il collegamento con l’anagrafe del Comune, per un percorso virtuoso grazie ai vantaggi offerti dalla digitalizzazione».

Una collaborazione che si muove anche sul terreno della programmazione territoriale: «Dalla gestione urbanistica passa il futuro della città – ha spiegato il presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Catania Manfredi Zammataro – al centro del nostro lavoro c’è ovviamente il Piano regolatore generale che è una grande scommessa per la città: vogliamo avviare un ciclo di audizioni che vedranno protagonisti anche i notai, interlocutori fondamentali per tutti quegli aspetti legali che posso colmare lacune e criticità esistenti  con l’obiettivo di creare un documento che esca fuori dalle stanze del Palazzo per essere condiviso dall’intera città».

“Siamo bersagliati da oltre 100 tasse di ogni genere” denuncia dell’Osservatorio Cga-Il Sud più colpito

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La Cga denuncia:  troppe tasse vi sono in Italia. Pubblichiamo il Comunicato stampa che interessa probabilmente il Sud e la Sicilia dove lo sviluppo è maggiormente arretrato e dove i servizi sono ridottissimi.

“Oltre a essere bersagliati da oltre 100 tasse di tutti i generi, con un numero di scadenze fiscali da far rabbrividire anche il contribuente più zelante e con un prelievo tributario tra i più elevati d’Europa, il nostro fisco è sempre più ‘bulimico’“. . “Tenendo conto che dall’applicazione di una novantina di tasse, tributi e contributi l’erario incassa solo il 15% del gettito totale annuo – spiega il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – con una seria riforma fiscale basterebbero poco più di 10 imposte per consentire ai contribuenti italiani di beneficiare di una riscossione più contenuta, di lavorare con più serenità e con maggiori vantaggi anche per le casse dello Stato che, molto probabilmente, da questa sforbiciata vedrebbero ridursi l’evasione”.

Le imposte che pesano di più  e garantiscono più della metà (il 55,4%) del gettito totale: esse sono l’Irpef e l’Iva. Nel 2017 la prima ha garantito all’erario un gettito di 169,8 miliardi di euro (il 33,8%, un terzo del totale) mentre la seconda ha consentito di incassare 108,8 miliardi di euro (21,6%). Per le aziende l’imposta più pesante è l’Ires (Imposta sul reddito delle società), che l’anno scorso ha consentito all’erario di incassare 34,1 miliardi di euro.

Di particolare rilievo anche il gettito riconducibile all’imposta sugli oli minerali che è stato pari a 26 miliardi e quello ascrivibile all’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) che ha assicurato 22,4 miliardi di euro.

“Se si considera che il livello dei servizi presente nel nostro Paese è molto modesto – dichiara il segretario della Cgia Renato Mason – è necessario che il Governo inizi seriamente a ridurre il carico tributario. Con la manovra di bilancio presentata nei giorni scorsi è cominciato un percorso di riduzione delle tasse sulle partite Iva. Un fatto sicuramente positivo, ma ancora insufficiente”. Oltre ad avere un peso fiscale eccessivo, rimane altrettanto inaccettabile che il grado di complessità raggiunto dal fisco scoraggi la libera iniziativa e la voglia di fare impresa. Oltre a ciò, la Cgia tiene a ribadire ancora una volta che non è nemmeno più rinviabile una riflessione sull’assetto’ della Magistratura giudiziaria che coinvolga non solo gli addetti ai lavori.

“In alcun modo – afferma Zabeo – possiamo mettere in discussione l’indipendenza, l’autonomia e l’imparzialità dei giudici tributari, tuttavia il problema sussiste e nel contenzioso giuridico tra fisco e contribuente lo squilibrio c’è e, purtroppo, è a vantaggio dell’Amministrazione finanziaria”.

I tempi e i costi della burocrazia fiscale sono diventati una patologia che caratterizza negativamente tutto il nostro Paese. “Non è un caso – conclude Mason – che molti operatori stranieri non investano da noi proprio anche a causa dell’eccessiva ridondanza del nostro sistema burocratico. Incomunicabilità, mancanza di trasparenza, incertezza giuridica e adempimenti troppo onerosi hanno generato un velo di sfiducia tra imprese e Pubblica amministrazione che non sarà facile rimuovere in tempi ragionevolmente brevi”.

Decreto fiscale: Di Maio (“che aveva letto l’articolo sullo scudo fiscale e poi retrocede”) piega Salvini alle sue condizioni

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 – MATTEO SALVINI “ASSENTE” ALLA SEDUTA DEI MINISTRI –

Colpo di coda del M5 S.  che a decreto confezionato ci ripensa e congela tutto. Matteo Salvini ha fatto intendere di essere stato lui l’autore di quell’articolo  sullo scudo fiscale . Ma Di Maio, anche se in ritardo, non può digerire il rospo perchè si tratta di un punto ingiusto con riflessi penali e contabili non indifferenti. Vale a dire disco rosso ai capitali all’estero.

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Matteo Salvini sposta il piano del discorso e non partecipa alla seduta del Consiglio dei ministri per evitare la figura del politico incoerente e senza carattere. “Abbiamo il diritto e dovere di andare d’accordo, io condizioni non ne pongo, visto che gli altri sono molto attenti giustamente come lo sono io”. Dal Forum Coldiretti, Matteo Salvini torna a parlare dei recenti problemi nella maggioranza dopo stemperando i toni . “Quando mi arrivano dei provvedimenti dei 5 Stelle – aggiunge – io spesso vado sulla fiducia li firmo li leggo e non eccepisco alcunché, e non cambio idea dalla sera alla mattina, però ognuno è fatto a suo modo, quindi io rispetto gli alleati con cui stiamo lavorando bene in questi mesi e con cui lavoreremo bene per 5 anni”. “Conte ha la mia stima e ha sempre ragione. Però – continua il vicepremier -, l’unica cosa è che stavolta chiederò che quando lui leggerà il decreto e Di Maio prenderà nota, una copia la voglio anche ioperché altrimenti poi non vorrei che si ricominciasse da capo”.

In ogni caso, spiega ancora Salvini, “io ho detto non vi va bene, ve lo siete scritti, ve lo siete letti, avete cambiato idea, ve lo riscrivete e a me va bene, perché io dalla sera alla mattina non cambio idea“.         Matteo Salvini sarà assente dalla seduta dei ministri convocata oggi da Giuseppe Conte

Pensioni anticipate: come in Sicilia saranno aperte le finestre di accesso-

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Nella foto l’INPS di Catania

                 –          I      VELENI DI  TITO  BOERI   –

Pensione anticipata.  Come si agirà concretamente’?  Il modello Sicilia adottato per i dipendenti regionali insegna qualcosa.  Qui il personale richiedente è stato contingentato a brevi periodi fino al 2020.

Secondo le nuove misure governative l’accesso al pensionamento sarà possibile oggi attraverso quattro finestre, una decorrenza almeno trimestrale rispetto al momento nel quale si maturano i nuovi requisiti, ad esempio per quelli maturati entro il 31 dicembre si potrebbe uscire il 1 aprile, ma nel caso di requisiti maturati il 3 gennaio, l’uscita slitterebbe al 1 luglio. La nuova riforma interesserebbe 492.000 lavoratori con un costo stimato di 8 miliardi di euro per il primo anno, nel presentare la manovra il governo ha annunciato anche la proroga del opzione donna con 35 anni di contributi potranno andare in pensione a 58 anni le lavoratrici dipendenti e a 59 quelle autonome.

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Si interviene inoltre, sulle cosiddette pensioni d’oro quelle sopra i € 4500 mensili, operando una rimodulazione in modo da renderle più eque rispetto ai contributi versati. Tagli infine, sono stati operati  ai vitalizi degli ex e senatori, l’assegno verrà ricalcolato – ricorso o non ricorso -con il sistema contributivo, un risparmio di circa 200 milioni di euro l’anno che sommate a quelli derivanti dai tagli dei deputati, arriva quasi 56 milioni.

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Ma se da un lato il pensionamento anticipato può costituire motivo d’orgoglio per il dipendente che ha fatto tale scelta, per il via libera all’ingresso delle nuove leve,gli  assegni  – per chi opta per l’anticipo -saranno leggermente più leggeri  dal 21 al 24%. Una misura prospettata dal  presidente attuale dell’Inps, Tito Boeri, che  ha calcolato in circa € 500 in meno per i dipendenti pubblici. Una affermazione comunque da valutare bene quella di Boeri che punta al risparmio delle somme Inps e al sostegno politico  di chi gli ha dato la poltrona di presidente…

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 Secondo Boeri, che è intervenuto in un’audizione alla Commissione Lavoro della Camera, accettando di andare in pensione a 62 anni    lavorando così per 5 anni potenziali in meno (ricordiamo che l’età pensionabile è fissata a 67 anni), l’assegno previdenziale sarà più basso di circa il 21%.

Il motivo è semplice: ad oggi per il calcolo della pensione (per i contributi successivi al 1996, al 2011 per coloro che al 31 dicembre 1995 avevano almeno 18 anni di contribuzione accreditata) si applica il sistema contributivo con cui per quantificare l’importo dell’assegno previdenziale si tiene conto del solo montante contributivo del lavoratore che viene trasformato in pensione annua, applicando un coefficiente di trasformazione stabilito dall’Inps.

In soldoni , più sono gli anni di contributi maturati dal lavoratore e più alta sarà la sua pensione. Se l’attenzione viene però spostata sul piano ipotetico-potenziale  diventa ovvio anche che in questi 5 anni il dipendente può svolgere altra attività e risparmiare pure  il disagio economico di usare ogni giorno l’autovettura per arrivare in ufficio. Non crediamo dunque possano sussistere dubbi sulla scelta in anticipo di fuoriuscire dagli enti pubblici e privati

NAPOLI: DECESSO MEDICO PER TUBERCOLOSI RIPROPONE IL PROBLEMA DEI RISCHI D’INFEZIONE

Napoli, dottoressa muore di tubercolosi

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Il decesso del medico dell’ospedale San Paolo di Napoli  malata di tubercolosi, ripropone il problema dei rischi di infezione in ambito ospedaliero. Alta l’attenzione- si sa- nel nosocomio di Fuorigrotta dopo che un altro medico è risultato positivo al test per la tubercolosi. Il consigliere regionale campano dei Verdi e componente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli, assicura però che “non c’è alcuna emergenza e nessun rischio di contagio di tubercolosi all’ospedale San Paolo, anche perché la dottoressa morta era stata colpita da una forma che non dà luogo a contagio, anche se molto più grave e mortale”.

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Si apprende che  il direttore sanitario dell’ospedale San Paolo, Vito Rago, sia concorde nell’affermare che  “la positività  dell’altro medico non preoccupa perché essere positivi non significa aver sviluppato la malattia, ma solo che si sono formati gli anticorpi per combatterla, una condizione comune a diverse persone”. Sono state comunque avviate tutte le procedure per garantire che non ci sia alcun rischio per chi ha avuto a che fare con le persone coinvolte. 

India: un treno travolge decine di persone

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Oltre 50 i morti nell’incidente che in India ha coinvolto un treno nello stato settentrionale del Punjab. Il disastro è avvenuto nell’area della città di Amritsar. Il convoglio avrebbe travolto decine di persone che, praticamente sui binari, partecipavano alle celebrazioni induiste di Dussehra. 

Il convoglio 74943 era partito da Jalandhar ed era diretto ad Amritsar. Nell’area, al momento dell’incidente, erano radunate almeno 300 persone. . Il convoglio viaggiava a velocità sostenuta e non accennava a rallentare. Contemporaneamente- -si apprende – è transitato un secondo treno proveniente dalla direzione opposta: decine di persone, in sostanza, si sarebbero trovate intrappolate senza poter scappare.

TROPPI PRIVILEGI ALLA REGIONE SICILIANA HANNO BLOCCATO IL FUNZIONAMENTO: DISCO VERDE ALLA MOBILITA’

Farò la Mobilità del personale regionale per colmare diversi vuoti e per valorizzare le professionalità.  i Sindacati sono spinti solo da interessi personali non generali

  UN’OPERAZIONE NECESSARIA PER COMINCIARE A SPAZZARE PIAN PIANO I ” DIRIGENTI CRIMINALI DEGLI UFFICI SICILIANI”

  La Regione siciliana si appresta alla riorganizzazione del personale dei vari dipartimenti.  Ecco la comunicazione stampa

Nessuno stop alla mobilità dei dipendenti, ho solo concesso altro tempo al confronto con le organizzazioni sindacali”.

Lo dice l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Bernadette Grasso (nella foto)che  e poi aggiunge: “occorre provvedere alla mobilità straordinaria per rafforzare quei dipartimenti in affanno; uno di questi è il Dipartimento delle Attività produttive che, oltre ad accelerare la spesa, consentirà anche di dare ossigeno all’economia dell’isola mediante il supporto alle imprese siciliane. Sulla questione della mobilità – prosegue l’assessore – abbiamo anche coinvolto i sindacati che, invece di comprendere le reali esigenze dei dipartimenti per rispondere ai fabbisogni dei cittadini, si limitano ad ostacolare qualsiasi percorso di riforma che ormai non può più attendere, come sanno bene tutti i dipendenti di questa Regione e tutti i cittadini che si aspettano servizi più efficienti ed in tempi certi. Dall’inizio di questa legislatura abbiamo messo in campo le azioni necessarie per riorganizzare e rendere più efficace la struttura amministrativa. In tal senso, abbiamo partecipato attivamente alla redazione del Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA), attraverso la previsione di una puntuale azione, con due focus: il primo focus per coloro che già operano per la gestione della spesa comunitaria; il secondo finalizzato ad ampliare la platea di dipendenti regionali che dovranno acquisire le necessarie competenze per programmare e gestire al meglio la spesa dei Fondi UE. Tale modo di operare è stato, fra l’altro, molto apprezzato dalla Commissione Europea in occasione della approvazione del PRA”.

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Ma ci sono anche altri motivi di mobilità straordinaria “Inoltre, la Regione siciliana è stata invitata ad incrementare le risorse necessarie per fare crescere la competenza dei dipendenti. In questo ambito abbiamo previsto meccanismi per incentivare e motivare, con trattamenti accessori, il personale impegnato nelle operazioni di gestione dei fondi comunitari – dice ancora Grasso – mediante l’attivazione di progetti speciali che possano garantire un trattamento accessorio per coloro che sono impegnati nelle attività di programmazione e gestione della spesa comunitaria”.

“Sempre nell’ottica di una completa ed organica riorganizzazione – aggiuge l’assessore – abbiamo attivato un percorso per il riequilibrare le competenze al fine di valorizzare le risorse umane della Regione, spesso non opportunamente motivate e non organizzate in maniera tale da rendere il loro operato più efficiente ed efficace. Il nostro intento è quello di valorizzare tutto il personale e di metterlo nella condizione di potere rispondere tempestivamente alle esigenze dei cittadini”.

“Questa operazione di valorizzazione – conclude l’assessore Grasso – sarà affrontata con una riqualificazione del personale e con la necessaria riorganizzazione dei profili e dei ruoli che ognuno sarà chiamato a compiere, prevedendo anche un congruo trattamento economico in funzione del lavoro che ognuno espleterà. Quindi, stiamo lavorando per valorizzare il personale e, non come falsamente raccontato dai sindacati, per penalizzarlo. È chiaro a tutti che il dipartimento della Funzione pubblica negli anni passati non si è mai occupato del tema della riorganizzazione del personale e, quindi, il lavoro sarà faticoso perché occorre superare anche tutte le carenze del passato. Ma il nostro impegno è quello di fare bene e fare in fretta”.

 

Navigare in Sicilia per recuperare minori del circuito penale

Martedì 23 ottobre, h 21.30, spettacolo con Alessio Di Modica (Moltivolti – Palermo)

Imperia d'Epoca la storia continua

Giro di boa per i ragazzi a rischio con il viaggio in barca a vela nel segno della legalità

 

CATANIA – La barca solca il mare increspato a largo delle Isole Eolie, mentre il timone cerca di governare le correnti. La vela bianca, gonfia di vento e di ricordi, si spiega verso l’orizzonte quasi a voler raggiungere quella meta, prima lontana, che finalmente darà inizio a un nuovo percorso di vita.

Sono gli ultimi momenti di navigazione di “Viva”, l’imbarcazione del progetto “Vento da Sud” promosso da Centro Koros ed Eterotopia Laboratorio Navigante con l’Unione italiana Vela Solidale, prima di approdare al porto di Palermo e terminare così il lungo viaggio di circumnavigazione della Sicilia. Martedì 23 ottobre alle 21.30, si svolgerà nello spazio sociale di Moltivolti (nel quartiere di Ballarò, in via G. M. Puglia 21, a Palermo) lo spettacolo aperto al pubblico “I Cunti del Mare – Storie di pescatori siciliani” prodotto da Area Teatro e con la partecipazione di Alessio Di Modica, che segnerà la conclusione dell’iniziativa nata per recuperare minori del circuito penale minorile.

 

L’evento darà voce a quel mare di parole e di emozioni così autentiche che i ragazzi siciliani a bordo di “Viva”, hanno imparato ad ascoltare e conoscere in questi venti giorni di viaggio (iniziato il 3 ottobre), attraverso incontri, conoscenze e confronti con le numerose iniziative associative e imprenditoriali dell’Isola. Il loro diario di bordo è stato giorno dopo giorno arricchito di esperienze uniche, di regole, valori e consapevolezze. Nuove visioni che, con il supporto di psicoterapeuti, skipper e operatori di vela solidale, hanno permesso di segnare una nuova rotta nella mappa della loro vita. «Vento da Sud ha rappresentato un’opportunità di crescita per i ragazzi – spiega Francesca Andreozzi, presidente Centro Koros e vicepresidente Fondazione Fava – il mare è un contesto positivo per attivare concretamente un percorso di inclusione sociale, e la barca, con il suo clima di complicità, offre la possibilità di acquisire le regole per non perdere la “rotta” e raggiungere, non senza fatica e sacrificio, il proprio obiettivo».

Dopo aver imbarcato il secondo gruppo a Siracusa sabato scorso (13 ottobre), “Vento da Sud” ha continuato il suo viaggio in direzione di Catania (14 ottobre) dove è stato ospite del Giardino di Scidàbene confiscato alla mafia, dell’associazione GAPA, dell’Arci e della Fondazione Giuseppe Fava. Momenti di riflessione con la vista sullo Stretto di Messina, hanno scandito invece la tappa di Reggio Calabria (15-16 ottobre), mentre a Lipari (17 ottobre) – dopo aver avvistato stenelle e delfini – il giovane equipaggio ha potuto respirare l’atmosfera e la tranquillità di un’isola che vive ancora nel passato grazie alle sue tradizioni. In compagnia dei ragazzi dell’associazione Magazzini del Mutuo Soccorso, hanno visitato i luoghi simbolo di Lipari e partecipato alla lettura del romanzo vincitore del Premio Strega “L’isola di Arturo” di Elsa Morante. «È stato un modo per sperimentarsi insieme ai propri compagni di equipaggio – afferma il comandante dell’imbarcazione Antonio Sciabica dell’associazione Eterotopia Laboratorio Navigante ASD – hanno potuto confrontarsi sia in mare e sia in terra, sui temi della condivisione, della convivenza, della gestione delle risorse, vivendo a pieno l’esperienza della navigazione».

Dopo il giro alle Eolie, “Viva” ormeggerà a Cefalù (19-20 ottobre) in compagnia dello scrittore Fabio Giallombardo, autore del libro “La bicicletta volante”. L’ultima tappa prima dell’evento conclusivo è prevista a Termini Imerese (21 ottobre).

Violenti nubifragi paralizzano la Sicilia

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La Sicilia nuota nell’acqua.Un violento nubifragio si è abbattuto la notte scorsa sull’isola e in particolare nella zona orientale, provocando diversi disagi. Nel catanese alcune strade si sono trasformate in ‘fiumi’, con la ‘corrente’ che ha inoltre danneggiato, spostandole, diverse auto. Soccorsi sono stati prestati da squadre dei vigili del fuoco inviate da Catania e da Palermo e sul posto sono stati inviati anche i sommozzatori dei pompieri.

Sempre nel catanese, un camion dei vigili del fuoco è stato travolto dalla violenza delle acque. I quattro componenti della squadra sono rimasti bloccati per oltre tre ore dall’acqua alta circa un metro e mezzo vicino il parco archeologico di Palikè, in territorio di Mineo, e sono stati soccorsi da  da altri colleghi.

Violenti nubifragi pure a Ramacca, Palagonia, Scordia e Agira, quest’ultimo nell’ennese, dove si sono registrati allagamenti di case e negozi. Personale dell’Anas ha disposto la chiusura temporanea di diverse strade, come un tratto della SS417, Catania-Gela, in territorio di Mineo, la statale 385 di Palagonia, e la SS280, Catania-Enna. .

Sono chiuse le strade- perchè allagate  per lunghi tratti – statali 114 dir ‘Della Costa Saracena” tra il km 10 e 11, a Carlentini (SR), e la 192 ”Della Valle del Dittaino” dal km 24 al km 43. Chiusa per fango e detriti in carreggiata la strada statale 288 ”Di Aidone”, dal km 2 al km 10, a Ramacca (CT). La strada statale 417 ”Di Caltagirone” è chiusa dal km 54 al km 59 a Lentini per esondazione del torrente Gornalunga.    Insomma un maltempo così violento in Sicilia – dove tutti siamo abituati in questo periodo a frequentare le spiagge- non si vedeva da anni

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