MARTE: VI SONO LE CONDIZIONI ALLA VITA, ANNUNCIO DELLA NASA

 

Il pianeta rosso, certamente più affascinante, ci riserva altre belle sorprese.Lo scorso luglio era stato scoperto un lago sotterraneo di acqua contenente sale allo stato liquido  su Marte, un chilometro e mezzo sotto i ghiacci del Polo Sud del pianeta rosso.

La Nasa annuncia adesso un’altra scoperta sensazionale: in quell’acqua c’è ossigeno in quantità tale da ospitare la vita. . Dopo alcuni calcoli effettuati i ricercatori hanno stabilito che l’ossigeno presente nel sottosuolo di Marte potrebbe permettere la vita di alcuni microrganismi, senza escludere forme più complesse, come le spugne. Si tratta di una svolta importante, se confermata, perché sino ad ora si era sempre pensato che sul pianeta rosso non vi fossero le condizioni necessarie alla vita.

L’esistenza dell’ossigeno nell’acqua salata, invece, cambia le nostre conoscenze sul pianeta. I ricercatori sono arrivati a questa tesi stabilendo con esattezza la quantità di ossigeno che può essere disciolto nell’acqua salata a varie condizioni di pressione e temperatura. Anche in quel lago sotterraneo, che si trova a 1500 metri di profondità. “In un serbatoio d’acqua salata di questo tipo – – ci potrebbero essere elevate concentrazioni di ossigeno disciolto”.

Ma si può affermare, dunque, che su Marte c’è vita? Non possiamo ancora dirlo. Gli scienziati  spiegano chiaramente: “Non sappiamo se Marte abbia mai ospitato la vita”, ma “i nostri risultati allargano la possibilità di cercarla”, indicando che le forme di vita basate sull’ossigeno sul pianeta rosso potrebbero essere possibili, a differenza di quanto immaginato finora”.

 

Vittoria: adescamento via social, arrestato per violenza su minore

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–Chi abusa di un minorenne è condannabile in ogni caso anche quando c’è il consenso del violentato.  Questo emerge dal procedimento giudiziario in esame che ricorda il recente caso dell’attrice Asia Argento e il minore Jimmy Benett  ….L’indagato ha sì ottenuto il consenso della vittima ma questo non lo scusa e risponderà di violenza sessuale su minore –– La legge anche se non vi è stata violenza o minaccia nei confronti delle vittime, quando queste hanno meno di 14 anni prevede la stessa pena di chi ha esercitato violenza fisica. Il legislatore non scusa l’ignoranza della conoscenza del soggetto agente dell’esatta età della vittima; inoltre non avendo questa ancora raggiunto un grado di maturità tale da poter scegliere liberamente, il legislatore ha previsto pene uguali per chi compie atti sessuali con minore consenziente ma minore degli anni 14 e chi esercite su di esse violenza o minaccia”.
Durante l’attività investigativa l’indagato è stato sottoposto a perquisizione domiciliare disposta dal Pubblico Ministero e la Squadra Mobile insieme ai colleghi del Commissariato di Vittoria sequestravano diversi file e congegni informatici tuttora in fase di analisi. L’indagato nonostante la perquisizione domiciliare rivolgeva sui social  minacce  alle famiglie delle vittime perché lo avevano denunciato.

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Ieri in tarda mattina gli investigatori della Polizia di Stato hanno ricevuto l’ordine di cattura e pochi minuti dopo l’indagato veniva arrestato e condotto presso gli uffici della Squadra Mobile. La Polizia Scientifica lo ha fotosegnalato e subito dopo è stata applicata la misura cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari. “La Polizia di Stato di Ragusa ha potuto assicurare alla giustizia un altro criminale grazie alla collaborazione delle famiglie delle bambine che hanno aiutato gli investigatori a fare chiarezza su quanto accaduto – dicono dalla Questura di Ragusa – La Squadra Mobile pone il massimo dell’attenzione su questi fenomeni sempre più frequenti di adescamento dei minori via social network e instant messenger, spesso covo di soggetti che pongono le loro attenzioni sessuali sui minori. È necessaria una costante vigilanza da parte degli adulti sull’utilizzo degli smartphone da parte dei più piccoli, ignari della perversione di alcuni”. E avverte: “Nel caso in cui altre vittime fossero state adescate, si prega di contattare la Squadra Mobile al numero 0932/673063 o 0932/673696”.

(Comunicazione ST.)

Indagine dei Carabinieri di Gravina di Catania: indagate otto persone per furti in abitazione

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Un provvedimento giudiziario – ordinanza di custodia cautelare- riferisce un Comunicato pervenuto in Redazione – è stata emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti di 8 persone indagate per i reati di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione e di incendio doloso.

L’attività di indagine, condotta dalla Compagnia Carabinieri di Gravina di Catania e coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, nasce  da un episodio di incendio doloso del cancello di ingresso di una ditta  edile nel comune di  Gravina di Catania.

Gli arrestati citati nel Comunicato Stampa e visibili nelle foto consegnate sono: Nunzio Aiello, Franco Callerami, Luigi Franco Chiarenza, Salvatore Privitera, Litterio Cosentino, Gianluigi Colaleo (già detenuto a Barcellona Pozzo di Gotto), mentre Flavio Antonello Marchese è stato posto ai domiciliari. 

 

  • Salvatore Privitera

 

 

L’UE RISPONDERA’ OGGI AL GOVERNO CHE HA CONFERMATO INTERAMENTE LA MANOVRA

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Nessuna retromarcia del governo.  La manovra resta tale e quale     Il  premier Giuseppe Conte- che intanto ha ridotto del 20 per cento la sua indennità ha spiegato: “Se dicessi ‘sì abbiamo sbagliato’, vorrebbe dire che la manovra è azzardata e imprudente. Non è così”.

Oggi la risposta dell’Italia sarà discussa al collegio dei commissari a Strasburgo. Pressioni naturalmente arrivano da tutte le parti alla Commissione ‘Ue per una bocciatura della manovra che rilancerebbe l’opposizione italiana. Per affrontare l’eventualità ieri si è svolta una riunione a palazzo Chigi tra premier e vice premier, con la partecipazione del  ministro dell’Economia Giovanni Tria, seguita da una cena a tre Conte, Di Maio, Salvini.

Conte ieri ha spiegato che l’Italia è disponibile a sedersi al tavolo per dialogare con le istituzioni europee “in spirito di leale collaborazione e dialogo costruttivo”. Il governo si è detto “fiducioso”, nella lettera inviata alla Commissione europea, che la manovra di bilancio non esporrà a rischi la stabilità finanziaria dell’Italia né degli altri paesi membri dell’Unione europea. L’esecutivo si è impegnato a intervenire qualora il deficit dovesse superare gli impegni assunti ma ha anche espresso la convinzione che le riforme strutturali permetteranno il rilancio della crescita, assicurando la sostenibilità delle finanze pubbliche.

Insomma nessun passo indietro al momento.  Oggi arriverà la risposta dell’Ue.

Protesta contro le misure governative: venerdi 26 sciopero generale settore pubblico e privato

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Venerdì nero in Sicilia e nel resto del Paese. Lo  Sciopero generale indetto dai sindacati di base in tutti i settori pubblici e privati  durerà, in alcuni casi, anche 24 ore. “Lo sciopero  – avverte un comunicato del l Dipartimento della Funzione pubblica – è stato indetto per protestare, tra l’altro, contro le misure governative, il peggioramento delle condizioni lavorative, la riduzione del sistema di protezione sociale e la piena fruizione dei diritti sociali e sanitari, per l’Istruzione pubblica e contro la legge 107/2015 per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e a favore di investimenti pubblici per ambiente e lavoro”. Nel corso dello sciopero saranno assicurati dalle amministrazioni pubbliche interessate adeguati livelli di funzionamento dei servizi pubblici essenziali.

– Nel Settore Scuola, istruzione e ricerca – avverte il comunicato del – dipartimento Funzione pubblica – scatterà lo “sciopero generale nazionale per tutto il personale a tempo determinato e indeterminato, con contratti precari atipici, per tutti i comparti (compresa la scuola) e le categorie di lavoro privato e cooperativo

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Nella Sanità  lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali CUB, SGB, SI COBAS ed USI- AIT. Tra le rivendicazioni menzionate dalla CUB “il rinnovo dei Contratti collettivi di lavoro, pubblici e privati, con forti aumenti salariali e più salute ai lavoratori, “l’assunzione di nuovi medici, infermieri, OSS, Asa, ecc., l'”eliminazione dei ticket e delle liste d’attesa” e lo “stop all’affidamento dei Servizi Pubblici ai privati che aumentano le tariffe e non investono in sicurezza”.

– Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane aderisce allo sciopero dalle 21 del 25 ottobre alle 21 del 26 ottobre 2018. Per i treni regionali saranno garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21. Sarà inoltre garantito il collegamento tra Roma Termini e l’aeroporto di Fiumicino con il servizio ‘Leonardo Express’ o con autobus sostitutivi. E’ possibile consultare il programma di circolazione (e relative modifiche) dei treni a lunga percorrenza sul sito trenitalia.com. Anche Italo parteciperà allo sciopero nazionale e, al fine di diminuire i disagi per i viaggiatori, ha pubblicato sul proprio sito la lista dei treni garantiti. Trenord ha invece annunciato che giovedì 25 ottobre viaggeranno regolarmente i treni già in corsa o con partenza prevista prima delle ore 21 e che arrivano a destinazione entro le ore 22 mentre venerdì 26 ottobre viaggeranno i treni presenti nella lista dei servizi minimi garantiti (pubblicati sul sito web dell’azienda) e che rientrano nelle fasce orarie garantite 6-9/18-21.   Rispettate le fasce orarie di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Saranno previsti anche autobus no stop per l’eventuale sostituzione delle corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto e tra Malpensa Aeroporto e Stabio.

Roma l’agitazione interesserà i collegamenti Atac (bus, tram, metropolitane, ferrovie Termini-Centocelle, Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo) e le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl. Saranno comunque in vigore le fasce di garanzia: servizio regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.

Intervento della Regione siciliana per i Comuni alluvionati

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La pioggia anche questa volta, era già successo due giorni fa, si presenta abbondante nei  territori di Palagonia, Ramacca e Mineo. A Catania inoltre si sono verificati disagi in provincia dove è mancata e manca tuttora l’energia elettrica, a Nicolosi in contrada Ragala e Via Ragalidda che  collega Pedara ,con grave disagio dei residenti nelle villette turistiche, ed  anche all’interno dell’Aeroporto di Catania dove è saltata la luce e sono stati dirottati due voli: il Roma-Catania Alitalia Az 01751 delle 19:15 che è atterrato a Comiso, e il Ryanair da Bologna delle 19.40 che ha fatto rotta per Palermo

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A Palazzo d’Orleans il presidente della Regione Nello Musumeci ha convocato d’urgenza un vertice che si è concluso con la decisione di stanziare sei milioni di euro a favore delle Province e dei Comuni che hanno subito pesanti danni dall’alluvione di questi ultimi giorni. «La situazione – sottolinea il governatore – è davvero difficile e drammatica, migliaia di aziende, soprattutto agricole, sono in ginocchio. Bisogna subito dare un segnale concreto, ai sindaci ed alla gente colpita, affinché non si sentano soli».

Sono sei milioni così distribuiti, un milione di bilancio,  destinato agli Enti locali colpiti dalla calamità da utilizzare in lavori di somma urgenza per rimuovere le macerie e ripristinare la viabilità nelle strade di particolare interesse provinciale e comunale. Altri cinque milioni di euro serviranno per il ripristino delle infrastrutture danneggiate. Queste ultime risorse sono prelevate dal Fondo di sviluppo e coesione, attraverso la Struttura contro il dissesto idrogeologico guidata dallo stesso presidente della Regione. Gli interventi saranno coordinati dal dipartimento regionale della Protezione civile.

«Alle Province e ai Comuni alluvionati saranno assegnati sessanta giorni di tempo per presentare i progetti esecutivi, altrimenti perdono il finanziamento – sottolinea il presidente Musumeci – le esperienze passate ci dicono che i tempi di certa burocrazia spesso non sono compatibili con le urgenze dettate dalle necessità della gente e del territorio. Un muro crollato, una strada dissestata non debbono rimanere per anni in quelle condizioni. Servono tempi certi. Peraltro, se gli enti locali non dovessero avere sufficiente personale tecnico in organico, potranno benissimo procedere con l’affidamento di incarichi esterni.
«Nelle scorse ore – aggiunge il governatore – ho parlato con i sindaci dei Comuni colpiti ed ho assicurato la vicinanza della Regione. Ma dobbiamo pensare anche alle aziende danneggiate. E qui serve l’intervento urgente del governo di Roma. Per questo, abbiamo proclamato oggi stesso lo stato di calamità e chiesto al governo centrale di dichiarare l’emergenza. Se ai nostri provvedimenti aggiungiamo quelli che dovrebbero arrivare dalla Capitale, credo che avremo la possibilità di ridare un minino di serenità ai territori devastati. Certo – sottolinea Musumeci – quanto accaduto deve farci riflettere sulla attenzione che nel passato hanno avuto le istituzioni per la tutela del territorio. Una condotta irresponsabile! Per questo tre mesi fa abbiamo istituito l’Autorità di bacino, attesa da tanti anni: servirà a programmare e gestire gli interventi nel complesso sistema fluviale dell’Isola, del quale nessuno sembra essersi mai occupato. Nel frattempo – conclude il governatore – ho disposto delle indagini per possibili recenti omissioni da parte di alcuni funzionari e dirigenti dell’amministrazione regionale. Ma di questo non mi sento di parlare. Almeno per ora».

 

Irriconoscibile un cadavere ritrovato nel mare di Timpazzi (Messina)

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MESSINA – Il cadavere di una donna è stato trovato nel tratto di mare di contrada Timpazzi, vicino Tono, sul litorale tirrenico del Comune di Messina.       I carabinieri non hanno potuto identificare la persona perchè i tratti umani erano irriconoscibili.

Le indagini lasciano trasparire tuttavia che possa trattarsi di una persona ricercata e scomparsa da tre giorni cioè Lella Grespan, la 72enne di Rodì Milici che- si apprende- si era allontanata per fare un bagno a Tonnarella.

I Caranbinieri informano che sarà disposta dal Tribunale l’autopsia ed eseguiti tutti gli accertamenti per una identifica certa del cadavere.

“Burocrazia Anas” lumaca: il governatore accusa lentezza ed incapacità dell’Ente

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Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci punta il dito contro l’Anas per i tempi lenti nel monitoraggio di autostrade, ponti e viadotti dell’Isola.

Facendo seguito alla riunione tenutasi lo scorso 24 agosto a Palazzo d’Orleans – e relativa all’urgente ricognizione dello stato di conservazione e manutenzione delle infrastrutture viarie siciliane – il governatore ha sollecitato, ai vertici dell’Ente nazionale per le strade, una relazione sulle attività di verifica effettuate e sulle iniziative già intraprese in merito. Musumeci ha chiesto anche la copia della certificazione attestante il collaudo statico delle autostrade. 

 Questa la comunicazione della Presidenza:

“Se l’Anas non è nelle condizioni di assicurare il monitoraggio in tempi brevi – afferma il governatore – ce lo dica con chiarezza. Troveremo un’altra soluzione”.

Le verifiche su ponti e viadotti siciliani hanno avuto un forte impulso dal disastro di Genova in poi e l’attenzione, che già il governo aveva posto alle infrastrutture. è aumentata anche su pressione dell’opinione pubblica. Una prima analisi aveva dato preoccupanti risultati anche se ancora generici.

Sono programmati per la Sicilia solo 1 miliardo e 100 milioni, per la manutenzione si calcola un fabbisogno di circa dieci miliardi. Ma la burocrazia registra passi da lumaca che non consentono alcuna programmazione.

 

Condotta violenta ed aggressiva di tre poliziotti nei confronti di giovane: condannati e sospesi

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PATTI – Tre poliziotti sono stati condannati – e sospesi dalle pubbliche funzioni – dal giudice monocratico di Patti, Eleonora Vona, per condotta violenta ed aggressiva nei confronti   del  giovane Alessandro Salmeri, 24 anni, di Gioiosa Marea (Messina), arrestato la notte di Capodanno del 2013. 

La pattuglia si accostò al Salmeri e lo fermò mentre sera in corso una discussione animata con altri ragazzi.

Il Salmeri contestò l’operato delle forze dell’ordine e i poliziotti lo arrestarono verbalizzando, in posizione privilegiata, il reato di  resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice accertatosi dell’abuso dei due pattuglianti ha maggiorato le condanne agli agenti  da 4 a 5 anni, rispetto alla richiesta del Pm e ha sospeso i due militari con l’interdizione  per 5 anni dai pubblici uffici. 

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La famiglia del ragazzo e alcuni testimoni sostennero infatti che gli agenti tennero una condotta violenta ed arbitraria nei confronti del Salmeri, ancor prima di farlo salire sulla volante. Lo stesso fermato ha denunciato i due poliziotti intervenuti (Tindaro Bonsignore e Aurelio Schepisi) e un terzo collega, Massimo Mollica, che si trovava al posto di guardia del commissariato di Patti, sostenendo di essere stato malmenato e manganellato  mentre si trovava negli uffici di polizia.

Metodi illeciti e di Corruzione all’Ispettorato del Lavoro di Catania

 

Ispettorato del Lavoro, ex deputato Forzese rinviato a giudizio con altri 9

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Indagati dell’inchiesta “Black job” su  casi di corruzione all’Ispettorato di Catania: scomparivano  fascicoli o si insabbiavano  richieste di sanzioni in cambio di favori o promozioni alla Regione siciliana

Ispettorato del Lavoro, ex deputato Forzese rinviato a giudizio con altri 9

CATANIA

 Rinvio a giudizio di  10 persone nell’ambito dell’inchiesta ‘Black Job’,emesso dal Gup Giancarlo Cascino in accoglimento della richiesta della Procura.  Le  indagini della Guardia di Finanza, avevano svelato  casi di corruzione all’Ispettorato del Lavoro di Catania. Tra gli imputati l’ex deputato regionale dei centristi Marco Forzese, il direttore dell’Ufficio Territoriale del Lavoro (Utl) di Catania, Domenico Amich, 65 anni, la responsabile dell’Ufficio Legale dell’Ispettorato Maria Rosa Trovato, e l’ex consigliere comunale di Forza Italia Antonino Nicotra, 59 anni.

Quest’ultimo deve rispondere del reato di abuso d’ufficio. La prima udienza del processo è stata fissata per il 10 gennaio 2019 davanti la terza sezione penale del Tribunale.

Gli altri imputati sono il direttore sanitario dell’Asp di Catania Franco Luca, Ignazio Maugeri,rappresentante legale dell’Enaip, Giovanni Patti, Salvatore Calderaro, Anna Maria Catanzaro e Giovanni Franceschino. Sarà invece giudicato col rito abbreviato Orazio Emmanuele, 54 anni, rappresentante legale di alcuni stabilimenti balneari a Giarre.

Le autorità spiegano il sistema. Scomparsa dei  fascicoli, come svelano le telecamere nascoste dalle Fiamme gialle che inquadrano Forzese mentre è con Salvatore Calderaro, gestore di una tabaccheria: prelevano l’incartamento dall’Ispettorato e Calderaro lo nasconde sotto il giubbotto. Nel corso di una perquisizione la pratica venne            trovata  poi dalle Fiamme Gialle a casa dell’imprenditore sotto inchiesta. 

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