Finanziaria lights della Regione siciliana: Armao, il governo coprirà solo spese necessarie- Ritardi del Fondo Pensioni

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Una sorta di “Finanziaria light” e un bilancio essenziale. Questa la strategia del Governo siciliano, come affermato in estrema sintesi dall’assessore all’Economia,avv. Gaetano Armao:  «Sarà una Finanziaria leggera, tecnica. La approveremo questa settimana in giunta ed entro fine dicembre all’Ars. E rinvieremo a gennaio, in una serie di collegati, le norme di maggior peso politico da approvare con priorità».

Un piano sembra che tenda ad evitare  l’esercizio provvisorio rinviando a gennaio le misure di maggior peso politico. «Ci limiteremo a coprire le spese necessarie – prosegue Armao – cercando di avviare il recupero di una situazione difficile sul piano economico, come abbiamo evidenziato nel Def».       Intanto sfugge di mano la situazione al Fondo Pensioni della Regione dove sono in ritardo i pagamenti delle pensioni ai dipendenti regionali che già sono in fibrillazione  Vedremo nelle prossime ore …

Un Capo dei capi ,il boss Leo Sutera,fedelissimo di Matteo Messina Denaro e di Cosa Nostra nell’Agrigentino fermato dalla Polizia

Gli investigatori dicono che sia un Uomo d’onore e anche lui “Capo dei capi”

Fermo boss Sutera, mafia agrigento, Agrigento, Cronaca

La Polizia di Stato ha eseguito stamani un fermo a carico di Leo Sutera, anziano boss di Sambuca di Sicilia, indagato per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Il provvedimento, eseguito dagli investigatori dello Sco e della Squadra Mobile di Palermo ed Agrigento, è stato emesso dalla Dda di Palermo perchè individuato il  Sutera come il capo di “Cosa Nostra” in provincia di Agrigento.

Gli investigatori affermano che il  Sutera è senza dubbio un umo fidatissimo  del  superlatitante Matteo Messina Denaro al quale è legato da un’antica amicizia e ha intrattenuto, fino a pochi anni fa, contatti documentati -alla maniera di Provenzano -con  il sistema dei pizzini. Il provvedimento di fermo è stato emesso perchè gli investigatori avevavano elementi per affermare che vi era  il rischio di fuga del  capomafia sambucese ..

Napoli,  alla Chiesa di San’Agostino alla Zecca: «Si sta sradicando il tetto» Omessa sicurezza Soprintendenza

 

Chiesa di Sant’Agostino alla Zecca, il vento forte di queste ore ha sradicato buona parte del tetto e messo a nudo le magagne di chi aveva le responsabilità di mettere in sicurezza l’intera opera.. I residenti degli edifici circostanti hanno  allertato i vigili del fuoco  per timore che possano cadere e provocare danni a cose e a persone.
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«Siamo spaventati – dice una residente – dai nostri balconi vediamo queste tegole sollevarsi sempre di più per il forte vento, abbiamo paura di scendere di casa». «I lavori di restauro della Chiesa sono stati ultimati di recente – reclamano alcuni esercenti – è davvero sconcertante verificare un pericolo così grande su nuove realizzazioni, restiamo chiusi dentro i nostri negozi per paura». La Soprintendenza dovrebbe dirci qualcosa a riguardo. Come sia stata messa in sicurezza. Altri nutrono dubbi e perplessità sui lavori a “regola d’arte” incontrollati o troppo deboli.Sant’Agostino alla Zecca ha riaperto al pubblico l’anno scorso, nel periodo di Natale a seguito della conclusione dei lavori strutturali. La Chiesa, nell’aprile 2011, necessitò di un restauro, perchè un blocco di piperno del campanile era crollato sulla strada circostante, mettendo in pericolo l’incolumità delle persone.

Catanzaro: il mare in tempesta riporta a riva il cadavere di un uomo e barca da diporto

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CALABRIA 

Si parla già di Apocalisse ma il mare fa una vittima .Un’imbarcazione da diporto è stata trascinata a riva dalla forte corrente, vicino al porto di Catanzaro. “Rinvenuto nelle vicinanze il corpo senza vita di un uomo” – comunicano e diffondono  i Vigili del Fuoco .

Inoltre, la strada statale 106 ‘Jonica’ nel pomeriggio di domenica è stata provvisoriamente chiusa nel comune di Cariati (dal km 97 al km 99,900), in provincia di Cosenza, a causa dell’esondazione del fiume Nicà.

Per la settimana prossima si prevedono venti fortissimi e allerta meteo. Nel nord addirittura un vero Apocalisse – informa la Protezione civile – attende la popolazione.

PORTOBELLO, LO STORICO PROGRAMMA RITORNA CON ANTONELLA CLERICI E LA SUA NATURALEZZA

SPETTACOLO –

Nella pubblicità si vedeva il pappagallino trasportato dalla Clerici (nella foto) sul trespolo, legato in modo da impedirgli eccessivi movimenti. Oltre a ciò l’animale- secondo alcuni osservatori – sembrava avere anche il becco chiuso con dello scotch

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di  Michela Gabrielli

 

Anche la collocazione serale è adatta. Il Portobello di Antonella Clerici  ha fatto breccia nel nostro  cuore e  ci riporta al tempo in cui all’età di  dieci anni  si era  davanti allo schermo mentre Enzo Tortora presentava lo stesso spettacolo, che era sì spettacolo, ma anche indagine culturale e sociale, già molto avanti coi tempi.

La Clerici è cresciuta molto in questi anni e sempre da sola: come era da sola quando presentava i programmi sportivi e conduceva una “promozione” per le soap (non ricordo più quanto tempo fa; forse 30). Mi sembra di ricordare che anche Tortora desse molto spazio al “Dove sei?”E tutti forse aspettavamo di vederlo condotto da Antonellina. A tratti, mentre presenta il siracusano che cerca uno dei suoi fratelli, la Clerici ricorda la Carrà, ma il garbo e la spensieratezza lasciano la sua impronta di donna di stile e capacità di comunicare che pochi hanno. Per chi assiste,    dall’altra parte del teleschermo, non sempre si richiede professionalità, ma tanto coinvolgimento emotivo, oltre che preparazione ed Antonella questa preparazione ce l’ha: sa parlare alla massa e non chiede di essere capita, ma solo ascoltata.

Chi l’ha voluta a sostituire Tortora ha fatto centro! La stessa verve del “nostro” Enzo forse non ce l’avrà, ma chi l’ha seguita un po’ negli anni sente che si è spesso districata per vie spesso impervie e difficili. Le sue parole sanno tenere per mano i vari ospiti, (benché non sia compito delle frasi da pronunciare quella di dirigere i lavori) ma riesce a presentare via via che prosegue la trasmissione tutti gli ospiti e dare prova di conoscere ogni singolo momento da passare con loro. Anche l’entusiasmo e la capacità di sorridere sono quelle note che tengono in piedi il programma che è godibile e naturale. Ed è questo che mi colpisce: la naturalezza con cui parla, si muove (forse anche strascicando un po’ i piedi mentre cammina per lo studio), e guarda in macchina che rappresentano le carte vincenti di ogni risposta emotiva lei sappia trasmettere mentre prosegue lo spettacolo. Inoltre la Clerici ha un’altra caratteristica: lascia spazio agli altri che lavorano con lei. Così è per la capace ed altrettanto meritevole: Carlotta Mantovan molto disponibile a dividere lo spazio con la collega. Mi rendo conto che non pestare i piedi sia un lato del carattere insito in ognuno, che non si può certo acquisire, ma solo cercare, ma non sempre lo si può incontrare a quasi 55 anni.

La Clerici lo ha acquisito invece: ha lavorato in silenzio, con tanta umiltà e poca risonanza. Al posto suo non userei i social perché è brava così come è: spontanea e a tratti materna. A volte ridicola in passato con i suoi abiti vaporosi ma che ha insistito a indossare in molti Sanremo. Altra virtù di Antonella è la voce bassa o alta quando serva. I suoi non sono programmi urlati ma serenamente comunicativi che però non vanno di pari passo con il “buonismo”, bensì con la ponderazione, lato certamente spesso dimenticato ne “La prova del cuoco”, perché di differente esposizione, tutta carica di humour e piena di competitività nota classica della gara. E tanto era capace di trasmettere anche ne: “La prova del cuoco”. Stasera sembra come narrasse una favola. E tutti avremmo bisogno di ascoltarle, proprio come dei “contenitori di fantasia” che lasciano aperta la via al futuro e alle speranze. Come ho già detto: ci porta per mano Antonella, in un percorso che va dal serio al faceto, da un impegno ad una risata, e con un tocco anche di comprensione per gli altri, tutti, anche i suoi collaboratori, ci conduce in uno spazio che non è mai oltrepassato ma attraversato.

Una parola però va a Carlotta Mantovan che ha opportunamente indossato un bellissimo completo rosso portato con classe e stile. La sua proprietà di linguaggio e sicurezza nella scioltezza dei movimenti parlano ad una platea che riesce ad ascoltarla, ma non solo, Carlotta è trascinante e positiva, così come vuole il Portobello di stasera. Brave, e bravissime: donne di spettacolo.

Non c’è limite alla follia- “Ebrei dovete morire”, strage in Sinagoga a Pittsburgh

 

La sinagoga teatro della sparatoria, “Albero della vita”, è una storica congregazione ebraica del movimento conservatore, fondata in questa città nel 1864. Originariamente la sinagoga si trovava in un edificio nel centro di Pittsburgh.

Nel 1946 è stata costruita una nuova sinagoga, con una pietra angolare proveniente da Israele, su un terreno donato da un benefattore nella zona residenziale di Squirrel Hill. La sinagoga “Tree of life” è nota per le sue posizioni progressiste e i suoi impegni sociali. 

L’attentatore Rob Bowers​

Non c’è limite alla follia. E diventa difficile prevedere eventi nefasti del genere. Sono 29 i capi d’accusa per Robert Bowers, il folle killer della Sinagoga di Pittsburg, secondo l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto occidentale della Pennsylvania. Si è aggiunto ora  anche quello di crimine d’odio.Questo è l’attacco più grave contro una sinagoga dal 2014, la 275esima sparatoria avvenuta nel 2018 negli Stati Uniti quando un nazista seguace del Ku klux Klan, Frazier Glenn Miller, uccise tre persone in un centro ebraico di KansasCity.

L’aggressione è avvenuta di sabato, la festa del riposo per gli ebrei, che la celebrano in sinagoga, come i cristiani celebrano la domenica in chiesa. Chiunque abbia sparato contro la sinagoga sapeva dunque di trovarla piena di persone in preghiera.


L’attacco arriva dopo altri due fatti che hanno preoccupato l’opinione pubblica: l’invio di 13 bombe a esponenti del partito de democratico da parte di un simpatizzante di Donald Trump, e una sparatoria nel Kentucky, dove un bianco razzista ha ucciso una coppia di colore vicino a una famosa chiesa afro-americana.

Il 46enne è entrato nella ‘Tree of Life Congregation’ di Squirrell Hill gridando ‘Tutti gli ebrei devono morire’ e ha iniziato a sparare all’impazzata, compiendo una vera strage con tanti morti e feriti ( tra cui 4 agenti intervenuti per fermarlo).

Per il presidente Trump la Sinagoga avrebbe dovuto essere presidiata da agenti di pubblica sicurezza

Ha assicurato che stava seguendo gli eventi di Pittsburgh: «Se siete nell’area di Squirrel Hill restate al riparo», ha scritto su Twitter. Più tardi, prima di salire in aereo alla volta dell’Illinois, si è fermato a parlare ai giornalisti, per esprimere la propria impressione: «Sto seguendo gli sviluppi – ha detto -. È una tragedia. È una cosa terribile questo odio in tutto il mondo. Il mondo è violento. Dobbiamo fare qualcosa. La polizia è stata stupenda. Dobbiamo indurire la pena di morte, chi fa questo a degli innocenti deve pagare l’estremo prezzo». Il presidente ha aggiunto che l’attacco contro la sinagoga non ha niente a che vedere con il controllo delle armi. Semmai – ha aggiunto – se ci fosse stata una guardia armata, questo non sarebbe successo». Non è la prima volta che Trump sostiene che per difendersi da simili attacchi, le scuole, i luoghi di culto, i luoghi pubblici, dovrebbero fornirsi di guardie armate.
«Come la maggior parte delle istituzioni religiose, la nostra porta era aperta ha invece spiegato Michael Eisenberg, ex presidente della sinagoga, sottolineando che non erano mai arrivate minacce contro la sua congregazione. In un giorno come questo, in cui si celebra lo shabbat, «la porta è aperta, c’è il servizio religioso, si può entrare liberamente, solo nei giorni delle festività più importanti c’è un servizio di sicurezza», ha aggiunto. 

 

 Il procuratore generale degli Stati Uniti, Jeff Sessions, ha dichiarato che le accuse porteranno alla pena di morte.

Si apprende che il pluriassassino Bowers, armato di un fucile d’assalto e tre pistole durante l’attacco, frequentava il social network ‘Gab’, che “promette libertà di parola non importa quanto offensiva”, dove l’estremista  aveva pubblicato post anti-semiti. Si presentava con questa frase sotto la foto. “Gli ebrei sono figli di Satana” scriveva e poche ore prima dell’inizio dell’attacco, aveva anche accusato  organizzazioni ebraiche di aver organizzato la carovana dei migranti in arrivo dal Messico e anticipato, così, “l’uccisione della nostra gente”.

Come contattare i morti- Metodi indicati in modo semplice con un Video condiviso da Esorcisti sacerdoti

Le nostre conoscenze sul mondo dell’occulto si dilatano.  Abbiamo parlato con alcuni sacerdoti specializzati in esorcismo e, pur perplessi perchè la Chiesa- si sa- ritiene il contatto con il mondo delle tenebre uno strumento nelle mani del demonio o del Male per eccellenza, condividono la conoscenza di questo mondo per conservare la purezza dell’anima.  Ecco il Video che raccomandiamo ad un pubblico maturo

Conte: ” sulla TAP abbiamo previsto una penale di venti miliardi”ma tre pentastellati non ci stanno

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La questione del TAP (Gasdotto) apre delle ferite nel M5s. Probabili interessi diversi. I parlamentari smentiscono il premier Conte: “Non ci possono essere penali”.  – Tre parlamentari pentastellati con una nota hanno risposto alle parole del premier Conte che aveva chiuso alla possibilità di stoppare l’opera per un costo troppo alto: “Anche il presidente del Consiglio – si legge – può sbagliare. Le penali non possono esistere perché non c’è un contratto tra Stato e TAP. Non ci possono essere costi a carico dello Stato, semplicemente perché, non essendovi ad oggi il rispetto delle prescrizione da parte di TAP, non c’è responsabilità del governo. Noi continuiamo ad avere fiducia nella magistratura“.  Per il vicepremier Luigi Di Maio: “ : “Non ci sono alternative – sottolinea il ministro del Lavoro – abbiamo fatto un’istruttoria per due mesi e in caso di mancata realizzazione ci sono venti miliardi di penale da pagare, più del reddito e di quota cento messi insieme“. “Questo – conclude il vicepremier – è il vero problema ma noi non abbasseremo la guardia. Continueremo a stare attenti a quello che succedere con quest’opera. Addirittura c’è una parte del cantiere sequestrato dalla Procura e non si faranno sconti a nessuno. Il tema vero è che dai controlli che abbiamo fatto nell’istruttoria ci sono almeno venti miliardi da pagare“.

Nella prossima settimana forse un incontro tra i leader di M5s e Lega per trovare una strada comune. Il Carroccio spinge per il completamento dell’opera mentre alcuni esponenti pentastellati chiedono lo stop. La situazione verrà analizzata in maniera approfondita nei prossimi giorni, con la decisione che sarà presa quantoprima

Provocante “candore” dell’avvocato delle belve senegalesi di Desirèe: il mio assistito non parla perchè non sa di che cosa è accusato”

 

Desiree, uccisa da un branco di belve a soli 16 anni

 

Sono stati trattenuti  ben tre ore davanti al Gip nel carcere di Regina Coeli ma solo uno dei tre fermati ha parlato. Il giudice delle indagini preliminari Maria Paola Tomaselli ha convalidato i fermi e deciderà sulla ric hiesta della Procura di adottare le misure cautelari

Durante l’interrogatorio di convalida in relazione all’omicidio e allo stupro -nonchè altri reati – della a 16enne Desirèè Mariottini di Cisterna di Latina trovata morta una settimana fa in uno stabile abbandonato di via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo di Roma, due di loro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 

Solo il senegalese di 43 anni Brian M.ha parlato -d’altronde l’evidenza è provata anche da un filmato diffuso pubblicamente -mentre il  senegalese, Mamadou G., 27 anni, e il nigeriano, Alinno C. di 46 anni, forse perchè consigliati dal proprio legale, sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

 

Prova inutile comunque, il Giudice procede contro di essi con l’aggravante di omessa collaborazione procedurale

Infine anche il paradosso e il finto candore: “Non mi sarei mai permesso neanche di toccare Desirée perché si vedeva che era una bambina”: è quanto avrebbe riferito al suo difensore proprio quest’ultimo, il nigeriano Alinno C.. “Il mio assistito ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere perché non è in grado di capire di che cosa è accusato”, ha detto l’avvocato, non sappiamo- noi di SUD LIBERTA’ -se corretto deontologicamente nella funzione difensiva.

ROMA : ROMENO UCCIDE LA FIDANZATA, FORSE PER GELOSIA

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ROMA    -Ha ucciso l’ ex fidanzata sparandole cinque colpi di pistola.Il fatto è avvenuto venerdì sera in strada, in una  via romana della stazione di Pavona. L’uomo, romeno di 36 anni, è stato arrestato dagli agenti della polizia del commissariato ‘Esposizione’ con l’accusa di omicidio. La vittima, anche lei romena, aveva 23 anni.

Secondo la ricostruzione degli investigatori l’assassino aveva dato appuntamento alla sua ex in strada; la giovane è arrivata accompagnata da quattro persone. Al momento del dialogo tra la coppia gli accompagnatori lasciarono sola la giovane romena.  Senonchè tra i due pare sia scoppiato un disaccordo violento, forse per motivi di gelosia.   L’uomo  avrebbe estratto la pistola, che  era detenuta illegalmente  e le avrebbe sparato cinque colpi.

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