CONCESSIONI VOTATE: ACCUSE A SALVINI, RENZI, BERLUSCONI CHE SOSTENEVANO CON IL VOTO “I POTERI FORTI” – QUANTO MARCIUME….

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E’ il ponte delle maledizioni. Adesso i partiti politici si scaricano le responsabilità sulle concessioni dei ponti e i veleni affiorano.La prima cannonata è rivolta al vicepremier Matteo Salvini accusato di aver votato al tempo a favore delle concessione ad Autostrade nel 2008.     La maggiore accusatrice è  Debora Serracchiani che mostra lo screenshot dell’elenco dei voti, e pubblicamente afferma : “Salvini votò a favore del cosiddetto ‘Salva Benetton’,  diede al gruppo le concessioni molto vantaggiose per Autostrade”.  . “La convenzione con le autostrade – ha rincarato la dose l’ex premier Renzi  – è stata fatta dal governo Berlusconi: nessuno dice che il deputato Matteo Salvini votò a favore e il Pd contro. I soldi da Autostrade – ha aggiunto – li hanno presi la Lega come contributo elettorale e il premier Conte nella veste di avvocato”. La replica di Salvini non è mancata e anche questa è innegabile come l’accusa rivoltagli: e cioè che il Pd ha governato, per anni, firmato, approvato e verificato queste concessioni”.

Signori, è innegabile anche questo. Questa politica è davvero marciume, osserviamo noi di SUD LIBERTA’

La tendenza del governo- si apprende – è di essere  favorevole alla proposta avanzata dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, per una nazionalizzazione delle autostrade. “Se Autostrade – ha osservato Salvini- l’anno scorso ha incassato tre miliardi e seicento milioni di euro dai pedaggi degli italiani, senza far nulla, perché ha il casello, ha il telepass, significano notevoli incassi per lo Stato. E’ una di quelle realtà che all’estero sono gestite in maniera pubblica, addirittura gratuite in alcuni Paesi”. “

L’ALTRA TRAGEDIA ORA: QUELLA DEGLI SFOLLATI E SENZA CASA

VIDEO DELLA GARANZIA DEL GOVERNO AGLI SFOLLATI PER IL CROLLO DEL PONTE MORANDI

LA  SITUAZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE-PONTI- IN SICILIA           L’assessore Falcone della Regione Sicilia:”Non c’è stata manutenzione ordinaria neppure in Sicilia…….i soldi ci sono invece..”

Le opere siciliane sono state oggetto di denunce lanciate dalle associazioni ambientaliste e di attenzioni da parte delle autorità competenti  Due interventi manutentivi, di cui l’ultimo nel 2014, costato 5 milioni di euro, finanziato tra gli interventi urgenti previsti dal “decreto del fare”, hanno consentito la riapertura del ponte sull’Irminio, che con i suoi piloni di 168 metri risultava, alla data della sua edificazione, il più alto d’Europa.

Per il ponte sul Salso la decisione   sarà presa presto.   Agrigento vive un lungo dibattito, simile a quello di Genova, che ha visto contrapposte le posizioni di chi chiedeva di abbatterlo e di chi voleva mantenerlo. L’Anas starebbe per ristrutturare il viadotto akragantino per una spesa di circa 15 milioni di euro.

“Colpevole è l’assenza di manutenzione ordinaria nel Paese come in Sicilia – afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture della Regione Sicilia Marco Falcone – nell’Isola sono una trentina i ponti a rischio di cui circa quindici in emergenza. Abbiamo una disponibilità di circa  due miliardi di euro per le grandi strutture; sono già in atto sei cantieri e molti altri in progettazione che saranno il volano di un maggior  sviluppo economico”.

“E’ già operativa una task force –  che vede impegnati Anas, Cas, ex Provincie e città metropolitane per monitorare a tappeto ponti, viadotti e gallerie ed evitare di agire in modo improvvisato. Il presidente Musumeci intende nominare pure  una commissione scientifica composta da docenti universitari”

SIRACUSA: OPERAZIONE ANTIDROGA DEI CARABINIERI

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Arrestati nell’ambito di una vasta operazione antidroga dei carabinieri di Siracusa Massimiliano Mancarella, di 43 anni, e Francesco Giuffrida, di 34 anni.. Sequestrati otto panetti di hashish da 100 grammi ciascuno, per un peso complessivo di 800 grammi di droga.  L’accusa è anche di possesso illegale di armi rinvenute nella casa perquisita.

I militari infatti nel corso di una perquisizione presso l’abitazione in cui vivono i due siracusani, nascosti dietro un muro, hanno trovato circa 800 grammi di hashish divisi in 8 panetti ed una pistola marca Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa   Recuperate altre 10 cartucce calibro 7.65, sei delle quali inserite nel caricatore della pistola. I Anche i classici strumenti della droga sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine e cioè un  bilancino di precisione, una dose di cocaina confezionata per lo spaccio ed uno spinello.     Gli stupefacenti secondo gli investigatori, avevano un valore al dettaglio di circa 8000/diecimila euro.

IL VERTICE DI AUTOSTRADE,CASTELLUCCI : LE RESPONSABILITA’ DEVONO ANCORA ESSERE ACCERTATE- CON IL GOVERNO POI PARLEREMO

VIDEO CONFERENZA DI AUTOSTRADE

Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia., annuncia un risarcimento di mezzo miliardo di euro gestibile dal Comune.”, “un progetto che permetterà di costruire un ponte in acciaio in otto mesi”, indennizzare gli sfollati e i familiare delle vittime. Insieme a lui siede Fabio Cerchiai, presidente della società.

“Abbiamo stanziato un fondo per le esigenze immediate che affineremo con il Comune  Un’opera che sarà simbolo “della velocità con cui la città di Genova” si rialzerà.

Un’altra volta tratteremo i rapporti tra Autostrade e il governo.

Il presidente Cerchiai  ha espresso “una profonda tristezza nel cuore” e la famiglia Benetton, principale azionista di Atlantia, (chiamata in causa da Di Maio),sta vivendo la tragedia “con grande dolore e con grande partecipazione”.

L’amministratore si è pure scusato perché la società “non è riuscita a far percepire” la propria vicinanza nel dramma del ponte di Genova, Castellucci  tiene a precisare che “la responsabilità del crollo deve essere accertata fino in fondo”, anche perché “è un ponte costruito non da noi, bisognerà vedere come è stato costruito e una serie di altri elementi”. “Nei confronti delle vittime e della collettività sentiamo fortemente la nostra compassione e vicinanza – ha spiegato ancora – ma non riteniamo ci siano le condizioni per assumersi la responsabilità per un evento che deve essere indagato ancora dalla Magistratura “Le vittime hanno diritto alla verità, l’Italia ne ha diritto ma anche noi ne abbiamo diritto”  Vi assicuro che tutte le relazioni tecniche sul Ponte, di manutenzione, di mia conoscenza, riportavano lo stato di “buono“.

 

Fine della latitanza per il boss Abbruzzese, capo della cosca di Cosenza

E’ un successo investigativo della Polizia di Cosenza e Catanzaro insieme al Reparto di Polizia scientifica e il Procuratore di Cosenza e Catanzaro

Abbruzzese è il capo dell’omonima cosca, egemone nella Sibaritide ed è noto per una condanna  in appello a 20 anni per traffico internazionale di droga – era fuggito anche in Germania -e destinatario di una misura cautelare inerente il traffico di stupefacenti  Al momento della cattura Abbruzzese deteneva  2 pistole, munizioni e un documento falso.La Polizia ha trasmesso il fascicolo alla Procura locale che ritiene il malvivente un boss di spessore nonostante la giovane età

Mattarella: Vicini ai familiari e rigore nell’accertamento delle responsabilità

VIDEO DEI FUNERALI DELLE VITTIME –   PRESENTE IL PRESIDENTE MATTARELLA

Mattarella è visibilmente scosso Afferma: “Questi sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia, che è unita a questo stato d’animo. Le parole vanno spese in questa direzione. Perché il Paese unito rende anche più forte ed efficace la severità per l’accertamento delle responsabilità, che vanno perseguite con rigore”.        Tutta Italia  è stata colpita. Tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l’ho percorso tante volte, anche di recente. E’ una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. E’ una tragedia inaccettabile”.     

 

 “ RIGORE NELL’ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITA'”

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“Vi sono tre impegni che vanno adesso onorati. Quello di vicinanza ai familiari di chi ha perso la vita, ai feriti, alle famiglie che hanno dovuto lasciare la abitazioni perché in pericolo; l’impegno di un accertamento rigoroso e sollecito delle responsabilità; il dovere di assicurare al nostro Paese la sicurezza delle strade e dei trasporti. Sono impegni dell’Italia intorno a Genova e per l’intero nostro Paese”.

Toninelli: dobbiamo vedere anche i bilanci segreti delle società e fondazioni politiche in Italia quasi certamente nati nella corruzione

 

Dobbiamo ripensare tutto alla radice, in quanto finora tutte le cariche e posti di amministratori sono fondati su un vergognoso scambio di favori tra vecchia politica e grandi potentati economici, a danno dello Stato e dei cittadini”. Questa l’accusa del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Danilo Toninelli, che si scaglia contro quella parte dell’Italia rovinata dai politici che hanno avuto finanziamenti ai partiti alla luce del sole di cui tutti sanno e valzer di poltrone che hanno interessato gli ultimi governi. Ma poi ci sono i bilanci segreti di molte società e  fondazioni politiche, in cui sarebbe interessante andare a mettere il naso

 

           Il  ministro   Toninelli  :

   DOBBIAMO RIVEDERE TUTTA L’ITALIA PERCHE’ FONDATA SU UNO SCAMBIO DI FAVORI

Toninelli respinge anche le accuse di dilettantismo od emotività  dilatate dalla Consob per il netto calo delle azioni di Atlantia ma spiega:,l  nessuna emotività, “si è trattato solo di lucida indignazione di fronte a una strage assurda che poteva e doveva essere evitata e che faremo in modo non accada mai più”

INIZIA L’ODISSEA GIUDIZIARIA SUL DISASTRO,LA PROCURA DI GENOVA NOMINA I CONSULENTI

VIDEO DEI DISAGI PER IL CROLLO DEL PONTE MORANDI

   PERCHE I POLITICI CHE SAPEVANO DEL PERICOLO DEL PONTE NON SONO MAI INTERVENUTI ?

Quei morti sotto il Ponte reclamano giustizia.  Alcuni politici italiani sapevano del problema rischio crollo e non sono intervenuti nè hanno risposto alle recenti interpellanze di quelli previdenti   .E’ stato disposto adesso dalla Procura di Genova, che indaga sul disastro  il sequestro della parte superiore del viadotto, la parte restante che ha resistito al crollo di tre giorni fa. Nella parte sottostante, tra il letto del torrente e la viabilità che corre lungo l’argine, è stata invece individuata un’area dal comune da destinare allo spostamento e allo stoccaggio temporaneo del cumulo di macerie, all’interno dell’area Amiu di Campi.      Si parla di reato di attentato alla sicurezza pubblica ma secondo noi ancor più grave è l’omissione di chi, politico, sapeva  il pericolo del Ponte e ha taciuto…

Nominati già i consulenti tecnici- la Procura si muove velocemente – che monitoreranno il trasferimento dei residui della campata centrale del ponte: sono gli ingegneri Renato Buratti, di Genova, e Pier Giorgio Malerba, da Milano. Le macerie saranno sequestrate dopo lo stoccaggio. I consulenti della Procura, hanno tempo due mesi  per la loro relazione , già nelle prossime ore incontreranno i tecnici del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Genova.

Non figurano iscrizioni di indagati e il fascicolo resta a carico di ignoti. Il procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio insieme ai pm genovesi, Walter Cotugno e Massimo Terrile,coordina le indagini.    L’attività  giudiziaria viene svolta pure  dalla Squadra Mobile di Genova, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia Stradale.         La società Autostrade non si sbilancia. “E’ innegabile quel che è successo ma dobbiamo conoscere la causa che ha provocato il crollo del Ponte Morandi”.       Come dire: prima di accusarci vediamo le perizie tecniche, dopo scopriremo le responsabilità.
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Il parlamentare del Pd Michele Anzaldi

Caos, volgarità, insulti del mondo politico – Il mondo politico dopo le dichiarazioni di Di Maio che afferma di non arretrare di un millimetro, accusato da dilettantismo da esponenti di Forza Italia,e dall’ex premier Renzi, è in continuo fermento. “Il dannoso pasticcio della fantomatica ‘revoca’ della concessione non può passare in cavalleria – afferma il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi – Non bastano le raccomandazioni a Palazzo Chigi, riferite dalla stampa: la Consob, l’Antitrust e l’Anac aprano un’istruttoria sul ‘colpo gobbo’ di Ferragosto ad opera del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dei vicepresidenti del Consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini, del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli. Siano indagate manipolazione del mercato e aggiotaggio“.

 

Consiglio comunale di Catania: primo giorno, presentazione di una richiesta di finanziamenti per le opere di Catania e provincia

  • Riceviamo e pubblichiamo la seguente Nota

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  •  Richiesta a firma del Capo dell’opposizione Pd sen.Enzo Bianco

OGGETTO: PRESENTAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DI UN ODG PER CHIEDERE AL GOVERNO IL RIPRISTINO DEL BANDO SULLE PERIFERIE

PREMESSO

che lo scorso anno l’amministrazione comunale di Catania aveva partecipato al Bando sulle periferie predisposto dal Governo nazionale e rivolto ai comuni italiani;
che Catania ha vinto il bando e ha avuto riconosciuti progetti e finanziamenti per ben 58 milioni di euro, come da contratto sottoscritto con la Segreteria Generale della Presidenza del Consiglio a Palazzo Chigi;
che la scorsa settimana il Senato della Repubblica ha approvato un emendamento del Governo al Decreto Milleproroghe che blocca i finanziamenti per le realizzazioni delle opere di cui al Bando;

SI IMPEGNA

il Sindaco di Catania, e con lui il Consiglio comunale, a chiedere al Governo e al Parlamento il ripristino dei finanziamenti, utilizzando ogni mezzo di protesta affinché tale decisione venga annullata, anche facendo squadra con l’Anci e con i sindaci delle città italiane che hanno visto cancellate le rispettive risorse.

È bene ricordare quali siano i progetti relativi alla nostra città, che riguardano settori decisivi per l’inclusione sociale e lo sviluppo del territorio comunale e metropolitano. Diciotto milioni di euro sono destinati ai quartieri di San Giovanni Galermo e Trappeto nord (riqualificazione di vari edifici e di scuole, realizzazione di una nuova Parrocchia, interventi per la viabilità e la mobilità nella Municipalità, come il completamento dell’asse viario con via Don Minzoni e anche dei mini autobus che consentiranno agli abitanti San Giovanni Galermo di arrivare fino alla fermata della metropolitana, la riqualificazione di via Belvedere che sarà donata alle istituzioni scolastiche e alle associazioni e quella del Palagalermo, il completamento di piazza Beppe Montana). Un grande intervento riguarda la ristrutturazione dell’ex scuola Brancati di viale San Teodoro a Librino per adibirla a liceo artistico-alberghiero (cinque milioni di euro). Poi la riqualificazione delle Ciminiere anche a scopo didattico, culturale e artistico (dieci milioni). La “ricucitura” tra Catania e il mare, con la riqualificazione degli spazi pubblici nel rione Civita, collegati con il Porto (quattro milioni), e della parte catanese del viale Kennedy (quattro milioni). Prevista inoltre la realizzazione di un sistema di videosorveglianza per combattere il fenomeno delle microdiscariche sulle strade provinciali (due milioni). 
Altre opere assai importanti riguardano, invece, altri Comuni della Città metropolitana: la riqualificazione del plesso sportivo di Camporotondo Etneo (nove milioni e mezzo) e della stazione ferroviaria dismessa di San Marco, in territorio di Paternò (due milioni e mezzo), e la rifunzionalizzazione della piscina del Polivalente di San Giovanni La Punta (un milione).

È di tutta evidenza che Catania e i quartieri interessati non possono vedere cancellate tali importanti opere e pertanto si ribadisce la necessità che il governo nazionale cambi una decisione sbagliata che penalizzerebbe i cittadini e il nostro territorio”.

Agrigento: i rituali funerari nella preistoria , impegno dei Beni culturali ma non c’è comunicazione alle Soprintendenze nè al Dipartimento

 

di    Raffaele Lanza

Una tappa che è parte vitale di un viaggio lungo 40 giorni e che si concluderà il 3 settembre al castello della Roccella di Campofelice, con “100 lanterne per ricordare Carlo Alberto Dalla Chiesa”.

Una lunga serie di eventi – ricorderemo – che sono partiti con la  visita guidata alla “Palermo Misterica”, per ritrovare i simboli occulti fra le strade e i monumenti del centro storico, alla passeggiata notturna a Messina alla scoperta “di streghe, sirene e cavalieri”. Particolari percorsi per ritrovare le opere di Giuseppe Salerno ospitate nelle chiese di Gangi, o le sculture del Serpotta negli oratori di Carini.

Un viaggio che proseguiva dal castello al palazzo comunale per conoscere la storia di Collesano,  per sapere delle opere dei Brugnone nelle chiese di Ciminna o le passeggiate alla scoperta della presenza araba nel territorio di Misilmeri o per essere guidati alla Caccamo medievale.

Non è stata trascurata una Loggia massonica, la “Giordano Bruno” di Termini Imerese. e la Notte alle Terme segestane a Castellammare del Golfo, l’iniziativa al Cinema Odeon di Catania, cantata notturna per Mitistrato a Marianopoli, l’assaggio del vino del Duca D’Aumale alla Real Cantina Borbonica a Partinico, la Notte di S. Lorenzo alla Torre di Isola delle Femmine, il ballo del Gattopardo a Palazzo Butera a Bagheria, la suggestiva Lectura Dantis alle Grotte della Gurfa di Alia, e “Tutto per te diletta luna…” osservazioni dell’eclissi, poesie e racconti a Mussomeli.

Al via “Le Notti di BCsicilia”.  50 iniziative per conoscere e valorizzare il territorio

Domani tocca ad Agrigento con le conversazioni sui rituali funerari nella preistoria, poi il confronto, a Cefalù, sul futuro dei beni culturali in Sicilia con Sebastiano Tusa, assessore regionale ai beni culturali e all’identità siciliana.

L’evento Interessa il concetto della morte da capire nell’archeologia e che potrà avere interpretazioni diverse fra gli studiosi.”La concezione della morte e il modo per affrontarla hanno subito nel corso del tempo dei cambiamenti sostanziali- avvertono i responsabili – in cui sono comunque riconoscibili delle costanti di fondo, che attraversano immutate tempi e religioni, espressione di una psicologia collettiva fondamentalmente atemporale.
La morte ha da sempre stimolato nell’uomo la creazione di un insieme di credenze su un mondo altro, soprannaturale, con cui l’essere umano ha stabilito delle “relazioni”.
Dai resti archeologici è possibile leggere quei gesti rituali che disvelano la credenza in una qualche forma di essenza vitale oltre la morte, e che ha da sempre motivato il comportamento dei viventi al cospetto della morte.

Si svolgerà di sera, alle ore 21,30 nella Sala conferenze del Parco della Valle dei Templi di Agrigento la conversazione “I rituali funerari nella Preistoria”. Dopo l’introduzione di Giuseppe Parello, Direttore del Parco della Valle dei Templi e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia seguirà l’intervento di Nuccia Gullì, archeologa, della Soprintendenza BB.CC di Agrigento. La manifestazione è promossa da BCsicilia, per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in collaborazione con il Parco della Valle dei Templi di Agrigento e con il patrocinio dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

Il  programma dei beni culturali  prevede successivamente  visite guidate al museo archeologico virtuale di Bompietro, a quello dell’orologio di Bisacquino, al museo diocesano di Mazara del Vallo, a quello di S. Maria Maggiore di Geraci Siculo e all’originale museo delle spartenze dell’area di Rocca Busambra a Villafrati.

Infine si potrà prendere parte alla proiezione del Film “Il Gattopardo” di Luchino Visconti a Torretta o al “Premio corto” a Castelbuono, ascoltare la giovane fisarmonicista vietnamita  Quyen Nguyen Tue a Roccapalumba o partecipare al suggestivo concerto tra le gole a Cinisi.   

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L’assessore regionale ai Beni culturali “(“segnalato”-ricorderemo da Vittorio Sgarbi) Sebastiano Tusa

Dirigente generale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana

Il direttore generale ai beni culturali della Regione Sicilia Sergio Alessandro

        Sud    Libertà rileva un neo all’assessore ai beni culturali S.Tusa e al direttore generale S. Alessandro: la Comunicazione stampa è inesistente sia nelle Soprintendenze siciliane che al Dipartimento a Palermo dei Beni culturali e dell’Identità siciliana. Gli Urp non sono Uffici Stampa, non hanno personale abilitato , i loro comunicati sono assolutamente abusivi e peccano di incompetenza. I Soprintendenti siciliani e i dirigenti non possono detenere- come finoggi hanno tutti fatto arbitrariamente – un potere sostitutivo che non appartiene alla loro professionalità e deontologia.