Scacco a Cosa Nostra: scoperti enormi flussi di denaro in Sicilia- Arresti di Capiboss

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Momenti difficili per i mafiosi che hanno il culto del gioco in Sicilia. Dalle indagini è emerso un “vero e proprio contratto tra Cosa Nostra palermitana” e Benedetto. B., “imprenditore del settore dei giochi e delle scommesse, che era riuscito, con l’appoggio delle famiglie mafiose, a monopolizzare il settore e realizzare una rete di agenzie di scommesse abusive, più di settecento in tutta Italia, capaci di generare profitti quantificati nell’ordine di oltre un milione di euro mensili”, avverte la Polizia di Stato.

“Parte di queste somme, tra i 300 e gli 800mila euro all’anno, veniva poi distribuita all’organizzazione mafiosa” spiega ancora la Polizia. È stata in parte ricostruita la movimentazione dei flussi di denaro provenienti dal gioco illecito e sono stati sequestrati beni immobili, società e conti correnti bancari dell’imprenditore e di altri uomini che lo avevano aiutato nell’opera di riciclaggio per diversi milioni di euro.

Sequestrate con l’ausilio delle Squadre Mobili territorialmente competenti più di 40 agenzie di scommesse su tutto il territorio con il marchio di proprietà dell’imprenditore. Tra gli arrestati, oltre a persone legate a Cosa Nostra, con ruoli apicali, anche insospettabili professionisti.

Corte dei conti: “Necessaria una riforma della governance dell’Inps”

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Inps: una serie di  risultati economici negativi si riflette sulla progressiva erosione del patrimonio netto che si attesta a fine esercizio su un importo di poco meno di 78 ml e che passa in territorio negativo in sede di assestamento del bilancio di previsione 2017″ . E’ l’analisi della Corte dei conti che rileva …..” la situazione patrimoniale dell’Inps tornerà ad attestarsi su un saldo, tra poste dell’attivo e del passivo, in deciso miglioramento per effetto della disposizione contenuta nella legge di Bilancio per il 2018″.

 Secondo la Corte dei Conti, inoltre, è necessaria una riforma della governance dell’Istituto. “Dal lato ordinamentale resta attuale – – la necessità di una riforma della governance dell’Inps che parta dalla revisione di funzioni e compiti dei tre principali organi – di indirizzo e vigilanza, di rappresentanza legale dell’ente, di indirizzo politico-amministrativo – che, insieme al direttore generale, compongono quel particolare assetto duale disegnato dal legislatore per gli enti previdenziali pubblici”.

La riforma del sistema di governo dell’Istituto “ad opera del d.l. n. 78/2010, di accentramento nella figura del presidente dei compiti prima spettanti al Consiglio di amministrazione, non si è mostrata, infatti, sufficiente a conferire all’Istituto migliore equilibrio, in particolare, nei rapporti con il Consiglio di indirizzo e vigilanza”.

Secondo i magistrati contabili, “è da porre in rilievo come sul finire del 2017 la Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei deputati abbia approvato una proposta di modifica dell’ordinamento e della struttura organizzativa dell’Inps e dell’Inail, quale testo unificato delle tre proposte da tempo all’esame della medesima Commissione. Con lo scioglimento delle Camere, il percorso di riforma si è ovviamente interrotto, di talché appare auspicabile che esso trovi nella nuova Legislatura un rinnovato impulso”.