Cartagena (Colombia) – Piccolo incidente in Colombia per Papa Bergoglio. Mentre era sulla papamobile, attraversando le strade di Cartagena, ha sbattuto il volto sulla sbarra di metallo alla quale era aggrappato, perdendo l’equilibrio. Colpa di una frenata improvvisa della vettura. L’urto ha causato al Papa un gonfiore evidente sullo zigomo sinistro e una ferita al sopracciglio che ha iniziato a sanguinare, sporcando un po’ la talare bianca. Lo spiacevole fuori programma non ha minimamente interrotto il corteo.
Mese: Settembre 2017
Nubifragio a Livorno: muore un'intera famiglia
Un torrente interrato la causa della morte di 4 componenti della stessa famiglia a Livorno,per un violento nubifragio che si è abbattuto sulla città.. La tragedia è avvenuta in un appartamento in via Rodocanacchi, al piano terreno.
L’abitazione si trova in una palazzina è stata costruita agli inizi del Novecento e recentemente ristrutturata. Nei pressi della palazzina è straripato il Rio Maggiore, un piccolo torrente ormai completamente interrato. Il torrente ha rotto il ‘contenitore’ e le acque hanno invaso l’abitazione. A causa del maltempo, oltre alla famiglia, sono morte altre due persone.
Programmi Tv e digitale terrestre g. 10 Settembre
Strapotere economico delle banche italiane
Paura Italia a spendere
Oltre 50 miliardi con un incremento del 4% depositati nelle banche. Secondo una interessante ricerca del Centro studi di Unimpresa sull’andamento delle riserve delle famiglie e delle imprese italiane si rileva come le famiglie non spendano e abbiano lasciato nei depositi 26 miliardi di euro in più mentre i fondi delle imprese sono lievitati a quota di 21 miliardi.
Boom anche dei c/c, aumentati di quasi 80 miliardi passati da 915 miliardi a 993 miliardi. Nelle banche, stima dunque lo studio, c’è un tesoro di 1.299 miliardi. “Paura di nuove tasse e timori di nuovi contraccolpi della bufera internazionale frenano i consumi e bloccano gli investimenti” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Cammarata.
Le famiglie non spendono e hanno lasciato in banca 26 miliardi in un anno (+3%), le aziende non investono e i loro fondi sono cresciuti di oltre 21 miliardi (+9%), le imprese familiari hanno visto crescere i loro fondi di 4 miliardi (+7%). Le riserve delle assicurazioni sono calate di 1 miliardo (-4%). In aumento i fondi delle onlus di quasi 1 miliardo (+3%).Cresciuti anche i conti correnti di oltre 78 miliardi negli ultimi dodici mesi, passando da 915 miliardi a 993 miliardi. “A frenare consumi, investimenti e credito sono rispettivamente la paura di nuove tasse, l’assenza di certezze sul futuro”, prosegue Cammarata secondo la quale “i nostri dati sono in linea con quelli diffusi dall’Istat relativi al commercio al dettaglio, in calo nell’ultimo anno”.
Secondo lo studio di Unimpresa, che incrocia i dati della Banca d’Italia relativi alla raccolta delle banche, il totale dei depositi è passato dai 1.248,03 miliardi di maggio 2016 ai 1.299,1 miliardi di maggio 2017 con un incremento di 51,07 miliardi (+4,09%). I salvadanai delle famiglie sono cresciuti da 919,1 miliardi a 945,1 miliardi con una impennata di 26,01 miliardi (+2,83%); i conti delle imprese familiari sono passati da 51,9 miliardi a 55,8 miliardi in salita di 3,9 miliardi (+7,56%); i depositi delle organizzazioni non lucrative (onlus) sono aumentati da 24,9 miliardi a 25,8 miliardi in crescita di 895 milioni (+3,59%); i fondi delle aziende sono cresciuti da 230,3 miliardi a 251,6 miliardi in aumento di 21,2 miliardi (+9,23%); i conti di assicurazioni e fondi pensione sono passati da 21,5 miliardi a 20,5 miliardi in calo di 1,01 miliardi (-4,69%).
Quanto all’analisi per strumento, si legge ancora nella nota Unimpresa, i conti correnti registrano una variazione positiva di 78,7 miliardi (+8,60%), cresciuti da 915,1 miliardi a 993,8miliardi. Variazione negativa per i pronti contro termine di 42,4 miliardi (-24,41%) da 173,8 miliardi a 131,4 miliardi, mentre e i depositi in conto corrente sono saliti di 227 milioni (+3,28%) da 6,9 miliardi a 7,1 miliardi; in calo i depositi rimborsabili con preavviso di 5,9 miliardi (-5,99%) da 301,6 miliardi a 295,6 miliardi.