Camorra, arresti nel clan dei Casalesi e del boss Bidognetti

Notificate oggi 31 ordinanze di custodia cautelare a Caserta e nel basso Lazio dalla Questura di Caserta, dalla Dia di Napoli, dalla Guardia di Finanza di Formia e della Compagnia dei Carabinieri di Casal di Principe  (29 in carcere, 2 agli arresti domiciliari), emesse dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli.

Tra gli arrestati, figurano anche le due figlie e la nuora di Francesco Bidognetti, storico boss del clan dei Casalesi soprannominato “Cicciotto ‘e mezzanotte”. Le due figlie di Bidognetti sono finite rispettivamente in carcere e ai domiciliari, mentre è stata raggiunta dalla misura cautelare della custodia in carcere anche la nuora, moglie del secondogenito di Bidognetti.

Vittorio Sgarbi: che fine ha fatto il tetto di 240 mila euro nella P.A.?

Applausi a scena aperta

Oggi nel mirino di Vittorio Sgarbi ci finiscono i giudici. Poche righe, per inchiodarli alle loro responsabilità e mettere in luce i loro privilegi. Scrive Sgarbi, che ha di recente annunciato un suo rinnovato impegno politico: “I giudici della Corte Costituzionale percepiscono uno stipendio annuo di 362 mila euro l’anno. Il suo presidente l’indennità di funzione 432 mila”. E ancora: “Per garantire questi privilegi si pregiudica il futuro di intere generazioni. Sono stipendi scandalosi in un paese che ha una disoccupazione giovanile al 40%. Che fine ha fatto il tanto sbandierato ‘tetto’ dei 240 mila euro nella Pubblica Amministrazione?”. Touché. Nulla da ridere. Il post, va da sé, nel giro di pochi minuti ha collezionato un diluvio di like e condivisioni.

 

Sgarbi : nasce il Rinascimento

“Nello studio del notaio Mario De Simone, a Forlì, è stato formalmente costituito il Movimento politico ‘Rinascimento’. Adesso al lavoro per organizzare il movimento nelle regioni“. Ad annunciarlo è Vittorio Sgarbi sul proprio profilo Facebook. In un precedente post, il celebre critico d’arte aveva precisato di volere “persone di specchiata capacità. Quelle di professata moralità (e indubbia incapacità) le lascio a Grillo”.

 

Finanziamenti europei: 9 indagati in Calabria

Un’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa in carcere su richiesta della procura distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 9 indagati per minaccia ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato, turbativa d’asta ed abuso d’ufficio.L’ordinanza è stata resa esecutiva stamani dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, il Ros e il comando provinciale Carabinieri di Catanzaro.Il provvedimento riguarda esponenti politici, imprenditori e amministratori pubblici della regione Calabria, nonché 2 soggetti contigui alla cosca Mancuso di Limbadi.

Le indagini hanno documentato l’ingerenza mafiosa della potente cosca ‘ndranghetista dei Mancuso nella gestione dei fondi della comunità europea diretti al sostegno economico di nuclei familiari in difficoltà nonchè l’esistenza di un comitato d’affari che distraeva i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale ‘credito sociale’, indirizzandoli su conti correnti di società private, anche all’estero.

Moretti condannato:resta cavaliere del lavoro

 

Via titolo Cavaliere Lavoro a Moretti, Senato boccia richiesta M5s

Il Senato non ha approvato la richiesta di calendarizzare la mozione, presentata dal Movimento Cinque Stelle per togliere il titolo di Cavaliere del Lavoro a Mauro Moretti, attuale amministratore delegato di Leonardo, ex Finmeccanica, dopo la condanna a sette anni per il disastro ferroviario di Viareggio.

Con la sentenza di primo grado moralmente è inaccettabile per noi familiari che loro siano ancora a guidare questo Paese in aziende di Stato molto importanti”. Così i familiari delle vittime della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 a Viareggio all’indomani della sentenza del Tribunale di Lucca che ha condannato, tra i 33 imputati, gli ex amministratori delegati di Rfi, Mario Moretti a sette anni di reclusione, e Mario Michele Elia a sette anni e sei mesi.

Il Senato non approva con ampia maggioranza la mozione“, annuncia il presidente del Senato, Pietro Grasso, che ha fatto ripetere due volte la votazione.

(Agenzia)

Salvini: mettere un tetto agli stipendi degli artisti

E’ una cosa indegna pagare un artista 650 mila euro per pochi giorni di lavoro.   E’ uno sc hiaffo a tanta gente.Così il leader della Lega Nord Matteo Salvini, ai microfoni di ‘La Zanzara’, su Radio24, commenta il compenso del direttore artistico del Festival di Sanremo, Carlo Conti, finito nei giorni scorsi al centro delle polemiche. “Più che la polemica su Conti – sottolinea Salvini – ho chiesto che la Rai, che ha quantificato in 6 milioni di euro il guadagno che le deriverà dai 5 giorni di Sanremo, accrediti quei soldi su un conto della Protezione Civile per i terremotati”.

” Dare 650mila euro è uno schifo, andrebbe messo un tetto agli stipendi degli artisti. Io non avrò il piacere di seguire il Festival, perché in quei giorni sarò impegnato a fare altro”.

Napoli, ucciso imprenditore pregiudicato

Napoli ancora protagonista di violenza .Un uomo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco a Caivano, in provincia di Napoli. Si tratta di un 52enne,imprenditore titolare di un’azienda di lavorazione carni, raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco esplosi dai sicari mentre era a bordo della sua auto. Il fatto è avvenuto poco prima delle 6 in via Sturzo. La vittima era conosciuta agli inquirenti per reati contro il patrimonio. Sull’omicidio indagano i Carabinieri.