COMMERCIALISTI CONTRO IL RICICLAGGIO

Oltre 400 partecipanti al convegno dell’Ordine di Catania

Il presidente Truglio: «Complicazioni burocratiche e alte sanzioni inficiano il lavoro di contrasto degli studi professionali»

«È naturale e doveroso che la categoria dei Commercialisti sia in prima linea nella lotta al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo, ma il carico di funzioni che ci ha delegato la Pubblica Amministrazione rischia di minare l’efficienza del nostro lavoro». Il presidente dell’Ordine professionale di Catania (Odcec) Sebastiano Truglio ha espresso così il disagio della categoria nei confronti di una normativa che, nel lavoro quotidiano degli studi, «già sommersi da molti doveri spesso solo formali, si è rivelata una zavorra piuttosto che una possibilità di fattiva collaborazione. Gli adempimenti sono spesso di complessa attuazione e le sanzioni sono troppo alte rispetto alla fattibilità degli obblighi, colpendo spesso solo irregolarità formali», ha spiegato Truglio. Ragioni che spiegano la massiccia presenza di professionisti – oltre quattrocento – al convegno che l’Odcec etneo ha organizzato sulla tematica, molto sentita dagli iscritti.

Le procedure per l’adeguata verifica della clientela, le informazioni sulle limitazioni dell’uso del contante, la segnalazione delle operazioni sospette, sono stati gli argomenti tecnici al centro della relazione dell’esperto di antiriciclaggio Alfonso Gargano, commercialista salernitano. Ma al di là delle istruzioni per gli “addetti ai lavori”, il relatore ha sottolineato i motivi per cui occorre una evoluzione legislativa più efficace: «Ogni anno le banche e gli enti dell’area economica-finanziaria segnalano decine di migliaia di casi sospetti, invece le rilevazioni degli studi commercialisti sono nell’ordine di circa 300. Un cifra esigua, motivata dal fatto che i professionisti nella grande maggior parte dei casi conoscono bene i loro clienti, e con molti di loro hanno rapporti di lunga data. Quindi sanno già a priori la loro estraneità ai fenomeni di riciclaggio, ed è raro incorrere in operazioni anomale. A fronte di questa bassa percentuale – ha continuato Gargano – gli obblighi da assolvere per i commercialisti, soprattutto per i piccoli studi che rappresentano il 90% della categoria e non hanno risorse dedicate a questo ambito, sono spesso solo un adempimento formale che va incontro a sanzioni pesanti. Si rischia di perdere quindi la ratio della norma, che è quella di contrastare i riciclatori».

L’appesantimento burocratico dunque, secondo il presidente Truglio «non permette di collaborare efficacemente con la PA. Occorre un alleggerimento delle procedure che ci consenta di focalizzare effettivamente le operazioni sospette. Può esserci reale collaborazione – perché noi commercialisti vogliamo contribuire al contrasto del fenomeno – solo attraverso una semplificazione della normativa, soprattutto per gli studi di minori dimensioni. Su questo fronte si attendono le novità che scaturiranno dal recepimento della recente IV direttiva europea».

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Le tenebre avvolgono la Soprintendenza etnea –

S I A D
Prot.n…534/2016…………………….
Al Tribunale di Catania –
Al Dirigente Generale Dr.Gaetano Pennino
– Palermo –
Al Dirigente del Servizio12 –Dott.ssa M.Grazia Patanè
– Catania
Oggetto: Avviso di Contestazione Sindacale- Richiesta Convocazione/assemblea entro 48 ore
L’Organizzazione sindacale autonoma SIAD
Visti gli Ordini di Servizio della Soprintendente ai b.c. di Catania e, in particolare la disposizione. Prot.n.del 25 Ottobre 2016 “ Spostamenti logistici di personale”.
Accertata la Violazione dell’art.7 del CCRL comma C p.2 che dispone l’obbligo nella materia- trattandosi di Spostamento e mobilità di massa –della Consultazione sindacale.
Vista la Nota Prot.n.533/16 con la quale i dipendenti interessati hanno espresso vibrata protesta contro l’irrazionalità e l’arbitrario esercizio del potere- messi in luce dalla disposizione di servizio in esame- che non tiene conto pure del benessere della collettività
Visti i danni effettivi e il conseguente malessere del personale della Soprintendenza
Ritenuto che per giurisprudenza consolidata nessun atto od ordine di servizio può essere condizionato al futuro e riportare la strabiliante motivazione “…l’atto sarà oggetto di futura contrattazione sindacale”
A V V I S A
La Soprintendente-protempore ( con domicilio in Via Luigi Sturzo n.80 P.I) dott.ssa Maria Grazia Patanè che il presente atto vale quale

CONTESTAZIONE
Sindacale con invito per la stessa entro il 7 Novembre c.a. di disporre la revoca dell’atto precitato ai fini di ricreare un rapporto alla pari di correttezza e una convocazione assembleare che, a termini del contratto vigente, si richiede per la fattispecie in esame “entro 48 ore” dalla
data della presente.
Qualora non vi provveda , ai sensi dell’art. 369 bis c.p.p., questa Segreteria trasmetterà –Suo malgrado-gli atti al Pubblico Ministero con richiesta formale del compimento di atti di Indagine oltre che la verifica della sussistenza dell’eventuale ipotesi del reato di Abuso d’ufficio ai sensi dell’art. 323 cp.
Il SIAD non ha alcuna contrarietà a migliorare l’organizzazione del personale e la disciplina dell’Ufficio. Ma non si può più accettare che ciò avvenga senza il consenso ufficiale sindacale, e con il paradosso Incautamente attestato nella preriferita disposizione, “che l’organizzazione finale sarà oggetto di apposita contrattazione”.
Riteniamo che quando si voglia fare una scelta organizzativa,cioè uno spostamento massiccio di personale, prima occorre interrogare direttamente o in qualsiasi altro modo, l’organizzazione sindacale che ne ha il ruolo e compito per legge, non soltanto un dipendente con una planimetria d’ufficio in mano o altra dipendente-appena arrivata- già orientata con la smania di avere spazi e stanze.
Deontologia professionale e correttezza – forse appare opportuno ricordare – non consentono ai dirigenti della Soprintendenza di riunirsi, anche se impropriamente “convocati” , per sostituirsi all’Organismo Sindacale e disquisire su un tema o l’altro come quello delle Stanze aggiuntive e altre cose misteriose.
Appare infatti singolare che per stessa affermazione della gentile Soprintendente -resa g.25 Ottobre nel corso di un brevissimo colloquio allo scrivente Segretario – -“ la dirigente Luisa Maniscalco dell’Unità Archeologia si sia azzardata a richiedere specificatamente una stanza attigua già occupata da altro Settore e con ampi spazi e stanze già a propria disposizione”.
Nei tempi attuali –coerentemente con un Esposto documentato del SIAD del 2012 all’esame della Guardia di Finanza (sono noti diversi interrogatori ed avvisi giudiziari agli ex soprindententi (esclusa la Caffo) e della Procura sul fenomeno pure delle strane rilevazioni delle presenze dirigenziali – appare invece estremamente necessario dialogare con i dirigenti della Soprintendenza –la gran parte dei quali fa il proprio dovere e sembra condividere l’assunto del SIAD – per eliminare il privilegio dell’unica timbratura al giorno e la probabile attestazione dell’orario completo che non da certezze all’utenza e può realizzare –loro malgrado- una condotta fraudolenta (art.640 c.p.) perché induce il Dipartimento ai b.c. in errore circa la presenza sul luogo di lavoro.
Ribadiamo pertanto al dirigente generale Dr.Pennino l’opportunità- di bloccare in autotutela l’atto in oggetto per l’inopinata gestione amministrativa che può essere ancora corretta in tempo . Anche nell’interesse della stessa Soprintendente perché pensando la dott.ssa Patanè di operare bene crea una fatica di Sisifo, una politica destinata cioè al fallimento se è vero com’è vero che “nella futura Contrattazione sindacale” (Dio permettendo) almeno il SIAD opporrà un veto deciso.
Qualora non si verifichi la revoca , il SIAD depositerà -dal 7 Nov.c.a.- Nota al Tribunale competente.

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Disco rosso del SIAD ai soprusi della Sovrintendente Patanè

Pubblichiamo integralmente l’esposto SIAD sui comportamenti antisindacali della sovrintendente Patanè

S I A D
Prot.n…534/2016…………………….
Al Tribunale di Catania –
Al Dirigente Generale Dr.Gaetano Pennino
– Palermo –
Al Dirigente del Servizio12 –Dott.ssa M.Grazia Patanè
– Catania
Oggetto: Avviso di Contestazione Sindacale- Richiesta Convocazione/assemblea entro 48 ore
L’Organizzazione sindacale autonoma SIAD
Visti gli Ordini di Servizio della Soprintendente ai b.c. di Catania e, in particolare la disposizione. Prot.n. del 25 Ottobre 2016 “ Spostamenti logistici di personale”.
Accertata la Violazione dell’art.7 del CCRL comma C p.2 che dispone l’obbligo nella materia- trattandosi di Spostamento e mobilità di massa –della Consultazione sindacale.
Vista la Nota Prot.n.533/16 con la quale i dipendenti interessati hanno espresso vibrata protesta contro l’irrazionalità e l’arbitrario esercizio del potere- messi in luce dalla disposizione di servizio in esame- che non tiene conto pure del benessere della collettività
Visti i danni effettivi e il conseguente malessere del personale della Soprintendenza
Ritenuto che per giurisprudenza consolidata nessun atto od ordine di servizio può essere condizionato al futuro e riportare la strabiliante motivazione “…l’atto sarà oggetto di futura contrattazione sindacale”
A V V I S A
La Soprintendente-protempore ( con domicilio in Via Luigi Sturzo n.80 P.I) dott.ssa Maria Grazia Patanè che il presente atto vale quale
CONTESTAZIONE
Sindacale con invito per la stessa entro il 7 Novembre c.a. di disporre la revoca dell’atto precitato ai fini di ricreare un rapporto alla pari di correttezza e una convocazione assembleare che, a termini del contratto vigente, si richiede per la fattispecie in esame “entro 48 ore” dalla
data della presente.
Qualora non vi provveda , ai sensi dell’art. 369 bis c.p.p., questa Segreteria trasmetterà –Suo malgrado-gli atti al Pubblico Ministero con richiesta formale del compimento di atti di Indagine oltre che la verifica della sussistenza dell’eventuale ipotesi del reato di Abuso d’ufficio ai sensi dell’art. 323 cp.
Il SIAD non ha alcuna contrarietà a migliorare l’organizzazione del personale e la disciplina dell’Ufficio. Ma non si può più accettare che ciò avvenga senza il consenso ufficiale sindacale, e con il paradosso Incautamente attestato nella preriferita disposizione, “che l’organizzazione finale sarà oggetto di apposita contrattazione”.
Riteniamo che quando si voglia fare una scelta organizzativa,cioè uno spostamento massiccio di personale, prima occorre interrogare direttamente o in qualsiasi altro modo, l’organizzazione sindacale che ne ha il ruolo e compito per legge, non soltanto un dipendente con una planimetria d’ufficio in mano o altra dipendente-appena arrivata- già orientata con la smania di avere spazi e stanze.
Deontologia professionale e correttezza – forse appare opportuno ricordare – non consentono ai dirigenti della Soprintendenza di riunirsi, anche se impropriamente “convocati” , per sostituirsi all’Organismo Sindacale e disquisire su un tema o l’altro come quello delle Stanze aggiuntive e altre cose misteriose.
Appare infatti singolare che per stessa affermazione della gentile Soprintendente -resa g.25 Ottobre nel corso di un brevissimo colloquio allo scrivente Segretario – -“ la dirigente Luisa Maniscalco dell’Unità Archeologia si sia azzardata a richiedere specificatamente una stanza attigua già occupata da altro Settore e con ampi spazi e stanze già a propria disposizione”.
Nei tempi attuali –coerentemente con un Esposto documentato del SIAD del 2012 all’esame della Guardia di Finanza (sono noti diversi interrogatori ed avvisi giudiziari agli ex soprindententi (esclusa la Caffo) e della Procura sul fenomeno pure delle strane rilevazioni delle presenze dirigenziali – appare invece estremamente necessario dialogare con i dirigenti della Soprintendenza –la gran parte dei quali fa il proprio dovere e sembra condividere l’assunto del SIAD – per eliminare il privilegio dell’unica timbratura al giorno e la probabile attestazione dell’orario completo che non da certezze all’utenza e può realizzare –loro malgrado- una condotta fraudolenta (art.640 c.p.) perché induce il Dipartimento ai b.c. in errore circa la presenza sul luogo di lavoro.
Ribadiamo pertanto al dirigente generale Dr.Pennino l’opportunità- di bloccare in autotutela l’atto in oggetto per l’inopinata gestione amministrativa che può essere ancora corretta in tempo . Anche nell’interesse della stessa Soprintendente perché pensando la dott.ssa Patanè di operare bene crea una fatica di Sisifo, una politica destinata cioè al fallimento se è vero com’è vero che “nella futura Contrattazione sindacale” (Dio permettendo) almeno il SIAD opporrà un veto deciso.
Qualora non si verifichi la revoca , il SIAD depositerà -dal 7 Nov.c.a.- Nota al Tribunale competente.
Il Segretario Regionale Raffaele dr. Lanza

Lovegra, également appelé “Viagra pour femme (Lovegra)“, est un médicament développé pour traiter les problèmes de dysfonction sexuelle chez les femmes. Il agit en stimulant le flux sanguin vers les zones génitales, améliorant ainsi la sensibilité et l’excitation sexuelles. Toutefois, l’utilisation de Lovegra doit être sous supervision médicale pour éviter d’éventuels effets secondaires. Assurez-vous de l’acheter dans une pharmacie en ligne agréée pour garantir la qualité et l’authenticité du médicament.

Direttore ed Assessore ai b.c. non rispondono ancora: il SIAD denuncia

Pubblichiamo il sollecito risposta Nota del SIAD con oggetto:” Richiesta di revisione del processo di
organizzazione generale del personale A e B della Soprintendenza” inviata il 9 Giugno
2016-

Sollecitiamo il dott. Pennino e lAssessore a dare una risposta ai fondati rilievi del SIAD inviati con Note N.527/A del 9 Giugno scorso e Nota N.529/A del 15 Giugno 16 inviate con Fax – A.R. -dal Siad in allegato . E’ Vs. dovere. La presente ha pertanto valore di diffida omessa la risposta sarà depositata Nota alla Cancelleria del Tribunale di Catania entro 15/20 giorni dalla data di invio delle Racc.A.R.. Il tempo concesso alla Soprintendente di Catania per la rimodulazione della nuova struttura e l’omissione delle risposte alle costellazioni degli illeciti mobbizzanti rilevati, ha -fra l’altro, determinato già in questi mesi -purtroppo- un deterioramento dell’immagine pubblica dell’apparato verticistico dei beni culturali ( Vedi “La Sicilia” del.27.9.2016 pag 22…) perchè ha causato il rinvìo sine die nella struttura etnea della rideterminazione della dotazione organica del personale A e B ( avente mansioni soprattutto di vigilanza e custodia..) di una corretta turnazione degli operatori di tali categorie ,delle varie Unità operative con gli operatori A e B -(Società) dell’Accoglienza della Soprintendenza nonchè dell’avvio del processo di mobilità del personale in esubero”congelato” e, per certi versi, privilegiato ed “invisibile” da vari anni e negli Uffici ai beni cult.. Una riprova potrà aversi con una ispezione diretta a Catania presso la sede della Soprintendenza e l’audizione (necessaria) dell’autore della presente..
E’ una attenzione seria – spiace dirlo – che dovrebbe richiamare congiuntamente il direttore Pennino e l’assessore Vermiglio a un maggior senso di responsabilità nell’approfondire tale tema con la scrivente O.S.insieme al sovraccarico umano di operatori A e B congelati da diversi lustri dietro lussuose scrivanie – checchè taluni possano obiettare per interessi personali e di bottega –in violazione della legge 190/ 12 a ricordare il catechismo clientelare del passato.
Paradossalmente sull’altro fronte – abbiamo constatato – l’opinione pubblica e alcuni dirigenti responsabili lanciano accuse-critiche contro la Regione che consente queste anomale situazioni e non trova il coraggio di intervenire. Appare opportuno- ritenendo lealmente di interpretare certamente pure le intenzioni del Presidente della Regione- di disporre provvedimenti adeguati come la roteazione generale del personale A e B alla Soprintendenza di Catania rimuovendo pure tutti gli operatori A e B che stanno all’Unità personale, Archeologia, Unità Beni paesaggistici eccetera eccetera della Sovrintendenza di Catania da troppi anni francamente nella medesima postazione e gruppo in violazione delle norme anticorruzione e in misura visibilmente sproporzionata al reale fabbisogno come lamentato -generalmente -nei recenti rilievi della Magistratura contabile siciliana. Rilievi aggiungiamo noi che, se fossero recepiti con tempestività e la giusta determinazione culturale e trasparente, ne trarrebbe benefici la gestione e l’immagine della Regione siciliana.
Si attende dunque risposta nei termini delle vigenti norme sulla Trasparenza al sottoindicato indirizzo (Via Alberto Mario,74 Catania) e intervento correttivo per la Sovrintendenza etnea ribadendo che, in caso di omissione ingiustificata,o risposta solo parziale inviata soltanto – com’è Vs. “prassi” alla Soprintendente – a mente pure della Sentenza C.Cassazione n.14466, si configurerà – ns. Malgrado – Vs. Fattispecie di responsabilità penale. Il Segretario regionale
Dr. Raffaele Lanza

TUTTA LA VERITA' SULLE BIBLIOTECHE SICILIANE

Cattura

VIAGGIO NEL FUTURO: SCHEDE, UFFICI STAMPA E PROFILI DELLE BIBLIOTECHE CHE VERRANNO

Nicolosi (CT) – Il giornalista Raffaele Lanza in un saggio racconta la condizione delle biblioteche in Sicilia

Un libro che vuole fare chiarezza sulla difficile situazione delle biblioteche e dei centri culturali italiani e nello specifico nella provincia di Catania, in Sicilia. Il saggio scritto da Raffaele Lanza “Viaggio nel futuro: schede, ufficio stampa e profili delle biblioteche che verranno” è un volume ricco di spunti di riflessione, consigli e suggerimenti che porta i lettori alla scoperta del nostro sistema bibliotecario. Il volume con le sue 490 pagine totali, è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è disponibile anche nella versione e-book.
Il libro presenta la condizione delle biblioteche in Sicilia, e illustra come queste pian piano si stanno adattando alla legge che vuole che le amministrazioni pubbliche debbano dotarsi di un ufficio stampa. L’autore presenta un’analisi attenta e precisa su un sistema che vive anni di crisi profonda e che ha risentito profondamente anche della crisi economica mondiale. La mancanza di fondi poi sia a livello nazionale che locale, di certo non agevola la crescita delle biblioteche.
Raffaele Lanza è un giornalista ed è docente di Giornalismo, direttore dell’Ufficio Stampa comunale e fondatore del “Settore Stampa” alla sovrintendenza etnea. Il suo spirito libero e controcorrente lo ha portato a cominciare molte lotte contro i soprusi e le gli abusi. “Viaggio nel futuro: schede, uffici stampa e profili delle Biblioteche che verranno” si colloca all’interno di uno studio finalizzato dall’autore alla promozione della cultura e alla salvaguardia e diffusione dell’eredità storica e culturale del nostro territorio. Frutto di un lavoro intenso e volto alla ricerca di appunti, notizie e informazioni complicate da avere, il saggio vuole rendere più agevole la conoscenza delle biblioteche e degli enti locale nei loro servizi, nella loro storia, nella fisionomia complessiva e vuole dare testimonianza della varietà e delle potenzialità che la situazione attuale a Catania e provincia presenta e, a volte, nasconde.
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