Cerimonia di premiazione dei vincitori dei “Premi Eni Award 2024”

 

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Giuseppe Zafarana Presidente del Consiglio di amministrazione di Eni,e Claudio Descalzi Amministratore delegato di Eni,in occasione della cerimonia di premiazione dei vincitori Eni Award 2024

l Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con Giuseppe Zafarana, Presidente del Consiglio di amministrazione di Eni, e Claudio Descalzi, Amministratore delegato di Eni, in occasione della cerimonia di premiazione dei vincitori Eni Award 202

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia di premiazione dei vincitori Eni Award 2024

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia di premiazione dei vincitori Eni Award 2024

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Frontiere dell’Energia al professor Nam-Gyu Park

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Soluzioni Ambientali Avanzate al professor Holger Braunschweig

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Transizione Energetica al professor Marc Fontecave

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Giovane Ricercatore dell’Anno alla dottoressa Elvira Spatolisano

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Giovane Ricercatore dell’Anno al dottor Stefano Toso

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Giovani Talenti dall’Africa al dottor Favour Agbajor

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Giovani Talenti dall’Africa alla dottoressa Petra Kienyiy Chui

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Giovani Talenti dall’Africa al dottor Lakhdar Hamidatou

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna il Premio Giovani Talenti dall’Africa alla dottoressa Nomthandazo Precious Sibiya

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Giuseppe Zafarana Presidente del Consiglio di amministrazione di Eni,e Claudio Descalzi Amministratore delegato di Eni,in occasione della cerimonia di premiazione dei vincitori Eni Award 2024

 

 

 

C o m u n i c a t o

Si è svolta questa mattina, al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna dei “Premi Eni Award 2024”, istituiti con l’obiettivo di sviluppare un migliore utilizzo delle fonti energetiche, promuovere la scienza e la tecnologia applicate all’ambiente e valorizzare le nuove generazioni di ricercatori.
Nel Salone delle Feste la cerimonia è stata aperta dagli interventi di Giuseppe Zafarana e Claudio Descalzi, rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Eni.
Il Presidente Mattarella, dopo aver ricevuto una medaglia coniata in occasione dell’edizione 2024 dell’Eni Award, ha consegnato i Premi:
‘Frontiere dell’Energia’ al professor Nam-Gyu Park;
‘Soluzioni Ambientali Avanzate’ al professor Holger Braunschweig;
‘Transizione Energetica’ al professor Marc Fontecave;
‘Giovane Ricercatore dell’Anno’ alla dottoressa Elvira Spatolisano e al dottor Stefano Toso;
‘Giovani Talenti dall’Africa’ ai dottori Favour Agbajor, Petra Kienyiy Chui, Lakhdar Hamidatou e Nomthandazo Precious Sibiya.
Nella stessa circostanza il Presidente Mattarella ha altresì conferito i ‘Riconoscimenti all’Innovazione Eni’ e la menzione speciale ‘Eni Joule for Entrepreneurship’ a tre startup che si sono particolarmente distinte per l’innovatività e la sostenibilità dei progetti imprenditoriali proposti.

Messaggio del Presidente Mattarella in occasione dell’evento “100 anni di radio, 70 di televisione. Suoni e immagini senza confini”

 

discorso scrivania

C o m u n i c a t o

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’evento “100 anni di radio, 70 di televisione. Suoni e immagini senza confini”, ha inviato al Console Generale d’Italia a New York, Min. Plen. Fabrizio Di Michele, il seguente messaggio:
«La radio e la televisione hanno segnato il Novecento.
Sono state motori potenti della crescita culturale degli italiani, di coesione civile, di innovazione, di conoscenza del mondo, della stessa costruzione democratica.
Nella memoria di ogni famiglia ci sono parole della radio e immagini televisive che legano tappe della vita agli eventi della storia.
Celebrare a New York la ricorrenza – contemporaneamente – dei 100 anni dal primo programma dell’Unione radiofonica italiana e dei 70 dalla prima trasmissione televisiva della Rai assume un valore e un significato particolari.
Le comunità italiane all’estero hanno potuto, attraverso i media radio-televisivi, riannodare i legami, partecipare alle aspirazioni e ai successi della madre Patria.
Il servizio pubblico ha svolto, con la sua programmazione, una preziosa funzione di collegamento con i nostri concittadini all’estero e con i loro discendenti, rafforzando le loro radici.
Le trasmissioni hanno creato attenzione al nostro stile di vita, alla sensibilità e alla qualità italiane. Sono state vetrina del Paese, aiutando a rinsaldare relazioni e costruirne di nuove.
Ai partecipanti all’incontro, rivolgo gli auguri più calorosi.
L’approfondimento che dedicherete alla figura di Mike Bongiorno, personaggio radiotelevisivo tra i più popolari, e che proprio da New York cominciò la sua avventura professionale fino a diventare una icona della tv, è emblematico del valore del dialogo tra le due sponde dell’Atlantico. Bongiorno fu pioniere in stagioni di profondo cambiamento nel linguaggio e nelle tecniche televisive.
Oggi le trasformazioni si sono fatte ancora più veloci e intense. Il messaggio della cultura italiana è una sfida che non può andare delusa».

Gibellina finalista capitale italiana dell’arte, l’assessore ai Beni culturali della Regione siciliana Scarpinato: «Orgoglio per sua rinascita»

 

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Palermo,

«Desidero esprimere la più sentita vicinanza oltre che un plauso per la candidatura di Gibellina a Capitale italiana dell’arte contemporanea. Il fatto che la città sia tra le cinque finaliste ci riempie di orgoglio e testimonia l’attrattività culturale dell’Isola, impegnata sempre di più nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e storico».

Lo dichiara l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, con riferimento all’inserimento della città tra le cinque finaliste per il prestigioso titolo, annunciato dal Ministero della Cultura. 

«Gibellina, con la sua storia di rinascita, è un esempio virtuoso di come il dolore e la distruzione possano trasformarsi in bellezza e riscatto, diventando simbolo di un’identità culturale forte e proiettata nel futuro – aggiunge Scarpinato – Questo traguardo è motivo di grande soddisfazione e incoraggia la Sicilia a proseguire lungo il cammino della promozione dei suoi beni culturali».

Incontro tra Regione e Comune di Palermo per rilanciare i Centri commerciali naturali

 

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Sfruttare al massimo le opportunità economiche e sociali offerte dai Centri commerciali naturali e incoraggiare una crescita sostenibile del territorio. Con questo obiettivo, stamattina, si è svolto un incontro tra l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, e i componenti della quinta commissione del Comune di Palermo.

Tema principale, l’elaborazione di un quadro normativo che, attraverso un regolamento aggiornato, consenta di favorire il rilancio economico e sociale del tessuto urbano palermitano, con particolare attenzione alle piccole imprese e agli artigiani. La prospettiva è quella di conferire nuova linfa al commercio locale, incentivando lo sviluppo di sinergie virtuose.

«La riunione odierna – dice Tamajo – ha segnato l’avvio di un dialogo costruttivo e strategico tra Regione e Comune che culminerà nelle prossime settimane con la definizione di un regolamento aggiornato, mirato a valorizzare il potenziale economico e sociale dei Centri commerciali naturali e a promuovere lo sviluppo sostenibile. È nostro impegno sostenere le piccole imprese e gli artigiani, affinché, attraverso un regolamento rinnovato per i Centri commerciali naturali, possano rappresentare una risorsa strategica per la crescita del capoluogo siciliano. Ritengo cruciale ascoltare le istanze del territorio e delle associazioni di categoria, al fine di identificare con precisione le aree critiche su cui intervenire. Ringrazio i consiglieri comunali per la proficua collaborazione e il confronto odierno. Ci incontreremo nuovamente tra quindici giorni per proseguire con decisione il percorso avviato. La celerità e l’efficacia saranno fondamentali per rispondere alle esigenze dei cittadini».

Palermo: 18 arresti per spaccio di crack

 

 

Palermo: 18 arresti per spaccio di crack

 

Palermo,

Un’attività di indagine durata due anni, realizzata dai poliziotti del commissariato Brancaccio di Palermo, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 persone, di cui 17 per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio e una per spaccio di stupefacenti.

I criminali, come base di spaccio di crack, utilizzavano un box di un condominio ad alta densità abitativa, circondata da grate e cancelli che limitavano l’accesso dalle vie esterne.

La zona era inoltre sorvegliata da vedette appostate nei piani alti e da ronde nelle vie limitrofe rendendo complicato per gli investigatori, che si sono dovuti avvalere di sofisticate tecnologie, dimostrare le attività di spaccio

L’organizzazione criminale aveva un giro d’affari di circa 50mila euro settimanali ed i ricavi confluivano in una cassa comune per poi essere equamente divisi.

Gli spacciatori, rigidamente strutturati ed organizzati, operavano su due turni, dalle 8 alle 18 e dalle 18 alle 2 di notte, alternandosi tra loro.

Nel corso dell’operazione, durata due anni circa, i poliziotti hanno documentato migliaia di episodi di cessione di droga ed effettuato numerosi arresti e sequestri di crack nei confronti degli acquirenti, tutti fermati a distanza di sicurezza dai luoghi di spaccio che, con le loro confessioni, hanno aiutato a delineare la struttura dell’attività criminale.

I criminali fanno parte di due gruppi familiari che per il comune profitto avevano messo da parte vecchi dissapori agendo in pieno accordo tra loro.

 

Catania, antico Mercato delle Erbe: piazza Federico di Svevia per due giorni cuore di rievocazioni medievali

 

 

 

 

 

Catania,

Giochi di fuoco all’imbrunire  hanno coronato, domenica, la chiusura del primo appuntamento con il “Mercato delle erbe. Dal Castrum Sinus al Piano dell’erba” in piazza Federico di Svevia.
Due giorni di storia nella storia, con rievocazioni e riproposizioni in chiave medievale dell’antico “Emporio cittadino”,  tra mercanti e viandanti, giocolieri, musicanti, cucinieri e antichi mestieri, falchi e falconieri, lungo un percorso intriso di suoni, sapori, odori e colori tra i banchi delle maestranze della Catania di un tempo.
Un’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale e dal sindaco Enrico Trantino, che ha mantenuto per sé le deleghe alla Cultura e al Turismo, e che prevede un secondo weekend in chiave settecentesca il 26 e  27 ottobre in piazza Mazzini.

Il progetto, ideato da Carmela Costa del Gabinetto del Sindaco,  è stato messo a punto con il sostegno dell’assessorato regionale delle Autonomie locali. La realizzazione è  in sinergia con il Teatro Stabile di Catania che, con il direttore artistico Graziano Piazza, ha curato messa in scena e rappresentazioni. Hanno collaborato le associazioni I Batarnù e Casa Normanna.
“Una volta varcato il confine delle strade che portano al Castello Ursino – ha detto il sindaco Enrico Trantino – è stato come se il tempo si fosse fermato, un po’ come in un divertente film con Roberto Benigni e Massimo Troisi. Cittadini, turisti e tanti bambini hanno condiviso con gioia momenti  di un vivace e colorato passato, che ritroveremo con tante altre manifestazioni tra due settimane, il 26 e 27 ottobre,  in piazza Mazzini, l’antico piano San Filippo”.
“Le  due giornate – ha sottolineato Carmela Costa, ideatrice del progetto – sono state animate dall’associazione I Batarnu’ e Casa Normanna, dal laboratorio didattico creativo sul tema dell’erbario a cura dell’associazione guide turistiche provinciali e da Nadia Ruju, da maestranze e  diverse animazioni, per la gioia di tanti bambini, così come dalla rappresentazione del Teatro Stabile di Catania. Una manifestazione ricca e articolata che ha fatto rivivere e respirare l’atmosfera della quotidianità del tempo”.
Il prossimo appuntamento con il mercato delle erbe e le sue numerose iniziative gratuite, questa volta con rievocazioni settecentesche,  è in programma sabato 26 e domenica 27 ottobre in piazza Mazzini.

 

ARTE: RECUPERATE 695 OPERE RUBATE PER UN VALORE DI OLTRE 3 MILIONI DI EURO

 

Archivi -Sud Libertà

 

 

Roma,
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze e condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, in collaborazione con l’F.B.I. e il Raggruppamento Investigazioni Scientifiche dell’Arma dei Carabinieri, è durata circa tre anni e trae origine dalla denuncia di furto, presentata nel 2021 da un cittadino fiorentino, dell’importantissima opera libraria di Leonhart Fuchs dal titolo “De Historia Stirpium Commentarii Isignes”, Basilea 1542, bene sottratto da ignoti presso la propria dimora tra dicembre 2018 e giugno 2019. L’opera, individuata sul sito di una casa d’aste fiorentina a distanza di un anno esatto dalla sua denuncia, veniva poi sequestrata a Firenze a un antiquario veneto, ritenuto nel corso delle indagini acquirente in buona fede.

L’importante recupero generava l’inizio di un’articolata attività investigativa che ha coinvolto, a vario titolo, complessivamente 12 indagati nei confronti dei quali venivano compiute altrettante perquisizioni delegate dalla magistratura inquirente, consentendo il recupero di oltre 600 opere d’arte.
Tra le stesse figurano numerose e pregevoli opere librarie, nonché preziose ceramiche e vari dipinti, fra cui spiccano per importanza:
– 4 piatti in ceramica bianca con decorazioni, recanti sul retro il timbro “MANIFATTURA GINORI A DOCCIA PRESSO FIRENZE”, realizzate in esclusiva per la Presidenza della Repubblica italiana;
– servizio in finissima porcellana con decorazioni in oro zecchino, Meissen 1820;
– un piatto della dinastia Ming tardo periodo Kangxi di fine XVII sec.
– un dipinto raffigurante “bue” a firma Giovanni Fattori;
– l’opera libraria dal titolo “De Honesta Disciplina” con firma autografa di Giorgio Vasari.

Le opere recuperate, custodite in lussuose dimore nobiliari fiorentine, sono state sottratte nel corso di un quinquennio da uno degli indagati durante lo svolgimento di piccoli lavori di manutenzione di cui era stato incaricato dai proprietari.
I beni venivano poi immessi, a distanza di tempo dal furto, sul mercato antiquariale nazionale e, in alcuni casi, in quello estero dissimulandone la provenienza delittuosa. L’esportazione fuori dai confini nazionali ha visto collaborare all’indagine inizialmente l’F.B.I. e, successivamente, il servizio INTERPOL per tentare il rientro in patria, mediante azione stragiudiziale, di alcune opere legittimamente acquistate da ignari collezionisti, dagli Stati Uniti, Emirati Arabi e Inghilterra.
Grazie al rinvenimento di un libro mastro su cui veniva dettagliatamente riportata la contabilità delle opere d’arte rubate, è stato possibile quantificarne l’illecito e cospicuo volume d’affari ammontante a oltre 300 mila euro. È stato quantificato che, tutti i beni recuperati nel corso dell’attività investigativa, che ritorneranno nella disponibilità dei legittimi proprietari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, qualora immessi sul mercato antiquariale avrebbero potuto generare utili per oltre 3 milioni di euro.
Il risultato di oggi è un esempio concreto della sinergia tra la Magistratura e i vari Reparti dell’Arma dei Carabinieri, a cui si aggiunge la fondamentale collaborazione del Ministero della Cultura nelle sue ramificazioni territoriali, non disgiunta dalla indispensabile azione di denuncia del cittadino che si è rivolto alle istituzioni preposte consentendo, a distanza di tempo, di scardinare un’attività delittuosa che avrebbe spoliato un patrimonio culturale di inestimabile valore storico artistico.

Catania, per motivi di eredità litigio fra parenti: accoltellato con quattro fendenti all’addome ,ora in pericolo di vita, due arresti a Catania e braccialetto elettronico

 

 

squadra mobile catania

 

Catania, 

Uno lo teneva bloccato da dietro mentre l’altro lo accoltellava con almeno quattro fendenti al termine di un litigio iniziato verbalmente per futili motivi, legati a screzi tra parenti per questioni ereditarie.

Per questo due uomini sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra mobile di Catania al termine dell’indagine delegata dalla Procura distrettuale della Repubblica subito dopo la segnalazione dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro.

Era il 12 ottobre 2021 e la segnalazione era stata effettuata perché un uomo, che si era presentato con ferite di arma da taglio all’addome e a una gamba, era ricoverato in pericolo di vita.

Nonostante la reticenza dei presenti ai fatti, avvenuti all’interno dell’abitazione della vittima, nel rione Picanello, gli investigatori sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti, anche con l’aiuto degli specialisti del Gabinetto regionale di Polizia scientifica Sicilia orientale, e le effettive cause.

In considerazione degli elementi raccolti con l’indagine, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico ministero, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere e quella degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico nei confronti dei due indagati.

Israele e Hezbollah, uccidere chiunque senza pietà alcuna – anche donne e bambini – nel sud del Libano alla maniera di Hitler

 

 

Siria e Libano, l'altro fronte: scontri e missili a nord ...

 

 

I combattenti di Hezbollah , nel sud del Libano, hanno colpito un veicolo blindato militare con un missile guidato. Il veicolo ha preso fuoco e i soldati a bordo sono rimasti uccisi e feriti. Non c’è stata al momento alcuna conferma da parte dell’esercito israeliano.

Si apprende dai media che vi sono in corso combattimenti molto aspri in corso ad Aita el Chaeb, Ramiyeh e Qaouzah, nella zona di Bint Jbeil.

Altri quattro soldati dell’Idf sono stati uccisi e altri 58 sono stati feriti da un attacco di droni di Hezbollah contro una base militare vicino a Binyamina, nel centro-nord di Israele. L’attacco è stato rivendicato da Hezbollah, che ha dichiarato di aver preso di mira una base di addestramento con uno “sciame di droni” e di aver così dimostrato di essere in grado di colpire Israele.

Mentre è di 19 morti e 7 feriti il bilancio di un raid aereo israeliano contro la zona di Aitou a maggioranza cristiana nel nord del Libano, nel distretto di Zgharta. E’ la prima volta, dall’inizio del conflitto con Hezbollah un anno fa, che Israele colpisce questa zona.

Idf: “25 razzi Hezbollah da zone vicino Unifil contro Israele in un mese”

”Nel mese scorso circa 25 razzi e missili sono stati lanciati contro comunità israeliane e truppe Idf dai complessi terroristici di Hezbollah situati vicino alle postazioni Unifil nel Libano meridionale, sfruttando la loro vicinanza alle forze Onu. Uno degli attacchi ha causato la morte di due soldati Idf”.           Israele afferma  che ”Hezbollah utilizza complessi situati sopra e sotto terra per compiere attacchi terroristici contro lo Stato di Israele”.

”I raid mirati dell’Idf sono diretti solo contro Hezbollah e le attività delle truppe non sono dirette alle postazioni, alle forze o alle infrastrutture Unifil”, chiariscono le Forze di difesa israeliane spiegando che ”giovedì 30 settembre, prima dell’inizio dell’operazione, i rappresentanti dell’Idf hanno presentato una richiesta all’organizzazione di spostare il suo personale lontano dalle postazioni situate entro cinque chilometri dalla Blue Line, poiché questa zona sarebbe diventata una zona di combattimento attiva”.

Inoltre ”le Idf mantengono una comunicazione continua con l’Unifil per evitare, per quanto possibile, qualsiasi danno al personale dell’Unifil nella zona e continueranno a farlo, nonostante la complessità della presenza dell’Unifil all’interno della zona di combattimento”.

Unifil: “L’Italia non prende ordini da nessuno”  Ma occorre una soluzione politica

”La situazione” nel sud del Libano è grave, ma ”la missione resta”. Così il portavoce di Unifil Andrea Tenenti , sulla base dell’affermazione del Ministro alla difesa Crosetto “L’Italia non prende ordini da nessuno”, che ha  assicurato che “il contingente italiano sta bene, è motivato. Abbiamo la Brigata Sassari con più di 1.100 Caschi blu, rimangono nelle loro posizioni”.

Certo, ha ribadito, ”la situazione non è facile, ma continuano a lavorare, come tutti gli altri contingenti della missione” perché ”non possiamo avere un Paese che detta le regole per la Comunità internazionale”. Infine un auspicio: ”Occorre trovare una soluzione politica e diplomatica”.

Intanto continuano gli attacchi da parte di Israele anche su Gaza. E’ di almeno 10 morti e 30 feriti il bilancio di un raid aereo israeliano sul campo profughi di Jabalia nel nord della Striscia dove, secondo le Idf, si nascondono miliziani di Hamas.    Si apprende anche  che i caccia israeliani hanno colpito un centro di distribuzione di aiuti alimentari. Tra le vittime si contano anche donne e bambini……

Un membro dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf), Nasser Hamdi Abdelatif Al Shalfouh, è morto dopo essere stato ferito da schegge su gambe e al petto l’8 ottobre a Jabalia. Lo rende noto l’organizzazione in un comunicato, sottolineando di essere ” inorridita dall’uccisione di un membro del suo staff”.

Colpito un campo tendato che serviva “per pianificare operazioni terroristiche”

E’ di almeno 4 morti e 70 feriti con gravi ustioni il bilancio di un raid aereo israeliano che ha colpito un campo tendato che ospitava sfollati palestinesi vicino all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Come spiega l’emittente al-Jazeera, il raid ha causato un enorme incendio che si è rapidamente diffuso tra le tende. Le squadre di soccorso stanno cercando di trovare i sopravvissuti.

Il portavoce in lingua araba dell’Idf, Avichai Adraee, ha dichiarato che i caccia hanno colpito “terroristi che operavano in un complesso di comando e controllo allestito in un’area che in precedenza era l’ospedale dei Martiri di Al Aqsa”. “I membri di Hamas usavano il complesso dell’ospedale per pianificare ed eseguire operazioni terroristiche”….

Raid anche contro una scuola dove sono state uccise 22 persone

Le autorità di Gaza hanno inoltre dichiarato che un attacco israeliano alla scuola ‘Mufti’ ha ucciso 22 persone, tra cui 15 bambini e donne, e ferito 80 persone. L’ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che l’esercito israeliano “sapeva” che nella scuola “c’erano migliaia di bambini e donne sfollati dalle loro case e i cui quartieri sono stati bombardati”. “Hanno attaccato la scuola nonostante si trovasse in un’area che l’occupazione non ha classificato come zona di combattimento”.

Regione- Webuild, 1823 siciliani hanno risposto alla chiamata delle selezioni – «Chance per giovani e disoccupati»

 

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Palermo,

Sono stati 1.823 i siciliani che hanno risposto alla chiamata di Webuild nei recruiting day organizzati a Palermo e Catania in collaborazione con la Regione Siciliana. Dopo le due giornate nel capoluogo, che hanno registrato un’affluenza record alle selezioni, con 863 candidati di cui 88 studenti, il successo dell’iniziativa è stato replicato anche nella città etnea: al palazzo ex-Ese si sono presentati in 960, di cui 40 studenti.
Entrambe le tappe sono state suddivise in due giornate: la prima aperta a persone con e senza esperienza, inoccupate, in stato di disoccupazione o intenzionate a intraprendere un nuovo percorso nel settore edilizio. L’altra, che ha visto il coinvolgimento dell’Ufficio scolastico regionale, rivolta ai giovani diplomati degli istituti tecnici e professionali.
«Quest’iniziativa è un atto concreto – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – verso chi cerca un’occupazione, chi vuole migliorare la propria situazione professionale e chi si affaccia per la prima volta sul mercato del lavoro. Per questo il governo regionale l’ha promossa e supportata. L’auspicio è che il maggior numero possibile di giovani e disoccupati siciliani prosegua nei percorsi formativi avviati da Webuild e possibilmente trovi uno sbocco in uno dei tanti cantieri con i quali il gruppo sta contribuendo all’ammodernamento delle infrastrutture della Sicilia e del nostro Paese».
I recruiting day sono il risultato di un protocollo d’intesa firmato lo scorso novembre tra il presidente Schifani e l’amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini. Gli eventi rientrano nell’ambito del programma “Cantiere Lavoro Italia” che ha l’obiettivo di selezionare personale per l’avvio di corsi di formazione pre-assunzione per le figure di operatori da impiegare nei cantieri del Gruppo. In Sicilia la società è impegnata nei lavori per il raddoppio ferroviario della linea ad alta capacità Palermo-Catania-Messina e per uno dei lotti dell’autostrada Ragusa-Catania.