Finanziaria Regione Sicilia, ok a manovra da quasi un miliardo. Si prevedono investimenti contro la crisi idrica

 

 

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Palermo,

«Con la legge di Stabilità, superiamo un’altra pagina di precariato, variamo misure per la crescita del tessuto economico siciliano e per sostenere i consumi, prevediamo investimenti contro la crisi idrica e stanziamo importanti risorse, a vario titolo, a favore degli enti locali».
Così il presidente della Regione, Renato Schifani, annuncia alcuni dei principali capisaldi della manovra finanziaria votata oggi dall’Assemblea regionale siciliana. Il parlamento ha votato tre documenti contabili con un valore globale che si attesta attorno a 950 milioni di euro: la legge di Bilancio, la legge di Stabilità e il collegato prodotto dalle norme proposte nel maxi-emendamento del governo e del parlamento.
«Oggi – sottolinea Schifani – governo e parlamento conseguono un obiettivo storico: dopo oltre 20 anni la manovra viene approvata entro il 31 dicembre e ancora prima di quella nazionale. Viene evitato, per il secondo anno consecutivo, il ricorso all’esercizio provvisorio, ma anche alla gestione provvisoria, che erano diventati una consuetudine. Si tratta di un risultato fortemente voluto dal mio governo che conferma la nostra volontà di rafforzare il percorso di affidabilità della Regione nei confronti dei cittadini, delle imprese e degli enti locali. Al conseguimento di questo risultato hanno lavorato tutti i deputati di maggioranza e di opposizione e in particolare l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino con i suoi uffici, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il presidente della commissione Bilancio Dario Daidone. A loro va il mio personale ringraziamento».
Negli ultimi 25 anni, Bilancio e legge di Stabilità sono stati approvati entro l’anno solamente in altri due esercizi finanziari, nel 2004 e nel 2005. «L’approvazione prima della fine dell’anno è un risultato storico per la Regione e per il governo Schifani, la cui portata viene resa ancora più significativa dall’ampiezza degli interventi previsti. La manovra contiene, infatti, norme altamente caratterizzanti, a partire da quelle per lo sviluppo economico, con le quali vengono introdotte alcune misure coerenti con il disegno di politica economica tracciato dalla Nadefr (Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale).
Il governo, in particolare, punta ad attrarre gli investimenti dall’esterno dell’area attraverso l’istituzione di un’apposita task force e a rafforzare il tessuto economico stanziando 12,5 milioni per le imprese che decideranno di aggregarsi, diventando più competitive; 15 milioni saranno inoltre dedicati a sostenere, con una contribuzione in conto interessi da parte dell’Irfis, l’acquisto di beni durevoli da parte delle famiglie.
Oltre un quarto del valore della manovra, 280 milioni di euro, è destinato a investimenti, mentre il fondo sanitario cresce di 120 milioni di euro». L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino illustra i punti qualificanti della legge di Stabilità appena approvata dall’Ars.
«Di rilievo anche le disposizioni sui contributi per il servizio pubblico svolto da Ast – aggiunge l’assessore – che costituiscono l’ultimo tassello con il quale si completa in tempi record il processo di risanamento dell’azienda regionale, avviato soltanto lo scorso luglio».
La Finanziaria regionale stanzia, inoltre, circa 700 milioni di euro a favore degli enti locali: 350 milioni sul fondo ordinario per i Comuni, 115 milioni sul fondo investimenti per i Comuni, 105 milioni sul fondo per le ex Province e un inedito fondo di 4,5 milioni per incentivare i comuni virtuosi nella riscossione dei tributi propri. E ancora 10 milioni per i contributi agli enti in crisi economico-finanziaria, 6 milioni di maggiore contributo per le comunità alloggio per i disabili psichici e per il trasporto degli alunni pendolari, 5 milioni per la progettazione a favore dei Comuni.
In tema di siccità, il governo stanzia circa 60 milioni di euro: 10 per la realizzazione di un impianto di dissalazione, 20 milioni per gli investimenti contro la siccità da parte degli operatori agricoli pubblici e privati, 9,5 milioni per opere di manutenzione straordinaria nel settore agricolo e 10 milioni per iniziative e interventi di riutilizzo delle acque reflue. Tra le norme approvate, particolarmente qualificante è infine il superamento di un’ulteriore pagina di precariato con l’assunzione in Sas dei precari Asu in servizio nei luoghi della cultura, cui vengono anche aumentate a 36 le ore di lavoro settimanali.

Parcheggio Sanzio,Catania, aperta una porzione per 120 auto con sosta gratuita

 

Apertura Parcheggio Sanzio

 

Catania,

In anticipo rispetto alla data di consegna dei lavori in variante al progetto originario, prevista per fine gennaio, da stamattina una porzione della vasta area a parcheggio di piazzale Raffaello Sanzio, è aperta per accogliere circa centoventi automobili.

L’ingresso all’area di sosta, per ora, è consentita solo da via Imperia, attraverso un varco che permette anche ai pedoni di raggiungere gli stalli, in questa fase transitoria utilizzabili gratuitamente.

La superficie di parcheggio disponibile, infatti, è solo una parte della grande struttura intermodale e polifunzionale, attrezzata con un’ampia zona a verde e  per il fitness, su cui si stanno ancora ultimando i dettagli dei lavori di completamento.

Anche in questa fase temporanea il parcheggio verrà presidiato da operatori dell’Amts in attesa della consegna totale dell’opera tra circa un mese -ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Sergio Parisi, che stamani ha condotto un sopralluogo insieme ai tecnici– per dare seguito all’impegno del sindaco Trantino di accorciare i tempi di utilizzo delle aree di sosta per il periodo delle festività. E’ una struttura che quando verrà interamente consegnata è destinata a rimanere un fiore all’occhiello della città e anche per questo il sindaco ha voluto fosse intitolata alla memoria dell’avvocato Serafino Famà, illustre avvocato catanese ucciso dalla mafia”.

Il parcheggio è già costantemente monitorato dalle telecamere di videosorveglianza.

Il selciato è costituito da pavimentazione autobloccante, grigliati erbosi che permettono il drenaggio dell’acqua piovana, al fine di evitare formazioni di ristagni d’acqua piovana.

 

 

Napoli,valorizzazione 6 beni comunali- 44,4 milioni di euro- con il contributo di Invimit

 

foto in primo piano delle mani della donna che digitano il rapporto aziendale su una tastiera del computer portatile nel caffè - affari finanza e industria foto e immagini stock

Napoli,

Oggi si è conclusa formalmente un’operazione strategica su alcuni beni del Comune di Napoli, che confluiranno nel Comparto Napoli del Fondo i3-Sviluppo Italia le cui quote saranno detenute per circa il 70% dal Comune di Napoli e circa il 30% dal Fondo dei Fondi (sottoscritto da INAIL) gestito dalla Invimit Sgr S.p.A., interamente detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’apporto è finalizzato ad una completa e radicale valorizzazione degli immobili sulla base di linee strategiche condivise. L’Iniziativa di Invimit SGR S.p.A. a supporto del Comune di Napoli inaugura un nuovo modello di cooperazione sulla rigenerazione economico-sociale dei beni pubblici. Il Comune ha sottoscritto un accordo nel quale si impegna a adottare le azioni di valorizzazione amministrativa di propria competenza a cui seguono azioni di gestione professionale e di investimento da parte della SGR. In questo modo, il contributo della Invimit Sgr S.p.A., unito alle azioni di indirizzo e amministrative del Comune, può consentire di arrivare a sviluppare aree nell’interesse della collettività creando valore, contribuendo a risanare le finanze pubbliche, come richiesto dalla norma istitutiva della SGR.

Immobili trasferiti: sei proprietà di alto valore storico e strategico, tra cui il Deposito ANM di Via Posillipo, Villa Cava a Marechiaro, l’immobile a Pizzofalcone e Palazzo Cavalcanti, oltre a tre caserme in locazione alla Pubblica Amministrazione. Il valore complessivo dell’operazione è di 44,4 milioni di euro.

Investimenti: il Fondo dei Fondi gestito dalla Invimit ha investito nell’operazione oltre 15,5 milioni di euro ed ha stanziato ulteriori 27 milioni di euro per la valorizzazione degli immobili trasferiti.

Modalità di Trasferimento: Il 30% del valore complessivo di una parte del portafoglio è stato versato in contanti nelle casse del Comune di Napoli, per la riduzione del debito, mentre il restante 70% è rappresentato da quote del Comune di Napoli, assicurando al Comune una partecipazione diretta ai risultati della valorizzazione. Le caserme sono state interamente oggetto di acquisto da parte del Comparto.

Camere di commercio siciliane, stabilizzazione di 80 lavoratori

 

 

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Palermo,

Fine del precariato per 80 lavoratori delle Camere di Commercio della Sicilia. Oggi, nella sede dell’assessorato regionale delle Attività produttive, la firma dei contratti di lavoro a tempo indeterminato davanti al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e all’assessore Edy Tamajo. Presenti anche i rappresentanti delle Camere di commercio  e i sindacati di categoria.

«Dopo oltre venti anni, grazie a una norma voluta dal mio governo – dice Schifani – si chiude la pagina del precariato per questi dipendenti. Diamo certezza occupazionale a una categoria di lavoratori che nel tempo, non soltanto ha acquisito elevate competenze professionali, ma ha garantito la piena operatività di enti che svolgono un ruolo strategico per le imprese siciliane. Continueremo nel nostro impegno per mettere fine a tutte le situazioni di precariato che interessano la pubblica amministrazione regionale al fine di assicurare a questi lavoratori un futuro più sereno».

La stabilizzazione di questi lavoratori è stata resa possibile grazie alla norma contenuta della manovra quater del governo Schifani, approvata lo scorso novembre all’Ars, che stanzia più di 1,3 milioni di euro per gli esercizi finanziari dal 2024 al 2027, oltre alle risorse necessarie fino al 2039 per i dipendenti via via interessati dalla misura.

«Con questa firma – aggiunge Tamajo – poniamo fine a un lungo periodo di incertezza per i lavoratori delle Camere di commercio siciliane. Si tratta di un risultato che tutela i lavoratori e rafforza l’intero sistema camerale regionale, un settore cruciale per lo sviluppo economico della Sicilia. Questo è un impegno che avevamo preso e che oggi portiamo a compimento, dimostrando come, con serietà e concretezza, si possano dare risposte reali ai bisogni dei lavoratori e del territorio. La stabilizzazione è solo un punto di partenza: continueremo a lavorare per modernizzare e rendere più efficiente il sistema produttivo regionale».

I contratti a tempo indeterminato interessano 41 lavoratori della provincia di Caltanissetta, 9 della provincia di Trapani, 23 di Agrigento e 7 del territorio di Palermo ed Enna. I primi contratti di lavoro precario stipulati risalgono al 2002, gli ultimi al 2007. 

Ambiente, Regione e Croce Rossa insieme per l’inclusione dei soggetti vulnerabili. “Progetto Clara”

 

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Consentire a tutti, anche alle persone più vulnerabili, di godere della bellezza dei parchi e delle riserve naturali, con la collaborazione di volontari della Croce Rossa e dipendenti degli enti gestori adeguatamente formati e con il supporto di speciali carrozzine da escursione a traino. È la grande novità del “Progetto Clara”, realizzabile grazie a una convenzione firmata questa mattina da Giusi Savarino, assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, da Carmelo Stefano Principato e Pasquale Giacomo Morano, rispettivamente presidente e segretario della Croce Rossa Italiana Sicilia, all’insegna della promozione del benessere psicofisico e della tutela del territorio.

«Da oggi sarà possibile avviare il “Progetto Clara”, ossia la possibilità di rendere pienamente accessibili anche ai più vulnerabili le nostre riserve naturali e i nostri parchi – afferma l’assessore Savarino – l’importante protocollo d’intesa firmato con la Croce Rossa Italiana serve, in una prima fase, a formare i dipendenti e in una seconda fase, a rendere questi luoghi accessibili a tutti. Questo sarà possibile attraverso i supporti tecnici che l’assessorato fornirà agli enti gestori. Grazie all’utilizzo di carrozzine da escursione a traino, infatti, anche le persone con disabilità potranno percorrere sentieri impervi di montagna e ammirare paesaggi incontaminati, proprio come in un celebre film di animazione, faceva il nonno di Heidi, che inventò uno zaino-sedia per consentire alla giovane Clara, che non poteva camminare, di vivere giornate di condivisione e di gioia in cima ai monti con Peter e Heidi. Oggi gli strumenti sono più moderni, ma il concetto è lo stesso: rendere accessibili a tutti le nostre bellezze naturalistiche».

L’assessorato del Territorio e dell’ambiente metterà a disposizione della Cri Sicilia le risorse naturali presenti nei parchi regionali e nelle riserve, facilitando l’accesso a queste aree per promuovere il benessere psicofisico dei volontari. Alle persone vulnerabili saranno rivolte attività ricreative che favoriranno il contatto diretto con la natura all’insegna dell’inclusione e del benessere, come escursioni ecologiche e laboratori esperienziali. Inoltre la Croce Rossa organizzerà, in collaborazione con l’assessorato, tre “giornate in natura” per i propri volontari e per le persone vulnerabili assistite in diverse aree protette del territorio siciliano.

Il Po Fesr – comunica il Presidente della Regione Sicilia Schifani- – ha permesso di realizzare importanti interventi infrastrutturali e misure a favore di cittadini e imprese. ….

 

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Palermo,

«Il programma operativo Fesr Sicilia 2014-2020 può considerarsi una sfida vinta. La logica seguita dal mio governo – informa un Comunicato regionale- è quella di evitare la parcellizzazione avvenuta in passato nella spesa dei fondi comunitari. Quello di oggi è un risultato non scontato, grazie soprattutto alla riprogrammazione che abbiamo effettuato nel 2023 con un grande sforzo degli uffici regionali che ha permesso di risolvere alcune criticità».
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo all’evento di chiusura dei programmi Fesr Sicilia ed Eni Italia-Tunisia 2014-2020, organizzato questa mattina al Marina convention center del molo trapezoidale di Palermo dal dipartimento regionale della Programmazione come autorità di gestione.
Nel corso del suo intervento il presidente  ha sottolineato come adesso si apre «la delicata fase della rendicontazione delle spese sostenute e della chiusura del programma». «Il Po Fesr – ha aggiunto Schifani – ha permesso di realizzare importanti interventi infrastrutturali e misure a favore di cittadini e imprese. mostrandosi flessibile davanti agli eventi epocali che hanno inciso, segnandolo duramente, sul tessuto socio-economico mondiale e, in particolare, su quello della nostra Regione.
Mai come in questo ciclo di programmazione è risultato evidente, quanto fondamentale, il rapporto sinergico tra amministrazione regionale e istituzioni dell’Ue e del governo nazionale». «Siamo in un momento di forte impegno. Una fase – ha proseguito il presidente – nella quale numerosi osservatori economici confermano la crescita della Sicilia. Intendiamo continuare su questo percorso di politica espansiva. Il nostro impegno va avanti per gestire al meglio i programmi delle politiche extra regionali e attuare, come nel caso dei fondi Fsc, interventi strategici».
«La grande sfida – ha concluso Schifani – non è soltanto ottenere i fondi extra regionali ma saperli spendere e rendicontare. Un tema tecnico che si intreccia con l’azione politica del governo: entrambi vanno di pari passo e sono inscindibili, nell’interesse di tutti i siciliani».

Caro voli, Regione Sicilia raddoppia lo sconto aerei per Natale. favorendo la mobilità sostenibile»

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Palermo

Un milione di biglietti aerei rimborsati in un anno. E la Regione raddoppia lo sconto, portandolo dal 25 al 50%, per quei siciliani che desiderano raggiungere l’Isola per le feste  estendendo il beneficio anche a chi è nato in Sicilia ma risiede altrove. Sono alcune delle misure introdotte dal decreto “Stop caro voli Natale 2024”, voluto dal governo regionale per mitigare il costo delle tariffe aeree, e presentate, insieme con il report sul Caro-voli, in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans, a Palermo, dal presidente della Regione, Renato Schifani, dall’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, Alessandro Aricò, e dal dirigente generale del dipartimento Infrastrutture, Salvatore Lizzio.

In un anno la Regione ha rimborsato oltre un milione di biglietti aerei e consentito a tanti siciliani di raggiungere la nostra regione a un costo più contenuto rispetto a quello stabilito dalle compagnie aeree. Con questo decreto, adesso, grazie ai 17,2 milioni di euro stanziati all’interno della legge sulle variazioni di bilancio, chi effettuerà dal 7 dicembre al 6 gennaio 2025 un volo diretto da uno scalo nazionale a un aeroporto siciliano e viceversa, avrà diritto allo sconto del 50% a fronte dell’attuale 25%. Il provvedimento non sarà più valido esclusivamente per i residenti in Sicilia, ma verrà esteso anche a chi è nato ma non risiede stabilmente nell’Isola.

«I dati – commenta il presidente Schifani – dimostrano in maniera inequivocabile il successo di questa iniziativa, una misura unica in Italia, che abbiamo fortemente voluto per alleggerire il costo dei voli che, soprattutto in prossimità delle feste, rendono proibitivo spostarsi o rientrare in Sicilia. Non possiamo continuare a scontare la nostra condizione di insularità piegandoci al cartello esercitato di fatto da alcune compagnie aeree. Con la nostra battaglia sul caro voli tuteliamo il diritto dei siciliani a una mobilità economicamente sostenibile. Per questo abbiamo voluto raddoppiare i rimborsi ed estenderli anche a chi è nato ma non risiede in Sicilia. Nella Finanziaria che sarà votata nelle prossime settimane all’Ars, – continua Schifani – abbiamo stanziato per il caro voli 15 milioni di euro all’anno per i prossimi tre anni. Un’ulteriore dimostrazione della volontà di questo governo di assicurare la continuità di questa misura di sostegno. Non è la politica che può intervenire sulle tariffe aeree in un regime di libero mercato, però è giusto chiedere all’Antitrust, alla quale abbiamo presentato già due esposti, di verificare il rispetto delle regole ed eventuali cartelli tra le compagnie. Con i fatti, e non soltanto a parole, restiamo al fianco dei cittadini siciliani in questa battaglia di civiltà».

Gli sconti possono essere ottenuti direttamente al momento dell’acquisto sui siti web delle compagnie aeree che hanno sottoscritto la convenzione con la Regione, oppure si può richiedere il rimborso successivamente al viaggio, caricando la carta d’imbarco sul portale del Dipartimento delle Infrastrutture —

Sulla piattaforma Siciliapei sono state caricate quest’anno più di 400 mila richieste di rimborso, il 42,5% del totale. Catania-Roma è la tratta aerea più acquistata, con oltre 22 mila richieste di rimborso presentate. A seguire, i collegamenti tra il capoluogo etneo e Milano Malpensa e quelli tra Palermo e Roma e tra Palermo e Milano, con le rispettive rotte inverse. Il volo più caro è stato il Palermo-Bologna Ryanair del 28 maggio costato 915 euro. Di poco più basso il prezzo del Catania-Milano Linate di Ita Airways del 27 ottobre pagato 876 euro. Easyjet e Aeroitalia si contendono, invece, il primato della tratta più economica, rispettivamente con i voli Palermo-Malpensa e Fiumicino-Catania del 15 febbraio e del 22 marzo, venduti entrambi ad appena un euro.

«Quello contro il caro voli – aggiunge l’assessore Aricò – è un provvedimento storico che ha già dato ottimi risultati e che adesso rinforziamo ed estendiamo anche ai cittadini nati in Sicilia ma residenti altrove. In più, abbiamo pensato anche a chi si sposta in treno. Con Ferrovie dello Stato, visto il grande successo del Sicilia Express, il treno low cost che collegherà Nord Italia e Sicilia nel periodo delle feste e andato sold out in appena un’ora, stiamo lavorando all’organizzazione di un secondo convoglio in partenza subito dopo Natale e con rientro a Capodanno. Purtroppo la logistica di Rfi non ci consente di fare di più, per ragioni legate alla sicurezza dei trasporti sulle linee ferroviarie. Abbiamo anche sottoscritto un accordo per le aree urbane delle città di Palermo e Catania – conclude Aricò – che, dall’8 dicembre al 6 gennaio, consentirà di accedere a promozioni molto vantaggiose per raggiungere gli aeroporti e di acquistare biglietti unici integrati all’interno delle due aree urbane. Il nostro augurio è che i siciliani, residenti e non, possano trascorrere in famiglia le festività».

A Palermo, infatti, si potrà viaggiare da qualsiasi stazione ferroviaria della città verso l’aeroporto “Falcone e Borsellino” e viceversa al prezzo promozionale di 4 euro anziché 6,80 euro. In più, all’interno dell’area urbana sarà possibile viaggiare su tutte le corse di Trenitalia e sui mezzi Amat acquistando un solo biglietto giornaliero integrato al costo di 3 euro, a fronte degli attuali 6,10 euro.
Stessa formula anche a Catania. Dall’8 dicembre al 6 gennaio 2025, da qualsiasi stazione ferroviaria cittadina sarà possibile raggiungere l’aeroporto “Vincenzo Bellini”, e viceversa, al costo di un euro anziché 2,20 euro. Stessa tariffa a un euro anche per tutti i treni che circolano all’interno dell’area urbana di Catania. I biglietti saranno acquistabili su tutti i canali di vendita di Trenitalia a partire dal prossimo 7 dicembre.

 

 

“L’azione politica del governo Schifani -ammette il governatore siciliano- guarda al mondo imprenditoriale…..” Restano tuttavia in Sicilia migliaia di giovani senza lavoro per i “concorsi truccati” nei pubblici uffici

 

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«In appena due anni di governo la Sicilia è cresciuta oltre ogni attesa. Lo certifica la Banca d’Italia che indica un aumento del Pil superiore alle altre regioni. Questo significa che abbiamo lavorato bene ma anche che c’è un sistema produttivo e imprenditoriale solido e strutturato: questo è un elemento di base che ha consentito alla politica liberale, attuata dall’avvio di questa legislatura, di enfatizzare questa crescita».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenendo oggi a Palermo a Villa Igiea all’assise dei Giovani imprenditori di Confindustria dal titolo “Finire per cominciare”.

«L’azione politica del mio governo – ha aggiunto – continuerà a guardare al mondo imprenditoriale come fulcro centrale dello sviluppo economico e occupazionale. Stiamo puntando sulla semplificazione dell’attività amministrativa e in tal senso abbiamo riformato la Cts per le valutazioni ambientali, con regole nuove e procedure più snelle per assicurare risposte adeguate e tempestive, consentendo alle imprese di orientare le proprie scelte di investimento avendo tempi certi. Mi piace sottolineare come esempio di efficienza a favore delle aziende l’attività dell’Irfis, un fiore all’occhiello della Regione, che sta attualmente gestendo la procedura per ottenere un abbattimento del 50 per cento degli interessi sui mutui. Non basta, infatti, avere le risorse ma occorre anche saperle spendere bene e velocemente».

Il presidente nel suo discorso ha ricordato l’accordo con Webuild per la formazione e successiva assunzione di giovani siciliani e l’impegno del governo «per riformare il settore della formazione, con l’obiettivo di renderla più adeguata alle richieste del mondo del lavoro».

«La mia storia politica liberale – ha proseguito Schifani – mi ha insegnato quanto sia importante il confronto e trovare punti di sintesi con categorie sociali, imprenditori, mondo delle professioni e, in Parlamento, anche con le opposizioni, mettendo da parte riserve e pregiudizi, guardando all’interesse comune. Io credo nella dialettica politica e nell’ascolto anche di chi la pensa diversamente da me: mai creare muri e trincee, altrimenti non si cresce. Ho accolto, per esempio, l’utile suggerimento di Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars, per riattivare le terme di Sciacca e Acireale, un progetto che mi ha convinto e sul quale da mesi ormai lavoriamo senza sosta, avendo individuato sia le risorse finanziarie, 90 milioni di euro provenienti dall’accordo di coesione, sia le soluzioni alle criticità che finora ne hanno impedito il rilancio. Sono convinto che, entro la fine della legislatura, riusciremo a riaprirle e a creare un grande polo del turismo termale, con enormi ricadute per i due territori».

Schifani ha concluso il suo intervento citando la recente approvazione del piano rifiuti che «ci consente adesso di passare alla fase concreta della realizzazione dei termovalorizzatori, un processo ormai irreversibile che archivierà definitivamente la stagione delle discariche».

Restano tuttavia in Sicilia – aggiungiamo noi di SUD LIBERTA’ – migliaia di giovani alla ricerca di un posto di lavoro. Posto che non trovano per la lottizzazione vergognosa dei posti messi a concorso nella pubblica amministrazione siciliana

La Regione Sicilia approvato Rendiconto 2023, il governatore Schifani: «Ripianato disavanzo per 3,1 miliardi, un risultato storico»

RESTA UN DISAVANZO DI CIRCA 900 MILIONI DI EURO: ADESSO LA PAROLA ALLA CORTE DEI CONTI

 

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Palermo,

Disco verde del governo regionale al Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2023. Il documento contabile, presentato oggi in conferenza stampa a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione, Renato Schifani, dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e dal ragioniere generale Ignazio Tozzo, certifica una riduzione delle passività per oltre 3,1 miliardi di euro, a fronte dei 435 milioni previsti, superando così di gran lunga quanto inserito nel bilancio di previsione.
Il documento finanziario fotografa anche una crescita degli investimenti del 44%, con più di 2,6 miliardi di euro erogati. Numeri più che positivi dovuti, in particolare, alle maggiori entrate, pari a 1,7 miliardi, registrate in Sicilia grazie alla crescita economica, all’aumento del cofinanziamento statale sulla spesa sanitaria (200 milioni in più nel 2022 e 300 milioni nel 2023), e ai risparmi di circa 1,2 miliardi dovuti al contenimento della spesa delle società partecipate e degli enti controllati, ai risparmi sulle locazioni passive, sul funzionamento degli uffici, sulle spese per l’energia elettrica per circa 200 milioni, e alla rinegoziazione di 2,1 miliardi di mutui del Mef con Cassa depositi e prestiti.
«Si tratta di un record senza precedenti – commenta il presidente della Regione, Renato Schifani – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo, riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo, con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto».
«Con un disavanzo finale di 897 milioni di euro – aggiunge l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino – siamo ormai vicini alla realizzazione di un ulteriore obiettivo estremamente ambizioso: passare dal deficit al surplus. Si apre un nuovo capitolo nella storia della Regione che consentirà la realizzazione di forti investimenti per lo sviluppo della nostra terra.
Ringrazio gli uffici del mio assessorato per avere lavorato alacremente e in particolare i due dirigenti generali, Ignazio Tozzo e Silvio Cuffaro, che hanno permesso la realizzazione dei risultati che oggi vengono sanciti nel documento finanziario. Continueremo su questo percorso per rendere stabile e migliorare ulteriormente il risultato, coniugando rigore e sviluppo, e siamo fiduciosi che il risultato raggiunto potrà contribuire alla più celere definizione del contenzioso con la Corte dei conti, che costituisce una priorità del governo». Il Rendiconto generale sancisce anche un forte incremento della liquidità, con il fondo cassa che raddoppia in due anni da 4 miliardi a un totale di quasi 8 miliardi di euro. Alla riduzione del disavanzo hanno contribuito sia le maggiori entrate, derivanti dall’aumento del Pil oltre le stime, sia le politiche di bilancio di contenimento della spesa e di amministrazione delle passività. Il disavanzo da ripianare è stato pertanto ridotto da 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. Dopo l’approvazione in giunta avvenuta oggi, il Rendiconto generale sarà trasmesso adesso alla Corte dei conti per ottenere la parificazione.

Messina, approvata dalla Giunta Basile la rimodulazione delle tariffe dello stadio Franco Scoglio e del PalaRescifina

 

Approvata dalla Giunta Basile la rimodulazione delle tariffe dello stadio Franco Scoglio e del PalaRescifina

 

L’assessore alle politiche sportive Finocchiaro: “Tariffe aggiornate per valorizzare gli impianti sportivi e culturali della città”.

 

Messina,

L’esecutivo del sindaco Federico Basile, riunitosi oggi pomeriggio a palazzo Zanca, nel corso dei lavori di Giunta ha approvato la delibera n. 584 del 19 novembre 2024, proponente l’assessore alle Politiche sportive Massimo Finocchiaro, avente ad oggetto l’aggiornamento delle tariffe per l’utilizzo dello stadio “Franco Scoglio” e del PalaRescifina, i due principali impianti sportivi cittadini, spesso teatro di eventi di grande rilevanza, non solo sportivi, ma anche musicali, culturali e di spettacolo.

“Si tratta di un adeguamento necessario – spiega l’assessore Finocchiaro – in quanto occorreva rimodulare l’attuale piano tariffario, fermo all’approvazione con delibera di Giunta del 2018,  e anche per rispondere alle esigenze attuali e alle opportunità che queste strutture offrono. Lo stadio F. Scoglio e il Palarescifina sono due risorse preziose per la nostra città, capaci di ospitare eventi di grande richiamo che non solo generano un ritorno economico sul tessuto cittadino, ma offrono anche visibilità e prestigio a Messina. Con il nuovo piano tariffario, calibrato sulle specifiche caratteristiche e potenzialità ricettive di ciascun impianto, intendiamo valorizzare al meglio questi spazi e garantire una gestione sostenibile ed efficiente”.

L’aggiornamento si basa sull’esperienza maturata negli ultimi anni, che ha visto un utilizzo sempre più frequente di queste strutture per grandi eventi musicali e culturali, differenti per modalità di fruizione rispetto ad altre strutture cittadine come le palestre. Inoltre, è stato colto anche l’input del presidente del Consiglio comunale, Nello Pergolizzi, che aveva evidenziato la necessità di rivedere le tariffe, ormai non più adeguate rispetto alle esigenze di gestione e valorizzazione degli impianti. “Ringrazio il presidente Pergolizzi per aver sollecitato questa revisione – aggiunge Finocchiaro – e per il contributo nel promuovere un dialogo costruttivo”. Il nuovo piano tariffario tiene conto del valore reale degli impianti, delle loro potenzialità e delle esigenze di manutenzione e miglioramento, così da garantire strutture adeguate agli standard richiesti per eventi di alto livello.

“L’obiettivo – conclude l’Assessore – è quello di fare dello Stadio Franco Scoglio e del Palarescifina due punti di riferimento non solo per lo sport, ma anche per la cultura e lo spettacolo, rafforzando il ruolo di Messina come polo attrattivo nel panorama regionale e nazionale”.