Consiglio comunale di Catania approva regolamento sale giochi, una mozione e un odg

 

Consiglio

 

Catania,

Il Consiglio comunale di Catania ha approvato ieri all’unanimità dei 24 presenti il Regolamento per le sale giochi e per l’installazione di apparecchi elettronici da intrattenimento o da gioco. L’Aula si è espressa favorevolmente anche su una mozione e un odg.

L’assessore alle Attività Produttive, Giuseppe Musumeci, ha presentato il Regolamento sottolineando l’importanza per il Comune di dotarsi di uno strumento del quale era sprovvisto, e  dando atto alle commissioni consiliari,  agli uffici e  al suo predecessore, Giuseppe Gelsomino, per il lavoro svolto su questa materia.
I vari articoli sono stati formulati dall’Amministrazione nel rispetto delle disposizioni del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, e delle norme vigenti, con una particolare attenzione rivolta al contrasto ai fenomeni di dipendenza, come anche previsto dalla legge regionale del 2020 “Norme per la prevenzione e il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo”.
Il regolamento individua i criteri e i limiti per la diffusione di nuovi locali in cui si pratica il gioco lecito sul territorio, garantendo limiti di sostenibilità con l’ambiente circostante, oltre al corretto rapporto con l’utenza, la tutela dei minori e delle fasce più a rischio, la prevenzione di fenomeni di dipendenza.
Il testo si sofferma sulla definizione dei giochi, le prescrizioni per i gestori, le caratteristiche strutturali degli esercizi, con le distanze da luoghi “sensibili”. In particolare, è prevista la distanza minima di m. 500 rispetto a istituti scolastici, incluse le università e ogni altra struttura formativa; luoghi di culto; strutture sanitarie e ospedaliere; impianti sportivi e centri di aggregazione giovanile; strutture che operano in ambito sanitario o socio-assistenziale.
Tra gli obblighi per i titolari delle sale giochi c’è quello di esporre all’interno dei locali la tabella dei giochi proibiti rilasciata dalla Questura, così come di esporre all’ingresso e all’interno degli esercizi  il materiale informativo predisposto dall’Asp  per evidenziare i rischi correlati al gioco e  segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico.
I giochi riservati ai maggiorenni devono essere collocati in area separata e opportunamente delimitata rispetto ad altri giochi o alle attività di diversa natura praticate nei locali. L’esercente deve prevedere idonea sorveglianza ed è tenuto a far rispettare il divieto di utilizzazione ai minorenni, anche mediante richiesta di esibizione di un documento di riconoscimento valido.
Riguardo agli orari di apertura, il regolamento dispone che  tutti gli apparecchi da gioco possono essere messi in funzione solo tra le ore 9 e le ore 24. Nel corso dell’anno scolastico inoltre, fino alle ore 14 dei giorni feriali, deve essere fatto divieto di accesso ai minori di anni 16 (quest’ultimo punto mira a dare un contributo alla lotta alla dispersione scolastica).

Nel corso della seduta è stata anche approvata, all’unanimità dei 25 presenti, la mozione a firma del consigliere Maurizio Zarbo e del gruppo consiliare Prima l’Italia, sulla  “Promozione di iniziative volte a prevenire e contrastare le situazioni di disagio psicologico”, anche attraverso l’Asp,  con riferimento in particolare alle conseguenze per la cittadinanza determinate da un evento come l’esplosione causata da una fuga di gas a Trappeto nord nel gennaio scorso.
Il Consiglio ha dato inoltre il via libera, con dodici  favorevoli  tre astenuti e otto contrari, all’ordine del giorno presentato dal consigliere Maurizio Caserta relativo all’adesione alla manifestazione di sabato 15 marzo a Roma “Una piazza per l’Europa. Tante città in un’unica voce”, per riaffermare i valori della pace, della libertà, della solidarietà.

IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE: LE ALTRE RAGIONI PER CUI IL SINDACO DI NICOLOSI -ANGELO PULVIRENTI- VIENE RITENUTO “POLITICAMENTE SCORRETTO” E ,PURTROPPO, RIESCE A FAR DANNO ALLA POPOLAZIONE

 

Strada delle nebbie in sicurezza con 50 lampioni | Bresciaoggi

 

 

DI  RAFFAELE LANZA

Scopriamo altre ragioni sugli impianti di pubblica illuminazione spenti di Nicolosi.  Viene fuori da questo Comune un’altro interessante  documento – interrogazione comunale di un Gruppo “Nicolosi a colori” –  che interroga il sindaco sulla manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione lasciati per troppo tempo spenti sui pali dell’Enel.

 

Questa l’interrogazione visibile nella delibera n.78 del 18 Ottobre scorso.    In essa il consigliere Di Mauro -condiviso dall’intero Gruppo – ritiene che il Sindaco sia politicamente scorretto e ne spiega i motivi.   Ecco il testo “. Il Presidente del Consiglio comunale, cede nuovamente la parola al Consigliere Di Mauro
che, in qualità di consigliere interrogante, legge il testo dell’interrogazione presentata costituente parte integrante del presente atto.
Replica il Sindaco leggendo il testo della risposta, costituente anch’essa parte integrante del presente atto.
Interviene il consigliere Di Mauro, il quale si dice non soddisfatto della risposta in quanto parziale, poiché i guasti permangono da oltre un mese; Nicolosi necessita di una ditta che faccia la manutenzione con costanza. Il buon funzionamento dell’illuminazione pubblica è importante per la sicurezza del territorio.

Le proteste sulle lampade spente si susseguono giorno dopo giorno. Alcune vengono coagulate all’Ufficio Vigili urbani che fa da “passacarte” al funzionario indifferente- incaricato della pubblica illuminazione e seppellito negli scaffali ad ammuffire.  Altri chiedono di parlare con il sindaco Pulvirenti  che chiede subito all’interlocutore se il suo nominativo risulta tra la popolazione residente.     Se la risposta è positiva l'”affare” è probabile -apprendiamo- seguirà un iter favorevole.  Il cittadino dovrà firmare cioè un modulo prestampato-dopo un primo “viaggio” al Comune- e ringraziare personalmente il sindaco del “favore” elargito.

 

Angelo Pulvirenti sindaco di Nicolosi - Etna, il rifiuto della normalità

Il sindaco di Nicolosi  Angelo Pulvirenti

 

Ecco cosa sostiene il sindaco di Nicolosi  in questa nota pervenuta in redazione e di risposta al Gruppo di opposizione:

In atto non vi è contratto di manutenzione con apposita ditta, le manutenzioni vengono svolte con affidamenti a ditte esterne

il costo annuale di manutenzione ordinaria per l’anno 2023 è di euro 23.469,67

-l’iter da seguire per segnalare interventi manutentivi  consiste nella compilazione  dell apposito modulo disponibile

presso i VV.UU.

-I tempi medi di risoluzione delle problematiche sono di circa 10 giorni stante la frequenza settimanale degli interventi manutentivi

 

Un modus operandi che non può essere condiviso dalla maggior parte della popolazione di Nicolosi e da chi legge queste note.  La sicurezza dei cittadini è una questione pubblica e non privata, nè si può pensare di privare il cittadino di un servizio pubblico come l’illuminazione per fare  od accrescere , con questi sistemi illeciti e sporchi, un”clientelismo” forzato.

Un sindaco così “politicamente scorretto” è meglio farlo dimettere subito da quella poltrona prima che operi altro danno- di non poco conto- alla popolazione.    

Questo sindaco è un “medico” e per provare che non conosce , anzi ,che finge di non conoscere i meccanismi  pubblici della trattativa privata con le ditte  della manutenzione lampade affida il servizio a più ditte anzichè -per l’esiguità della somma ad una sola per abbreviare i tempi di riparazione- per fare clientelismo-segreteria e finto       risparmio energetico sulla pelle degli abitanti di Nicolosi            Il trucco c’è e si vede. In Via Ragalidda dove sono stati spenti una ventina di lampioni, il sindaco Pulvirenti ha  riattivato i lampioni oggetto della protesta popolare salvo alcuni ma ha tenuto spenti ( incredibile ma vero: da quasi due anni ) i lampioni  di un tratto vitale per la sicurezza delle persone e degli automobilisti: il tratto che va dalla via Ragala Montarso ai numeri civici della via Ragalidda nn.11- 13-15-17 che comprende pure una curva cieca, priva di specchio parabolico, e al buio totale.   Ma i vigili urbani del Comune dormono?

E gli assessori competenti, alla pubblica illuminazione?  Cosa sono ” i vassalli ” del sindaco, scelti apposta per non disturbare ma pagati con i soldi pubblici e tanto di indennità mensile ?

Il Prefetto Librizzi cosa ha fatto  finora visto  che è stato richiesto un suo doveroso intervento?    Il sindaco Pulvirenti ha proposto forse l’attribuzione di un altro “premio” come per lo scorso anno? (Vedasi relazione annuale 2024)     Ma davvero scherziamo con la vita delle persone?      Queste circostanze costituiscono perfette omissioni perchè viene meno il dovere di  ciò che si deve  fare da parte pubblica…

Questo modo di fare del sindaco Pulvirenti  e  compagnia  ,di tenere spenti i lampioni d’accordo con la ditta prescelta di manutenzione, può piacere  forse ad una parte della popolazione- quella favorita- ma prova          in realtà di non saper vivere e di non avere alcun rispetto ed  umanità in questo mondo..

Alberto Mazzaglia-Assessore alla pubblica illuminazione 

del Comune di Nicolosi

Fondi Ue in Sicilia, Poc cresce- informa la Presidenza regionale- a 2,56 miliardi. Schifani: «Forte impulso per rafforzare l’economia siciliana»

 

 

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Palermo,

Cresce di oltre 488 milioni – informa la Presidenza regionale –  la dotazione finanziaria del Programma operativo complementare della Regione. La giunta regionale, su proposta del presidente Renato Schifani, ha approvato ieri la richiesta di riprogrammazione del Poc 2014-2020, incrementando il budget che sale così a 2,56 miliardi di euro. Nel dettaglio, aumentano le risorse dell’asse 1 “Sostenere la competitività e la trasformazione digitale, sostenibile e innovativa”, che passano da 368 a 373 milioni di euro, mentre l’asse 2 “Sostenere l’attuazione del green deal europeo” cresce da 642 a 808 milioni.
Cresce anche la dotazione dell’asse 4 “Migliorare le condizioni di contesto sociale ed economico nei sistemi urbani e territoriali siciliani”, che da 146 milioni arriva a 319 milioni. Lo stesso per gli interventi finanziati nell’ambito dell’asse 5 “Rafforzare il capitale umano, promuovere l’occupazione e l’inclusione sociale”, i cui fondi da 352 milioni salgono a 498 milioni. Restano invariate le somme previste per l’asse 3 “Sostenere la connessione regionale attraverso il rafforzamento della mobilità e delle infrastrutture di trasporto”, che sfiorano quota 515 milioni. Il Programma prevede inoltre 48 milioni per interventi di assistenza tecnica e rafforzamento della capacità amministrativa.
«Incrementando le risorse del Programma operativo complementare – commenta Schifani – forniamo gli strumenti ad enti pubblici, associazioni e imprese per completare interventi già avviati nel ciclo 2007-2013 e avviare nuove azioni, con un forte impulso finanziario ai settori della nostra economia dedicati alla sostenibilità e all’inclusione. Abbiamo adeguato le risorse privilegiando investimenti che segnino un cambio di passo nella trasformazione digitale, nella riduzione delle emissioni e nel miglioramento climatico, nella crescita dei territori, in linea con gli obiettivi europei. Come già apprezzato da diversi indicatori economici – conclude il presidente della Regione – garantiamo il massimo impegno nella spesa di ogni risorsa disponibile per dare solide basi e rafforzare il tessuto economico dell’isola».
Le risorse aggiuntive stanziate dalla giunta saranno destinate prioritariamente: alla copertura di operazioni inizialmente finanziate con il Piano di sviluppo e coesione (Psc) e in particolare a interventi di competenza dei dipartimenti Ambiente (importo aggiornato, 77,6 milioni di euro) e Beni culturali (10,7 milioni) e a progetti relativi alle politiche territoriali (per complessivi 113 milioni); al completamento delle operazioni del Po Fesr 2014-2020 (oltre 150 milioni); al ripristino di risorse pari a 37,8 milioni (derivanti da precedenti rimodulazioni), relative a progetti dei dipartimenti Acqua e rifiuti (22,2 milioni), Beni culturali (14,7 milioni) e Turismo (825 mila euro). Nel corso di quest’anno sono previsti pagamenti per circa 830 milioni, mentre le stime per l’anno prossimo ammontano a oltre 1 miliardo di euro.
Le spese degli interventi finanziati con le risorse del Poc 2014-2020 potranno essere rendicontate fino al 31 dicembre 2026. Diverse le tipologie di beneficiari del Programma, tra cui imprese, enti pubblici, cooperative sociali, istituti scolastici, università, distretti tecnologici, centri di ricerca, enti di formazione, servizi per l’impiego, asili nido pubblici e privati, servizi sociali dei comuni, servizi di cura e assistenza, associazioni del terzo settore, aziende sanitarie, distretti sociosanitari, Gal, enti locali, scuole pubbliche e paritarie.
La proposta di riprogrammazione approvata dalla giunta segue la precedente deliberazione del dicembre 2024, quando il governo regionale aveva apprezzato le richieste di rimodulazione delle risorse pervenute dalle strutture regionali responsabili dell’attuazione degli interventi finanziati, dando mandato al dipartimento Programmazione (l’Autorità di gestione) di elaborare il nuovo Poc 2014-2020 della Regione con l’allocazione delle somme aggiuntive stabilite da Palazzo d’Orleans.

Gela,l’assessore regionale Tamajo: «Da giunta ok a nuovo rilancio e produttivo dell’area industriale»

 

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Palermo,

La Giunta Schifani ha approvato oggi pomeriggio il nuovo accordo di programma per l’area di crisi industriale complessa di Gela, finalizzato a garantire la prosecuzione degli interventi di riconversione e di sviluppo dell’area. L’intesa si pone in continuità con quello precedentemente firmato e scaduto il 30 ottobre scorso.

L’accordo, siglato tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Infrastrutture, il Ministero del Lavoro, la Regione Siciliana, il Comune di Gela, il Libero consorzio di Caltanissetta e Invitalia, prevede la modifica della fonte di finanziamento dell’intervento regionale. La dotazione finanziaria è stata infatti rimodulata in 9 milioni e 650 mila euro. Le risorse, inizialmente previste a valere sul Poc 2014-2020, saranno ora garantite attraverso il Fondo Sicilia che consente un orizzonte temporale per l’attuazione degli interventi più ampio.

L’obiettivo principale è il rilancio delle attività produttive nell’area, favorendo investimenti strategici in tutti i settori industriali e contrastando gli effetti della crisi economica.

«L’approvazione di questo nuovo Accordo di Programma – dice l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – è un passo fondamentale per il rilancio economico e produttivo di Gela e delle aree limitrofe. Con la rimodulazione delle risorse finanziarie garantiamo maggiore certezza agli investimenti e sostegno concreto alle imprese che vogliono contribuire alla riconversione industriale del territorio. Il nostro obiettivo è creare nuove opportunità di sviluppo e occupazione, rendendo Gela un polo strategico per la produzione industriale in Sicilia. Continueremo a lavorare con il governo nazionale e gli enti locali affinché queste misure abbiano un impatto positivo e duraturo sull’economia del territorio».

Reddito di povertà, il governatore siciliano Schifani: «Boom di richieste, pensiamo di finanziare 10 mila famiglie»

 

 

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In appena sei ore sono già oltre 1.500 le richieste presentate all’Irfis per ottenere il contributo di solidarietà, la cui piattaforma è stata avviata oggi alle 12. Al momento le istanze pervenute ammontano a circa 4,5 milioni di euro, con una media di circa 3 mila euro a famiglia. Altre 5 mila sono, invece, le domande “in bozza”, in attesa di essere inviate. Non si tratta di un click day, ma verrà stilata un’apposita graduatoria: c’è tempo fino al 15 aprile.

«Un grande successo – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha fortemente voluto l’inserimento della misura nella Legge di stabilità, con una stanziamento di 30 milioni di euro – visto che in poche ore sono stati oltre 10 mila gli accessi alla piattaforma digitale gestita dalla nostra finanziaria, senza nessun problema. Dai primi dati, pensiamo di potere andare incontro alle richieste di 10 mila famiglie siciliane che vivono in condizioni di difficoltà economiche, garantendo loro un sostegno immediato per affrontare le spese essenziali. Vogliamo fornire un aiuto tangibile alle persone più vulnerabili, affinché nessuno si senta abbandonato in un momento così delicato».

Procede a gonfie vele, a pochi giorni dalla chiusura, anche l’altra misura gestita dall’Irfis sull’abbattimento degli interessi sui mutui per le medie e piccole imprese siciliane per la quale il governo regionale ha stanziato 45 milioni di euro. Hanno già presentato richiesta 5.700 aziende per un ammontare di 46,5 milioni di euro. C’è tempo fino al 4 marzo. Nei successivi 30 giorni avverrà l’istruttoria e in altri 30 l’erogazione delle risorse.

 

«Anche in questo caso – aggiunge Schifani – l’iniziativa messa in campo dal mio governo ha avuto un ottimo successo. Per fare crescere il Pil stiamo sostenendo gli investimenti e i consumi. In meno di un anno, tra contributo di solidarietà, mutui alle famiglie e alle imprese e credito al consumo faremo un’iniezione di liquidità di circa 140 milioni di euro».

Aree industriali, l’assessore della Regione Sicilia, alle Attività produttive, Tamajo a Caltanissetta: «Puntiamo ad attrarre imprese»

 

 

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Caltanissetta,

Si è concluso alla Camera di commercio di Caltanissetta il primo workshop del ciclo di incontri dedicati al Piano di investimenti per le aree industriali siciliane. L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale delle Attività produttive in collaborazione con l’Irsap Sicilia, ha l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese e promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio.

L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, ha espresso il suo ringraziamento per l’accoglienza ricevuta dagli ex precari della Camera di commercio di Caltanissetta, sottolineando l’importanza del loro contributo e il forte legame con il territorio.

«Questa è una giornata che non dimenticherò. L’affetto e l’accoglienza ricevuti sono una testimonianza di stima e vicinanza da parte dei dipendenti e per questo voglio ringraziare tutti di cuore – ha dichiarato Tamajo – Il workshop rappresenta un passo fondamentale per la crescita economica regionale. La pianificazione strategica degli investimenti nelle aree industriali consentirà di attrarre nuove imprese, creare occupazione e garantire uno sviluppo sostenibile».

Nel corso dell’incontro, il commissario dell’Irsap Sicilia, Marcello Gualdani, ha evidenziato il ruolo sempre più centrale dell’ente nella governance regionale. «L’Irsap Sicilia è diventato un protagonista fondamentale nella gestione e nella riqualificazione delle aree industriali – ha detto Gualdani – favorendo la competitività delle imprese e promuovendo una programmazione strategica degli interventi attraverso una stretta collaborazione con le istituzioni regionali, gli enti locali e gli investitori privati».

 

Dopo la tappa di Caltanissetta, i prossimi incontri toccheranno le diverse province siciliane, con l’obiettivo di coinvolgere amministrazioni locali, imprenditori e stakeholder nella definizione di una strategia condivisa per lo sviluppo delle aree industriali della regione.

Messina,la Regione Sicilia con il Presidente Schifani sostiene i sindaci della Fua: «Piena collaborazione con gli enti locali»

 

 

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«La Regione è al fianco dei territori per portare avanti progetti di sviluppo e realizzare tutti gli interventi spendendo al meglio le risorse a disposizione. I fondi già ci sono, tutto sta nella capacità di canalizzare la spesa. La programmazione regionale delle risorse destinate alle aggregazioni territoriali, come le tre Aree funzionali metropolitane e quelle medie così come per tutte le altre modalità previste, vede il governo regionale disponibile a un’interlocuzione preventiva per condividere e discutere della fattibilità dei progetti che si intendono realizzare. Oggi, ai sindaci dei Comuni della Fua metropolitana di Messina, abbiamo assicurato il nostro impegno nel rafforzamento delle risorse umane destinate a potenziare gli organici del territorio e nell’applicazione del metodo di una completa cooperazione e collaborazione. Un metodo che confermerò anche per le altre Fua e che intendo adottare in generale verso tutte le amministrazioni territoriali».

Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, durante l’incontro con i sindaci dei Comuni dell’Area urbana funzionale (Fua) metropolitana di Messina che si è svolto questa mattina nella Prefettura del capoluogo peloritano.

Schifani, accompagnato dall’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata e dal dirigente generale del dipartimento della Programmazione, Vincenzo Falgares, è stato accolto dal prefetto, Cosima Di Stani. Presenti i primi cittadini Federico Basile (Messina, Comune capofila), Daniele Laudini (Itala), Antonino Cirino (Rometta), Giuseppe Merlino (Saponara), Gianfranco Moschella (Scaletta Zanclea), Letterio Pistone (Spadafora) e il vice sindaco di Alì Terme, Nino Melato.

Nel corso della riunione è stata illustrata la strategia territoriale approvata dall’assemblea della Fua Messina a novembre 2024. Le risorse disponibili per questa aggregazione di territori contigui del Messinese, con una popolazione totale di circa 250 mila abitanti, ammontano nel complesso a 72,5 milioni di euro più una quota premiale del 15% da assegnare. Il sindaco metropolitano di Messina, Basile, ha spiegato che il cronoprogramma elaborato dalla Fua prevede una ripartizione della spesa sino al 2028.

Il dipartimento regionale della Programmazione, lo scorso dicembre, ha stabilito la ripartizione delle risorse finanziarie destinate alle otto Aree urbane funzionali (Fua) individuate nell’Isola: si tratta delle aggregazioni territoriali metropolitane di Palermo, Catania e Messina, e di quelle di Trapani, Ragusa, Siracusa, Caltanissetta e Gela, riconosciute dalla Regione come “Autorità urbane” per l’attuazione delle relative strategie territoriali e la selezione degli interventi da finanziare all’interno del Pr Fesr 2021/2027, per un ammontare complessivo di 647,8 milioni di euro (oltre ad alcune somme accantonate).

L’Area urbana funzionale è un sistema di enti locali territoriali finalizzato a impiegare le risorse europee della programmazione 21-27. Nell’ambito di tre assi – innovazione e competitività, attrattività e vivibilità, transizione ecologica e digitale – la strategia messa a punto dalla Fua di Messina prevede: interventi per la ricerca collaborativa e l’incontro tra gli agenti dell’innovazione e il rafforzamento del tessuto produttivo, nell’ambito del primo asse; rigenerazione urbana, rafforzamento dei sistemi di accoglienza turistica, accessibilità e fruibilità degli attrattori turistici, riqualificazione del patrimonio storico, artistico e culturale, infrastrutture verdi e misure per  conciliare vita e lavoro e contro il disagio abitativo, per il secondo asse; trasporto pubblico locale, logistica e intermodalità, riduzione dei consumi pubblici di energia, miglioramento del servizio idrico e riduzione della produzione di rifiuti e potenziamento della raccolta, per quanto riguarda il terzo asse.

Baraccopoli di Messina, il governatore siciliano Schifani revoca Scurria: Santi Trovato nuovo sub commissario

 

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Messina,

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, nella qualità di commissario del governo per il risanamento della baraccopoli di Messina, ha provveduto a revocare l’incarico di sub commissario a Marcello Scurria, nominando come sostituto, senza soluzione di continuità, Santi Trovato, dirigente regionale e attuale responsabile dell’ufficio del Genio civile di Messina, oltre che presidente dell’ordine degli ingegneri della stessa città.

La sostituzione si è resa necessaria a seguito di “specifiche criticità” riscontrate nella gestione delle funzioni affidate in precedenza a Scurria che hanno fatto venir meno il rapporto fiduciario con il presidente della Regione, che lo aveva nominato nel marzo del 2023.

Terme, sopralluogo fuori programma del governatore siciliano Schifani ad Acireale: “Impegno concreto per il rilancio”

 

 

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Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha effettuato questa mattina un sopralluogo fuori programma alle Terme di Acireale per verificare di persona lo stato dei luoghi e fare il punto sulle azioni in corso per la loro riqualificazione e rilancio. La visita segue la pubblicazione, a fine dicembre, degli avvisi esplorativi per la ricerca di partner privati interessati a cofinanziare il progetto di valorizzazione delle Terme, con scadenza il prossimo 30 maggio.
Le Terme – ha dichiarato Schifani – rappresentano un patrimonio inestimabile per la Sicilia, sia dal punto di vista storico che economico. Il nostro obiettivo è restituire loro piena funzionalità, dopo quasi 15 anni di chiusura, trasformandole in un motore di sviluppo per il territorio, capace di creare occupazione e attrarre turismo di qualità”. Proprio nei giorni scorsi, il presidente ha presentato alla Bit di Milano il progetto di rilancio nell’ambito del villaggio Thermalia, alla presenza del presidente di Fedeterme, Massimo Caputi, per promuovere a livello nazionale e internazionale le opportunità offerte.
A conferma dell’impegno concreto, la Regione ha già stanziato 90 milioni di euro – ai quali se ne aggiungeranno altrettanti da parte dei privati – all’interno del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Superate diverse criticità, tra cui il riordino normativo e amministrativo delle strutture, il completamento della liquidazione degli enti, condizioni necessarie per garantire un percorso chiaro agli investitori, evitando così di scoraggiarne la partecipazione nel tentativo di rilancio, come già avvenuto in passato.
Ridotti, dal 5% allo 0,5%, anche i canoni concessori per le acque termali, in linea con quanto avviene nelle altre regioni. Con i due avvisi, la Regione punta a individuare partner qualificati per attuare un piano di sviluppo concreto e sostenibile che prevede la riqualificazione e la successione gestione delle due strutture.
La nostra strategia – ha concluso Schifani – è chiara: recuperare e valorizzare le terme siciliane, privilegiando il partneriato pubblico-privato, per rilanciarle come poli d’eccellenza nel turismo termale e sanitario, favorendo inoltre la destagionalizzazione del turismo anche in inverno. Continueremo a lavorare con determinazione affinché Acireale e Sciacca tornino a essere punti di riferimento nel panorama termale italiano

Regione siciliana, il governo nomina i nuovi dirigenti generali: cinque nuovi ingressi

 

 

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Palermo,

Cinque nuovi ingressi e altrettante rotazioni, oltre a sette confermati: il governo Schifani ha proceduto nella seduta di oggi della giunta regionale a nominare i dirigenti generali dei 17 dipartimenti in scadenza e per i quali lo scorso 24 gennaio erano stati pubblicati gli atti di interpello per il conferimento degli incarichi.

 

Applicata, così come aveva già anticipato il presidente della Regione nei giorni scorsi, la direttiva dell’Anac che prevede una durata massima di cinque anni per gli incarichi dirigenziali nelle aree ad elevato rischio corruttivo, a eccezione di quelli che si occupano di calamità naturali per i quali è prevista una deroga di 18 mesi. Un principio, quello della rotazione, introdotto già da una delibera del 26 gennaio 2017 e che la giunta ha confermato lo scorso 30 gennaio, aggiornando il Piano integrato di attività e organizzazione per il prossimo triennio.

Alla Protezione civile resta Salvo Cocina, così come alla Programmazione prosegue Vincenzo Falgares. Alle Attività Produttive arriva Dario Cartabellotta che lascia l’Agricoltura. Ai Beni culturali continuerà il suo lavoro Mario La Rocca. Così come Silvio Cuffaro alle Finanze, Vitalba Vaccaro all’Autorità per l’innovazione tecnologica e Letizia Di Liberti alla Famiglia e politiche sociali.

Cambio alla Funzione Pubblica dove arriva Salvatrice Rizzo. Conferma per Salvo Taormina alle Autonomie locali. New entry alla Formazione professionale per Rossana Signorino e all’Istruzione per Carmelo Ricciardo. Turn over anche all’Agricoltura dove arriva Fulvio Bellomo che lascia lo Sviluppo rurale ad Alberto Pulizzi. Alla Pesca al posto di Pulizzi va Giovanni Cucchiara. All’Ambiente va Rino Beringheli che lascia l’Urbanistica a Beppe Battaglia. Infine, il nuovo comandante del Corpo forestale per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani.

«Oggi il governo regionale compie un importante passo avanti nella riorganizzazione della macchina amministrativa, con la nomina dei nuovi dirigenti generali. Abbiamo rispettato il principio della rotazione negli incarichi, in conformità con le direttive Anac e nel segno della trasparenza e dell’efficienza. Voglio rivolgere un augurio di buon lavoro ai cinque nuovi dirigenti che entrano a far parte della squadra, certi che porteranno un contributo significativo nei rispettivi ambiti. Un ringraziamento va anche agli uscenti che hanno guidato i dipartimenti negli ultimi due anni». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

«Un segnale importante – prosegue – arriva anche dalla nomina del nuovo comandante del Corpo forestale: per la prima volta sarà una donna, Dorotea Di Trapani. È un momento storico che testimonia il valore della competenza e della professionalità, senza distinzione di genere, in un settore strategico per la tutela del nostro territorio. Siamo pronti a proseguire il lavoro per una Regione sempre più moderna, efficiente e vicina ai cittadini».

«È con grande soddisfazione che ho accolto il via libera della giunta di governo alla nomina dei due dirigenti generali del mio assessorato, Rino Beringheli e Beppe Battaglia, nel rispetto delle linee guida anti-corruzione dell’Anac, ma soprattutto della terza nomina, quella di Dorotea Di Trapani per la guida del Corpo forestale della Regione Siciliana. Si tratta della prima volta di una donna a capo di questo importantissimo corpo di polizia regionale. Un cambiamento significativo che rappresenta una vittoria per la parità di genere e per l’istituzione stessa, che si arricchisce oggi di nuove visioni e competenze nella protezione dell’ambiente, nell’antincendio e nella gestione delle risorse naturali». A dirlo l’assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino.

«Siamo impegnati in un grande e necessario progetto di riforma e valorizzazione di questa Istituzione, anche con l’arrivo di nuove risorse umane, e il cambiamento nella leadership può portare a nuove idee e metodi di gestione. Sono certa – ha concluso Savarino – che con il nuovo comandante Di Trapani lavoreremo bene, con l’obiettivo comune di portare nuova linfa al Corpo forestale siciliano, che ha sempre dimostrato di essere fondamentale non solo nella salvaguardia del territorio e dell’ambiente, ma anche a tutela della salute pubblica».

«Desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento al direttore generale Carmelo Frittitta per l’eccellente lavoro svolto in questi tre anni alla guida del dipartimento Attività produttive. La mia stima nei suoi confronti, così come quella dei miei collaboratori e, in primis, del presidente della Regione, Renato Schifani, rimane immutata». Lo dichiara l’assessore regionale Edy Tamajo commentando le nomine dei nuovi dirigenti generali ufficializzate oggi dalla giunta regionale.

«Rivolgo, anche a nome del mio staff, il benvenuto al nuovo direttore generale, Dario Cartabellotta, un dirigente di comprovata esperienza nell’amministrazione regionale, pragmatico e capace. Sono certo – aggiunge Tamajo –  che darà il suo contributo a quel processo di rinnovamento del tessuto imprenditoriale che abbiamo avviato in questi anni. Continueremo a lavorare insieme per sostenere e valorizzare il mondo imprenditoriale siciliano».