Corte dei conti, oggi l’Organo contabile fa sapere il programma e le modalità del controllo 2025

Sono in tutto 313 gli enti pubblici o privati, cui lo Stato contribuisce in via ordinaria con apporti annuali al bilancio o al patrimonio, che nel 2025 saranno sottoposti all’esame della Corte dei conti

 

 

La Corte dei conti come strumento di contrasto alla corruzione a tutela  della legalità delle Pubbliche Amministrazioni | Associazione Giuristi di  Amministrazione

 

 

Sono in tutto 313 gli enti pubblici o privati, cui lo Stato contribuisce in via ordinaria con apporti annuali al bilancio o al patrimonio, che nel 2025 saranno sottoposti all’esame della Corte dei conti sotto il profilo della gestione finanziaria.

È quanto emerge dal Programma 2025 delle attività della Sezione controllo enti che la Corte dei conti ha approvato con delibera n. 16/2025, sottolineando come il controllo si collochi in un contesto generale di finanza pubblica, inteso a preservare la capacità di crescita del Paese attraverso un complesso quadro di riforme e investimenti infrastrutturali – con priorità di quelli legati al PNRR – e orientato a una politica di sostegno delle famiglie, delle imprese e del sistema di welfare, nonché a garantire una dinamica della spesa coerente con gli impegni assunti a livello europeo e con un graduale percorso di rientro dal debito.

Rilievo particolare verrà dato al monitoraggio sui risultati di bilancio (quelli, soprattutto, delle grandi società partecipate, che giocano un ruolo centrale nella strategia di crescita e innovazione del Paese) e alla realizzazione dei progetti del PNRR demandati agli enti controllati, proseguendo – anche grazie alla piattaforma informatica Lime survey – nell’attività di rilevazione tempestiva dell’avanzamento dei lavori compresi nel Piano stesso. Questo, specifica la Corte, anche allo scopo di verificare che le riforme aumentino l’attrattività degli investimenti, rafforzino la coesione sociale e promuovano l’inclusione dei soggetti più deboli, favorendo la partecipazione al mondo del lavoro e contribuendo a raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica e tutela ambientale.

Lo svolgimento dei controlli, prosegue il documento, si coniuga con i numerosi e recenti interventi normativi che impattano anche sulle attività del controllo stesso, con un’attenzione rivolta alla riforma legata all’adozione di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale Accrual per tutte le PA (rientrante tra gli interventi strategici del Pnrr e in vigore con una fase pilota a partire dal 2025), alla nuova disciplina di protezione dei whistleblowers e alle disposizioni integrative e correttive del codice dei contratti pubblici.

I profili della gestione degli enti che saranno sottoposti al controllo riguarderanno, nel complesso, gli aspetti ordinamentali, le caratteristiche della governance, i costi degli organi e del personale, i risultati dell’attività istituzionale, le partecipazioni societarie, l’attività negoziale e i risultati finanziari ed economico-patrimoniali del bilancio d’esercizio, con aggiornamenti sui più significativi fatti gestori fino alla data di approvazione del referto.

Corte dei conti

Il quadro programmatico dell’attività della Sezione del controllo sugli enti per l’anno 2025 viene definito in coerenza con gli indirizzi ed i criteri di riferimento, deliberati dalle Sezioni riunite nell’adunanza del 16 dicembre 2024 (deliberazione n. 61/SSRRCO/INPR/2024), al fine di assicurare che le funzioni siano esercitate secondo canoni uniformi e in coerenza con il quadro normativo che disciplina le competenze delle varie Sezioni di controllo della Corte dei conti.
Occorre ribadire come le funzioni attribuite alla Sezione trovino fondamento nell’art. 100,secondo comma, della Costituzione e disciplina sistematica e di natura organizzatoria nella legge attuativa, che ha anche istituito la Sezione (legge 21 marzo 1958, n. 259).
Trattasi di un controllo obbligatorio e annuale, esercitato in via generale ed esclusiva nei confronti degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, individuati, a prescindere dalla loro natura giuridica, con apposito atto normativo o con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
La citata legge – le cui disposizioni, pur risalenti, mantengono tutta la loro attualità pur in un quadro in continua evoluzione dell’ordinamento amministrativo e delle stesse funzioni della Corte – prevede, nello specifico, che, non oltre sei mesi dalla trasmissione del conto consuntivo o bilancio d’esercizio da parte dell’ente controllato, la Sezione comunichi alle Presidenze delle due Camere i predetti documenti contabili e riferisca il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di ciascun ente.
La Sezione può, anche, pronunciarsi in corso di esercizio in caso di irregolarità nella gestione e, comunque, quando lo ritenga opportuno, formulando i suoi rilievi ai Ministri competenti e al Mef.
Il quadro normativo, che disciplina l’attività della Sezione, in linea di principio non consente,quindi, in sede di programmazione, di operare scelte selettive in ordine ai soggetti destinatari e ai contenuti del controllo, ma ha l’obiettivo di indicare metodologie e criteri, ai quali improntare l’esame delle gestioni, e di individuare eventuali profili critici o meritevoli di approfondimento, in coerenza con i mutamenti degli assetti ordinamentali e delle politiche pubbliche e in continuità con le verifiche effettuate nell’esercizio precedente.
Le linee programmatiche della Sezione per l’anno 2025, quindi, continueranno ad investire i principali profili della gestione degli enti controllati, tra i quali quelli inerenti agli aspetti ordinamentali, alle caratteristiche della governance, ai costi degli organi e del personale, ai  risultati dell’attività istituzionale, alle partecipazioni societarie, all’attività negoziale, ai risultati finanziari ed economico-patrimoniali del bilancio d’esercizio, con aggiornamenti sui
più significativi fatti gestori fino alla data di approvazione del referto.
Nell’esame dell’attività istituzionale svolta dai singoli enti, e con particolare riferimento alle società, specifica attenzione continuerà ad essere rivolta all’utilizzo delle risorse destinate agli investimenti, con riguardo all’osservanza della normativa di settore e delle relative procedure,nonché ai tempi di realizzazione delle opere. Sotto tale profilo, sarà oggetto di esame anche l’attuazione degli impegni programmatici (contratti di servizio, convenzioni altri obiettividefiniti dagli enti nei programmi di attività o nei piani strategici), valutando l’osservanza dei
cronoprogrammi, le attività concretamente svolte, i risultati raggiunti, nonché le correttemodalità di appostamento e di movimentazione delle risorse in bilancio.
Pur confermando e riproponendo indirizzi generali e criteri di indagine indicati nelle pregresse eterminazioni di programma ritenuti tuttora operativi e cogenti, anche per l’anno in corso la Sezione dovrà tener conto pure del contesto generale di finanza pubblica.
Quadro di finanza, questo, compiutamente illustrato dalle Sezioni riunite nella delibera n.61/2024, inteso a preservare la capacità di crescita del Paese attraverso un complesso quadro di riforme e investimenti infrastrutturali, con priorità per quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e orientato, anche nel 2025, ad una politica di sostegno alle necessità delle famiglie, in termini di reddito disponibile, delle imprese, che devono misurarsi con il
rallentamento della domanda e con nuovi costi, fra cui quelli della transizione energetica, e del sistema di welfare, con particolare riferimento a quello sanitario, nel contempo, garantendo una dinamica della spesa coerente con gli impegni assunti a livello europeo e con un graduale percorso di rientro dal debito.
Un contesto geopolitico assai complesso, che già si è riflesso e che, anche con maggior vigore, potrebbe riflettersi su un rallentamento della produzione industriale, seppure in uno scenario positivo per l’occupazione, impone ritmi di crescita più elevati rispetto al recente passato.
Per questo motivo, il monitoraggio relativo alla realizzazione dei progetti del PNRR demandati agli enti controllati dalla Sezione, nonché quello riguardante i risultati di bilancio,in primo luogo delle grandi società partecipate, giocano un ruolo centrale nella strategia dicrescita e innovazione del Paese.

 

 

2. PROFILI FUNZIONALI E ORGANIZZATIVI

Le funzioni di controllo della Sezione, secondo la legge istitutiva, hanno quali destinatari soggetti istituzionali di differente natura giuridica cui lo Stato contribuisce in via ordinaria,con apporti annuali al bilancio o al patrimonio: si tratta di enti pubblici, economici e non economici, di società partecipate dallo Stato e/o da altre amministrazioni pubbliche, di fondazioni e di altri organismi di diritto privato.
Tale platea è suscettibile di ampliamento o riduzione, a seguito della costituzione di nuovi organismi finanziati con contribuzioni pubbliche o di accorpamento, fusione, trasformazione di enti già esistenti.
Le competenze della Sezione – pur senza considerare le attribuzioni ulteriori di cui si dirà nel prosieguo – risultano, di fatto, di anno in anno accresciute, in relazione alla pluralità dei nuovi soggetti giuridici, pubblici e privati, a beneficio dei quali il legislatore ha previsto, con modalità diversificate, contribuzioni pubbliche.
Nel 2024, sono state assoggettate al controllo ex art. 12 la Fondazione Centro italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttore e la Fondazione Centro italiano di ricerca per l’automotive.
Gli enti assoggettati a controllo, al 31 dicembre 2024, sono complessivamente 313, compresi i 98 Automobile club federati; di essi 207 sono enti pubblici, 43 sono società e 63 sono personegiuridiche di diritto privato diverse dalle società.
Di tali enti, 83 sono controllati con le modalità di cui all’art. 12 della citata legge n. 259.E’ ancora una volta da sottolineare come negli ultimi esercizi si sia verificato un progressivo aumento degli enti controllati ex art. 12 (fra cui Leonardo S.p.A., Giubileo 2025 S.p.A., Ita Airways S.p.A., Milano Cortina infrastrutture S.p.A., Biotecnopolo di Siena, Società stretto di Messina S.p.A.), tutti di grande rilevanza o di elevata complessità, che hanno richiesto
l’impiego di notevoli risorse, solo in modesta misura compensate da interventi di dismissione del controllo, ai sensi dell’art. 3 della legge n. 259 del 1958, di alcuni enti (come previsto nel Programma del 2024).
La Sezione dovrà, peraltro, continuare a confrontarsi con gli impegni connessi alle verifiche sui progetti del PNRR assegnati agli enti sottoposti a controllo, secondo quanto previsto dal decreto-legge n. 77 del 2021, nonché con l’emanazione dei pareri di cui al novellato art. 5 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175.
2.2 Organizzazione della Sezione
Il ruolo della Sezione si connota per la complessità dell’attività di verifica che riguarda enti aventi, come detto, natura e caratteristiche fra loro diverse e con la necessità di riscontrare le attività amministrativo-contabili di ciascun ente in rapporto a diversi assetti normativi primari e secondari.
Si tratta di funzioni – non appare superfluo ribadirlo – non comprimibili, in quanto trovano fondamento nell’art. 100 della Costituzione, con le modalità declinate dalla legge n. 259 del 1958, come ribadito dalla Corte costituzionale, in particolare, con la sentenza n. 466 del 1993,ovvero in leggi ordinarie.
In un quadro di migliore organizzazione delle funzioni di controllo, anche nel 2025 è confermato lo stretto collegamento tra i magistrati componenti la Sezione ed i magistrati delegati non facenti parte dell’organico della stessa. Questi ultimi, infatti, saranno partecipi dell’attività della Sezione attraverso la presenza alle adunanze e alle periodiche riunioni di coordinamento, sia per l’esame preliminare degli schemi di referti sulla gestione degli enti, sia
per la trattazione di specifiche questioni di carattere generale.
È, poi, da sottolineare come, anche nell’anno in riferimento, l’attività dei magistrati della Sezione e dei magistrati delegati ex art 12 della legge n. 259 del 1958 continuerà ad avvalersi dei consueti strumenti di coordinamento, sia mediante appositi gruppi di esame, sia attraverso note di indirizzo, nella predisposizione delle relazioni

Particolare attenzione dovrà essere prestata all’attività formativa, sia nei riguardi dei magistrati che del personale di supporto, mediante la predisposizione di un apposito programma formativo con l’ausilio, come nel passato, della Scuola di alta formazione. Attività formativa, questa, che, per assumere piena efficacia, dovrà esplicarsi con riguardo i) alle peculiarità e alle modalità di svolgimento delle specifiche attività di controllo ivi comprese, in
primo luogo, le funzioni ex art. 12; ii) agli aspetti applicativi di alcuni recenti interventi
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normativi. Al riguardo, occorre ricordare, per la rilevanza nell’attività di controllo, il d.lgs. 10 marzo 2023, n. 24 in materia di segnalazioni di violazioni del diritto europeo e nazionale e il d.lgs. 31 dicembre 2024, n. 209, contenente disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 31 marzo 2023, n. 36.

CONTENUTO DEL CONTROLLO 

È da considerare, in primo luogo, come l’attività della Sezione vada sempre ad incrementarsi,anche sotto il profilo dei contenuti, in forza di verifiche rese necessarie dall’evoluzione normativa e dallo stato della finanza pubblica.
Restano, altresì, confermati i contenuti essenziali cui si deve attenere l’attività predetta e di cui
è data sintetica esposizione nel prosieguo.
3.1 Controllo relativo all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) Il programma messo a punto dall’Unione europea per la ripresa post-pandemica, denominato Next Generation EU (NGEU), prevede investimenti e riforme per rilanciare l’economia dei vari Paesi dell’Unione stessa; il Piano nazionale di ripresa e resilienza presentato dall’Italia,articolato sui tre assi strategici della digitalizzazione e innovazione, della transizione ecologica
e dell’inclusione sociale, coinvolge, sotto vari profili, numerosi enti assoggettati al controllo della Sezione.
In linea generale, si dovrà verificare che le riforme aumentino l’attrattività degli investimenti,rafforzino la coesione sociale e promuovano l’inclusione dei soggetti più deboli, favorendo la partecipazione al mondo del lavoro e contribuendo a raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica e tutela ambientale.
Il programma dei controlli per l’anno 2025 continuerà, quindi, a tenere conto di tali priorità;ciò comporterà da parte dei magistrati relatori il monitoraggio tempestivo dell’avanzamento dei lavori compresi nel Piano.
A tal fine, proseguirà, da parte dell’apposito gruppo di lavoro costituito nell’ambito della Sezione, la ricognizione semestrale sullo stato di attuazione dei progetti e delle attività intestate a ciascun ente e la valutazione del relativo impatto economico-finanziario, dando conto al Parlamento, in apposito capitolo del referto annuale su ciascun ente, dell’esito del controllo effettuato, secondo i parametri di economicità, efficienza ed efficacia indicati dall’art. 7, comma 7, del menzionato decreto-legge n. 77 del 2021.
Anche tale attività sarà svolta in coerenza con la “Programmazione dei controlli e delle analisi
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della Corte dei conti per il 2025” adottata dalle Sezioni riunite con la citata deliberazione n.61/SSRRCO/INPR/2024, che stabilisce “il coinvolgimento di tutte le Sezioni centrali di controllo, prevedendo tuttavia output distinti e allineati, in termini di modalità di referto e di tempistica, alle relative competenze specifiche [e che] la Sezione di controllo sugli enti affronterà il tema dell’attuazione del PNRR in seno ai referti dei singoli enti sottoposti a
controllo, secondo le tempistiche ordinarie di produzione dei referti stessi”.
Va anche ricordato come le stesse Sezioni riunite abbiano evidenziato che “La complessità di alcune gestioni ed esigenze di tempestività delle verifiche comporta anche la necessità di un rafforzamento del controllo in corso di esercizio, anche con riguardo all’art. 8 della legge n. 259 del 1958, che trova specifica ragion d’essere soprattutto nel controllo esercitato dal magistrato delegato ai sensi dell’art 12, per i caratteri di contestualità che può assumere rispetto alle scelte operate dagli organi di amministrazione dell’ente”.
Questa Sezione, nel 2024, ha proseguito la propria attività di monitoraggio del Piano, con la consueta cadenza semestrale, ma avvalendosi della piattaforma informatica Lime survey, così
fotografandone lo stato di attuazione alle date del 30 giugno 2024 e del 31 dicembre 2024,rispettivamente, in occasione del quinto e del sesto monitoraggio, e svolgerà gli ulteriori monitoraggi alle date del 30 giugno e del 31 dicembre 2025.
I dati così raccolti, in conformità alle sopra richiamate indicazioni formulate dalle Sezioni riunite, anche nel 2025, verranno in tempo reale messi a disposizione dei singoli magistrati che,nella qualità di istruttori ex art. 2 o di delegati ex art. 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259, sono chiamati a predisporre le relazioni annuali sugli enti sottoposti a controllo.
In particolare, attraverso la predetta piattaforma informatica vengono acquisite informazioni per l’esatta individuazione del progetto (CUP, denominazione, eventuale qualità di soggetto attuatore dell’ente coinvolto, Amministrazione centrale titolare dell’intervento,provvedimento di approvazione del finanziamento) e, quindi, per la specifica individuazione dei flussi finanziari di cassa, ovvero: l’importo assegnato per il progetto, la fonte di
finanziamento (PNRR e/o PNC e/o altre fonti e/o autofinanziamento), le somme ricevute dall’ente nell’ambito di ciascuna delle fonti del finanziamento, le somme pagate, la fase di avanzamento del progetto; inoltre, l’Ente è invitato a dichiarare l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi fissati alle varie scadenze ovvero, in caso contrario, a specificare i motivi del loro mancato raggiungimento.
I dati raccolti consentono al magistrato relatore l’esame dei flussi finanziari e la verifica del tempestivo raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano; nel contempo, costituiscono il punto di partenza per ogni ulteriore approfondimento in ragione della specifica situazione economico-finanziaria dell’ente.
3.2 Controlli relativo all’art. 5 del TUSP
Le disposizioni, introdotte dall’art. 11 della legge 5 agosto 2022, n. 118, apportano modifiche all’art. 5 del d.lgs. n. 175 del 2016, prevedendo che la Corte dei conti (e quindi, per gli enti ssoggettati al controllo, questa Sezione) si pronunci, entro il termine perentorio di sessanta giorni dal ricevimento, sull’atto deliberativo di costituzione di una società a partecipazione pubblica o sull’acquisto di partecipazioni, anche indirette, da parte di amministrazioni
pubbliche in società già costituite.
La novella ha posto numerosi dubbi interpretativi che in parte sono stati risolti da due pronunce di orientamento delle Sezioni riunite in sede di controllo (la n.16/SSRRCO/QMIG/2022 e la n. 19/SSRRCO/QMIG/2022) in cui vengono declinati i tratti essenziali della funzione ed i parametri di riferimento.
La Sezione continuerà a svolgere la funzione in parola sulla base delle modalità organizzative già adottate, che, come già detto, hanno comportato anche un’implementazione del SICE
3.3 Relazioni di settore
In continuità con le linee programmatiche degli anni precedenti, la Sezione continuerà apredisporre, unitamente ai referti annuali al Parlamento per singolo ente, referti al Parlamento di taglio trasversale (c.d. relazioni di settore), attraverso la predisposizione di relazioni unitarie afferenti a una pluralità di enti omogenei, affidati ad un unico magistrato in qualità di istruttore-relatore.
Questa modalità ha dato negli anni precedenti buona prova di sé, perché ha consentito non solo di analizzare la gestione di ogni singolo ente ma anche di effettuare comparazioni fra glienti del medesimo ambito, nonché di acquisire elementi di conoscenza e valutazione generale dell’intero settore.
Pertanto, anche nel corso del 2025 la Sezione continuerà a riferire al Parlamento con un’unica relazione sulla gestione finanziaria delle 14 Fondazioni lirico-sinfoniche, dell’Automobile club d’Italia, unitamente ai 98 Automobile club federati, dei 23 parchi nazionali, dei 3 Consorzi fluviali e della Giunta storica insieme agli Istituti della rete; sarà, infine, valutata l’eventualità di un unico referto riguardante le cinque Autorità di bacino.
Qualora profili organizzativi non consigliassero relazioni di carattere unitario, saranno individuati elementi di comparabilità normativi, economico-finanziari o gestionali, best practice o quant’altro sia utile alla valutazione dell’ente in esame, nel contesto più generale della categoria cui esso è riconducibile.
3.4 Contraddittorio
La Sezione -informa la Corte -anche nel 2025 non mancherà di assicura l’efficacia del confronto con l’ente,
rafforzando le forme di contraddittorio, sia nella fase istruttoria che in quella successiva all’invio del referto agli organi di gestione e controllo, introdotte dalla determinazione n. 7 del 30 gennaio 2020, con la quale sono state apportate integrazioni alle disposizioni di organizzazione della Sezione a suo tempo approvate con la determinazione n. 10 del 1° marzo 1990 e successive modificazioni ed integrazioni.
Senza alterare la peculiare natura del controllo della Sezione, l’art. 8-bis delle predette disposizioni, introdotto con la citata novella, prescrive, infatti, che, alla conclusione della fase istruttoria, il vertice dell’ente controllato sia informato delle criticità, ove riscontrate e non risolte, sulle quali potrà produrre risposte e chiarimenti, di cui si terrà conto in sede di valutazione collegiale.
Tenuto poi conto delle peculiarità delle funzioni svolte dalla Sezione ai sensi della legge n. 259 del 1958 – che, come sopra specificato, sono continuative, in quanto seguono la cadenza dei bilanci consuntivi degli enti sottoposti a controllo – il sistema regolamentare sopra delineato consente di dare conto delle valutazioni dell’ente già nel successivo referto. Pertanto, il comma 2-bis, aggiunto all’art. 5 delle indicate norme di organizzazione, stabilisce che, dopo l’approvazione del referto da parte del Collegio – sede nella quale potrebbero anche emergere
nuove osservazioni, critiche e suggerimenti – il Presidente della Sezione trasmette la relazione  anche ai vertici dell’ente, con specifico invito a presentare eventuali proprie osservazioni, che potranno essere oggetto di esame della Sezione e di cui potrà darsi conto nel referto successivo.
3.5 Contenuto e profili gestionali oggetto del controllo

Sulla base dell’ormai consolidato indirizzo seguito nell’esercizio del controllo, l’analisi della
gestione finanziaria andrà riferita alle funzioni assegnate dall’ordinamento a ciascun ente,
rispetto alle quali valutare la legittimità e la regolarità amministrativo-contabile degli atti e
commisurare l’efficienza, l’economicità e l’efficacia della gestione rispetto ai risultati finali
rappresentati nel rendiconto.
Sarà osservata la corretta costituzione del sistema di governo, in primo luogo con riferimento al tempestivo, fisiologico rinnovo degli organi da parte dei soggetti competenti. In particolare,per gli enti che svolgono attività di impresa, sarà oggetto di analisi il profilo dell’efficace funzionamento della governance, anche alla luce del nuovo testo dell’art. 2086 del Codice civile, il cui comma 2, introdotto dall’art. 375, comma 2, del decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 (“Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza”) ed entrato in vigore, ai sensi del successivo
art. 389, comma 2, il 16 marzo 2019, ha posto, per le imprese in forma societaria o collettiva, il dovere di istituire anche un assetto organizzativo e amministrativo adeguato, in funzione della tempestiva rilevazione di eventuali situazioni di crisi o perdita della continuità aziendale. Il decreto legislativo citato, con esclusione degli articoli entrati in vigore nel 2019, è divenuto efficace da luglio 2022 nel testo largamente modificato ad opera del decreto legislativo 17
giugno 2022, n. 83, che ha recepito la cd. Direttiva insolvency (Direttiva (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019) e, da ultimo, ulteriormente modificato dall’art. 2, comma 1, del d. lgs. 13 settembre 2024, n. 136.

Nei referti un approfondimento dovrà essere riservato al funzionamento degli organi di amministrazione e controllo. Dovrà, in particolare, darsi conto i) della qualità e della tempestività delle informazioni fornite ai componenti gli organi sulle questioni poste all’ordine del giorno nelle sedute collegiali e dei profili di problematicità eventualmente insorti; ii) della regolare approvazione, attuazione e aggiornamento del Piano triennale unico anticorruzione
e per la trasparenza, anche con specifico riferimento al rispetto della normativa sui contratti pubblici e connesse procedure ed alla pubblicazione delle informazioni nella sezione

(Continua)

CONCORSO FORESTALE OVVERO “GLI ORRORI DELLA REGIONE SICILIANA”

La mafia e il reato di concorso esterno - Cronaca - Ansa.it

 

di    R.LANZA

La Regione siciliana rinuncia all’appello contro la sentenza del Tar che aveva neutralizzato l’annullamento del concorso per 46 agenti forestali, una selezione che  aveva messo in vetrina i favoritismi ed interessi personali che ruotavano attorno al concorso.  E’ questa, signori, la Mafia che più avvolge la nostra terra.

E’ il sigillo proposto da altro ente siciliano , Avvocatura dello Stato-con i vertici di Palazzo d’Orleans, che non ha nulla in questo caso ( ma anche tanti altri casi) dell’anima di uno Stato democratico e corretto ma sembra quello di un campione  referente di una somigliante e velata “associazione a delinquere”

Chi voleva la verità sul concorso, il presidente della Regione, Renato Schifani,  non la saprà più, è stato “fermato” dal “parere”  dell’Avvocatura dello Stato, firmato da Francesco Pignatone e Giuseppina Tutino De Lisi, per  ricorrere al Cga, e quindi, o forse, quale titolare dei propri poteri autonomi, darà il via libera ai 46 della graduatoria  e disco rosso ai 20 mila candidati: «Intuibili ragioni di tutela-avverte l’Avvocatura–  del primario interesse pubblico, oltre che di accertata correttezza dell’operato della Regione, scoraggiano la proposizione del ricorso».

Come si azzarda – gravi punti interrogativi solleva la fattispecie – l’Avvocatura dello Stato a parlare di  parere di “accertata correttezza dell’operato della Regione” quando la commissione stessa, regionale, con l’ex direttore generale del Corpo forestale, ha fatto conoscere il testo del concorso al figlio candidato?

Che vergogna Presidente Schifani, che vergogna pure fermarsi per questo “parere dell’Avvocatura” che da della Sicilia che lei rappresenta un territorio in mano ad una classe dirigenziale predatoria e senza scrupoli, che fa quel che vuole  

Che vergogna Presidente Schifani avere in Sicilia un Corpo forestale che ha prerogative pure giudiziarie, cioè accertare reati come la Polizia, con queste gravi macchie , non cancellabili, sulla struttura     e suoi funzionari …     Funzionari  per di più n divisa, raccomandati, col potere di fare verbali giudiziari.  Ci sarà un distinguo pure fra loro.    Ma in Sicilia tutto è diventato possibile.  

Quel che è più grave è la massa dei disoccupati che non può fare sciopero, non può fare pressioni, per protestare contro gli “orrori” della Regione siciliana

L’ultimo atto : si apprende che l’assessore all’Ambiente Giusi Savarino   diseppellirà  il concorso finito sotto la lente di ingrandimento della magistratura amministrativa oltre un anno fa, quando uscì la graduatoria che chiudeva la preselezione dei 20 mila candidati. 

Minacce russe degli hacker per bloccare i siti istituzionali e realtà dell’Italia

 

Attacco hacker contro la pubblica amministrazione, ripristinati i servizi.  Rivendica il gruppo russo Lockbit | Corriere.it

 

 

Proseguono anche oggi le minacce russe,  attacchi degli hacker filorussi Noname057(16) a siti italiani. Questa volta, tra i bersagli – una ventina – ministeri (Esteri, Economia, Infrastrutture e trasporti, Sviluppo economico), Carabinieri, Guardia di finanza, aziende del trasporto pubblico, quotidiani on line  ed altre realtà.

Si apprende siano  attacchi Ddos (Distributed denial of service), che puntano a rendere irraggiungibili i siti inondandoli di richieste di accesso.

Anche questa volta i sensori dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale hanno avvisato per tempo i target dell’offensiva, che ha avuto scarsi effetti. Si tratta di azioni dimostrative e di propaganda più che altro, secondo la valutazione di chi segue la materia.  L’Italia                   riesce dunque a respingere il tentativo russo di  bloccare o ritardare l’informazione dei siti istituzionali e dei giornali

La Corte Costituzionale ritrova il plenum con quattro nuovi giudici eletti

 

Consulta, eletti 4 nuovi giudici, intesa su Marini, Luciani, Cassinelli e Sandulli

consulta giudici feb2025

Dopo 460 giorni la Corte costituzionale ritrova il plenum.

Parlamento, in seduta comune, ha eletto quattro nuovi giudici della Consulta: Massimo Luciani, che ha ottenuto 505 voti; Roberto Cassinelli, 503; Maria Alessandra Sandulli, 502; Francesco Saverio Marini, 500. Preferenze sono andate anche al senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin, 5, e al senatore di Forza Italia e viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, 4. I voti dispersi sono stati 6, le schede bianche 10, le nulle 4.

Corte costituzionale ritrova plenum

Dopo 460 giorni la Corte costituzionale ritrova così il plenum, anche se ne trascorrerà ancora qualcun altro prima che i nuovi giudici prestino giuramento dinanzi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ed entrino formalmente in carica. Tanti ne sono passati infatti dalla fine del mandato di Silvana Sciarra, l’11 novembre del 2023, prima che il 21 dicembre scorso concludessero il loro ruolo anche Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperretti.

Nicolosi, lunghi tratti della Via Ragalidda al buio da oltre cinque mesi , latitanza del Sindaco Angelo Pulvirenti accusato di inettitudine e di essere “politicamente scorretto”

 

Nicolosi | Sud Libertà

 

 

DI    RAFFAELE   LANZA

Riceviamo e pubblichiamo il seguente esposto del Comitato di Via Ragalidda del Comune di Nicolosi- pervenutaci in redazione –  arteria lasciata a larghi tratti nel buio più profondo  Sembra che il sindaco del paese Angelo Pulvirenti  – sia stato informato  che il servizio pubblica illuminazione, specie in Via Ragalidda più che altrove, è ancora in mente Dei delle poche cose da fare, periodicamente rispolverate e rimesse subito in freezer.     Figurarsi se il dr Pulvirenti , accusato dai più, di inettidudine , ammetta pubblicamente di aver trascurato ed abbandonato la Via Ragalidda al suo destino.        Luce non servita nella gran parte dei lampioni dal 2 settembre 2024.   Cioè quasi sei mesi senza luce nelle strade e nelle curve pericolose.   

   Il sindaco si è solo affrettato a dire – spiegano alcune fonti comunali -ad una interrogazione consiliare di mesi orsono dell’opposizione che il “buio in alcune vie è  attribuibile ai guasti” e la ditta incaricata dovrebbe provvedere…..”

Sembra normale questa risposta ed  indifferenza dopo oltre quattro mesi di oscurità?     Questo punto della luce che non si vuol far arrivare sui lampioni della Via Ragalidda è diventato il paradigma della latitanza di questo sindaco. Pulvirenti, medico, primario chirurgo, chiede in maniera singolare, la collaborazione dei cittadini che in realtà chiedono al sindaco di cambiare metodi e modi su come amministra le frazioni di questo comune.       Affermano le opposizioni: ” Insoddisfacente la risposta del sindaco Pulvirenti, anzi prova “di essere un una persona politicamente scorretta”   

Se questa inerzia prosegue il sindaco medico batterà forse  il ridicolo primato di un altro suo collega del 2002 ( dr  S. Moschetto) che in quell’anno inventò al dirigente generale regionale Urbanistica la  menzogna -persino pubblicata in maniera univoca sulla Gazzetta regionale,  di “un interesse privatistico dei cittadini” per non includere la zona Via Ragalidda  nell’area C3 ,edificabile dove invece fiorirono davvero  amicizie ed interessi privati del sindaco dell’epoca con dubbie associazioni del luogo.

L’inerzia dunque prosegue e nutrire ottimismo verso questi personaggi che si mettono nella politica locale  per curare i loro interessi , sarebbe davvero sciocco.

 

Nicolosi | Sud Libertà

Il Sindaco di Nicolosi, dr Angelo Pulvirenti

 

 

Ecco l’esposto ( firmato in allegati vari)      da numerosi abitanti -con gli estremi documentali – del quartiere.

 

 

Racc.ta  A.R.

 

                                                                                     Alla   Procura        di Catania

                                                                                  Preg.mo         Procuratore della Repubblica

                                                                         –                     Dott. Francesco Curcio      (S.P.M.)

                                                                         –                  Al Sig/dott   Pubblico Ministero……..

                                                                                                        Piazza Verga

                                                                                               CP:   95129

                                                                          –                Al  Sig Sindaco-Dr.  Angelo Pulvirenti

                                                                                                  del Comune di Nicolosi (Ct)

                                                                                                 CP   95030

                                                                            –               Al  Sig  Prefetto  Dottssa Maria Carmela Librizzi

                                                                                               ………del Comune di Catania

                                                                                                    Via Prefettura, 14  – Catania

                                                                              Pec:            protocollo.prefct@pec.interno.it.      

                                                                            –                 All’   ENEL  DI  ACIREALE  (CT)

                                                                                                    Via Jacopone Da Todi, 8 

                                                                            .                 Al    Dipartimento per l’Energia

                                                                                                         -REGIONE   SICILIA –

                                                                                                       Dirigente Generale Arch . Rosaria Calagna

                                                                                                         Viale Campania ,36  – 90146 Palermo 

                                                                              Pec:           dipartimento.energia@certmail.regione.sicilia.it.       

 

 

Oggetto:  Esposto –Protesta disservizio  e responsabilità del Comune di Nicolosi  –

                   Lampioni spenti Settembre 2024 –oltre una ventina- Via  Ragalidda

                    Richiesta  decreto prefettizio urgentissimo –

 

Gli abitanti –e proprietari – di Via Ragalidda  del Comune di Nicolosi  esprimono vibrata protesta nei confronti del rappresentante legale –sindaco- del Comune preriferito-  Angelo Pulvirenti – ( sindaco a scadenza doppio mandato)  per la decisione – non condivisa da alcuno – di tenere al buio ,cioè spenti i lampioni della lunga arteria  – oltre una ventina circa – che si collega dal centro di Nicolosi –un Campo sportivo ex Pulvirenti con palestra – al Comune di Pedara –Via Guardia Ragala per una estensione di oltre un Km.

  Senza contare i pali scoperti –  oltre  7  – che andrebbero integrati con urgenza per dare una luce sufficiente alla strada e agli altri abitanti dell’articolata zona.

– Ci rivolgiamo ai destinatari e, per le  responsabilità della fattispecie: grave omissioni di sicurezza pubblica –al Sig Prefetto e  ALla Procura- perché il disagio è davvero notevole se consideriamo che lungo la via Ragalidda le strette curve sono immerse in un buio raggelante e sono visibilmente di una pericolosità estrema ed evidente oltre che per gli abitanti in zona e proprietari diversi che vi dimorano  così anche per gli automobilisti che vi transitano dalla vicina Contrada Ragala e Via Palermo

Si apprende fra l’altro che il progetto illuminotecnico dell’impianto sia stato redatto dal Comune di Nicolosi–checchè si possa forse obiettare-in contrasto sia con la Norma UNI 10819 “Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso “sia con altre disposizioni dell’UE il cui intento legislativo non era certo di lasciare nelle tenebre chi vi abita da oltre trentanni.

Alcuni punti essenziali .

  • La strada è senza marciapiedi e al buio gli automobilisti possono investire pedoni e i bambini che escono  dalle ville adiacenti  . I malviventi possono nascondersi in ogni angolo.
  •  Il Prefetto –desideriamo vibratamente sottolinearlo-avrebbe il dovere di prendere provvedimenti  a riguardo con decreto Prefettizio d’urgenza  per  revocare in sostituzione del Sindaco Pulvirenti, latitante,l’assurda decisione del  “risparmio energetico in via Ragalidda” laddove in altri posti –Via Palermo, via Ragala Montarso sono invece strapiene di lampioni doppi  nelle corsie eccetera   
  • Non si trascuri  ai fini di valutare  il  disservizio che corrisponde, secondo noi, al reato di interruzione di servizio da oltre cinque mesi  NON SI CORREGGE TALE ANOMALIA. 
  • Punto fermo dell’intera faccenda , ci rivolgiamo al Sig Ecc,mo Procuratore della Repubblica è-notoriamente che “-assente e/o tolta l’ illuminazione il gestore dell’impianto di pubblica illuminazione ( il Comune)dovrà risponderne, in parte o totalmente, nelle sedi opportune.
  • La decisione del Sindaco Pulvirenti di aver stretto un “accordo”- si apprende – con la Regione Sicilia –Dipartimento per l’Energia con l’arch Rosaria Calagna-dirigente – per la concessione di un notevole contributo di risparmio energetico–una decisione della dirigente generale – troppo frettolosa e,probabilmente non consapevole essa delle gravi conseguenze che ha arrecato alla popolazione – non corrisponde  per nulla all’interesse generale di Nicolosi e, in particolare della popolazione di Via Ragalidda che ancora una volta si vede espropriata – COME NEL PASSATO DI UNA ATTESTATA PREVISTA EDIFICABILITA’ – ADESSO DI UN’ALTRA  prerogativa IMPORTANTE esistente –pubblica illuminazione – da oltre trentanni circa…
  • L’illuminazione- come da numerose email degli anni scorsi inviate alla posta dell’Ente comunale del Sindaco Pulvirenti e dell’assessore al ramo- mai riscontrate- registra altre violazioni- contrariamente alle disposizioni di legge e segnalazioni inviate pure al Comando dei vigili urbani del Comune    La luce stradale –nel tratto n.civico 8 e dirimpetto n 15   e ai numeri 59 e 61…. andava integrata vista l’esistenza dei  pali scoperti dei lampioni che interessano la strada pubblica e i numerosi proprietari delle ville ed abitazioni in complesso.
  • La disciplina attuale ad es. con la disposizione UNI 13201-3  afferma che “gli impianti di illuminazione pubblica destinati alla circolazione, devono offrire al cittadino condizioni di visibilità ottimali nelle ore notturne e consentire un regolare smaltimento del traffico..”

         Particolari accorgimenti – affermano i principi base della normativa in materia –  vengono posti dal sindaco del Comune alla      sicurezza in caso di incroci, passaggi pedonali, passaggio di pedoni studenti che vanno nelle vicine strutture scolastiche, oppure se sono installate lampade con una resa cromatica inferiore a 30 RA. La normativa, infatti, impone di aumentare la classe illuminotecnica per facilitare la visibilità di persone o oggetti sulla sede stradale “

Presente infine  il rischio di mettere sotto una macchina- altro  problema visivo – i  numerosi ciclisti della zona che percorrono l’arteria comunale..  Follia pure tenere gli incroci e le curve di questa via prive di una benchè minima luce indispensabile per una  regolare guida visiva e il benessere generale

 

                                                                             PROTESTA

 

Per quanto sopra esprimiamo la Ns vibrata  protesta nei confronti di tale condotta censurabile del  Sindaco Angelo Pulvirenti che con la sua incomprensibile  perniciosa decisione di interrompere il servizio ,nociva infatti e molto pericolosa a tutti e agli abitanti giovani ed anziani soprattutto, di immergere nel buio la Via Ragalidda, HA TRASCURATO L’INTERESSE PUBBLICO GENERALE  CAUSANDO UNO STATO DI PAURA COLLETTIVA CHE NON CON SENTE DI USCIRE SERENAMENTE DI CASA LA SERA

 

                                                                           CHIEDIAMO  decreto urgente del Prefetto

 

La revoca di tale decisione con il ripristino immediato dell’illuminazione pubblica sui pali – anche con decreto Prefettizio urgente – dove sono collocati i lampioni spenti  piu  l’integrazione richiesta da tempo – non riscontrata- sugli altri pali già sopra indicati ai  relativi numeri civici

In caso di omesso intervento, ed indifferenza continua del primo cittadino ,come richiesto, ci  vediamo costretti a rivolgerci  alle competenti Autorità non escludendo eventuali iniziative di stampa sui metodi  e modi di amministrazione del Comune di Nicolosi che il  Sindaco,forse intento a favorire i propri clienti, dovrebbe rappresentare curando l’interesse generale.

Nicolosi (Ct)  

                                                                    Comitato di Via Ragalidda

 

 

Inps, gli ispettori scoprono in Sicilia 577 lavoratori in nero e 8.900 irregolari nel 2024, 5131 rapporti lavoro fittizi Tante anomalie e frodi

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Bilancio dell’attività ispettiva dell’Inps reso noto dalla direzione generale.Oltre 62 milioni di euro di crediti Inps accertati (fra contributi evasi, interessi e sanzioni), 5.131 rapporti di lavoro fittizi (simulati al fine di percepire indebite prestazioni da parte dell’Inps), 577 lavoratori in nero e oltre 8.900 irregolari scoperti.
    Sono circa 70 ispettori entrati in servizio dopo nove anni che hanno eseguito controlli soprattutto sul terziario, sulle case di riposo e le aziende …

I dati sono stati presentati questa mattina nella sede Inps di Palermo dal direttore regionale Sergio Saltalamacchia e Orazio Fabio Basiricò dirigente della vigilanza documentale e ispettiva.
    “Un risultato a cui hanno contribuito, in misura decisiva, alcune significative campagne ispettive, condotte anche con l’ausilio dei corpi ispettivi di altri enti e delle forze dell’ordine, – hanno detto i dirigenti – mirate a colpire fenomeni aventi dimensioni particolarmente accentuate a livello locale, che si sono aggiunte alle ordinarie indagini innescate dalle denunce dei lavoratori o dalle segnalazioni di possibili frodi provenienti dall’interno degli uffici”.

Catania ricorda l’ispettore di polizia Filippo Raciti

 

 

Catania ricorda Filippo Raciti

Nella foto sopra l’ispettore Filippo Raciti

Catania,

Ricorre domani il 18° anniversario della scomparsa dell’ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti.

Filippo fu colpito mortalmente a Catania il 2 febbraio 2007, a soli 40 anni,  durante gli scontri fuori dallo stadio Massimino per l’incontro di calcio Catania-Palermo.

Domattina, presso il cimitero di Acireale (Ct), alla presenza del questore di Catania Giuseppe Bellassai, del dirigente del commissariato di Acireale Tito Cicero, del dirigente del X Reparto mobile Pasquale Alongi e dei familiari di Raciti, verrà deposta una corona d’alloro.

La commemorazione continuerà presso la parrocchia “Santi Cosma e Damiano”, a Catania, dove si terrà una messa in suffragio presieduta dal Cappellano della Polizia di Stato con la partecipazione delle Autorità della provincia di Catania, al termine della quale i partecipanti si sposteranno allo stadio “Angelo Massimino”, dove il Questore deporrà una corona d’alloro in memoria di Filippo Raciti.

 

Catania, un Tir ribalta sulla rampa di accesso alla tangenziale

 

Un camion  articolato , molto lungo, si è ribaltato sulla rampa di accesso alla tangenziale di Catania dall’autostrada A19, in direzione Messina. Incolume l’autista. L’incidente è avvenuto tra i km 15,800 e 15,700, all’altezza dello svincolo di Misterbianco. Si indaga sui motivi che hanno causato l’incidente. L’autista ne è uscito incolume.

I vigili del fuoco sono intervenuti per la perdita di carburante dal serbatoio del tir, che trasportava materiale edile. La tangenziale è stata chiusa, con deviazioni temporanee.

 

LA PROCURA INDAGA SULLE ESPLOSIONI DI GAS A CATANIA

 

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Catania,

La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta sulla fuga di gas e le esplosioni a San Giovanni Galermo che hanno causato 14 feriti, di cui due gravi. Il reato ipotizzato è disastro colposo. Il procuratore Francesco Curcio ha spiegato che “ci sono indagini in corso”.    La pratica è nelle mani del  procuratore aggiunto Fabio Scavone e il sostituto Emanuele Vadalà.

 

. Intanto si cerca per far rientrare prima possibile a casa le famiglie evacuate e ripristinare la fornitura di gas ai residenti di tutta la zona, circa ventimila abitanti complessivamente, nella zona delle vie Kertesz, Gualandi e Capo Passero di Trappeto Nord.

Secondo il presidente  di Catania Rete Gas, Gianfranco Todaro -.  si deve accertare quali sono state le cause. In 24-48 ore contiamo di riportare tutto alla normalità. Il rischio è stato importante. Si è verificata una perdita di gas veramente considerevole e questo non è giustificabile con le normali perdite di gas perché l’impianto è nuovo. Se c’è stata una rottura, è stata di una tubazione grande, in acciaio, sono episodi di una certa gravità”.

Todaro rassicura anche sullo stato di salute degli operai coinvolti nell’esplosione insieme all’ingegnere: “Stanno bene, sono fuori pericolo e sono già usciti dall’ospedale”.

Catania, San Cristoforo, incontro tra Istituzioni e Terzo Settore per “Decreto Caivano”

 

San Cristoforo

Catania,

Domani, mercoledì 22 gennaio 2025, a partire dalle ore 15,00, nell’auditorium dell’oratorio Salesiano di via Santa Maria delle Salette 116, il Sindaco Enrico Trantino con gli assessori della Giunta, i capigruppo consiliari e i vertici burocratici del Comune, incontreranno i dirigenti scolastici e i rappresentanti del Terzo Settore che operano a San Cristoforo, per elaborare una piattaforma condivisa  di idee e progetti per gli interventi da proporre al Commissario Straordinario di Governo da realizzare nel popoloso quartiere di Catania, sulla scorta del Decreto Legge del 23 dicembre scorso del Governo Nazionale, che stanzia risorse per alcune città, tra cui Catania.

All’incontro sono stati invitati a partecipare anche il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, l’arcivescovo di Catania Luigi Renna, il presidente del Tribunale dei Minorenni Roberto Di Bella e il Questore di Catania Giuseppe Bellassai.

Siamo consapevoli -ha detto il sindaco Trantino– dell’importanza di questa nuova opportunità di sviluppo per risanare uno dei quartieri storici cittadini perché siamo convinti che solo con un raccordo con le esigenze del territorio che la Scuola e il Terzo Settore impegnato nel sociale conoscono meglio di tutti, si potranno adottare le più idonee misure, senza rincorrere inutili cattedrali nel deserto. Insieme con le forze sociali -ha aggiunto Trantino- dobbiamo, infatti, ideare proposte da sottoporre al Governo utili per  il contrasto alla dispersione scolastica e offrire nuove opportunità di lavoro per allontanare i più giovani dal rischio dell’arruolamento nella delinquenza organizzata, che proprio in queste ore abbiamo visto essere più che mai tangibile”.

Nel corso dell’incontro, inoltre, il sindaco Trantino riferirà sull’esito dell’incontro istituzionale avuto a Roma con il Commissario Ciciliano, lo scorso giovedì, sulle modalità operative per realizzare gli interventi che si andranno a progettare.

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