Parchi in Sicilia,l’assessore al Territorio e Ambiente, Savarino: «Con norma approvata dall’Ars avranno una governance dedicata» Potranno avere l’ incarico anche i direttori in quiescenza

 

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LA  POLITICA  REGIONALE OFFRE NUOVI SPAZI E NUOVE PROSPETTIVE ANCHE AI DIRIGENTI IN PENSIONE CHE POTRANNO ESSERE RIPESCATI  E  AVERE GUADAGNI STELLARI

 

«La norma approvata oggi dall’Assemblea regionale siciliana rappresenta una svolta per i Parchi regionali: finalmente diamo ad essi una prospettiva di ampio respiro e gettiamo le basi per dotarli di una governance dedicata. Abbiamo messo ordine ad una stratificazione di norme che aveva ingessato i parchi, un passo importante verso la valorizzazione e una gestione solida degli enti, che guardi al futuro per sviluppare tutte le enormi potenzialità del nostro patrimonio naturale».
Lo dichiara l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Giusi Savarino, dopo il via libera del parlamento regionale alla norma proposta dall’assessorato che riforma le precedenti, non più attuali, disposizioni di legge sulla nomina dei vertici degli enti parco regionali.
La nuova normativa prevede che la direzione venga affidata dall’assessore al Territorio e Ambiente, attingendo all’elenco degli idonei all’esercizio dell’attività di direttore di parco, istituito presso l’assessorato “con apposito decreto assessoriale che stabilisce modalità e criteri della selezione”. Nelle more della formazione dell’elenco degli idonei, la direzione degli enti sarà affidata a direttori reggenti. Per l’individuazione di tali figure la nuova normativa elimina la necessità di rivolgersi a profili dirigenziali non più esistenti tra i ruoli regionali e consente di distribuire l’incarico anche a dirigenti in quiescenza, nel rispetto della normativa vigente.

Beni culturali, il 15 aprile archeologi e astronomi a confronto a Palermo

 

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Palermo,

Archeologi e astronomi a confronto sull’archeoastronomia nella nostra Isola. Martedì 15 aprile, dalle 9,30 a Palazzo Montalbo, sede del Centro progettazione e restauro della Regione Siciliana (Crpr), in via dell’Arsenale 52 a Palermo, verrà presentato il volume “Archeoastronomia in Sicilia.

Una scienza necessaria”, a cura di Ferdinando Maurici, direttore del Crpr e soprintendente del Mare ad interim, e Chiara Cardella.

L’appuntamento sarà l’occasione per fare il punto sulla situazione della ricerca e su come favorire ulteriormente anche in Sicilia il dialogo necessario, ma non sempre facile, fra archeologi e astronomi. «La Sicilia si sta dimostrando sempre di più una terra ricchissima di monumenti e siti archeologici di carattere astronomico», afferma l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, che a inizio lavori porterà un saluto istituzionale assieme al dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, Mario La Rocca.

Al dibattito prenderanno parte alcune tra le più rappresentative personalità scientifiche del settore a livello internazionale, tra cui l’astrofisico Giulio Magli, professore ordinario di Fisica matematica al Politecnico di Milano, dove insegna anche archeoastronomia, autore di libri di grande diffusione. I lavori saranno presieduti dall’archeologo siciliano Gioacchino Falsone, già docente di Archeologia fenicio-punica all’Università di Palermo. Interverranno anche Alfio Maurizio Bonanno, ricercatore dell’Istituto nazionale di astrofisica di Catana, il direttore del Crpr Maurici, il vice presidente nazionale dei Gruppi archeologici d’Italia, Alberto Scuderi, e Andrea Polcaro, professore di Archeologia del vicino oriente antico all’Università di Perugia.

 

La Soprintendente Daniela Porro di Roma pone in luce le criticità del Piano regolatore generale

 

Mibact. Daniela Porro è il nuovo Soprintendente di Roma ...

La Soprintendente Daniela Porro di Roma

 

Dai cinema all’edilizia verticale, dalla dismissione degli edifici abbandonati agli accorpamenti fra unità edilizie che rischiano di “alterare irreversibilmente la struttura della città storica”: tredici pagine firmate dal soprintendente speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma Daniela Porro piombano sui tavoli del Campidoglio.

 Il fascicolo verte sulla  “trasmissione valutazioni preliminari e prescrizioni” per la “delibera di adozione della variante alle norme tecniche di attuazione (Nta) del piano regolatore generale (Prg)” della Capitale e mette in evidenza diversi punti critici rispetto alla delibera 169 dell’Assemblea Capitolina dello scorso 11 dicembre, sottolineando criticità, mettendo nero su bianco osservazioni sulle modifiche apportate alle Nta e avanzando infine alcune richieste di modifica.

E non manca un richiamo all’etichetta istituzionale, con riferimento all’esclusione della soprintendenza da un procedimento in cui appaiono norme “espresse in modo astratto”,ambigue e  contrarie al principio di trasparenza“.

Nel testo si legge che la soprintendenza, “pur condividendo la necessità di revisione del corpo normativo delle Nta”, ravvisa” delle “criticità in relazione all’adozione della variante”. In primis, la soprintendenza sottolinea che “contrariamente al dettato normativo, sono state adottate modifiche escludendo questo Ufficio dal procedimento, sia per le scelte strategiche generali sia per la tutela Monumentale, Paesaggistica e Archeologica”. Non solo: “Le modifiche apportate alle norme sono espresse in modo astratto” e questo, “implica ambiguità nell’applicazione, contrarie al principio di trasparenza”. Ma soprattutto, “con le nuove integrazioni e l’abrogazione di diversi commi delle Nta, la trasformazione del tessuto della città di Roma sembra essere affidata all’iniziativa dei singoli e attraverso procedimenti edilizi puntuali e diretti sembra volersi delineare un nuovo sviluppo della città che fino a oggi era assegnato a una progettualità coordinata e pianificata, attraverso strumenti programmatici e dalle connotazioni urbane, come ad esempio i piani di recupero”. Con le modifiche proposte “tali strumenti verrebbero di gran lunga depotenziati e le trasformazioni anche di porzioni significative di tessuto storico e palinsesto di stratificazioni di secoli verrebbero al contrario affidate a singole iniziative dirette, anche private, che non potrebbero essere in alcun modo coordinate tra loro né controllate da una pianificazione attenta e consapevole in un’ottica di indirizzo strategico e di interesse pubblico”.

Beni culturali, sette siti siciliani accreditati al Sistema museale nazionale

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Palermo,

Sono sette i siti culturali siciliani ufficialmente accreditati al Sistema museale nazionale. Lo rende noto il Ministero della Cultura che ha riconosciuto il raggiungimento degli standard di qualità previsti a livello nazionale da parte di importanti realtà museali e archeologiche dell’Isola.

I siti accreditati sono: il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi, ad Agrigento; la Galleria regionale di Palazzo Abatellis, il Museo archeologico regionale “Antonino Salinas” e il Museo regionale di Arte moderna e contemporanea, a Palermo; la Galleria regionale di Palazzo Bellomo, a Siracusa; la Casa Cuseni – Museo delle Belle Arti e del Grand Tour di Taormina e il Muma Museo del Mare di Milazzo, nel Messinese. Organizzazione e gestione delle risorse, cura delle collezioni, comunicazione e rapporto con il territorio sono gli ambizioni in cui queste strutture hanno dimostrato performance di qualità, ottenendo così il riconoscimento ministeriale.

« Un traguardo importante per la valorizzazione del patrimonio siciliano – sottolinea l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – che testimonia l’impegno costante verso l’eccellenza e la qualità nell’offerta culturale regionale. L’obiettivo è lavorare a supporto di musei, parchi e gallerie affinché possa crescere il numero delle istituzioni culturali regionali in possesso degli standard necessari per entrare nel Sistema museale nazionale. Anche attraverso la fondamentale sinergia con le azioni e gli interventi finanziati dal Pnrr, vogliamo rendere i nostri musei sempre più connessi, accessibili, inclusivi e fruibili, contribuendo in modo concreto allo sviluppo e alla valorizzazione culturale e turistica del nostro territorio».

Catania,prima Domenica del Mese al Museo, il 6 aprile ingressi a tariffa ridotta

 

Domenica al Museo

 

 

La “Prima Domenica del Mese al Museo” torna il 6 aprile con ingressi a tariffa ridotta nei siti culturali del Comune.

L’iniziativa è promossa dall’Amministrazione, con la Direzione Cultura, per favorire la conoscenza del patrimonio storico-artistico e monumentale, in parte visionabile virtualmente tramite la piattaforma Around Catania o l’App collegata  (www.aroundcatania.it) utili anche per programmare le visite.

Questo il calendario di apertura dei siti con biglietto ridotto (l’ultimo ingresso è previsto un’ora prima dell’orario di chiusura):

Palazzo della Cultura,  mostra “TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore”,  dalle ore 9 alle 19;

Museo Vincenzo Bellini, dalle ore 9 alle 13, il biglietto comprende la visita al Museo Emilio Greco – Cortile Platamone, Palazzo della Cultura;

Museo Emilio Greco (presso Cortile Platamone, Palazzo della Cultura), dalle ore 9 alle  19, il biglietto comprende la visita al Museo Vincenzo Bellini;

Percorso di Gronda della Chiesa di San Nicolò l’Arena, dalle ore 9 alle 19.

 

Visitabili gratuitamente:

Chiesa di San Nicolò l’Arena, dalle ore 9 alle 19, ultimo ingresso entro le ore 18;

Galleria d’Arte Moderna (GAM) dalle ore 9,30 alle 13, mostra “IdentificaTi”.

 

A Messina la rassegna “Musiche per il Museo”. Alcuni brani dedicati alla “Resurrezione di Lazzaro di Caravaggio”

 

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Messina,

Apertura straordinaria per il Museo regionale Accascina di Messina che, il 10, 11 e 12 aprile prossimo, alle ore 20, accoglierà una prestigiosa rassegna di musica jazz.

L’evento, intitolato “Musiche per il Museo”, offrirà ogni sera a 150 visitatori un’esperienza unica, in cui le suggestioni dell’arte dialogheranno con le sonorità jazz, all’interno degli spazi espositivi che ospitano capolavori di Antonello da Messina, Caravaggio e altri maestri dal XII al XX secolo.

«L’iniziativa – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – giunge al culmine del progetto di eliminazione delle barriere fisiche e cognitive portato avanti nell’ambito del Pnrr dal Museo regionale di Messina, unico istituto museale del Mezzogiorno ad aver ottenuto un finanziamento superiore a un milione di euro».

Il programma prevede esecuzioni di musiche d’autore ispirate ai diversi periodi storici e alle opere del museo, oltre a composizioni originali create per l’occasione. Tra queste, brani dedicati al Polittico di San Gregorio di Antonello da Messina e alla Resurrezione di Lazzaro di Caravaggio, ma anche ad altri capolavori esposti nelle sale dell’istituto, intitolato alla storica dell’arte, Maria Accascina.

«Le tre serate di apertura straordinaria con concerti jazz – osserva la neo direttrice del Museo, Marisa Mercurio – rientrano in un più ampio progetto di valorizzazione finanziato dal dipartimento regionale dei Beni culturali con fondi destinati a promuovere la conoscenza del sito, rendendolo un luogo sempre più inclusivo, capace di accogliere visitatori di ogni età e abilità».

“Musiche per il Museo” nasce con l’intento di integrare l’esperienza visiva dell’arte pittorica con quella acustica della musica, una forma espressiva capace di abbattere ogni barriera, persino quella della sordità.

Selinunte, nuove scoperte e veste grafica.

 

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Nuove scoperte archeologiche al Parco di Selinunte: riaffiorano la porta monumentale e porzioni di mura fortificate della città arcaica che chiudevano la città da Nord. Si riscrive, dunque, la mappa dell’antica Selinunte prima della distruzione dei Cartaginesi nel 409 a.C. grazie ai nuovi scavi che hanno spostato molto in avanti (circa 300 metri) l’estensione verso Nord della città, rispetto a quanto pensato finora, confermando la sua enorme importanza e la potenza tra i centri di cultura greca del Mediterraneo.

Di questo si è parlato stamattina a Selinunte, in provincia di Trapani, in occasione della presentazione della nuova immagine visiva del Parco a cui ha partecipato l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato. «Il Parco archeologico continua a lavorare riuscendo, con fondi propri, a riscrivere la storia di Selinunte – ha detto l’assessore Scarpinato – Il nuovo logo, la segnaletica, le visite e i servizi raccontano un Parco vitale, al servizio del pubblico, che continua ad attirare nuovi visitatori innamorati di questo lembo di Sicilia colmo di storia».

Per questa campagna di scavo hanno lavorato i giovani archeologi di Archeofficina con la direzione scientifica di Carlo Zoppi dell’Università del Piemonte Orientale, che già da giovane lavorava a Selinunte. «Abbiamo superato le recinzioni del Parco che risalgono a trent’anni fa e abbiamo trovato la cinta muraria e la porta monumentale – spiega il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente – Di questi scavi resterà il metodo: essere in grado di sostenere le campagne di scavo, sperimentando anche tecniche innovative come la Tomografia geoelettrica tridimensionale, che permette di sondare il terreno fino a 4 metri».

L’idea è quella di musealizzare l’intera area e renderla fruibile al pubblico, anche con la ricostruzione virtuale dell’antica cinta muraria. Tutto questo rientra in un progetto complessivo di fruizione che guarda al futuro prossimo.

Introdotti anche la nuova segnaletica e il nuovo logo del Parco, ideato da Atelier 790, che ruota attorno all’elemento iconico della foglia di selinon (sedano), che si ritrova su una didracma (540-510 a.C.) ed è il simbolo distintivo dell’antica Selinunte. Anche la palette cromatica attinge alle decorazioni dei templi, il logo e l’immagine grafica sono declinati anche sulla nuova linea di merchandising in vendita al bookshop.

CoopCulture, su richiesta delle direzione del Parco, ha prodotto uno studio indirizzato alla razionalizzazione della segnaletica, individuando i punti di maggiore interesse per i visitatori: Collina orientale, Acropoli, Collina di Manuzza, Malophoros e le aree intermedie oltre ai servizi al pubblico, suggerendo percorsi con indicazioni delle distanze, che in un Parco enorme come Selinunte, danno al pubblico un’idea dei tempi della visita e del suo grado di accessibilità, dei mezzi disponibili (navette elettriche, bici, a piedi). «Visitare il Parco – ha aggiunto Scarpinato – diventa sempre più un’esperienza immersiva, che può essere affrontata da soli, complice la nuova segnaletica, o con l’ausilio di visite guidate approfondite e percorsi inediti».

Beni culturali in Sicilia, Parco archeologico di Selinunte: martedì 25 l’assessore Scarpinato presenta il nuovo logo

 

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Martedì 25 marzo alle 11 nell’antiquarium Falcone e Borsellino del Baglio Florio del Parco di Selinunte, saranno presentati nel corso di una conferenza stampa la nuova immagine grafica del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, e il piano di segnaletica e servizi che sarà adottato in vista della prossima estate.
Parteciperà l’assessore regionale dei Beni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato. Durante l’incontro si parlerà anche dell’antica Selinùs, per rintracciare i suoi confini e la sua essenza di importante centro abitato che si affaccia sul mare, alla luce degli scavi in corso nell’area nord di Galera Bagliazzo condotti dal Parco di Selinunte, che stanno riservando sorprese inaspettate agli archeologi.
Interverranno anche il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini, il direttore del Parco, Felice Crescente, Carlo Zoppi dell’Università del Piemonte Orientale e Marco Correra di ArcheOfficina, Letizia Casuccio, direttrice generale di CoopCulture e Antonio Giancontieri di Atelier790 che ha curato la nuova identità visiva del parco archeologico

Beni culturali, via al progetto sull’archeologia subacquea con i pazienti del “Di Cristina” di Palermo

«Un percorso – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato – che, grazie a un team di figure professionali, contribuisce al miglioramento delle condizioni di vita dei piccoli degenti nel difficile processo di superamento del disagio dell’ospedalizzazione e che offre la possibilità di creare, in prospettiva della guarigione, le premesse per un ritorno sereno alla vita di tutti i giorni, arricchita dalla conoscenza dell’ambiente marino attraverso attività interdisciplinar

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Palermo,

I  piccoli pazienti del “Di Cristina” di Palermo alla scoperta dell’archeologia subacquea e dei tanti tesori custoditi nei fondali dei nostri mari. È stato possibile, nell’unità di Oncoematologia pediatrica della struttura sanitaria, nel corso del primo incontro del progetto “Verde come le alghe, blu come il mare, bianco come le vele”, ideato dalle insegnanti della Scuola in Ospedale “Lombardo Radice” di Palermo e realizzato in collaborazione con la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e l’associazione Marevivo Sicilia.

«Un percorso – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato – che, grazie a un team di figure professionali, contribuisce al miglioramento delle condizioni di vita dei piccoli degenti nel difficile processo di superamento del disagio dell’ospedalizzazione e che offre la possibilità di creare, in prospettiva della guarigione, le premesse per un ritorno sereno alla vita di tutti i giorni, arricchita dalla conoscenza dell’ambiente marino attraverso attività interdisciplinari».

Il tema conduttore del progetto è il mare, che diventa lo spazio concreto da cui partire per poter attivare, in ospedale, un’esperienza “altra” che possa accompagnare il bambino durante il periodo del ricovero. 

Nel primo incontro di ieri, i subacquei della soprintendenza Salvo Emma e Giovanni Puccio hanno portato all’interno del reparto le attrezzature utilizzate per le ricerche e gli scavi subacquei, dando ai bambini l’opportunità di vedere da vicino le strumentazioni utilizzate sott’acqua: maschere, pinne, mute, bombole, erogatori, macchine fotografiche subacquee e metal detector subacquei. I piccoli pazienti hanno avuto inoltre la possibilità di indossare delle mini attrezzature da immersione a loro dedicate, per provare un primo approccio con il mondo sottomarino. Infine, grande riscontro hanno avuto, anche tra i genitori presenti, i filmati appositamente realizzati per gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado.

Prevista per sabato 22 marzo la seconda fase, nella sede di Marevivo al Circolo Velico di Sferracavallo, dove i bambini effettueranno attività esperienziali e conoscitive della flora e della fauna del nostro mare con gli esperti dell’associazione. 

Quella di quest’anno è la terza edizione del progetto, realizzato per la prima volta nel 2014, sempre con la partecipazione della Soprintendenza del Mare e in collaborazione con il  primario del reparto di Oncoematologia pediatrica del “Di Cristina” Paolo D’Angelo, le insegnanti della Scuola in Ospedale “Lombardo Radice” Gisella Musumeci e Aurora Valenti, la delegazione di Marevivo Sicilia, il Circolo Velico Sferracavallo e le associazioni di volontariato Aslti e Spya di Palermo.

Il 10 marzo in Sicilia musei regionali e parchi archeologici con ingresso gratuiti nel ricordo del sesto anniversario della scomparsa dello studioso Sebastiano Tusa

 

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Ingressi gratuiti nei musei e nei luoghi della cultura regionali in occasione del sesto anniversario della tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, avvenuta nel disastro aereo del 2019 in Etiopia. Anche quest’anno, lunedì 10 marzo la Regione proporrà numerose iniziative per celebrare la giornata dedicata al grande archeologo e assessore regionale.

«Un’occasione per ricordare i suoi inestimabili lasciti, per proseguire nel solco da lui tracciato e trasmettere alle nuove generazioni l’amore per la storia e per l’archeologia – commenta l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – Attingere dal passato per reinventare il futuro:questo il messaggio che la sua eredità ci affida».

Tra gli eventi più significativi si segnalano:

Parco archeologico Naxos Taormina: visita guidata gratuita con un racconto a due voci a cura dell’archeologa del parco Maria Grazia Vanaria e della guida Martine Fender, con la partecipazione degli accompagnatori turistici della provincia di Messina. La visita inizierà alle 9 per una durata di tre ore e includerà il museo e le aree di scavo dell’antica Naxos. Inoltre, il museo archeologico MaFra di Francavilla di Sicilia, d’accordo con il Comune,  effettuerà un’apertura straordinaria dalle 10 alle 14, sempre con ingresso gratuito.

Museo Salinas di Palermo: alle 17 CoopCulture organizzerà “Una vita dedicata alla cultura”, visita guidata gratuita alle collezioni del museo più antico della Sicilia per approfondire lo straordinario contributo di Sebastiano Tusa all’archeologia. In particolare, il focus sarà sulla vita dello studioso, oltre che sul lavoro pionieristico e l’amore per il mondo antico.

Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo: apertura straordinaria dalle 9 alle 13 e visite guidate alle 10 e alle 12 alle collezioni e alla mostra “Attraversamenti – Il Trionfo della Morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso”.

Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo: prevista l’apertura straordinaria dalle 9 di alcuni siti ovvero palazzo della Cuba, Palazzina cinese, castello della Zisa (fino alle 12,30), chiostro di Santa Maria Nuova a Monreale (fino alle 18), castello della Favara a Maredolce (visita limitata alla cappella e ai due ambienti collegati fino alle 13), villa Napoli con parco e cappella, preesistenze normanne e piccola Cuba (fino alle 13) e piano terra dell’ex convento della Magione (fino alle 13).

Museo Riso di Palermo: alle 11.30 visita guidata gratuita a cura di CoopCulture dedicata al percorso espositivo della galleria, che ospita opere rappresentative di circa sessant’anni di storia dell’arte contemporanea con lavori di artisti siciliani e internazionali. La visita comprende le nuove acquisizioni, unite dal tema comune “Percorsi di memoria”. Alle 16,30 il direttore del Riso, Evelina De Castro, presenterà “Cicero” di William Kentridge, importante opera che entra a far parte della collezione.

Realizzata nel 2014, la creazione è inclusa nella serie di lavori realizzati dall’artista sudafricano per il suo progetto Triumphs and Laments (2016) sul Lungotevere a Roma. Ispirata al busto di Cicerone del I secolo a.C. conservato ai Musei Capitolini, l’opera scompone il volto del grande oratore sovrapponendolo a frammenti di mappe geografiche e documenti storici, insieme a parole, numeri date e lettere, evocando non solo la complessa storia della colonizzazione italiana in Nord Africa agli inizi del Novecento ma anche l’esperienza personale dell’artista sulla storia del Sudafrica e dell’apartheid. L’acquisizione è frutto del progetto curato da Rosaria Raffaele Addamo con cui il museo Riso ha vinto un bando pubblico del Pac – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla direzione generale Creatività contemporanea del ministero della Cultura.

Museo regionale di Storia naturale di Palazzo d’Aumale a Terrasini: in collaborazione con il Centro regionale per il catalogo e la documentazione, sono previste alle 10 e alle 16 le proiezioni di documentari del ciclo “Tra natura e memoria” a cura della filmoteca dell’ente.

Parco Archeologico di Himera, Solunto e Iato: insieme all’associazione nazionale Archeoclub d’Italia, sono previste numerose iniziative. Domenica 9 marzo alle 10 al museo “Pirro Marconi” si terrà il convegno nazionale “Il ruolo del volontariato nei beni culturali” in memoria di Sebastiano Tusa. Lunedì, nel corso dell’iniziativa “A Himera con l’Archeoclub d’Italia”, i soci dell’associazione delle sedi locali di Cefalù, Gratteri, Palermo e Termini Imerese, accoglieranno i visitatori con visite guidate alle 9,30 all’antiquarium progettato da Franco Minissi e alle 11 al tempio della Vittoria e al museo “Pirro Marconi”.

Parco archeologico di Selinunte: alle 10.30 inizierà la visita guidata “L’archeologo racconta: i segreti dei templi di Selinunte” condotta dagli esperti di Coopculture tra i resti monumentali sulla collina orientale. L’esperienza sarà anche un’occasione per scoprire i segreti che si celano dietro la costruzione di questi edifici di culto. Durante il percorso, infatti, sarà possibile apprendere le diverse fasi della costruzione: dalla cava fino alla messa in opera dei blocchi lapidei, il trasporto, i macchinari, i sistemi di elevazione e di misurazione.

Parco archeologico di Segesta: alle 10.30 si terrà “L’archeologo racconta: il tempio dorico di Segesta”.  Al termine dell’introduzione storico-archeologica dell’antica città, i visitatori raggiungeranno l’area del santuario, guidati da un archeologo di CoopCulture che spiegherà gli elementi architettonici dello stile dorico e tutta una serie di accorgimenti che rendono il tempio un monumento esemplare tra gli edifici sacri del suo tipo. Ascoltati i risultati delle ultime e rilevanti scoperte circa l’attribuzione del culto all’interno dell’edificio, i visitatori saranno liberi di continuare la loro esperienza di visita in autonomia.

Museo “Agostino Pepoli” di Trapani: alle 10 e alle 12 visite guidate gratuite delle collezioni. La struttura sarà aperta al pubblico dalle 9 alle 18, con ultimo ingresso alle 17.

Parco Lilibeo di Marsala: a partire dalle 11 conversazione sulle anfore e i materiali di bordo provenienti dai relitti a cura di Maria Grazia Griffo e Filippo Pisciotta per promuovere la fruizione del patrimonio subacqueo esposto al museo, materia di studio e ricerca da parte di Sebastiano Tusa.

Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci: visite guidate attraverso le opere dei pittori e degli argentieri messinesi in esposizione presso la chiesa gesuitica di San Francesco Borgia dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’apertura gratuita riguarderà, sempre nel capoluogo etneo, anche il teatro antico.

 

Parco Archeologico di Tindari: visite guidate alla scoperta dei siti archeologici di Milazzo, Tindari e Capo d’Orlando con dimostrazione delle tecniche di restauro dalle 9 alle 14.