Beni culturali, la Madonna Odigitria torna- dopo un restauro di due anni – nella chiesa dei Cocchieri a Palermo.

immagine

 

 

Dopo un complesso intervento di restauro, durato circa due anni, sarà restituita alla Confraternita dei Cocchieri di Palermo la pala d’altare raffigurante la Madonna Oditrigia. Un’operazione delicata che ha visto impegnate diverse professionalità dei laboratori del Centro regionale per la progettazione e il restauro della Regione Siciliana, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Palermo.

Lunedì 16 dicembre, alle 11, avverrà la consegna del dipinto alla comunità religiosa della Chiesa dell’Itria ai Cocchieri, in via Alloro 133, a Palermo. Saranno presenti l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, la direttrice del Centro regionale per la progettazione e il restauro, Alessandra De Caro, e la Soprintendente di Palermo, Selima Giuliano

Cultura, i vasi di Panitteri ad Agrigento dopo due secoli.

 

 

Immagine

 

 

 

Dal 18 dicembre 2024 e fino al 18 maggio 2025 il Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento ospiterà al museo “Pietro Griffo” una eccezionale collezione di antichi vasi greci del VI e V secolo a.C. che, dopo duecento anni, ritornano – sia pur temporaneamente – ad Agrigento da Monaco di Baviera.

La mostra si intitola “Da Girgenti a Monaco. Da Monaco ad Agrigento. Il ritorno dei vasi del ciantro Panitteri”. Un progetto culturale tra Italia e Germania con cui, simbolicamente, la Regione Siciliana, tramite il Parco della Valle dei Templi, dà il via agli eventi che vedranno per dodici mesi la città di Pirandello al centro dell’attenzione internazionale come “Capitale italiana della cultura 2025” In mostra saranno dieci straordinari vasi provenienti dalla cosiddetta Collezione Panitteri: una raccolta di ben 47 tra crateri e anfore di produzione attica, a figure nere o rosse, che ripropongono scene epiche e mitologiche e che nel 1824 furono venduti al principe Ludwig I di Baviera dal ciantro Panitteri, alto prelato della curia di Agrigento.

All’inaugurazione, in programma mercoledì 18 dicembre alle 12, interverranno: Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale dei Beni culturali e dell’identità Siciliana; Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi; Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento; Giacomo Minio, presidente della Fondazione Agrigento Capitale della cultura 2025; Giuseppe Parello, presidente del Consiglio del Parco; Giuseppe Avenia, dirigente responsabile del Museo Griffo; Maria Concetta Parello, archeologa e curatrice scientifica della mostra. Organizzata dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi con la collaborazione della Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Agrigento, la mostra è sostenuta dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana e si inserisce tra gli eventi per la promozione e l’organizzazione delle iniziative collegate ad “Agrigento capitale italiana della cultura 2025

Riapre ,in un contesto “di altissimo livello di minaccia terroristica”, la Cattedrale Notre-Dame a Parigi cinque anni dopo l’incendio del 2019

La Cattedrale di NotreDame è la chiesa madre dell'arcidiocesi di Parigi. Si trova nella parte ovest dell'Île de la Cit e...

 

Si svolgerà oggi sabato ( alle ore 19 )  7 dicembre in Francia l’attesa cerimonia di riapertura di Notre-Dame a Parigi. La cattedrale riapre le porte cinque anni dopo l’incendio del 15 aprile 2019  che aveva  provocato il crollo della guglia centrale e del tetto della Cattedrale nonchè il ferimento di due poliziotti e un vigile del fuoco.: dopo le prime immagini diffuse nei giorni scorsi dall’interno della cattedrale restaurata, oggi sarà la volta della cerimonia ufficiale di riapertura alla presenza di numerosi capi di Stato e di governo.

Tra loro, ospiti di Emmanuel Macron, il presidente eletto Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Alla cerimonia anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la premier Giorgia Meloni.

Cerimonia all’interno

Le celebrazioni inizieranno stasera alle 19. L’Eliseo e la Diocesi di Parigi hanno annunciato che l’intera cerimonia di riapertura di Notre-Dame si svolgerà “all’interno della cattedrale” a causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli.  Un comunicato stampa spiega che  “Le condizioni meteorologiche molto sfavorevoli previste da Météo France (raffiche di vento tra i 65 e gli 80 km/h) per sabato 7 dicembre nella regione dell’Ile-de-France ci hanno costretto a riorganizzare il nostro dispositivo”

Un totale di 6mila agenti di polizia e gendarmi saranno mobilitati per garantire la sicurezza dell’evento, in un contesto di “altissimo livello di minaccia terroristica”, secondo la Prefettura di polizia.     Notre -Dame  è già pronta ad accogliere i turisti nelle sue nuove vesti e offrendo loro un percorso di visita opposto e più lungo rispetto al passato: si passerà infatti da un tour di 20 minuti a uno di circa 40 minuti.

Riconferma del maestro Marco Betta al Teatro Massimo,simbolo della Cultura e dell’arte siciliana

 

 

immagine

 

 

La riconferma del maestro Marco Betta alla sovrintendenza del Teatro Massimo rappresenta un importante segno di continuità per una gestione che, negli anni, si è dimostrata di altissimo livello, contribuendo a rafforzare il prestigio e l’autorevolezza di questa istituzione, simbolo della cultura e dell’arte non solo siciliana, ma anche nazionale e internazionale. Esprimo il mio pieno apprezzamento per il voto unanime che ha portato alla sua designazione, un segnale chiaro e inequivocabile della fiducia riposta in una figura di straordinaria competenza e professionalità».

 

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.

«Questo risultato – prosegue – dimostra come il percorso intrapreso dal maestro Betta sia stato condiviso e apprezzato, confermandolo come la scelta più idonea per guidare il Teatro verso nuovi e ambiziosi traguardi. Sono certo che il suo impegno, la sua visione artistica e la sua capacità gestionale continueranno a valorizzare al meglio il Massimo, consolidandone il ruolo di eccellenza artistica e culturale, fondamentale per l’identità della nostra regione e per la promozione della cultura nel suo complesso. Colgo, infine, l’occasione per rivolgere un sincero augurio di buon lavoro al Consiglio di indirizzo, il cui supporto e contributo saranno essenziali per affrontare con successo le sfide future e per garantire il continuo sviluppo di questa prestigiosa istituzione».

Beni culturali, al “Pepoli” di Trapani un cantiere aperto per il restauro di una tela di Carreca

 

Immagine

Trapani,

Un cantiere aperto per assistere alle operazioni di restauro dell’olio su tela “La Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina”, attribuito al pittore Andrea Carreca. È quanto avverrà tutti i martedì e giovedì, a partire dal 19 novembre, dalle 10 alle 12, nel Museo regionale “Agostino Pepoli” di Trapani.

Il dipinto, relegato per quasi 40 anni nei depositi del museo per lasciare il posto alle vetrine della mostra “L’arte del corallo” tenutasi nel 1986 e, successivamente, all’esposizione delle opere in corallo, una volta restaurato potrà finalmente ritornare a essere ammirato assieme alle altre tele del pittore trapanese già esposte nel corridoio del primo piano.

«Il cantiere aperto – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – rappresenta un’importante opportunità per promuovere la conoscenza delle metodologie di conservazione e recupero messe in atto da maestranze specializzate per consentire la conservazione e la fruizione delle opere. L’invito, aperto a tutta la cittadinanza, è rivolto soprattutto alle nuove generazioni perché possano apprendere le tecniche di restauro su tela». Il dipinto sarà restaurato grazie a un intervento finanziato dell’associazione “Amici del Museo Pepoli”. A eseguire i lavori la ditta “La Partenope restauri” di Trapani, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dei beni culturali e ambientali. La direzione dei lavori sarà affidata allo storico dell’arte del museo, Daniela Scandariato.

Beni culturali, siti archeologici subacquei accessibili anche ai non vedenti.

 

Immagine

 

 

Palermo,

I siti archeologici sommersi della Sicilia saranno accessibili anche ai subacquei non vedenti. Lo prevede l’accordo siglato tra la Soprintendenza del Mare e l’associazione pugliese “Albatros Progetto Paolo Pinto”.

Il progetto, che si svilupperà nei prossimi tre anni, contempla numerose iniziative per lo sviluppo di un’accessibilità completa e indipendente dei siti. «L’adeguamento degli itinerari archeologici subacquei, creati dalla Soprintendenza del Mare nei fondali siciliani, anche per le persone con disabilità visiva è una delle nostre priorità – dichiara l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato -.

È in cantiere anche un progetto per formare istruttori e guide presso i centri di immersione siciliani, in modo da favorire questo particolare settore turistico. Una realtà già esistente in altre parti d’Italia e che la Sicilia vuole accogliere adeguando parte dei suoi percorsi culturali, sia nella tipologia di fruizione sia con la partecipazione attiva di guide adeguatamente formate».

L’associazione “Albatros Progetto Paolo Pinto” vanta un’esperienza ventennale nel campo delle immersioni per subacquei non vedenti e ha progettato e standardizzato la didattica Asbi, fondata sull’autonomia consapevole e sulla conoscenza dell’ambiente marino. Il metodo elaborato da Manrico Volpi, trainer dell’associazione, è utilizzato dagli istruttori durante le immersioni e si avvale di sussidi e supporti come un riconoscitore che permette di individuare 114 specie subacquee endemiche e numerose tipologie di reperti archeologici. «Sarà l’occasione per standardizzare alcune delle procedure già sperimentate in alcune esperienze effettuate nei fondali pugliesi e nel lago di Bolsena – dice il Soprintendente del Mare Ferdinando Maurici -. Per la fruizione degli itinerari sommersi siciliani è in programma la realizzazione della stampa in 3D di modelli dei siti subacquei, da utilizzare nel corso dei briefing pre-immersione al fine di consentire ai subacquei non vedenti di toccare con mano i reperti che troveranno sott’acqua».

Rilancio terme siciliane,il governatore siciliano Schifani: «Sopralluoghi a Sciacca e Acireale. Bandi a dicembre Per la loro valorizzazione abbiamo destinato 90 milioni di euro»

Immagine

 

 

Effettuati i sopralluoghi nei complessi termali di Acireale e Sciacca, si completa una nuova tappa del percorso tecnico e amministrativo che punta alla riqualificazione e al rilancio degli impianti. Dopo la verifica dei luoghi effettuata a Sciacca nelle scorse settimane, oggi i componenti del tavolo tecnico, istituito dal presidente della Regione Renato Schifani e coordinato da Simona Vicari, hanno visitato i siti termali di Acireale.

Oltre a Vicari, presenti anche il dirigente generale del dipartimento regionale delle Attività produttive Carmelo Frittita, un funzionario del dipartimento Tecnico delegato dal dirigente generale Duilio Alongi e Luciano Abbonato in rappresentanza della Cassa depositi e prestiti, che fornisce l’assistenza tecnica alla Regione.

«In entrambi i siti termali – spiega il presidente Schifani – sono state completate le analisi sulle acque e procediamo speditamente col cronoprogramma che conduce all’obiettivo che ci siamo dati: riportare questi asset a nuova vita, offrendo servizi per la salute e per il turismo da troppo tempo assenti dalla nostra Isola. Per la riqualificazione e la valorizzazione dei due complessi abbiamo destinato 90 milioni di euro del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027. Dopo la recente delibera del Cipess, che ha ratificato l’Accordo per la coesione siglato con la Presidenza del Consiglio, entro fine dicembre pubblicheremo l’avviso esplorativo per la ricerca dell’operatore economico a cui affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dei complessi termali». In questo processo di riqualificazione e di rilancio delle stazioni termali, è importante che il territorio sia pronto ad accogliere e valorizzare la prevedibile crescita di flussi turistici che deriverà dalla riapertura di questi poli attrattivi e che modificherà l’economia di queste aree della Sicilia. «Il nostro progetto – aggiunge Schifani – prevede il pieno coinvolgimento dei territori. Ci auguriamo che le due località possano sfruttare questo tempo per programmare la realizzazione di infrastrutture necessarie e creare le migliori condizioni di contesto dal punto di vista imprenditoriale, aspetti indispensabili per cogliere al meglio l’occasione di sviluppo offerta dal rilancio delle terme».

Mostre, Regione Sicilia espone il corredo equestre di Marcantonio II Colonna. Rari esemplari superstiti del XVI sec.Aperta la Real Cavallerizza

 

immagine

 

 

Il corredo equestre da parata del viceré Marcantonio II Colonna, proveniente dalla Galleria regionale di Palazzo Abatellis, sarà esposto dal 7 novembre all’8 dicembre 2024 nella Real scuderia di Palazzo dei Normanni a Palermo. La sala, di pertinenza del comando militare dell’Esercito della Sicilia, è stata recentemente restaurata dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Palermo.

«Questa esposizione – commenta l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato – è un’occasione di duplice importanza: intanto, perché offriamo alla cittadinanza la possibilità di visitare uno spazio di altissimo valore artistico, ripristinato e reso fruibile grazie ai recenti lavori di restauro effettuati; e poi perché mettiamo in mostra gratuitamente questo importante armamentario, composto da accessori in cuoio, metallo smaltato e argento, di proprietà di Palazzo Abatellis, che di solito per motivi conservativi, a causa della fragilità di alcuni componenti, è custodito nei depositi».

Si tratta di uno dei rari esemplari superstiti di bardatura da parata del XVI secolo, straordinario esempio dello sfarzo e della pompa che caratterizzano i manufatti cerimoniali del periodo. Il corredo è composto da numerosi elementi, realizzati con materiali preziosi, e da una gualdrappa in velluto rosso, ricamata con filati serici e metallici, applicazioni di perle e placche in oro smaltato.

Nel corso dell’evento saranno esposti pannelli divulgativi sugli esiti della politica urbanistica di Marcantonio Colonna durante il suo viceregno dal 1577 al 1584, nel corso del quale vennero realizzati importanti opere pubbliche, come la sistemazione di piazze, l’apertura o il prolungamento delle arterie principali, che apportarono maggior decoro alla città e ne migliorarono l’assetto funzionale.

L’apertura della Real Cavallerizza consentirà anche di ammirare la Vittoria Alata, opera realizzata nel 1922 dallo scultore Antonio Ugo per onorare i dipendenti del Banco di Sicilia caduti nel corso della Prima guerra mondiale. L’opera, che era collocata al secondo piano del Palazzo delle Finanze in corso Vittorio Emanuele, allora anche sede del Banco, era stata rubata nel febbraio 2013 e poi ritrovata segata in tre pezzi. Restaurata nel 2018, è temporaneamente esposta in un ambiente adiacente alla Real Cavallerizza.

Archeologia in Sicilia, ritrovate anfore antiche tra Marina di Noto e Vendicari.

 

Immagine

 

 

 

Una quarantina di anfore antiche risalenti a un’epoca che va dal primo secolo a.C. al primo secolo d.C., allineate nella posizione di stivaggio originale, sono state ritrovate nel tratto di mare della Riserva naturale di Vendicari, in provincia di Siracusa, grazie a un rilievo fotogrammetrico tridimensionale realizzato dalla Soprintendenza del Mare in collaborazione con il Capo Murro Diving Center di Siracusa.

Il ritrovamento è avvenuto a circa 3 miglia dalla costa, a una profondità di 70 metri. Le anfore, di tipo “Richborough 527”, una tipologia di contenitore ceramico rinvenuta sia nell’Inghilterra meridionale che nelle Isole Eolie, fanno parte di un importante relitto di una nave da trasporto, individuato nel gennaio del 2022 grazie alla segnalazione di due pescatori di Avola, che non era stato mai indagato nella sua profondità.

«Si tratta di anfore piuttosto rare – ha detto l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato – il cui ritrovamento rappresenta un’opportunità unica per approfondire lo studio sia del carico che del relitto. Questa scoperta ci permetterà di acquisire nuove informazioni sulle antiche rotte commerciali e sui traffici di merci preziose nel Mediterraneo». I prossimi studi verificheranno, infatti, se le anfore siano della stessa tipologia di quelle ritrovate negli anni ’90 a Lipari, legate al commercio di allume, un minerale la cui estrazione è documentata nell’antichità. Se questa ipotesi venisse confermata, il ritrovamento arricchirebbe le conoscenze sulle antiche tratte dei commerci nel bacino del Mare Nostrum.

Gibellina finalista capitale italiana dell’arte, l’assessore ai Beni culturali della Regione siciliana Scarpinato: «Orgoglio per sua rinascita»

 

immagine

Palermo,

«Desidero esprimere la più sentita vicinanza oltre che un plauso per la candidatura di Gibellina a Capitale italiana dell’arte contemporanea. Il fatto che la città sia tra le cinque finaliste ci riempie di orgoglio e testimonia l’attrattività culturale dell’Isola, impegnata sempre di più nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico e storico».

Lo dichiara l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato, con riferimento all’inserimento della città tra le cinque finaliste per il prestigioso titolo, annunciato dal Ministero della Cultura. 

«Gibellina, con la sua storia di rinascita, è un esempio virtuoso di come il dolore e la distruzione possano trasformarsi in bellezza e riscatto, diventando simbolo di un’identità culturale forte e proiettata nel futuro – aggiunge Scarpinato – Questo traguardo è motivo di grande soddisfazione e incoraggia la Sicilia a proseguire lungo il cammino della promozione dei suoi beni culturali».